I determinanti ambientali dell’attività motoria 1 La transizione epidemiologica 2 Mortalità totale per gruppi di cause Ulss 20 Verona - anno 2003 mm infettive e parassitarie tumori 39,1% ghiandole endocrine e della nutriz. disturbi psichici sistema nervoso 30,2% sistema circolatorio apparato respiratorio apparato digerente apparato genito-urinario traumatismi avvelenamenti incidenti stradali suicidi Altro 7,7% 3,1% 2,6% 3,5% 0,6% 4,3% 2,8% 1,5% 2,7% 1,2% 0,8% 3 LA SALUTE E’ UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE E NON LA SEMPLICE ASSENZA DI MALATTIE E DI INFERMITA’ 4 Determinanti della salute stili di vita: attività fisica alimentazione tabacco e alcool uso di sostanze salute mentale fattori socioeconomici grado di istruzione, reddito, occupazione, condizioni di lavoro, reti di supporto sociale, casa di proprietà, nazionalità individuo ambiente qualità dell'aria outdoor e indoor inquinamento acustico/idrico spazi verdi, piste ciclabili, zone 30 traffico, incidenti stradali esposizione a radiazioni campi elettromagnetici sostanze chimiche età, sesso, fattori genetici 5 OMS 2006 CARTA DI BANGKOK “La promozione della salute è un investimento efficace per il miglioramento della salute e lo sviluppo umano e contribuisce a ridurre le iniquità di salute e di genere”. 6 Inequality in the built environment underlies key health disparities in physical activity and obesity Gordon-Larsen P et al. Pediatrics 2006;117:417 Gli autori hanno esaminato le disparità nell’accesso alle strutture per l’AF mettendole in rapporto con i livelli di AF e di obesità in oltre 20.000 adolescenti statunitensi nati nel ’94-’95 I gruppi con più basso livello socio-economico avevano meno probabilità di • avere una struttura per l’AF nelle vicinanze della loro abitazione (in un raggio di 8 km) • praticare almeno attività fisica moderata 5 volte la settimana • non essere in sovrappeso 7 Fonte: 8 I sei messaggi chiave della strategia europea per le malattie croniche 1. La prevenzione è efficace quanto più è duratura e va considerata un investimento in salute e sviluppo 2. La società dovrebbe offrire un contesto ambientale che faciliti le scelte più salutari 3. I servizi sanitari dovrebbero adattarsi a questo obiettivo affrontando l’attuale carico di malattia e aumentando le opportunità di promozione della salute 9 I sei messaggi chiave della strategia europea per le malattie croniche 4. Le persone dovrebbero essere messe nelle condizioni di promuovere la propria salute, di interagire con i servizi sanitari ed essere parte attiva della gestione delle malattie 5. Per garantire il diritto alla salute è fondamentale che tutti abbiano accesso alla promozione della salute, alla prevenzione delle malattie e ai servizi sanitari 6. A qualsiasi livello, i governi hanno la responsabilità di proporre politiche di intervento all’insegna della salute e di assicurare un’azione integrata in tutti i settori 10 “Cintura urbana” PAESI – PERIFERIE Residenza “Hinterland” TEMPO LIBERO ACQUISTI Centri commerciali Multisale sport “Centro città” LAVORO – STUDIO Terziario/scuole “Zone dedicate” LAVORO Zone industriali 11 12 I genitori pensano che le strade sono troppo pericolose Il traffico aumenta I genitori portano i bambini a scuola in auto Diminuiscono i bambini che vanno a scuola a piedi o in bici Il traffico aumenta Le strade diventano più pericolose 13 The neglected epidemic of chronic disease Richard Horton, The Lancet, ottobre 2005 E’ fondamentale intervenire nella fase iniziale del decorso dell’epidemia, per ridurre le malattie croniche del 2%/anno per prevenire 36 milioni di morti entro il 2015. Avremo la lungimiranza e la capacità di rispondere? Se non lo faremo, i vantaggi ottenuti con la prevenzione delle malattie infettive verranno “spazzati via dalla nuova ondata di malattie prevenibili, che colpiranno soprattutto coloro che sono meno in grado di difendersi”. 14 Behavioral science research in diabetes Wing RR et al.Diabetes Care, 2001;24:117 Alcuni fattori ambientali che influenzano il diabete attraverso la dieta e l’AF: • Macchine o apparecchi che riducono la spesa energetica (es. ascensore, telecomando TV) • % negozi di alimentari che vendono cibi ipocalorici • Prezzo del cibo a basso valore nutrizionale • Diffusione dei distributori di cibo a basso valore nutrizionale • Presenza nelle vicinanze di luoghi dove praticare AF • Cartelli che invitino a usare le scale anziché l’ascensore • Qualità del cibo distribuito a scuola • Numero di locali fast-food 15 • Pubblicità televisiva The relative influence of individual, social and physical environment determinants of physical activity Giles-Corti B et al, Social Science and Medicine, 2002;54:1793 Fattori ambientali che influenzano l’accesso alle strutture ricreative: • Distanza • Costo • Sicurezza del percorso (timore di aggressioni ecc.) • Accessibilità (distanza/mezzi di trasporto) • “Appetibilità” delle strutture • Equità (presenza delle strutture in quartieri di diverso tenore sociale) • Rete sociale 16 Attività fisica – principali problemi legati ai determinanti ambientali Rete stradale e