LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON
DISABILITA’
primo ciclo d’istruzione
Lo
sfondo comune e il quadro normativo
Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione
Isp. Luciano Rondanini
ASPETTI CULTURALI DELLA VALUTAZIONE



IL VALORE SIMBOLICO DELL’ATTO VALUTATIVO DIPENDE DAL
MOMENTO STORICO, DAL RAPPORTO TRA SOCIETA’ E SISTEMA
FORMATIVO, DALL’IDEA STESSA DI EDUCAZIONE
LE RAGIONI (IL PERCHE’ ) DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA
DIPENDONO IN LARGA MISURA DAI MODELLI ANTROPOLOGICI DI
CIASCUNO DI NOI (QUALE CONCEZIONE DELL’ALUNNO, DELLA
RELAZIONE INSEGNANTE /ALLIEVO, DELL’IDEA DI MERITO,.)
LA VALUTAZIONE SI CONFIGURA COME DIMENSIONE STRUTTURALE
DEL SISTEMA SCOLASTICO (MACRO E MICRO ) PER GOVERNARE
MEGLIO IL FUNZIONAMENTO
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
negli ultimi atti normativi
La valutazione precede , accompagna e segue i percorsi curricolari. Assume
funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e
di stimolo di miglioramento continuo
Indicazioni per il curricolo -2007
…La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento , il
comportamento e il rendimento scolastico.
E’ espressione dell’autonomia propria della funzione docente, nella sua
dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia
didattica delle istituzioni scolastiche.
Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità,
equità, trasparenza, nel rispetto del principio della libertà d’insegnamento.
Regolamento (DPR 122/2009)
LE COERENZE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
CRITERI DI RIFERIMENTO
OMOGENEITA’
EQUITA’
TRASPARENZA
Ridurre al minimo i
comportamenti individuali
degli insegnanti
COME?
 obiettivi comuni di
apprendimento per le classi
parallele
tempi e modalità delle
verifiche
criteri comuni per stabilire
la votazione periodica
 …………………..
Accrescere la conoscenza
dei criteri che sottendono
alla valutazione del
rendimento degli alunni
COME?
Saper utilizzare in modo
coerente il criterio assoluto,
quello del progresso
rispetto al sé e del
riferimento al gruppo
Migliorare gli aspetti
comunicativi della
valutazione in particolare
verso la famiglia
COME?
 assicurare tempi adeguati
di presentazione degli esiti
conseguiti
 evitare incontri e colloqui
frettolosi ( modello sportello
di pagamento)
LA COSTRUZIONE DELLA COLLEGIALITA’
segue
Individualità
ma
soprattutto
COLLEGIALITA’
Verifica e valutazione dei
processi e degli esiti,nel
rispetto di criteri di
riferimento
accompagna
Organizzazione dei
contesti di
apprendimento
La classe è il principale
fattore di inclusione e di
esclusione
precede
Progettazione delle
attività.
Per quanto riguarda gli
alunni disabili, il
problema centrale è la
progettazione del PEI
(tempi, piano di
lavoro,..)
IL RAPPORTO TRA IL FUNZIONAMENTO INDIVIDUALE E I SOSTEGNI
progettazione- organizzazione- valutazione
1.Capacità intellettive
2. Comportamento
Funzionamento
Individuale
3. Partecipazione, interazione
ruoli sociali
4.Salute
5.Contesto
SOSTEGNI
LA LETTURA DEI BISOGNI
LA VALUTAZIONE DEI POTENZIALI DI APPRENDIMENTO
(ICF, 2002)
IL
FUNZIONAMENTO
PERSONALE
AUTONOMIE DI
BASE
CAPACITA’
INTELLETTIVE
ADATTAMENTO
SOCIALE
BENESSERE
PSICOLOGICO
FATTORI DI
VULNERABILITA’
FATTORI
DI SVILUPPO
AMBITI
D’INTERVENTO
CAPACITA’
E
COMPETENZE
ACQUISIBILI
LA QUALITA’ DEI CONTESTI
LA PROGRAMMAZIONE DEI SOSTEGNI
(ICF, 2002)
IL
FUNZIONAMENTO
DEI
CONTESTI
FAMIGLIA
SCUOLA
GRUPPO
COETANEI
CONTESTI
INFORMALII
STAGE,
LAVORO ,…
FATTORI DI
VULNERABILITA’
FATTORI
PROTETTIVI
AMBITI
D’INTERVENTO
CAPACITA’ E
COMPETENZE
ACQUISIBILI
LA QUALITA’ DEL CONTESTO SCOLASTICO
l’integrazione tra docente/i, compagno/i, docenti/alunni
CLASSE
COLLEGIALITA’
DELL’AZIONE DI
SOSTEGNO DEI
DOCENTI
DIDATTICHE
COOPERATIVE
INTEGRAZIONE
DELL’ALUNNNO
DISABILE NEL
GRUPPO CLASSE
LA CLASSE COME
SOSTEGNO
ASPETTI CRITICI
ASPETTI
POSITIVI
AMBITI DI
INTERVENTO
MIGLIORAMENTO/
I
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DELL’ALUNNO
COMPORTAMENTO
SOCIALE
COMPORTAMENTO DI LAVORO
( STUDIO )
(RELAZIONI)
Funzioni percettive
capacità di formulare giudizi realistici su se
stesso
 Funzioni di controllo
capacità di gestire i propri stati emozionali, di
