Corso SIS
Analisi della qualità di contesto
QUAFES
GAQUIS
• Molti Paesi, a partire dagli anni ’80, hanno attuato
politiche di decentramento delle funzioni di governo,
incluse quelle che riguardano l’educazione.
• Restava comunque la preoccupazione di mantenere
obiettivi nazionali comuni 
• da qui la necessità di valutare la performance delle
scuole come implicazione dei processi di devolution e
di decentramento dei sistemi scolastici.
• La politica di decentramento ha prodotto:
•  la ricerca di una maggior efficienza in un sistema di scuole
autonome rispetto a sistemi scolastici centralizzati
•  lo sviluppo di maggiori potenzialità in termini di qualità
•  la creazione di un raccordo più stretto tra decisioni ed
erogazione del servizio.
• Un corollario del decentramento nell’assetto del servizio
scolastico è la necessità che le singole scuole sviluppino
strategie di miglioramento e sappiano definire piani di
rinnovamento: una condizione essenziale, in questa
prospettiva, è che le scuole sappiano autovalutarsi.
La qualità nella scuola
• 1997  il Governo istituisce la Commissione di studio per
la creazione del Sistema Nazionale di Valutazione
• 1997  il M. P. I., con la direttiva 307, istituisce il Servizio
Nazionale per la Qualità dell’Istruzione (SNQI).
• Comitato di Coordinamento interministeriale definisce le
linee d’azione del Servizio
• Centro Europeo dell’Educazione – CEDE con il supporto di
BDP e IRRSAE e di un Comitato scientifico designato dal
Ministero  realizza i programmi
La qualità nella scuola
• Il CEDE  specializzato sulla valutazione, ha condotto,
anche in ambito internazionale, ricerche sul tema.
• Direttiva n.307 del 21 maggio 1997, presso il CEDE è
stato istituito il SNQI – Servizio Nazionale per la
Qualità dell’Istruzione e l’Archivio Docimologico per
l’Autovalutazione delle Scuole (ADAS)
• Con il Decreto Legislativo 20 luglio 1999, n.258, il CEDE
si è trasformato in Istituto nazionale per la valutazione
della Qualità dell’Istruzione  compito  valutare
l’efficienza e l’efficacia del sistema di istruzione nel suo
complesso e analiticamente.
Il tema della valutazione
• Il tema della valutazione della qualità della scuola,
specie della media superiore, è oggi particolarmente
urgente  ad esempio per effetto della legge 59 del
1997 sul tema dell’autonomia la Regione Lombardia,
come molte altre regioni italiane, ha emanato un decreto
(1 ottobre 2001 .7/6251)che definisce le procedure per
l’accreditamento, che avviano le scuole verso modalità di
certificazione sulla base delle norme UNI EN ISO 9001.
• Le iniziative regionali si inquadrano nel dibattito sul
tema della valutazione della qualità della scuola
iniziato a partire dal 1990
Il tema della valutazione
• Un effetto dei protocolli d’intesa (1990-1994-1998-2002)
tra il ministro della Pubblica Istruzione e la Confindustria
 lo sviluppo di un progetto qualità i cui più recenti esiti
sono un tentativo di ricognizione dei diversi modelli di
valutazione della qualità della scuola messi a punto nel
nostro paese.
• La nascita del SNQI è funzionale alla promozione e al
sostegno dell’autonomia scolastica e su questa linea
si colloca lo schema di regolamento in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche diffuso agli inizi
del 1999, schema che fa esplicito riferimento al tema
delle”verifiche e dei modelli di certificazione”, al concetto
di “verifica del raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e degli standard di qualità del servizio”
per cui “il Ministero della Pubblica Istruzione fissa metodi
e scadenze per rilevazioni periodiche”.
I progetti pilota del MIUR
• A partire dall’anno scolastico 2001-2002 su indicazione
di un gruppo di lavoro appositamente istituito dal MIUR
con DM n.436/MR dell’11-7-2001 è stato avviato il
Progetto Pilota1 per la valutazione del lavoro scolastico.
