Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Maggio 2008 - numero 5
Editoriale
Sommario
Lettere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
Nel numero precedente, commentando le elezioni politiche del 13/14
Aprile scorso, avevamo sottolineato
come la vigente legge elettorale non
era poi così tanto una porcata.
Il risultato elettorale ha visto un partito egemone, un altro partito minoritario, ma di rilevante consistenza
politica e numerica, ed infine un’altra
formazione che è improprio definire
residuale.
I nani ed i nanetti, tanto vituperati
dalla grande stampa, sono spariti dal
parlamento determinando la tanto
sospirata ed auspicata semplificazione politica.
A nostro modesto avviso la governabilità e la qualità dell’azione di governo sono il risultato della capacità del
gruppo dirigente politico.
Non abbiamo mai considerato veritiero il proverbio latino “talis rex,
qualis grex” (il re è identico al suo
gregge).
Riteniamo che sia possibile, anzi doveroso, che il gruppo dirigente debba
esprimere il meglio del paese.
I risultati della cosiddetta seconda
Repubblica ci inducono a non aver
soverchie speranze di un buon governo, ma, come si suol dire, la speranza
è l’ultima a morire.
Per tornare al nostro orticello, la Bassa ha avuto un risultato uniforme.
Il PdL, con l’alleanza della Lega, si
conferma come la forza egemone.
Abbiamo già registrato alcune dichiarazioni degli esponenti locali del
centrodestra che sognano il grande ribaltone per le amministrative
dell’anno prossimo.
Ci permettiamo di ricordare loro che
il voto amministrativo segue logiche
diverse dal voto politico (Sondrio
docet).
A livello amministrativo conta, ancor
più che a livello nazionale, la candidatura di uomini e donne capaci,
fedeli ed intelligenti interpreti della
propria gente.
È così sicuro il centrodestra di avere la
possibilità di schierare tutta la qualità
necessaria per spedire all’opposizione
il centrosinistra?
L’alternanza al governo della città è
un obbiettivo da perseguire affinchè
la città venga governata al meglio.
È però doveroso sottolineare come
l’alternanza, disgiunta dalla capacità
di governo, diventa una vuota declamazione.
Elezioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3
Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5
Territorio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6
Calendario bresciano. . . . . . . . . . . . . . . . . » 8
Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10
Sport . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12
Ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13
Spigolature. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14
Le recensioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15
Cignano in una tela del Lombardi
Le classifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16
Direzione: Vania Boglioli
Veduta di Cignano”. Olio su tela di Luigi
Lombardi, pittore (1853-1940)
“È forse ascrivibile agli anni in cui Lombardi conobbe la futura sposa, questa veduta
di Cignano, non ultimata, ma certamente
interessante per l’evidenza che vi assume
la linea - purissima - nel disegno e nella
prospettiva”. Luciano Anelli, critico d’arte,
descrive in questi termini il dipinto di Luigi
Lombardi, rintracciato in una collezione
privata, proveniente dagli eredi Ninì Guarneri ved, Lombardi.
L’opera è segnalata dal prof. Alessandro
Tomasini.
Edizioni “La Pianura” - Via Carducci, 2 - San Paolo (Bs)
Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs)
Pubblicazione mensile
E-mail: [email protected]
Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia
del 06/12/2007
Dialogando
Il Sindaco di Manerbio, rispondendo ad
una interpellanza, ha sollevato alcune questioni di rilevante interesse.
La prima è riferita alla reintroduzione, nel
nostro ordinamento giuridico, del reato di
lesa maestà, reato che era stato cassato nel
passaggio dalla monarchia alla Repubblica.
La formulazione del reato va, naturalmente, aggiornata in lesa sindacatura. Infatti
non è più possibile criticare il Sindaco.
Se lo fai, il nostro Sindaco incarica un legale pronto a querelarti.
Per quanto ci riguarda, diciamo solo che
se il Sindaco intende querelarci, lo faccia
pure.
Vorremmo però porre una condizione:
l’avvocato venga pagato con i soldi suoi e
non con i soldi dei contribuenti.
La seconda è l’accusa per la quale il nostro
mensile opera una sistematica manipolazione della realtà.
Egregio signor Sindaco, le vorremmo confessare che ci spiace molto scrivere alcuni
pezzi.
Ci piacerebbe poter scrivere che l’area in-
torno alla rotatoria del ponte del Mella
è contornata da splendidi edifici, così da
acccogliere chi proviene da Nord e da Ovest
con una porta degna e consona alla nostra
città.
Ci piacerebbe poter scrivere che a Nord
della cascina Monastero vi è una zona industriale brulicante di fervore lavorativo.
Ci piacerebbe poter scrivere che il depuratore funziona perfettamente e che quando
si transita sulla tangenziale Ovest si sentono solo i profumi della natura.
Ci piacerebbe poter raccontare che l’addizionale IRPEF non è stata applicata ai
livelli più alti ai cittadini di Manerbio.
Ci piacerebbe poter raccontare che i lavori
del sovrappasso ferroviario sono da ostentare con fierezza per la rapidità con la quale
sono stati eseguiti.
Ci piacerebbe tanto poter definire, con
orgoglio, la rotondina di via Cremona
come l’infrastruttura stradale con il miglior
raggio possibile.
Ci piacerebbe tanto poter raccontare come
sia stato un modello di trasparenza e di par-
tecipazione popolare tutto l’iter politicoamministrativo dell’area ex-Marzotto.
Ci piacerbbe tanto poter raccontare al
mondo intero che nel consiglio comunale
di Manerbio regna il fair play e che le minacce di regolare i conti a pugni non hanno
diritto di cittadinanza.
Ci piacerebbe tanto…
Ci piacerebbe tanto…
Una piccola domanda: ma se questo non è
possibile, come chiunque può constatare,
la colpa di chi è?
Di un umile scribacchino oppure di chi
regge le sorti della nostra città?
La terza questione riguarda chi paga il nostro mensile. Ogni qualvolta si è a corto di
ragioni si ricorre ad un argomento trito e
ritrito: chi paga?
La risposta è semplice: il giornale è pagato
con la pubblicità e, per la parte non coperta, dai redattori.
Contrariamente a Manerbio Notizie, edito
dal Comune ed a cura di un uomo solo
(il Sindaco), e pagato da tutti noi contribuenti.
Pag. 2
I BRESCIANI PER L’EXPO
L’idea di creare un “tavolo” per lavorare
insieme allo sviluppo delle prospettive dell’Expo Mondiale di Milano, mi pare elemento di interesse collettivo e fortemente
legato alla rappresentatività istituzionale.
L’Istituzione che rappresento in virtù della
delega e del risultato elettorale ha il dovere
e il compito di occuparsi del benessere del
cittadino, del miglioramento delle condizioni di vita generali, dell’ampliamento
della gamma di potenzialità e possibilità
del singolo, in modo che tutti possano
concorrere allo stesso livello e sullo stesso
piano ad una esistenza dignitosa. Ecco
perché, come rappresentante dell’istituzione Provincia, lancio da subito e ribadisco
la necessità di riunire e coordinare i vari
attori, Camera di Commercio, Enti locali (Comuni, Comunità Montane, ecc.),
Associazioni di categoria. Insieme, senza
rivendicare paternità e senza protagonismi,
in rappresentanza della gente e di quel territorio che ci ha chiesto di farci interpreti
delle sue necessità, delle sue aspettative.
Abbiamo il dovere di cogliere al meglio
l’occasione di sviluppo ed occupazione che
Expo rappresenta.Niente polemiche, dunque, ma ferma convinzione che i bresciani
possano e debbano partecipare alla grande
scommessa già giocata e vinta da Milano.
L’Expo è una opportunità unica e irripetibile. Bisogna quindi, immediatamente,
attivare un gruppo di lavoro che veda partecipi la politica, le imprese, l’economia e il
territorio, in cui ciascuno impegna le proprie capacità e competenze.Sinteticamente
la proposta è quella di confrontarci con le
Associazioni imprenditoriali, artigianali e
commerciali e con gli Enti locali della città
e della provincia. Non è quindi proponibile, individuare in Brescia Tourism il “motore” di tale iniziativa, poiché la sua attività
è rivolta esclusivamente alla promozione
turistica del territorio e manca nella sua
composizione la rappresentanza delle associazioni imprenditoriali. Brescia Tourism
potrà svolgere un ruolo significativo in
rapporto con gli altri soggetti nell’espletamento del suo ruolo statutario.L’imprenditorialità bresciana, industriale ed
artigianale, che ha svolto e svolge un ruolo
importante nello sviluppo produttivo ed
urbanistico del territorio milanese, deve
poter giocare un ruolo da protagonista,
attraverso la presenza e il nostro impegno
in questa fase, proprio nella preparazione e
sviluppo dell’Expo.
Riccardo Minini
Assessore al Turismo della Provincia di Brescia
MORIRE AL RAVE
Caro direttore, e lo chiamano divertimento! Ma tra bello e sballo non basta un esse
a fare differenza. Tant’è che al “rave party”
in quel di Segrate nel milanese, un raduno di giovani provenienti da tutt’Italia e
dall’estero, tra musica assordante e droga
c’è scappato il morto. Un diciannovenne
è deceduto nel pomeriggio della domenica di Pasqua, nonostante le pronte cure
mediche. Inoltre, poco ci è mancato che
Lettere
durante la “festa” perdesse la vita un altro ragazzo caduto in un pozzo profondo cinque metri e tirato su dagli amici.
Ciò nonostante la baldoria è continuata;
e la cinica dichiarazione di un gruppetto
è stata: “Basta criminalizzazione. Alla fine
vogliamo solo divertirci”. C’è da restare allibiti da tanta sicumera e tracotanza, è uno
schiaffo alla vita quasi valesse meno di uno
sballo. Intanto il consumo di stupefacenti
è in continuo aumento pure tra giovanissimi. A cominciare dalla cannabis ritenuta
una droga leggera e consumata nell’errato
convincimento che non sia nociva.Ma
non esistono droghe leggere, secondo gli
esperti, tipo la cannabis. E da essa si scivola
all’eroina e alla cocaina o addirittura ad un
miscuglio di sostanze diverse. Gli spinelli
producono notevoli disturbi danneggiando l’apparato respiratorio e circolatorio ed
il cervello, specialmente tra gli adolescenti
che cadono in stato depressivo e che per
tirarsi su, consumano alcol aggravando la
situazione. Non tralasciando che spesso i
tossicodipendenti da consumatori diventano spacciatori per procurarsi il denaro
per l’acquisto della dose. Finendo preda
di malfattori e delinquendo essi stessi,
minacciando sinanco i propri genitori ed
i familiari. Il problema non è certo facile
da risolvere. Quindi sarebbe utile da parte
delle famiglie, della scuola, dei medici di
base, dei sacerdoti, e di chi è vicino ed in
contatto con i giovani, svolgere un’assidua campagna informativa. Mettendoli in
guardia dai gravi pericoli derivanti dall’uso
di droga di qualsiasi specie. Molto potrebbero e dovrebbero fare gli enti locali a
cominciare dai comuni, per l’allestimento
di palestre, piscine, centri sportivi e luoghi
di aggregazione per i giovani. Sottraendoli
dalla noia e dal disimpegno, che il più
delle volte li porta a provare per diversivo
il fatale spinello. Maggiori controlli occorrerebbero nelle discoteche dove la droga
è facilmente spacciata. E dove dovrebbe
essere vietata la vendita di alcol, limitando
pure gli orari di apertura e chiusura onde
evitare i tragici sabato sera che tante vite
umane recidono.
Giuseppina de Giosa - Brescia
Maggio 2008
I commercianti di Manerbio raccolgono le firme in calce ad
una petizione che sarà inviata al Sindaco
AL SIGN. SINDACO DEL COMUNE DI MANERBIO
In seguito alla riunione svoltasi il 12 marzo c.a. ci permettiamo di ribadire
alcune osservazioni in merito al progetto di rifacimento del “Piazzolo”.
Nella riunione sopra citata, cittadini e commercianti, son stati interpellati per sapere cosa ne pensano del progetto, perché, a Suo parere, “chi meglio
dei residenti poteva sapere le esigenze della via”.
Le nostre perplessità, a Voi già note, sono per l’ennesima volta state esposte
e per l’ennesima volta voi avete voltato pagina dicendo che i parcheggi “sul
Piazzolo” non possono esistere, in quanto non c’è lo spazio sufficiente.
A questo punto viene da chiedersi: perché nella stretta via XX Settembre
sono stati giustamente previsti alcuni posti macchina, mentre per il Piazzolo, dove lo spazio è maggiore, non c’è la volontà di usare lo stesso metro?
Partendo da questo presupposto, che è inconfutabile, crediamo che il problema non siano i metri ma piuttosto una scelta di principio della giunta
che pur chiedendo democraticamente il parere ai cittadini, non cerca una
mediazione ma va dritta per la sua strada ignorando i disagi che certamente
andrà a creare.
Nel progetto, non sono state previste delle zone per il carico/scarico
delle merci; cosa succederà alla viabilità quando i numerosi furgoni e
camion dovranno fermarsi per scaricare? Assisteremo a degli ingorghi di
autoveicoli che oltre a rallentare il traffico provocheranno un massiccio
inquinamento.