tollerare circostanze avverse
 Funzioni di integrazione:
riguardano il comportamento applicativo:
rispetto, accettazione gratitudine, collaboratività,
comportamenti di aiuto

Impegno
Attenzione
Organizzazione
Partecipazione
Responsabilità
Capacità di studio
Adattabilità
Senso critico
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
alunno ________________________
POLARITA’
POSITIVA
Impegno:segue con
regolarità il lavoro
assegnato…
10
9
8
7
6
5
POLARITA’
NEGATIVA
Impegno: interrompe il
lavoro e rinuncia di
fronte a difficoltà…
Attenzione: …
Attenzione:….
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’
la storia
“…La frequenza di classi comuni non implica il raggiungimento di mete
culturali comuni.
Lo stesso criterio di valutazione dell’esito scolastico deve percio’ fare
riferimento al grado di maturazione dell’alunno, sia globalmente sia
a livello degli apprendimenti realizzati”
(Relazione Falcucci, 1975)
“Capacità e merito degli alunni con disabilità vanno valutati
secondo parametri peculiari, adeguati alle rispettive situazioni di
minorazione “
(Sentenza della Corte Costituzionale 215/1987)
PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO
348/1991
Non si può configurare un supposto diritto al conseguimento del titolo
legale di studio , che prescinda da un oggettivo accertamento di
competenze effettivamente acquisito.
….Il titolo di studio non può essere conseguito da chi rimane al di sotto di
quella soglia di competenze che è necessaria per il conseguimento del
titolo”.
Al fine del rilascio del titolo di studio, sono importanti le conoscenze,
competenze e le capacità conseguite e non il percorso fatto per
conseguirle.
LA LEGGE QUADRO 104/1992
“L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità
della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione,
nelle relazioni e nella socializzazione” ( art. 12)
La valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è ricondotta
al piano educativo individualizzato.
Si fa una precisa distinzione tra la valutazione nella scuola dell’obbligo e la
valutazione nella scuola secondaria di 2° grado.
LA VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO
art.. 318 del D Lgs 297/1994
1. Nella valutazione degli alunni handicappati da parte dei docenti è indicato,
sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati
adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano
state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di
alcune discipline.
2. Nella scuola dell’obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi
conoscitivi di cui al comma 1, prove d’esame corrispondenti agli insegnamenti
impartiti e idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue
potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
3. Nell’ambito della scuola secondaria superiore, per gli alunni handicappati
sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l’effettuazione delle
prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l’autonomia e la
comunicazione.
4. Gli alunni handicappati sostengono le prove finalizzate alla valutazione del
rendimento scolastico, comprese quelle di esame, con l’uso di ausili loro
necessari.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
art. 318 del D.Lgs 297/1994
•
SULLA BASE DEL PEI, I DOCENTI INDICANO:
per quali discipline sono stati adottati particolari criteri didattici;
quali attività integrative e di sostegno sono state svolte , anche in
sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline
•
NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO
prove d’esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti
• NELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
prove d’esame equipollenti
RAPPORTO TRA MISURAZIONE E VALUTAZIONE
• La valutazione scolastica dell’alunno è costituita da due momenti:
La Misurazione che coincide con la raccolta di
elementi , dati, informazioni sugli esiti di apprendimento acquisiti,
attraverso la somministrazione di prove e l’osservazione
La Valutazione vera e propria riconducibile
all’interpretazione dei risultati secondo un criterio che potrà
essere assoluto, progresso personale, relativo al gruppo .