Alle classi seconde delle scuole di diverso grado e
ordine che avevano aderito spontaneamente al progetto,
si sono somministrate prove di apprendimento (test a
risposta multipla) di italiano e matematica. I risultati del
test sono stati successivamente comunicati alla scuola
che ha potuto confrontare i propri dati con quelli espressi
da altre realtà. Nell’anno scolastico 2002-03 è stato
avviato il Progetto Pilota 2 e così via negli anni a
seguire.
Il concetto di
valutazione educativa
• Se per valutazione si intende
• “il processo con cui si determina il valore, il merito o la
significatività di qualche entità” (Scriven 2000),
• tale disciplina pare essere complemento di molti
percorsi di ricerca scientifica. Ma tale processo non è
neutro, non si risolve in una mera operazione conoscitiva
circa il fenomeno indagato; valutare significa esprimere
un giudizio di valore che orienta all’azione, al
cambiamento rispetto alla situazione di partenza.
Il concetto di
valutazione educativa
• Nel campo dell’analisi dei contesti educativi, contesti
complessi che chiamano in causa diversi livelli sistemici
interagenti e che implicano fenomeni complessi che
hanno diretta incidenza sulla vita del singolo individuo,
valutazione può essere definita anche come “raccolta
sistematica di dati secondo strumenti affidabili,
interpretazione di tali “dati” in vista di un impatto di
cambiamento sulla situazione di partenza” (Beeby,
1977 ; Wolf, 1987),
Il concetto di
valutazione educativa
• oppure : “accertamento intersoggettivo di più dimensioni
formative e organizzative di un contesto e indicazione
della loro misurabile distanza da espliciti livelli
considerati ottimali da un gruppo di riferimento, in vista di
un’incidenza concreta sull’esperienza”.
•
Cfr. Becchi, Scalera, 2000
Percorsi di
valutazione formativa
• Per realizzare percorsi di valutazione formativa un
gruppo di ricercatori che fa parte dell’Università di Pavia
mette a punto a partire dal 1992 strumenti e metodi
centrati sulla partecipazione attiva degli insegnanti al
processo di analisi della scuola.
• Dopo aver tradotto e adattato alla situazione italiana o
costruito ex novo strumenti per agenzie educative di
diversa tipologia ( dall’asilo nido alla scuola media
superiore) sono stati predisposti anche strumenti
sussidiari (quali questionari di ricognizioni delle
caratteristiche organizzative e gestionali dei servizi,
indicazioni agli esperti per la conduzione dell’incontro di
restituzione, questionari di riflessione sugli strumenti
utilizzati da somministrarsi ai diversi attori)
Percorsi di
valutazione formativa
e si sono definite le tappe del percorso :
• dalla fase dell’osservazione,
• alla valutazione da parte di tutte le figure coinvolte nel
processo (esperti, coordinatori, educatori e insegnanti),
• all’elaborazione dei dati secondo una prospettiva che
mette a confronto il punto di vista di tutte le figure
coinvolte,
• alla restituzione dei dati a tutti gli attori,
• alla verbalizzazione della restituzione,
• alla riflessione sulla restituzione e sull’intero percorso
talora in vista di una riformulazione di strumenti e metodi
di analisi.
Strumenti di valutazione formativa
• Nell’ambito di due diverse ricerche, una condotta da Monica Ferrari,
l’altra da Maria Paola Gusmini, vengono tradotti e adattati alla
situazione italiana due strumenti spagnoli volti a operare una
ricognizione della percezione della qualità di contesti educativi - non
solo relativi alla fascia 0-6- che hanno gli utenti interni. Si tratta del
QUAFES (nato per la scuola dell’obbligo e applicato in Italia anche
nella superiore) e dell’ASEI, pensato per ambienti educativi per la
fascia 0-6 :
• . Darder, J. A. Lopez, QUAFES, Questionario per l’analisi del
funzionamento educativo della scuola, adattamento italiano
di M. Ferrari, Milano, F. Angeli, 1998
• P. Darder, J. Mestres, a cura di, ASEI, Autovalutazione dei
servizi educativi per l’infanzia, adattamento italiano di M. P.
