L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI Riferimento Bibliografico Paola Toniolo Piva (2011), I servizi alla persona. Manuale organizzativo, Roma, Carocci CdL SES&SOC a.a. 2013/14 1 RUOLO DELL’OPERATORE Previsto Agito Aspettative di ruolo CdL SES&SOC a.a. 2013/14 2 SISTEMA DEI RUOLI TERRITORIO SISTEMA DEI RUOLI Richieste espresse ed inespresse degli utenti, risorse e offerte concorrenti Divisione del lavoro, strategia del servizio RUOLO Attività richieste, Responsabilità affidate PERSONA Capacità professionali, aspettative personali, valori interiorizzati CdL SES&SOC a.a. 2013/14 3 IL PROCESSO DI LAVORO Contatto Nuovo Utente? Si No Valutazione del caso Programma Individuale Attività 1 Attività 2 Attività 3 Attività n Valutazione del programma Valutazione CdL SES&SOC a.a. 2013/14 4 INCERTEZZE ORGANIZZATIVE Strategica (a chi si rivolge il servizio) Metodologica (come eroghiamo le prestazioni e gli interventi) Risorse (le risorse, non solo finanziarie, a disposizione del servizio) CdL SES&SOC a.a. 2013/14 5 COORDINAMENTO Modalità per gestire le incertezze derivanti dal compito che l’organizzazione svolge Il coordinamento è funzione del compito (Mintzberg, 1979) CdL SES&SOC a.a. 2013/14 6 COMPITO Il compito di un’organizzazione può essere: stabile o dinamico semplice o complesso (Mintzberg, 1979) CdL SES&SOC a.a. 2013/14 7 COMPITO 2 STABILE DINAMICO Burocrazia Professionale Adhocrazia Standardizzazione delle competenze Decentramento burocratico Adattamento reciproco Decentramento organico COMPLESSO Macchina burocratica Struttura semplice Standardizzazione dei processi di lavoro Centralizzato, burocratico SEMPLICE Supervisione diretta Centralizzato, organico CdL SES&SOC a.a. 2013/14 8 RETE DEI SERVIZI: QUESTIONE CENTRALE La questione centrale della rete dei servizi è il governo della molteplicità delle prese in carico CdL SES&SOC a.a. 2013/14 9 RETE DEI SERVIZI: FINALITA’ Gestione di casi multiproblematici Ottenere la collaborazione tra soggetti che possono tendere ad ignorarsi e/o competere Dirimere conflitti di autorità e problemi di competenza Costruire una cultura ed un linguaggio comune Produrre regole condivise sulle metodologie di intervento CdL SES&SOC a.a. 2013/14 10 RETE DEI SERVIZI: TIPOLOGIE A governo forte (CSM) A governo debole (Informagiovani) A governo problematico (servizi per disabili) CdL SES&SOC a.a. 2013/14 11 MATRICE ORGANIZZATIVA Lavorare per progetti Progetto 1 Progetto 2 Medico X X Psicologo X Ass. Sociale 1 X X X X Educatore X X Tirocinante Amministrativo Progetto 4 X X Ass. Sociale 2 Volontario Progetto 3 X X X 12 VALUTAZIONE: FINALITA’ Sostiene il governo delle incertezze Sostiene l’apprendimento individuale ed organizzativo Sostiene il cambiamento organizzativo Riduce la formazione di routines Informa le decisioni Consente la comunicazione 13 VALUTAZIONE: I SOGGETTI Utente Operatore Servizio Amministratori Decisori Opinione pubblica 14 VALUTAZIONE E INCERTEZZE Criteri Soggetti Oggetto Dati Incertezza strategica: - Operatori -Utenti -Cittadini -Politici L’esito dell’intervento rispetto ai bisogni e ai programmi La condizione prima e dopo l’intervento Operatori Uso adeguato delle metodologie rispetto ai problemi trattati La condizione prima e dopo l’intervento; le attività programmate e quelle svolte Amministratori -Cittadini -Operatori Uso appropriato delle risorse rispetto agli esiti conseguiti La condizione prima e dopo l’intervento; le risorse impiegate e il loro costo economico 15 Valutazione di efficacia esterna Incertezza metodologica: - Valutazione di efficacia interna Incertezza sulle risorse: Valutazione di efficaciaefficienza - EFFICACIA INTERNA Valutazione dell’impatto della metodologia adottata sui casi che si sono presentati al servizio 16 EFFICACIA - EFFICIENZA Valutazione sull’uso delle risorse 17 EFFICACIA ESTERNA Valutazione dell’impatto dell’attività del servizio sul territorio circostante e sui bisogni (sia espliciti che impliciti) 18