La revisione contabile del bilancio bancario Le attività della società di revisione nell’ambito del settore finanziario Agenda La revisione contabile del bilancio bancario Le attività della società di revisione nell’ambito del settore finanziario 2 La revisione contabile del bilancio bancario Normativa di riferimento La revisione contabile del bilancio viene svolta facendo riferimento ai principi di revisione predisposti dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri ed a quelli raccomandati dalla Consob. In particolare, l’attività di revisione contabile dei bilanci delle banche e degli altri soggetti sottoposti alla vigilanza di Banca d’Italia prevede anche l’applicazione di specifici principi di revisione e l’adozione di specifici documenti e raccomandazioni emanati dalle Autorità di Vigilanza. In particolare: Documento n. 1006 - Principio sulla revisione dei bilanci delle banche raccomandato dalla Consob con Delibera n. 14768 del 4 novembre 2004 Comunicazione n. DEM/1058048 del 27 luglio 2001 inviata alle società di revisione iscritte nell'albo speciale tenuto dalla Consob ai sensi dell'art. 161 del d.lgs. 24.2.1998, n.58 avente ad oggetto il principio da adottare per la revisione contabile dei bilanci degli intermediari (in fase di revisione a seguito dell’entrata in vigore della MI; Comunicazione n. DEM/9012559 del 6 febbraio 2009 sulle procedure di revisione contabile e problematiche connesse alla continuità aziendale (Tavolo di coordinamento ISVAP, CONSOB; Banca d’Italia). Tali documenti riportano ambito di applicazione e procedure minime che il revisore deve svolgere per raggiungere gli obiettivi di revisione, nonché punti specifici per i quali la Consob raccomanda particolare attenzione. 3 La revisione contabile del bilancio bancario Normativa di riferimento (segue) Il Principio sulla revisione dei bilanci delle banche (Documento 1006) individua criteri specifici per la revisione dei bilanci delle banche, che assistono il revisore nell’applicazione a questo settore di attività dei principi di revisione contenuti nei documenti emanati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. La peculiarità della realtà bancaria talvolta richiede un adattamento dei principi di revisione generali al fine di tener conto di alcuni aspetti che la caratterizzano. Ciò ha comportato l’individuazione in questo documento di alcune deroghe, puntualmente identificate, ai principi generali, i quali devono altrimenti trovare piena applicazione. Benché l’attività svolta dalle banche sia notevolmente diversificata e l’ampia gamma dei servizi alla clientela sia in continua evoluzione, il documento tratta principalmente la revisione delle attività di raccolta e di impiego. 4 La revisione contabile del bilancio bancario Normativa di riferimento (segue) La Comunicazione n. DEM/1058048 del 27 luglio 2001, avente ad oggetto il principio da adottare per la revisione contabile dei bilanci degli intermediari, si applica ai soggetti autorizzati all’esercizio dei servizi d’investimento, alle SGR, SICAV autorizzate all’esercizio della gestione collettiva e agli agenti di cambio iscritti nell’apposito albo. La Commissione, pertanto, raccomanda l'adozione di tale principio per la revisione contabile dei bilanci finalizzata all'espressione del giudizio di cui all'art. 156 del TUF. Per motivi di uniformità delle relazioni emesse dalle società di revisione iscritte nell'Albo Speciale, nonché di omogeneità dei controlli, la Commissione ritiene opportuno che il principio in oggetto sia adottato anche per la revisione contabile dei bilanci dei soggetti ugualmente autorizzati all'esercizio di servizi di investimento, non sottoposti al giudizio ai sensi del citato art. 156. Obiettivo della Comunicazione è verificare che l’Intermediario si doti di un insieme di disposizioni interne dirette a disciplinare l’ordinata e corretta prestazione dei servizi. A tal fine fornisce fornisce alcune check lists per la valutazione del sistema di controllo interno, differenziate in base alla tipologia di servizio d’investimento. 