gusmini, Milano, F. Angeli, 2000
Il QUAFES
• Il QUAFES (P.Darder, J.A Lopez, QUAFES, Questionario
per l’analisi del funzionamento educativo della scuola,
adattamento italiano di M. Ferrari, Milano, F. Angeli,
1998) è uno strumento di analisi della qualità della
scuola basato sulla percezione che ne hanno gli utenti
interni, gli insegnanti. Si tratta di una scala ordinale che
consente di assegnare 5 possibilità di punteggio (da A ad
E, poi numericamente convertito in 1,2,3,4,5) a singoli
valutatori interni che anonimamente ed individualmente
leggono ogni item e successivamente assegnano un
giudizio alla loro scuola avvalendosi delle situazioni tipo prefigurate nello strumento.
Il QUAFES
• Il QUAFES è diviso in due aree tematiche (I Progetto
educativo, II Struttura e funzionamento della scuola) ed
articolato in 26 item che toccano vari elementi essenziali
per discutere della qualità educativa intrinseca di una
scuola.
Il QUAFES
• La prima area tematica Progetto educativo è articolato in 12 item
raggruppati in due categorie: disegno del progetto e grado di
consolidamento del progetto (definire gli aspetti basilari per
configurare la linea educativa della scuola)
• item 1-2 istruzione e formazione
• item 4-5-6 orientamento apprendimento/ strategie didattiche/
condizione personali alunni
• item 3 orientamento alunni
• item 7-8 vita gruppo classe
• Item 9 modalità valutazione alunni
• Item 10-11-12 consolidamento del progetto nella vita quotidiana
della scuola
Il QUAFES
• La seconda area tematica Struttura e funzionamento della scuola
è articolata in 14 item raggruppati in 4 blocchi concettuali:
• A) gestione (item 13-14-15-16-17)
• B) intervento personale (docente/alunno item 18-24-25-26)
• C) risorse (item 19)
• D) relazioni (item 22-23)
• Item 20-21 rapporti con le famiglie e con la società sono collegati
anche alla prima area tematica.
Indice
QUAFES
Progetto educativo
1.Attitudini, conoscenze, modelli di comportamento, creatività
2. Competenze di base
3. Orientamento degli alunni
4. Orientamento dell’apprendimento
5. Strategie didattiche
6. Apprendimento e situazione concreta degli alunni
7. Comunicazione nel gruppo classe
8. Organizzazione del gruppo classe
9. Valutazione del progresso degli alunni
10. Definizione, adeguatezza, condivisione degli obiettivi
Indice
QUAFES
11. Partecipazione all’elaborazione e alla revisione del progetto
12. Valori che orientano il progetto
Struttura e funzionamento della scuola
13.Funzioni e organi di gestione
14.Processo decisionale
15.Coordinamento
16. Controllo-regolamentazione
17.Comunicazione-informazione
18. Condizioni personali e rapporti con gli allievi
19. Adeguamento tra le competenze professionali e le necessità
della scuola
Indice
QUAFES
20. Rapporti con le famiglie
21. Rapporti con la società
22. Risorse materiali e didattiche
23. Utilizzazione delle risorse economiche
24. Impegno
25. Rapporti personali
26. Ambiente di lavoro
Un esempio di un item del QUAFES (a)
• 5. Strategie didattiche
• Le strategie e le tecniche didattiche, intese come
operazioni volte al conseguimento di determinati risultati,
orientano a facilitare l’apprendimento degli alunni. Le
strategie che l’insegnate utilizza sono un indicatore della
qualità del suo lavoro. A seconda della materia a o
dell’aspetto che viene trattato può risultare più utile una
tecnica piuttosto che un’altra. L’uso diversificato delle
tecniche e delle strategie favorisce la motivazione e
l’intervento efficace degli alunni.
Un esempio di un item del QUAFES (b)
• A. gli insegnanti della scuola scelgono le tecniche
secondo un proprio criterio personale. La tecnica
della spiegazione da parte degli insegnanti e il
lavoro individuale da parte degli alunni è ciò che
prevale nella scuola
• B. Solo alcuni insegnanti si scambiano
informazioni sulle tecniche che ognuno utilizza.
