Corso Integrato Malattie del Sistema Nervoso Centrale Dott.ssa in fisioterapia Antonella Amadio Introduzione al programma didattico Nozioni preliminari,valutazione e trattamento di: • • • • Morbo di Parkinson Sclerosi multlipa Atassie e paz.cerebellari Alzheimer Il Morbo di Parkinson …moto tremolante involontario,con forza muscolare ridotta,di parti non in azione,anche quando vengono sorrette; con propensione a piegare il tronco in avanti e a passare da un’andatura al passo alla corsa; assenza di alterazioni sensitive e dell’intelletto. (James Parkinson 1817) Il Morbo di Parkinson è caratterizzato dalla degenerazione della sostanza nigra striatale dei nuclei della base(spopolamento neuronale) che comporta una notevole riduzione nella produzione della dopamina. La patologia si presenta con una importante triade sintomatologica ben definita: • Tremore ritmico a riposo • Rigidità ( troclea dentata ) • Acinesia ( difficoltà nell’iniziare il movimento) Altri sintomi associati • bradicinesia • festinazione • deperimento cognitivo • scialorrea • riduzione mimica facciale • atteggiamento captocormico • problemi nella deglutizione • problemi respiratori • micrografia La malattia di Parkinson va distinta dai cosiddetti parkinsonismi, sindromi che, pur essendo sintomatologicamente simili ad essa, riconoscono una precisa eziologia. Età media di insorgenza 50-70 anni Esame obiettivo Postura Deambulazione Valutazione tono muscolare Valutazione cognitiva Comportamento motorio Equilibrio e stazione eretta TRATTAMENTO Il trattamento differisce per stadiazione della patologia e quindi per priorità terapeutica. Si distinguono 3 fasi: 1. Fase iniziale 2. Fase intermedia 3. Fase tardiva Obiettivi Breve termine Medio termine Lungo termine Fase iniziale •Prevenzione danni muscolo-scheletrici •Mobilizzazione articolare •Allungamento muscolare (stretching) •Esercizi di rilassamento •Informazioni ai familiari •Sostegno psicologico •Tecniche di rieducazione posturale Fase intermedia Quando possibile esercizi precedenti AVQ Es. per equilibrio Es. per deambulazione Es. per la coordinazione Svincolo dei cingoli Esercizi cognitivi Valutazione della depressione Passaggi posturali Fase tardiva Es. di riabilitazione respiratoria Mobilizzazione Posizionamento a letto ed in carrozzina Addestramento dei familiari Essendo il Parkinson una malattia così complessa dal punto di vista riabilitativo si presta a diversi approcci: Biomeccanici Neurofisiologici Teoria dell’apprendimento biopsicosociali Approccio biomeccanico •Approccio tradizionale (prima della L-dopa) •Principi meccanici e kinesiologici per controllo motorio (Schenkman 1992) Tecniche di rilassamento, es. per respirazione,escursione articolare e sequenze di movimento Approccio neurofisiologico P.N.F per controllo e riduzione della rigidità con azione su sistema fusomotorio e mm. antagonisti Per migliorare acinesia attraverso l’inizio e la facilitazione del movimento(Irwin e Carruthers 1971) Per migliorare deambulazione (Chan e coll. 1993) Tecniche Bobath e Rood per riduzione del tono Facilitazione sensitive Visive Verbali Acustiche(ritmiche) Teoria dell’apprendimento Riorganizzazione neuropsicologica tramite movimenti funzionali(educazione conduttiva) Riapprendimento di strategie tramite esecuzione di movimenti semplici da eseguire in sequenza per favorire una chiara rappresentazione mentale Uso di regole verbali Motivazione nel contesto di un gruppo sotto la guida di un conduttore AVQ Biopsicosociali Terapia di gruppo per: Aspetto fisico Aspetto psicologico Aspetto cognitivo Effetti su: Motivazione Supporto psicologico Educazione Scambio di informazioni CONCLUSIONI Mai come in questa patologia il trattamento riabilitativo è strettamente legato e condizionato dal corretto dosaggio della terapia farmacologica, inoltre è auspicabile che il paziente venga inserito in un percorso terapeutico pianificato in equipe con le altre figure professionali competenti