5 La revisione contabile del bilancio bancario Normativa di riferimento (segue) In tema d’informativa da fornire al pubblico e nell’ambito dell’attuale contesto macroeconomico, si colloca la Comunicazione n. DEM/9012559 del 6 febbraio 2009 sulle procedure di revisione contabile e problematiche connesse ad alcune tematiche specifiche (Tavolo di coordinamento ISVAP, CONSOB; Banca d’Italia). In particolare, viene richiesta informativa e specifiche verifiche sui seguenti temi: Continuità aziendale (going concern) Rischi finanziari Riduzioni per perdite di valore (impairment) Incertezza sull’utilizzo delle stime 6 La revisione contabile del bilancio bancario Obiettivo della revisione Obiettivo della revisione contabile è acquisire ogni elemento necessario per consentire al revisore di esprimere un giudizio se il bilancio nel suo complesso sia redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni che ne disciplinano la redazione. 7 La revisione contabile del bilancio bancario Le fasi dell’attività di revisione La prima fase dell’attività di revisione consiste nella sua pianificazione ovvero: acquisizione di una sostanziale conoscenza dell’attività svolta dalla banca e dalla sua struttura di “governance”, nonché dei sistemi di controllo interno e contabile, incluse le funzioni di “risk management” e di revisione interna; valutazione del rischio intrinseco e del rischio di controllo, cioè rispettivamente il rischio che si verifichino errori significativi (rischio intrinseco), e il rischio che il sistema di controllo interno della banca non impedisca o non rilevi e corregga tempestivamente tali errori (rischio di controllo); determinazione della natura, della tempistica e dell’estensione delle procedure di revisione da svolgere; valutazione del presupposto della continuità aziendale nel prevedibile futuro; sviluppo di un piano generale di revisione. AR = IR x ICR x DR 8 La revisione contabile del bilancio bancario Le fasi dell’attività di revisione (segue) A seguito della valutazione del grado dei rischi intrinseco e di controllo, il revisore stabilisce la natura, la tempistica e l’estensione delle procedure di validità da svolgere sui singoli conti di bilancio e sulle differenti classi di operazioni; il revisore può svolgere le seguenti procedure: Ispezioni; osservazioni; richieste di informazioni e conferme; verifica dei calcoli; procedure di analisi comparativa. 9 La revisione contabile del bilancio bancario Le fasi dell’attività di revisione (segue) Al termine dell’attività di revisione contabile viene emessa la relazione della società di revisione in accordo con la normativa applicabile e le direttive emanate dagli organismi professionali preposti alla tutela del legale esercizio dell’attività di revisione contabile. Tale relazione contiene un giudizio in merito alla rappresentazione veritiera e corretta che il bilancio dà della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della banca alla data di bilancio. In base all’art.156 del TUF, la società di revisione può emettere un giudizio: senza rilievi se il bilancio è conforme alle norme che ne disciplinano la redazione; con rilievi, giudizio negativo o impossibilità di esprimere un giudizio in base al grado di non rispondenza dello stesso alle norme suddette. In questo caso la società di revisione informerà direttamente la Consob. A partire dal 2008, la società di revisione esprime anche un giudizio circa la coerenza delle informazioni di natura finanziaria riportate nella Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori con quanto riportato in bilancio. 10 La revisione contabile del bilancio bancario Le fasi dell’attività di revisione (segue) La natura delle operazioni bancarie (ampio uso di dei sistemi IT e di gestione elettronica delle operazioni, elevata numerosità delle transazioni, dispersione geografica delle operazioni, difficoltà di predisporre procedure di validità efficaci per le operazioni di negoziazione più complesse) è tale che il revisore può non essere in grado di ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabile attraverso l’effettuazione delle sole procedure di validità. Nella revisione del bilancio bancario sono, quindi, particolarmente rilevanti: la conoscenza del business e l’individuazione dei profili di rischio connessi all’attività svolta; l’analisi del sistema di controllo interno. E’ necessario determinare correttamente i rischi cui soggiace l’entità e il grado di tutela offerto dal sistema di controllo interno, cioè valutare il “rischio intrinseco”e il “rischio di controllo” al fine di identificare e quantificare correttamente il rischio di revisione complessivo. 