IL POTERE DEL CITTADINO E DEL PAZIENTE
NELLE SCELTE SULLA SALUTE
IL CASO DELL’ONCOLOGIA
Milano, 25 settembre 2012
Mario Giovanni Melazzini
Maurizio Bersani
UO Programmazione e Sviluppo Piani – DG Sanità Regione Lombardia
Le Reti per il paziente oncologico: vantaggi e limiti
Complessità
Sistema sanitario e sociosanitario
Natura delle patologie
stadio ed evoluzione
necessità assistenziali
Domanda popolazione
che esprime bisogno di
salute
Capacità di assistere e curare
competenze, abilità, sensibilità
individuali e interazione
organizzativa
Offerta
produce prestazioni
Finanziamento
raccoglie e
distribuisce le
risorse necessarie
La Regione Lombardia
• 23.863 Kmq, 9.920.000 ab.
• 145.000 operatori sanitari
• 8.150 MMG e PLS
• 2.500 farmacie
• 220 ospedali, 24 IRCCS
• 6 Università
• 15 ASL
• 2.600 strutture ambul. Priv.
• 4,5 pl x 1.000 ab.
La Regione Lombardia
• 17.8 Mld € budget 2012
• 1.9 Mln ricoveri
• 160 Mln prestazioni ambul.
• 60 Mln ricette farmac.
• 10% mobilità attiva (onco e cardio)
• 3.8% mobilità passiva
Gli ospedali e le altre strutture che operano in sanità si configurano come
organizzazioni caratterizzate da elementi di complessità peculiari che le
distinguono da tutte le altre organizzazioni per quel che riguarda le scelte di
progettazione e le forme organizzative adottabili.
La conoscenza rappresenta il fattore produttivo più rilevante
Il corretto svolgimento dell’attività richiede l’intervento di un numero elevato
di professionisti e unità complesse
L’attività richiede l’impiego di tecnologie composite e risorse di varia natura
In fase di progettazione deve essere considerata la più elevata necessità di
integrazione, prevedendo la creazione di contesti cooperativi in cui l’azione
organizzativa sia continuamente e adeguatamente coordinata intorno alle
esigenze della persona umana
Le Organizzazioni Sanitarie
Fattori di complessità organizzativa delle OO. Sanitarie
Progressiva specializzazione e frammentazione delle conoscenze
Differenziazione dei processi interni
Elevata interdipendenza
Autonomia professionale e policentrismo decisionale
Natura della conoscenza
Le Organizzazioni Sanitarie
Fattori di complessità organizzativa: DIFFERENZIAZIONE
Elevata Complessità Ambientale
Regole Tecniche
Regole Istituzionali
Ambienti Specifici
Efficienza Efficacia
Legislative Culturali
Assistenza Amministrativo
Tecnico
Eterogenicità
comportamentale
•
•
•
•
Organizzazioni Sanitarie
Specializzazione tecnica
Conoscenze utilizzate
Orientamenti cognitivi
Linguaggi e valori adottati delle U.O.
Tempo e risorse per il coordinamento dell’attività trasversale (Assistenza)
Le Organizzazioni Sanitarie
Fattori di complessità organizzativa: INTERDIPENDENZA
Area Sociosanitaria
Complessità e
difficoltà
organizzative
Interdipendenza
Strutture Riabilitative
PAZIENTE
Specializzazione
Accelerazione
processi
apprendimento
Assistenza Domiciliare
Strutture Ospedaliere
Medici Specialisti
Distretti Sanitari
Servizi Ambulatoriali
MMG - PLS
Le Organizzazioni Sanitarie
Fattori di complessità organizzativa: AUTONOMIA/POLICENTRISMO
Specializzazione
Differenziazione
Interdipendenza
SCIENZA E
COSCIENZA?
si confrontano con
Autonomia
Professionale
ne consegue
Policentrismo
Decisionale
Influenze sulla decisione clinica
Vincoli economici
EBM
Le Organizzazioni Sanitarie
La decisione da individuale e
basata sulla scienza e
coscienza evolve verso un
processo decisionale
collettivo e incrementale.
