Università degli Studi di Napoli - Federico II
BCS E ATTIVITA’
RIPRODUTTIVA NELLA
SPECIE BOVINA
Rossella Di Palo
1
Introduzione


Il body condition score è un metodo visivo e
tattile che dà la possibilità di valutare la
condizione corporea di un animale,
basandosi su una scala di punteggio
numerica, continua in un intervallo
determinato, che varia in relazione alla
tipologia di attitudine prestata dall’animale.
Può essere considerato un utile strumento
d'analisi della gestione aziendale, in grado
di fornire delle indicazioni di massima sul
razionamento adottato e sul "management"
della stalla.
2
BCS

Body Condition Score riflette le interazioni tra:

Nutrizione
 Produzione

Stato Sanitario

Stima meglio del peso vivo delle misurazioni lineari e delle loro
combinazioni lo stato di ingrassamento.

Si attua mediante esame visivo e palpazione di determinate regioni del
corpo.

La variazione del tessuto adiposo sottocutaneo è correlata alla
variazione in toto.

Il metodo è valido per tutte le razze.

Le differenze tra genotipi determinano una diversa relazione tra BCS e
grado di adiposità totale di cui si deve tenere conto nella
determinazione del punteggio relativo al livello ottimale.
Metodi di misurazione del tessuto adiposo corporeo

a) MISURAZIONE DELL'ACQUA CORPOREA
Si stima la quantità di acqua corporea per mezzo di un marcatore
(ossido di deuterio, ossido di tritio, urea, potassio, ecc.); con idonee
equazioni di correlazione si risale agli altri componenti.

b)
TECNICHE DI VISUALIZZAZIONE
Ultrasuoni: mediante la diversa velocità di passaggio delle
onde sonore attraverso i diversi tessuti si misurano, ad esempio,
lo spessore del grasso sottocutaneo e l'area dei L.dorsi.
Tomografia computerizzata: visualizzazione tridimensionale
di una sezione trasversale dei corpo per mezzo di raggi X.
Risonanza magnetico nucleare: si tratta di una tecnica non
ancora utilizzata sugli animali, secondo quanto riportato da
SEHESTED (1987), la cui accuratezza compete con quella della
tomografia computerizzata.

c) MISURAZIONE DELLE DIMENSIONI DEGLI ADIPOCITI
SOTTOCUTANEI
Mediante biopsia si rilevano le variazioni di diametro degli adipociti
in relazione allo stadio di ingrossamento.

d) MISURAZIONI SOMATICHE
Dal peso vivo e/o dalle domensioni corporee si può stimare la
composizione corporea.

e) BODY CONDITION SCORE (BCS)
Valutazione dello stato di ingrassamento mediante palpazione e/o
visione di alcune regioni corporee e assegnazione di un punteggio
in base ad una scala di riferimento.
In caso di accumulo:

Il grasso muscolare aumenta in una prima fase fino a
150g di grasso/kg PV;

Il grasso perirenale tende a stabilizzarsi quando si
raggiunge i 250-300g grasso/kg PV;

Il grasso omentale e mesenterico aumentano in
maniera lineare;

Il grasso sottocutaneo aumenta proporzionalmente
secondo un andamento curvilineo.





Le variazioni di peso riscontrate nelle varie fasi fisiologiche non
riguardano uniformemente tutti i tessuti e gli organi ma
interessano significativamente il tessuto adiposo.
Esiste una differenza razziale nella distribuzione dei depositi
adiposi:
Frisona  depositi intra-addominali
Razze da carne  sottocutanei.
Indipendentemente dalla razza il grasso intramuscolare
costituisce il più grande deposito adiposo (25-45% del totale)
mentre quello sottocutaneo raggiunge il 30% circa nei soggetti
obesi.



Le variazioni di peso riscontrate nelle varie fasi fisiologiche non
riguardano uniformemente tutti i tessuti e gli organi ma
interessano significativamente il tessuto adiposo.
In caso di deficit oltre le 5 Mcal/d saranno mobilizzate anche
riserve proteiche.
Esiste una differenza razziale nella distribuzione dei depositi
adiposi:



Frisona  depositi intra-addominali
Razze da carne  sottocutanei.
Indipendentemente dalla razza il grasso intramuscolare
costituisce il più grande deposito adiposo (fino al 45% del totale)
mentre quello sottocutaneo raggiunge il 30% circa nei soggetti
obesi.
In caso di
mobilizzazione:

In valore assoluto la perdita maggiore si ha a
carico del tessuto adiposo intramuscolare ma
percentualmente la perdita maggiore è del
tessuto sottocutaneo.

Le variazioni di spessore avvengono in
maniera uniforme nell’ambito di ogni singolo
deposito anche se in maniera selettiva.