11 La revisione contabile del bilancio bancario Il rischio intrinseco La revisione del bilancio di una banca e/o di un intermediario finanziario, infatti, è caratterizzata da un elevato rischio intrinseco in quanto: l’attività di per sé è caratterizzata da un’elevata rischiosità (rischio di credito, rischio di cambio, rischio di posizione, rischio di controparte, rischio di concentrazione, rischio di tasso, rischio di regolamento); l’elevata globalizzazione del mercato finanziario comporta il rischio che un mutamento del contesto economico-politico o sociale di un paese straniero (rischio paese) o dell’economia generale (rischio sistemico) possano creare un danno diretto od indiretto; rispetto ad altre imprese, le banche operano con un elevato livello di indebitamento che le espone ad una forte vulnerabilità in caso di deterioramento della congiuntura economica (rischio di liquidità); la normativa di riferimento e l’organo di vigilanza impongono stringenti regole di comportamento e specifici obblighi mirati a garantire il regolare svolgimento dell’attività. Gravi violazioni di norme possono comportare passività potenziali o pregiudicare la continuità aziendale; 12 La revisione contabile del bilancio bancario Il rischio intrinseco (segue) la responsabilità della custodia e del trasferimento di ingenti quantitativi di contante e altri valori, anche in forma elettronica, espone le banche ad un elevato rischio di appropriazione indebita e frode (rischio di frode); l’operatività è normalmente svolta attraverso una rete di filiali, con elevata decentralizzazione dei poteri autorizzativi e delle funzioni contabili e di controllo (rischio di frode); l’operatività è caratterizzata da volumi e tipologie di operazioni che presuppongono un utilizzo intensivo dei sistemi informatici nonchè l’esistenza di complessi sistemi contabili e di controllo interno (rischio operativo); le moderne tecniche dell’operatività bancaria permettono il compimento di operazioni bancarie anche complesse su reti telematiche o tramite sportelli automatici senza l’intervento del personale della banca (rischio di frode e operativo). I prodotti e i servizi forniti sono in costante evoluzione e presentano significative complessità. 13 La revisione contabile del bilancio bancario Il rischio intrinseco (segue) le banche possono amministrare beni di terzi, nell’ambito di un rapporto di mandato; eventuali inadempienze possono esporre al rischio di azioni legali e ad un elevato rischio reputazionale; molti dei dati e delle informazioni contenuti nel bilancio richiedono un elevato iter valutativo da parte della Direzione (rettifiche di valore su crediti, accantonamenti a fondi per rischi e oneri); il valore di alcune voci dell’attivo è soggetto ad oscillazioni in relazione all’evoluzione dei mercati; inoltre per la determinazione di tale valore possono essere necessari complessi procedimenti di stima (in particolare con l’avvento degli IAS/IFRS). In conseguenza della elevata leva finanziaria, riduzioni di valore dell’attivo anche percentualmente modeste possono avere un impatto significativo sul patrimonio netto e sui coefficienti prudenziali; la gestione dei rischi finanziari avviene normalmente mediante operatività in strumenti derivati anche complessi la cui valutazione dipende dall’efficacia dei modelli matematici adottati e dal mantenimento dell’integrità dei dati operativi. 14 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno L’elevato rischio intrinseco tipico delle realtà bancarie può essere mitigato dall’adozione di un adeguato sistema di controllo interno. Esso rappresenta l’insieme delle procedure adottate dagli organi societari al fine di raggiungere gli obiettivi aziendali, assicurare una condotta efficiente ed ordinata delle proprie attività e gestire, monitorare e minimizzare i rischi dell’attività di business. Le linee guida cui deve conformarsi il sistema di controlli interni di una banca sono indicate dall’Autorità di Vigilanza e integrate da ulteriori indicazioni fornite dal “Framework for internal control system in banking organization” emesso dal Comitato di Basilea, e, per gli aspetti specifici, dal documento ‘Principio di revisione degli intermediari finanziari emesso da Consob con comunicazione n. DEM/1058048 del 27 luglio 2001. Secondo quanto previsto dal principio di revisione 400 ‘La valutazione del rischio e il sistema di controllo interno’ i requisiti minimi che il sistema di controllo interno deve avere devono essere tali da garantire che: tutte le operazioni effettuate siano autorizzate dai dirigenti responsabili; Siano registrate tempestivamente, per il corretto