Lucia Cucciarelli: Copyright 2004 Competenze emotive nel miglioramento della relazione interpersonale Lucia Cucciarelli Ricercatrice Life Long Learning Progetti Europei IRRE ER 2004 Le competenze di un formatore europeo nell’area della comunicazione Per l’inclusione sociale Per una più efficace cooperazione in gruppi di lavoro transnazionali Per una maggiore efficacia della propria comunicazione per evitare conflitti interculturali Per costruire un comportamento di cittadinanza attiva Competenza emotiva…? Intelligenza emotiva? Capacità individuale di comprendere Anticipare Individuare Identificare gestire Intelligenza Emotiva E’ una capacità che prevede Affettiva Emotiva Situazionale Percettiva Consapevolezza e rispetto di se stessi Grande considerazione degli altri Quali basi? La filosofia di Carl Rogers ( genitori efficaci.. Insegnanti efficaci) Ascolto attivo Attenzione alla persona Tolleranza Rispetto per la dignità umana Contributi alla formazione di un trainer europeo secondo la filosofia di C.Rogers Migliorare o costruire scambi comunicativi efficaci Sviluppare relazioni soddisfacenti dal punto di vista professionale e personale Gestire situazioni problematiche del gruppo Superare debolezze personali Le competenze sociali ed emotive del formatore Implicano diverse dimensioni Cognitive- intellettuali Morali/etiche Emotive orientate all’azione Quali criteri per i corsi di formazione europei Analisi dei bisogni Scopi e obiettivi Valorizzazione delle competenze dei partecipanti Incoraggiare il team work e il CL Equilibrio fra preparazione del materiale,impiego, valutazione e follow up Dimensione europea- valore aggiunto europeo Uso delle risorse Comptenze emotive per il raggiungimento di questi obiettivi Goleman Competenze personali Competenze sociali riconoscere AUTOCOSCIENZA Controllo emotivo Autostima e fiducia Capacità di autoanalisi COSCIENZA SOCIALE Empatia Sapersi mettere al servizio degli altri Senso di appartenenza all’organizzazione regolare GESTIONE PERSONALE Selfcontrol flessibilità Iniziativa Affidabilità GESTIONE DELLA RELAZIONE Gestione dei conflitti Essere catalizzatori di cambiamenti Lavoro collaborativo Quali aree possono esserne beneficiate? L’area della cittadinanza europea, dei Diritti umani, della partecipazione attiva, dell’inclusione sociale delle qualifiche lavorative dell’apprendimento interculturale Roger’s core conditions Roger sostiene che creare un clima improntato realismo, accettazione, ed empatia fa crescer Il gruppo. Le persone perdono rigidità e acquistano autonomia, abbandonano schemi di autodifesa verso una maggiore accettazione di sé, abbandonano schemi e luoghi comuni e liberano una maggiore creatività Accettare o resistere? Rogers sostiene che quando un gruppo lavora insieme per parecchi giorni, occorre essere trasparenti, accettare i diversi punti di vista e riconoscere le proprie emozioni. Questo contribuisce a creare un buon clima nel gruppo Nascondere sentimenti negativi (rabbia, disagio, difficoltà, paura, imbarazzo) produrrà qualche manifestazione di scontentezza nel momento meno appropriato Problemi interpersonali I partecipanti hanno esperienze, background, valori e anche strutture emotive e cognitive differenti. Tutto questo può produrre incomprensioni e tensioni Prima di lavorare a livello cognitivo è necessario creare una buona relazione di cui beneficierà tutto il successivo lavoro. Gestione dei conflitti Conflitti intra personali O interpersonali Dalla parte del formatore Percepire chi gli sta di fronte Comunicare i propri sentimenti Accettarsi SVILUPPARE una relazione significa sviluppare anche la parte emozionale Rogers 1881 “The degree to which I can create relationships which facilitate the growth of others as separate persons is a measure of the growth I have achieved in myself” Ascolto attivo 1 L’ascolto attivo non è automatico, ma volontario: richiede l’attenzione dei 5 sensi ma anche una grande disponibilità interiore Capacità di accettare l’interlocutore e Capacità di entrare in empatia con lui per coglierne i sentimenti Ascolto attivo 2 Sono coinvolti tre processi: La ricezione del messaggio (comporta un’attenzione non strutturata) L’elaborazione del messaggio (l’ascolto si concentra su cinque aspetti) La risposta la messaggio I 5 aspetti dell’Elaborazione 1. 2. 3. 4. 5. Contenuto Autorappresentazione Appello Relazione Stati d’animo ed emozioni Tecniche di risposta Risposte direttive Risposte non direttive: parafrasi (riformulazione del messaggio: mi stai dicendo che…) Verbalizzazione = focus sugli aspetti emotivi del messaggio