Questo scambio favorisce l’arricchimento comune
del patrimonio di tecniche a cui questi insegnanti
fanno ricorso.
Un esempio di un item del QUAFES(c)
• C. Nella scuola ci si sforza di riconoscere e
classificare le tecniche più utilizzate e di adottare
in forma congiunta quelle più efficaci. Questo
processo non si realizza però in forma rigorosa e i
risultati sono poco soddisfacenti.
• D. Le tecniche che si utilizzano sono state scelte in
accordo con l’orientamento stesso della scuola e
sono state discusse valutando i loro vantaggi e i
loro inconvenienti, La maggior parte degli
insegnanti conosce quelle che si utilizzano più
frequentemente. Spesso si sottopone a verifica
l’effetto globale di tali modalità di intervento sugli
alunni.
Un esempio di un item del QUAFES(c)
• E. Le diverse tecniche che gli insegnanti utilizzano
vengono rivedute in funzione dei risultati e del loro
grado di adeguatezza al livello della scolarità e alla
discipline d’insegnamento. Sulla base di questa
revisione e in coerenza con altre esperienze
pedagogiche, si introducono nuove tecniche e
strategie didattiche e si rivedono le modalità di
utilizzazione di quelle già in atto nella scuola.
La struttura generale
di un item del QUAFES
• Breve premessa, definisce e delimita il campo oggetto di
valutazione, vuole orientare verso una linea di innovazione
pedagogica, si riferisce sempre alla pratica scolastica.
• Nell’item ci sono due dimensioni:
a) Il livello di accordo nella scuola circa l’aspetto considerato
b) il livello di definizione e di buona realizzazione nella scuola
dell’aspetto considerato
• Situazioni A e B  interventi e iniziative individuali o di piccoli
gruppi, criteri propri, progettazione minima
• Situazione C  presenza di un certo grado di accordo su diversi
aspetti ma realizzazione parziale
• Situazione D e E  Progetto educativo definito, valutazione degli
esiti del progetto. In E innovazione e cambiamento
Uso dello strumento Quafes (a)
• Supponiamo che una scuola voglia usare lo strumento.
• Anzitutto è necessario che
 si individuino dei responsabili del percorso di
autovalutazione.
 Il Collegio si riunisca e ogni insegnante presente assegni sul
foglio di risposta (pp. 57-58 del testo) un punteggio da 1 a 5
(da A ad e) a ciascun item, identificando la situazione tipo
che meglio si identifica con quella della scuola in cui opera.
Si consiglia di numerare il foglio di risposta con precisione.
 Ogni insegnante legga e compili il questionario di valutazione
dello strumento (pp.115-119) ed inoltre assegni una
valutazione ad ogni item per la sua capacità di inquadrare
quel determinato aspetto della qualità di una scuola,
Si rielaborino tutti i dati costruendo una tabella a
doppia entrata ad es. :(b)
Item ins.1
ins.2
ins.3
ins.4 Ins.5 Med.
Dv.st.
1
1
2
3
2
4
2.4
1.14
2
4
4
2
3
4
3.4
0.89
3
1
1
1
1
1
1
0
4
2
4
3
5
4
3.6
1.14
5
3
3
4
5
5
4
1
La preparazione dell’incontro
(c)
 Si prepari l’incontro di restituzione e si
distribuiscano le tabelle con i risultati relativi alla
scuola e allo strumento agli insegnanti presenti
 Si discutano insieme criticamente in Collegio la
media e la deviazione standard dei dati raccolti sia
relativamente alla scuola che relativamente allo
strumento.
• Circa la presentazione e la discussione dei dati si veda
la “traccia per la discussione dei dati raccolti con il
QUAFES” pubblicata a pagg.120-121 del testo.
La costruzione del GAQUIS
Griglia di analisi della qualità intrinseca della scuola
• Il GAQUIS si inserisce in questo dibattito ed è il risultato
di un' esperienza di ricerca sul campo condotta, dal
1997 al 1999, da un gruppo di insegnanti di Cremona,
coordinato da Monica Ferrari con la supervisione di Egle
Becchi.
