Le tecnologie e le teorie didattiche
Excursus storico
Prima lezione 2006/2007
Didattica
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Da Comenio (prima metà del xvii) “Strumento
per l’insegnante”.
L’insieme degli interventi effettuati allo scopo di
favorire processi d’apprendimento in soggetti
inesperti. La cultura, le norme, la tecnologia
vengono usate dagli operatori del settore per
progettare, allestire, gestire, valutare “ambienti
di apprendimento”, in primis la scuola.
In pratica
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Trasmissione del sapere avviene secondo
influenze predeterminate e regolate da gruppi
di potere economico e politico. Molto interesse
a rendere il più possibile automatico e a basso
costo questo processo.
In generale
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esiste un sistema per imporre una cultura a
seguito di razionale decisione? I fatti della
storia anche attuali possono forse ricordarci a
questo scopo l’uso di “mobilitazione emotiva”.
esiste un “modello” plausibile della mente
umana?
Didattica e tecnologia: ieri
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Per Socrate, la scoperta della scrittura
favorisce la perdita della memoria; la parola
produce poi un "effetto estemporaneo" che la
scrittura tende ad annullare.
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Un editto dell’Università di Parigi vietò l’uso
della stampa a scopo educativo
Didattica e tecnologia: oggi
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Degrada definitivamente l’istruzione?
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la multimedialità … inonda i canali percettivi
impedendo letteralmente di pensare
Autentica promozione della cultura?
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permette di “toccare con mano” concetti altrimenti
inaccessibili
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milioni di banche dati sono a disposizione di
chiunque
Automazione del processo
didattico
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Oggi le nuove tecnologie sembrano prestarsi
bene allo scopo con rapporto costi/benefici
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molto favorevole per la formazione aziendale dove
si cercano di limitare i costi di aggiornamento
continuo
legato al costo di produzione di sw di buona qualità
per il processo educativo dell'infanzia
Termini: etimologia
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Educare:
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Insegnare:
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ex-ducere trarre fuori ma anche da educare
… = dar da mangiare alle oche!!
mettere un segno su una tabula rasa
Apprendere:
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prendere con forza (della mente)
Le due teorie (superate!!)
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Innatismo
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Concetti già posseduti che devono essere estratti
(vedi maieutica socratica). Conoscenza a-priori
Empirismo
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Il mondo imprime i suoi segni. Conoscenza aposteriori
Processo di
insegnamento/apprendimento
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Educazione
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Formazione
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Generale, con obiettivi sfumati
Obiettivi specifici, legati al lavoro produttivo
Addestramento
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Obiettivi specifici legati al raggiungimento di
automatismi
Obiettivi del corso
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Analisi dei processi di insegnamento e
apprendimento
Uso della moderna tecnologia nella didattica
per la costruzione di ambienti interattivi
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tra l’allievo e il computer
tra tutti i partecipanti al processo didattico
Ma l’apprendimento …
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Non riguarda solo gli esseri umani. Ha senso chiedersi
o paragonare l’apprendimento umano a quello di un
animale o di una macchina?
Semplificare aiuta sempre la scienza. Per noi
distinguiamo tre sfere:
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Affettiva (interesse, impegno,..)
Psicomotoria (destrezza, espressività non verbale, ..)
Cognitiva (conoscenza, comprensione, sintesi, creatività, ..)
Apprendimento
Variazione di comportamento
Stimolo A
Stimolo A
risposta A
risposta B
Apprendimento negli animali
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1859- L’origine delle specie: nella casualità della
specie sopravvivono individui già predisposti
geneticamente ad affrontare un terreno ambientale
diverso. Ciò che è innato nell’individuo è a-posteriori
nella specie. La capacità d’apprendere è un tipo di
adattamento evolutivo (biologico)
La selezione naturale consente l’evoluzione. Forse ha
senso studiare cosa succede negli organismi inferiori.
Studi in laboratorio: Pavlov, ..
Studi in natura: Lorentz, ..
