Le funzioni e ruolo della banca
nel mercato finanziario
Giuseppe Squeo
1
Testo
Marco Onado – La banca come impresa – Il Mulino (€ 33)
Pescaglini – Compendio di Tecnica bancaria – De Simone (€ 16)
(per approfondimenti sulle operazioni bancarie e sulla borsa)
Slide delle lezioni di Tecnica Bancaria relative al modulo unico
pubblicate sul sito della SEA.
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Programma da Testo Onado
• Capitolo 1 N0
• Capitolo 2
• Capitolo 3 (I riquadri: 1,2,3,4,5,6,7,9,12,13 sola lettura – 8 obbligatorio - no i
riquadri 10 e 11)
• Capitolo 4 (Paragrafo 6 sola lettura)
• Capitolo 5
• Capitolo 6 (I riquadri 1, 2,3,4,5 e paragrafo 4 sola lettura)
• Capitolo 7 (No i paragrafi 2.2.2, 3.3, 4.3.3, appendice) (Generalità paragrafo 5,6
e 7)
• Capitolo 8
• Capitolo 9
• Capitolo 10
• Capitolo 11
La parte in sola lettura sta ad indicare che vanno imparati solo i
concetti di base e non anche la formulistica e o le suddivisioni di
approfondimento.
3
Il ruolo della banca nell’economia
Interessante, anche se non universalmente condivisa, è
l’analisi che il Rybczynski effettua della storia dei sistemi
finanziari che avrebbero avuto ad oggi una evoluzione
imperniata su tre fasi.
• L’orientamento all’intermediazione creditizia, per cui,
durante la prima fase dell’industrializzazione di un sistema
economico, gli investimenti tendono ad essere concentrati
nelle industrie di base (acciaio), nei trasporti (ferroviari e
stradali) e nelle risorse naturali (carbone, petrolio, ferro). Sono
le banche a finanziare le iniziative produttive e a selezionare
quelle meritevoli. La banca, entrando direttamente nel capitale
o con la forza dei crediti concessi, è determinante nelle
decisioni di impresa.
4
Il ruolo della banca nell’economia (2)
• L’orientamento al mercato. Successivamente si affermano
i mercati finanziari come strumento di finanziamento delle
imprese. E’ su questi mercati che le imprese cercano oltre al
finanziamento del capitale di debito anche quello di rischio.
• L’orientamento alla securitization. In base al quale non
solo le aziende si finanziano sui mercati ma questi si
evolvono nella logica della securitization, del venture
capital e del markert for corporate control. In effetti in
quest’ultima fase evolutiva le imprese si finanziano
cartolarizzando i loro crediti o con la cartolarizzazione degli
affidamenti delle banche nei loro confronti. Aumentano le
operazioni di venture capital, ma soprattutto si crea e
prospera il mercato “del controllo delle imprese.”
5
Il ruolo della banca nell’economia (3)
In questa ultima ottica si effettuano scalate non solo alle
imprese ottime, ma anche a quelle che hanno andamenti
economici problematici. Questo nella visione che il
premio da pagare per il controllo di una impresa
problematica è basso. Una volta acquisito il controllo, con
un cambio del management e dei progetti, si rilancia
l’impresa, che dopo un certo periodo, se il rilancio
funziona diventa produttiva e moltiplica il valore delle
sue azioni.
Questa
teoria
evoluzionista
del
finanziamento
dell’impresa sostanzialmente asserisce una superiorità
dei sistemi orientati ai mercati rispetto a quelli orientati
all’intermediazione.
Tale conclusione è assoggettata a critiche in quanto: 6
Il ruolo della banca nell’economia (4)
• nei paesi orientati alla securitization (ultimo stadio evolutivo)
coesistono più forme di assistenza finanziaria all’impresa, con
un ruolo molto importante delle banche, soprattutto nei
confronti della piccola e media impresa;
• nel merito della superiorità, la si nega a causa dello
shortermism di cui soffre l’ottica di mercato. Infatti, gli
investitori si preoccupano di massimizzare nell’immediato la
loro redditività, per cui tendono a modificare il portafoglio in
funzione del reddito atteso dalle imprese. Quando un’impresa
è meno redditizia delle altre tende ad essere abbandonata, con
il rischio di ribasso delle quotazioni e quindi del rating. Ciò
comporta minore assistenza finanziaria e più alti costi di
approvvigionamento dei capitali e grossi rischi nelle fasi
congiunturali negative.