I meccanismi di
coordinamento si basano su
standard assistenziali e
percorsi diagnostico
terapeutici
Fattori di complessità organizzativa: NATURA DELLA CONOSCENZA
Le risorse umane e le relative conoscenze e capacità sono
fattore critico di successo per le organizzazioni
“knowledge-based” come quelle sanitarie.
Conoscenza esplicabile
Conoscenza tacita
Trasferibile attraverso linguaggi
alfanumerici
Trasferibile attraverso l’osservazione degli
attori che la detengono/producono
Adozione di strumenti di coordinamento adeguati e peculiari,
in grado di favorire in maniera continua il trasferimento e la
successiva combinazione delle conoscenze.
La ricerca e le evidenze scientifiche sono considerate le principali
fonti di ispirazione delle decisioni operative negli ospedali e
organizzazioni sanitarie.
La traslazione delle conoscenze in azioni necessaria per una pratica
clinica basata sulle prove di efficacia (Evidence Based Health Care)
rappresenta uno dei principali dilemmi affrontati e non risolti per il
reale governo delle organizzazioni sanitarie.
Le Organizzazioni Sanitarie
Organizzazioni
Sanitarie
Attori
Professionisti e
organizzazioni complesse
Progressiva
Specializzazione
Mutamenti
Istituzionali
Coordinamento Intra
ed interorganizzativo
Evoluzione
Epidemiologica
Competenze
Integrate
Evoluzione verso le Reti Sanitarie
Nuove
Tecnologie
Logica
della
Rete
Risponde a:
 Progressiva specializzazione
 Esigenza di integrazione
delle autonomie
Ma cos’è una Rete Sanitaria?
Modello Strutturale
Meccanismo di Coordinamento
FORMA
ORGANIZZATIVA
COORDINAMENTO AZIONE
ORGANIZZATIVA
Modello organizzativo che utilizza meccanismi di coordinamento tra attori
sociali (semplici o complessi) differenti da quelli gerarchici o economici.
Implica la presenza di attori che mantengono gradi di autonomia e
discrezionalità della propria azione (Ruolo).
Rinunciano all’opportunismo delle loro relazioni che vengono coordinate
dalla mutualità e fiducia reciproca.
Reti Sanitarie
Esempi
Ospedali di Riferimento e Satelliti
Lazio
Ospedali HUB e ospedale SPOKE
Emilia Romagna
Ospedali metropolitani (EUOL)
Lombardia
Reti di Patologia (ROL, REL, RENE)
Lombardia, Piemonte
Aree Vaste
Toscana
Azienda Sanitaria Unica Regionale
Marche
Azienda Regionale Emergenza Urgenza
Lombardia
Rete STEMI
Lombardia
Rete STROKE
Lombardia
Reti Sanitarie
Sistema informativo
IL Progetto CRS-SISS
• La Regione Lombardia ha dato avvio, nel 1999, al
Progetto SISS con l’obiettivo di costituire un sistema
sicuro e tecnologicamente avanzato, all’interno del
quale poter scambiare informazioni certificate
digitalmente relative alle prestazioni ed ai servizi sociosanitari erogati all’interno del SSR.
• Oggi il Progetto SISS costituisce l’infrastruttura di base
hardware e software su cui si poggiano o a cui dovranno
convergere tutti i sistemi informativi a supporto della
Socio-Sanità.
Reti Sanitarie Regionali
Piattaforma delle reti
SISS
Registro STROKE
Registro STEMI
Rete nefropatie
REL
Rete neonatologia
Rete udito
Malattie rare
EUOL
EPI-network
ROL
RETE EU Territoriale
F.S.E.
Fascicolo Sanitario Elettronico
Visione integrata e
contestualizzata
della storia
sanitaria
Informazioni fruibili
in modo diretto al
Cittadino
FSE
Aumentare efficacia
e efficienza
dell’azione clinica
Semplificare le
attività e
interfacciare i
sistemi direzionali
Fascicolo Sanitario Elettronico
62 Milioni
Prescrizioni/anno
93% MMG/PLS
Oltre 9,4
milioni di CRS
distribuite
1 Milione di referti
Ospedalieri
pubblicati/mese
100 mila
consultazioni/mese
FSE e Reti di Patologia
• Le Reti di Patologia rappresentano una naturale evoluzione del Progetto
CRS-SISS  i documenti prodotti nell’ambito delle Reti di Patologia
contribuiscono a “popolare” il Fascicolo Sanitario Elettronico.