I residenti, sprovvisti di garage, se durante la giornata dovessero rientrate
a casa anche per pochi minuti, per non rischiare la multa, dovranno pagare
la sosta in quanto i parcheggi liberi sono sempre impegnati.
Riducendo la carreggiata e picchiettado i due lati della strada, si creerà
un caos alla viabilità che sarà negativo per tutta la cittadinanza; e poi
non capiamo che senso abbia fare dei marciapiedi doe ci sono già dei comodi portici. Il pedone non essendo obbligato a passare sotto i portici, può
camminare lontano dalle vetrine e di coseguenza non è “tentato” dalla
merce esposta.
Il commercio, come tutta l’economia, sta vivendo un momento difficile;
crediamo che il compito di un’attenta Amministrazione sia anche quello di
aiutare o per lo meno, di non danneggiare, le attività sul territorio.
Crediamo che i negozi siano una componente indispensabile per una città,
in quanto oltre a fornire dei servizi, sono strumenti di socializzazione
sempre più rari nella nostra società.
Le vetrine illuminate, tengono lontana la microcriminalità, il commerciante giornalmente pulisce l’area adiacente il negozio e non dimentichiamo che le attività commerciali sono fonti d’entrate per il Comune; provate
ad immaginare il centro senza negozi. Manerbio è sempre stato considerato
il centro commerciale naturale della zona attirando i cittadini dei paesi
limitrofi; Voi come Amministratori avete il dovere di tentare di recuperare
le posizioni perse e non remare contro come dimostra questo progetto.
Vogliamo concludere pregandoVi di prendere in considerazione le ns.
osservazioni in quanto il muro contro muro non porta benefici a nessuno;
riprendete in mano il progetto e cercate una mediazione.
RingraziandoVi per l’attenzione porgiamo distinti saluti.
Maggio 2008
Pag. 3
offlaga
MANERBIO
Voti a destra, giunta di sinistra Esordio per il sindaco Moretti
Il PdL anche a Manerbio ha stravinto le
elezioni. Non è servita la presenza della
signora Dialma Cantaboni Cazzaniga,
sindaco per due legislature di Manerbio,
designata da cattolici che hanno simpatie
per la sinistra politica fra i candidati presentati dal Pd.
I manerbiesi hanno votato dimostrando
come non hanno in simpatia la politica
del centrosinistra: preferiscono il tanto
dileggiato Cav. Berlusconi e il movimento
della Lega Nord nonostante, in un primo
momento, avessero fatto intravedere un
possibile recupero dello sfavorito PD e di
conseguenza della candidata ex democristiana. Evidentemente da questa parte le
vere esigenze degli italiani non sono state
comprese: troppe le promesse, eccessive le
buone parole e intenzioni, poche le proposte davvero convincenti. Conclusione: gli
elettori manerbiesi hanno premiato chi ha
meglio interpretato gli interessi locali.
Ma non c’è da stare allegri. Questi voti
hanno dato più forza a coloro che prima di
tutto hanno a cuore la “questione settentrionale”. Per non dire poi dell’inefficienza
e dell’incapacità dimostrate dalla giunta
Hanno votato in 2622 (erano 3006 gli
aventi diritto): 1394 hanno scelto la civica,
“Insieme per cambiare” (Indipendenti,
Popolari e Pd), 1061 Lega Nord. Una differenza di 333 voti per cui è stato eletto a
sindaco di Offlaga: Ferdinando Moretti,
42 anni, preside all’istituto San Filippo
Neri della parrocchia di Manerbio, alla sua
prima esperienza. Terzo tentativo fallito
invece per Sergio Agoni, agricoltore, già
senatore. Il paese ha archiviato la gestione
commissariale del Comune determinata
dalla crisi di giunta. Resta il problema delal
Centrale elettrica. Dichiarazione del neo
sindaco: “Analizzeremo tutta la parte burocratica e prenderemo contatto con tutte
le associazioni, forze sociali e politiche che
hanno partecipato all’azione di contrasto
dell’impianto”.
pidi nell’affrontare i problemi che sovrastano Manerbio. A cominciare dalle questioni
collegate alle disponibilità economiche per
un deficit di bilancio spaventoso conseguenza di inutili spese, alla viabilità sulla
quale interventi sbagliati del recente passato impongono nuove spese, alla gestione
del territorio cui è stata data una parvenza
di sensibilità con piste ciclabili e ponti inutili quanto costosi, ai livelli occupazionali
in calo costante, fino all’insoluto recupero
dell’area ex Marzotto i cui progetti sono
stati approvati con una serie di osservazioni
dalla Provincia e sui quali ancora pende un
ricorso al Tar.
Per tutto questo, ed altro ancora, i manerbiesi hanno dato la loro risposta votando la coalizione Pdl-Lega Nord in 4.469
(53,08%) e determinando la sconfitta della
coalizione Pd-Ivd che ha raccolto 2.585 voti
(30,7%).
Alle formazioni minori : Udc 593 (7,04%);
Arcobaleno 225 (225 (2,67%); Destra 165
(1,95). Altre percentuali inferiori all’uno
per cento a :Socialisti, Sinistra critica, Difesa vita, Lega Lombarda, Pcl, Forza Nuova,
Bene comune, Unione consumatori, Pli.
QUINZANO
Franzini raddoppia
Alla Lista Civica 2.176 voti, il 52,90% dei
voti; al Centrodestra Quinzano il 27,21%;
a Lega Nord il 19,89%. Maurizio Franzini
resta sindaco; in minoranza: Eugenio Forcella e Francesco Tirelli. Elevata l’affluenza
con l’88,6%. Delusione, ovviamente, da
parte di Lega e Centro Destra (Alleanza nazionale e Forza Italia), insieme voti
1.937. “Il risultato negativo è il prezzo che
si paga in democrazia” il commento degli
sconfitti.
Franzini totalizza un margine di vantaggio
dal secondo candidato è molto più ampio
dei 464 consensi registrato cinque anni fa.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Lista Civica Quinzano: Claudio Antonini,
Tiziana Azzanelli, Graziano Bolzani, Giorgio Ciresa, Giovanni Cò, Cristoforo Ferrari, Gian Battista Frusconi, Cinzia Manini,
Giorgio Mantovani, Alessandra Picciotti,
MILZANO
Mezzo paese per Bulgari
“Il Popolo della libertà Milzano” vince il
confronto elettorale col 52% dei voti ed
elegge sindaco Giovanni Battista Bulgari. In
minoranza due membri della “Lega Nord” e
due delal civica “Abitare Milzano” che hanno raccolto rispettivamente 254 e 239 voti.
Bulgari è stato sindaco nel ’94 e nel ’95,
ha già fatto parte del consiglio comunale si
dice pronto a un rapporto collaborativo con
l’opposizione per rispondere al meglio alle
esigenze ed aspettative della gente.
Con Bulgari nella lista sono: Mattia Lucini,
Già delineata la giunta: Giancarlo Mazza,
vicesindaco e assessore ai servizi sociali;
Giuseppe Zucchi, assessore al bilancio; Stefania Brunelli, cultura e politiche giovanili;
Lorenzo Sala, agricoltura e ambiente. Due
gli assessori esterni: Alessandro Tomasini
(lavori pubblici) e Davide Scalvenzi (sport
e tempo libero).
CONSIGLIO COMUNALE
Insieme per cambiare: Giancarlo Mazza,
Stefania Brunelli,
Gian Carlo Carlotti, Valter Ferrari, Chiara
Fracassi, Giovanni Gambaretti, Pier Camillo Manenti, Laura Moretti, Lorenzo Sala,
Ulrik Valerio, Giuseppe Zucchi
Offlaga per la Liberta - Lega nord: Sergio
Agoni (candidato sindaco), Antonietta
Biazzi, Piero Boldini, Bortolo Del Pero,
Antonio Filippini.
19 anni, il più giovane fra i candidati, e
Giuseppe Gelmini, fratello di Maria Stella,
il più preferenziato.
CONSIGLIO COMUNALE
Il Popolo delle Libertà - Milzano: Giuseppe
Gelmini, Michele Bodini Filippini, Mattia
Lucini, Sara Gariano in Zavaglio, Riccardo
Damiani, Mario Bulgari, Massino Giustiziero, Mikol Zavaglio. Lega Nord: Pierangelo
Bertoni (candidato sindaco), Carlo Prestini.
Abitare Milzano: Bianca Maria Albertinelli
(candidato sindaco), Mario Margotti.
Andrea Soregaroli.
Lista Centrodestra Quinzano: Eugenio
Forcella (candidato sindaco)
Franco Chittò, Annalisa Bertolini.
Lista Lega Nord: Francesco Tirelli (candidato sindaco), Lorenzo Olivari.
RISULTATI ELETTORALI ALLA CAMERA
Coalizione
Coalizione
Alfianello
Bagnolo Mella
Bassano Bresciano
Cigole
Leno
Manerbio
Milzano
Offlaga
Pontevico
Quinzano
San Gervasio
San Paolo
Verolanuova
Verolavecchia
Totale generale
12 (0,8)
30 (0,4)
2 (0,1)
5 (0,5)
35 0,4)
30 (0,4)
8 (0,8)
8 (0,3)
19 (0,4)
24 (0,6)
5 (0,4)
14 (0,5)
12 (0,2)
6 (0,2)
59 (3,8)
243 (3,1)
18 (1,3)
32 (2,9)
263 (3)
254 (3)
26 (2,5)
65 (2,5)
97 (2,3)
88 (2,2)
20 (1,6)
59 (2,3)
145 (2,7)
67 (2,5)
2571
(0,3)
406 (25,9) 465 (29,7) 42 (2,7)
2382 (30,2) 2625 (33,3) 106 (1,3)
297 (22)
315 23,4) 25 (1,9)
307 (28,2) 339 (31,1) 29 (2,7)
2039 (23,5) 2302 (26,5) 165 (1,9)
2331 (27,7) 2585 (30,7) 164 (1,9)
207 (19,7) 233 (22,1) 34 (3,2)
730 (28,6) 795 (31,1) 50 (2)
1117 (26) 1214 (28,2) 104 (2,4)
917 (22,4) 1005 (24,6) 147 (3,6)
252 (20,8) 272 (22,4) 26 (2,1)
553 (21,3) 612 (23,6) 32 (1,2)
1243 (23,1) 1388 (25,8) 110 (2)
638 (23,6) 705 (26)
57 (2,1)
25011
(3,2)
199140
(25,8)
224151
(29,1)
15740
(2)
6 (0,4)
84 (1,1)
8 (0,6)
0 (0,0)
52 (0,6)
73 (0,9)
2 (0,2)
6 (0,2)
46 (1,1)
27 (0,7)
2 (0,2)
8 (0,3)
45 (0,8)
18 (0,7)
73 (4,7)
442 (5,6)
127 (9,4)
80 (7,3)
471 (5,4)
593 (7)
49 (4,7)
183(7,2)
251 (5,8)
188 (4,6)
108 (8,9)
156 (6)
265 (4,9)
149 (5,5)
4211
(0,5)
8 (0,5)
61 (0,8)
4 (0,3)
3 (0,3)
28 (0,3)
54 (0,6)
1 (0,1)
5 (0,2)
22 (0,5)
36 (0,9)
5 (0,4)
8 (0,3)
23 (0,4)
23 (0,8)
42197
(5,5)
3418
(0,4)
Bianche
460 (29,4) 424 (27,1) 884 (56,4) 14 (0,9)
2062 (26,1) 2042 (25,9) 4104 (52) 41 (0,5)
407 (30,2) 414 (30,7) 821 (60,9) 6 (0,4)
315 (28,9) 262 (24,1) 577 (53,0) 8 (0,7)
2184 (32,4) 2408 (27,8) 5222 (60,2) 51 (0,6)
2332 (27,7) 2137 (25,4) 4469 (53,1) 50 (0,6)
402 (38,2) 276 (26,2) 678 (64,4) 6 (0,6)
770 (30,1) 621 (24,3) 1391 (54,4) 10 (0,4)
