I sistemi di programmazione, valutazione e controllo nell’attuazione della riforma Il percorso Il sistema ordinamentale Integrazione tra sistema di programmazione, sistema di valutazione e sistema dei controlli Le problematiche relative alla spesa Il sistema ordinamentale Ricostruzione del sistema ordinamentale I contenuti: Titolo 2 - Nuovo Sistema di valutazione e disposizioni in materia di trasparenza e cultura della legalità Titolo 3 - istituti premiali e modalità per la misurazione della qualità dei servizi erogati Titolo 4 - modifiche al T.U. sul pubblico impiego Ambito di applicazione secondo la legge Gli art.16, comma 2, e 31, comma1, indicano le norme dei titoli II e III che costituiscono principi ai quali gli enti locali devono adeguare i propri ordinamenti entro il 31.10. 2010 L’art. 74 individua le norme che rientrano nella competenza esclusiva dello Stato e quelle di diretta emanazione dell’art. 97 della Costituzione e che costituiscono principi generali dell’ordinamento e rappresenta, pertanto, la chiave di lettura della valenza delle disposizioni nell’ordinamento Inquadramento per materia A prescindere dal nomen iuris e dall’auto–definizione da parte della legge: Le disposizioni del titolo I sono principi di carattere generale finalizzati al miglioramento della qualità dell’organizzazione del lavoro fatti salvi i principi sulla trasparenza e legalità di stretta correlazione con i principi di buon andamento e di imparzialità della Costituzione Le disposizioni del titolo II incidono direttamente sulla retribuzione e sul rapporto di lavoro e appartengono alla materia riservata alla competenza legislativa dello stato ai sensi dell’art. 117 della Costituzione Le modifiche al decreto 165/2001 hanno la medesima valenza delle norme modificate e quindi sono in parte principi correlati ai principi di buon andamento e di imparzialità della Costituzione, in parte di competenza esclusiva della legislazione statale ai sensi dell’art. 117. La valenza dei principi fondamentali I principi fondamentali costituiscono linee guida, di riferimento all’attività sia normativa che amministrativa e possono essere desunti anche dal complessivo contesto ordinamentale Non possono assumere la veste di norme di dettaglio Le disposizioni nelle materie in cui lo Stato ha legislazione esclusiva In tal caso le norme possono avere contenuti di dettaglio, ma hanno valenza immediatamente applicativa solo per le amministrazioni statali negli ambiti in cui interferiscano con l’autonomia tutelata dalla Costituzione di Comuni e Province. Sono pertanto richieste norme di adeguamento da parte degli Enti Locali Le norme Costituzionali Art. 114, comma 2: I Comuni …sono Enti Autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi della Costituzione Art 117, comma 5: I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite Ne consegue che… Comuni e province applicano in piena autonomia le disposizioni del titolo II Adeguano il proprio ordinamento ai principi e disposizioni delle altre parti della Riforma mediante esercizio della potestà regolamentare In tale contesto… disciplina dell’organizzazione, ai fini dell’adeguamento ai principi fondamentali e alle disposizioni di legge, appartiene al potere regolamentare di Comuni e Province, tutelato dalla Costituzione Le fonti regolamentari locali sono pertanto: La lo strumento per adeguare i principi e le disposizioni della legge alla specificità dell’organizzazione lo strumento per valorizzare le opportunità che la riforma rappresenta Contenuti dei regolamenti di organizzazione Parte generale Principi generali di organizzazione Macrostruttura dell’ente Competenze e responsabilità Materie art. 89 comma 2 TUEL Contenuti della disciplina della valutazione I soggetti e le responsabilità Il funzionamento del sistema – strumenti, fasi, tempi e modalità Procedure di conciliazione Raccordo e integrazione con sistemi di controllo Raccordo e integrazione con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio Integrazione tra sistema di programmazione, sistema di valutazione e sistema dei controlli IL SISTEMA : I SOGGETTI Cittadini Forniscono attraverso le istanze sociali il quadro dei bisogni. Verificano l’efficacia delle scelte di governo Effettuano la sintesi dei bisogni e la traducono in linee di sviluppo. Sindaco Giunta Consiglio Programmano gli interventi e assumono decisioni concrete Definiscono gli obiettivi dell’attività gestionale, ne determinano gli indirizzi e ne verificano i risultati PEG Attuano le scelte di governo Erogano servizi Dirigenti e Struttura Forniscono i dati necessari per effettuare le scelte