L’entità dei depositi è quindi un ottimo indice
dello strato fisiologico e nutrizionale.
Criteri di determinazione nella vacca da latte

Regioni da valutare: groppa, natica, base della coda,
fianco, torace. Ogni variazione di 1 punto di BCS
corrisponde ad una variazione di 82 kg di EBW
Bovina da latte
1
gravemente emaciato
2
magro
3
In forma
4
grasso
5
obeso
10
Come valutare il BCS nella
vacca da latte:


I punti anatomici da considerare nell’attribuzione del punteggio del
BCS sono i seguenti:
a) angolosità laterale del bacino che comprende l’area che
racchiude la tuberosità iliaca, l’articolazione coxofemorale e la
tuberosità ischiatica;

legamenti sacro-iliaci e sacro-ischiatici;

area caudale compresa tra il legamento sacro-ischiatico e la
tuberosità ischiatica (attacco della coda);

superficie tra la tuberosità iliaca ed ischiatica

Angolosità del
bacino

Legamenti

Tuberosità
iliache e
ischiatiche

Vertebre
BCS < 2
Angolosità pronunciata; legamenti
estremamente visibili; tuberosità
spigolose; apofisi spinose e
trasverse evidenti
BCS 3

Angolosità demarcata;
legamenti ancora visibili;
tuberosità rotondeggianti
(moderata copertura
muscolare percettibbili
depositi adiposi); apofisi
distinguibili alla pressione.
BCS 3,5

Angolosità arrotondata;
legamenti appena visibili;
tuberosità rotonde; Apofisi non
demarcate (consitente copertura
muscolare evidenti depositi
adiposi)
BCS 4,5

Angolosità appena
percettibile; legamenti non
visibili; tuberosità tendenti
al convesso; apofisi non
distinguibili; mancanza di
depressione tra trasversi e
spinosi.
BCS 5

Vacca
obesa
Quando valutare il BCS:








Importante valutare il BCS della mandria per
definire se il problema è generalizzato o
riferibile al singolo soggetto.
La valutazione andrebbe effettuata per ogni
stadio del ciclo produttivo.
Possibilità di confronto di gruppi simili in
diversi periodi dell'anno o con diversi schemi
nutrizionali.
Valutazione del BCS al momento del cambio
di livello alimentare,
Nell'immediato post-partum
Al picco della lattazione
A metà' lattazione
All'asciutta.
Correlazione tra BCS e attività
riproduttiva nella bovina dal latte
23
RAPPORTO TRA BCS NEL PERIODO DEL PERIPARTO E
FUNZIONE RIPRODUTTIVA NELLA VACCA DA LATTE
La fertilità degli animali risulta oggi uno dei punti critici della
redditività degli allevamenti di bovini. Negli ultimi decenni le
produzioni hanno avuto un incremento molto forte, grazie sia al
miglioramento genetico sia alle migliori condizioni di allevamento e
sanitarie.
Aumento notevole dello stress degli animali
Riduzione delle performance riproduttive
24
Periodo di transizione


Durante le ultime 3 settimane di gravidanza, lo stato endocrino
della vacca si modifica molto rapidamente per prepararsi a
sostenere la secrezione di latte.
Marcato aumento del fabbisogno di nutrienti per soddisfare lo
sviluppo fetale e l'attività della mammella;
assunzione di sostanza secca spesso inferiore alla richiesta.
La perdita di 1,0-1,5 punti di BCS nel periodo di
transizione:
 aumenta
il rischio nel post-partum di malattie
metaboliche e riproduttive;
ritarda la prima ovulazione dopo il parto;
riduce la probabilità di gravidanza;
allungamento dell'intervallo parto-prima inseminazione.
(Garnsworthy e Webb, 1999; Kadokawa e Martin, 2006).
25
Post partum
La fase più critica è l’inizio della lattazione, quando
l’ingestione di alimenti non è sufficiente a
controbilanciare i bisogni energetici del picco di
lattazione
mobilizzazione fino al
60% o anche più dei
debito energetico
depositi adiposi
Tasso di concepimento:
 maggiore del 60% se le vacche non
perdevano più di 0,5 unità o aumentano di
peso;
 compreso tra 53% e 25% con perdita di
BCS variabili tra 0,5 e 1 unità:
 compreso tra 38% e 17% con perdita di
BCS ≥ 1.
(Butler,2000),
26
Sembra che le vacche in condizione corporea migliore sono quelle
candidate a perdere maggiormente peso (+1,0 unità di BCS) con
aumento dell’intervallo parto-primo calore.
CAUSE


valori ematici elevati di NEFA e di β-idrossibutirrato;
ridotte concentrazioni di:



insulina,
glucosio
IGF-I
(Grummer et al. 2004).
AUMENTA IL RISCHIO DI:
ipocalcemia,
acidosi,
steatosi epatica
dislocazione abomasale
(Gr¨ohn, and Rajala- Schultz 2000; Maizon et al. 2004; Overton and Waldron 2004).
28
Mortalità embrionale



