Valutazione degli apprendimenti e portfolio delle competenze 3. La valutazione tra controllo ed esplorazione 14 aprile 2007 1 La valutazione tra controllo ed esplorazione Il controllo: accertare i risultati per garantire il successo scolastico Strumenti e procedure di accertamento e di valutazione L’esplorazione: i processi di apprendimento I saperi esplorativi e contestuali 2 La valutazione tra controllo ed esplorazione Significati e approcci alla valutazione Approcci alla valutazione - Il quantitativo (misura e replicabilità) e il qualitativo (esplorazione e profondità) - La valutazione “dialogica” 3 La valutazione tra controllo ed esplorazione il controllo ……… sistemi tecnologici sempre più sofisticati cogliere trasgressioni 4 La valutazione tra controllo ed esplorazione rilevazione segnali, riorientamento 5 La valutazione tra controllo ed esplorazione …… l’esplorazione accettazione dell’imprevisto, dell’emergenza, ……. 6 La valutazione tra controllo ed esplorazione ……. ricerca, 7 La valutazione tra controllo ed esplorazione continuo aggiornamento delle mappe 8 La valutazione tra controllo ed esplorazione Il controllo degli apprendimenti 9 Il controllo degli apprendimenti Cos’è valutazione? “La valutazione è un processo che consiste nella raccolta sistematica e nella interpretazione di dati che conducono, come parte del processo, a un giudizio di valore in vista di un’azione” (Wolf, Enciclopedia internazionale dell’ educazione) 10 Il controllo degli apprendimenti I processi Identificazione, riconoscimento, raccolta Interpretazione Giudizio Azione: verso l’alunno e il sistema 11 Il controllo degli apprendimenti I sottoprocessi La definizione degli obiettivi e la descrizione dei risultati attesi, La definizione di prove congruenti con…, La conoscenza degli standard di riferimento, L’attribuzione dei punteggi, 12 Il controllo degli apprendimenti La somministrazione delle prove, La rilevazione dei risultati, La misurazione dello scostamento tra performance e standard (assegnazione dei punteggi), L’apprezzamento del risultato ottenuto, La comunicazione (ai soggetti, al sistema) L’orientamento (verso ulteriori percorsi) e l’adeguamento (della programmazione) 13 Il controllo degli apprendimenti Gli oggetti da valutare: gli elementi delle competenze Conoscenze, Abilità, Comportamenti 14 Il controllo degli apprendimenti Gli “oggetti di conoscenza” Fatti, Termini, nozioni, concetti Procedure (come si invia una mail), Processi (come funziona la trasmissione), Principi 15 Il controllo degli apprendimenti Le “operazioni mentali” (es.: Bloom) Conoscere, Comprendere, Applicare, Analizzare, Sintetizzare, Valutare, Prevedere, Risolvere (problem solving) 16 Il controllo degli apprendimenti I test, Criteri generali, Indicazioni per la formulazione dei test 17 Il controllo degli apprendimenti Un test è un insieme di item (unità minime cui è possibile assegnare un punteggio) focalizzato su di un certo dominio di interesse. Il test rappresenta un campione di prestazioni fisiche o mentali (comportamenti, risposte) che caratterizzano il dominio oggetto di test. Il dominio è rappresentato da un corpus di performaces (mentali o osservabili). 18 Il controllo degli apprendimenti Criteri per la scelta dei test Attendibilità Validità Predittività 19 Il controllo degli apprendimenti Attendibilità: È attendibile / affidabile un test che, in situazioni analoghe, offre risultati analoghi 20 Il controllo degli apprendimenti Validità: E’ valido un test che misura correttamente uno specifico “oggetto” 21 Il controllo degli apprendimenti Predittività: E’ predittivo un test che permette di prevedere un analogo risultato in circostanze future analoghe 22 Il controllo degli apprendimenti Uso dei test “Efficacia” della formazione: per accertarla occorre somministrare test iniziali e finali Pre-test – trattamento – post-test 23 Il controllo degli apprendimenti Prove strutturate: tipologie Vero / falso, Scelta Multipla, Completamenti, Corrispondenze, Item set Saggi brevi……. 