NEUROPATIA RETINOPATIA CATARATTA ATERO SCLEROSI NEFROPATIA Definizione La R.D. è una complicanza vascolare altamente specifica sia del tipo I che del tipo II di Diabete Mellito Fattori di rischio Durata del diabete : dopo i 20 anni di malattia quasi tutti i pazienti hanno una qualche forma di RD Ipertensione arteriosa Iperlipidemia Proteinuria e creatinemia elevata Malattia cardiovascolare Gravidanza e postpartum fino ad un anno Fisiopatologia Perdita della funzionalità dei periciti dei capillari. Sfiancamento della parete dei capillari e formazione di microaneurismi. Obliterazione di capillari e arteriole. Rottura barriera ematoretinica e aumento della permeabilità vascolare dei capillari. Proliferazione di neovasi e di tessuto fibroso. Coartazione del vitreo con trazione del tessuto fibrotico emorragia vitreale e distacco retinico. Lesioni retiniche Alterazione dell'autoregolazione del flusso sanguigno (presente nei soggetti con DM anche senza retinopatia) per perdita dei periciti. Lesioni retiniche Microaneurismi (ectasie sacculari della parete dei capillari) Emorragie intraretiniche (puntiformi e a fiamma) Lesioni retiniche Alterazioni microvascolari intraretiniche (IRMA): vasi con proliferazione endoteliale che formano shunt attraverso aree di non perfusione Lesioni retiniche Alterazioni del calibro delle vene (dilatazione, aspetto moniliforme, formazione di anse) adiacenti ad aree di non perfusione Lesioni retiniche Retinopatia diabetica proliferante : proliferazione di tubuli di cellule endoteliali intorno al disco ottico o ai margini delle aree di non perfusione. Lesioni retiniche I neovasi si propagano sulla superficie della retina e lungo i tralci vitreali, sono molto fragili e possono esitare in emorragie vitreali Lesioni retiniche La NV retinica ha tendenza a divenire fibrotica e a contrarsi partendo dal disco otttico e circondando le arcate vascolari ↓ Trazione sulla regione maculare e distacco retinico Lesioni retiniche Edema maculare L'interessamento della macula può essere presente qualunque sia il grado di retinopatia Lesioni retiniche Edema maculare Mancata perfusione dei capillari parafoveali Ristagno di liquido intraretinico con o senza essudati lipidici ed alterazioni cistoidi Emorragia maculare Lesioni retiniche Edema maculare Trazione per proliferazione di tessuto fibroso → distacco maculare → foro maculare Gradi della RD Retinopatia diabetica non proliferante (RDNP) RDNP lieve Almeno 1 microaneurisma RDNP moderata Emorragie e microaneurismi Essudati molli, irregolarità del calibro venoso, IRMA RDNP grave Emorragie e microaneurismi in tutti e 4 i quadranti oppure IRMA in almeno 1 quadrante oppure Vene moniliformi in almeno 2 quadranti Gradi della RD Retinopatia diabetica proliferante (RDP) RDP iniziale Neovasi RDP ad alto rischio NVD ≥ 1/3 - ½ dell'area del disco ottico oppure NVD ed emorragie preretiniche o vitreali oppure ETDRS : 1991 NVND ≥ ½ dell'area discale ed emorragie Gradi della RD Edema maculare clinicamente significativo (EMCS) Ispessimento della retina localizzato a meno di 500 micron dal centro della macula oppure Essudati duri con ispessimento della retina adiacente localizzati a meno di 500 micron dal centro della macula oppure Una zona di ispessimento di 1 diametro papillare ETDRS : 1991 Diagnosi Visita oculistica completa Fotografia del fundus oculi Fluorangiografia retinica OCT Prevenzione La terapia intensiva riduce in modo clinicamente significativo la RD del 35-74%; la RDNP grave, la RDP e la necessità di un trattamento laser del 45%; l'inizio di qualsiasi forma di RD del 27%*. Il controllo ottimale della PA riduce il rischio di progressione della RD. * DCCT : Diabetes Control and Complications Trial, 1995 Prevenzione Prima visita oculistica : perché