Verso il turismo di massa
La diffusione del turismo organizzato porta verso un turismo sempre più “eterodiretto”
che connoterà il
TURISMO DELLA SOCIETA’ OPULENTA
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IL COMPORTAMENTO DEL TURISTICO SI MODIFICA RAPIDAMENTE:
Esodo dalle grandi città, temporaneo ma ciclico
Il turista ripete comportamenti codificati e ripetuti tipici dell’uomo metropolitano
La fonte di finanziamento sono i redditi correnti degli individui in relazione alle loro
attività
Il viaggio (prerogativa dei giovani) diviene abituale agli adulti, ad essi si aggregano i
bambini e successivamente gli anziani. Si estende alle donne
La stratificazione sociale nel turismo rispecchia l’evoluzione strutturale della società
nel suo complesso
Lavoro: sono sempre più presenti lavoratori dipendenti
CONCLUSIONE: I GRUPPI CHE EMERGONO NELLA STRUTTURA SOCIALE CON FORZA
SONO GLI STESSI CONSUMATORI PRINCIPALI DI TURISMO
CRISI DELLA CREATIVITA’
INDIVIDUALE
• IL TURISMO ETERODIRETTO PORTA AD UNA CRISI DELLA DIMENSIONE
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CREATIVA
Quest’ultima, vista come “figlia dell’ozio” e in contrasto con la mentalità
capitalistica-industriale
Tempo libero e vacanza finiscono per essere dominati dalla stessa logica del
tempo razionale
SI DELEGA LA PIANIFICAZIONE DEL TEMPO LIBERO
“Manager del tempo libero”: predisposizione di prodotti standardizzati
La persona si limita ad “adattare” i propri stati d’animo ai programmi
turistici predisposti
Il viaggio perde la dimensione dell’AVVENTURA e della SCOPERTA
IL GRUPPO DIVENTA IL VERO SOGGETTO DEL VIAGGIO
Innovazioni impreviste vengono vissute come tensioni
L’adattamento nella dimensione del tempo libero appare assai più difficile
che nel lavoro
L’espropriazione intenzionale delle
motivazioni
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Agenzia di viaggio come fulcro delle scelte turistiche
Deve interessare attirare e fare convergere gli individui nelle scelte
Nasce la pubblicità turistica
L’industria turistica non è affatto satura e può contare su enormi
riserve di clienti potenziali
L’individuo deve solo assumere la condizione di “interessato”
L’abbondanza delle possibili mete viene semplificata dalle agenzie
Importanza dei tour operators: i prospetti devono trasportare i
soggetti nella situazione rappresentata
L’UNICA VERA MOTIVAZIONE E’ TROVARE MASSIMA EFFICIENZA
Le motivazioni autonome scompaiono a favore di COMPORTAMENTI
COLLETTIVI GRATIFICANTI E DI “INSERIMENTO SOCIALE”
AL POSTO DELLA MOTIVAZIONE SUBENTRA L’ISTITUZIONE
Trasfomazione dei mezzi in fini
• Il consumo di merci, servizi e relazioni soppianta
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l’esperienza individuale e diretta delle mete
Si privilegiano le tecnologie del divertimento
Uso turistico della propria automobile come
“bolla di familiarità” e simbolo di status
L’auto, nella sua “funzione di trasporto” nel
tempo libero immette automaticamente nel
mercato turistico nuove mete
Il ruolo totale del turista
• Riconoscimento da lontano del turista
• Tale ruolo diventa il più assoluto dei ruoli possibili
• L’unico criterio di stratificazione diventa il “consumo
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turistico”
La massificazione segna il passaggio dal privilegio del
contatto con l’autoctono al privilegio del contatto fra
uguali: il turista deve essere disturbato il meno possibile
Il diverso provocherebbe condizioni di ansia
Gli abitanti vengono sospinti nel ruolo di “minoranza di
servizio”
Dinamiche di gruppo e turismo
• I gruppi di viaggio divengono “gruppi
primari” a tempo determinato
• L’accompagnatore è anche “operatore di
dinamiche di gruppo”
• Spesso dal “branco” si passa all’
”orda”…l’ostilità diviene allora inevitabile
Il turismo come desiderio di
movimento
La mobilità si sviluppa su tre piani:
1 – psicologico
2 – territoriale
3 – sociale
La condizione psicologica è legata essenzialmente al temperamento del
soggetto – I mezzi di trasporto stimolano l’uomo a trasferirsi
“psicologicamente” dalla statica alla dinamica
La mobilità territoriale turisticamente parlando è a tempo “determinato”. Si
esprime nel crescente cambio di località e nella durata media dei soggiorni
in diminuzione Il simbolo della “mobilità” territoriale sono la roulotte ed il
pullman con poltrone letto. LA MOBILITA’ TERRITORIALE
SOCIOLOGICAMENTE E’ UNA MOBILITA’ DI TIPO ORRIZZONTALE
IL TURISMO COME SIMBOLO DI STATUS ESPRIME INVECE LA MOBILITA’
VERTICALE
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Savelli terza parte il turismo di massa