IL TURISMO ENOGASTRONOMICO “Siamo ciò che mangiamo” Ludwig Feuerbach Ogni Paese si identifica con uno o più piatti pertanto ↓ Il cibo non è più visto come bisogno fisiologico ma come elemento culturale Il turismo enogastronomico = “la scoperta dei giacimenti golosi” Il turista si muove in funzione del cibo e solo secondariamente si interessa all’ambiente che lo circonda. Distinguiamo due tipologie: Principali mete secondo le statistiche presentate al cibus tour 8% 8% 8% 6% 26% 44% Ortofrutta Formaggi Carni e salumi Pane e dolci Pesce Vino DAL 2001 A OGGI Nel 2001 questo fenomeno vantava cifre di tutto rispetto: 3,5 milioni di turisti per un giro d’affari di 2,5 milioni di euro l’anno . DAL 2001 A OGGI Oggi il turismo enogastronomico coinvolge dai 4 ai 6,5 milioni di appassionati per un volume di affari pari a 2,5 miliardi di euro In nessun Paese come l’Italia il turismo enogastronomico ha assunto una fisionomia cosi’ diffusa e consistente, con una ventina di leggi nazionali, 140 Strade del Vino e dei Sapori, 1.300 Comuni attraversati da questa rete capillare, che comprende quasi 400 denominazioni territoriali di vini, oltre 4.000 ristoranti, quasi 33.000 prodotti e piu’ di 3.300 cantine. Il Turismo enogastronomico rappresenta un’opportunità di sviluppo per l’Italia e per tutti i paesi del mondo....... Il turismo enogastronomico può essere interpretato come risposta spontanea al fenomeno della globalizzazione. WARNING!!! DIFFIDATE DAI FALSI Paolo Moretti, Matteo Galieni, Ilaria Barella(relatrice), Cristiano Andreoli, Héloise Poggi, Alessandro Carradori, Galìa Apostolova. Vini bianchi Vini rossi TORNA