Il motivo principale per cui eseguire lo screening della retinopatia diabetica e seguire il paziente nel tempo è la dimostrata* efficacia del trattamento laser nel prevenire un grave deficit visivo * DRS : Diabetic Retinopaty Study ETDRS : Early Treatment Diabetic Retinopaty Study DRVS : Diabetic Retinopaty Vitrectomy Study DCCT : Diabetic Control and Complication Trial Prevenzione Prima visita oculistica : quando Diabete tipo I : 3-5 anni dopo la diagnosi Diabete tipo II : alla diagnosi Gravidanza : prima o precocemente nel primo trimestre ; successivamente ogni tre mesi fino ad un anno dopo il parto Trattamento La fotocoagulazione laser è efficace nel ridurre il rischio di grave perdita visiva da RDP ad alto rischio (DRS, 1976) La fotocoagulazione laser riduce il rischio di moderata perdita di visus ; è indicata quando la RD si avvicina allo stadio ad alto rischio (ETDRS, 1991) La fotocoagulazione laser focale dell'EMCS è efficace nell'arrestare la progressione e ridurre l'edema maculare (ETDRS, 1995) Negli iocchi con NV molto grave la vitrectomia precoce aumenta la possibilità di mantenere un visus ≥ 5/10 (DRVS, 1990) Trattamento Protocollo terapeutico Iniziale FC panretinica quando la RD si avvicina o raggiunge lo stadio ad alto rischio Trattamento Protocollo terapeutico Controlli ogni 4 mesi dopo il trattamento Ritrattamento di lesioni persistenti o recidivanti Trattamento Protocollo terapeutico Trattamento focale dell'Edema Maculare (prima della FC panretinica, se programmata) Nefropatia Diabetica Definizione Presenza di proteinuria persistente (> 0,300 mg/die) in un paziente diabetico, in assenza di altre nefropatie,infezione urinaria o insufficienza cardiaca. Epidemiologia 1) Diabete Mellito Insulino Dipendente (tipo 1) Presente nel 40% circa dei pazienti, la nefropatia raramente si sviluppa prima di 10 anni dalla insorgenza del diabete; raggiunge un picco dopo 15-20 anni; raramente si sviluppa dopo 30 a. dalla diagnosi di diabete Nefropatia Diabetica 2) Diabete Mellito Non Insulino Dpendente (tipo 2) Presente nel 15% circa dei pazienti, la insorgenza di nefropatia aumenta con la durata della malattia diabetica. Il rischio di nefropatia è comunque molto basso in un soggetto normoalbuminurico dopo 30 anni di diabete. Nefropatia Diabetica Storia Naturale e Quadro Clinico (Diabete Insulino Dipendente) 1)Ipertrofia-Iperfunzione Nelle fasi iniziali della malattia diabetica,prima dell’ inizio della terapia insulinica: segni di iperfiltrazione (aumento VFG fino a 40%), microalbuminuria, aumento volume dei reni, ipertrofia glomerulare. Queste modificazioni scompaiono dopo terapia insulinica, persistendo solo discreto aumento VFG Nefropatia Diabetica 2)Nefropatia subclinica (silente) • Dopo 2-3 anni dall’inizio del diabete comparsa di microalbuminuria* da sforzo • Persiste aumento VFG, • Dimostrati aumento del mesangio e ispessimento delle membrane basali glomerulari. Alterazioni reversibili con controllo ottimale della glicemia *Microalbuminuria = escrezione urinaria > 30 mg < 300 mg/die (> 20 < 200 mg/min) Nefropatia Diabetica 3) Nefropatia diabetica incipiente In media dopo 10-15 anni dall’inizio del diabete riscontro di microalbuminuria persistente, predittiva di sviluppo di nefropatia diabetica clinica in oltre l’80% dei casi. • VFG aumentato o normale • Pressione arteriosa aumentata o normale • Aumento matrice mesangiale e ispessimento membrane basali Nefropatia Diabetica 4) Nefropatia Clinica • Proteinuria dosabile persistente con frequente sindrome nefrosica • Riduzione progressiva VFG (in media 1 ml/min/mese) • Ipertensione arteriosa • Glomerulosclerosi diabetica • Arteriolosclerosi Nefropatia Diabetica 5) Insufficienza renale cronica • Riduzione costante VFG • Ipertensione