Corso di Organizzazione
Politica Europea
anno accademico2012-13
Lezione I
La Commissione EuropeaIl Presidente e il Collegio dei Commissari
La Commissione Europea
• Un’istituzione sui generis: generalmente identificata come
l’ “esecutivo della UE” presenta notevoli difformità
anomalie rispetto agli esecutivi nazionali.
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E’ l’istituzione più innovativa: la creazione col Trattato di
Parigi dell’Alta Autorità CECA come organismo
sovranazionale indipendente dagli s,m., che è il modello
istituzionale della Commissione rappresenta un’ evidente
discontinuità con la tradizione dello stato nazionale
sovrano.
La Commissione è :
Un organismo sovranazionale molto più forte del
Segretariato di un’organizzazione internazionale
ma insieme…..
più debole in termini di poteri e legittimazione di qualsiasi
esecutivo nazionale
• Come negli esecutivi nazionali nella
Commissione è presente un livello politico,
il Collegio dei Commissari, e un livello
amministrativo (le DG e gli altri organismi
dell’amministrazione comunitaria);
• come negli esecutivi organizzati secondo il
modello ministeriale vi sono organismi di
raccordo tra livello politico e livello
amministrativo, i cabinets (gabinetti) dei
Commissari
La dimensione del Collegio dei Commissari
• Dal Trattato di Roma al 2004 : 2 Commissari
provenienti da ciascuno degli s.m. grandi, 1 da
ciascuno dei piccoli.
• Missionorganismo sovranazionale che
rappresenta l’interesse comune degli s.m.
• Dimensione diventa problematica nella prospettiva
dell’allargamento
• dilemma capacità decisionale
vs.rappresentanza
La dimensione del Collegio dei
Commissari
• Tr.Nizza-Fino a 27 s.m.: 1 per s-m• Trattato Costituzionale : 2/3 s.m. con rotazione
• Trattato di Lisbona  1 per s.m.
» Dal 2014 2/3 ma Consiglio Europeo all’unanimità
può ribadire formato 1 per s.m. (concessione a
Irlanda)
• Trend a crescente “nazionalizzazione” di Commissione
la sua legittimità sembra dipendere di più dalla sua
rappresentatività degli s.m., diversamente da ciò che
accadeva alle origini.
• Ma non vi è comunque rappresentatività demografica (1
Commissario indipendentemente da dimensione di s.m.)
• E perde in efficacia decisionale
La COMMISSIONE: IL COLLEGIO DEI COMMISSARI
Procedura di insediamento
• Originariamente (e fino al 1993, con l’entrata in
vigore del Trattato di Maastricht) la Commissione
era scelta e insediata dagli s.m. di comune
accordo (unanimità)
• A partire dal Trattato di Maastricht vi è stata
un’evoluzione della procedura di insediamento nel senso
di un peso crescente dell’autorizzazione da parte del PE
(sul modello dell’insediamento degli esecutivi nei sistemi
di tipo parlamentare) che è andato di pari passo al
rafforzamento del ruolo di leadership del Presidente della
Commissione rispetto al Collegio.
• Allineamento della durata in carica del PE e della
Commissione
Parlamentarizzazione dell’insediamento della
Commissione
• E’ esito:
• -del ruolo crescente assegnato dai Trattati
al PE nell’insediamento della
Commissione
• -dell’interpretazione estensiva che il PE ha
di volta in volta dato del proprio ruolo
usando nel modo più incisivo possibile i
propri poteri legali .
Parlamentarizzazione dell’insediamento
della Commissione
• Svolta col Trattato di Maastricht :
– gli s.m. sono obbligati a consultare il PE sulla persona
che vogliono nominare Presidente
– Il PE deve esprimere un voto di approvazione sulla
Commissione perché questa si insedi
• La durata in carica della Commissione e quella del PE
sono allineate a 5 anni e la Commissione entra in carica
a sei mesi dalle elezioni del PE che ha luogo a date fisse
nel giugno degli anni che finiscono con 4 e con 9 .
Parlamentarizzazione dell’insediamento della
Commissione
• Con l’insediamento della Commissione Santer nel 1994 PE valorizza il suo
ruolo:
• -Il PE dichiara che la persona nominata a presiedere la Commissione
dovrà presentarsi al PE per averne l’approvazione e che se questa non ci
sarà gli s.m. dovranno ritirare la candidatura. Kohl che presiede il Consiglio
Europeo accetta che PE abbia un potere di veto sul Presidente
• -Il PE inaugura, sul modello del Congresso US , la prassi delle “audizioni”
delle persone designate come Commissari davanti alle commissioni
parlamentari responsabili per i rispettivi settori.