ammontare e nei conti appropriati e nel periodo di competenza; L’accesso ai beni aziendali e alle relative registrazioni sia limitato mediante un adeguato sistema autorizzativo; 15 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Le attività contabilizzate siano confrontate con quelle esistenti ad intervalli di tempo ragionevoli e che adeguate azioni siano prese in merito alle eventuali differenze riscontrate. La banca adempia adeguatamente alle proprie responsabilità fiduciarie e regolamentari derivanti dall’attività di depositaria. La responsabilità circa l’istituzione e il mantenimento di un adeguato sistema di controllo interno compete agli amministratori mentre compete al Collegio Sindacale e alla funzione di revisione interna vigilare circa il suo grado di efficacia e adeguatezza. Il revisore deve acquisire un’adeguata conoscenza della modalità di funzionamento di tale sistema di controllo e valutarne l’adeguatezza limitatamente a quanto necessario all’espressione del giudizio sul bilancio. Il revisore, infatti, non ha la responsabilità circa il raggiungimento di tali obiettivi, se non nei limiti in cui un eventuale mancanza nell’adempiere a tali responsabilità potrebbe rendere significativamente inattendibile il bilancio. 16 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Nell’acquisire la conoscenza del sistema di controllo interno, il revisore deve valutare in via preliminare l’influenza dei fattori ambientali in cui il sistema di controllo opera, sulle specifiche procedure di controllo. In particolare, i fattori da considerare sono: La struttura organizzativa della banca e le modalità con cui delega i poteri e le responsabilità; La qualità della supervisione da parte dei responsabili di Governance e della direzione; L’estensione e l’efficacia della funzione di revisione interna; L’estensione e l’efficacia del sistema di risk management e di compliance system; La capacità, la competenza e l’integrità del personale chiave; L’affidabilità del sistema IT; La natura e l’estensione delle ispezioni da parte delle autorità di vigilanza. Eventuali carenze relative a questi aspetti di carattere generale rendono infatti inefficace il sistema di controllo e limitano le risultanze dell’analisi dell’efficacia delle specifiche procedure di controllo. Di seguito vengono riepilogati alcune delle principali attività che vengono svolte per valutare l’influenza dei fattori ambientali sul sistema di controllo. 17 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Analisi dell’organigramma aziendale e dei regolamenti interni Adeguatezza della struttura organizzativa Analisi del sistema delle deleghe e dei poteri Modalità di delega delle responsabilità Verifica dell’esistenza di un Modello di Organizzazione e Gestione D.L. 231\2001 e analisi dell’attività propedeutica all’attestazione del Dirigente Preposto ai sensi della Legge 262 (ove applicabile). Adeguatezza della struttura organizzativa Verifica dell’attività svolta dall’Organismo di Controllo riguardo al rispetto del Modello di Organizzazione e Gestione D.L. 231/2001 mediante lettura dei relativi verbali Adeguatezza della struttura organizzativa Verifica delle attività di gestione e controllo svolte dal Consiglio di Amministrazione, dal Comitato Audit e dagli altri comitati (Comitato Rischi, Comitato Finanza ecc.) mediante lettura dei relativi verbali Qualità della supervisione Analisi della qualità e delle periodicità dei report inviati all’Alta Direzione e del relativo follow up Qualità della supervisione Analisi del processo di budgeting e del relativo raggiungimento dei risultati e degli obiettivi per singolo segmento-area Qualità della supervisione 18 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Analisi delle modalità di comunicazione dei regolamenti interni alla struttura (circolari, intranet ecc.) Competenza e integrità del personale Verifica del rispetto dei piani di formazione Competenza e integrità del personale Analisi del processo di assunzione, della formalizzazione del processo valutativo e della coerenza con il processo remunerativo Competenza e integrità del personale Verifica del turnover del personale nelle figure chiave Competenza e integrità del personale Analisi di eventuali procedimenti sanzionatori e di contenzioso in essere con i dipendenti Competenza e integrità del personale Analisi della funzione Internal Audit (posizionamento gerarchico, dimensionamento, piano delle