Capitolo 11 Il mercato mondiale dei capitali: performance e problemi di politica economica Preparato da Iordanis Petsas (traduzione di Juliette Vitaloni) In allegato a: Economia internazionale: economia monetaria internazionale di Paul R. Krugman e Maurice Obstfeld, terza edizione italiana a cura di Rodolfo Helg Organizzazione del capitolo Introduzione Il mercato internazionale dei capitali e i vantaggi del commercio L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali La regolamentazione dell’attività bancaria internazionale Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? Sommario Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-2 Introduzione Il mercato internazionale dei capitali • Un insieme di mercati chiusi ma interconnessi, in cui i residenti di paesi diversi commerciano attività quali valute, azioni ed obbligazioni • Questo capitolo discute tre problemi fondamentali: – in che modo il mercato internazionale dei capitali ha amplificato i vantaggi del commercio internazionale – cosa ha provocato la rapida crescita dell’attività finanziaria internazionale che ha avuto luogo a partire dall’inizio degli anni sessanta – in che modo i policy maker possono eliminare o ridurre i problemi emersi con il mercato internazionale dei capitali senza rinunciare ai benefici che ne derivano Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-3 Il mercato internazionale dei capitali e i vantaggi del commercio Tre tipi di vantaggi dello scambio • Tutte le transazioni tra residenti di paesi diversi cadono in una delle seguenti tre categorie: – scambi di beni e servizi contro beni e servizi – scambi di beni e servizi contro attività – scambi di attività contro attività Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-4 Il mercato internazionale dei capitali e i vantaggi del commercio Figura 11-1: i tre tipi di transazioni internazionali Paese domestico Beni e servizi Attività Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Paese estero Beni e servizi Attività Slide 11-5 Il mercato internazionale dei capitali e i vantaggi del commercio Avversione al rischio • Quando le attività sono commerciate internazionalmente, il rischio associato al loro scambio viene ripartito. – In presenza di individui avversi al rischio, i paesi beneficiano dallo scambio di attività rischiose. – Il mercato internazionale dei capitali rende possibile questi scambi. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-6 Il mercato internazionale dei capitali e i vantaggi del commercio La diversificazione di portafoglio come motivo del commercio internazionale di attività • La diversificazione internazionale di portafoglio consente ai residenti di tutti i paesi di ridurre la variabilità della propria ricchezza. – Il mercato internazionale dei capitali consente questa diversificazione. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-7 Il mercato internazionale dei capitali e i vantaggi del commercio Attività finanziarie internazionali: debito o capitale di rischio? • Si può ottenere la diversificazione internazionale di portafoglio mediante lo scambio di: – strumenti di debito – obbligazioni e depositi bancari » Specificano che l’emittente ripagherà un valore prefissato indipendentemente dalle circostanze economiche. – strumenti di capitale di rischio – quote azionarie » Rappresenta il diritto del possessore a ricevere una quota del profitto di un’impresa, e non una somma fissa, il cui valore può variare in funzione della situazione che si presenta. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-8 L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali La struttura del mercato internazionale dei capitali • I principali attori del mercato internazionale dei capitali sono: – banche commerciali – grandi imprese – istituzioni finanziarie non bancarie – banche centrali ed altri istituti pubblici Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-9 L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali Figura 11-2: avviso di emissione di un prestito obbligazionario internazionale Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-10 L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali La crescita del mercato internazionale dei capitali • La rimozione delle barriere alla circolazione internazionale dei capitali privati ha contribuito alla crescita del mercato internazionale dei capitali. • Esiste un “trilemma” di politica economica rispetto alle tre opzioni disponibili: – tasso di cambio fisso – politica monetaria orientata agli obiettivi interni – mobilità internazionale dei capitali Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-11 L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali Attività bancarie all’estero e commercio valutario • Attività bancarie offshore – il giro d’affari che gli sportelli bancari stranieri effettuano al di fuori del proprio paese – le banche possono condurre affari all’estero attraverso uno qualunque dei seguenti tre tipi di istituzioni: – un’agenzia estera – una banca sussidiaria all’estero – una filiale estera • Commercio valutario offshore – Commercio di depositi bancari denominati in valuta diversa da quella del paese in cui è la banca risiede. – I depositi valutari offshore sono chiamati Eurovalute. