Le difficoltà di
apprendimento
Slides di Franco Biancardi
Per “difficoltà di apprendimento”
(espressione coniata da D. Hammill nel 1990
- Learning disability - )
si intendono tutti i vari disturbi nell’acquisizione e
nell’uso delle abilità di ascolto, espressione orale,
lettura, capacità di ragionamento logico
L’origine dei disturbi può anche ricondursi a
disfunzioni, di varia entità, che interessano il SNC
Le LD possono manifestarsi in concomitanza con
altri handicap oppure interagire con influenze
esterne di natura ambientrale-culturale, ma non
sono necessariamente il risultato di queste.
Per la diagnosi di una difficoltà
dell’apprendimento, si utilizzano 2 criteri:
* CRITERIO DELLA DISCREPANZA
(che misura la discrepanza fra la stima delle
attività intellettive del soggetto e gli effettivi livelli
di successo scolastico)
* CRITERIO DELLA DISOMOGENEITA’
(che valuta la disomogeneità dei profili di
competenza nelle diverse aree di apprendimento;
ad es., buone capacità di calcolo ma inadeguate
abilità nella risoluzione di problemi)
Per DISTURBI
DELL’APPRENDIMENTO
si intende l’alterata abilità di apprendere specifiche
discipline scolastiche rispetto allo stadio di
sviluppo del bambino ed alle correlate potenzialità
intellettive
N.B. Spesso il termine INTELLIGENZA è usato come
sinonimo di APPRENDIMENTO, per cui si ritiene
che:
BUON APPRENDIMENTO = BUONA INTELLIGENZA
Invece, RECENTI STUDI DIMOSTRANO CHE NON
SEMPRE C’E’ UNA STRETTA INTERDIPENDENZA
FRA INTELLIGENZA E APPRENDIMENTO
CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI DI
APPRENDIMENTO
• DISTURBI
SPECIFICI
• DISTURBI
SECONDARI
• DISTURBI NON
ALTRIMENTI
SPECIFICATI
I disturbi specifici di
apprendimento
Sono classificati (DSM IV) come
disturbi selettivi in soggetti indenni sotto gli
aspetti intellettivo, neurologico, sensoriale.
Includono:
• la DISLESSIA
• la DISGRAFIA - DISORTOGRAFIA
• la DISCALCULIA
La DISLESSIA
E’ un disordine specifico del
linguaggio caratterizzato dalla
difficoltà nella decodifica delle
singole lettere in relazione ad
un’insufficiente abilità fonologica
Di frequente il disturbo è associato
a disgrafia e discalculia.
In Italia i dislessici rappresentano il
2,5 – 3,5 % della popolazione in
età scolare.
I maschi sono più colpiti delle
femmine (rapporto 3:1)
Caratteristiche cliniche della dislessia
Il disturbo si evidenzia quando il bambino inizia
a leggere e a scrivere, pur essendo già
presente da prima
Recenti studi evidenziano che:
Il disturbo interessa i cromosomi 2, 6, 11, 14, 15
Si accompagna a:
• Dominanza laterale incerta (bambini
ambidestri)
• Percezione confusa dello schema corporeo
• Confusione nella collocazione spaziotemporale degli eventi
Altri studi hanno rilevato in presenza di
dislessia:
• Danneggiamenti a livello di emisfero cerebrale
sinistro
Esami con RMN confermano alterazioni strutturali
cerebrali (nel cervelletto, nella corteccia frontale,
inclusa l’area di Broca
Indagini di natura fisiologica rilevano, durante la
lettura, riduzione del metabolismo del glucosio
nella regione periinsulare sinistra e anomalie di
flusso nell’area temporoparietale sx
Le aree cerebrali del linguaggio
Nel processo di acquisizione di lettura e scrittura interviene
una componente "uditiva" e una componente "visiva" ma
soprattutto una componente "linguistica" (che permette al
bambino di cogliere il significato di ciò che sta leggendo).