e ne sostengono la fattibilità Formulano gestione proposte e attuano la IL SISTEMA: GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE La programmazione come processo: “un’adeguata programmazione è il presupposto per una coordinata ed efficace attività di gestione e per un funzionale sistema di controllo Corpo elettorale Rappresentanti Programma politico Piano strategico Linee programmatiche di mandato Documento di programmazione di Bilancio Altri strumenti di programmazione Relazione previsionale e programmatica Bilancio Pluriennale Bilancio annuale Attuazione e gestione PEG Strumenti di programmazione Il programma di mandato: ha contenuto strategico contiene le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato è il primo atto di programmazione generale che prende a riferimento l’arco temporale del mandato ( 5 anni) Strumenti di programmazione Il piano strategico : pur essendo uno strumento non obbligatorio è sempre più frequentemente adottato per la necessità di dotarsi di uno strumento di programmazione globale, spesso a valenza sovra-comunale e destinato a dispiegare gli effetti in lunghi periodi (ben oltre il programma di mandato) LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA La pianificazione strategica rappresenta un nuovo modo di concepire la gestione degli affari della pubblica amministrazione. Con la pianificazione strategica si individua: Dove vogliamo andare Definizione obiettivi Per quale strada Definizione strumenti La strada seguita è quella giusta? Monitoraggio prestazioni Strumenti di programmazione Il piano di sviluppo implementa il programma di mandato confrontando le linee programmatiche con le reali potenzialità operative dell’Ente. esprime per la durata del mandato le linee di azione nell’organizzazione e nel funzionamento degli uffici,nei servizi da assicurare, nelle risorse acquisibili, e negli investimenti e delle opere pubbliche da realizzare (contenuto minimo stabilito dal principio contabile n. 1) Relazione previsionale e programmatica illustra i servizi e individua le risorse umane assegnate individua la spesa corrente consolidata, di sviluppo e di investimento si articola in programmi complessI coordinato di attività per il raggiungimento di un fine nel più vasto piano di sviluppo Relazione previsionale e programmatica Contenuto del programma : individuazione delle risorse umane e strumentali per il raggiungimento delle finalità proprie del programma Individuazione degli obiettivi e della motivazione delle scelte programmatiche Nuova impostazione della relazione previsionale e programmatica Contenuti esemplificativi Concetto di servizio Processo Procedura e procedimento Esemplificazione di rilevazione di servizio con costi e indicatori di qualità La nuova impostazione della relazione previsionale e programmatica - 1 La relazione previsionale e programmatica è lo strumento di programmazione idoneo a contenere : il piano generale degli obiettivi previsto dalla legge n. 150 del 2009 declina in obiettivi triennali il programma di mandato e sarà a sua volta declinato in obiettivi annuali attraverso il Peg il programma delle politiche sul personale con individuazione delle risorse previsto dalla legge n. 150 del 2009 contiene i criteri generali correlati agli obiettivi triennali e alla sostenibilità economica e normativa e verrà declinato nel piano delle assunzioni di competenza della Giunta La nuova impostazione della relazione previsionale e programmatica - 2 Contenuto essenziale della Relazione è l’individuazione direttamente previsti per la struttura organizzativa comunale: di obiettivi triennali OBIETTIVI STRATEGICI Discendono direttamente dal programma di mandato e afferiscono alle strategie e priorità di volta in volta definite dall’amministrazione OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI Sono finalizzati a migliorare la qualità e/o l’efficienza nell’erogazione dei servizi istituzionalmente affidati all’Ente All’interno dei programmi devono essere inseriti anche gli obiettivi triennali da attribuire: - alle società strumentali in quanto agiscono come apparati amministrativi - ai consorzi in quanto Enti Locali - alle società che gestiscono servizi pubblici locali (utilizzando schede semplificate contenenti dati essenziali) IL CONCETTO DI SERVIZIO E L’OTTICA DI PROCESSO Le competenze attribuite alle pubbliche amministrazioni locali sono prevalentemente rivolte alla produzione di beni e/o servizi per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità locali. PROCESSI DI SERVIZIO L’ottica di processo consente di evidenziare l’insieme delle attività omogenee