 WTO World Trade Organization:
scheda descrittiva
 La guerra delle banane
 Scontro Usa-UE
Banane al WTO
Cristina Beltrami, a.a. 1999-2000
Il WTO, sigla tradotta in italiano come OMC Organizzazione
Mondiale del Commercio, è l’unica organizzazione internazionale che
si occupa delle regole del commercio fra nazioni.
Si fonda su diversi accordi (agreements) negoziati e firmati dalla
maggior parte delle nazioni.
Sono contratti firmati dai governi per mantenere le rispettive
politiche commerciali dentro limiti concordati.
il WTO comprende al suo interno un meccanismo di risoluzione
delle controversie dovute a differenti interpretazioni degli accordi.
Scheda anagrafica:
Sede: Ginevra
Data di nascita: 1 gennaio 1995
Creato da: Uruguay Round (1986- 94)
Membri: 134 Stati (al 18 marzo 1999)
Budget: 117 milioni di franchi svizzeri per il 1998
Personale segretariato: 500 persone
Direttore generale: Renato Ruggiero
Gli accordi WTO coprono: beni, servizi e proprietà’ intellettuali
ed esprimono i principi della liberalizzazione includendo:
gli impegni dei singoli Paesi ad abbassare tariffe e barriere
commerciali;
l’impegno ad aprire e mantenere aperti i mercati dei servizi;
definiscono le procedure per regolare le dispute;
prescrivono trattamenti speciali per paesi in via di sviluppo;
chiedono ai governi di mantenere trasparenti le rispettive
politiche commerciali notificando al WTO le leggi e le misure
adottate;
Il testo scaturito dall’ Uruguay Round comprende circa 60 accordi
Semplificando la sua struttura è la seguente:
Principi
Base
Beni
Servizi
Proprietà
Dispute
intellettuali
GATT
GATS
TRIPS
Ulteriori Altri
dettagli accordi
sulle
merci e
allegati
Allegati sui
servizi
Impegni Elenco
apertura impegni
mercato dei
Paesi
Elenco
impegni dei
Paesi (ed
eccezioni al
trattamento
MFN)
Sistema di
risoluzione
dispute
I principi su cui si basano tutti gli accordi WTO
Senza discriminazioni – un paese non deve fare discriminazione fra
partners commerciali, essi sono tutti egualmente garantiti dall'’MFN
status di nazione più favorita. National Tratment.
Libero – con l’abbassamento delle barriere tramite i negoziati;
Senza imprevisti – le compagnie straniere, gli investitori e i governi
devono sapere che le barriere commerciali non possono essere
stabilite arbitrariamente;
Più competitivo – scoraggiando pratiche non eque come incentivi
all’esportazione e vendita di prodotti sotto costo per aumentare
quote di mercato.
Più flessibile e disponibile verso i paesi in via di sviluppo –
definendo tempi più lunghi ai paesi in via di sviluppo per adeguarsi ai
vari accordi.
Anno
Luogo/Nome
Argomento
Paesi
partecipanti
1947
Ginevra
Tariffe
23
1949
Annecy
Tariffe
13
1951
Torquay
Tariffe
38
1956
Ginevra
Tariffe
26
196061
Ginevra
(Dillon
Round)
Tariffe
26
196467
Ginevra
(Kennedy
Round)
Tariffe e misure
anti-dumping
62
197379
Ginevra
(Tokyo
Round)
Tariffe
102
198694
Ginevra
Uruguay
Round
Tariffe, regole,
servizi, proprietà
intellettuali,
regolazione delle
dispute, settore
tessile, agricoltura,
creazione WTO
123
Ecco una breve serie di punti usciti dalle trattative:
TARIFFE (DAZI DOGANALI) Impegni dei paesi membri relativi a
tagli delle tasse doganali sui prodotti d’importazione, spesso ridotte
a zero. Per i paesi industrializzati questi impegni saranno completati
nel 2000 e il volume di prodotti industriali "duty free" salira’ cosi’ dal
20% al 44%. Oltre a questo, sempre considerando i paesi
industrializzati, il 99% dei prodotti non sara’ sottoposto ad aumenti
di tariffe.
TESSILE Dal 1974 sino al 1995 il mercato è stato governato
dall’accordo Multifibre. Dal ’95 è gradualmente in applicazione il
nuovo accordo ACT (Agreement on Texiles and Clothing) che
soppianterà il multifibre entro il 2005
SERVIZI L’dea base del commercio delle merci è che queste
possano passare liberamente da un paese all’altro, per i servizi il
discorso è più complicato: banche, compagnie telefoniche e sistemi
di trasporto sono realtà molto diverse fra loro.
PROPRIETA’
INTELLETTUALI Copre il vasto settore dei diritti
d’autore.Il TRIPS si rifà agli standard internazionali esistenti definiti
da WIPO (World Intellectual Property Organization) aggiungendone
dei nuovi.
