26 VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 speciale Lodi VecchioP il Cittadino LA RACCOLTA DEL COLLEZIONISTA LUDEVEGINO SARÀ ESPOSTA SU UN GRANDE PANNELLO CHE RIPRODUCE IL DISEGNO DELLA PENISOLA La storia rivive negli eserciti in miniatura I 400 soldatini di Sante Ravera raccontano i 150 anni dell’Unità Uno dei diorami, opera di Sante Ravera, dedicati alla storia del West americano La geografia dell’Italia dell’800 illustrata attraverso i diorami di colorate scene di vita militare C M Y CM MY CY CMY K n Un grande pannello di legno (4x3m) sopra il quale l’artista lude vegino Angelo Scotti ha riprodotto la cartina geografica dell’Italia preuni taria. Sante Ravera, di Lodi Vecchio, grande appassionato di diorami e di soldatini di piombo, vi ha posiziona to gli eserciti in miniatura dei regni, principati e granducati. Un esperi mento, quello dell’incontro tra un pittore ed un collezionista, fortemen te voluto dall’assessorato alla Cultu ra, che è scaturito nella mostra inti tolata La storia dell’Italia attraverso i suoi eserciti. I visitatori potranno ammirarla domenica, in piazza Vit torio Emanuele II. Saranno esposti oltre quattrocento soldatini in scala 1:32, tutti provenienti dalla preziosa collezione privata di Santino Ravera: «Ogni esercito spiega il collezioni sta , sia a piedi che a cavallo, è com posto dai soldati semplici, dai soldati portastendardo, dagli ufficiali. Mi ci sono voluti circa quindici anni per completare l’intera raccolta, è una bella soddisfazione». Ravera, classe 1954, è conosciuto al pubblico ludeve gino per i suoi plastici e diorami (ambientazioni in scala che ricreano scene di vario genere, cercando di ot tenere effetti quanto più possibile re alistici). Già alcuni anni fa, sempre in occasione della sagra, l’audito rium «Il Centro» di via Pace aveva ospitato una mostra di diorami del ludevegino ed erano stati esposti di versi scenari: la vita nelle cascine lo digiane, la battaglia di Gettysburg (grande scontro militare durante la guerra di secessione americana), una cittadina del Far West con tanto di saloon, prigione e ufficio dello sce riffo. «La mia passione racconta è nata da bambino quando mi diverti vo a colorare i soldatini. Poi, con il tempo ho cominciato a costruire an che delle ambientazioni in cui collo care i personaggi e ho riprodotto di verse battaglie famose. Solo in un se condo momento ho iniziato a pren dere spunto da elementi del nostro territorio e la mia prima opera è sta ta la Cascina Muzzetta, seguita dal Mulino di San Marco». Il suo capola voro rimane la ricostruzione della vecchia Cattedrale di Santa Maria di cui ora possiamo ammirare solo le fondamenta presso la zona archeolo gica dell’omonima piazza Santa Ma ria. Il plastico, in scala 1:35, fa bella mostra di sé in una sala dell’ex Con ventino. «Con la collaborazione di mio cognato, Angelo Bersani, abbia mo concluso il modellino in sedici mesi. Tante ore di lavoro, molto stu dio per capire la storia dell’edificio: il plastico riporta l’aspetto che la cat tedrale aveva nel periodo che va dal 1457, quando fu affidata ai frati Ago stiniani, al 1812 circa, quando venne probabilmente rasa al suolo. In real tà la cattedrale è molto più antica». Per capire la minuziosità e l’atten zione con cui è stata realizzata tale opera basta osservare le 18.350 tegole che ricoprono la struttura. Domeni ca a prossima sfida.