Il turismo enogastronomico* 6 Novembre 2009 *fonte: - F. Traclò e W. Tortolrella, Oltre i limiti del turismo all’italiana, il Mulino ECONOMIA E MARKETING DEL TURISMO (SECS-P/08) (LTPGT) a.a. 2009/2010 Stefan Marchioro Turismo Enogastronomico Turismo Enogastronomico L’Enogastronomia: Un segmento in forte crescita nel Turismo Nazionale La motivazione enogastronomica si affianca spesso alla scoperta del territorio e delle risorse culturali, artistiche e naturalistiche in esso presenti. Il turismo enogastronomico ha ricadute sul territorio non soli in termini di ricettività ma interessando anche: Le produzioni agroalimentari di qualità La filiera ristorativa di eccellenza La vendita dei prodotti locali La scoperta del territorio anche dal punto di vista naturalistico La conoscenza delle realtà produttive entrando in prima persona nelle aziende agricole, nelle cantine, avvicinandosi alle tecniche di produzione, spesso gli stessi produttori Il turismo enogastronomico è quindi a tutti gli effetti un turismo culturale: permette di conoscere un territorio, comprenderne la storia e i protagonisti del suo paesaggio. Da segmento trasversale a motivazione della vacanza L’offerta di un territorio è l’insieme di tutta la filiera in esso presente Turismo Enogastronomico L’Importanza delle Nicchie Gastronomiche L’alimentazione non è più solo la soddisfazione di una necessità primaria: nella piramide di Maslow potrebbe essere collocata nella fascia dei “bisogni sociali”. Il cibo è cultura: la degustazione di un piatto o di un vino tipico è insita nel contesto territoriale ed ambientale al pari di altre risorse turistiche, quali ad esempio, i beni culturali. Diventa fondamentale quindi il modo con cui il turista stesso entra in contatto con le specificità del luogo, ne apprende le caratteristiche e ne fruisce. L’Eccellenza Gastronomica Nella vasta offerta di produzioni tipiche risulta necessario superare l’ostacolo “tutto è tipico e quindi nulla risulta esserlo veramente”: identificare i prodotti di eccellenza del territorio e i locali di ristorazione che li utilizzano. Eccellenza significa: genuinità, sana autenticità naturale inattaccata da sostanze o fattori estranei, qualità, ovvero l’insieme di caratteristiche che contraddistinguono un prodotto, e garantire tali caratteristiche nel tempo. Turismo Enogastronomico: il turista del Vino • • • • • Il turismo del vino - oggi turismo del leisure enogastronomico – paradigma delle nuove tendenze: si posiziona nel segmento di mercato in ascesa (short break); sviluppa consumi irrinunciabili; propone sempre nuove destinazioni magari facendo flettere i flussi di quelle tradizionali o già note; si àncora con forza nel palinsesto dei turismi di nicchia che ormai compongono una quota rilevante dell'intero settore; si articola in sottosegmenti (collezionismo delle mete all'esplorazione del nuovo). Evoluzione di un tematismo in ascesa Dal prodotto vino Dalla cartellonistica stradale Al leisure Alla bacheca enogastronomico elettronica Il turismo enogastronomico al passo di internet Viaggio esperenziale Scoperta delle ricchezze della tradizione enogastronomica ed artigianale dei territori visitati. “Andrò dove si sta bene a tavola, dove la cucina è ricca, autentica, generosa” Il turismo enogastronomico si sovrappone con le altre tipologie di turismo ed è trasversale rispetto ad esse. la “vacanza enogastronomica” è un elemento che arricchisce tutti i prodotti turistici, apprezzato e voluto dalla quasi totalità dei turisti. La motivazione enogastronomica: può non influenzare le scelte dei turisti; può parzialmente condizionare la scelta della destinazione in maniera subordinata ad altre motivazioni; può costituire il motivo principale che spinge ad andare in una data località Touring Club Italiano, Annuario del turismo e della cultura, 2007. Interessi Alcuni numeri: Il turismo enogastronomico ha coinvolto 1.570.000 vacanzieri tra il 2003 ed il 2005 Tra questi, nel 2004, ben 338.000 avevano come motivazione di viaggio in via esclusiva l’enogastronomia Il 30,5% in più rispetto al 2003 Isnart-Unioncamere, Indagine sui comportamenti turistici degli italiani, anni 2003-4-5. Intrecci Occasioni: Visite a cantine per acquistare direttamente dal produttore Guide gastronomiche del Bel Paese, sia cartacee sia on line Strade del vino e del gusto Weekend dedicati Cantine e botteghe di produttori ed artigiani aperte al pubblico Turismo del Vino 4.500.000 turisti del vino nel 2005 Molto esperti 20% Conoscitori 42% Curiosi 38% 30-50 anni 50% Over 60 32% Reddito medio alto Associazione Italiana Città del Vino e Censis Servizi, V Rapporto sul turismo del Vino,2006. Enoturismo In coppia 38% In compagnia con amici 29% In famiglia 24% Il raggio di attrazione dell’enoturismo è < 300 km nel 70% dei casi. La spesa giornaliera è pari a € 167, del 3% superiore rispetto al 2005. Nella distribuzione della spesa media giornaliera più del 40% è destinato all’acquisto delle produzioni locali e, se si aggiunge a questa voce, la ristorazione si raggiunge il 60%. Voci di spesa Voce di spesa 2006 2003 Pernottamento Ristorazione Vini locali Alimentari tipici Artigianato locale Altri servizi 50 34 32 20 17 14 47 31 25 19 15 12 Spesa media giornaliera 167 149 Fonte: Associazione Città del Vino, Censis 2006 Turista enogastronomico: è un turista informato, attento alla genuinità e tipicità dei prodotti, conoscitore dei marchi di qualità e di origine. Suggestioni Radici zona di provenienza Prodotti enogastronomici Storia locale Aspetti antropologici di un luogo