• Sono state individuate cinque aree interessate dalla
dislessia e solo attraverso un lavoro specifico che stimoli
l'area deficitaria si possono ottenere miglioramenti nella
letto-scrittura.
•
•
•
•
1. Analisi Visiva (AV)
2. Lavoro Seriale Sinistra Destra (SD)
3. Discriminazione Uditiva e Ritmo (DUR)
4. Memoria Sequenziale Uditiva e Fusione Uditiva
(MUSFU)
• 5. Integrazione Visivo - Uditiva (IUV).
I principali sintomi della dislessia
Incapacità di distinguere lettere alfabetiche
molto simili nella forma (m-n; b-d; b-p) o
molto simili nel suono (d-t; b-p; f-v)
Omissione di lettere e/o sillabe in una parola
(es. poggio per pomeriggio; doni per
domani)
Inversioni di lettere in una sillaba (es. lad per
dal; led per del)
Sostituzione arbitraria di intere parole (es.
auto al posto di aereo)
Difficoltà nella lettura ad alta voce
Difficoltà a tradurre in parole il pensiero
Lunghe esitazioni o perdita del segno durante
la lettura
Inversioni di lettere e di numeri (es. b per d; 21
per 12)
Incapacità (a volte) di imparare le tabelline o
sequenze come i giorni della settimana, i
mesi dell’anno, le lettere dell’alfabeto, ecc…)
Confusione (a volte) nel riconoscimento dei
rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra;
ieri/oggi/domani, ecc…)
Difficoltà nell’esecuzione di certi gesti motori
(es. allacciarsi le scarpe, fare un fiocco)
A volte, perdita dell’autostima e alterazioni
repentine del comportamento
Criteri per il trattamento della dislessia
I trattamenti più efficaci sono quelli per il recupero
della correttezza e della automatizzazione del
riconoscimento delle parole [Consensus
Conference, 2007].
Occorre riabilitare la funzione mentale deficitaria
soggiacente il disturbo/difficoltà di apprendimento
della lettura, quindi nell’insegnare a leggere nella
maniera più efficiente possibile.
Gli interventi variano a seconda delle caratteristiche
individuali.
Si tenga conto che lo sviluppo e l’evoluzione dei
disturbi o difficoltà di apprendimento variano nel
tempo da bambino a bambino.
E’ raccomandato un intervento il più possibile
tempestivo e specialistico, sia per approfittare della
fase evolutiva in cui l’alunno è predisposto a
specifici apprendimenti, sia per evitare il rischio del
consolidamento degli errori.
La disgrafia e la disortografia
La disgrafia consiste nella difficoltà di riprodurre
segni alfabetici e numerici.
La disortografia consiste nell’incomprensione delle regole ortografiche e
sintattiche e riguarda gli aspetti contenutistici dlla scrittura
e non quelli formali.
In neuropsicologia i disturbi si distinguono in:
Fonologici : si evidenziano errori ed omissioni
nella scelta dei fonemi oppure alterazioni
nell’ordine interno delle parole (es., conte
invece di ponte; vèdere invece di vendere)
Superficiali :
errori nella composizione delle parole omofone.
EVIDENZE NELLA DISGRAFIA
Orientamento nello spazio
grafico
Il bambino non rispetta i margini del
foglio, procede nella scrittura in
salita o in discesa, lascia spazi
irregolari fra le parole
Direzione del gesto grafico
Frequenti inversioni nella
direzionalità del gesto
Ritmo grafico
Il bambino scrive a scatti, in modo
disarmonico
Esecuzione di copie
La copia di singole parole o di
intere frasi è scorretta; frequenti
sono le inversioni del gesto
Produzioni e riproduzioni
grafiche
Difficoltà nella riproduzione grafica
di figure geometriche. Spesso il
disegno è inadeguato all’età. Nel
ricopiare immagini oppure oggetti il
bambino omette i particolari o li
differenzia poco.
Evidenze nella disortografia
Errori persistenti,
Errori sistematici
resistenti ad ogni
intervento didattico
dell’insegnante
Errori ortografici
Errori nella scrittura di
parole o di frasi.