• La Rete Oncologica Lombarda - ROL rappresenta la prima realizzazione
di Rete di Patologia all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico.
EE 1
EE 2
EE n
Enti Erogatori
REP n
REP 2
REP 1
REP n
REP 2
REP 1
REP n
REP 2
REP 1
• Le Reti di Patologia Garantiscono equità di accesso alla prevenzione,
diagnosi, cura e riabilitazione della patologia, intesa come possibilità del
cittadino di usufruire di tutte le risorse presenti sul territorio regionale, nel
rispetto della libertà di scelta
REPARTO VIRTUALE (Rete di patologia)
Fascicolo Sanitario Elettronico
Stato di Salute
Del Paziente
MMG/PLS
Esiti
Diagnostici
Diagnostica
Eventi
Sanitari
Rilevanti
Ospedale
Casa di Cura
Referti
Visite
Specialistiche
Specialista
Il Percorso Diagnostico
Terapeutico
In concomitanza di patologie dove l’obiettivo è quello di
stabilizzare e mantenere al meglio le condizioni di salute
del paziente, risulta indispensabile una forte collaborazione
tra i medici ospedalieri e le cure primarie.
Il FSE mette a disposizione una “cartella” specifica per la
patologia del paziente.
Root
Folder
PDT
Oncologico
Documento
Indagini
Diagnostiche
Sistema di gestione PDT
21
Relazione Attori – FSE
Reti di
Patologia
Specialisti
Specialisti
A.O.
PdT
MMG/PLS
MMG
Patient
Summary
Specialisti
A.O.
Specialisti
A.O.
A.O.
VANTAGGI
CITTADINI
OPERATORI
fgc
Reti Sanitarie Regionali
Attenzione verso il cittadino posto al centro del sistema via realizzazione delle
reti di patologia,
 aggregazione di strutture
 comunità clinico-culturali abbinate
 infrastrutture di supporto.
Rete tecnologica
Rete territoriale
Rete ospedaliera
Rete organizzativa
Rete clinica
Rete scientifica
Rete per la ricerca
Rete formazione
NETWORKS DI PATOLOGIA
RETE:
Modello tradizionale:





Manager/Gerarchia
Individuo – esperto
Regole e contratti
Sistemi lineari/rigidi
……





Leader/Networks informali
Gruppo - team
Negoziazione
Sistemi dinamici
……….
Rete Oncologica Lombarda
22 DIPO
DIPO Vimercate
DIPO Monza
DOM (8 DIPO)
Reti Sanitarie Regionali
Rete Oncologica Lombarda
Ente Attuatore
Coordinatori di Patologia
FONDAZIONE IRCCS
ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI
Comunità Medici lombardi
operanti in oncologia
Reti Sanitarie Regionali
Definizione linguaggio sintattico e
semantico per dimissioni e referti
Definizione LLGG
Valutazioni di Appropriatezza
Rete Oncologica Lombarda
Reti Sanitarie Regionali
Reti Sanitarie Regionali
Le reti di patologia nella strategia gestionale della Regione Lombardia.
Conclusioni
L’organizzazione in rete
 costituisce un passaggio qualificante e in grado di garantire omogeneità territoriale per le attività
di diagnosi e di cura per patologie caratterizzate da elevata complessità,
 consente al paziente di orientarsi in modo sempre più consapevole all'interno di percorsi
assistenziali di tipo specialistico di elevata complessità
 favorisce la diffusione di conoscenze tra i professionisti - specialisti, MMG/PLS, altri
professionisti - permettendo loro di indirizzarsi verso le opzioni terapeutiche più appropriate.
 Valorizza la progressiva specializzazione
 Promuove esigenza di integrazione delle autonomie professionali
Prospettive
 Evoluzione organizzativa per garantire ulteriore integrazione dei professionisti attorno al paziente
e alla specifica patologia
 Promozione della continuità di cura e integrazione ospedale/territorio
 Garantire un maggior ruolo attivo del paziente
 Valorizzazione del ruolo del Volontariato
Grazie per l’attenzione
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bersani / melazzini