7
Il ruolo della banca nell’economia (5)
In un sistema orientato agli intermediari, tra banche ed imprese si
instaurano rapporti di lunga durata, per cui le aziende vengono assistite
finanziariamente negli investimenti di lungo termine e supportate dalle
banche nei momenti di crisi congiunturale o di svolta dell’attività
aziendale.
In un’ottica di “mercato” il ruolo di sostegno all’impresa verrebbe dagli
investitori di venture capital per favorire il decollo imprenditoriale o il
rilancio con il finanziamento degli investimenti di lungo temine. Quanto
alle imprese in crisi, grazie, al “market for corporate control” queste
sarebbero ristrutturate e rilanciate.
In un’ottica di asimmetrie informative i sostenitori della via creditizia
avrebbero ragione. La scommessa è nella capacità di rendere il mercato
“efficiente” in termini di veridicità dei prezzi e di informazione completa
e pubblica.
8
Il market for corporate control
Si intende, in senso lato, “l’insieme delle regole e delle istituzioni che
presiedono all’allocazione del controllo delle imprese.”L’acquisizione del
potere di controllo da parte del soggetto economico da diritto all’uso esclusivo
dei fattori produttivi determinando un aumento del costo di sostituzione.
L’allocazione del controllo capitale fisso è efficiente se la proprietà di controllo
ha:
• un basso grado di sostituibilità (facilmente sostituibile);
• contributo massimo al surplus totale (alta quota di investimenti).
Ne deriva che l’impresa è efficiente se associa alla mobilità del fattore lavoro
quella del controllo dell’impresa.
Compito del mercato per il controllo dell’impresa è quello di agevolare i
processi di riallocazione del controllo ogni qual volta ci si discosti dall’ottimo.
In questa ottica, le banche possono avere tre funzioni:
a) valutazione merito creditizio ed erogazione prestiti;
b) offerta servizi consulenziali (ricerca controparti, piani ristrutturazione, etc);
c) assunzione diretta di partecipazioni.
9
Il ruolo della banca nell’economia (6)
La separazione tra proprietà e controllo, genera un trade-off tra
“certezza del controllo” da garantire al controllante e evitare che non
si generino “abusi da controllo” che possano ledere i diritti degli altri
stakeholders.
Poiché i modelli fondamentali di controllo sono le public company
(proprietà diffusa) ed il nocciolo duro (azionisti di riferimento),
considerando l’orientamento dei sistemi finanziari, si possono avere
due modelli di controllo:
• quello a controllo esterno, generalmente a proprietà diffusa, (paesi
anglosassoni), ove anche i managers (generalmente i controllanti)
possono essere facilmente estromessi con scalate ostili. Affinchè ciò
avvenga è necessario che i mercati siano efficienti e le azioni possano
circolare nel rispetto dei diritti degli stakeholders;
• quello a controllo interno, Europa continentale, vede nell’opera di
mediazione interna la ricerca dell’equilibrio del detto trade-off.
10
La banca: le funzioni
Trasm.ne politica
monetaria
Intermediazione
creditizia
Concessione
creditizia
Banca
Mobilizzazione
risparmio
Monetaria
11
La banca: le funzioni (2)
Funzione creditizia. Le banche fungono da intermediari tra
chi offre e chi richiede denaro. Questo favorisce il risparmio e
lo sviluppo economico. In quest’ambito molto sono
importanti:
– la funzione di mobilizzazione del risparmio, realizzata con
l’attività volta a favorire il risparmio degli operatori
economici e trovando le giuste soluzioni alle esigenze di
liquidità, rischio e redditività dei risparmiatori;
– la funzione di assistenza alla crescita dell’economia con la
concessione del credito a breve e medio lungo termine,
oppure con la sottoscrizione di azioni delle aziende da
sostenere, anche con una funzione di selezione delle
migliori iniziative e di rating indiretto, essendo pubblica la
notizia dell’affidamento.