I CRITERI DELLA VALUTAZIONE DIDATTICA
CRITERIO ASSOLUTO SI BASA SUL CONFRONTO TRA I RISULTATI
UNA PROVA E UN MODELLO PREFISSATO
DI
CRITERIO RIFERITO AL SE’ BASATO SUL CONFRONTO DELLE
PRESTAZIONI DEL SINGOLO ALUNNO RISPETTO ALLA SITUAZIONE
INIZIALE. L’ATTENZIONE E’ POSTA SUL PROGRESSO INDIVIDUALE
(massimo individualmente possibile)
CRITERIO RIFERITO AL GRUPPO BASATO SUL CONFRONTO TRA LE
PRESTAZIONI DI CIASCUNO E QUELLE DELLA CLASSE
L’ESAME DI LICENZA MEDIA
diploma o attestato
O. M. 90/2001 (art 11, comma 12)
“Il Consiglio di classe delibera se ammettere o meno agli esami di licenza
media gli alunni in situazione di handicap , che possono svolgere anche
prove differenziate,… sulla base del percorso formativo individualizzato
…Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI , il CdC può
decidere che l’alunno ripeta la classe o che sia comunque ammesso agli
esami di licenza ,al solo fine del rilascio di un attestato di credito formativo
Tale attestato è titolo per la iscrizione e la frequenza delle classi
successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi”.
Visto l’art. 318 del D.leg.vo n. 297 del 16.4.94
Ai sensi dell’art. 1, comma 12 del O. M. N. 90 del 21.5.2001;
Vista l’art 5 comma b) della C. M. N.32 del 14.3.2008;
Visto l’art. 9 comma 4 del DPR 122/09;
Tenuto conto delle prove d’esame sostenute;
si rilascia
ATTESTATO DI CREDITO FORMATIVO
Conferito all’alunno _____________________ nato a ________________ il __________frequentante la classe terza della scuola
secondaria di primo grado quale titolo per l’iscrizione e la frequenza alle classi successive, ai soli fini del riconoscimento dei crediti
formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.
A conclusione del percorso didattico formativo si attesta che ha acquisito le seguenti competenze:
Area
-della comunicazione verbale e
non verbale
-delle relazioni
-degli apprendimenti
-delle abilità pratiche
-degli interessi
- esprime vissuti e richieste attraverso il linguaggio verbale e non verbale;interagisce verbalmente o con altre
modalità
- riconosce regole e ruoli delle persone nei vari contesti sociali;sta volentieri con gli altri, prova piacere se…
- osserva e memorizza particolari nei vari contesti; memorizza e applica sequenze operative; analizza
immagini
- esegue compiti assegnati di ordine pratico;porta a termine consegne che richiedono un impegno
circoscritto; ha acquisito abilità in ….
- manifesta particolare interesse per..…
………………………………………….
- ……………………….
Il Dirigente scolastico
Il Presidente della Commissione
Adatt. I.C.”Foscolo” – Toano
PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA E DIFFERENZIATA
Sul piano concettuale e metodologico , è opportuno distinguere fra
la programmazione personalizzata che caratterizza il percorso
dell’alunno con disabilità nella scuola dell’obbligo e la
programmazione differenziata che nel 2° ciclo di istruzione , si
può concludere con l’attestato di competenze.
Linee – guida, agosto, 2009
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’
DPR 122/2009 art. 9
■ La valutazione degli alunni con disabilita’ è riferita al comportamento, alle discipline
e alle attività svolte sulla base del PEI ed è espressa con voto in decimi.
■ L’esame conclusivo del primo ciclo si svolge con prove differenziate, comprensive
della prova nazionale , corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il
progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento
iniziali.
Le prove sono adattate , ove necessario in relazione al Piano Educativo
Individualizzato , a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate
hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del
conseguimento del diploma di licenza.
* Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’esame di Stato conclusivo del
secondo ciclo dell’istruzione secondo le modalità previste dall’articolo 318 del decreto
legislativo n. 297 del 1994.
LINEE GUIDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON
DISABILITA’
agosto 2009
La valutazione in decimi va rapportata al P. E. I., che costituisce il
punto di riferimento per le attività educative a favore dell’ alunno
con disabilità.
Si rammenta inoltre che la valutazione dovrà essere riferita ai
processi e non solo alla prestazione.
I DOCENTI DI SOSTEGNO
I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla
valutazione di tutti gli alunni disabili,avendo come oggetto del
proprio giudizio relativamente agli alunni disabili, i criteri di cui
all’articolo 314, comma 2 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
297. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti
del sostegno, essi si esprimono con un unico voto.