tra loro interrelate che generano la realizzazione di un prodotto e/o l’erogazione di un servizio (un risultato definito e misurabile): ogni singolo processo di servizio, caratterizzato da determinati livelli di prestazione nei confronti dei suoi fruitori, contribuisce al raggiungimento delle più ampie finalità istituzionali dell’Ente ≠ ≠ PROCEDURA PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO che rappresenta un particolare tipo di processo le cui attività sono regolate a priori in modo formalizzato e rigido che è un insieme di atti individuati da norme che, indipendentemente dalla loro eterogeneità ed autonomia, sono tra loro collegati e tendenti ad un unico atto conclusivo con rilevanza esterna, appunto il provvedimento: come i processi, anche i procedimenti sono trasversali alle strutture amministrative, ma in genere attengono ad un livello di generalità inferiore (un processo può essere l’insieme di più procedimenti) MAPPATURA DEI PROCESSI DI SERVIZIO : LA NOSTRA METODOLOGIA PROCESSI PRIMARI Producono effettivamente un risultato per l’esterno, e rappresentano i processi chiave centrali per il raggiungimento delle finalità istituzionali dell’Ente PROCESSI DI SUPPORTO Sono quelli che, senza produrre direttamente i prodotti/servizi attesi, si rivolgono ad un’utenza interna e ricomprendono tutte le attività essenziali per l’organizzazione affinchè possa realizzare i processi primari All’interno del quadro di cui sopra, il modello da noi adottato prevede 3 livelli di dettaglio attraverso i quali “scomponiamo” i processi di servizio via via individuati: LIVELLO DESCRIZIONE CHE COSA RAPPRESENTA 1 MACRO-PROCESSO Definisce i macro-processi primari e di supporto dell’ente, raggruppandoli per ambiti di competenza o materia: è utile perché ci consente di mantenere un certo “ordine” nella visione complessiva 2 SERVIZIO A questo livello vengono individuati i singoli processi di servizio, intesi nella loro interezza, senza cioè introdurre ancora alcun elemento di frammentazione sulla struttura organizzativa 3 ATTIVITA’ DI STRUTTURA Questo ulteriore livello ci permette di definire gruppi di attività omogenee che caratterizzano il processo di erogazione del servizio e di rilevare come lo stesso sia ripartito tra le varie strutture dell’Ente IPOTESI DI SCHEDA INFORMATIVA PER UN SERVIZIO SERVIZIO XYZ : … … … Descrizione Descrizione sintetica sulle finalità del servizio Fonte Fonte normativa, o altro, che attribuisce all’organizzazione la competenza ad erogare il servizio Utenza Individuazione dell’utenza, esterna o interna, destinataria del servizio Output Individuazione della produzione specifica per il servizio ATTIVITA’ CHE CARATTERIZZANO IL SERVIZIO E STRUTTURE COINVOLTE RISORSE UMANE IMPIEGATE RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE CORRELATE AL SERVIZIO INDICATORI DI SERVIZIO Ricostruzione delle varie attività di struttura riconducibili al servizio, delineando come esso viene attualmente svolto e attraverso quali strutture dell’organizzazione Caratteristiche principali delle risorse umane impiegate sul servizio, e relativa quantificazione del tempo di assorbimento sulle varie attività con descrizione analitica del lavoro effettivamente svolto Collegamento con le risorse finanziarie assegnate in bilancio, e valutazioni sui costi effettivamente sostenuti per l’erogazione del servizio Indicatori di varia natura e tipologia per la misurazione delle performance di servizio: - tempi di risposta all’utenza grado di copertura della domanda produttività del servizio rispetto alle risorse impiegate gradimento dell’utenza sui livelli di prestazione del servizio ……… IL SISTEMA. GLI STRUMENTI DI ATTUAZIONE Il Piano Esecutivo di Gestione (Art. 169 TUEL) E’ il principale strumento di pianificazione operativa attraverso il quale la Giunta comunale determina gli obiettivi gestionali e li affida, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi Con il PEG si stabilisce, per ogni anno Cosa facciamo e cosa vogliamo fare: Attività ordinarie Progetti e obiettivi Chi lo deve fare e come: Con quali risorse: Struttura organizzativa e metodologia di organizzazione Umane (Strumenti contrattuali e incentivanti – valutazione) Finanziarie (bilancio) Normative Materiali Tecnologie Beni Il sistema dei controlli Il sistema dei controlli interni supporta il sistema di valutazione: Il sistema di valutazione individua le modalità di raccordo e di integrazione con i sistemi di controllo esistenti (art. 7/2 D.lgs. 150/2009) Nel monitoraggio della performance gli organi di indirizzo politico-amministrativo si avvalgono delle risultanze dei