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La banca: le funzioni (3)
Funzione monetaria: per effettuare i numerosi pagamenti la
banca usa i contanti in piccole quantità; mentre usa in grande
quantità la moneta bancaria cartacea (assegni bancari),
elettronica (bancomat) e scritturale (giroconti, bonifici, etc.).
Questa funzione è ovviamente legata a quella precedente,
poiché la banca, usando i depositi per la concessione di
prestiti, accresce la moneta virtuale di sua proprietà grazie al
moltiplicatore dei depositi. Analogamente avviene con la
concessione di crediti, la cui manifestazione monetaria
assumerà forme analoghe a quelle di utilizzo dei depositi.
D’altronde è molto probabile che la messa a disposizione di
questi crediti passi per il c/c.
Di fatto la banca non produce moneta ma moltiplica quella
raccolta o derivante dal credito concesso.
13
La banca: le funzioni (4)
Funzione di trasmissione della politica monetaria.
La banca poiché svolge contemporaneamente la
funzione monetaria e quella creditizia influisce:
• da un lato sulla determinazione dei tassi sul mercato
monetario grazie ad i tassi interbancari;
• dall’altro attraverso i tassi e le condizioni applicate alla
clientela attraverso sia nella concessione del credito, sia
verso i depositanti nella remunerazione della raccolta,
incide sulle decisioni di investimento reale delle imprese
e sulle scelte di risparmio e di investimento finanziario
dei risparmiatori. In tal modo condiziona l’andamento
delle variabili obiettivo della politica economica: crescita
economica, andamento prezzi, occupazione e bilancia
dei pagamenti.
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La banca: le funzioni (5)
• Funzione di servizi. Il sistema bancario grazie alla sua
strutturazione internazionale, alla sua capacità di avere
rapporti di clientela che toccano praticamente tutti gli
operatori, grazie al suo patrimonio di know-how, è in grado
di svolgere una serie importante di servizi alle famiglie,
alle imprese ed alle amministrazioni pubbliche. Tali servizi
sono sia di tipo tradizionale, sia di tipo innovativo. Sia
direttamente collegati alle funzioni monetarie, alla
negoziazione di titoli e cambi, sia alle gestioni
patrimoniali, sia al collocamento di titoli ed azioni, sia
consulenziali, etc.
• E’ questa una funzione che sta fortemente crescendo negli
ultimi anni in collegamento soprattutto al processo di
disintermediazione bancario.
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Il ruolo della banca nel finanziamento
dell’impresa
anno t+1
anno t
Attivo
Imm.ni mat.
Imm.ni imm.
Imm.ni fin
Mat. Prime
Semilav.
Prod. finiti
Titoli
Crediti
Cassa
Altre
Passivo
Cap. sociale
Utili
Riserve
Fondi
Titoli
Debiti m-l
Debiti breve
Debiti comm.
Altre
……..
Fatturato
……
Marg. Operativo
…….
Utile netto
Attivo
Passivo
Imm.ni mat.
Imm.ni imm.
Imm.ni fin
Mat. Prime
Semilav.
Prod. finiti
Titoli
Crediti
Cassa
Altre
Cap. sociale
Utili
Riserve
Fondi
Titoli
Debiti m-l
Debiti breve
Debiti comm.
Altre
Mobilizzazione dell’attivo – Finanziamento capitale fisso e circolante
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Il ruolo della banca nel finanziamento dell’impresa:
mobilizzazione attivo - finanziamento
Finanziamento
congiunturale.
Fase negativa:
Crescita crediti.
Crescita scorte
prod. finiti.
Merchant bank
smobilizzo
Attivo
Imm.ni mat.
Imm.ni imm.
Imm.ni fin
Mat. Prime
Semilav.
Prod. finiti
Titoli
Crediti
Cassa
Altre
Passivo
Cap. sociale
Utili
Riserve
Fondi
Titoli
Debiti m-l
Debiti breve
Debiti comm.
Altre
Venture capital
Advisor (azioni)
Advisor(titoli)
Finanz.ti m-l
Banca comm.le
Fase positiva.