AGRICOLTURA
Paesi sviluppati
6 anni: 1995 –
2000
Paesi in via di
sviluppo
10 anni: 1995 2004
-36%
-24%
-15%
-10%
-20%
-13%
Tariffe
Media dei tagli sui
prodotti agricoli
Minimo taglio per
prodotto
Sovvenzioni interne
Tagli totale settore
(calcoli sul periodo
1986-88)
Sostegno
Esportazioni
Valore dei sussidi
Quantità sovvenzioni
(calcoli sul periodo
1986-90)
-36%
-21%
-24%
-14%
IL SISTEMA DI RISOLUZIONE
DELLE DISPUTE
Durata di una richiesta di giudizio
60 giorni per consultazioni e mediazioni
45 giorni per stabilire la giuria
6 mesi perche’ la giuria emetta il verdetto
3 settimane rapporto finale della giuria al Dispute
Settlement Body
60 giorni per il Dispute Settlement Body di
accettare il verdetto
In totale 1 anno (In caso di appello la durata del
processo si allunga di tre mesi)
Il frutto della discordia
La guerra delle banane viene ufficialmente combattuta fra due “regioni”
(Stati Uniti ed Europa ) che in realtà non coltivano banane . Il Brasile e l’India
(dove si coltivano più banane che in qualsiasi altro paese ) non hanno niente
a che fare con il commercio internazionale .
Meno di un quarto di tutte le banane del mondo sono destinate al
commercio internazionale e solo in questo caso entrano in contatto con
l’industria delle banane, dove le cose possono diventare spietate.
La banana da “dollari”: rappresenta l’ottanta percento dei frutti mangiati al
Nord ed è controllata da tre compagnie ( Chiquita, Dole e Del Monte). Insieme
le Tre Grandi formano un oligopolio che controlla il rifornimento di banane,
fissa i prezzi ( non esiste un prezzo mondiale) e ha uno smodato amore per la
segretezza.
BANANE, CHI CI GUADAGNA
Come viene distribuito il prezzo di una banana
Produttore
Costi di esportazione
Trasporti internazionali
Licenze di importazione
Profitti
Processo di maturazione
Tasse
Distribuzione e vendita
Fonte : The New
Internationalist
5%
4%
11 %
9%
17 %
5%
15 %
34 %
Banane da dove vengono
Mondo America Latina Estremo Oriente Africa Caraibi Oceania
1997
1988
0
5000
10000
15000
Esportazioni di banane. Cifre in migliaia di tonnellate.
Fonte: The New Internationalist
La struttura della OCM
banane
22%
territori
comunitario
Paesi ACP
22%
56%
Multinaz.
Latinoamericane
DIRETTIVA MODIFICATA
Nel 1994 la Commissione di Bruxelles aveva già modificato
negativamente per gli ACP il mercato comune delle banane, in
seguito alla adesione di Austria, Svezia e Finlandia all'Unione
Europea.
Nel Luglio 1996 entrarono in vigore nuove pesantissime barriere
doganali della CE contro le banane latino americane.
Nel maggio 1997, una "commissione di arbitraggio" (detta "panel")
della "Organizzazione Mondiale del Commercio" (OMC) ha dato
ragione agli Stati Uniti e a quattro paesi latinoamericani (Ecuador,
Guatemala, Messico e Honduras)
Nel gennaio 1998 la Commissione di Bruxelles presentò una
proposta di modifica per adeguarsi alla sentenza;
Nell’ Aprile scorso la giuria del WTO allestita per esprimersi sulla
questione delle banane ha deciso a favore degli Usa.
 La decisione della Wto sulla guerra delle banane potrebbe divenire un
precedente e avere conseguenze nelle altre dispute commerciali oggi nel
mirino Usa, quali la carne agli ormoni e l'acciaio.
 l'Italia risulta essere il Paese europeo più penalizzato, con un danno alle
esportazioni intorno ai 250 miliardi, solo per quanto riguarda i prodotti inclusi
nella guerra delle banane. Gli Stati Uniti sono andati avanti con le sanzioni,
introducendo i cosiddetti "banana bonds", eliminando di fatto i prodotti
europei inclusi nella lista nera dall'importazione nel mercato statunitense.
 In coda alla guerra delle banane si è aperto un altro conflitto commerciale
sul divieto di importazione in Europa delle carni agli ormoni provenienti dagli
Stati Uniti.
 Si è così passati da un danno economico per la Ue calcolato intorno ai 200
milioni di dollari con la sola questione delle banane ad un danno di circa 900
milioni di dollari. Il danno per l'Italia, uno dei maggiori esportatori di prodotti
alimentari, è notevolmente aumentato.
BILANCIA COMMERCIALE USA - UE
Gennaio 1999 Dicembre 1998
Import Usa
da Ue
13.353
15.923
Export Usa
verso Ue
12.237
12.688
Saldo Usa
- 1.116
- 3.235
BILANCIA COMMERCIALE USA - ITALIA
Gennaio 1999
Dicembre 1998
Import Usa da
Italia
1.596
1.829
Export Usa
verso Italia
730
795
Saldo Usa
- 865
- 1.035
Fonte : http:www.amcham.it/doc/scontro-usa-ue.html
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