I determinanti ambientali dell’attività motoria 1 Determinanti della salute stili di vita: attività fisica alimentazione tabacco e alcool uso di sostanze salute mentale fattori socioeconomici grado di istruzione, reddito, occupazione, condizioni di lavoro, reti di supporto sociale, casa di proprietà, nazionalità individuo ambiente qualità dell'aria outdoor e indoor inquinamento acustico/idrico spazi verdi, piste ciclabili, zone 30 traffico, incidenti stradali esposizione a radiazioni campi elettromagnetici sostanze chimiche età, sesso, fattori genetici 2 The neglected epidemic of chronic disease Richard Horton, The Lancet, ottobre 2005 E’ fondamentale intervenire nella fase iniziale del decorso dell’epidemia, per ridurre le malattie croniche del 2%/anno per prevenire 36 milioni di morti entro il 2015. Avremo la lungimiranza e la capacità di rispondere? Se non lo faremo, i vantaggi ottenuti con la prevenzione delle malattie infettive verranno “spazzati via dalla nuova ondata di malattie prevenibili, che colpiranno soprattutto coloro che sono meno in grado di difendersi”. 3 I sei messaggi chiave della strategia europea per le malattie croniche 1. La prevenzione è efficace quanto più è duratura e va considerata un investimento in salute e sviluppo 2. La società dovrebbe offrire un contesto ambientale che faciliti le scelte più salutari 3. I servizi sanitari dovrebbero adattarsi a questo obiettivo affrontando l’attuale carico di malattia e aumentando le opportunità di promozione della salute 4 I sei messaggi chiave della strategia europea per le malattie croniche 4. Le persone dovrebbero essere messe nelle condizioni di promuovere la propria salute, di interagire con i servizi sanitari ed essere parte attiva della gestione delle malattie 5. Per garantire il diritto alla salute è fondamentale che tutti abbiano accesso alla promozione della salute, alla prevenzione delle malattie e ai servizi sanitari 6. A qualsiasi livello, i governi hanno la responsabilità di proporre politiche di intervento all’insegna della salute e di assicurare un’azione integrata in tutti i settori 5 Ambiente urbano e salute Più di metà della popolazione vive nelle città (all’inizio dell’800 era solo il 5%) In Europa, circa i ¾ della popolazione vive in aggregati di una certa complessità Le città sono organismi dinamici, spesso in bilico tra degrado e prospettive di sviluppo; quindi costringono a reinventare continuamente gli spazi e le relazioni umane 6 Ambiente urbano e salute “Se la nascita dell’agricoltura fu una festa per i nostri microbi, l’arrivo delle città fu addirittura la manna dal cielo: in città c’erano molti più ospiti potenziali, e condizioni igieniche ancora peggiori” Jared Diamond - Armi, acciaio e malattie – 1998 Oggi però la situazione è cambiata • le malattie infettive sono relativamente sotto controllo • l’età della popolazione si è alzata ed è in corso un’epidemia di malattie croniche • sono cresciuti a dismisura i problemi relativi a traffico, inquinamento, rifiuti, ambiente • negli ultimi anni sono aumentate anche a Verona le problematiche sociali (presenza di popolazioni di diversa provenienza - 9.9% nel 2006; aumento del costo della vita; modifica radicale nelle abitudini di vita…) 7 Ambiente urbano e salute L’ambiente urbano può avere effetti sia positivi che negativi per le persone che ci vivono: Effetti negativi: • sedentarietà • inquinamento • abitazioni non adeguate • traffico • criminalità (aggressioni, frodi) • degrado dei quartieri • accesso ad alimenti sani (frutta, verdura, latticini) Effetti positivi: • migliore mobilità • maggiori opportunità culturali • minor isolamento • miglior assistenza sanitaria Il cittadino a sua volta ha un ruolo fondamentale per la vivibilità dei quartieri 8 Ambiente urbano e salute I diversi gruppi di popolazione • • • • • bambini adulti anziani persone economicamente svantaggiate minoranze interagiscono fra loro in modo che può essere più o meno vantaggioso per la salute 9 Ambiente urbano e salute Inoltre, i diversi gruppi di popolazione • • adulti, bambini, anziani persone economicamente svantaggiate, minoranze interagiscono con l’ambiente modificandolo in modo positivo o negativo • • • • utilizzo auto <---> bicicletta / cammino pressione sull’amministrazione locale (piste ciclabili, traffico, parcheggi, aree verdi ecc.) rifiuti volontariato, impegno civico, associazioni culturali 10 I