Il ricupero dopo un esercizio fisico è un tipico esempio di conflitto fra i meccanismi che presiedono il ritorno a condizioni omeostatiche. Il controllo neurovegetativo viene ripristinato alle condizioni di riposo, ma permangono alterazioni metaboliche che inducono vasodilatazione muscolare e mantengono basse le resistenze periferiche Sul cuore si riduce l’attività del simpatico e ricompare il tono vagale. La pompa muscolare che mantiene elevato il ritorno venoso durante l’esercizio cessa la sua attività, con brusca riduzione della gettata sistolica (in posizione eretta). Cessa progressivamente anche il contributo della pompa respiratoria Predisposizione per: •Aritmie •Ipotensione •Sincope CONTROLLO NERVOSO Il “central command” che presiede al controllo motorio attiva anche il SNA. Questo cessa bruscamente alla sospensione dell’esercizio Permangono segnali periferici: •dai “metabocettori” (se esistono) •Dai barocettori, che si oppongono alla caduta della pressione mantenendo elevata la frequenza cardiaca RICUPERO PASSIVO O ATTIVO Il ricupero in posizione supina riduce i problemi legati ai fattori meccanici In posizione eretta, benché la frequenza cardiaca si mantenga elevata, questo non basta a compensare la caduta della gettata sistolica e la pressione tende a diminuire; i barocettori si oppongono mantenendo elevate le resistenze nei territori non muscolari RICUPERO ATTIVO Se l’esercizio non viene terminato bruscamente, ma si mantiene un’attività motoria senza carico, i fattori meccanici non influenzano il ricupero. Le evidenze sperimentali sul mantenimento della pressione arteriosa sono però contrastanti Dipendenza dall’intensità e dalla durata dell’esercizio: ancora evidenze contrastanti Pochi dati su cardiopatici, anziani e soggetti con altre patologie Un esercizio prolungato, soprattutto se al caldo, riduce il volume ematico: questo potrebbe aggravare l’ipotensione durante il ricupero J Appl Physiol 87:1463-1469, 1999. Wasmund and Michael L. Smith Robert Carter, III, Donald E. Watenpaugh, Wendy L. Wasmund, Stephen L. Muscle pump and central command during recovery from exercise in humans Fig. 1. Changes (D) in mean arterial pressure (MAP) during 3 min of submaximal exercise and 5 min of recovery from exercise. Values are means 6 SE, n 5 12 subjects. The 3 recovery modes were inactive (exercise was stopped completely), active (subjects continued loadless pedaling following exercise), and passive (subjects legs were moved through pedaling motion for them, i.e., muscle pumping with no central command). Dashed line represents baseline (preexercise) level. *Significant differences between inactive recovery and other 2 (active and passive) recovery conditions (P , 0.05) Fig. 2. Thoracic impedance (TI) and MAP changes during 1st minute of exercise recovery. Values are means ± SE, n 5 12 subjects. *Significant differences between inactive (control) recovery and other 2 (passive and active) recovery conditions (P , 0.05). Fig. 3. Changes in heart rate (HR) during exercise recovery. Values are means ± SE, n 5 12 subjects. Dashed line represents baseline (preexercise) level. *Significant differences between active (loadless pedaling) recovery and other 2 (inactive and passive) recovery conditions (P , 0.05). Some error bars were omitted for clarity. Fig. 4. Changes in cardiac output (CO) and stroke volume (SV) during exercise recovery. Values are means ± SE, n 5 12 subjects. Dashed line represents baseline (preexercise) level. *Significant differences between inactive recovery and other 2 (active and passive) recovery conditions (P , 0.05 POST-EXERCISE HYPOTENSION Normalmente il grado di ipotensione è così lieve da non rappresentare un problema, ma in alcuni casi la caduta è > 20 mmHg rispetto al riposo La prevalenza del fenomeno non è elevata (1.9 % - Fleg & Lakatta). Tuttavia si tratta di un rischio potenziale che va esaminato Possibili meccanismi: •Accumulo di metaboliti vasodilatatori •Altre sostanze: NO ANP H+ Potassio Adenosina Prostaglandine Peptidi opioidi •Riduzione del tono simpatico sui vasi muscolari •Ridotta sensibilità della muscolatura liscia vasale alle catecolamine •Resetting dei barocettori •Vasodilatazione cutanea per termoregolazione