• Il Trattato di Amsterdam (1997) riconosce al PE il diritto di
esprimere un voto di approvazione sul Presidente designato
L’insediamento della Commissione
• Fase 1
• i governi degli s.m. (Consiglio Europeo), previa
consultazione del PE, designano a MQ la persona
che intendono nominare Presidente ; in base al
Trattato di Lisbona il Consiglio Europeo dovrà
tenere conto per la designazione dell’esito delle
elezioni europee
• che deve ricevere (tr. di Amsterdam) un voto di
approvazione dal PE.(il Tr. di Lisbona dice “deve
essere eletto dal PE a maggioranza dei suoi
membri”); Barroso nel 2004 ha inaugurato la prassi
di tenere un discorso prima del voto al PE in
seduta plenaria
L’insediamento della Commissione
• Fase 2
• Il Presidente della Commissione insieme agli s.m.
designa , sulla base delle loro proposte, gli altri
membri della Commissione. Il Collegio è approvato a
MQ.
• In teoria, avendo la facoltà di porre il veto sulle
proposte di nomina degli s.m., disponendo di una
legittimazione propria (dal voto del PE) e di poteri di
leadership sulla Commissione, il Presidente dovrebbe
avere capacità negoziali rispetto agli stati circa la
scelta dei membri della Commissione. Se le esercita o
se accettare le candidature avanzate dagli stati
dipende da Presidente. Comunque la composizione in
termini di assegnazione dei portafogli è oggetto di
un’intensa negoziazione intergovernativa mediata dal
Presidente.
L’insediamento della Commissione
• Fase 3
Le Audizioni parlamentari
(Hearings)
Dal 1994 si è affermata la
prassi, codificata poi in Regolamento
interno del PE, che , prima del voto di di
approvazione, i candidati alla carica di
Commissario si presentino ciascuno
presso il Parlamento Europeo, di norma
davanti alla Commissione del Parlamento
responsabile del rispettivo settore di
competenza; qui il candidato deve
presentare il proprio programma e
rispondere alle domande. Tali audizioni
sono pubbliche
L’insediamento della Commissione
• Fase 3 Le audizioni
• Attraverso le audizioni il PE esercita un’influenza sulla composizione
della Commissione.Un esito insoddisfacente dell’audizione per la
commissione parlamentare può portare alla decadenza della candidatura e
alla sua sostituzione nel timore che il PE neghi il suo voto di approvazione
all’intera Commissione. Caso più clamoroso ha riguardato l’italiano
Bottiglione al momento della formazione della Commissione Barroso I, la cui
candidatura dovette essere ritirata; ma anche con la II Commissione Barroso
la candidata bulgara originariamente designata fu costretta a rinunciare
volontariamente di fronte alle critiche del PE.
• Il PE può anche condizionare il proprio sostegno ad
una differente assegnazione di portafogli o ad un
impegno maggiore su certi obiettivi di policy
L’insediamento della Commissione
• Fase 4
• Commissione e Presidente sono sottoposti a un
voto di approvazione del PE a maggioranza dei
voti.
• La Commissione è insediata con voto a MQ del
Consiglio
Crescente politicizzazione del
processo di insediamento della
Commissione
• Legato al maggiore potere accordato dai
Trattati al PE
• Ma anche dall’attitudine del PE di
interpretare in modo estensivo tali poteri
Il Collegio dei Commissari
•
Il livello politico della Commissione:
• Il Presidente della Commissione
•
• I Commissari (attualmente 26)
•
•
• I gabinetti dei Commissari
Il Presidente della Commissione
• Formalmente, fino al Trattato di Amsterdam, il
suo ruolo è stato quello di “primus inter
pares”. La “forza” della Presidenza dipendeva
largamente dalla personalità politica del
Presidente e dalle circostanze politiche in cui
opera.
• Il Trattato di Amsterdam e poi quello di Nizza
hanno rafforzato il mandato del Presidente e la
sua leadership sulla Commissione.
Il Presidente della Commissione
• Il voto di approvazione espresso dal PE sulla
persona nominata a presiedere la
Commissione gli conferisce una sorta di
legittimità politica propria che lo rafforza
nelle negoziazioni con gli s.m. per formare la
Commissione.
