Johann Joachim Winckelmann
e il Neoclassicismo
Lezioni d'Autore
“La generale e principale
caratteristica dei capolavori
greci è una nobile semplicità e
una quieta grandezza, sia nella
posizione sia nell’espressione.
Come la profondità del mare che
resta sempre immobile per quanto
agitata ne sia la superficie,
l’espressione delle figure greche,
per quanto agitate da passioni,
mostra sempre un’anima grande e
posata”.
(J. J. Winckelmann, Storia
dell’arte dell’antichità, 1764)
Angelica Kauffman,
J. J. Winckelmann (1764)
Zurigo, Kunsthaus,
www.webalice.it
I caratteri fondamentali del Neoclassicismo
Fiorisce dalla metà del XVIII secolo al
primo trentennio del XIX.
Caratteristica specifica è l’amore per le
antichità archeologiche.
Nel 1738: Apertura degli scavi di Pompei ed Ercolano
I canoni dell’arte classica sono il
riferimento costante.
Il regime napoleonico ne è il naturale alveo
di sviluppo e il movimento ne è il cantore
ufficiale. Con la caduta di Napoleone il
Neoclassicismo scompare.
I più illustri esponenti del Neoclassicismo
A Roma lavorano i maggiori esponenti del
movimento:
il pittore tedesco Anton Raphael Mengs,
lo studioso tedesco Johann Joachim
Winckelmann,
il pittore francese Jacques-Louis David,
lo scultore veneto Antonio Canova,
lo scultore danese Bertel Thorvaldsen.
Jacques-Louis David, Il Giuramento degli Orazi
(1784, Parigi, Louvre)
Caratteri tipici del movimento neoclassico
- Armoniosa proporzione tra le parti
dell’arte greca classica e di quella romana
della prima età repubblicana  Rifiuto
dell’arte barocca e rococò.
- Napoleone: apporto teorico a questo
tipo di ideale con il riferimento alla romanità.
- Il “bello ideale” come canone unico di
tutte le arti: un bello non prodotto dalla
natura, ma risultante dalla selezione che l’arte
può fare degli elementi della natura.
- Agli eccessi barocchi vengono contrapposti,
secondo l’espressione di Winckelmann, una
“nobile semplicità e quieta grandezza”.
Il Neoclassicismo nelle arti
Nella scultura: scelta del marmo bianco e di
temi mitologici, espressione serena dei
soggetti rappresentati.
Nella pittura: ‘statuarietà’ dei soggetti,
impostazione razionale delle scene
rappresentate e scelta di temi mitologici o
storici.
Nella letteratura: recupero delle forme
tradizionali; imitazione dei modelli classici,
ritenuti non ulteriormente perfettibili e,
dunque, unica fonte d’ispirazione.
Antonio Canova, Amore e Psiche,
1788-93, Parigi, Louvre
Winckelmann, un nuovo approccio
metodologico alla storia dell'arte
Storia dell’arte antica (1763, trad. it.
Storia delle arti del disegno presso gli
antichi)
Per la prima volta, si abbozza una partizione
in periodi della storia dell’arte, fondata
sulla considerazione che i caratteri e le
scelte stilistiche sono frutto delle
condizioni socio-politico-culturali.
 La storia dell’arte diventa studio di
un’intera civiltà.
L’arte come manifestazione intellettuale a
sé stante
La storia dell’arte svincolata dalla vicenda
biografica degli autori.
 La storia dell’arte medioevale e moderna
divengono oggetto d’interesse e di studio in
Italia e in Europa.
Critica al Barocco, in nome di una razionale
scelta di equilibrio  pensiero illuminista.
Considerazione dell’importanza delle
tradizioni dei popoli  sviluppata poi dal
Romanticismo.
FINE
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