• Il gruppo di lavoro ha elaborato uno strumento di
valutazione pensato per diversi attori sociali interni a
scuole di diverso ordine e grado
• ha costruito un percorso di riflessione sulla realtà in
cui si opera in vista di processi di crescita e di
miglioramento della qualità del servizio, puntando più
sull'inventario delle dimensioni gestionali e organizzative
da valutare che non sulla natura di strumento
standardizzato della scala ( ricerca cremonese ).
Il percorso di ricerca
• E’ uno strumento di valutazione della qualità educativa
intrinseca della scuola messo a punto da un gruppo di
insegnanti dell’elementare, della media inferiore e
superiore
• utilizzato non solo in un gruppo di scuole (10) della città
di Cremona , (ricerca cremonese),
• ma anche in circa 300 istituti comprensivi della Regione
Lombardia nell’ambito di un progetto di ricerca
commissionato a docenti dell’Università di Pavia dalla
Direzione Scolastica regionale e intitolato “Costruire e
valutare percorsi verticali coerenti” (ricerca lombarda ).
GAQUIS: Il percorso, le ragioni, la sua storia
IL TEMA DELLA VALUTAZIONE DELLA QUALITA’
DELLA SCUOLA
DEFINIRE LE DOMANDE DI INDAGINE
PROGETTARE E REALIZZARE L’INDAGINE
INTERPRETARE I DATI RACCOLTI
RESTITUIRE I DATI RACCOLTI
VALUTARE LA QUALITA’ DEL
CONTESTO EDUCATIVO
ATTIVARE PROCESSI DI RICERCA E
FORMAZIONE
GAQUIS : l’itinerario operativo del gruppo di
lavoro
Lo strumento GAQUIS
Viene proposto per l’utilizzo di istituti scolastici per valutare una
serie di dimensioni della propria organizzazione e attività
DEFINIRE
Criteri di analisi adattabili a scuole
di ordine e grado differente
VALORIZZARE
RIFLETTERE
Le competenze specifiche degli
insegnanti
Nell’ottica di un sistema formativo
integrato
INTERPRETARE
considerando aspetti importanti e
significativi della qualità di contesti
educativi differenti
I TRATTI CARATTERIZZANTI DEL PROGETTO
L’IDEA DI FONDO E’ QUELLA
DELLA CONTINUITA’
SI PREFIGURA L’IMMAGINE
DI UNA SCUOLA IDEALE
Trasversalita’
Idea di scuola
E’ UN DOVER ESSERE
E’ UNA” BUONA GESTIONE”
Progettare l’eccellenza
Immaginare l’organizzazione
COSTRUZIONE DI UN’IDEA DI
QUALITA’
RICERCA
FORMAZIONE
Partecipazione
Formazione
La struttura del GAQUIS
Le aree tematiche dello strumento
2a La struttura e le risorse
1a La gestione della scuola
AUTOVALUTAZIONE
DI SCUOLA
DEFINIZIONE IDEA DI
QUALITA’
LA STRUTTURA DEL GAQUIS
AZIONI VALUTATIVE
CONTENUTI
Ogni area tematica ed
Ogni item del GAQUIS
ogni sottoarea del
contiene una descrizione
GAQUIS è introdotta da
dell’eccellenza di quel
una premessa che illustra determinato aspetto che
le questioni di cui si
viene proposto
intende discutere
all’attenzione dello staff
di presidenza
SCOPO
OPERARE UNA RICOGNIZIONE DEGLI ELEMENTI
CRUCIALI NELLA VITA DELLA SCUOLA
METODO
RICERCA, FORMAZIONE, ATTIVAZIONE DI
PROCESSI AUTOVALUTATIVI
RIFLESSIONE SULLA QUALITA’ DI CONTESTO
Il GAQUIS
• Esso consta di 50 item, suddivisi in 4 aree tematiche
(gestione della scuola, la struttura e le risorse, i rapporti interni
alla scuola, i rapporti con la società e gli altri ordini di scuola)
che vengono utilizzati da vari soggetti scolastici - lo staff di
presidenza, il dirigente scolastico e i suoi collaboratori e tutte
le persone che hanno una responsabilità gestionale diretta nella
vita della scuola - per fare il punto sugli aspetti gestionali e
relazionali della scuola stessa.