DPR 122- Regolamento 2009
Gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la
contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano e partecipando
a pieno titolo alle operazioni di valutazione perdiodiche e finali degli
alunni della classe con diritto al voto , disporranno di registri recanti
i nomi di tutti gli alunni della classe di cui sono contitolari
Linee- guida, agosto 2009
PROVE DIFFERENZIATE CORRISPONDENTI
ai sensi del
D.Lgs 297/1994- art. 318
DPR 122/2009 – art. 9
Le prove differenziate corrispondenti devono essere rapportate al PEI.
Possono essere ricondotte a tre livelli:
-
Situazione di disabilità lieve
-
Situazione di disabilità media
-
Situazione di disabilità grave
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DSA
DPR 122/2009 ART. 10
1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente
certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle
effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle
specifiche a situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento
dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati nell’ambito delle
risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologicodidattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esamin non viene fatta menzione
delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
LEGGE 18 OTTOBRE 2010 n. 170
Norme in materia di DSA in ambito scolastico ( art.5 )
… Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi
provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica
… Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche garantiscono:
- l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata…;
- l’introduzione di strumenti compensativi… nonché misure
dispensative da alcune prestazioni non essenziali;
- Per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti
compensativi che favoriscano la comunicazione verbale…,
prevedendo, ove risulti utile, la possibilità dell’esonero.
STRUMENTI COMPENSATIVI
nota MIUR 10 maggio 2007-prot. 4674
• tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri
•Tavola pitagorica
•Tabella delle misure tabella delle formule
•Calcolatrice – registratore
•Cartine geografiche storiche tabelle della memoria di ogni tipo
•Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi
vocale commisurati al singolo caso da usare anche in classe per il normale
lavoro scolastico
•Cassette registrate / dagli insegnanti, dagli alunni e/ o allegati ai testi)
mediante anche la predisposizione di fonoteche scolastiche contenenti il testo
parlato sia dei libri in adozione sia di altri testi culturalmente significativi
•Libri di testo in CD
• Dizionari di lingua straniera
•Tabelle mnemoniche
•traduttori
STRUMENTI DISPENSATIVI
Nota MIUR 10 maggio 2007 prot. 4674
ESEMPI DI INTERVENTI DISPENSATIVI
•Lettura a voce alta scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne,uso
del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline;
•Riduzione od ove necessario dispensa dallo studio delle lingue straniere
in forma scritta a causa delle difficoltà presentate dalla differenza tra
scrittura e pronuncia;
•Tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio mediante un’adeguata
organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti;
•Organizzazione di interrogazioni programmate;
•Assegnazione di compiti a casa in misura adeguata alle effettive
possibilità dell’allievo;
•Possibiità d’uso di testi ridotti non per contenuto ma per quantità di pagine
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
USR- ER nota del 3.2.2009, n,. 1425
LA REDAZIONE DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO E’ ATTO
DOVUTO IN PRESENZA DI UN ALUNNO CON SEGNALAZIONE
SPECIALISTICA DI DSA
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DEVE ESSERE CONSEGNATO
ALLE FAMIGLIE ALL’ INIZIO DI OGNI ANNNO SCOLASTICO PER
CONSENTIRE L’ ATTIVAZIONE DELLE INDISPENSABILI SINERGIE TRA
SCUOLA, FAMIGLIA, ALUNNO,…
AI D.S. E AGLI OO. CC. SPETTA IL COMPITO DI ASSICURARE PIENA E
FATTIVA OTTEMPERANZA A TALI IMPEGNI
NORMATIVA relativa agli alunni con DSA
- DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia
delle Istituzioni Scolastiche”
- Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia”
- Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia”
- Nota MIUR 1.03.2005 prot. 1787
- OM n° 26 del 15.03.2007 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative
per lo svolgimento
degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore
nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2006/2007”
- CM 10.05.2007, prot. 4674
- CM n° 28 del 15.03.2007 “Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione
nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007”
- Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato
conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per
l’anno scolastico 2006-200
7 – precisazioni”
- Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento
– Indicazioni operative”
- Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia
e per il primo ciclo dell’istruzione. D.M. 31/07/2007
- C.M. n 50 - maggio 2009 Anno scolastico 2008/2009 –
Nota MIUR n. 5744 del 28 maggio 2009 Esami di Stato
per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento.
- Legge 169/2008 conversione DL 137/08 Art. 3 co.5 sulla valutazione dei DSA
-DPR N. 122 del 2009 – ART.10 – Regolamento sulla Valutazione
-Legge 8/10/2010 n.170
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la valutazione degli alunni diversabili - SNALS