OBIETTIVI
Breve / lungo termine
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Normale modello di eliminazione intestinale: assenza di
stipsi, diarrea, incontinenza fecale, distensione addominale
¨
Assenza di complicanze prevenibili
Partecipazione della persona al programma per
mantenere/ promuovere un modello di eliminazione adeguato
1
ATTUAZIONE DI INTERVENTI
Educazione alla persona e alla comunità:
- dieta (anche con dietista)
- liquidi e fibre
- attività fisica
- abitudini (es. riflesso duodenocolico,
liquidi caldi…..)
Interventi educativi
/trattamenti
per
la
autogestione
di
terapie
2
ASSISTENZA DI COMUNITA’
¨
adattare attrezzature in ambiente domestico
¨
educazione e supporto ai familiari
contatti con associazioni di pazienti
collaborazione con esperti (es. assistente sociale,
enterostomista)
3
ATTUAZIONE DI INTERVENTI
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Uso di farmaci, clisteri, supposte
Applicazione sonda rettale
¨
Rimozione fecalomi
VEDI
LABORATORIO
Intubazione nasogastrica
¨
Gestione stomie intestinali
Controllo delle evacuazioni e conteggio del bilancio idrico
Applicazione isolamento se malattie trasmissibili
Pulizia e protezione della cute perianale/ peristomale
Rieducazione neuromuscolare (es. ginnastica intestinale,
massaggio addominale, biofeedback……)
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5
In: G.K. McFarland – E.A. McFarlane, “Procedure diagnostiche per infermieri
e protocolli”, Mc Graw Hill 1995
Classificazione dei lassativi.
LASSATIVI IN GRADO DI AUMENTARE IL VOLUME DELLE FECI
Aumentano il volume del residuo solido non assorbibile
Metilcellulosa; sterculia; agar; crusca; isphagula; psyllium
LASSATIVI OSMOTICI
Aumentano il contenuto di acqua nell'intestino
Purganti salini (fosfato di sodio, solfato di magnesio, idrossido di magnesio);
Carboidrati non assorbibili (Lattulosio, glicerina, sorbitolo, mannitolo)
LASSATIVI EMOLLIENTI DELLE FECI
Modificano la consistenza delle feci
Docusato di sodio;Olio di ricino
LASSATIVI STIMOLANTI
Aumentano la motilità e la secrezione intestinale
Derivati del difenilmetano(Fenolftalina, Bisacodile);
Derivati dell'Antrachinone(Senna, Cascara)
In: FARMACOVIGILANZA (http://www.farmacovigilanza.org)
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CLISTERI A
PICCOLO
VOLUME
Sequenza tecnica nel testo pag. 1188- 1189
7
CLISTERE A GRANDE
VOLUME
Sequenza tecnica nel testo pag. 1187- 1188, da emendare
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9
10
11
POSIZIONE:
LATERALE SINISTRA
( o di SIMS )
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CLISTERI : I RISCHI
1. TRAUMI MECCANICI:
* lesioni nella introduzione della sonda
* lesioni per pressione del liquido sulle
pareti intestinali
2. TRAUMI CHIMICI:
* lesioni per azione del liquido utilizzato sulla mucosa
3. TRAUMI TERMICI:
* lesioni per temperatura eccessiva del liquido
4. INFEZIONI:
* del paziente, per inoculazione di Clostridium Difficile
* degli operatori o altri pazienti, per diffusione di feci
contaminate
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TRATTAMENTI PER LA STIPSI
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STIPSI, DIARREA………..O FECALOMA?
Il ristagno di feci dure nel retto può
portare, con un ulteriore assorbimento di
acqua, ad una formazione “a stampo”che
non può più essere espulsa: il fecaloma
Le abbondanti feci che si depositano a
monte, liquide per fenomeni
putrefattivi, “colano” lungo le pareti del
retto e fuoriescono anche senza
controllo: è la diarrea paradossa
Per estrarre il fecaloma sarà necessario ammorbidirlo e/o frantumarlo
con le dita (digitoclasia) prima di effettuare la rimozione manuale
SAREBBE INSENSATO USARE UN LASSATIVO !
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STIPSI…..…O OCCLUSIONE?
La mancata emissione delle feci
per un lungo periodo potrebbe
essere segno di OCCLUSIONE
INTESTINALE
Si parla in questo caso di ILEO
MECCANICO (ostruzione da strozzamento,
compressione o da masse, es. tumori)
o di ILEO PARALITICO (dove manca la
peristalsi per lesioni vascolari o
neuromuscolari, es. infarto intestinale,
peritonite)
SAREBBE INSENSATO USARE UN LASSATIVO !
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In: G.K. McFarland – E.A. McFarlane, “Procedure diagnostiche per infermieri17 e
protocolli”, Mc Graw Hill 1995
TRATTARE LA
DIARREA
• Identificare e rimuovere le cause
• Ripristinare l’ equilibrio idroelettrolitico
(reidratazione per os o endovenosa)
• Adattare l’ alimentazione
• Garantire il fabbisogno calorico
• Trattare la sintomatologia:
- ridurre le emissioni fecali ed alleviare il dolore
(farmaci antidiarroici)
- proteggere la cute
• Se malattie trasmissibili applicare precauzioni standard
o“da contatto” secondo i casi (CDC 1996)
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FARMACI ANTIDIARROICI
1. INIBITORI DEL TRANSITO:morfina, codeina,
clonidina……..
