IV LEZIONE RELAZIONE EDUCATIVA e MODELLI DI SOLIDARIETÀ prof. A. SICULELLA 1 LA SOLIDARIETÀ È INTRINSECA AL RAPPORTO EDUCATIVO prof. A. SICULELLA 2 L’INTERVENTO EDUCATIVO può perseguire: Il MODELLO della DIPENDENZA che conduce alla negazione delle differenze Il MODELLO della INDIPENDENZA che induce la radicalizzazione delle differenze Il MODELLO della INTERDIPENDENZA che valorizza la coniugazione delle differenze Tali matrici non sono sempre separabili e possono anche convivere produttivamente prof. A. SICULELLA 3 I gradi di esperibilità della solidarietà “Anche la solidarietà, come fenomeno relazionale, si esprime nella dinamica evolutiva dei soggetti e dei rapporti, in forme più o meno capaci di realizzare le reciprocità e di attuare l’intesa educativa nella condivisione e nella collaborazione progettuale” (Angela Perucca, 1987 cap. VIII) prof. A. SICULELLA 4 La DIPENDENZA Modello univoco e ideale di sviluppo –Identificarsi con esso –Condizionare il processo evolutivo –Negare le differenze prof. A. SICULELLA 5 L’intesa educativa nella dipendenza Induce • una COESIONE DIFENSIVA ed una PERCEZIONE NEGATIVA di ogni realtà diversa vissuta come minaccia • una SOLIDARIETA’ CONFUSIVA fondata sulla identificazione che non può perdurare illimitatamente perché: 1) Comporta costi molto alti per chi gestisce il processo 2) Consente ambiti responsivi troppo limitati e stereotipati per il soggetto in via di sviluppo 3) Protraendosi rischia di bloccare lo sviluppo prof. A. SICULELLA 6 IL CONFRONTO …Non comporta di per sé la messa in discussione del proprio modello di sviluppo Implica la disponibilità al confronto con altre linee evolutive, il rispetto dell’originalità dell’altro, attese nei confronti della sua originalità Comporta una latente e permanente VALUTAZIONE COMPARATIVA prof. A. SICULELLA 7 Nel CONFRONTO La relazione educativa resta in bilico tra iperprotettività e delusione nasce la SOLIDARIETÀ COMPETITIVA fondata sulla radicalizzazione delle differenze e sulla dinamica del confronto (casi di tensione padre-figlio con clima di competizione-rifiuto) Il rapporto educativo, anche se apparentemente produttivo, può degenerare in conflitto e scavare distanze incolmabili, indurre alla ribellione e tagliare i ponti con la solidarietà prof. A. SICULELLA 8 La percezione delle differenze Quando non spinge alla radicalizzazione e al rifiuto, la chiara percezione delle differenze introduce un fattore dinamico positivo che facilita la definizione di distinte identità e l’espressione autentica delle potenzialità di ciascuno prof. A. SICULELLA 9 L’INTERDIPENDENZA Valorizzare le differenze permette La scoperta delle possibili complementarietà La coniugazione delle varie competenze La cooperazione costruttiva La collaborazione progettuale prof. A. SICULELLA 10 SOLIDARIETÀ COLLABORATIVA Al di là di ogni asimmetria iniziale, il percorso evolutivo di ciascuno si potenzia e si orienta in maniera responsiva: l’altro si fa termine distinto di riferimento, motivo di impegno e di responsabilità prof. A. SICULELLA 11 Il valore delle differenze Il riconoscimento del valore delle differenze è condizione necessaria ma non sufficiente per una effettiva e profonda accettazione delle stesse prof. A. SICULELLA 12 Occorre Maturità, sicurezza, serena accettazione del proprio limite, consapevolezza del proprio valore Andare oltre le dinamiche inevitabili di identificazione, di proiezione, di autoaffermazione e di competizione Percorrere i diversi sentieri della relazione interpersonale e sperimentare le varie forme della solidarietà, per raggiungere un livello di intesa educativa che promuova uno sviluppo non imitativo né competitivo prof. A. SICULELLA 13