Principio di legalità, discrezionalità e attività amministrativa Prof. Avv. Francesco de Leonardis Principio di legalità • E’ la prima norma che sancisce espressamente il principio (in precedenza lo si era ricavato da nn cost.li: 97, 23, 100, 101, 113 Cost.) anche se non indica che la legge è fondamento di ogni potere • La n chiarisce che mentre l’attività privata è libera nel fine, quella amm.va persegue fini indicati dall’esterno • Non si tratta, quindi, solo di semplice soggezione al diritto (anche i soggetti privati sono soggetti alla legge) Attività vincolata • La legge però può indicare più del fine, può normare anche il percorso • La legge può non limitarsi a indicare i fini ma può predeterminare integralmente l’azione della pa: attività vincolata • Es. un organo di controllo che ravvisa un vizio “deve” annullare • Se la pa si discosta dalla disciplina c’è la violazione di legge Definizione • Principio di legalità si definisce come il principio per cui l’amministrazione trova nella legge la fonte del suo potere e i fini della sua azione • L’esplicazione dell’autorità deve trovare il proprio fondamento positivo, oltre che il proprio limite negativo, in una previa norma Varie versioni • La definizione proposta è quella del principio di legalità in senso formale: è invalido ogni atto della pa non autorizzato dalla legge (legge come limite positivo) • Si può ricostruire anche come principio di preferenza per la legge: la pa non può compiere atti contrastanti con la legge, ma può compiere atti che la legge non vieta (legge come limite negativo). Principio di legalità sostanziale • La legge non deve limitarsi all’attribuzione del potere ma ne deve disciplinare compiutamente l’esercizio • La legge non può attribuire poteri generici allo Stato (indirizzo e coordinamento delle regioni), alle Regioni (delega in bianco alle Giunte regionali), ai Comuni (regolamenti) Conseguenze • Necessità di esplicitare la n attributiva di potere • Se viene meno la corrispondenza tra provvedimento e leggeautotutela • Irretroattività • Caducazione di norma da parte della Corte Cost. Discrezionalità amministrativa • Anche quando la legge si limita a indicare il fine il percorso per arrivare al fine non è libero ma sottoposto a determinati principi • Nella scelta tra soluzioni tutte astrattamente compatibili con il perseguimento del fine la pa non è libera perché deve comunque curare al meglio interessi altrui Definizione di discrezionalità amm.va • La discrezionalità amministrativa è la scelta (ma anche i privati scelgono) finalizzata all’interesse generale (funzione ma c’è anche per i privati) e attuata attraverso il bilanciamento/ponderazione Esempi di discrezionalità • Un soprintendente si avvede che in un edificio storico si stanno facendo lavori: a) ordine di ripristino; b) autorizzazione in sanatoria con condizioni; c) autorizzazione in sanatoria pura e semplice • Determinazione piani urbanistici • Decisione in ordine alla forma di gestione di un servizio pubblico: in economia, etc. An, quid, quomodo, quando • An: scelta tra l’adottare o no (ann.to atto illegittimo in sede di autotutela) • Quid: scelta di un particolare tipo di contenuto (condizioni per lavori di ristrutturazione di edificio storico) • Quando: scelta in ordine al tempo in cui intervenire (attuazione interv.edificatori in un piano) • Quomodo: scelta nel procedimento Discrezionalità tecnica • Discrezionalità tecnica: la pa perviene alle sue determinazioni attraverso applicazione di sapere specialistico • Es. giudizio sulla preparazione di uno studente, sulla rilevanza artistica di un immobile • Manca assolutamente il bilanciamento • Le due posizioni sul sindacato: no (marzuoli), sì (ledda, cerulli irelli) • Tendenza giurisprudenziale: dal no a un timido sì Legittimità • L’atto deve quindi essere sottoposto a due controlli: inannzitutto deve essere compreso tra i tanti che l’attribuzione e la delimitazione del potere abbiano reso disponibile per quel fine (liceità/carenza di potere) • In secondo luogo deve essere conforme alla regola interna non scritta della funzionalità (legittimità) • L’area della legittimità è flessibile, mobile e ricca Liceità/legittimità • Ogni atto amministrativo dovrebbe essere “legale/lecito” ossia conforme alla legge (ossia non dovrebbe superare i confini stabiliti dalla legge) e, allo stesso tempo, legittimo (ossia conforme al principio di funzionalità). Corollari del principio di legalità • 1) Principio di nominatività (tipo di atto) • 2) Principio di tipicità (effetti) • Per qualcuno coincidono, altri (Satta) li criticano Definizione principio di nominatività • La p.a. per conseguire gli effetti tipici può ricorrere solo agli schemi o ai tipi di atti individuati in via generale dalla legge (numerus clausus) • Es.:non si possono introdurre nuove categorie di strumenti di pianificazione urbanistica Definizione del principio di tipicità • Predefinizione dei tipi di vicende giuridiche che possono essere prodotte dalla pa • Gli effetti di modificazione delle situazioni giuridiche di terzi ricollegati al provvedimento devono essere individuati in via generale dalla legge: principio di tipicità • La pa non può prevedere che gli effetti di un atto tipico siano decisi autonomamente da lei Esempi • Requisizione per ragioni di urgente necessità, di guerra • Espropriazione per esecuzione di opera pubblica, per ragioni d’interesse storicoartistico, di un brevetto industriale, per mancata osservanza obblighi di bonifica • Ognuna ha presupposti specifici, modalità proprie, contenuto tipico Concetto di attività amministrativa • Dall’atto/provvedimento all’attività • Attiva, consultiva e di controllo • I tre grandi aggregati: i pubblici servizi, le pubbliche funzioni e la gestione d’impresa • Atto tipico:provvedimento che è unilaterale e imperativo Categorie di provvedimenti • Autorizzatori: autorizzazioni (rimozione limite), abilitazioni (giudizio tecnico), nulla osta (rapporti tra pa) • Concessori (costitutive, traslative, sovvenzioni) • Ablatori: espropriazione, occupazione • Ordini e sanzioni • Di secondo grado: ann.to e revoca, convalida, ratifica… Importanza definizione • quello che resta fuori può perseguire fini propri! Non è soggetto alla giurisdizione del GA (problema comportamenti: es. occupazione sine titulo) • Il problema si pone essenzialmente per due ambiti: attività di diritto privato (anche qui i fini sono stabiliti dalla legge?) e attività favorevoli (concessioni, autorizzazioni) Concetto ampio di attività amministrativa • Non vi sono aree sottratte alla predeterminazione dei fini • L’attività amm.va quindi ricomprende attività di diritto pubblico (provvedimenti restrittivi e ampliativi) e attività di diritto privato (contratti, accordi, convenzioni); atti discrezionali e vincolati; provvedimenti e atti di organizzazione (ordini di servizio); atti certificativi; atti neutri (comunicazioni) etc.; comportamenti Concetto di legge • Il termine è inteso in senso ampio • Legge formale, dec.leg., d.l., regolamenti di delegificazione (non amministrativi), statuti (dopo il 2001) • Cost., leggi cost.li • Regolamenti comunitari, direttive, sentenze Corte Giust.