1305 (30,3) 1100 (25,6) 2405 (55,9) 27 (0,6)
1530 (37,4) 913 (22,3) 2443 (59,8) 18 0,4)
359 (29,6) 386 (31,8) 754 (61,4) 9 (0,7)
825 (31,8) 826 (31,8) 1651 (63,6) 22 (0,8)
1650 (30,7) 1643 (30,6) 3293 (61,3) 35 (0,7)
761 (28,1) 866 (32)
1627 (60,1) 26 (1)
231431
(30)
209728
(27,2)
441159
(57,2)
4 (0,3)
36 (0,5)
4 (0,3)
3 (0,3)
31 (0,4)
39 (0,5)
4 (0,4)
18 (0,7)
25 (0,6)
23 (0,6)
9 (0,7)
14 (0,5)
26 (0,5)
11 (0,4)
3992
(0,5)
3 (0,2)
18 (0,2)
1 (0,1)
5 (0,5)
19 (0,2)
19 (0,2)
1 (0,1)
10 (0,4)
11 (0,3)
12 (0,3)
2 (0,2)
5 (0,2)
10 (0,2)
4 (0,1)
3547
(0,5)
2 (0,1)
34 (0,4)
6 (0,4)
9 (0,8)
39 (0,4)
53 (0,6)
4 (0,4)
11 (0,4)
17 (0,4)
6 (0,1)
5 (0,4)
9 0,3)
18 (0,3)
8 (0,3)
1668
(0,2)
3 (0,2)
14 (0,2)
4 (0,3)
4 (0,4)
23 (0,3)
22 (0,3)
5 (0,5)
7 (0,3)
14 (0,3)
12 (0,3)
1 (0,1)
7 (0,3)
10 (0,2)
5 (0,2)
3361
(0,4)
32 (2)
249 (3,2)
18 (1,3)
23 (2,1)
191 (2,2)
225 (2,7)
21 (2)
45 (1,8)
119 (2,8)
109 (2,7)
24 (2)
47 (1,8)
101 (1,9)
53 (2)
1582
(0,2)
19 (1,2)
47 (0,6)
8 (0,6)
4 (0,4)
45 (0,5)
43 (0,5)
6 (0,6)
16 (0,6)
27 (0,6)
37 (0,9)
1 (0,1)
11 (0,4)
35 (0,7)
15 (0,6)
20277
(2,6)
Nulle
VOTI
VALIDI
41 (2,5)
115 (1,4)
15 (1,1)
21 (1,9)
143 (1,6)
131 (1,5)
24 (2,2)
36 (1,4)
88 (2)
77 (1,8)
35 (2,8)
45 (1,7)
110 (2)
53 (1,9)
1567 95,4)
7891 (97,5)
1349 (98)
1089 (97,1)
8674 (97,4)
8419 (97,7)
1052 (96,6)
2555 (97,3)
4301 (97,1)
4087 (96,7)
1214 (95,7)
2596 (97)
5371 (97,3)
2707 (97)
12800
(1,6)
711459
(97,5)
Bianche Nulle
VOTI
VALIDI
34 (2,1)
90 (1,1)
13 (0,9)
11 (1)
90 (1)
68 (0,8)
10 (0,9)
34 (1,3)
41 (0,9)
61 (1,4)
19 (1,5)
36 (1,3)
39 (0,7)
31 (1,1)
3585
(0,5)
7149
(0,9)
RISULTATI ELETTORALI AL SENATO
Coalizione
Alfianello
Bagnolo Mella
Bassano Bresciano
Cigole
Leno
Manerbio
Milzano
Offlaga
Pontevico
Quinzano
San Gervasio Bresciano
San Paolo
Verolanuova
Verolavecchia
Totale generale
4 (0,3)
5 (0,1)
0 (0,0)
3 (0,3)
8 (0,1)
12 (0,2)
0 (0,0)
4 (0,2)
6 (0,2)
1 (0,0)
0 (0,0)
2 (0,1)
10 (0,2)
3 (0,1)
512
(0,1)
7 (0,5)
47 (0,6)
3 (0,2)
1 (0,1)
27 (0,3)
41 (0,5)
2 (0,2)
9 (0,4)
19 (0,5)
35 (0,9)
3 (0,3)
4 (0,2)
20 (0,4)
21 (0,8)
2645
(0,4)
9 (0,6)
18 (0,2)
1 (0,1)
4 (0,4)
29 (0,4)
23 (0,3)
5 (0,5)
7 (0,3)
20 (0,5)
18 (0,5)
4 (0,4)
8 (0,3)
12 (0,2)
8 (0,3)
2140
(0,3)
Coalizione
368 (25,9) 410 (28,9) 778 (54,8) 2 (0,1)
1819 (25) 1983 (27,2) 3802 (52,2) 12 (0,2)
362 (29,3) 372 (30,1) 734 (59,4) 4 (0,3)
223 (22,5) 299 (30,2) 522 (52,8) 7 (0,7)
2057 (26,2) 2609 (33,2) 4666 (59,3) 22 (0,3)
1913 (4,7) 2217 (28,6) 4130 (53,3) 17 (0,2)
251 (26,1) 372 (38,7) 623 (64,8) 2 (0,2)
537 (23,2) 683 (29,5) 1220 (52,7) 7 (0,3)
915 (23,3) 1233 (31,4) 2148 (54,7) 15 (0,4)
855 (22,7) 1410 (37,5) 2265 (60,2) 8 (0,2)
335 (30)
339 (30,4) 674 (60,4) 0 (0,0)
697 (30)
756 (32,5) 1453 (62,5) 4 (0,2)
1497 (30,4) 1522 (30,9) 3019 (61,3) 12 (0,2)
767 (31)
712 (28,8) 1479 (59,8) 7 (0,3)
187716
(26,4)
218355
(30,7)
406071
(57,1)
1356
(0,2)
5 (0,4)
29 (0,4)
6 (0,5)
8 (0,8)
36 (0,5)
34 (0,4)
4 (0,4)
11 (0,5)
20 (0,5)
16 (0,4)
4 (0,4)
9 (0,4)
23 (0,5)
11 (0,4)
3112
(0,4)
10 (0,7)
54 0,7)
5 (0,4)
1 (0,1)
42 (0,5)
42 (0,5)
4 (0,4)
9 (0,4)
26 (0,7)
25 (0,7)
1 (0,1)
6 (0,3)
26 (0,5)
9 (0,4)
3085
(0,4)
5 (0,4)
13 (0,2)
0 (0,0)
3 (0,3)
19 (0,2)
13 (0,2)
2 (0,2)
9 (0,4)
7 (0,2)
13 (0,3)
2 (0,2)
7 (0,3)
12 (0,2)
6 (0,2)
1680
(0,2)
29 (2)
234 (3,2)
22 (1,8)
22 (2,2)
170 (2,2)
206 (2,7)
18 (1,9)
51 (2,2)
111 (2,8)
107 (2,8)
16 (1,4)
42 (1,8)
83 (1,7)
57 (2,3)
30 (2,1)
60 (0,8)
13 (1,1)
11 (1,1)
103 (1,3)
61 (0,8)
10 (1)
29 (1,3)
52 (1,3)
45 (1,2)
21 (1,9)
42 (1,8)
62 (1,3)
38 (1,5)
19586
(2,8)
7425
(1)
3 (0,2)
59 (0,8)
6 (0,5)
0 (0,0)
43 (0,5)
57 (0,7)
1 (0,1)
6 (0,3)
36 (0,9)
22 (0,6)
2 (0,2)
8 (0,3)
42 (0,9)
14 (0,6)
3459
(0,5)
20 (1,4)
91 (1,2)
15 (1,2)
22 (2,2)
127 (1,6)
126 (1,6)
21 (2,2)
40 (1,7)
83 (2,1)
93 (2,5)
24 (2,2)
28 (1,2)
92 (1,9)
37 (1,5)
11667
(1,6)
384 (27,1) 59 (4,2)
2227 (30,6) 207 (2,8)
275 (22,3) 17 (1,4)
277 (28)
31 (3,1)
1896 (24,1) 206 (2,6)
2166 (28) 228 (2,9)
196 (20,4) 23 (2,4)
679 (29,3) 54 (2,3)
1033 (26,3) 91 (2,3)
863 (23)
75 (2)
241 (21,6) 18 (1,6)
505 (21,7) 59 (2,5)
1136 (23,1) 129 (2,6)
592 (23,9) 50 (2)
185444
(26,1)
21960
(3,1)
443 (31,2) 5 (0,4)
2434 (33,4) 33 (0,5)
292 (23,6) 3 (0,2)
308 (31,1) 6 (0,6)
2102 (26,7) 21 (0,3)
2394 (30,9) 27 (0,3)
219 (22,8) 5 (0,5)
733 (31,6) 16 (0,7)
1124 (28,6) 15 (0,4)
938 (24,9) 14 (0,4)
259 (23,2) 8 (0,7)
564 (24,3) 14 (0,6)
1265 (25,7) 18 (0,4)
642 (25,9) 10 (0,4)
207404
(29,1)
2806
(0,4)
69 (4,9) 23 (1,6)
391 (5,4) 71 (1)
131 (10,6)12 (1)
71 (7,2) 16 (1,6)
450 (5,7) 82 (1)
561 (7,2) 69 (0,9)
46 (4,8) 9 (0,9)
165 (7,1) 41 (1,7)
243 (6,2) 46 (1,1)
160 (4,3) 70 (1,8)
97 (2,7) 23 (2)
133 (5,7) 38 (1,6)
226 (4,6) 43 (0,9)
132 (5,3) 39 (1,6)
38642
(5,4)
6829
(0,9)
38 (2,6)
96 (1,3)
15 (1,2)
19 (1,9)
121 (1,5)
122 (1,5)
18 (1,8)
37 (1,5)
76 (1,9)
70 (1,8)
24 (2,1)
41 (1,7)
91 (1,8)
48 (1,9)
1419 (95,9)
7282 (97,8)
1235 (97,7)
989 (96,6)
7865 (97,5)
7744 (97,6)
962 (97,3)
2316 (96,7)
3925 (97)
3760 (96,4)
1115 (96)
2323 (96,7)
4922 (97,3)
2474 (96,6)
11122
(1,5)
711590
(97,5)
Pag. 4
0IANURA
0ONTEVICO
,A
Maggio 2008
Mastro Gesualdo, l’ultimo forgiatore
Il maglio di Pontevico è diventato museo
territoriale ed è stato festosamente inaugurato. Gesualdo Ramera, l’ultimo forgiatore
della Bassa Bresciana, e il sindaco Primo
Generali hanno firmato la convenzione
dinanzi a numerosi cittadini interessati
all’evento. Sotto il porticato dell’immobile
è stata allestita una mostra con fotografie
di Giancarlo Moretti mentre sulla parete
centrale dominava la scena dell’affresco
della Madonna di Lourdes, segno di devozione popolare. Tra il pubblico le autorità:
gli assessori, il maresciallo dott. Gianluca
Gigliotti, comandante della stazione dei
Carabinieri, il presidente dell’Anc Leo Tacconi, esponenti di varie associazioni locali.
Attorno a Ramera i suoi nipoti e gli amici di
sempre. Strette di mano calorose, complimenti per la scelta di offrire alla comunità
la struttura nella quale dal 1902 nonno,
Natale, ed in seguito suo padre Giacomo e
lo zio, hanno prodotto arnesi per il lavoro
nei campi: vanghe, badili, zappe, tagliafieni, roncole, battifalce, cunei, anelli, rastrelli
e molto altro.
Al taglio del nastro, dopo la benedizione
e la recita di un’ “Ave Maria” di ringraziamento su invito dell’abate mons.Antonio
Tomasoni, hanno provveduto il sindaco e
lo stesso Gesualdo, che pure ha scoperto la
targa in ottone sulla quale è testimoniata
la proprietà Ramera del maglio. Valerio
Gardoni, cultore di storia locale, che ha
vogato con la sua canoa per fiumi e torrenti
e camminato su percorsi antichi d’Italia
e d’Europa, ha magnificato l’impegno di
Gesualdo sorretto da fatica e sacrifici. “Corriamo in fretta - ha considerato Gardoni - e
ci priviamo dei piaceri della vita che stanno
anche nella passione per il lavoro d’ogni
giorno”. A 65 anni Gesualdo Ramera va in
pensione. Ma la sua officina non si ferma,
poiché egli stesso, due giorni la settimana
- il mercoledì ed il sabato di mattina - sarà
ancora lì ad aprire ai visitatori il museo nel
quale risuona il cigolio dalla grande ruota
messa in movimento dall’acqua della Seriola, la fucina arde ed il poderoso martello
del maglio batte sull’incudine e trasforma il
metallo grezzo in attrezzi ognuno dei quali
è un’opera d’arte.
Per 54 anni il maglio è stato il luogo di lavoro di mastro Gesualdo Ramera, che ha voluto consegnare al Comune un patrimonio
storico dell’artigiano che non andrà disperso. Aveva undici anni quando con il nonno
che aveva rilevato l’attività dal Comune nel
1938, con il papà e lo zio entrò nell’azienda.
Nel maglio, allora, era coinvolta l’intera
famiglia con la nonna Nina che arroventava
il ferro sulle forge a carbone. Era un gruppo
affiatato dal quale Gesualdo ha assorbito la
filosofia della pazienza e della comprensione. Mai arrabbiato il mastro forgiatore che
lascia, va in pensione, compiuti i 65 dopo
aver occupato nell’officina le sue giornate dall’alba al tramonto, in ogni stagione
dell’anno.
Domenica scorsa era vestito a festa, come
ancora nei paesi conviene per le occasioni
speciali. Ma non ha resistito al richiamo
del maglio. Dopo l’inaugurazione, aperto
l’accesso all’officina dalle pareti annerite dal
carico di fuliggine e l’aria impregnata del
vapore dell’acqua che raffredda il metallo
incandescente preparato per la forgia, s’è
tolto giacca e cravatta, ha liberato l’invaso,
rimesso in moto il complesso sistema di
cinghie con le quali è trasmesso movimento
all’impianto. Sorrideva, era soddisfatto per
la presenza di tanta gente che l’ha seguito nei
movimenti da un’apparecchiatura all’altra,
per lui usuali nel dare forma al metallo. Ha
dimostrato ancora vitalità e bravura consumata. Sperava che qualcuno raccogliesse
quella sua eredità d’esperienza e di vita,
ma nessuno s’è fatto avanti. Le “scotade e
schisade” sulle sue mani dimostrano quanto grande dev’essere l’entusiasmo che quel
lavoro richiede dal mattino presto quando
s’accendono i fuochi a carbone nelle forge,
si preparano i pezzi, ed appena il vicinato
si è destato, la ruota comincia a girare, il
maglio a battere con ritmo incessante ed il
ferro prende forma. Sono le sequenze del
lavoro richiesto per trasformare un chilo di
vecchia rotaia in un badile. Dodici ore al
giorno per una quarantina d’attrezzi, pagati
un nulla considerata la fatica. Gesualdo è
fiero di tutto questo e racconta della sua vita
con serafica serenità.