24 Il controllo degli apprendimenti Tipologie di prove. 1 Stimolo chiuso / risposta chiusa (Chi ha detto: lo stato sono io? a) Bismark, b) Luigi XIV, c) Lenin) V/F, S.M., corrispondenze, completamenti Conoscenza e comprensione di termini, fatti, principi, 25 Il controllo degli apprendimenti Tipologie di prove. 2 Stimolo chiuso / risposta aperta (es: quali sono le differenze tra ….?) Completamenti, saggi brevi, problem solving Conoscenza, comprensione, applicazione, analisi di nozioni, regole, teorie…. 26 Il controllo degli apprendimenti Tipologie di prove. 3 Stimolo aperto / risposta aperta (es: parlami della respirazione) Quesiti aperti, temi, interrogazioni Conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione, elaborazione 27 Il controllo degli apprendimenti Oggetti e strumenti Conoscenze dichiarative TEST Conoscenze procedurali Capacità in atto Comportamenti OSSERVAZIONE INTEROSSERVAZIONE, INTERVISTE 28 Il controllo degli apprendimenti Oggetti e strumenti Conoscenze, ricordi, Riconoscimento, analisi fatti, procedure Comprensione, analisi procedure, processi Comprensione, applicazione, valutazione Applicazione, valutazione, problem solving V/F, SM SM Corrisp. Ordinam. Item set 29 Il controllo degli apprendimenti Indicazioni per la formulazione dei test A) orientamenti generali: Questioni linguistiche (lessico, sintassi) Ordine e struttura delle domande Il testing 30 Il controllo degli apprendimenti Indicazioni per la formulazione dei test - 1. - prestare attenzione al linguaggio usato, - essere sensibili a “principi” e valori culturali differenti, - non offrire indizi che predeterminino la risposta, - evitare formulazioni che possano favorire alcuni gruppi o soggetti rispetto ad altri, - posizionare diversamente le risposte esatte, - evitare formulazioni generiche, vaghe e di dubbia interpretazione, 31 Il controllo degli apprendimenti - evitare l’uso di particelle negative, - proporre alternative egualmente plausibili e pertinenti, - considerare l’opportunità di inserire la voce “non so”, allo scopo di prevenire un numero eccessivo di risposte sbagliate, - evitare ambiguità nelle istruzioni del test, - prestare attenzione al linguaggio troppo specialistico 32 Il controllo degli apprendimenti Indicazioni per la formulazione dei test – 2. Orientamenti specifici per tipologie di test 33 Il controllo degli apprendimenti - Indicazioni per la formulazione dei test-2 domande a scelta binaria, V / F: domanda chiara, non ambigua; evitare termini “assoluti” (sempre, mai, tutto, niente); limitare tale tipo di quesiti, esposti più degli altri alla casualità della risposta; domande con risposte multiple o alternative: scegliere tra 4 o 5 risposte, tutte ragionevoli e verosimili, inserendo magari anche “Nessuna delle precedenti”; proporre opzioni della stessa lunghezza ed evitare che il testo contenga indicazioni della risposta esatta. 34 Il controllo degli apprendimenti - domande con elementi da abbinare: limitare le liste ad un numero ragionevole di coppie (tra le 5 e le 10); offrire più possibilità rispetto agli abbinamenti effettuabili, - domande con frasi da completare: evitare passaggi “testuali” e frasi con spazi bianchi multipli. 