STIMA INTERVALLARE DI UNA FREQUENZA PERCENTUALE Un problema inferenziale, corrispondente a quello considerato per una media, può sorgere per una frequenza relativa o percentuale. Il dato riscontrato in un campione con quale attendibilità è riferibile alla popolazione? Occorre stabilire, anche in questo caso, un intervallo di confidenza. Una frequenza relativa deve essere riferita a una distribuzione binomiale e pertanto si può dire che: p P 1 P N dove P è la frequenza relativa della popolazione. Con un ragionamento analogo a quello compiuto per una media nel calcolo dell’errore standard, si può pensare di utilizzare come stima di P il valore riscontrato nel campione. Il criterio è corretto se la distribuzione è simmetrica o approssimabile a una distribuzione gaussiana, il che abbiamo visto si verifica quando P è vicina a 0.5 o N è elevato e, comunque, nel caso di N ≥ 100. Quando le condizioni sono rispettate si usa sia nel caso di una frequenza relativa e sia di una frequenza percentuale: IC 95% P 1.96 P 1 P N IC 99% P 2.58 P1 P N Come già detto, in presenza di piccoli campioni e di frequenza relativa (o percentuale) vicina a 0 o a 1 (100%), non è corretto adottare tale criterio, ma occorre utilizzare una formula più complessa o far riferimento a tabelle specializzate. Elementi di Statistica medica Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera Copyright © 2007 – The McGraw-Hill Companies s.r.l.