Associazione Nazionale Carabinieri di Pontevico
Hanno preso il via le attività dell’associazione Nazionale Carabinieri sezione di
Pontevico fortemente voluta dai Carabinieri di Pontevico, dai numerosi simpatizzanti, grazie alla volontà e alla pervicacia del
Comandante di Stazione M.llo Gigliotti,
alla buona volontà di uno zoccolo duro di
ostinati e all’intrapendenza del vulcanico
neo Presidente M.llo M. Cav. Leo Tacconi. Proprio la decennale esperienza di
quest’ultimo ha permesso, tra l’altro, di
superare, pur con qualche difficoltà, “problemi di gioventù” legati all’inesperienza e
alla burocrazia tipiche della nascita di un
organismo nuovo.
Ad oggi, l’Associazione conta già 49 iscritti
e un Consiglio Direttivo composto da:
• M.llo M. Cav. Leo Tacconi - Presidente;
• App. Luigi Zorza - Vice presidente;
• C.re Piero Errante - segretario.
•
•
•
•
•
I consiglieri sono:
C.re Luca Migliorati;
C.re Fausto Gozzoli;
C.re Santo Marinoni;
C.re Paolo Pipperi;
C.re Nicola Staurenghi.
L’addetto alla stampa è C.re Fabrizio
Marchesi e il coordinatore è il Sig. Giancarlo Moretti.
Nell’ambito della vita associativa il primo
impegno rilevante è stato l’organizzazione
della “Virgo Fidelis”, protettrice dell’Arma
alla presenza di numerose autorità civili e
militari, di tutte le rappresentanze d’Arma
del Comune e di numerosi Paesi vicini, officiata da Mons. Abate Antonio Tomasoni,
parroco di Pontevico. Con un’Abbaziale
gremita anche di civili, si è svolta una toccante e riuscitissima cerimonia, che si è poi
conclusa nella sede dell’Associazione con
un rinfresco rallegrato da musica e danze. A
tal proposito è degno di nota segnalare che
in tale sede siamo stati accolti, su invito del
Sig. Sindaco, da tutte le altre assosiazioni
d’Arma: Alpini, Bersaglieri e Combattenti e
Reduci, anche se è nostro desiderio cercare
al più presto una “casa” tutta nostra.
Prossimo impegno, frutto di nuovi incontri e di dibattito, sarà
l’organizzazione, in
data 8 giugno, della festa dell’Arma
dei Carabinieri, cercando di fare tesoro
dell’esperienza precedente e profondendo
rinnovato entusiasmo
al fine di offrire una
nuova, indimenticabile giornata ai partecipanti.
Tutti gli iscritti, uni-
tamente al Presidente, desiderano ricordare
lo scomparso Dott. Alberto Milanesi, già
Presidente dei Combattenti e Reduci, storico di Pontevico unitamente alla sorella Carla, a sua volta scrittrice. Che le più sentite
espressioni di cordoglio possano giungere ai
familiari del carissimo Dottor Alberto.
0IANURA
-ANERBIO
,A
Maggio 2008
Pag. 5
manerbio
Tassa e
All’Ucid, le novità normative dalla Regione spendi
Incontro all’Ucid, la sezione di Manerbio dell’Unione cattolica imprenditori e
dirigenti, per conoscere “ i benefici per le
imprese bresciane attraverso il canale della
formazione professionale alla luce della
nuova legge regionale”. L’argomento è stato
approfondito dalla dott.a Marina De Vito,
direttore generale del Centro formativo
provinciale “Giuseppe Zanardelli, azienda
speciale della Provincia di Brescia costituita
nel 2004, prima in Italia e la più grande in
Europa. Nella relazione è stato messo in
evidenza che i Centri professionali, come si
presentano attualmente, sono distribuiti in
provincia nei Cfp di: Brescia, Chiari, Clusane, Darfo, Edolo, Pontedilegno, Rivoltella
del Garda, Verolanuova, Villanuova sul
Clisi. L’anno scorso l’organizzazione ha formato circa diecimila persone, duemila delle
quali hanno frequentato i corsi diurni. I
Cfp sono considerati scuole di serie B. “Ma
non è così, assicura la De Vito nel riferire,
dati alla mano, che le “aziende usufruiscono
sempre più delle attività dell’azienda per
riqualificare il personale”.
Come opera l’organizzazione? “Abbiano la
formazione post qualifica e grazie alla riforma Moratti possiamo organizzare un quinto
anno in aggiunta al periodo di formazione
per cui gli studenti possono accedere a studi
universitari, previo un esame di stato”. Con
l’assessore Giampaolo Mantelli, delegato
all’Istruzione Pubblica e alla Formazione
professionale nella giunta della Provincia
di Brescia sono realizzate iniziative di formazione d’intesa con industrie, come la
Feralpi di Lonato, aziende commerciali
quale l’Italmark, e il settore bancario con
il contributo di Cassa Padana di Leno per
periodi di tirocinio all’estero.
Sono percorsi formativi che accompagnano
lo studente fino ai sedici anni, l’età per l’ingresso al mondo del lavoro. C’è una grande
richiesta di personale qualificato da parte
delle imprese alla ricerca di mano d’opera
adatta alle loro esigenze produttive.
“Siamo osservati da organizzazioni del
Nord Europa, più avanti rispetto ai nostri
sistemi di formazione, ma che riconoscono
alla provincia di Brescia risultati d’eccellen-
za nel settore”, considera ancora nella sua
relazione la De Vito.
La regione Lombardia tutela il valore
dell’identità e del pluralismo culturale,
linguistico e religioso, mentre riconosce al
capitale umano l’elemento primario per la
costruzione dell’Europa e per lo sviluppo
sociale ed economico della comunità. Perciò il sostegno alle le attività di orientamento e all’integrazione e la messa in rete delle
specifiche azioni che riguardano i servizi alla
persona, il commercio, le aree tecnologica
ed informatica, la ristorazione, le lingue, la
qualità e le risorse umane. La legge regionale
del 27 luglio 2007 regolamenta tutto questo e sancisce il diritto-dovere di istruzione
formazione e obbligo d’istruzione stabilendo modalità e criteri per l’accreditamento e
l’attribuzione delle risorse.
Nel 2008, in collaborazione con l’università
Cattolica di Brescia e la Statale della città,
l’azienda Zanardelli farà partire nuove iniziative finalizzate al mercato del lavoro con
programmi di formazione continua.
Questa giunta applica il principio “tassa e
spendi”, o come è stato affermato nell’ultimo consiglio comunale, del “riscatto”
per ottenere soldi da un singolo cittadino
al quale è stato reiterato un vincolo, che
ha dovuto ricorrere al Tar per far valere le
proprie ragioni. Quel cittadino s’è tolto un
pensiero che gli pesava, non per rimorso
ma per dover continuare a compilare carte
su carte ed ha ceduto ad un compromesso.
Lapidaria l’affermazione del sindaco: “Se
non avessimo reiterato il vincolo, oggi non
incasseremmo 18 mila euro”. Il cittadino
paga e tace. È un buono. Ma i “sinistri” della maggioranza non intendono esprimergli
un flebile “grazie”. Rincarano la dose. “Ce
li doveva e li incassiamo”.
Consiglio (disinteressato) per i patiti del lotto
Il “Giornale di Brescia” di martedì 15 agosto
2006, titolava una corrispondenza da Manerbio nei seguenti termini.
Occhiello:
Si della giunta alla costruzione di un sovrappasso che collegherà alla viabilità comunale
un grande quartiere in costruzione.
Titolo:
MANERBIO “SCAVALCA”
LA FERROVIA”
Sommario (enfatico):
Intervento di un milione di euro pagato dal
Comune. Opera finita nel 2007
L’anno dopo altra corrispondenza che ricalca
la prima e titolo bissato. Dal “Giornale di
Brescia” di venerdì 10 agosto 2007.
Occhiello (rassicurante):
A buon punto i lavori per realizzare il sovrappasso che collegherà le zone est e ovest
Titolo (identico a dodici mesi prima):
MANERBIO “SCAVALCA”
LA FERROVIA
Sommario (a rettifica del precedente):
Opera pronta entro il 2008. Saranno anche
eliminati due passaggi a livello.
Nel testo si legge tra l’altro (repetita juvant):
“sottolineano gli uffici tecnici del
comune alleggerire e snellire la viabilità interna della cittadina con la
costruzione di bretelle esterne al
centro abitato” (idem come l’anno
prima).
In due fotografie, qui pubblicate, è
descritta visivamente la situazione.
Sul lato nord della costruzione c’è
già il terrapieno della rampa che
consentirà lo scavalco.
Sul lato Sud, ancora nuda e cruda
la struttura del manufatto spoglio
di rampa per salire (sarà faticoso per
chi si vanta di pedalare). In loco solo
un cartello con i nomi del responsabile dei lavori e responsabile unico
del procedimento (arch. Maria Vittoria Tisi), del progettista e direttore
dei lavori (ing. Mauro Mancini) ed altri riferimenti. Nessun accenno alle date d’inizio e
della conclusione della costruzione.
Aspettiamo il prossimo agosto per saperne di più. Saranno passati tre anni. Giusto
per la regola del tre semplice: come per la
costruzione del ponte sul Mella, costato tre
volte tanto il primo preventivo, i lavori in via
Dante, le legislature del governo comunale
dell’attuale maggioranza. Tanti tre per tentare la fortuna al lotto.
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Maggio 2008
Premio provinciale “Foibe ed esodo”
Poesie, temi, manifesti e video. Sono tutti
elaborati di altissimo livello quelli presentati
dagli studenti bresciani alla seconda edizione del concorso di idee “Foibe ed esodo,
rispettare la verità, mantenere viva la memoria per dire mai più!” indetto dall’assessorato
alla Pubblica Istruzione, Formazione professionale ed Edilizia Scolastica della Provincia
di Brescia, retto da Giampaolo Mantelli, in
stretta collaborazione con il Comitato provinciale dell’associazione nazionale Venezia
Giulia e Dalmazia e l’Ufficio Scolastico
provinciale.
Gli studenti che hanno appreso, conosciuto
e trasformato in splendidi lavori il dramma
delle Foibe sono stati premiati (mercoledì
16 aprile) simbolicamente a palazzo Broletto con una pergamena consegnata direttamente dalle mani dall’assessore Mantelli, dal
presidente della Provincia Alberto Cavalli e
dal presidente dell’associazione nazionale
Venezia Giulia e Dalmazia Luciano Rubessa. Per tutti i ragazzi inoltre è previsto un
viaggio sui luoghi della tragedia. L’iniziativa
infatti culminerà con una gita di due giorni,
a carico dell’amministrazione provinciale, il
14 e 15 maggio prossimi - sui luoghi in cui
si sono consumate le persecuzioni. “Visitare
i luoghi della tragedia – spiega l’assessore
Mantelli – è il modo migliore per onorare
e ricordare l’orrore che gli italiani delle Regioni Orientali, Venezia Giulia e Dalmazia,
sono stati costretti a subire. Il viaggio è il
completamento ideale del percorso di riflessione proposto per contribuire al rispetto
della verità e al mantenimento della memoria del sacrificio di troppe persone”.
I ragazzi avranno così la possibilità di vedere
dal vivo le foibe, approfondendo il dramma
misconosciuto da molte generazioni e sul
quale per lungo tempo è caduto l’oblio.
Gli studenti premiati sono trentotto: Ghe-
da Federica - I^ B Liceo Classico Arnaldo
Brescia; Bernardi Luca, Bonavetti Jacopo,
Bressanelli Michele, Bulferetti Nicole, Calvi
Fabrizio, Chiodi Alessandro, Cicci Cristian,
Coatti Mattia, Delzotto Alessandro, Ferrari
Gianni Pietro, Franceschetti Giovanni,
Franzinelli Gaia, Mosconi Roberta, Paroletti Marco, Pelosato Alessandro, Poli Mauro,
Porcini Gian Luigi, Sonetti Alessandro,
Squartati Michele,Taddei Gabriele - II^ A
– Geometri I.I.S.Meneghini Edolo; Catenacci Giorgia, Gualeni Alice, Zaher Fatima,
Bombardieri Fabio, Consolati Carolina,
Delfini Marina Lucia, Turra Monica, Vezzoli Michela, Marangoni Barbara, Priya Lal,
Santoro Alessandra - classi 2^A - 4^B I.I.S.
Dandolo di Corzano; Andreoli Rossella,
Zanella Giulia, Amin Hamda, Pelizzari
Donato, Magalini Mirko, Dimerti Ferrari
Manuel – classi IV^ A - IV^ B I.I.S. Bonsignori di Remedello
Cfp di Verolanuova
Primatista per i pezzi di ricambio
Nuovo modulo all’interno del percorso formativo del Cfp Zanardelli per gli studenti
di meccanica. La sede operativa di Verolanuova del Cfp infatti sarà la prima scuola
in Italia ad inserire come materia d’esame e
come prova pratica di ricerca cambio e preventivo “Part Partner” un software di rete in
uso presso tutte le Concessionarie, officine
e Carrozzerie autorizzate associate al Consorzio Doc – Ricambi originali – Brescia
– Bergamo, tramite il quale l’autoriparatore
cerca il pezzo di ricambio, valuta e confronta i prezzi ed esegue l’ordine on line.