Una riduzione di 1 punto di BCS entro 30 giorni dal
parto raddoppia il tasso di interruzioni di
gravidanza (Lopez et al., 2002)
l’entità delle perdite embrionali è maggiore nelle
vacche che perdono condizione fisica nello stadio
precoce di gravidanza (Silke et al., 2002).
I rapporti che legano la perdita di BCS alle
interruzioni di gravidanza non sono ancora del
tutto noti ma, è probabile che ciò dipenda:
 direttamente dalla perdita di tessuto adiposo;
 dalla qualità degli ovociti, poiché le percentuali
di cleavage e di formazione di blastocisti sono
più elevate nelle vacche con BCS più elevato.
29

Effetti a lungo termine del Bilancio energetico
Negativo nel periparto si determinano a carico della
qualità degli oociti al ripristino della funzionalità
ovarica, 30–60 giorni dopo.
La competenza allo sviluppo degli oociti nelle vacche
soprappeso, in cui il declino del bilancio energetico
nelle prime 2 settimane dal parto è elevato ed il ritorno
al bilancio energetico positivo è ritardato, è ridotta fino
a 100 giorni dopo il parto (Kruyp et al., 1998).
In bovine che partoriscono con bassi valori di BCS (< 2,5)
la mancanza di depositi adiposi cui attingere può
determinare un rallentamento nella ripresa dell'attività
ovarica.
CAUSE
 Bassa frequenza nella pulsatilità dell’LH;
 Ridotta concentrazione di estradiolo;
 Assenza del picco di LH e della successiva
ovulazione;
 Bassi livelli ematici di insulina e di IGF-I;
 Riduzione del diametro del follicolo dominante;
 Riduzione della concentrazione di Leptina;
(Roche et al., 2006; Crowe et al., 2008; Beam and Butler, 1999; Butler, 2000).
31
Ruolo della leptina
La leptina è una citochina secreta principalmente dal
tessuto adiposo.
 Nei ruminanti, le concentrazioni di leptina circolanti
sono correlate positivamente con grasso corporeo
 Il calo della produzione di leptina è probabile che sia
dovuto in parte al saldo negativo di energia.



E’ stato supposto che essa possa agire come un
segnale diretto metabolico ai siti del sistema nervoso
centrale per il rilascio pulsatile di LH;
Infatti, la frequenza di LH pulsatile è stata trovata
positivamente correlata con il bilancio energetico e con
la concentrazione di leptina nel plasma.
Sembra, inoltre, probabile che la leptina accompagni
l’IGF-I per il controllo della ripresa dell'ovulazione.
(Nagatani S. et al. 1998; Blache D et al. 2000; Butler WR 2000;
Kadokawa H et al. 2000; Block SS et al. 2001).
32
Si ritiene che l’optimum dell’efficienza riproduttiva
si ottenga con perdite di BCS non superiori a 0,5
unità durante il periodo post partum;
I valori ottimali indicati di BCS al parto per la
bovina da latte oscillano tra 3 e 3,5 nelle primipare
Alcuni autori in ricerche più recenti affermano,
tuttavia, che le vacche che manifestano una
maggiore efficienza riproduttiva sono quelle che
partoriscono con valori di BCS non elevati,
compresi tra 2.75 e 3.0 e che, comunque, non
perdano più di 0,5 punti di BCS tra il parto ed il
primo servizio
(Overton and Waldron 2004; Mulligan et al. 2006)
33
I maggiori costi economici dovuti ad un incremento del periodo
parto-concepimento (days open) sono causati essenzialmente
da:





Una minore produzione di latte/anno
Un minor numero di parti per anno
Aumento del costo del seme dovuto all’aumento del numero di
inseminazioni per gravidanza
Incremento dei costi veterinari
Aumento della rimonta obbligata (eliminazione forzata di
soggetti vuoti) e minore disponibilità per la rimonta volontaria
(ritardo del processo selettivo nella mandria).
Conclusione



La valutazione della condizione corporea è uno strumento molto
utile per il monitoraggio dei depositi adiposi di bovine e bufale da
latte.
In ambedue le specie il BCS può essere uno strumento utile per
monitorare l’efficienza dell’attività produttiva e riproduttiva.
La mandria dovrebbe essere continuamente monitorata ed una
valutazione accurata dovrebbe essere eseguita più volte nel corso
della vita produttiva, e precisamente:




Entro un mese dal parto, per valutare l’entità del bilancio
energetico negativo (maggiore nelle bovine ma presente oggi anche
nella bufala);
A metà lattazione, per monitorare il razionamento che dovrebbe
garantire una adeguata ripresa di condizione corporea in ambedue
le specie;
A fine lattazione, per adeguare al meglio la razione da impiegare
in asciutta, in modo che gli animali arrivino al parto nella giusta
condizione corporea.
Durante l'asciutta, per garantire una presenza adeguata di riserve
corporee al parto, evitando difetti ma anche gli eccessi, che sono
molto più frequenti in alcune mandrie bufaline.
35
BCS Bovini da carne (scala
da 1 a 9)
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
37
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bcs vacca da latte