sistemi di controllo di gestione (art. 6/2 D.lgs. 150/2009) Il sistema dei controlli Il sistema dei controlli interni supporta sistema di valutazione: La coerenza tra i diversi atti di programmazione (es. art. 170/7 TUEL) Performance Il grado di attuazione della programmazione ai Controllo organizzativa suoi diversi livelli (es. art. 42/3; art. 193/2 TUEL) strategico e di ente L’idoneità delle scelte programmatiche individuate come strategiche alla soddisfazione dei bisogni La regolarità dell’attività Performance L’efficacia, l’efficienza ed economicità delle organizzativa strutture e dei servizi e individuale Le prestazioni individuali Controllo di gestione LE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA SPESA La dinamica della spesa Il tema ricorrente degli interventi legislativi in materia di personale riguarda la spesa La gestione del personale deve comunque passare per una gestione della spesa, sempre più intesa in senso dinamico e prospettico … è necessario utilizzare gli strumenti di programmazione La dinamica della spesa La programmazione come strumento: di politica del personale di raggiungimento degli obiettivi strategici di coordinamento dei processi di assunzione … ma soprattutto di controllo della spesa La dinamica della spesa “Controllo della spesa” non tanto come strumento di verifica del rispetto dei limiti e dei vincoli in ottica di contenimento ma soprattutto strumento di governo dei fenomeni gestionali in relazione agli obiettivi LA SPESA DI PERSONALE E IL REGIME VINCOLISTICO D.Lgs. 150/2009 e L. 122/2010 hanno delineato un rigido regime vincolistico per il controllo della spesa di personale perché sono stati posti limiti a diversi livelli: sulla spesa di personale in generale sulla contrattazione collettiva nazionale sulla contrattazione decentrata sul trattamento economico individuale sulle possibilità di assunzione 35 REGIME VINCOLISTICO: SPESA DI PERSONALE IN GENERALE Abbiamo due limiti: Riduzione della spesa di personale rispetto all’anno precedente (c.d. “tetto di spesa”) garantendo il contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale Riduzione dell’incidenza del rapporto spesa personale/spesa corrente attraverso: parziale reintegrazione dei cessati contenimento spesa per il lavoro flessibile 36 REGIME VINCOLISTICO: LA SPESA DI PERSONALE Attenzione: Le forti limitazioni imposte alla spesa corrente possono, di fatto, rendere puramente ipotetica l’utilizzazione di margini di spesa di personale risultanti dal calcolo del “tetto” La spesa di personale è, infatti, per sua natura più rigida della spesa corrente, per cui potrebbero non essere attuabili proporzionali diminuzioni così da evitare incrementi nel rapporto con la spesa corrente REGIME VINCOLISTICO: LA SPESA DI PERSONALE Attenzione: Nel calcolo del rapporto “spesa personale/spesa corrente”, quale nozione di “spesa di personale” deve essere considerata? Quella relativa al calcolo del “tetto”? Quella risultante dall’intervento 01? Quella relativa alla spesa complessiva? Regime vincolistico: la contrattazione La contrattazione nazionale è bloccata dal 2010 al 2012 con esclusione dell’indennità di vacanza contrattuale Non sarà possibile recuperare gli aumenti ipotizzabili per il triennio 2010-2012 Si interviene addirittura su contratti nazionali già stipulati e “attivi” per verificare l’effettivo rispetto del tasso inflattivo previsto 39 Regime vincolistico: la contrattazione La contrattazione integrativa è consentita purché non si superi il corrispondente importo dell’anno 2010 in ogni caso il fondo è automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale il servizio in ogni caso deve essere assicurato il contenimento delle dinamiche di crescita 40 Regime vincolistico: le assunzioni Assunzioni a tempo indeterminato Rispetto del limite del 20 % della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente (a partire dal 2011 con riferimento alle cessazioni verificatesi nell'anno 2010) Assunzioni a tempo determinato Obbligo di “contenimento” nell’ambito della riduzione della spesa di personale (non siamo – per ora – soggetti al taglio del 50% della spesa sostenuta allo stesso titolo nel 2009) 41 Regime vincolistico: trattamento individuale Il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche dirigenti, non può superare il trattamento ordinariamente spettante nell’anno 2010 Sono fatti salvi gli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, (arretrati, conseguimento di funzioni diverse in corso d'anno, per le progressioni di carriera, maternità, malattia, missioni svolte all'estero, effettiva presenza in servizio) 42