Lo Zanardelli dunque si fa promotore come
apripista di un’iniziativa sperimentale a
livello nazionale.
L’ausilio del sofware Part Partner è fondamentale per la figura professionale dell’autoriparatore, specie nella fase dell’ordine. Il
sistema - che l’Italia sta testando per tutta
Europa - permette di cercare velocemente i
pezzi di ricambio di ogni marca e formulare
un preventivo. L’idea della collaborazione è
nata dalla necessità da parte del Consorzio
Doc di avere personale qualificato da inserire nelle proprie strutture, e avvalersi di un
canale preferenziale per selezionare alunni,
in vista di eventuali assunzioni.
Del resto il Consorzio Doc, la cui l’attività
prevalente è lo sviluppo delle vendite di
ricambi originali da parte delle concessionarie associate nei confronti delle officine e
carrozzerie affiliate conta 1776 clienti e 74
concessionari fra Brescia e Bergamo. Tramite il Consorzio i clienti vengono forniti a
domicilio della totalità dei ricambi originali
di tutte le marche. Ecco perché Part Partner
diverrà materia d’esame per i ragazzi del
corso di meccanica del Cfp Zanardelli. Uno
strumento in più che assieme all’apprendimento delle migliori tecnologie che il mercato dell’autoriparazione offre accrescerà
il loro bagaglio culturale oltre che le loro
capacità professionali. Insomma saperlo utilizzare farà la differenza nel momento in cui,
terminato il percorso di studio, ci si dovrà
immettere sul mercato del lavoro.
L’autoriparatore è sempre più un lavoro di
SAN GERVASIO
Pellegrinaggio a Roma
Quattro giorni, dal 7 al 10 aprile, all’insegna dell’armonia e della gioia dello stare insieme, scanditi da un intenso programma,
ben organizzato, fin nei minimi dettagli.
Questo ed altro è stato il pellegrinaggio a
Roma organizzato dall’Amministrazione di
San Gervasio bresciano per i suoi anziani.
La delegazione degli over sessanta, accompagnata dall’assessore Barbara Migliorati è
partita a bordo di un pullman per Roma
lunedì 7 aprile. Prima di arrivare in capitale, una bella tappa al centro storico di
Orvieto e al Duomo, che, con i suoi preziosi mosaici, è uno dei massimi capolavori
dell’architettura medioevale.
Nel pomeriggio finalmente a Roma. Du-
rante la permanenza in capitale gli anziani
hanno visitato basiliche e piazze, il Campidoglio, il Colosseo, i fori imperiali e visto
i palazzi di Camera e Senato. Particolarmente suggestiva la giornata del 9 aprile
( a Roma nel frattempo era giunto anche
il sindaco Giampaolo Mantelli) dedicata
all’udienza con il Santo Padre, la visita
libera al Vaticano e a Piazza San Pietro e la
serata da ospiti presso l’ordine del Legionari di Cristo dedicata alla Sacra Sindone.
Una bella esperienza che ha saputo regalare
momenti di allegria ma anche di meditazione e preghiera oltre che la riscoperta dei
monumenti e delle bellezze della nostra
capitale.
grande professionalità in costante evoluzione che abbisogna di passione e di conoscenza di tutte le nuove tecnologie.
Per l’assessore alla P.I. e Formazione Professionale Giampaolo Mantelli il progetto
è motivo di ulteriore soddisfazione, e rappresenta una nuova conferma dell’impegno
speso nella giusta direzione: “Quella di oggi
è solo l’inizio di un intenso rapporto tra
la scuola, il Consorzio ed i Concessionari
– sostiene – . Il mondo del lavoro è alla
costante ricerca di alta professionalità e noi
con i nostri Centri di Formazione Professionale stiamo lavorando proprio in tal senso.
Questa di oggi è un ulteriore prova degli
sforzi che l’Azienda Zanardelli e l’assessorato provinciale alla Formazione Professionale
stanno compiendo per incentivare il dialogo
e lo scambio di conoscenze e competenze
con le realtà produttive. L’obiettivo è quello
di formare giovani capaci e competenti,
pronti per un mercato lavoro che li sappia
valorizzare e che dia loro prospettive di ulteriore crescita”.
La scuola
edile per il
conservatorio
Sedici ragazzi e ragazze della Scuola edile e dell’Accademia di Santa Giulia sono
impegnati da febbraio nei lavori di recupero della facciata di via Gezio Calini del
Conservatorio Luca Marenzio. L’operazione, che mette insieme in modo virtuoso
obiettivi didattici, risparmio economico e
tutela del patrimonio storico architettonico
degli edifici di pregio, è stata oggetto, nel
novembre scorso, di un accordo siglato fra
la Provincia di Brescia - Assessorato alla
Pubblica Istruzione, Formazione Professionale ed Edilizia scolastica – la Scuola
Edile bresciana e l’Accademia di Belle arti
SantaGiulia di Brescia.
“Un protocollo finalizzato sia alla promozione, alla tutela e alla salvaguardia del
patrimonio architettonico in gestione alla
Provincia, che alla valorizzazione della formazione professionale nel campo dell’edilizia storica e del restauro” spiega l’assessore
Giampaolo Mantelli.
«La priorità è l’obiettivo formativo - ha
sottolineato durante un sopralluogo al cantiere l’assessore provinciale -, ma vale la
pena ricordare anche il risparmio per l’ente
Provincia: se avessimo fatto un appalto normale avremmo speso oltre 300 mila euro,
così il nostro contributo all’ operazione è
di 47 mila».
In un’unica azione, spiega l’assessore, «si
avrà il restyling del Conservatorio e la preparazione di figure professionali particolarmente richieste dalle ditte locali che operano nel settore del restauro degli immobili
storici».
Il Conservatorio Luca Marenzio è uno degli
immobili più importanti del patrimonio
storico in gestione alla Provincia. L’edificio
è caratterizzato lungo le facciate prospicenti
via Calini da fregi e decorazioni affrescate,
bugnature e festoni di particolare pregio.
Il tutto però in precario stato di conservazione. Molto soddisfatti dell’accordo
raggiunto e della messa al lavoro sul campo
dei ragazzi si sono detti anche il direttore
dell’Accademia Riccardo Romagnoli e il direttore della Scuola edile Antonio Crescini.
I ragazzi della scuola edile hanno iniziato
a operare dal 10 febbraio e concluderanno
lo stage il 18 aprile, quelli dell’Accademia
sono intervenuti dal 10 marzo e andranno
avanti fino a giugno.
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Maggio 2008
BAGNOLO
Il miglior salame
si trova a Leno
MANERBIO
Concerto per un viaggio
nel tempo
Domenica scorsa a Bagnolo Mella abbiamo
avuto il campionato del salame bresciano.
Non mi si fraintenda. Si dà del salame a
uno che alle volte è ritenuto uno sprovveduto. Nulla di tutto questo, per carità. Il salame in questione è quello autentico quello
prodotto con le carni suine insaccate. A Bagnolo Mella il miglior salame della stagione è stato proclamato quello di Leopoldo
Dada che abita a Leno. L’hanno decretato
i diciotto esperti che hanno costituito la
commissione che ha selezionato 103 salami
iscritti alla rassegna. Il salame di Leopoldo
Dadda è stato giudicato il miglior salame in
seguito a una serie di parametri che vanno
È un treno molto, molto particolare: non
ha binari, non ha percorsi definiti, non ha
una stazione d’arrivo o di partenza, appare
e poi scompare. È il “Treno Fantasma” che
non ha orari da rispettare, può arrivare
quando vuole. Capace di viaggiare senza
limiti nello spazio e nel tempo, Treno Fantasma può arrivare all’improvviso in una
casa, in una scuola, in un teatro…E sabato
19 aprile il convoglio ha fatto scalo al Politeama con il “Concerto di primavera”,
consueto omaggio della Civica Associazione musicale “Santa Cecilia” ai manerbiesi
dalla stagionatura al colore, dall’aspetto del
grasso al profumo passando per il gusto, le
muffe e la sernitura. Al secondo posto si è
classificato l’insaccato prodotto da Criola
Algero di Mantova, ammesso al concorso
riservato ai produttori bresciani con una
deroga speciale. Sul terzo gradino del podio, l’insaccato preparato dai fratelli Mauro
e Piergiuseppe Guerrini di Bagnolo.
Un successo forse inatteso questo del concorso del miglior salame bresciano che gli
organizzatori di “Bagnolo con gusto” si
propongono di proporre anche l’hanno
prossimo.
BAGNOLO
Maggiori costi per costruire
Il Comune intende incentivare gli interventi di recupero d’edifici esistenti tenendo
conto del fatto che in paese sono quasi
esaurite le aree edificabili disponibili sul
territorio. Per questo il consiglio comunale
ha fissato - coi voti della sola maggioranza la tabella degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria che secondo l’assessore
Ermanno Lancini è adeguata a tariffe che
“già nel 2005 i comuni vicini applicavano
e che Bagnolo ha recepito soltanto ora”.
L’adeguamento è stato approvato con il
voto favorevole della maggioranza.
Con varie motivazioni voto contrario delle
altre componenti del consiglio comunale.
Lega Nord per dichiarazione del capogruppo Giorgio Marinoni, ha manifestato
preoccupazione poiché i nuovi costi ricadranno sui cittadini.
Contrarietà anche dal “Germoglio”, per
bocca di Guido Rossini, lista di centrodestra che ritiene forte il divario tra costi
reali e tariffe, fattore che sta ad indicare
come l’Amministrazione civica non è stata
attenta e forse tutto questo ha impedito la
realizzazione d’altre opere. Ci chiediamo
inoltre dove finiranno i soldi degli oneri,
visto che, nonostante il raddoppio delle
tariffe, nel bilancio del 2008 è previsto la
stessa somma in entrata dell’anno precedente”.
Voto contrario anche dagli ex alleati della
Giunta di Rifondazione Comunista. Paolo
Delpero dichiara: “Considerata la crisi che
stiamo attraversando, certificata dalla riduzione dell’acquisto delle case e dal problema dei mutui, non riteniamo opportuno
aumentare gli oneri di urbanizzazione”.
MANERBIO
Alla Lum le voci dei ricordi
Il periodo d’incontri della Lum (Libera
Università Manerbio) si conclude “Sulle
orme di Emily Dickinson”, la poetessa che
visse nell’Ottocento nella regione occidentale del Massachusetts ed è considerata tra
i maggiori lirici del Ventesimo secolo. A
quanti aderiscono al sodalizio, che ogni
settimana da ottobre ad aprile hanno partecipato alle periodiche riunioni nel Piccolo Teatro Comunale, giovedì prossimo,
ultima data del calendario sociale, sarà distribuita il libretto realizzato col contributo
dell’assessorato alla Cultura del Comune e
stampato dalle edizioni Bressanelli, “nato
dal desiderio di un gruppo di donne che,
senza alcuna ambizione letteraria, hanno
voluto dare voce ai propri ricordi, ai propri sentimenti più reconditi”. È quanto si
legge nella presentazione dell’iniziativa che
rende il libretto “unico proprio per la sua
semplicità, specchio di una generazione
generosa e sensibile a cui va tutta la nostra riconoscenza”. In linea dunque con la
poetessa che aveva come riferimento - in
termini biblici - la lotta di Giacobbe con
l’angelo e della quale gran parte della produzione poetica riflette e coglie non solo
i piccoli momenti di vita quotidiana, ma
anche i temi e le battaglie più importanti
che coinvolgevano il resto della società.
Il linguaggio di Emily Dickinson era semplice e brillante. Sfogliando la pubblicazione della Lum sono da leggere pagine che
esprimono amore per la natura. “Amore in
cielo, Amore in terra, Amore nell’anima,
Amore nel cuore, Amore nel prossimo, un
sentimento che si sta esaurendo. Vogliamo
bene e l’Amore crescerà” osserva un’asso-
ciata Lum, mentre “una zia” dedica al nipote “Jacopo”, nell’anniversario della morte,
il ricordo nei seguenti termini.
“Piccolo angelo/ chiudo gli occhi e ti vedo./
Odo ancora le tue fragili risate/ Il tuo dolcissimo profumo inebriarci/ Le piccole paffute manine ergersi verso di noi/ Correre
nei campi folti e verdi del cielo/ Brillare nei
giorni di sole/ Rilucere nel cielo stellato./
Accompagna le nostre vite nei giorni più
bui/ Veglia su di noi tutti/ Ti vogliamo un
bene immenso./ Risposa in pace”
Sentimenti manifestati in semplicità con
rimpianti, come si legge ancora. “Rimpianto di parole non dette/ Rimpianto di gesti
non compiuti/ Rimpianto di gioie che potevano essere/ e non sono state/ Ora non ci
sei più/ E mi opprimono tanti rimorsi”.
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ed alla gente venuta da fuori per ascoltare,
entusiasmarsi ed applaudire. La Santa Cecilia è stata diretta come sempre dal maestro Arturo Andreoli che ha condotto gli
spettatori nel grande mondo della letteratura con fermate in luoghi particolarmente
suggestivi che hanno caratterizzato la storia
del Novecento.
