Famiglia, il motore dello sviluppo “Politica in Corso” – 15 gennaio 2011 Luca Pesenti Università Cattolica del Sacro Cuore I Modelli di Welfare state Modello socialdemocratico Modello liberale Modello corporativo/conservatore Modello mediterraneo Problemi di questa modellistica Pregiudizio positivo rispetto al modello socialdemocratico (criterio della de-mercificazione); Valido per mkt lavoro fordista e società male-breadwinner (con rischi connessi); Scarsa attenzione al ruolo del terzo settore; Modello duale (Stato-mercato). Pregiudizio negativo rispetto al ruolo della famiglia; Pregiudizio verso la famiglia La famiglia è un intralcio al corretto funzionamento delle dinamiche del mercato Politiche centrate sulla famiglia limitano le pari opportunità della donna Politiche centrate sulla famiglia limitano la mobilità geografica Aumento del tasso di natalità non è desiderabile per motivi di sovrapopolamento Cosa si ri-produce nella famiglia Capitale economico Dati Credit Suisse: solo la Germania detiene una ricchezza delle famiglie superiore a quella italiana Campiglio: distribuzione secondo principi di equità e giustizia Capitale sociale Fiducia, relazioni Capitale umano Cognitive e non-cognitive capabilities (James Heckman) Cosa accade se “salta” la famiglia Analisi della Fondazione Civitas sulle “fatherless families” (UK): Le madri sole hanno il doppio di probabilità di cadere in povertà rispetto a quelle sposate regolarmente, soffrono di depressioni e stress psicologico in maniera 2,5 volte superiore. I padri soli hanno percentuali di mortalità superiori alla norma di oltre il 70%, e sono maggiormente esposti al rischio di una qualche forma di dipendenza. Cosa accade se “salta” la famiglia Se il 40% dei bambini inglesi vive in famiglie a basso reddito complessivo, la percentuale sale al 75% tra quelli che vivono con un solo genitore. Il 16% di quelli tra i 5 e i 15 anni di età soffre di disturbi psichici, contro l’8% dei loro coetanei. I “fatherless children” hanno una probabilità tre volte superiore di andar male a scuola, il doppio dei rischi di salute e in particolare di malattie psicosomatiche. Cosa accade se “salta” la famiglia Dati “National Commission on Children” Il 75% dei bambini americani con un unico genitore convivente erano a rischio povertà entro l’undicesimo anno di vita, contro il 20% dei bambini vissuti in una famiglia normale. Dati 1993 di Jean Bethke Elshtain 3 suicidi su quattro in età adolescenziali avvengono tra bambini che vivono con un solo genitore. Ricerca Harvard University (Sara e Gary Sandefur) studio su 25mila bambini: risultati scolastici mediamente peggiori, minori aspirazioni a proseguire gli studi, e maggiori tassi di ritiro scolastico tra i figli che vivono con un solo genitore. Welfare society - principi generali Libertà di scelta… … per garantire diritto di accesso e uguaglianza di trattamento… … attraverso la personalizzazione delle prestazioni… … con il fine di promuovere il benessere famigliare… … in un contesto di risorse scarse Un nuovo sguardo pubblico sulla famiglia Da costo a investimento sociale Da soggetto passivo (ricevitore di servizi pubblici, privati, di terzo settore) a soggetto attivo (coproduttore di servizi pubblici) Da insieme di individui (politiche settoriali) a unità di domanda (politiche famigliari) I regimi di welfare e la sfida della famiglia Trasformazioni Risposte di policy -Maggiore instabilità 1. Sviluppo della rete dei servizi sociali di cura familiare -Diminuzione delle dimensioni medie dei nuclei -Crescita della partecipazione femminile al mercato del lavoro retribuito -Contrazione delle risorse pubbliche 2. Sostegno al reddito per far fronte alle responsabilità familiari 3. Politiche di conciliazione Modello sudeuropeo (Italia) Modello continentale (Francia) modesto alto Molto scarso e diseguale alto modesto alto I regimi di welfare e la sfida della famiglia Risposte di policy 1. Sviluppo della rete dei servizi sociali di cura 2. Sostegno al reddito per far fronte alle responsabilità familiari 3. Politiche di conciliazione Cosa dovrebbe /potrebbe accadere Spinta sulla domiciliarietà con riconoscimento della famiglia come produttore di servizi a basso costo Integrazione piena tra sociale e sanitario Misure fiscali: scelta pubblica di spostamento di risorse da altri capitoli di bilancio Inversione del modello attuale, sviluppo del ruolo delle aziende, della bilateralità Sussidiarietà e welfare locale Voucher sociali (Piani di zona) Voucher di conciliazione bidirezionali (modello “Primo anno in famiglia”) Riformare l’ISEE Recuperare equità verticale (risparmio) Recuperare equità orizzontale (famiglia) Semplificare l’accesso (modello Trento) Sostenere le cure domiciliari (CeAD) Modello Dote – Personal Budget ISEE R + (P x Z) ISEE = ---------------F R = reddito P = patrimonio Z = coefficiente (% percentuale) di ponderazione del patrimonio F = parametro del nucleo famigliare Trento: riforma di R, P e Z + algoritmo Parma: coefficiente a valle del calcolo + algoritmo La sfida della sussidiarietà Libera scelta: non solo tra erogatori di servizi, ma tra chance di vita (Mix di scelta modello francese) Equilibrare le esigenze del mercato del lavoro e le esigenze famigliari (ruolo delle aziende) Tempi di lavoro Cura figli, anziani, disabili Esempi FRANCIA – Chèque emploi service universel (CESU) FRANCIA – Chèque emploi service universel Iniziativa (CESU) nazionale per il sostegno dei costi famigliari legati al lavoro domestico, alla cura delle anziane o disabili, il baby-sitting; ha la forma di buono o di voucher Esempi BELGIO – Titres-services Titoli del valore di 7 euro (compresi oneri fiscali) acquistabili per regolarizzare il lavoro domestico