genitori pensano che le strade sono troppo pericolose Il traffico aumenta I genitori portano i bambini a scuola in auto Diminuiscono i bambini che vanno a scuola a piedi o in bici Il traffico aumenta Le strade diventano più pericolose 11 Il concorso “Piccoli cittadini per grandi strade” Rivolto ad associazioni, istituzioni e scuole di tutto il Veneto Mirava a premiare il progetto più originale riguardante la promozione dell’attività fisica nella vita quotidiana dei bambini tramite azioni di riqualificazione urbanistica (ad es. riappropriazione di spazi per il gioco o per gli spostamenti con mezzi non a motore). Hanno concorso 19 progetti, che riguardavano – – – – – pedibus e bicibus per gli spostamenti casa-scuola, percorsi escursionistici, sistemazione di parchi cittadini, laboratori di conoscenza dell’ambiente e cittadinanza attiva, educazione stradale e sportiva in orario scolastico. 12 Il concorso “Piccoli cittadini per grandi strade” Vincitori: • Montecchio Maggiore - “Percorsi colorati” • Porto S. Pancrazio/Veronetta – Collegamento ciclopedonale fra i due quartieri Menzioni speciali • Martellago – Pedibus e riqualificazione ambientale • Sottomarina-Chioggia – Ricerca toponomastica • Mestre – “Il triangolo del villaggio” • Fumane – “Didattica e territorio” 13 OMS - Regional Office for Europe Cammino e bicicletta http://www.euro.who.int/eprise/main/who/progs/trt/modes/20021009_1 • In Europa la maggior parte degli spostamenti avviene in auto, anche su percorsi brevi - distanze inferiori a 3 km in oltre il 30% dei casi e a 5 km in oltre il 50% dei casi. • Questo è uno dei motivi principali per cui il 30% degli adulti non pratica abbastanza attività fisica e l’obesità è aumentata del 10-40% tra l’inizio e la fine degli anni 90. • Percorsi entro i 5 km potrebbero essere effettuati in bicicletta (15–20 minuti) o a piedi (30–50 minuti di cammino veloce); questi tempi corrispondono ai livelli di attività fisica raccomandati per mantenersi in buona salute 14 La responsabilità per la scelta di stili di vita attivi non può essere lasciata esclusivamente ai singoli individui, ma deve diventare una responsabilità condivisa dall’intera comunità: non solo la sanità ma anche i comuni e tutti coloro che sono coinvolti nella pianificazione urbanistica del territorio. Le condizioni ambientali devono quindi essere opportunamente pianificate e se necessario modificate tenendo presenti anche queste necessità connesse con la difesa della salute. 15 Inquinamento – Studio MISA2 Verona - 16 14 12 10 8 6 4 2 0 01/01/99 140 120 100 80 60 40 20 0 01/07/99 01/01/00 01/07/00 01/01/01 decessi cause naturali 01/07/01 01/01/02 01/07/02 01/01/03 NO2 lag01 16 NO2 lag01 ( g/m3) n.ro decessi Decessi per cause naturali concentrazioni di NO2 Mappa dell’inquinamento della terra Sciamachy, lo spettrometro di Envisat Le osservazioni raccolte da Envisat, il più grande satellite del mondo dedicato al monitoraggio ambientale, negli ultimi 18 mesi hanno permesso di creare una mappa atmosferica globale ad alta risoluzione dei livelli di diossido di azoto del nostro pianeta 17 Obiettivi della strategia globale su dieta e attività fisica (OMS) • Fornire evidenze - sintetizzare le conoscenze e gli interventi su dieta-attività fisica-mal. croniche • Advocacy – parlare per chi non ha voce, incidendo su: opinione pubblica, politiche, risorse economiche e sociali • Coinvolgere gli stakeholders - concordare una linea comune sul loro ruolo per implementare la strategia globale • Proporre politiche ed interventi adattati ai singoli paesi (www.who.int/hpr/global.strategy.shtml) 18 Behavioral science research in diabetes Wing RR et al.Diabetes Care, 2001;24:117 Alcuni fattori ambientali che influenzano il diabete attraverso la dieta e l’AF: • Macchine o apparecchi che riducono la spesa energetica (es. ascensore, telecomando TV) • % negozi di alimentari che vendono cibi ipocalorici • Prezzo del cibo a basso valore nutrizionale • Diffusione dei distributori di cibo a basso valore nutrizionale • Presenza nelle vicinanze di luoghi dove praticare AF • Cartelli che invitino a usare le scale anziché l’ascensore • Qualità del cibo distribuito a scuola • Numero di locali fast-food 19 • Pubblicità televisiva The relative influence of individual, social and physical environment determinants of physical activity Giles-Corti B et al, Social Science and Medicine, 2002;54:1793 Fattori ambientali