35 Il controllo degli apprendimenti Indicazioni per la formulazione dei test3. I punteggi: Valori da assegnare, il problema della casualità 36 Il controllo degli apprendimenti I punteggi Riferiti alla norma: comparano la prestazione conseguita dal singolo a quelle di altri che hanno eseguito il medesimo test (es: risultati superiori/inferiori/nella media) Riferiti ad un criterio: indicano un aspetto della performance del singolo rispetto ad uno standard assoluto di performance 37 Il controllo degli apprendimenti Indicazioni per la formulazione dei test – 3. Se ai quesiti V/F si dà 1 punto per ogni risposta esatta, alle risposte multiple si danno 2 punti se le alternative sono 3, 3 punti se le alternative sono 4, e così via. I test “aperti” possono avere punteggi relativamente più ampi (5, 6, 7, 8) sulla base della loro rilevanza dal punto di vista “contenutistico”, non essendoci, in questi casi, possibilità di risposte casuali. Un ulteriore strumento per scoraggiare le risposte casuali consiste nell’attribuire punteggi diversi alle risposte sbagliate rispetto alle astensioni. 38 La valutazione tra controllo ed esplorazione L’esplorazione dei processi 39 L’esplorazione dei processi Competenza prestazione 40 L’esplorazione dei processi Competenza come….. …. conoscenze e capacità, disciplinari e di senso comune, familiari e formalizzate, la cui efficacia dipende da situazioni e problemi da decodificare; conoscenze e abilità utilizzabili in contesti formali e non 41 L’esplorazione dei processi Le competenze si manifestano in contesti reali, in risposta a problemi da risolvere, a situazioni da affrontare, a compiti da svolgere e prodotti da realizzare; L’attivazione di conoscenze e abilità sottende un “orientamento” del soggetto Le competenze si prestano a essere “valutate” soprattutto in situazioni reali, più che simulate 42 L’esplorazione dei processi Se l’esercizio della competenza è contestualizzato, allora la valutazione oltre a standard e a forme di controllo, fa riferimento a processi di comprensione/esplorazione 43 L’esplorazione dei processi Esplorare cosa? I processi: come ha appreso? come è passato dall’apprendimento a all’apprendimento b? Saperi prossimali, contestuali 44 L’esplorazione dei processi Ascolto: le discussioni in classe I discorsi tra bambini e tra bambini e insegnanti: a) come contesti in cui evolvono le conoscenze, in cui si producono argomentazioni e quindi spiegazioni più accurate dei fenomeni b) come tracce per seguire i ragionamenti, come materiali di indagine 45 L’esplorazione dei processi - Traccia per una interpretazione delle condotte discorsive ripetere, confermare, riferirsi a una esperienza personale - apportare elementi nuovi, mettere in relazione, delimitare, opporsi con ragioni, comporre delle relazioni di livello più alto, generalizzare, problematizzare, ristrutturare - 46 L’esplorazione dei processi Osservazione I contesti interattivi: - con i compagni, con l’insegnante, - con i materiali, - con lo spazio e il tempo 47 L’esplorazione dei processi I discorsi e le pratiche sociali come fonti di conoscenza 48 L’esplorazione dei processi Regole dell’ “arte di ascoltare e osservare” Non avere fretta di arrivare alle conclusioni Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista 49 L’esplorazione dei processi Se vuoi comprendere quel che l’altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva Le emozioni sono strumenti conoscitivi che ti dicono non “cosa vedi”, ma “come guardi” 50 L’esplorazione dei processi La conversazione metacognitiva “Fammi vedere come hai fatto …” “Quella volta che ho imparato…” 51 L’esplorazione dei processi Categorie in uso nella valutazione: Griglie: si / no / in parte Schede di valutazione: insufficiente, sufficiente, buono, discreto, ottimo; A, B, C, D, E 52 L’esplorazione dei processi Categorie formative, esempi Apprendimento esecutivo, iconico, simbolico (J. Bruner) Apprendimento per imitazione, per modelli, per discorsi (D. Olson) 53 L’esplorazione dei processi Categorie formative, esempi Dalla regolazione esterna all’autoregolazione (Vygotskij) 54 L’esplorazione dei processi Livelli di competenza elementare: ? sa (fare) con aiuto maturo: ? sa (fare) da solo esperto: ? sa spiegare come si fa 55