Indice Gaquis
1. LA GESTIONE DELLA SCUOLA
1a. Aspetti organizzativi
1b. La professionalità docente
1c. La progettualità
2. LA STRUTTURA E LE RISORSE
3.RAPPORTI INTERNI ALLA SCUOLA
3a. Rapporti tra il personale
3b. Rapporti con le famiglie
3c.Rapporti con gli alunni
4. I RAPPORTI CON L’ESTERNO
Le aree tematiche del GAQUIS
• 1) gestione della scuola , 3 diversi aspetti: organizzazione,
professionalità docente, progettualità
• 2) strutture e risorse per realizzare una buona organizzazione
degli spazi e dei materiali
• 3) i rapporti interni alla scuola
• 4) i rapporti con la società e gli altri ordini di scuola: aree
centrate sulla relazione dentro e fuori la scuola, il contesto, la
rete di rapporti, ecc.
GAQUIS
Un’immagine di scuola
• Lo strumento cerca di prefigurare l’immagine di una
scuola ideale e in ogni item si descrive per l’aspetto
in questione una serie di comportamenti corretti della
scuola riscontrabili nel quotidiano.
• Non si tratta di una scala ordinale: ogni item è
distinto in tre aspetti che non sono stati pensati in
successione o in ordine di importanza.
Lo schema di un item
del GAQUIS
• ITEM
• TITOLO (specificazione di ciò di cui si parla)
• PARTE INTRODUTTIVA (in corsivo sono esplicitati gli
aspetti più importanti per una discussione)
• DESCRIZIONE ( i comportamenti corretti riscontrabili nel
quotidiano, tre punti, tre diversi ordini di problemi,
• motivazione: favorire la discussione e la logica della
continuità; non è il ritratto di una scuola specifica o troppo
caratterizzata, strumento trasversale a diversi ordine e gradi di
scuola)
Attribuzione del punteggio
• Lo staff di presidenza è chiamato a confrontarsi con i 50 item
del GAQUIS, esprimendo così un giudizio sulla realtà in cui
lavora
• Discussione punto per punto per ogni item
• I requisiti possono essere totalmente, parzialmente o per nulla
soddisfatti
• Tre possibilità di punteggio (3, 2,1)
• Chi valuta assegna un punteggio 1, 2, 3 e ne descrive l’assetto
sulla base delle sue considerazioni e delle sue riflessioni
Come procedere
• Ciò che conta non è l’assegnazione del punteggio, ma
la discussione e la riflessione sull’item e sugli
aspetti condivisi e non condivisi dal gruppo di
lavoro;
• Ciò che conta è la relazione sugli aspetti importanti
di valutazione della qualità di contesto che possono
emergere dall’analisi che un valutatore –rilevatoreformatore esterno può fare restituendo alla scuola
l’immagine di sé. Immagine che è stata costruita
insieme sulla base dello strumento utilizzato
(GAQUIS);
Come procedere
• L’osservatore esterno è un facilitatore del lavoro di
gruppo, ha il compito di far emergere l’immagine
della scuola condivisa dagli attori che vi operano e
anche le carenze che emergono grazie alla
discussione sugli item e quindi le possibilità di
miglioramento della qualità del contesto educativo.
12a. Valutazione del contesto complessivo
Un esempio di un item del GAQUIS
• A questo proposito mi sembra opportuno fare un esempio di item che
riguarda, nello specifico, la valutazione di contesto e di processo:
• 1.B La professionalità docente: item 10-14 (area tematica)
• 12. Valutazione di contesto e di processo (titolo item)
• 12a. Valutazione del contesto complessivo
• (introduzione)Le azioni di valutazione della qualità di un contesto
educativo devono promuovere la professionalità del corpo docente e, più
in generale, di tutte le figure che operano nella scuola, partendo da reali
necessità di riflessione sul proprio fare nel quotidiano. Si vanno così
innescando processi di crescita anzitutto interni al servizio che mirano a
coinvolgere gli utenti interni in una autoanalisi che via via si apre in
maniera consapevole e mirata al confronto con altri attori sociali e alla
progettazione di un piano di miglioramento da rivedere sistematicamente.