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-12 L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali • Eurodollari – Depositi denominati in dollari localizzati al di fuori degli Stati Uniti • Eurobanche – Banche che scambiano sui mercati delle Eurovalute • Il commercio di Eurovalute è cresciuto per tre ragioni: – crescita del commercio internazionale – desiderio delle banche di sfuggire ai regolamenti nazionali sull’attività finanziaria, ad esempio per quanto concerne le riserve – considerazioni politiche Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-13 L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali La crescita del commercio in Eurovalute • Londra rappresenta il principale centro di commercio in • Eurovalute. La crescita precoce del mercato delle Eurovalute è dovuta a: – volume crescente di commercio internazionale – Guerra Fredda – restrizioni statunitensi sull’uscita dei capitali e regolamentazione dell’attività bancaria – restrizioni imposte dalla Federal Reserve sulle banche statunitensi (il cosiddetto regolamento Q) – adozione nel 1973 dei cambi flessibili – riluttanza dei paesi arabi membri dell’OPEC a depositare i propri soldi in banche americane a seguito del primo shock petrolifero Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-14 L’attività bancaria internazionale e il mercato internazionale dei capitali • International Banking Facilities (IBF) – Banche che accettano depositi a termine e fanno prestiti agli stranieri. – Non sono soggette agli obblighi di riserva né ai tetti sui tassi passivi. – Sono esenti da imposte locali e statali. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-15 La regolamentazione dell’attività bancaria internazionale Il problema dei fallimenti bancari • Una banca fallisce quando non è in grado di far fronte alle obbligazioni nei confronti dei propri depositanti. • I governi tentano di prevenire i fallimenti bancari attraverso pesanti regolamentazioni dei sistemi bancari interni. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-16 La regolamentazione dell’attività bancaria internazionale • Le principali misure adottate dagli Stati Uniti per ridurre il rischio di fallimenti bancari sono le seguenti: – assicurazione sui depositi – obblighi di riserva – requisiti di capitalizzazione e restrizioni sulle attività – ispezioni bancarie – contributi del prestatore di ultima istanza (PUI) – La Fed presta alle banche che affrontino forti deflussi di depositi quanto loro necessario per soddisfare le richieste dei risparmiatori. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-17 La regolamentazione dell’attività bancaria internazionale Difficoltà nella regolamentazione dell’attività bancaria internazionale • L’assicurazione sui depositi è essenzialmente assente nell’attività bancaria internazionale. • L’assenza di obblighi di riserva riduce la stabilità del sistema bancario. • Le ispezioni bancarie per richiedere requisiti di capitalizzazione e restrizioni sulle attività diventano più difficili in un contesto internazionale. • C’è incertezza riguardo a quale banca centrale, se esiste, sia responsabile come prestatore di ultima istanza nell’attività bancaria internazionale. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-18 La regolamentazione dell’attività bancaria internazionale Cooperazione internazionale sulla regolamentazione • L’attività bancaria offshore non è soggetta a quelle misure che i governi hanno introdotto a livello nazionale per prevenire i fallimenti bancari. • Comitato di Basilea – E’ costituito dai capi delle banche centrali di 11 paesi industrializzati. – Promuove la cooperazione internazionale in materia di regolamentazione. – Il Concordato del 1975 ripartisce le responsabilità della supervisione delle strutture bancarie tra nazione madre e paese ospite, e richiede la condivisione di informazioni. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-19 La regolamentazione dell’attività bancaria internazionale • Un importante mutamento nelle relazioni finanziarie internazionali avvenuto negli anni novanta è consistito nel crescente sviluppo dei mercati emergenti quali fonte e destinazione dei flussi di capitale privato. • La crescente tendenza a riorganizzare le attività delle banche in forme più facilmente commerciabili (securitization) ha rafforzato la necessità di una cooperazione internazionale volta a monitorare e regolamentare le istituzioni finanziarie non bancarie. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-20 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? Il grado di diversificazione internazionale del portafoglio • A partire dagli anni settanta, il mercato ha contribuito ad aumentare la diversificazione internazionale del portafoglio. • Il grado di diversificazione appare tuttavia limitato rispetto a quanto predice la teoria economica. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-21 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? La dimensione del commercio intertemporale • Alcuni osservatori sostengono che il commercio intertemporale, misurato dal saldo delle partite correnti dei diversi paesi, è troppo ridotto. – E’ difficile verificare la fondatezza di tali affermazioni. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-22 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? Figura 11-3: tassi di risparmio e di investimento per 25 paesi, medie anni 1990-1997 Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-23 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? I differenziali dei tassi di interesse • Se il mercato internazionale dei capitali funziona correttamente, questi tassi dovrebbero mostrare un andamento altamente correlato e non dovrebbero differire troppo gli uni dagli altri. – Ampie differenze dei tassi di interesse costituirebbero un’evidente conferma dell’esistenza di guadagni potenziali non realizzati dal commercio internazionale. – I dati mostrano che il tasso di rendimento su depositi simili emessi nei principali centri finanziari è piuttosto uniforme. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-24 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? Figura 11-4: confronto tra tassi di interesse sugli Eurodollari e tassi statunitensi Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-25 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? L’efficienza del mercato valutario • I tassi di cambio comunicano importanti segnali economici agli agenti e alle imprese impegnate nel commercio e negli investimenti internazionali. • Studi basati sulla parità scoperta dei tassi di interesse – La condizione di parità scoperta dei tassi di interesse è: Rt – R*t = (Eet+1 – Et)/Et (11-1) in cui: Rt è il tasso di interesse al tempo t sui depositi denominati in valuta domestica R*t è il tasso di interesse al tempo t sui depositi denominati in valuta estera Eet+1 è il tasso di cambio atteso Et è il tasso di cambio corrente Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-26 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? – Errore di previsione circa il futuro deprezzamento : ut+1 = (Et+1 – Et)/Et - (Eet+1 – Et)/Et (11-2) – Se vale la parità scoperta dei tassi di interesse, questa ipotesi può essere testata sostituendo a ut+1 il deprezzamento effettivo meno il differenziale internazionale dei tassi: ut+1 = (Et+1 – Et)/Et - (Rt – R*t) Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. (11-3) Slide 11-27 Il mercato internazionale dei capitali ha funzionato bene? • Il ruolo dei premi per il rischio – Se titoli denominati in valute differenti sono imperfetti sostituti per gli investitori, il differenziale internazionale dei tassi di interesse è pari al deprezzamento atteso della valuta più un premio per il rischio, t: Rt – R*t = (Eet+1 – Et)/Et + t (11-4) • Test di eccessiva volatilità – Questi test risultano inconcludenti circa la performance del mercato valutario. • Conclusioni – L’evidenza empirica sulle performance del mercato dei cambi è ambigua ; sono necessarie più ricerche e più esperienza per giungere ad una conclusione univoca. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-28 Sommario Quando gli individui sono avversi al rischio, i paesi possono trarre beneficio dallo scambio di attività rischiose. La diversificazione internazionale del portafoglio può essere ottenuta mediante lo scambio di strumenti di debito o di strumenti di capitale di rischio. Una componente importante del mercato internazionale dei capitali è il mercato valutario. • Le banche svolgono un ruolo centrale nel mercato internazionale dei capitali e possono operare offshore. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-29 Sommario Fattori politici e normativi hanno incoraggiato l’attività bancaria internazionale e lo scambio di valute. La creazione di depositi in Eurovalute non avviene con l’uscita di valuta dal paese d’origine. • Non minaccia il controllo delle banche centrali sulla propria base monetaria. Il Comitato di Basilea ha lavorato per promuovere la cooperazione legislativa in area internazionale. • Non è chiaro se vi siano obblighi a carico della banca centrale quale prestatore di ultima istanza internazionale. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-30 Sommario A partire dal 1970, il mercato internazionale dei capitali ha contribuito ad aumentare la diversificazione internazionale del portafoglio. Non esiste chiara evidenza empirica sulla capacità del mercato valutario di comunicare segnali di prezzo appropriati agli operatori e investitori internazionali. Copyright © 1003 ULRICO HOEPLI EDITORE. Slide 11-31