Successo della serata durante la quale sono
stati presentati gli esordienti: Antonio Saldi, sax; Demetra Boninsegna, tromba;
Maria Chiara Facchetti ed Elisa Zucchi,
clarinetto. Rappresentano le nuove leve
della Santa Cecilia cresciute nella scuola di
musica Manfredini, nella quale si alternano docenti di varie materie legate al pentagramma. Al concerto hanno partecipato
anche tre giovanissimi allievi del corso di
percussione che hanno dato man forte nella esecuzione del brano finale ispirato alle
tradizioni ed ai riti dell’Africa.
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Maggio 2008
CALENDARIO BRESCIANO
a cura di
1 GIOVEDÌ
San Giuseppe Lavoratore
SOLE: sorge 5.11 - tramonta 19.35
ZODIACO: Toro
Magio söt, sè fa de töt
Maggio asciutto, in campagna si fa di
tutto.
1797 - Riorganizzazione della Repubblica bresciana sul modello del sistema
municipale, amministrativo e giudiziario francese. Il territorio è ripartito in
dieci cantoni con i rispettivi “luoghi
centrali”.
1945 - L’avv. Giuseppe Ghislandi, primo sindaco di Brescia per designazione
del Comitato di liberazione, prende
possesso del suo ufficio.
2 VENERDÌ
San Cesare
I Confeècc j-è miga facc per i asègn
Le cose delicate non sono fatte per gli
asini
1955 - Esce il primo numero del settimanale “Avanguardia Nazionale” organo del Msi bresciano. La direzione
politica è affiadata a: Alberto Spina,
Giuseppe Antonioli, Stefano Motta.
Direttore responsabile: Elio Barucco.
parla di un concerto lirico a Manerbio
con Bergonzi e il soprano Adelina Romano. Ma è rimasto solo un progetto.
5 LUNEDÌ
San Gottardo
Festa a Gambara e Trenzano
LUNA NUOVA
Èl val tàt come ‘l dù dè còpe
Vale quanto il due di picche
1973 - Il manerbiese Luigi Ferrari si laurea campione europeo di tiro a volo.
1945 - Italo Nicoletto eletto segretario
della federazione del Pci di Brescia.
6 MARTEDÌ
San Domenico Savio
Ontà le röde
Corrompere
1955 - Brescia: nella periferia Nord
della città, zona del Violino, inaugurato
il primo villaggio promosso dall’ing.
Padre Ottorino Marcolini della Pace.
7 MERCOLEDÌ
Santa Flavia Domitilla
Èl pàrla fransés come ‘na aca spagnöla
Non sa parlare: è un confusionario
1943 - A Bornato si trasferisce Anton
Gino Medeghini, bresciano tra i primi a dedicarsi ai cartoni animati. Il
laboratorio di Milano, nel quale egli
aveva avviato la sua avventura era stato
distrutto da un bombardamento e tutto
rischiava di andare perduto. La salvezza
arrivò dall’ospitalità di Bornato offerta
a Domeneghini, da villa Secco D’Aragona per tecnici e disegnatori che fino
alla primavera 1946, attorno a “La Rosa
di Bagdad” ebbero modo di lavorare
intensamente. L’arresto per epurazione
del “fascista” Domeneghini nell’immediato dopoguerra fu un episodio
breve che non incise sulla troupe degli
animatori. “La Rosa di Bagdad” giunge a Venezia nel 1949 per contendere
la primogenitura del lungometraggio
d’animazione ad altri autori di cartoon
nazionali.
3 SABATO
San Filippo e Giacomo apostoli
‘L’-é fat zò còl podèt
È tagliato con l’accetta tanto è rozzo
1836 - Giacomo Antonio Moreschi da
Malonno viene nominato arciprete di
Manerbio. Morirà il 16 maggio 1863.
1946 - “Spirito profondamente ardente
di concordia, di tolleranza vicendevole,
al di là di ogni odio di parte, di ogni
spirito di vendetta”. È l’auspicio del
vescovo di Brescia, Giacinto Tredici
che ha rivolto un messaggio alla diocesi
invitando i cattolici a partecipare alla
ricostruzione.
4 DOMENICA
Ascensione di N.S.
Magio ortolà, tata paja e poc gra.
Maggio ortolano, tanta paglia e poco
grano.
1873 - Inaugurato il nuovo concerto di
otto campane in si-bemolle, reputato
uno dei primi e più armoniosi concerti
della diocesi. Recentemente fu rifatto
tutto il castello e rifuse le prime tre campane.
1973 - Muore Andrea Tambalotti, organista della parrocchiale dal 1927. Fu
apprezzato compositore.
1986 - Un gruppo di appassionati manerbiesi della lirica ospiti a Roncole di
Busseto del tenore Francesco Bergonzi,
amico di Angelo Ruggeri e Gianni Boninsegna coi quali era stato recluso in
campo di concentramento nazista. Si
Franco Piovani
8GIOVEDÌ
San Vittore il Moro
Èndòe nò ghè va èl sul, ghè va ‘l dutùr
Dove non entra il sole, entra il dottore
1945 - Cessano le ostilità su tutti i fronti europei di guerra.
9 VENERDÌ
San Geronzio
Fin chè se scampa s’empara
S’impara sempre
1946 - Vittorio Emanuele III di Savoia
abdica. Sale al trono Umberto II
10SABATO
San Antonino
I àsegn i se strögia fra dè lùr
Gli asini si elogiano tra loro
1510 - Un’immagine lignea della Beata
Vergine in Manerbio, lacrima copiosamente.
11DOMENICA
Pentecoste
FESTA DELLA MAMMA
Fa i pè ale mosche
Presumere di saper fare le cose più difficili
1515 - Michele Crescini da Orzinuovi
rinuncia al titolo di rettore della cappellania di S. Martino.
1713 - Era domenica. Fra le hore 18 e
19 venne un grande temporale con un
diluvio di acqua in un hora, e cadette
una saetta contro la torre grande verso
il cordone in fondo, senza lesione alcuna di persone (deo dante) con grande
spavento.
segretario del Psi perché candidato al
Parlamento. Gianni Savoldi, Vittorio
Casaro, Erminio Giori assumono la
segreteria provvisoria.
16VENERDÌ
Sant Ubaldo
Üliga bé al visì sensa spostà i confì
Vogliate bene ai vostri vicini ma non
spostate i confini
1452 - Gentile da Leonessa, dopo aver
raccolto le sue truppe a Manerbio,
muove verso il Cremonese, il Lodigiano
e Caravaggio.
1638 - Caterina, figlia dell’Ospitale
morse ammazzata dal lupo in casa del
sig. Fedrìs (federici) alle Colombere.
1702 - L’Armata Francese, con 60 mila
soldati si fermò per tre giorni a Manerbio. Poi a Bassano e S. Gervasio. A
Isorella poi li francesi, non contenti di
tagliar li formenti e prati, tagliarono
anche le vigne, talché avevano ridotto
quel paese in un deserto.
Giovanni Battista Marchioni, arciprete
di Cignano, così narra nel suo diario:
“alli 16 maggio l’Armata Francese al
numero di 60.000 passarono da Manerbio ove si fermarono pure 3 giorni
come pure a Bassano e Santo Gervaso
ove tagliavano li formenti alla disperata
per farli mangiare alli cavalli sì che aportarono a tutte quelle terre ove passarono
un grandissimo danno ne formenti lini
e prati a segno che il vederli così rovinati cavavan le lagrime dalli occhij per
compassione delli dannificati”.
1916 - Albert Einstein enuncia la teoria
della Relatività Generale
12LUNEDÌ
Santa Rosanna
PRIMO QUARTO DI LUNA
Lassàga i òs
Morire per qualcosa
1705 - A hore 14 incirca venne una
grand’eclissi di sole.
1743 - Bartolomeo Capitanio muore
all’età di 82 anni e viene sepolto per
primo nella parrocchiale.
13MARTEDÌ
Santa Domenica
A nüminà el diaòl, compàr la pèl
A nominare il diavolo, compare la pelle
1986 - Il Centro di educazione musicale, costituito nell’ambito delle iniziative dell’Oratorio di Manerbio, apre
le iscrizioni ai corsi per strumenti a
fiato e percussioni. Nell’iniziativa sono
impegnati il maestro di musica Rodolfo Cominelli, il maestro Giuseppe Di
Stefano, il signor Bruno Cotelli.
17SABATO
San Pasquale
Chi öl catà sö besogna che i sa sbase zò
Chi vuol raccattare si deve chinare
1986 - Nel teatro civico di Manerbio
in palazzo Luzzago, si svolge il concerto
vocale della corale Santa Cecilia diretta
dal maestro Angelo Ambrogio. Grande
consenso ed applausi. A ciascuno degli
spettatori è stata offerta una bottiglia
di vino, omaggio dei commercianti
che hanno voluto dare risalto all’evento. I loro nomi: Luigi Carlotti, fratelli
Cavagnini, Cantine Balestra, Mario
Salini, Pugnetti Giovanni, Maurizio
Ghignatti. Inoltre le aziende Unimark,
Mirabella di Rodengo, Salvalai di Bagnolo Mella ed Emme 7.
14MERCOLEDÌ
San Mattia
Dopo ‘l disnà pòlsa, dopo séna spassèza
Dopo il pranzo riposa, dopo la cena
passeggia
1515 - Giuliano de Violis investito del
titolo di rettore della cappellania di S.
Martino.
1684 - Il manerbiese Pietro Bonetti viene nominato cappellano di S. Giorgio.
15GIOVEDÌ
San Torquato
Mars e magiö söcc i fa formènt per töcc
Marzo e maggio asciutti fanno grano
per tutti
1953 - Giulio Mazzon si dimette da
18DOMENICA
SS. Trinità
La galina dè campagna l’è la cità che se la
maja
La gallina di campagna è la città che se
la mangia
1528 - Nicolò Secco d’Aragona, ottiene
in commenda il beneficio parrocchiale
di Manerbio.
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Maggio 2008
19LUNEDÌ
San Pietro di Marrone papa
Chi piö spènt manch ‘l spènt
Chi più spende meno spende
1986 - Un anonimo cinquantenne di
manerbio, scrive a Ferruccio Bonizzoli
del bar Basilio per ricordare Enrico
Grazioli, calciatore definito “Farfallino”, morto il 23 aprile, e proporre un
torneo di calcio alla sua memoria. Bella
idea, rimasta però nei buoni propositi
mai resi concreti.
20MARTEDÌ
San Bernardi da Siena
LUNA PIENA
25DOMENICA
Corpus Domini
Sicür chè ghè en Dio a pèr i ciòch
Dio c’è anche per gli ubriachi
1603 - Fabbrica Della Torre. Fu dato al
principio alla Torre nova posta a matina
parte alla Casa del Comunale a spese del Comune et Citadini rurali sine
prejudicio, et furno fatte le finestroni et
coperto di coppi a 23 dicembre 1606, et
poste le campane adi 25 Zenaro 1607;
fu benedetta la prima pietra et posta
sul canton di sotto verso la strada per
Il R.Do Tibaldo Foresti Arciprete de
Manerbio, li Maestri ms. Domenico
et ms. Cristoforo Ogna Da Resato,
Ingegnere il Pizzafoco da Cremona et
mi Hieronimo sud. ho scritto ed Intervenuto. Hieronimo Iorci Curato de S.ta
Caterina.
25 - Apertura del triduo solennissimo
per l’Esposizione della SS. Croce, con
musica e orchestra diretta dal M.o Enea
Chiarini di Brescia e panegirici del famoso oratore P. Pacifico Deani Minore
Osservante
L’amùr l’è come la tòs, nò sa pöl tuignìl
scùndìt
L’amore è come la tosse, non si può
tenerlo nascosto
1808 - Giovanni Regosa rinuncia al
beneficio parrocchiale di Manerbio
ponendo così termine alla incresciosa
situazione iniziata 10 anni prima; morirà il 29 marzo 1810.
21MERCOLEDÌ
San Vittorio e compagni martiri
ZODIACO: Gemelli
Pudì issà ‘n del lèt e dì che s’ha sudàt
Poter fare i propri comodi
1741 - Festa della Pentecoste, Bartolomeo Capitanio cantò la prima messa
nella parrocchiale.
1986 - La Finchimaca di Manerbio ha
celebrato il suo primo decennale con un
rinfresco offerto ai dipendenti e loro famigliari, ed una gita a Padova e Venezia
per i più anziani.
22GIOVEDÌ
Santa Rita da Cascia
1961 - John F. Kennedy annuncia l’intenzione di portare un uomo sulla Luna
entro il 1970
Gnè bé gnè mal i düra semper
Bene e male non sono eterni
26LUNEDÌ
San Filippo Neri
1953 - Il prof. Mario Pedini lascia la
carica di segretario provinciale della Dc
perché candiato alla Camera dei Deputati. Lo sostituisce Guido Franchi.
Èl bù cùdighì èl va mangiat col cügianì
Il buon cotechino va mangiato
1735 - Il manerbiese Domenico Capra
viene nominato cappellano curato di S.
Caterina. Morì il 28 luglio 1785.
Nicola Cè da Verolavecchia subentra al
Capra nella cappellania di S. Caterina.