• La designazione delle persone che occupano
il ruolo di Commissari è fatta da s.m. , ma dal
Tr.di Amsterdam il Presidente designato deve
approvare le designazioni e può esprimere
un veto.
•
Il presidente della Commissione e
le dimissioni di singoli Commissari
• In base al Trattato di Amsterdam poteva
chiedere lettera di dimissioni in bianco
al momento dell’insediamento.
• Dopo la crisi della Commissione Santer
il Trattato di Nizza ha dotato il
Presidente del potere di obbligare un
Commissario alle dimissioni e opeare
rimpasti.
La crisi della Commissione Santer
• Fine 98 rapporto della Corte dei Conti denuncia cattiva
gestione finanziaria e che la Commissaria E.Cresson ha dato
incarichi di consulenze a persone non qualificate.
• Il PE presenta una mozione di censura, respinta dopo che
Santer accetta che un gruppo di esperti indipendenti indaghi sul
caso di cattiva gestione e nepotismo.
• Il gruppo presenta un rapporto molto critico sulle prassi di
gestione della Commissione (anche prima di Santer)
• Il PSE (allora il gruppo più ampio) annuncia che voterà per
rimuovere l’intera Commissione (PE può farlo con maggioranza
di 2/3 dei voti e la maggioranza dei suoi membri)
• Santer cerca inutilmente di convincere il governo francese a
ottenere le dimissioni volontarie di Cresson
• Marzo 1999-L’intera Commissione rassegna le dimissioni per
evitare di essere rimossa da un voto del PE
•
• In base al Trattato di Nizza il Presidente
può chiedere formalmente dimissioni e
operare rimpasti.
• Dimissioni del Commissario maltese
John Dalli (ottobre 2012)-
ufficialmente presentate come
volontarie ma il Commissario le
rassegna sapendo che il Presidente
può obbligarlo
I Presidenti della Commissione
Hallstein (RFT)
1958-1967
Rey (B)
1967-1970
Malfatti (I)
1970-1972
Mansholt (O)
Ortoli (F)
1972-73
1973-1977
Jenkins (UK)
Thorn (L)
Delors (F)
(1977-1981)
1981-85
1985-1995
Santer (L)
Prodi (I)
Barroso (P)
1995-1999
1999-2004
2004-2014
La Commissione Barroso II (20092014)
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Insediata il 9 febbraio 2010
Voto favorevole del PE :
488 voti a favore
137 contro
72 astenuti
Insediamento avrebbe dovuto aver luogo in
novembre; ritardato per ritardata entrata in
vigore di Trattato di Lisbona e ritiro candidatura
bulgara dopo le audizioni al PE
La composizione della Commissione
• “ a virtuoso act of balancing” (Missiroli, Emmanoulidis ,
European Policy Centre, 2009)
• Insediamento meno conflittuale di quello della Commissione
Barroso I- Condizione posta dal PE è stata maggior controllo
sulla Commissione e impegno a una risposta più rapida alle
richieste di iniziativa legislativa inoltrate da PE
• PSE ha rinunciato a presentare un candidato alternativo a
Barroso e ha votato a favore,insieme a PPE e ALDE
• Composizione che ha soddisfatto i maggiori s.m., attenta a
equilibri geografici, politici, di genere (9 donne su 27) , con
un promettente ridisegno dei portafogli rispetto alla
Commissione precedente, un ricambio parziale (13 su 27)
che ha premiato la seniority
Il Presidente
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II mandato
Ex Primo Ministro Portoghese
Politicamente centro-destra
Primo mandato: soluzione di compromesso nel 2004 dopo che i due
candidati più probabili, Guy Verhofstadt (belga) e Chris Patten (UK)
avevano ricevuto i veti reciproci di Inghilterra e Francia e dopo che le
elezioni al PE avevano evidenziato una maggioranza di centro destra al PE.
