L’economia internazionale
1973-2008
• Dopo il 1973 si ha un rallentamento della
crescita economia;
• Rallentamento del tasso di crescita della
produttività nell’industria manifatturiera;
• Aumento della disoccupazione;
• Dal keynesismo al neo-liberismo;
• La globalizzazione
1
Tassi medi annui di crescita del Pil pro-capite
10
8
6
Regno Unito
Francia
4
Germania
Stati Uniti
Russia (Urss)
2
Giappone
Italia
0
1820-1870
1870-1913
1913-1950
1950-1973
1973-1995
1995-2008
-2
-4
2
Tassi di crescita del Pil pro-capite:
• 1950-1973:
–
–
–
–
–
–
–
Europa occidentale
Stati Uniti
Europa orientale
Giappone
Asia (escluso Giappone)
America latina
Africa
4,1% (media annua)
2,5%
3,8%
8,1%
2,9%
2,6%
2,0%
• 1973-2003:
–
–
–
–
–
–
–
Europa occidentale
Stati Uniti
Europa orientale
Giappone
Asia (escluso Giappone)
America latina
Africa
1,9%
1,9%
0,9%
2,1%
3,9%
0,8%
0,3%
3
Il tasso di inflazione (dal 1950)
18
16
14
12
Francia
10
Germania
8
Giappone
6
Italia
4
Regno Unito
2
Stati Uniti
0
-2
4
L’inflazione
• Sino al 1968 nei paesi sviluppati dell’Occidente
si ha una bassa inflazione:
– 1953-65: 2,1% (media annua)
– 1966-68: 3,2%
“
“
– 1969-71: 4,8%
“
“
• Primo (1973) e secondo (1979) shock
petrolifero:
– 1972-84: il tasso medio annuo di inflazione sale al
9,1%
• L’inflazione rallenta negli anni ottanta:
– 1988-94: il tasso medio annuo di inflazione scende al
3,4%
5
La ricomparsa della
disoccupazione
14
12
10
Francia
8
Germania
6
Giappone
Italia
4
Regno Unito
2
Stati Uniti
2010
2008
2001
1995
1992-94
1989-91
1985-87
1982-84
1979-81
1976-78
1973-75
1968-72
1958-62
1948-52
0
6
La ricomparsa della
disoccupazione strutturale - II
• L’aumento della disoccupazione inizia con il
primo shock petrolifero;
• Ma la disoccupazione resta elevata anche nelle
fasi di crescita dell’economia;
7
Crisi dei bilanci statali
• Dal 1975 aumentano i disavanzi dei bilanci statali a
causa del rallentamento della crescita economica e
dell’aumento delle spese per i programmi sociali;
• L’aumento del deficit porta con sé quello del debito
pubblico.
8
Dal keynesismo al neo-liberismo
• I keynesiani: alti salari, pieno impiego e lo stato assistenziale
sostengono la domanda aggregata che alimenta la crescita
economica. Fallimento del mercato;
• I neoliberisti: le politiche keynesiane portano la spesa pubblica fuori
controllo e sono la causa della stagflazione degli anni ‘70.
Fallimento dello stato;
• Le politiche economiche neoliberiste:
– Dalla gestione della domanda alla politica economica dal lato
dell’offerta. Riduzione del ruolo dello stato nell’economia:
• Assicurare il buon funzionamento dei mercati (dei prodotti e del lavoro)
eliminando gli ostacoli alla concorrenza;
• Liberalizzazione dei mercati (deregulation);
• Riduzione della pressione fiscale, soprattutto sui ricchi;
• Riduzione della spesa pubblica, soprattutto per il welfare;
• Privatizzazione delle imprese pubbliche.
9
La Globalizzazione
• L’economia globale (crescente integrazione dei
mercati mondiali).
• Da cosa deriva l’economia globale?
– Ristrutturazione delle imprese: frammentazione della
catena del valore;
– Impiego delle nuove tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (computer, informatica,
elettronica, internet);
– Le politiche economiche sostenute dai paesi
occidentali e dalle istituzioni economiche
internazionali (FMI, Banca Mondiale, WTO).
10
Il ruolo delle istituzioni
economiche internazionali
• Il “Washington Consensus”:
– Privatizzazione delle imprese e dei servizi
pubblici;
– Liberalizzazione dei prezzi, del commercio
con l’estero e dei movimenti di capitale;
– Politiche fiscali ortodosse;
– Deregolamentazione dei mercati.
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