Morì il 25 novembre 1789 e compilò lo
Ius S. Cathaerina.
23VENERDÌ
San Desiderio vescovo
Chèl chèl’è òrb, sùrt e ‘l tas, sent’agn ‘l vif
‘n pas
Chi è orbo, sordo e tace, vive cent’anni
in pace
1836 - Scoppia terribile l’epidemia
del colera. La prima vittima è un certo Giuseppe Coppini di 72 anni, la
seconda il giovane farmacista e segretario comunale sig. Pedrioni d’anni 37.
Il morbo continua per circa tre mesi
(giugno-agosto) facendo 65 vittime.
Il clero locale si distingue per l’abnegazione nell’assistere i colerosi raccolti
nell’Ospedale e nel Lazzaretto.
27MARTEDÌ
Sant Agostino
I primi amùr i è i miglùr
I primi amori sono i migliori
1638 - Maria di Pietro Fraia, Cremonese, morse ammazzata dal lupo.
1770 - Il governo veneto emana una
normativa che prevede la soppressione di tutti i conventi con meno di 12
frati regolari professi e ne incamera i
beni. Tra gli altri e di conseguenza, il 7
giugno 1783 cessa di esistere anche la
‘L tìra dè piö ‘n caèl d’òna s-cèta che ‘n pér
de bò
Tira di più il capello di una ragazza che
un paio di buoi
1796 - Dopo aver vinto gli austriaci a
Montenotte, Napoleone Bonaparte,
giovane generale di appena 27 anni, entra a Brescia, chiede di alloggiare vicino
ai soldati accampati fuori le mura tra
Porta San Nazzaro e Porta Torrelunga.
1948 - Ivano Bonomi eletto presidente
del Senato della Repubblica, Giovanni
Gronchi presidente della Camera, Luigi
Einaudi, presidente della Repubblica.
1971 - Dibattito al Senato sulla tutela
dell’ambiente concluso con l’approvazione all’unanimità della mozione
nella quale era inviato “il governo a
individuare le carenze della legislatura
24SABATO
B.V. Maria Ausliatrice
1831 - Il manerbiese Giambattista
Gamba viene investito della cappellania
d’Ognissanti ed è l’ultimo cappellano.
40 in circa, ricevuti li SS. Sacramenti
della Penitenza ed Estrema unzione,
morse e fu sepolto nella Parrocchiale
italiana in materia di ambiente naturale
e di prevenzione e repressione delle
alterazioni dello stesso”.
Badia di Leno, in commenda da anni
ad alti prelati e senza più monaci, i cui
beni vengono incamerati dallo Stato.
28MERCOLEDÌ
S. Emilio
A spùsà ‘na edoèla sa fa ‘na gran capèla
Chi sposa la vedovella rischia la birbonata
1715 - Lo stesso arciprete è alle prese
con un altro caso d’aspiranti sposi consanguinei. Caterina Battagliola e Antonio Lini, congiunti in terzo e quarto
grado, chiedono la dispensa alle nozze.
2001 - Muore Mario Ziletti. Fu il fondatore della Lastra spa. Negli anni ‘90
riportò allo splendore originario il Castelletto.
29GIOVEDÌ
San Massimo
LUNA ULTIMO QUARTO
La fomna la pöl töt chèl ché la öl
La donna può tutto ciò che vuole
1953 - ll neozelandese Edmund Hillary
col nepalese Buthis Tensing, conquista
per la prima volta la vetta dell’Everest.
30VENERDÌ
S. Felice
Bröt ‘n fasa, bèl ‘n piassa
Brutto in fasce, bello in piazza
1702 - Antonio soldato Francesco del
Regg. Della Maria di Piccardia, d’anni
Pag. 9
1863 - Muore Giovanni Antonio Tenchini, sacerdote e poeta dialettale.
1918 - Il manerbiese Andrea Savio,
sottotenente di fanteria, viene decorato
di una medaglia d’argento al valor militare, sul monte Corno. Verrà ordinato
sacerdote il 30 maggio 1920 dal vescovo Gaggia.
31SABATO
Visitazione della B.V. Maria
SOLE: sorge 4,39 - tramonta 20,05
L’è bèl belènt édèr ‘n mostàs contènt
Nulla è più bello di un viso contento
1797 - La Repubblica bresciana sopprime il convento agostiniano di San
Barnaba che ha proprietà a Manerbio.
1947 - Si insedia il nuovo governo presieduto da Alcide De Gasperi. Ne fanno
parte: democristiani, socialdemocratici,
repubblicani e liberali
1986 - I Lions club Bassa Bresciana
Centrale organizzano un concorso di
pittura e disegno per allievi delle scuole
medie. Vi partecipano con buoni risultati gli studenti della media Zammarchi
di Manerbio: Gianluca Diani, Elisa
Gadola, Lanfranco Lini, Nicoletta Lini,
Alessandra Ricca.
Pag. 10
0IANURA
-ANERBIO
,A
Maggio 2008
Intervista a Tino Burlini
L’INVERNO 1944/45
I bombardamenti, il lavoro militare coatto e l’arte dell’arrangiarsi
verso la fine della Seconda Guerra Mondiale
Intervista a cura di Agostino Galuppini
Tino Burlini, classe 1928, manerbiese verace, una vita come operaio alla Marzotto,
ci racconta come ha trascorso il suo più
terribile inverno.
Iniziamo a chiedergli qual’è stato per lui
l’accadimento più significativo di quell’inverno?
Certamente fu il trasferimento al Tonale per
il lavoro militare coatto.
Un bel giorno i tedeschi arrivano in fabbrica
ed espongono l’elenco degli operai che l’indomani sarebbero stati inviati al Tonale per il
rafforzamento delle linee militari.
Ricordo che tra le persone inserite nell’elenco,
oltre a me, tra gli altri, vi erano Pieri Cherubini, Bepi Viviani, Santino Clerici ed il
padre di Paolo Portesani (Pali).
La scelta operata dai tedeschi non teneva
conto dell’età in quanto gli uomini in età di
servizio militare erano tutti al fronte, per cui
restavano i giovanissimi e gli anziani, oppure
coloro che erano stati collocati nella riserva.
La notte successiva all’esposizione dell’elenco
non la trascorsi in modo tranquillo, come è
facile comprendere.
Un’agitazione mi fece da compagnia durante
la notte a causa della preoccupazione per le
incognite del domani.
Un dilemma s’era affacciato: partire per il
Tonale o fuggire e darsi alla macchia?
La scelta di fuggire era contrastata dal timore
delle eventuali ritorsioni dei tedeschi nei confronti dei miei familiari.
Due miei fratelli erano stati inviati in Germania per lavorare nell’industria bellica
tedesca e ciò mi poneva in una situazione di
grave imbarazzo.
La scelta finale fu pertanto quella di partire
per il Tonale.
Giunti al Tonale fummo sistemati nella caserma Dux in camerate con letti a tre castelli.
Il piantone della nostra camerata era il compianto Santino Clerici che, al nostro ritorno
dal lavoro che si svolgeva tra altissimi muri
di neve, con tanto freddo e fango, ci spronava
a ricorrere alla sacra Provvidenza mediante
la recita di preghiere e rosari.
Il lavoro era essenzialmente relativo a scavi e
fortificazioni in cemento, finalizzati alla creazione di una linea difensiva per la ritirata.
Qual’era la composizione e l’estrazione dei
tuoi compagni di sventura al Tonale?
Tra gli operai prelevati nelle fabbriche bresciane e inviati nella nostra caserma, ve n’erano alcuni in età da militare, per cui era presumibile che fossero dei confinati politici.
Non era possibile fraternizzare perché la divisione in reparti, essendo molto rigida, non
lo consentiva.
Anche il rapporto con le famiglie d’origine
era impedito.
Un ricordo particolare della tua permanenza al Tonale?
Ricordo che, in ragione delle rotte aeree percorse dagli alleati, il Tonale era spesso sorvolato da una quantità impressionante di aerei
per cui il cielo era totalmente coperto dalle
squadriglie in volo verso la Germania.
Le condizioni di vita com’erano?
Il trattamento riservato agli operai era dignitoso.
Per lavorare era necessario che gli operai
fossero in forze e pertanto il cibo era non
abbondante ma sufficiente.
Il timore che qualcosa cambiasse in peggio era
costante e ciò ci toglieva la tranquillità.
In fondo altro non eravamo che dei prigionieri in mano ai tedeschi.
Quand’è che arrivò l’ordine di tornare a
casa?
In prossimità del santo Natale del 1944,
arrivò l’ordine di smobilitare e rientrare a
casa.
Prima di lasciare il Tonale fummo pagati
e successivamente salimmo sui camion per
tornare a casa.
Ci fu qualche segno della presenza di par-
tigiani in zona?
Durante la mia permanenza al Tonale non
ebbi sentore della presenza di partigiani,
ma credo che dipendesse dalle condizioni
climatiche.
Cosa ti resta oggi di quell’esperienza?
Imparai il tedesco anche se declinato in forma
maccheronica.
Cambiamo argomento e parliamo dei
bombardamenti.
Allor quando l’avanzata degli alleati era
prossima agli Appennini i bombardamenti si
fecero più frequenti.
Come al solito al suono della sirena dell’antiaerea non era più possibile uscire dal proprio reparto, soprattutto per coloro, che come
me, erano lontani dai rifugi, perché l’aereo
era già sopra il lanificio.
Le incursioni aeree degli alleati erano precedute dai mitragliamenti per poi passare ai
bombardamenti.
All’interno del lanificio vi erano due grandi
cisterne di nafta, che notoriamente non è
infiammabile.
Gli operai si collocavano dietro le cisterne
così da essere protetti dai mitragliamenti.
Una volta un proiettile perforò la cisterna
che mi proteggeva e fui costretto a farmi una
doccia di nafta che durò fino al termine del
mitragliamento.
Come incisero i bombardamenti sulla vita
quotidiana della tua famiglia?
Una conseguenza delle incursioni aeree alleate fu la fuga dalle ville, per cui delle cento
famiglie che vi abitavano, solo una sparuta
minoranza (non più di dieci) insistevano a
risiedere. Le altre si riversavano nelle cascine
così da star lontani dalle ville che erano troppo vicine al lanificio che, unitamente al ponte
del Mella, era l’obiettivo delle incursioni.
La dispersione degli sfollati nelle cascine era
una sorta di ritorno alle vecchie abitazioni
lasciate per andare ad abitare alle ville.
Anche la mia famiglia decise di abbandonare, in attesa di tempi migliori, l’appartamento che ci era stato assegnato alle ville
per andare a rifugiarsi da conoscenti alla
Campagnola, cascina che era ubicata lungo
la strada per Offlaga.
Durante il trasloco delle poche masserizie
poste sul carretto, arrivati circa all’altezza
del cimitero, fummo sorpresi da un’incursione
aerea ed avemmo solo il tempo di rifugiarci
dietro un muro.
Il muro fu provvidenziale e ci permise di
metterci in salvo.
Le masserizie, invece, furono trivellate dal
mitragliamento.
Puoi raccontarci un episodio curioso di
quell’inverno?
Al rientro a casa ripresi il lavoro presso il
lanificio.
Dopo alcuni giorni fui convocato dal rag.
Castore Saracco, commissario prefettizio di
Manerbio, in comune.
Temendo il peggio, corsi su per lo scalone
calzando i trocoi rinforzati con la lamiera.
Quando aprii la porta sopra lo scalone, mi
ritrovai a ruzzolare giù per le scale perché il
commissario prefettizio, in alta uniforme, mi
diede un calcio nel culo.
La ragione della convocazione non era dettata, come io temevo, da probabili cattive
notizie riguardanti un mio fratello che dalla
Germania era stato inviato in Polonia, bensì
dal fatto che mio padre, che era un tipografo,
aveva stampato un’ordinanza del commissario sbagliando il nome del Saracco.
Questo lo appresi quando rifeci lo scalone
dopo il ruzzolone.
Com’era possibile sopravvivere alla guerra
ed alla fame?
Per sopravvivere, durante il periodo bellico,
era indispensabile arrangiarsi.
All’ordine del giorno vi era la pesca nei fossi e
nella Mella, oltre a vari furtarelli di tutto ciò
che era commestibile.
Una volta ricordo che con Pieri Cherubini andammo in esplorazione e ci capitò in
mano, per così dire, una tacchina.
Peccato che venimmo scoperti e rincorsi dal
proprietario.
Ci salvammo fuggendo verso la Mella che
attraversammo tenendo in alto e fuori dall’acqua la tacchina.
1947. Tino Burlini (a sinistra) con Dino Maggi in
tenuta calcistica.
A sinistra. Le tribune del campo sportivo distrutte dal
bombardamento del 31 Marzo 1945.
0IANURA
-ANERBIO
,A
Maggio 2008
IL DIRITTO AL VOTO SUL FINIRE DELL’800
a cura di
Tra i documenti dell’epoca che pubblichiamo vi è il Regio Decreto dell’8 ottobre
1876 con il quale Vittorio Emanuele II°, su
stanza del Comune di Manerbio, separava
dalla sezione principale del collegio elettorale di Leno gli allora elettori manerbiesi.
Il collegio elettorale numero 79 di Leno era
composto da tre sezioni (Bagnolo Mella,
Ospitaletto e Leno). La sezione elettorale
di Leno era formata dai comuni di Leno,
Manerbio, Milzanello e Porzano.
