VIII settimana La comunicazione organizzativa e i circuiti La comunicazione interpersonale La comunicazione di raccordo La comunicazione interna Psicologia della comunicazione organizzativa - M. Mura Psicologia dell’organizzazione (Romano, Vecchio, in Argentero et al. cap. 3) Comunicazioni strategiche SCENARIO Saturazione della domanda / nuovo consumatore: comunicazione personalizzata e relazionale F. ESTERNA prevalentemente relazionale (non informativo) OBIETTIVO GENERALE/FINALITÀ creare preferenze e fidelizzare promuovendo la propria immagine (BRAND: connotati razionali ed affettivi) per creare fiducia per creare e rendere più probabile il futuro (Corporate brand, Corporate identity) creare un’esperienza: il bene permette di essere se stessi (identità, valori, stili di vita) D. interna/F. esterna: allineamento organizzazione-ambiente Psicologia della comunicazione organizzativa - M. Mura Psicologia dell’organizzazione (Maimone cap.1, par.8) Comunicazioni strategiche F. ESTERNA Corporate brand, Corporate identity Attività/Comunicazioni per rappresentare l’azienda all’interno e all’esterno Problematico «barare»: la comunicazione è diffusa, i consumatori sono «emittenti» e attivi; i «prosumer» conoscono i servizi Corporate Identity Management (Van Riel, Balmer, 1997) Storia della cultura org. Strategie org. Identità (mix: comportamento, comunicazione, simboli, pluralità delle identità sociali individuali e dei gruppi, ideologia e retorica manageriale: funzione manifesta e latente) Reputazione Performance org. (vendite/assetto finanziario/ gestione delle risorse, simboli ecc.) D. interna/F. esterna: allineamento Psicologia della comunicazione organizzativa - M. Mura organizzazione-ambiente Psicologia dell’organizzazione (Romano, Vecchio, in Argentero et al. cap. 3; Maimone cap.1, par.8) Comunicazioni strategiche Piano di comunicazione: il processo 1. Rilevamento e analisi dell’identità org. percepita: definizione dell’identità org. voluta 2. Individuazione e operazionalizzazione (o. precisi e misurabili) degli OBIETTIVI in relazione al gap NECESSITÀ DI sulla C. I. (Corporate branding) e al contesto: COMPETENZE posizionamento) 3. analisi/ricerca (categorie/metodi/strumenti): chi e D. INTERNA/ come sono (caratteristiche psico-sociali, linguaggio, valori) i destinatari diretti e gli F. ESTERNA: stakeholder allineamento 4. progettazione e realizzazione dei messaggi: organizzazionecontenuti, linguaggi, forma testuale, canali di ambiente diffusione, strumenti 5. Progettazione del monitoraggio (verifica in itinere dei risultati per operare cambiamenti) e Sviluppo valutazione Psicologiadei della risultati comunicazione organizzativa M. Mura organizzativo ATTIVITÀ COMPLESSA Psicologia dell’organizzazione (Romano, Vecchio, in Argentero et al. cap. 3) C. SEDUTTIVA Caratteristiche strumentalizzazione del Immagine/rispecchiamento Obiettivo processo e dei destinatari la trappola: produrre dissonanza cognitiva Gratificazione e accudimento: «io mi adatto a te e mi prendo cura delle tue esigenze, ti do qualcosa in più del “contratto”, devi essermi fedele» (Baudrillard, 1987) : sovraesposizione dell’emittente ; autopresentazione con identità simile a destinatari forte pressione sui destinatari: adattamento a bisogni e richieste, personalizzazione del contatto, elevata elaborazione del messaggio Psicologia della comunicazione organizzativa - M. Mura La promessa di reciprocità è falsa Psicologia dell’organizzazione (Romano, Vecchio, in Argentero et al. cap. 3) Comunicazioni strategiche G. D’ACCESSO PA (legge 150/2000; PUBBLICI Circuito bidirezionale URP) cittadini/utenti integrato con Aziende di F. ESTERNA e C. RACCORDO servizi Aziende comm. FINALITÀ • Informazione ELEMENTI CRITICI • Orientamento Strumenti/canali per l’accessibilità basati • Trasparenza su modelli mentali • Customer satisfation dei cittadini/utenti • Valutazione/ verifiche Condizioni qualità comunicativo • Gestione delle transazioni relazionali adeguate all’ascolto Miglioramento prodotti/servizi Psicologia della organizzativa sviluppo e comunicazione benessere org. - M. Mura