verifiche, strumenti, competenze) Estensione ed efficacia della funzione di revisione interna 19 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Analisi della funzione Risk Management (posizionamento gerarchico, dimensionamento, strumenti, competenze) Estensione ed efficacia della funzione di risk management Analisi della funzione Compliance (posizionamento gerarchico, dimensionamento, strumenti, competenze) Estensione ed efficacia della funzione Compliance Analisi dei verbali e delle comunicazioni delle Autorità di Vigilanza Ispezioni dell’Autorità di Vigilanza Verifica dei controlli generali IT (sicurezza fisica, sicurezza logica, recovery plan ecc.) Affidabilità del sistema IT 20 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Conclusa la valutazione preliminare dei fattori “ambientali”, il revisore analizza il sistema di controllo interno a livello di singolo processo, limitatamente a quanto necessario a garantire che esso funzioni in modo efficace ed adeguato al fine di ridurre il rischio intrinseco delle aree ritenute significative per l’espressione del giudizio sul bilancio. Di seguito vengono riportati i principali controlli significativi rilevati sul processo di erogazione, controllo, recupero ed erogazione del credito, relativamente all’assertion Valutazione dei crediti verso la clientela 21 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Controlli di completezza e accuratezza della documentazione prevista dalla normativa interna per la concessione del fido Erogazione Controlli sul rispetto di limiti di delega operativa per approvazione affidamenti e della coerenza con le risultanze della fase di analisi preliminare Erogazione Blocco di sistema all’erogazione del fido Erogazione Attività di monitoraggio svolta dalla funzione di controllo crediti sulle posizioni classificate a rischio dal sistema di monitoraggio andamentale (invio dell’informazione alla filiale, analisi del follow up, verifica delle variazioni delle classificazioni automatiche) Controllo Analisi del flusso di ritorno della Centrale dei Rischi relativamente alle sofferenze allargate Controllo/Valuta zione Approvazione da parte del gestore centrale della valutazioni del valore di recupero stimato dal gestore periferico (crediti dubbi) Valutazione crediti dubbi Controlli sulla tempestività di presa in carico da parte dei gestori periferici delle informazioni provenienti dai legali esterni da parte Valutazione crediti dubbi 22 La revisione contabile del bilancio bancario Il sistema di controllo interno (segue) Controlli sull’accuratezza dei dati inseriti nella procedura di determinazione del rating Valutazione crediti vivi Controlli sull’affidabilità dei rating attribuiti dalla procedura mediante analisi della posizioni con maggiore variazione rispetto al periodo precedente Valutazione crediti vivi Analisi della predittività del modello di rating mediante backtesting Valutazione crediti vivi Predisposizione e invio all’Alta Direzione del Risk Report e degli altri Report andamentali relativamente ai crediti deteriorati e vivi (flussi, coperture, concentrazione per settore, nuove posizioni deteriorate significative) Valutazione 23 La revisione contabile del bilancio bancario Le procedure di validità Come detto precedentemente, una volta definito il rischio intrinseco e di controllo interno, il revisore definisce il piano di revisione. A tal fine il revisore può svolgere le seguenti procedure: Ispezioni osservazioni; richieste di informazioni e conferme; verifica dei calcoli; procedure di analisi comparativa. In considerazione della peculiarità dell’attività bancaria, tuttavia, il principio di revisione 1006 enfatizza alcuni aspetti specifici o detta alcune deroghe alle attività previste nell’ambito dei principi di revisione generalmente applicati. 24 La revisione contabile del bilancio bancario Le procedure di validità (segue) In particolare: Si evidenzia l’importanza delle asserzioni della completezza, con particolare riferimento alle passività, alle garanzie e agli impegni. La peculiare attività bancaria consente la creazione e l’estinzione in tempi brevi di ingenti attività e passività non correlate ad elementi fisici che potrebbero non essere rilevati e l’utilizzo di strumenti finanziari che possono non avere riflessi economici per diverso tempo (derivati) Relativamente alle procedure di ispezione si raccomanda che il revisore consideri la possibilità che vi siano beni detenuti per conto di terzi e valuti l’esistenza di un adeguato sistema di controllo che garantisca la separazione di tali beni da quelli di proprietà (esempio: conta titoli, circolarizzazione depositari titoli) Relativamente alle richieste di conferma, in deroga ai principi generali, si prevede la possibilità di effettuare una conferma campionaria o a data diversa da quella di bilancio per: i rapporti interbancari, gli strumenti di money market, i titoli di proprietà e strumenti finanziari simili, i derivati e gli strumenti finanziari fuori bilancio le partecipazioni, limitatamente alla data di riferimento. 