CARLO EMILIO GADDA
STUDIARE PAGG. 688-696; 708-710
SOMMARIO
BIOGRAFIA
LINGUAGGIO E VISIONE DEL MONDO
IL PRIMO TEMPO DELL’OPERA GADDIANA
LA COGNIZIONE DEL DOLORE
L’ULTIMO GADDA
BIOGRAFIA
 1893, Milano: famiglia borghese presto in rovina
finanziaria e la ristrettezza economica
 Il rapporto conflittuale coi genitori per il contrasto tra
formazione universitaria scientifica e vocazione
umanistica
 Il rancore verso la madre per la professione di
ingegnere mai voluta
 1915: la partenza per il fronte come volontario tra
tendenze nazionaliste e risorgimentali
 Il trauma per la guerra mal gestita dall’Italia e il dolore
per la perdita del fratello
 Adesione al fascismo, strumento per rigenerazione
patria e la cocente delusione (poi esplicitata in Eros e
Priapo dopo II G.M. )
 1922-31: i viaggi per lavoro in Argentina, Francia,
Belgio, Germania e Vaticano
 Vita tra Firenze e a Roma e il bisogno di solitudine
 Muore nel 1973 tra ossessioni e fobie
LINGUAGGIO E VISIONE DEL MONDO
 La straordinarietà di uno stile capace di mescolare dialetto, linguaggio quotidiano,
lessico scientifico, latinismo, parole straniere
 Passione per l’accumulazione caotica di termini afferenti a dimensioni disparate e
immagini bizzarre, non per esibizionismo stilistico ma esito del rapporto autore-realtà
 La vita come caso informe, pasticcio e garbuglio
 L’aspirazione ingegneristica all’ordine per armonizzare realtà storica e sociale
 Il vortice delle infinite concause, domabili dalla mente umana
 L’avversione per gli oggetti lontani dalle forme perfette (barocco delle cose)
 Associazione principi alla realtà sociale fatta dell’ostentazione dei parvenu,
dell’arrivismo dei borghesi e dell’esibizionismo egocentrico
 Produzione come risultato stilistico del rapporto problematico con il reale
 L’impulso di rifare il verso al barocco della vita, la mimesi della stupidità umana
 L’immersione maniacale e morbosa nel non-senso del particolare delle cose per
ricondursi all’ordine
 Il calderone linguistico, immagine del mondo labirintico e privo di simmetria
 Ammirazione per romanzo 1800 (manzoniano) per visione organica mondo, ma
impossibilità a realizzare tale ordine (lunghe digressioni centrifughe)
 Andamento divagante e frammentario dietro l’incompiutezza: scacco ai suoi
bisogni
IL PRIMO TEMPO DELL’OPERA GADDIANA
I filoni dei
due romanzi
La cognizione
del dolore
dolore dell’uomo
che contempla tale caos
Quer pasticciaccio di
Via Merulana
garbuglio
della realtà oggettiva
Opere
della realtà fattuale
distinzione
non rigida
ma valida
Opere dell’io,
del male oscuro,
delle ossessioni
FILONE DEL CAOS
1955
Giornale
di guerra
e di prigionia
Esplicitazione
trauma
del giovane
idealista,
analisi propria
insufficienza
e della propria
intima malattia
1923
Racconto
italiano
di ignoto
del ‘900
Proiezione
autobiografica
clima avvelenato
del I dopoguerra
tra socialisti
e fascisti.
Insufficienza
dell’ambiente
italiano
1928
La meccanica
Frammento
romanzo,
rapporto d’amore
tra popolana e
giovane studente
contrapposto a
bigotto e asfittico
ambiente
borghese
STILE AUTORE
Quella tipica di Gadda
Ironica
Logica
Seria
Le 5 maniere dello
scrivere per Gadda
Enfatica
tragica
Istrionicaa
Gadda fonderà tutte le maniere
e tutti i linguaggi creando
una forma originalissima
di polinguismo
Le opere
Romanzo “sperimentale” 1957
Romanzo 1941
(ultima edizione 1960)
Racconti 1943
Raccolta di novelle
1931
Quer pasticciaccio brutto
de via Merulana
La cognizione del dolore
L’Adalgisa
La Madonna dei filosofi
Esempi di linguaggio gaddiano
Manichini ossibuchivori che
ruminano cibo attavolati
Le donne ritengono il fumo, magari
con ragione, un gradevole
presagio dell'arrosto
e lo si porta dentro di sé per tutto il
fulgurato scoscendere d'una vita,
più greve ogni giorno, immedicato
La cognizione
del dolore
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LA COGNIZIONE DEL DOLORE
Romanzo pubblicato tra il 1938 e ’41 a puntate sulla rivista Letteratura e poi nel ’63
Avvio stesura dopo la morte della madre nel ‘37, riedito più volte ma incompiuto
Sfondo autobiografico, ambientato nel Maradagal (Italia pre-fascista, coi suoi mali)
Ambientazione simbolica in Sud America, conosciuta dall’autore
Gonzalo Pirobutirro d'Eltino, ingegnere, con un fratello appena mancato in guerra,
amante della letteratura ma impossibilitato a dedicarvisi a causa del lavoro, vive con
l'anziana madre, in solitudine, odiando il mondo e nutrendo velleità letterarie
La solitudine, fuga dall’oceano delle stupidità
Dopo aver rifiutato la protezione di un gruppo di reduci di guerra, al ritorno da un
viaggio di lavoro ritrova la madre morta, vittima di percosse.
L’alternanza di tragico e comico e l’ombra del sospetto sul protagonista per la morte
della madre
Le digressioni dei deliri
Critica feroce alla società borghese di Milano degli anni ‘30
Pessimismo di fondo dovuto alla mancanza di ideologie
L’ULTIMO GADDA - FILONE DEL CAOS
3
1
L’intelligenza
dell’investigatore
rigoroso ma
rassegnato allo
gnommero.
L’inchiesta
incontro allo
scacco, priva
di un colpevole
1957
IL
PASTICCIACCIO
genere del giallo,
indagini per
furto gioielli e
misterioso delitto
di donna sgozzata
2
Il giallo come
esplorazione
dell’individuo
e della società
in cui vive.
L’autore dietro il
commisario
Ingravallo
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
 Ambientato nella Roma fascista del 1927
 Giallo anomalo perché alla fine non si scopre né l’assassino né il
movente
 Scopo romanzo: indagine di Ingravallo come metafora della indagine
sulla vita che compie G.
 Per questo motivo fine priva di soluzione
 Indagine sulla vita destinata a rimanere sempre incompiuta
 Capolavoro autore
 Satira su borghesia e sottoproletariato urbano
 Struttura narrativa completamente disgregata
 Tentativo di rifarsi ai principi del romanzo ottocentesco, ma
ma prevalenza divagazioni
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