Nel primo caso si
evidenziano errori
percettivi o motori, nel
secondo caso emergono
alterazioni delle capacità
di comprensione (capacità
cognitive globali)
La discalculia
E’ un caratteristico
disturbo che
compromette le abilità
di calcolo
Principali segni della
discalculia
Evidenti difficoltà nella
transcodifica numerica
Difficoltà nei calcoli mentali
Si stima che il 6% dei
bambini in età scolare
ne sia affetto.
Nel 70 % dei casi la
discalculia è associata
alla dislessia.
Difficoltà nei calcoli scritti
Difficoltà di carattere
procedurale nei calcoli
Incertezze ed errori di
direzione spazio-temporale
nell’esecuzione di calcoli
DISTURBI SECONDARI DEL LINGUAGGIO
Sono disturbi secondari a patologie o lesioni organiche
a carico del SNC o del sistema uditivo.
Classificazioni:
Ritardo mentale. Le difficoltà di linguaggio tendono ad
essere compatibili con il livello cognitivo globale,
salvo eccezioni: bambini con un linguaggio
nettamente inferiore alle proprie abilità cognitive
(nucleo specifico) o con un linguaggio superiore alle
proprie abilità (nucleo iperverbale).
Deficit uditivo. Sordità congenita o perdita dell’udito
nei primi 2 anni d’età. Ipoacusie post 2 anni.
Le paralisi cerebrali
Il deficit del linguaggio è causato da difficoltà esecutivostrumentali a cui può associarsi un disturbo della comprensione.
Disartrie
spastiche
Linguaggio lento, conglutinato, difficoltà nell’impostare i
singoli fonemi, tendenza all’afonia, movimenti difficili dei
vari segmenti del tratto vocale (ad es. scialorrea,
lentezza nella modificazione della postura della bocca
tra una parola e l’altra…)
Disartrie
distoniche
Linguaggio tremolante, interciso, cattivi intonazione e
ritmo, brusca apertura della glottide con troncatura e
cesura delle parole, variazioni del tono vocale,
movimenti parassiti nei muscoli mimici del collo e delle
spalle, sincinesie.
Disartrie
atassiche
Eloquio lento e scandito, monotonia del tono vocalico.
Elementi diagnostici
Anamnesi familiare
Anamnesi personale
Esame neurologico ed esame dell’apparato
buccofonatorio
Visita otorinolaringoiatrica, esame
audiometrico ed impedenziometrico
EEG (elettroencefalogramma) BAER
(Brainstem Auditory Evoked Responses )
Esame cromosomico
TC (tomografia computerizzata) RMN
(risonanza magnetica nucleare)
Valutazione neuropsicologica
Altre classificazioni
Disturbi a seguito
di difficoltà
neurologiche
Sindromi
psicopatologiche
Ritardi mentali, deficit sensoriali,epilessia,
disturbi del comportamento, ecc…)
Disturbi da
svantaggio sociale
Hanno un’incidenza del 15% sui bambini in
età scolare
Disturbi non
altrimenti
specificati
Tutti i disturbi non classificabili nelle
precedenti categorie
n.b.: finora NON è stato dimostrato alcun
collegamento fra disturbi emotivo-relazionali
e d. di apprendimento, mentre è certo che
vari disturbi emotivo-relazionali possono
manifestarsi insieme a disturbi di
apprendimento.
LA RIABILITAZIONE
ASPETTI CHIAVE:
A) DIAGNOSI PRECOCE
B) INDIVIDUALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
C) RIABILITAZIONE SPECIALISTICA
D) “PRESA IN CARICO” TOTALE DEL SOGGETTO
E) SINERGIA PROTRATTA NEL TEMPO TRA
OPERATORI SOCIO-SANITARI, FAMIGLIA E
SCUOLA
F) AUSILIO DELL’INFORMATICA
(sperimentazioni molto promettenti e disponibilità
già oggi di software dedicati e molto efficaci)
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