25 La revisione contabile del bilancio bancario Le procedure di validità (segue) Relativamente alle procedure di analisi comparativa (analisi di indici e trend significativi ed esame delle relative fluttuazioni e correlazioni non coerenti con altre informazioni acquisite o attese) si evidenzia la loro particolare efficacia per i seguenti motivi: Le componenti più significative del conto economico (interessi e commissioni) presentano una elevata correlazione con le attività e passività fruttifere o con la numerosità delle transazioni. Inoltre i parametri di riferimento da correlare alle masse sono desumibili e confrontabili sul mercato. Attraverso l’uso di procedure di analisi comparativa il revisore può identificare circostanze (concentrazione del rischio, esposizione a rischi) che possono fare sorgere dubbi sulla continuità aziendale Si dispongono di numerose informazioni statistiche e finanziarie rese pubbliche dalle Autorità di Vigilanza. Il management elabora già ai fini propri idonee procedure di analisi comparativa che possono essere utilizzate. Nelle slide successive viene fornito un esempio delle principali procedure di validità da svolgere relativamente all’assertion Valutazione dei Crediti verso la clientela. 26 La revisione contabile del bilancio bancario Le procedure di validità (segue) Analisi dell'ultimo report periodico sulla composizione del portafoglio crediti vivi, confronto con la situazione dell'esercizio precedente e valutazione dell'evoluzione del rischio Valutazione crediti Analisi dell'ultimo report periodico sulla composizione del portafoglio crediti dubbi, confronto con la situazione dell'esercizio precedente e valutazione dell'evoluzione del rischio Valutazione crediti Discussione con il Responsabile Crediti circa l'andamento delle politiche creditizie della Banca e l'evoluzione dei rischi connessi Valutazione crediti Analisi della composizione del portafoglio per classe di rischio e dei relativi coverage rate (previsioni di perdita). Confronto con l’esercizio precedente e con la situazione attesa e discussione dei principali scostamenti Valutazione crediti Relativamente ai crediti deteriorati, stratificazione delle posizioni per classe di capitale originario, per classe di copertura e per anno di formazione; confronto con la composizione e le percentuali di copertura dell’esercizio precedente. Evidenziazione delle classi considerate a maggior rischio per la discussione delle pratiche Valutazione crediti deteriorati 27 La revisione contabile del bilancio bancario Le procedure di validità (segue) Analisi di un campione di crediti deteriorati (sofferenze, incagli e ristrutturati), selezionate tra le classi a maggior rischio e discussione con il responsabile della direzione o con il gestore; raccolta della documentazione sottostante l’analisi Valutazione crediti deteriorati Lettura dei verbali del Comitato Esecutivo, Comitato Crediti e del CdA al fine di ottenere informazioni su posizioni significative classificate tra i crediti dubbi per le quali non è stata svolta un'analisi specifica. Valutazione e completezza crediti deteriorati Selezione di un campione non statistico di posizioni con riprese di valore significative e analisi di dettaglio: per le riprese da incasso, raccolta della documentazione sottostante attestante l’avvenuto incasso; per le riprese da valutazione, confronto con le valutazioni dell'esercizio precedente e raccolta della documentazione sottostante. Valutazione crediti deteriorati Selezione di un campione non statistico di posizioni con perdite non coperte da fondo e analisi delle relative motivazioni al fine di verificare l’affidabilità del processo di valutazione e l’accuratezze delle stime Valutazione crediti deteriorati Analisi delle sofferenze allargate e verifica per le posizioni classificate a sofferenza dal sistema non dalla Banca