Lorentz: il linguaggio animale
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Distinguiamo tra:
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Emissione e comprensione meccanica ed ereditaria di un
segnale (acustico o no) fondamentale per la specie: nessuna
intenzione cosciente. Per noi leggere negli occhi: capacità di
cogliere esigui, impercettibili movimenti (sbadiglio, risata, …) .
Sviluppata negli animali più che in noi (che influenziamo il
nostro cane senza accorgecene)
Comportamento intenzionale frutto di apprendimento e
comprensione: nel cane linguaggio comportamentale per
uscire.
Lorentz: il linguaggio animale
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Per gli animali parlanti
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Associazione tra stimolo e linguaggio (esco “ciao” ,
persona,”Carlo”, …). Lento apprendimento parole
tranne in casi di forte emozione “l’abbiamo preso
con un fioretto!” Ma so dire “cibo” se vedo i miei
croccantini, so comunicare che ho fame con mimica
appropriata, non so comunicare che ho fame
dicendo “cibo”
Vygotskij: il linguaggio
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Distinzione tra:
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mezzo di comunicazione non esclusivamente
umano né esclusivamente verbale: dalla danza
delle api al grido per l’avvistamento di un predatore
(e il nostro sbadiglio?).
espressione di pensiero invece legato alla nostra
specie. Non si tratta di un problema fonetico (il
linguaggio dei segni)
Vygotskij: l’esperienza di Köhler
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Köhler dimostra che lo scimpanzè ha una
forma di intelligenza che gli consente l’uso di
uno strumento.
Anche il linguaggio è uno strumento. E
l’animale lo usa per
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comunicare emozioni
NON per comunicare un “senso”
Vygotskij: il “segno”
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Con gesti esprimono un desiderio: stringono la
mano se desiderano un oggetto, ti spingono se
vogliono uscire
Non esistono veri segni di “indicazione” “aliquid
stat pro aliquo” “una cosa invece dell’altra”
La loro intelligenza è adatta allo sviluppo di un
linguaggio intellettivo?
Vygotskij: conclusioni
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Fase preverbale del pensiero e fase preintellettiva del linguaggio:
in senso filogenetico “in principio era l’azione” (Faust)
Lo sviluppo del pensiero segue una linea diversa rispetto allo
sviluppo del linguaggio. Le due linee convergono in un momento
preciso e la parola intellettiva è un risultato evoluzionistico sociale
Una forte carica emotiva degrada il nostro linguaggio nel balbettio
infantile
Per la nostra specie il legame non è associativo: la parola è un
atto di generalizzazione che nasce dal pensiero ma trasforma il
pensiero che ritrasforma il linguaggio
1950- Test di Turing
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Le macchine possono pensare!!
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stratema.sigis.net/n/dl/Turing.doc
http://www.dimi.uniud.it/~cicloinf/didattica/C4/setpdf/approfon/t
uring.pdf
Gioco dell’imitazione
A uomo, scopo di ingannare C
B donna,
C interrogante scopo di indovinare dove uomo, dove
donna
Il test di Turing
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“Io credo che tra una cinquantina d’anni sarà
possibile programmare calcolatori aventi una
capacità di memoria di circa 10^ 9 in modo da
farli giocare così bene al gioco dell’imitazione
che un interrogante medio avrà una probabilità
non superiore al 70% di compiere
l’identificazione giusta dopo 5 minuti di
interrogatorio”
Intelligenza artificiale
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Il computer digitale è in grado di replicare i
comportamenti intelligenti umani. Ovvero esso
è una mente, ove opportunamente
programmato.
intelligenza = manipolazione di simboli
conoscenza = insieme di simboli e relazioni
Ricaduta didattica
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Le macchine possono insegnare.
Un domani ogni essere umano potrebbe avere
a suo fianco un “Maestro meccanico” in grado
di aiutarlo a crescere intellettualmente!!
Possiamo provare a esprimere il test di Turing
per il maestro? Insegnare = sapere??
Trasposizione didattica
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“so” ma come trasmettere quello che “so”?
Metodo
Cosa è importante trasmettere? Oggetto
Come tutto questo si riflette nell’uso
dell’informatica? Nei nostri programmi (VB,
java, ecc..)
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Le tecnologie dell`istruzione e le tecnologie didattiche