problemi legati al traffico Trasporti pubblici insufficienti Inquinamento Sicurezza delle strade Carenza di spazi accessibili o attrezzati Consapevolezza dell’importanza dell’a. fisica (politici, utenti) Senso di appartenenza alla comunità locale e capitale sociale 17 Recommendations to increase physical activity in communities Am J Prev Med 2002;22(4S) Intervento Descrizione Raccomandato Attivo su Segnali o cartelli Incoraggiano a usare le scale si Vari sottogruppi Campagne di comunità Messaggi che promuovono l’a.f. tramite: media, gruppi di auto-aiuto, ed. sanitaria, counseling individuale, interv. ambientale Fortemente Adulti bambini Evidenze insufficienti Popolazione generale Uso dei media Ed. sanitaria a scuola Intervento mirante ad aumentare i livelli informativi Evidenze insufficienti Bambini Ed. fisica a scuola Modifica dei programmi con aumento delle ore di educazione fisica Fortemente Bambini Evidenze insufficienti Adolescenti (college, univ.) Ed. sanitaria/ed. fisica Ed. sanitaria a scuola Intervento per ridurre l’uso di TV e vieogiochi Evidenze insufficienti Bambini Supporto sociale su base familiare Strategie per aumentare il supporto dato dai familiari al cambio di comportamento Evidenze insufficienti Bambini, (adulti) 18 Recommendations to increase physical activity in communities Am J Prev Med 2002;22(4S) Intervento Descrizione Raccomandato Attivo su Supporto sociale + intervento di comunità Costruzione e rinforzo della rete sociale e del capitale sociale Fortemente Adulti Programmi comportamentali individualizzati Il soggetto impara le abilità necessarie per introdurre l’a.f. nella routine quotidiana: saper stabilire obiettivi; sapersi dotare di un supporto sociale; essere in grado di procurarsi rinforzi; tecniche di problem solving; prevenzione delle ricadute Fortemente Adulti bambini Facilitazione dell’accesso alle strutture Intervento sull’ambiente associato con un intervento di diffusione delle informazioni (quali strutture, come utilizzarle) Fortemente Adulti 19 20 I percorsi verdi 21 Elementi di progettazione dei percorsi verdi •Analisi delle risorse del territorio •Analisi dell’utenza potenziale •Studio del tracciato • Scelta del tracciato • Caratteristiche geometriche • Pavimentazione •Il comfort del percorso •La segnaletica •Connessioni e intersezioni con la viabilità ordinaria •La promozione e il coinvolgimento della popolazione •Le esigenze delle diverse categorie di utenti 22 Analisi dell’utenza potenziale Se costruiamo questa pista ciclabile / questo percorso verde, quante persone li useranno? (studi comparativi; analisi di mercato; studi sul comportamento; modelli regionali di trasporto ecc.) Tale valutazione può essere utile per: • stimare i benefici di un progetto • evidenziare i progetti più utili in termini di utenza servita • pianificare reti per la mobilità non motorizzata • identificare e correggere mancanze nella rete esistente • pianificare la rete dei trasporti in vista di una migliore sicurezza per gli utenti non motorizzati 23 Individuazione di percorsi di quartiere - Obiettivi • identificare all’interno dei quartieri dei percorsi pedonali che possano essere utilizzati da gruppi di cammino del quartiere stesso per percorsi di durata di 20/30 minuti di “cammino veloce” giornaliero. • incrementare il “capitale sociale” dei 24 quartieri. Percorsi di quartiere 8 percorsi per il cammino in aree verdi urbane ad accesso libero (Verona e altri comuni) Tempo di percorrenza a passo veloce: 20/30’ Lungo il percorso sono installati cartelli che spiegano: intensità e durata dello sforzo, postura, respirazione, abbigliamento, come iniziare e terminare lo sforzo Periodicamente conduttori di gruppi di cammino riuniscono anziani residenti nel quartiere e li accompagnano in attività di cammino L’attività è promossa sui mass media, mediante incontri pubblici e con il coinvolgimento delle associazioni locali 25 Percorsi in fase di progettazione •“Delle Risorgive” (Montorio) •“Vecchia Ferrovia” (Golosine) •“Catena” •“Del Terraglio” •“Progno di Avesa” •“Vallo di Cangrande” (p. Vescovo) •“Fonte delle Monache” (S. Michele) 26 •“B. Roma” Realizzazione dei percorsi (1) • Identificazione del luogo • Valutazione delle difficoltà di percorso (tratti in pendenza, tipologia del fondo) • Divisione del percorso in sotto-tratte con indicazione delle distanze percorse • Individuazione di percorsi adeguati alle diverse tipologie di utenza o in alternativa di diverse modalità di percorrenza • Posizionamento, nella zona di accesso, di cartelli con suggerimenti sul tipo di sforzo e proposte di esercizi di avvio allo sforzo fisico 27 Realizzazione dei percorsi (2) • Collocazione di zone attrezzate per esercizi degli arti superiori • Strutture di supporto (panchine, fontanelle) • Valutazione delle vie di accesso e delle possibilità di posteggio (auto, moto, bici ecc) • Interventi di promozione dell’iniziativa • Incontri di informazione/formazione con le associazioni territoriali (walking leader) • Presentazione alla popolazione della risorsa e delle modalità di utilizzo • Iniziative collettive di esercizio 28 29 30