circa l’esistenza dei presupposti per il mantenimento di tale classificazione Completezza crediti deteriorati 28 La revisione contabile del bilancio bancario Le procedure di validità (segue) Analisi dei passaggi a crediti deteriorati successivi alla data di bilancio e fino al completamento dell’intervento (cut off). Completezza crediti deteriorati Analisi della corretta determinazione dell’effetto attualizzazione sui credito deteriorati e verifica – per le posizioni selezionate per le valutazioni analitiche – circa l’accuratezza dei dati utilizzati (tempo e tasso). Valutazione crediti deteriorati Selezione di un campione non statistico di posizioni classificate tra i Valutazione crediti vivi, per significatività d’importo, per tipologia di esposizione, crediti in bonis per classe di rating e analisi della corretta classificazione e valutazione mediante discussione con il gestore e con il responsabile della Direzione. Analisi delle metodologie di determinazione della valutazione collettiva dei crediti vivi, verifica del processo di validazione dei parametri creditizi utilizzati e dei modelli, analisi della completezza di applicazione sulla base dati di riferimento Valutazione crediti in bonis Analisi della corretta contabilizzazione delle operazioni di cartolarizzazione che non rispettano i requisiti previsti dallo IAS 39 per la derecognition dei crediti Valutazione crediti 29 La revisione contabile del bilancio bancario Le principali poste e assertion oggetto di analisi In considerazione di quanto detto precedentemente relativamente al rischio intrinseco, al rischio di controllo interno e alle procedure di validità è possibile evidenziare le poste di bilancio e le relative assertion che risultano essere maggiormente significative nell’ambito della revisione del bilancio bancario: Valutazione dei crediti verso la clientela Completezza, esistenza e valutazione degli strumenti derivati di negoziazione (fair value, embedded derivatives, rischio controparte, reclami e contenzioso) e valutazione dei titoli strutturati o illiquidi Valutazione dei derivati di copertura e delle relative poste coperte (documentazione ed efficacia dell’hedging) Valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita Valutazione del goodwill Valutazione delle passività valutate a fair value (credit spread) Completezza e valutazione dei fondi per rischi e oneri Esistenza e valutazione delle altre attività (rischio frode) Revenue recognition 30 La revisione contabile del bilancio bancario Le peculiarità della revisione nelle banche Possono infine essere sintetizzate alcune peculiarità della revisione nelle banche: La specificità del business e della normativa di riferimento richiede l’utilizzo di professionisti specializzati del settore e con ampie conoscenze dei principi contabili internazionali IAS/IFRS L’applicazione degli IAS/IFRS rende necessario l’utilizzo nell’ambito del team di revisione di esperti di altre strutture del network dell’accounting firm (esperti di valutazione di strumenti finanziari per la verifica del fair value e delle politiche di hedging, esperti del Corporate Finance per i test d’impairment del goodwill o per l’analisi dei business plan a supporto della verifica della recuperabilità delle imposte anticipate e del going concern, attuari per la verifica del TFR, esperti di Basilea 2 per l’analisi dei modelli di determinazione dei parametri creditizi, esperti di compliance) La forte dipendenza dal sistema IT rende necessario l’utilizzo nell’ambito del team di revisione di risorse esperte di Information Risk Management (verifica dei controlli ITCG, test dei controlli IT considerati rilevanti all’interno dei singoli processi, verifica delle journal entries) 31 La revisione contabile del bilancio bancario Le peculiarità della revisione nelle banche (segue) La presenza di altre strutture all’interno della banca con funzione di controllo permette l’ottenimento di sinergie. In alcuni casi è possibile utilizzare tali strutture ai fini della revisione, seguendo quanto previsto dai principi di revisione di riferimento e assumendosi la responsabilità del loro operato secondo le modalità definite dal principio di revisione n.610 ‘L’utilizzo del lavoro di revisione interna’. La particolare operatività della banca rende maggiormente significativo il rischio di frode e pertanto impone una applicazione rigida del principio di revisione n. 240 ‘La responsabilità del revisore nel considerare le frodi nel corso della revisione del bilancio’. Il frequente affidamento ad aziende di servizi esterni della gestione di attività e servizi primari (gestione delle tesoreria e finanza, attività di back office, revisione interna, sistemi informativi) rende necessaria l’applicazione del principio di revisione n.402 ‘Considerazioni sulla revisione contabile di imprese che utilizzano fornitori di servizi’ (ottenimento di specifiche relazioni sul controllo interno o accesso diretto). 