arteriosa • Uremia terminale (3-20 anni dopo l’inizio della nefropatia clinica) Nefropatia Diabetica Morfologia Glomeruli • Glomerulosclerosi diffusa • Glomerulosclerosi nodulare • Lesioni essudative (fibrin cap) • Gocce capsulari (capsular drop Nefropatia Diabetica Morfologia Tubuli • Atrofia tubulare • Membrane basali ispessite e slaminate • Degenerazione vacuolare Arteriole • Depositi ialini • Arteriolosclerosi Interstizio • Fibrosi interstiziale • Infiltrati infiammatori Nefropatia Diabetica • • • • Glomerulosclerosi diffusa. Accumulo diffuso nel mesangio di materiale eosinofilo, PAS-positivo. Aumento spessore pareti capillari. Riduzione pervietà lumi capillari. Ispessimento capsula di Bowman PAS 150x Nefropatia Diabetica Glomerulosclerosi diffusa. Presenza di materiale PASpositivo diffuso mesangiale e lungo la parete della arteriola. PAS 250x Nefropatia Diabetica Glomerulosclerosi diffusa. Presenza di materiale PASpositivo diffuso mesangiale e lungo la parete della arteriola.Microaneurisma (freccia) PAS 350x Nefropatia Diabetica Glomerulosclerosi nodulare Accumulo di materiale omogeneo, eosinofilo,PASpositivo, a forma rotondeggiante nodulare associato nelle aree mesangiali. Formazione di microaneurismi Nefropatia Diabetica Glomerulosclerosi nodulare. Grossi noduli di materiale amorfo. Anse aneurismatiche alla periferia. PAS 250x Nefropatia Diabetica Lesione essudativa (fibrin cap) in un capillare (freccia). Accumulo di materiale omogeneo, eosinofilo, PASpositivo fra membrana basale ed endotelio Nefropatia Diabetica Glomerulosclerosi diffusa. Gocce capsulari (capsular drop) Accumulo di materiale eosinofilo, PAS-positivo, fra membrana basale ed epitelio parietale della capsuladi Bowman Nefropatia Diabetica Estesi depositi di materiale ialino nella parete dei piccoli vasi. Ematossilina-eosina 250x Nefropatia Diabetica Immunofluorescenza Positività diffusa per IgG di tipo lineare* lungo le pareti capillari, la capsula di Bowman e le membrane tubulari Positività per IgM e C3 delle lesioni essudative** *da aumento permeabilità per alterazioni strutturali delle membrane **analoghi a quelli della GSSF Neuropatia presenza di sintomi e/o segni di disfunzione nervosa periferica nei pazienti diabetici dopo esclusione di altre cause. Boulton AJM et al, Diabetic Med 1998; 15:508-514 Neuropatia diabetica I pazienti diabetici possono sviluppare diverse forme di neuropatia: polineuropatia sensitivo-motoria distale e simmetrica, neuropatia autonomica, mononeuropatia. La forma più comune è la polineuropatia sensitivo-motoria distale e simmetrica che interessa il 30% dei diabetici. Boulton AJM et al, Diabetic Med 1998; 15:508-514 Incidence of Diabetic Neuropathy as a proportion of all diabetics 20 years after diagnosis No neuropathy 10% Asymptomatic 40% Symptomatic 50% CLASSIFICAZIONE Neuropatie focali e multifocali: • Mononeuropatie (craniali e focali degli arti) • Radiculopatie toracoaddominali • Amiotrofia o radiculoplessopatia l/s Polineruropatie simmetriche: • Sensitivomotoria cronica • Dolorosa acuta • Autonomica Neuropatie non diabetiche associate al diabete: • Neuropatie da intrappolamento • Stenosi spinali • CIDP (poliradiculopatia infiammatoria demielinizzante cronica) Neuropatia diabetica Negli USA il rischio di ulcerazioni del piede correlati con la neuropatia è stimata del 3% dei pazienti/anno. E’ stimato inoltre, che il 40% delle amputazioni non traumatiche sono dovute al diabete. Boulton AJM et al, Diabetic Med 1998; 15:508-514 FATTORI DI RISCHIO • • • • • • • Compenso glicemico – HbA1c Retinopatia e nefropatia diabetica Neuropatia autonomica Ipertensione arteriosa (> DM tipo 1) Età Fumo (> DM tipo 1) Altezza/ BMI/ dislipidemia/ macroangiopatia/ ipoinsulinemia/ grave chetoacidosi Neuropatie