2. ANTISECRETORI: loperamide, fenotiazine,
somatostatina, octreotide, corticosteroidi………
3. AGENTI INTRA-LUMINALI: adsorbenti,
colestiramina, bismuto, psillio, metilcellulosa……………
4. AGENTI PRO-ASSORBENTI
Antibiotici
In caso di infezioni intestinali
Fermenti e batteri
Utili come coadiuvanti per ripristinare la flora intestinale
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In: G.K. McFarland – E.A. McFarlane, “Procedure diagnostiche per infermieri
20
e protocolli”, Mc Graw Hill 1995
LE ENTEROSTOMIE
In quanto abboccamenti di un
tratto di intestino alla cute,
senza interposizione di uno
sfintere, le enterostomie sono
di norma INCONTINENTI
A seconda del tratto abboccato
alla cute, si distinguono:
• ileostomie
• ciecostomie
• colostomie ( ascendente,
trasversa, sigmoidea…)
VEDI
LABORATORIO
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…STOMIE PERCHE’
Una stomia può avere uno scopo
DECOMPRESSIVO, come in caso di occlusioni
intestinali; il paziente potrà così essere
stabilizzato, e se possibile preparato per
l’intervento radicale
Può anche nascere a PROTEZIONE di una
anastomosi che si presenti ad alto rischio di
deiscenza, o per motivi tecnici come la
anastomosi coloanale ultrabassa, o per
insufficiente pulizia dell’intestino, o per altri
fattori di rischio come ischemie ecc.
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ALCUNI PROBLEMI IPOTIZZABILI
DEFICIT NUTRIZIONALE correlato a ridotto
assorbimento
RISCHIO DI LESIONE CUTANEA della zona
peristomale ( contatto con gli effluenti )
RISCHIO DI INFEZIONE (soluzione di continuo dei
tessuti, malnutrizione, immunodepressione)
MANCANZA DI CONOSCENZE sullo sviluppo della
malattia e sulla gestione della stomia, correlato a
nuova condizione
DISTURBO DEL CONCETTO DI SE’ , correlato ad
alterazione dell’immagine corporea, timore di perdita
del ruolo sociale
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LE ENTEROSTOMIE
Più il tratto abboccato è distante dal retto, più le emissioni fecali
saranno liquide (fino a 1000 – 2000 ml/die nelle ileostomie) con
mancato assorbimento di nutrienti
Su questo dato si basano:
• la scelta della sacca di
raccolta
TIPI DI SACCHE
• il tipo di alimentazione
idonea
• la possibilità di
ripristinare una certa
continenza tramite
l’irrigazione trans-stomale
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Qualunque sacca si utilizzi, l’importante è che la
barriera adesiva sia dell’esatta misura dello
stoma, per evitare infiltrazioni, dermatiti da
contatto con gli effluenti, e distacco precoce
della sacca
In caso di stoma irregolare, è sempre
consigliabile creare una sagoma in cartone
con le dimensioni esatte, per facilitare il
ritaglio della barriera
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Prevenire le lesioni cutanee
• La stragrande maggioranza delle lesioni cutanee nello
stomizzato ha origine dal contatto con le feci
•Maggiormente a rischio l’ileostomizzato dove il materiale
enterico è ricco di enzimi digestivi ed è anche molto fluido
•Raramente vi sono sovrainfezioni, talvolta si riscontrano
impianti fungini dovuti all’ambiente umido
•Le lesioni da contatto guariscono spontaneamente in pochi
giorni una volta rimossa la causa
QUINDI: mantenere la cute asciutta e protetta dalle feci
QUINDI: non usare farmaci in assenza di una precisa
diagnosi
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COSA GUARDARE?
1)
LO STOMA
Il colore (normalmente rosso)
I due diametri (es. 36 x 27)
La protrusione sul livello
cutaneo, e se rimane la
stessa in diverse posizioni
Se sono presenti zone con
colore o forma particolari
Quanti fori sono visibili
E naturalmente, che tipo di
materiale esce……
2) LA GIUNZIONE MUCOCUTANEA: se sono presenti separazioni, che
caratteristiche hanno i tessuti
3) LA CUTE: se è integra o se presenta lesioni
Nel secondo caso: dimensioni, colore, forma, essudato….
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4) L’ADDOME: se è simmetrico o se intorno allo stoma vi sono asimmetrie
CONTINENZA ?
Nelle COLOSTOMIE è possibile rieducare
l’intestino con l’ IRRIGAZIONE, se vi è un tratto
di colon sufficiente ad avere feci semi-solide
Deve essere esclusa la presenza di
controindicazioni, quali ad es. diverticoli, e
conviene essere liberi da radio e
chemioterapia…………..
Nelle ILEOSTOMIE l’irrigazione a scopo
di continenza non è mai possibile
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VALUTAZIONE
In relazione agli obiettivi e criteri di
risultato stabiliti:
nuova raccolta dati “mirata” per stabilire
ulteriori obiettivi o proseguire con
obiettivi di mantenimento
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