32 La revisione contabile del bilancio bancario Le peculiarità della revisione nelle banche (segue) I rapporti con il Collegio Sindacale sono particolarmente importanti in considerazione del ruolo di vigilanza sul sistema di controllo interno attribuito dalla normativa di Banca d’Italia e dalla Legge Bancaria. Analogamente la società di revisione ha obbligo di comunicazione al Collegio con le modalità descritte dal principio di revisione n.260 ‘Comunicazione di fatti e circostanze attinenti la revisione ai responsabili dell’attività di governance’. La forte delocalizzazione sul territorio e la presenza di gruppi bancari di dimensioni ampie e internazionali rende spesso necessario prevedere il coinvolgimento di altri revisori o di differenti team. L’utilizzo del lavoro di altri revisori è disciplinato dal principio di revisione n.600 ‘L’utilizzo del lavoro di altri revisori’. Il coinvolgimento di altri team di revisione deve essere coordinato e attentamente pianificato. La particolare natura dell’attività rende particolarmente critica la verifica e le disclosures delle operazioni con controparti correlate e la verifica della continuità aziendale. Relativamente a quest’ultima viene raccomandata, oltre che lo svolgimento delle procedure previste dal principio di revisione n.570 ‘Continuità aziendale’, la verifica della corrispondenza e delle relazioni finali emanate da Banca d’Italia. 33 Agenda La revisione contabile del bilancio bancario Le attività della società di revisione nell’ambito del settore finanziario 34 Le attività della società di revisione nell’ambito del settore finanziario Le principali attività richieste alla società di revisione nell’ambito del settore finanziario sono le seguenti: revisione contabile del bilancio d’esercizio: ai sensi del TUF (società quotate art.155, società controllate di quotate art.165, società controllanti società quotate art. 165-bis, società emittenti titoli diffusi art.116, SIM, SGR); ai sensi dell’art.2409-bis e seguenti del codice civile - Legge Vietti (società non rientranti nel precedente elenco che predispongono il bilancio consolidato o società che non redigano il bilancio consolidato e non abbiano attribuito il controllo contabile al collegio sindacale); su base volontaria. 35 Le attività della società di revisione nell’ambito del settore finanziario (segue) revisione contabile limitata (review): ai sensi del Regolamento Consob n.11971 del 1999 e successive modifiche (esempio relazione semestrale di società quotate); ai sensi dell’ISRE 2400 e 2410 (relazione semestrale di società non quotate e situazioni semestrali per Banca d’Italia ai fini dell’attestazione dell’utile di vigilanza); procedure di revisione concordate (agreed upon procedures): pool audit su operazioni di cartolarizzazione; verifica rispetto previsioni contrattuali; altro, emissione di comfort letter: nel caso di IPO; nel caso di emissioni obbligazionarie sul mercato internazionale (EMTN – Euro Medium Terms Notes); 36 Le attività della società di revisione nell’ambito del settore finanziario (segue) emissione di relazioni di stima ai sensi del codice civile: nel caso di conferimenti in natura (art.2343); nel caso di fusioni circa la congruità del rapporto di concambio (art. 2501- sexties); nel caso di limitazione del diritto di opzione (art.2441); nella valutazione del diritto di recesso (art. 2437-ter); due diligence: acquisition due diligence; vendor due diligence; data room. 37 Le attività della società di revisione nell’ambito del settore finanziario (segue) altri lavori richiesti dalla società cliente: assistenza metodologica nella gestione dei processi di transizione agli IAS/IFRS o nella fase di implementazione delle metodologie più idonee alla loro corretta applicazione (es. PPA); assistenza metodologica nella fase di assessment Iimplementazione dei processi in risposta a specifici requirement normativi (es. implementazione ai fini della L.231 o della L. 262). 38