asimmetriche e focali Mononeuropatie: • 15% delle neuropatie diabetiche • Isolate o multiple • Insorgenza acuta in età medio-avanzata • Clinica: dolore, deficit motorio con scarso impegno sensitivo, areflessia. • Patogenesi: verosimilmente ischemica Boulton AJM et al, Diabetes Care 2004; 27: 1458-1486 Neuropatie asimmetriche e focali Mononeuropatie: (2) • Forma tipica interessamento oculomotore: oftalmoplegia acuta con diplopia, preceduta 3-7 gg prima da dolore ipsilaterale • Il risparmio della funzione pupillare la distingue dalle altre cause di oftalmoplegia ( aneurisma, neoplasia) • Risoluzione quadro clinico: 6-12 settimane per i nervi cranici, qualche mese per i periferici, possibili deficit residui. Boulton AJM et al, Diabetes Care 2004; 27: 1458-1486 Neuropatie asimmetriche e focali Neuropatie da intrappolamento: • Molto frequenti • Sedi di intrappolamento: tunnel carpale (n. mediano), tunnel cubitale (n. ulnare), testa peroneale (n. peroniero), tunnel tarsale (n. tibiale posteriore) Vinik A et al, Diabetes care 2004; 27:1783-1788 Neuropatie asimmetriche e focali Radiculopatie: • Clinica: dolore (urente, costrittivo, trafittivo o sordo), disestesia e iperestesia in aree del torace o dell’addome • Monoradiculopatie: esordio acuto, si risolvono in 3-4 mesi • Poliradiculopatie: esordio graduale, più frequenti recidive, durano più a lungo (1-2 anni) Stewart JD. Ann Neurol 1989; 25:233-238 Neuropatie asimmetriche e focali Radiculopatie: • Sintomatologia può simulare patologie viscerali • Emg muscoli paraspinali grande utilià diagnostica • Patogenesi: verosimilmente ischemica Stewart JD. Ann Neurol 1989; 25:233-238 Neuropatie asimmetriche e focali Amiotrofia: • Rara • Esordio insidioso: astenia, ipotrofia muscolatura prossimale arti inferiori, dolore, iporeflessia rotulea e/o achillea nell’arto colpito, scarse alterazioni sensitive. • La forma può estendersi controlateralmente • Associazione con calo ponderale e polineuropatia sensitivomotoria. Neuropatie asimmetriche e focali Amiotrofia: • Risoluzione in 3-18 mesi • Diagnosi: esclusione discopatie e neuropatie neoplastiche • Emg: essenziale per la diagnosi (denervazione cronica dei muscoli pelvifemorali) Polineuropatia diabetica: epidemiologia • Prevalenza: 10-90 % dei pazienti affetti da DM tipo 1 e 2 (Dick, 1988); media: 30% (Fedele, 1997) • Malgrado l’elevata prevalenza e l’impatto clinico della neuropatia diabetica, questa complicanza del diabete è quella meno diagnosticata e più spesso misconosciuta. EPIDEMIOLOGIA • Discrepanza dovuta a differenze metodologiche (sets di criteri neurofisiologici e clinici adottati, test diagnostici e tipo di misure) e demografiche (tipo di campione, età, durata di malattia) (Tesfaye et al., 1996) Polineuropatia diabetica: istopatologia • Degenerazione assonale con perdita di fibre mieliniche e amieliniche • Demielinizzazione segmentaria • Ispessimento della parete dei vasa nervorum Mizisin AP, Textbook of diabetic neuropathy, 2003; 83-87 Sural Nerve Biopsies in Man Axon Counts in Human Sural Nerves NEUROPATOLOGIA Perdita assonale Degenerazione walleriana Axon Loss in Diabetic Neuropathy Polineuropatia diabetica: istopatologia • Rigenerazione assonale, >nelle fibre amieliniche • L’entità della rigenerazione assonale è inversamente proporzionale a quella della perdita di fibre. Diabetic Peripheral Nerve Damage NEUROPATOLOGIA Rigenerazione assonale Polineuropatia diabetica: istopatologia Alterazioni precoci sono quelle microangiopatiche endonevriali, anormalità delle cellule di Schwann e degenerazione delle fibre amieliniche. Malik RA, Diabetologia 2005; 48: 578-85 La perdita di fibre correla con la gravità clinica e la distribuzione distale corrisponde alla localizzazione del deficit della funzione nervosa.