Crescita fatturato. Investimenti
di potenziamento.
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Il ruolo della banca nel finanziamento
dell’impresa (3)
L’aumento del patrimonio per crescita esterna, può
implicare una serie di operazioni tra cui:
• la ricerca di soci, ove l’azienda non è quotata in borsa;
• il finanziamento diretto dell’aumento di capitale. Qui si
possono configurare tre ipotesi:
– partecipazione minoritaria non in partenership;
– partnership in ambito merchant bank;
– partenership in ambito venture capital.
• sottoscrizione immediata per il collocamento sul mercato;
• favorire il collocamento.
18
Il ruolo della banca nel finanziamento
dell’impresa (4)
L’indebitamento a medio-lungo termine, all’infuori
dell’indebitamento commerciale, può avvenire o con il
ricorso ad una banca o emettendo titoli.
In entrambi i casi le banche svolgono un importante ruolo:
• di finanziamento con mutui, leasing;
• di advisor, favorendo il collocamento dei titoli sul mercato,
anche, se previsto, garantendo la sottoscrizione con
intervento diretto;
• gestendo successivamente le fasi di gestione dell’operazione
nel pagamento degli interessi e nell’estinzione del mutuo.
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Il ruolo della banca nel finanziamento
dell’impresa (5)
•
•
•
•
•
Il finanziamento delle necessità a breve che avviene
nell’ambito della banca commerciale, con tutte le formule
previste:
smobilizzo crediti (sconto, cartolarizzazione, factoring),
riporti, pronti contro termine, anticipi su fattura o merci;
intervento nelle operazioni con l’estero anticipi, credito
documentario, etc.
prestazione di fideiussione negli appalti;
gestione di tesoreria grazie all’utilizzo del c/c;
altri servizi alle imprese.
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Il ruolo della banca nel finanziamento
dell’impresa (6)
In un rapporto di lunga durata diventa fondamentale assistere
l’impresa nei momenti importanti:
• nuovi investimenti, favorendo nella migliore combinazione
possibile il reperimento di capitali di debito o di proprietà;
• finanziamento dell’aumento del fatturato nella fase di crescita
dell’impresa adeguando la linea di credito;
• garantire i finanziamenti a costi ragionevoli nelle fasi
congiunturali negative:
– aumenta la giacenza di prodotti finiti poiché le previsioni di
vendita ( fatto durante il boom) si rivelano inferiori alle
vendite effettive (nella recessione);
– aumenta il livello dei crediti poiché il mercato è meno
liquido.
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Il ruolo della banca nel finanziamento della famiglia
Attivo
Immobiliz. materiali
•Immobili
•Mobili
•Auto
•Elettr., Hi Fi, computer
Imm. Immateriali
•Studio
•Aggiorn. Profess.le
Imm.ni finanziarie
•Azioni, quote, ass.ni
•Titoli
Crediti
Depositi
Cassa
Passivo
Patrimonio
Indebitamento a m-l
•Mutuo
•Pegno
•Cessione quinto stip.
•Indebitamento a breve
•Credito consumo
•Cambiali
•Carte di credito
•Apercredito c/c
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Il ruolo della banca nel finanziamento della
famiglia (2)
La logica del rapporto banca-famiglia, va inquadrata
nell’ambito del ciclo di vita della famiglia e delle molteplici
necessità di quest’ultima con riferimento:
• alla gestione dello stipendio e delle necessità di sostituzione
del contante o della necessaria elasticità di cassa (conto
corrente e relativi servizi, monetica, apercredito in c/c);
• al finanziamento dell’acquisto dei mobili al momento del
matrimonio o al completamento della casa o rinnovo di
arredamento successivamente (cessione quinto, cambiali,
credito al consumo, etc.);
• al finanziamento dell’acquisto dell’auto (credito al
consumo)
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Il ruolo della banca nel finanziamento della
famiglia (3)
• all’acquisto dell’abitazione, del garage, seconda casa, etc di
solito effettuata utilizzando diversi strumenti come il mutuo
con ipoteca sugli immobili, cessione quinto stipendio e
indebitamento con i parenti;
• alle spese per lo studio dei figli o per l’aggiornamento
professionale (cessione quinto, prestito d’onore);
• a importanti spese sanitarie (interventi chirurgici),
utilizzando forme di finanziamento a medio termine;
• elasticità di cassa per gestire con aderenza al bisogno le
spese correnti (apercredito in c/c, carte di credito).