Riconfermato nel 2009
•
http://www.youtube.com/user/Barroso
I Vicepresidenti
• Sono 7
• Era una distinzione quasi formale, per dare visibilità agli s.m.
grandi
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Oggi sembrano ruoli sostanziali. Sono:
Affari esteri (UK),
Giustizia-Diritti fondamentali (LUX)
Trasporti (Estonia)
Industria (IT)
Concorrenza (SP)
Agenda digitale (OL),
Affari Istituzionali (Slovacchia)
• http://ec.europa.eu/commission_20102014/index_en.htm
Alto Rappresentante per la Politica
Estera/Commissario agli affari Esteri
• Ruolo istituito col Trattato di Lisbona
• E’ a tutti gli effetti (tranne che nel nome) il Ministro
degli Esteri della UE
• Vicepresidente della Commissione e presiede il
Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri (“double
hat”)
• Da lei dipende il nuovo Servizio Europeo per le
Azioni Esterne (EEAS)
• E’ una donna, inglese, baronessa e ex-ministro
laburista, che nella commissione Barroso era
presente dal 2008 come commissaria al Commercio
Ashton al PE sulle rivolte nell’Africa
del Nord e nel Medio-Oriente
(2011)
• http://www.youtube.com/watch?v=EolKIhJ_ncA&
feature=relmfu
• http://www.youtube.com/watch?v=2pQSeG268Y
E&feature=relmfu
Giustizia e affari interni
• Nella I Commissione Barroso (2004-09) il portafoglio,
associato a una Vice-presidenza, era stato affidato all’Italia .
Quando Frattini nel 2008 assunse il ruolo di ministro nel
governo Berlusconi l’Italia cambiò il portafoglio con quello dei
Trasporti (Tajani (PPE) e il portafoglio passò alla Francia
(Barrot).
• In virtù della crescente importanza di questo settore
di policy dopo l’unificazione dei tre pilastri operata dal
Trattato di Lisbona le competenze sono state divise
in due portafogli:
• Per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza
(vicepresidenza) affidato a Viviane Reading (LuxPPE) il commissario con maggiore seniority
•
Per gli Affari Interni affidato a Cecilia Malstrom,
svedese, Liberale
Viviane Reading
• http://www.youtube.com/watch?v=4eecgXi
_D3M
Concorrenza
• La Spagna, con Joaquin Almunia (Socialista)
ha mantenuto la vicepresidenza, ma passa
dagli affari economici e monetari alla
Concorrenza
• La presenza di un socialista spagnolo alla
guida della concorrenza potrebbe attenuare
eccessi liberistici
Digital Agenda
• Un nuovo portafoglio, associato alla
vicepresidenza; compiti di rafforzare la
diffusione e la ricerca nelle nuove tecnologie
dell’informazione e delle comunicazione . La
sua istituzione è un indicatore
dell’importanza strategica assegnata a
questo settore
• Affidato a Noelle Kroes, Olandese , liberale,
già Commissaria alla Concorrenza nella I
Commissione Barroso
E Francia e Germania..?
• La Francia, con Michel Barnier (PPE) ha
ottenuto il portafoglio del Mercato interno, in
assoluto uno dei più importanti, succedendo a
un liberista convinto, l’Irandese McCreevy. Gli
inglesi temono ora un ritorno a una maggiore
regolazione del mercato.
• Tuttavia a capo della DG mercato interno c’è
un funzionario inglese
La Germania
• Ha voluto e ottenuto il nuovo portafoglio
per l’Energia, che include anche
competenze relative al cambiamento
climatico, assegnato a Guenther Ottingen
(PPE) .
• Indicatore dell’importanza crescente di
questo settore di policy e dell’esperienza
tedesca in materia
•
Cambiamento climatico
• Un nuovo portafoglio, che dovrebbe avere
competenze trasversali (mainstreaming).
Sostituisce la dizione “ambiente”
• Affidato a una danese, Connie Hedegaard
(PPE)
Affari economici e monetari
• Uno dei portafogli con maggiore visibilità
durante la crisi
• Detenuto da Olli Rehn Finlandese
• Valutazioni molto positive
Olli Rehn su stato di economia UE
• http://www.youtube.com/watch?v=ufUIjqY_
nMU
Altri portafogli
• Quello per l’Agricoltura (prima voce di spesa UE) è
stato affidato a un rumeno Dacian Ciolos (PPE) su
forte pressione francese
• Istruzione, cultura e multilinguismo sono stati
unificati e affidati alla cipriota Androulla Vassiliou
(liberale), mentre il portafoglio della comunicazione
è stato abolito
• Al Belgio è andato il Commercio (De Goucht,
liberale)
• La politica regionale (seconda voce di spesa) ,
prima affidata alla polacca Hubner, è andato
all’Austria (Hahn, PPE) mentre alla Polonia
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La COMMISSIONE