12a. Valutazione del contesto complessivo
 La scuola istituisce al suo interno una apposita commissione o
organismo di garanzia, espressione del Collegio docenti, che riflette
sulle modalità di valutazione del contesto, utilizzando strumenti di
autoanalisi di comprovata affidabilità e validità scientifica o
elaborando, secondo procedure corrette e rigorose, specifici criteri
operativi di analisi.

Tali criteri, discussi, presentati e approvati in sede di
Collegio, opportunamente tarati e provati in situazione e tali
strumenti costituiscono un punto di riferimento per l’intera scuola e
un’occasione di miglioramento progettuale del servizio. I criteri
così elaborati o gli strumenti che si è deciso di “provare“ vengono
utilizzati per ripensare ogni anno ai singoli aspetti del Piano
dell’offerta formativa e alla Carta dei servizi e per aprire un
confronto con tutti coloro che lavorano a scuola e con gli utenti,
oltre che con esperti sul tema della valutazione di contesto.

Si documenta sistematicamente il lavoro svolto.
12b. Valutazione dei processi formativi
• 12b. Valutazione dei processi formativi
• Ai docenti in particolare compete una riflessione mirata sui processi di
insegnamento-apprendimento in cui sono essi stessi parte attiva; tale
riflessione parte certo dal singolo, ma si realizza compiutamente nel
gruppo e in occasioni specifiche di confronto in cui si discutono dati ed
elementi raccolti con modalità rigorose.
12b. Valutazione dei processi formativi
 All’interno di una serie di organismi, espressione del Collegio
(commissione qualità, commissioni per disciplina, consigli di
classe), e nel Collegio si riflette sull’articolazione dei processi
formativi, sull’elaborazione degli aspetti fondamentali del contratto
educativo con gli studenti, sugli obiettivi formativi trasversali delle
diverse discipline.
 Si valuta periodicamente l’impatto di tali strategie nei Consigli di
classe facendo ricorso a metodologie di ricerca di comprovata
affidabilità, supportate da adeguati corsi di formazione.
  risultati delle discussioni collegiali e delle valutazioni condotte
sono noti e sono condivisi da tutti gli insegnanti della scuola che li
traducono nel loro lavoro quotidiano e che sistematicamente
documentano e puntualizzano quanto si sforzano di attuare.
Caratteristiche costitutive di un percorso di
valutazione formativa
• Alcune caratteristiche accomunano strumenti così diversi
e pensati per contesti differenti, per differenti dimensioni
della qualità della scuola (da aspetti concretamente
osservabili a quelli legati ai vissuti e alle percezioni dei
singoli soggetti), se pure prevalentemente attente alla
microsituazione :
 l’idea che il percorso di valutazione aiuta ad
osservare il quotidiano con altri occhi, a
decentrarsi, a mettere a confronto soggetti che
hanno distanze non omogenee da quella realtà
Caratteristiche costitutive di un percorso di
valutazione formativa
 l’idea che la restituzione di “dati” - esito di un
percorso di traduzione di quanto si è osservato o di
quanto si è percepito in elementi quantificabili consente un confronto tra diverse prospettive e
punti di vista dei gruppi di interesse implicati a
livelli non congruenti di responsabilità gestionali
 l’idea che il percorso di valutazione propone uno
strumento che è analizzatore di una realtà
complessa, carica di impliciti che tuttavia
caratterizzano le pratiche nel quotidiano
 l’idea che oggetto di discussione e di analisi non
è solo il microcontesto ma anche e soprattutto lo
strumento utilizzato per valutarlo
• Bibliografia
• Darder P., Lopez J.A. (1989), QUAFES,
Questionario per l’analisi del
funzionamento educativo della scuola,
adattamento italiano di M. Ferrari, Milano,
Angeli, 1998.
• Ferrari M. a cura di , GAQUIS. Griglia di
analisi della qualità intrinseca della scuola,
Milano, Angeli, 2001.
Scarica

Struttura e funzionamento della scuola