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Il ruolo della banca nel finanziamento della
famiglia (4)
Con riferimento alla capacità di risparmio le esigenze della
famiglia sono:
• gestione della formazione del risparmio (depositi a
risparmio, c/c, assicurazione e fondi accumulo);
• previdenza
integrativa
per
malattie,
pensione,
disoccupazione, spese improvvise (investimenti redditizi e
in grado di proteggere dalla svalutazione);
• investimento futuro per spese in immobilizzazioni (casa,
matrimonio figli, università figli, etc.) che necessitano di
investimenti rivolti alla redditività e alla protezione dalla
svalutazione;
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Il ruolo della banca nel finanziamento della
famiglia (5)
• gestione dei flussi di cassa con l’utilizzo del c/c o per i più
giovani o più anziani con il deposito di risparmio ordinario;
• gestione dei sostituti del contante con l’utilizzo di carte di
credito e di debito;
• gestione dei pagamenti delle utenze;
• assistenza e servizi di negoziazione titoli e valuta;
• gestione patrimoniale e custodia e amministrazione titoli.
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Definizione di banca
La banca è un’azienda di produzione che svolge
sistematicamente, istituzionalmente e a proprio rischio
un’attività di intermediazione finanziaria, cioè un’attività di
conferimento di risorse finanziarie a titolo di credito,
utilizzando prevalentemente risorse finanziarie ottenute da
terzi a titolo di debito e in parte minore a titolo di capitale
proprio. Tali debiti sono storicamente caratterizzati da
scadenza a vista e assumono forma tecnica idonea a fungere
da mezzo di pagamento in sostituzione della moneta legale.
Un ruolo sempre più importante va assumendo l’erogazione
di servizi sia monetari, sia finanziari, sia consulenziali.
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Le aree di attività nel sostegno finanziario
all’economia
• Merchant banking (banche d’affari), realizzazione di investimenti
in aziende sotto forma di capitale attraverso l’assunzione, la gestione
e lo smobilizzo di partecipazioni, prevalentemente di minoranza e di
società non quotate in borsa.
• Investment banking, assiste le imprese nel placement di titoli sia
come ideazione dell’operazione, sia nella sottoscrizione, sia di
distribuzione. Quindi è attivo nel mercato secondario sia nella
vendita (broker per conto terzi) che nel trading (compravendita con
assunzione del rischio dell’operazione). Quindi nelle operazioni di
M& A e di corporate finance (apporto/trasformazione del capitale di
debito, ad es. cartolarizzazione). Finanziamenti a breve e mediolungo termine.
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Schema delle attività dell’investment bank
Asset
management
Investment
banking
Placement
Mercato
secondario
Corporate
leding
Quotazione
Corporate
finance
Advisory
Acquisition finance
Merchant
banking
M&A
Leverage buy-out
Project financing
Venture capital
Export finance
Expansion finance
Securitization
Valutazione imprese
Ristrutturazione passivo
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Le aree di attività nel sostegno
finanziario all’economia (2)
• L’asset management, gestione della ricchezza finanziaria
per conto di terzi. In tale ambito il private banking riguarda
il detto servizio riservato alla clientela di fascia superiore,
anche di natura consulenziale (fiscale, assicurativa,
previdenziale, successoria,et.).
• Sempre in questo campo vanno segnalate le gestioni
collettive come i fondi comuni di investimento aperti e le
Sicav (società di investimento a capitale variabile) e i fondi
pensione.
• L’attività assicurativa, che unitamente alla gestione di fondi
comuni e sicav è proibita alle banche; possono, però,
partecipare apposite società.
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Schema delle attività di asset management
Asset
management
Private
banking
Gestioni
patrimoniali
mobiliari
Gestioni
patrimoniali
di fondi
Gestioni
Sicav
Fondi
comuni
aperti
Fondi
pensione
31
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Le funzioni e ruolo della banca nel mercato finanziario