che influenzano l’accesso alle strutture ricreative: • Distanza • Costo • Sicurezza del percorso (timore di aggressioni ecc.) • Accessibilità (distanza/mezzi di trasporto) • “Appetibilità” delle strutture • Equità (presenza delle strutture in quartieri di diverso tenore sociale) • Rete sociale 20 Attività fisica – principali problemi legati ai determinanti ambientali Rete stradale e problemi legati al traffico Trasporti pubblici insufficienti Inquinamento Sicurezza delle strade Carenza di spazi accessibili o attrezzati Consapevolezza dell’importanza dell’a. fisica (politici, utenti) Senso di appartenenza alla comunità locale e capitale sociale 21 Recommendations to increase physical activity in communities Am J Prev Med 2002;22(4S) Intervento Descrizione Raccomandato Attivo su Segnali o cartelli Incoraggiano a usare le scale si Vari sottogruppi Campagne di comunità Messaggi che promuovono l’a.f. tramite: media, gruppi di auto-aiuto, ed. sanitaria, counseling individuale, interv. ambientale Fortemente Adulti bambini Evidenze insufficienti Popolazione generale Uso dei media Ed. sanitaria a scuola Intervento mirante ad aumentare i livelli informativi Evidenze insufficienti Bambini Ed. fisica a scuola Modifica dei programmi con aumento delle ore di educazione fisica Fortemente Bambini Evidenze insufficienti Adolescenti (college, univ.) Ed. sanitaria/ed. fisica Ed. sanitaria a scuola Intervento per ridurre l’uso di TV e vieogiochi Evidenze insufficienti Bambini Supporto sociale su base familiare Strategie per aumentare il supporto dato dai familiari al cambio di comportamento Evidenze insufficienti Bambini, (adulti) 22 Recommendations to increase physical activity in communities Am J Prev Med 2002;22(4S) Intervento Descrizione Raccomandato Attivo su Supporto sociale + intervento di comunità Costruzione e rinforzo della rete sociale e del capitale sociale Fortemente Adulti Programmi comportamentali individualizzati Il soggetto impara le abilità necessarie per introdurre l’a.f. nella routine quotidiana: saper stabilire obiettivi; sapersi dotare di un supporto sociale; essere in grado di procurarsi rinforzi; tecniche di problem solving; prevenzione delle ricadute Fortemente Adulti bambini Facilitazione dell’accesso alle strutture Intervento sull’ambiente associato con un intervento di diffusione delle informazioni (quali strutture, come utilizzarle) Fortemente Adulti 23 24 Azioni del Dipartimento di Prevenzione Sui determinanti ambientali dell’attività fisica: censire le opportunità di attività fisica presenti effettuare l’attività di advocacy (amministratori, politici, associazioni di utenti, media) fornire consulenza ai comuni sugli strumenti urbanistici e sulla predisposizione di percorsi ciclo/pedonabili informare e formare i mmg promuovere iniziative per incrementare l’attività di cammino (sul percorso casa-scuola e casa-lavoro; nel tempo libero) favorire interventi per incrementare il capitare sociale intervenire sui processi di pianificazione 25 Alcuni standard di pianificazione urbanistica per la salubrità • m. di pista ciclabile/cittadino • mq verde “di qualità” utilizzabile/cittadino • n. impianti sportivi/1000 abitanti (piena fruibilità dei luoghi) • % strade pedonali corrispondenti a criteri di piena accessibilità • % corse trasporti pubblici attrezzati per handicap • % edifici pubblici accessibili per l’a. fisica • % aree a traffico limitato (“zone 30”) 26 “Cintura urbana” PAESI – PERIFERIE Residenza “Hinterland” TEMPO LIBERO ACQUISTI Centri commerciali Multisale sport “Centro città” LAVORO – STUDIO Terziario/scuole “Zone dedicate” LAVORO Zone industriali 27 Berlino: come restringere il tracciato perché le auto vadano più piano Meglio ancora se si piò parcheggiare la bici in un posto sicuro Il portabici “modello Verona” 28 Via Stella e corso porta Borsari: un modello di “coesistenza pacifica” 29 Corso porta Nuova: la coesistenza pacifica è più difficile… 30 31 …a volte addirittura impossibile Se la città è brutta ci si difende di più, ci si sente più sicuri richiudendosi in una macchina 32 La città e la salute mentale La “città diffusa” è più brutta Nei luoghi più brutti • non ci si sente al sicuro • non si cammina e non si usa volentieri la bicicletta • si tende a rinchiudersi nell’auto Poco esercizio fisico = più ansia e depressione, minor senso di benessere psicofisico 33 E alla fine… …non ci resta che il SUV! 34