Dal Decreto si legge che gli elettori manerbiesi erano in numero maggiore di 40.
Questo dato ci dà il destro per elencare
quanti erano gli aventi diritti al voto.
La lista elettorale amministrativa di Manerbio per l’anno 1872, debitamente approvata
dalla Deputazione Provinciale, annoverava
226 aventi diritto al voto.
A questo proposito, giova ricordare che la
legge elettorale del gennaio 1882 era fondata sull’abbassamento del censo.
Per essere elettore bisognava pagare ormai
meno di 20 £ di imposta diretta, invece di
40 (o di 150 £ d’affitto) e avere almeno 21
anni (25 nel vecchio sistema).
Bisognava altresì saper leggere e scrivere, ma
la legge prevedeva che i titolari del diploma
elementare (che si otteneva dopo due tre
anni di scuola) sarebbero stati dispensati
dalle condizioni del censo.
In tal modo il corpo elettorale passò da
500.00 a 2.000.000 di votanti e, in percentuale, dal 2 al 7%. Se a ciò si aggiunge che ai
cattolici, in forza del non expedit di Pio IX,
era vietata la partecipazione elettorale, sia
come candidati che come semplici elettori,
risulta evidente che il corpo elettorale era
una frazione minima della popolazione.
Vi è da precisare, tuttavia, che il movimento cattolico bresciano, guidato da Montini,
partecipava all’agone elettorale in occasione
delle sole elezioni amministrative.
Tale situazione, riguardante gli aventi diritto al voto, perdurò fino al 1912.
In quell’anno Giolitti aveva fatto votare
una legge elettorale che istituiva il suffragio
“quasi universale”: il diritto di voto era
riconosciuto a tutti gli individui di sesso
maschile che sapessero leggere e scrivere,
nonché agli analfabeti che avessero più di
trent’anni, il che faceva passare il corpo
elettorale a più di 8.500.000 di persone.
Tornando a Manerbio, dai 226 elettori del
1872, si passò nel 1789 a 306, nel 1903 a
357, nel 1912 a 493, nel 1913 1.393, nel
1915 a 1.550, nel 1919 a 1.864, nel 1922
a 2.084.
A titolo di curiosità riportiamo di seguito
l’esito delle elezioni che si sono tenute a
Manerbio il 13 luglio 1879 per il rinnovo
del quinto sia dei Consiglieri Provinciali
che dei Consiglieri Comunali. Gli elettori
che si presentarono per esercitare il proprio
diritto furono 150.
CANDIDATI per consiglio provinciali
NUMERO DEI VOTI ottenuti da cadauno OSSERVAZIONI
Nome, Cognome e Qualità Domicilio Cairoli Benedetto Roma Capra Avv. Carlo Brescia Di Rosa Nob. Clemente Brescia Ghirardi Giuseppe Manerbio Lanzoni Dr. Egidio Gambara Lanzoni Virginio Luscia Ing. Giovanni Rezzato
Ravelli Ing. Federico Brescia
Voti
2
6
5
1
40
1
1
76
I consiglieri comunali che scadevano per anzianità erano:
- Colturi Luigi;
- Boninsegna Carlo;
- Ghirardi Giuseppe;
- Piazzoni Alessandro.
E per cessazione della carica:
- Bersani Cesare.
Michelangelo Tiefenthaler
CANDIDATI proposti per l’ufficio definitivo
NUMERO DEI VOTI ottenuti da cadauno OSSERVAZIONI
Nome, Cognome e Qualità
Domicilio
Età
Voti
Boninsega Carlo Ingegnere
Brunelli Paolo possidente
Brusinelli Lorenzo possidente
Colturi Luigi possidente
Colturi Cesare possidente
Comini Faustino Oste
Comini Giovanni possidente
Ferrari Giovanni possidente
Foresto Don Agostino curato
Ghiradi Giuseppe possidente
Gobbi Bortolo possidente
Lombardi Giovanni possidente
Lombardi Luigi possidente
Merenda Martino possidente
Martinelli Serafino possidente
Migliorati Carlo possidente
Migliorati Domenico possidente
Nassa Don Filippo possidente
Piazzoni Paolo possidente
Pedrioni Achille possidente
Ruggeri Angelo medico
Tenchini Domenico presidente
Trioni Antonio possidente
Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio
Manerbio 62
28
27
39
35
47
60
42
44
57
56
34
36
52
29
28
35
44
26
54
28
54
55
21
32
1
45
3
1
1
33
2
6
1
21
1
12
2
1
7
1
6
3
1
11
3
CANDIDATI proposti per membri del consiglio comunale
NUMERO DEI VOTI ottenuti da cadauno OSSERVAZIONI
Nome, Cognome e Qualità
Domicilio
Età
Voti
Astori Faustino falegname
Astori Giacomo possidente
Averoldi Cesare possidente
Bersani Cesare possidente
Boninsega Ing. Carlo possidente
Bontempi Giulio albergatore
Bontardelli Giacomo farmacista
Brunelli Antonio possidente
Brunelli Nob. Paolo possidente
Brusinelli Lorenzo possidente
Colturi Cesare possidente
Colturi Luigi possidente
Di Rosa Nob. Clemente possidente
Ferrari Giacomo possidente
Fiorentini Fiorentino possidente Ghirardi Giuseppe possidente
Ghirardi Giovanni possidente Gorno Angelo possidente
Gorno Cesare possidente
Lombardi Giovanni possidente
Luzzago Alessandro possidente
Merenda Martino possidente
Martinelli Serafino possidente
Migliorati Domenico possidente
Passerini Angelo possidente
Pedrioni Achille possidente Piazzoni Alessandro possidente
Piazzoni Ing. Paolo possidente
Pedrioni Cesare farmacista
Ruggeri Angelo Medico
Ruggeri Giovanni possidente
Slanzi Pietro possidente
Tenchini Francesco possidente
Trioni Antonio possidente
Valsecchi Antonio possidente
Manerbio Manerbio Brescia Offlaga 35
Manerbio Manerbio Manerbio Bassano B. Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Brescia 43
Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Brescia 60
Manerbio Manerbio Offlaga 43
Manerbio Manerbio Manerbio Brescia 68
Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio Brescia 58
Manerbio Manerbio Manerbio Manerbio 66
70
61
10
62
47
61
39
28
57
35
39
1
42
42
57
53
5
65
34
1
52
29
35
1
54
58
29
59
28
1
74
26
55
65
1
1
18
Si rinverranno N. 20 schede bianche
Risultarono pertanto eletti:
- Boninsegna Carlo con 99 voti;
- Brunelli Paolo con 109 voti;
- Colturi Luigi con 132 voti;
- Ferrari Giavomo con 128 voti;
- Ghirardi Giuseppe con 98 voti.
99
1
1
1
109
3
2
132
128
1
98
2
6
3
1
1
2
2
33
24
1
1
1
1
20
1
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0IANURA
3PORT
,A
Maggio 2008
MANERBIO
Shalom per il basket
Tribune affollate per gli incontri della
Manerbio Basket, formazione che va alla
grande nel campionato di Promozioni. In
programma, in questo mese di maggio,
sono ancora due le partite: il 7 maggio
contro l’Ome, il 14 contro il Bedizzole.
Poi - è l’obiettivo - i play off col traguardo
della promozione in serie D. Sarebbe un
bel successo ed una soddisfazione per i
sostenitori del Basket Manerbio, tra i quali
il prof. Mino Valenti che alla pallacanestro ha dedicato, e dedica ancora, tempo
e passione. Recentemente al pubblico si è
aggiunto un folto gruppo di giovani della
comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio,
presenti alla partita di campionato Manerbio Basket vs Uso Bovezzo vinta dai locali
per 83 a 63. Grande (e rumoroso) sostegno
dei ragazzi arrivati da Palazzolo.
Fabio Valenti e Angelo Barbi (conquistato
al basket, passando dalla militanza con
la due ruote) hanno offerto ospitalità ai
ragazzi guidati da suor Rosolina che con
consolidata esperienza pedagogica ha fatto
loro ritrovare la gioia per la vita. I ragazzi
della comunità Shalom vogliono ora essere
la pattuglia di sostenitori del Manerbio
Basket che il mercoledì, per le partite in
casa, gioca nella palestra di via Cremona.
Essi sono determinati ad aggiungere il loro
entusiasmo ai contributi delle aziende che
aiutano concretamente il bilancio sociale,
dalla Dimmidisì di Linea Verde, all’impresa Marzocchi, alla Dbm di Sandro Vazzoler, alla Com-Service ed altri ancora. Carlo
Monterenzi ha scattato la fotografia che li
ritrae sulle tribune e fanno corona ai titolari
schierati in campo: Stefano Brandini, Sergio Masini, Oscar
Pedrotti, Marco
Tirel, Pierangelo
Bonardi, Michele
Guindani, Luca
Capuzzi, Lorenzo Canini, Paolo
Ferretti, Giuseppe
Maffetti, Giancarlo
Zanoli, Luca Treccani. Allenatore
Davide Violi.
Assemblea federcaccia
La caccia è arte, è intimo piacere, è passione, è scienza, è cultura, è educazione
al rispetto dell’ambiente. Lo ribadiscono i
cacciatori che in Italia sono iscritti in 400
mila alle sezioni della Federcaccia. Nel Bresciano sono 17 mila (396 in meno rispetto
al 2007) fra i quali solo 89 hanno meno
di vent’anni, 1006 in età compresa tra i
21 e 30 anni, 1941 tra i 31 e 40, mentre
più 7350 tra i 41 e i 60 e addirittura 4178
hanno più di 60 anni e 2042 oltre i 70.
Sono dati emersi dall’assemblea provinciale di Federcaccia durante la quale sono stati
auspicati provvedimenti per una modifica
alla legge quadro (la 157 del 1992), quella
sulle aree naturali protette (ormai superata)
e la revisione del contestato decreto sulle
Zps (Zone di protezione speciali), con
l’invito al legislatore regionale ad adottare
integralmente i provvedimenti del Veneto
in tema di deroghe. Da abrogare inoltre
il disegno di legge del ministro Amato in
materia di detenzione e porto d’arma e la
circolare del collega Pisanu del 2003 che
prevede l’obbligo di produrre una certificazione di idoneità psicofisica.
Negli interventi riferiti all’assemblea è
stato espresso apprezzamento per il lavoro
svolto dall’assessore Alessandro Sala, della
Provincia, e per Viviana Beccalossi, vice
presidente della Regione eletta al Parlamento con le recenti elezioni. Commenti
ironici, invece, per l’insuccesso elettorale di Alfonso Pecorario Scanio, ministro
dell’Ambiente, che ha “ostacolato con lacci
LOGRATO
Il poligono più lungo d’Europa
Una galleria per il trio: Trecento metri di
precisione e passione. È la definizione della
Galleria del tiro sportivo indoor interrata,
più lunga d’Europa, realizzata a Lograto ed
inaugurata in concomitanza con l’apertura
di Exa, la fiera internazionale delle armi
sportive e da caccia. L’impianto è stato
realizzato da Giambattista Pancini, patron della Pama Prefabbricati di Rezzato.
Franco Bettoni, presidente della Camera
di Commercio,ha definito il poligono una
delle attrazioni dell’Exa. La gestione della
struttura è affidata a Mariarosa e Annalisa
Pancini - rispettivamente consorte e figlia
di Giambattista - nella quale è compreso il grande fornitissimo negozio Beretta
di armi, abbigliamento e accessori per la
caccia. La Galleria del tiro, già attrezzata
con un ristorante, disporrà entro la fine
dell’anno di un albergo per ospitare gli
appassionati.
Dal punto di vista strutturale l’impianto
si presenta come il poligono di tiro civile
e sportivo “indoor”; è interrato, di lunghezza e modernità tecnologica inusitate.
Costo dell’opera:: 25 milioni di euro per
un manufatto realmente “kolossal”, in
cemento armato non prefabbricato, vale a
dire realizzato in opera, che sorge nell’area
adiacente all’esistente Galleria per le armi
corte, già in funzione da quattro anni.
“Una follia per costo ed impegno”, dice
Pancini. Oltre 300 metri di lunghezza per
60 di larghezza dove troveranno posto, a
regime, 3 gallerie per armi lunghe (fucili
da tiro, da caccia e da caccia grossa) che, affiancate alle due già funzionanti per pistole
e carabine ad aria compressa, formeranno
un complesso di 5 gallerie per un totale di
60 linee di tiro, come dire 60 tiratori in
posa contemporaneamente.
“Tutto completamente interrato, nella
massima sicurezza e con le tecnologie più
avanzate”, spiega Lorenzo Toscani, consulente di Pancini nonchè campione italiano
di semiautomatici con mira metallica e di
tiro federale con mira a terra. “È un impianto unico in Europa con bersagli che
corrono automaticamente sui binari, dalla
linea di tiro fino a 300 metri di distanza,
e postazioni tutte dotate di telecamere per
verificare la rosata”.
La struttura offrirà agli appassionati tutta
la gamma delle opzioni. Vi si terranno gare
nazionali e internazionali con accordi mirati per campionati delle varie specialità e
categorie. Verranno organizzati corsi di addestramento per il tiro di precisione e il tiro
federale (tiro a terra sdraiati sul bancone).
Il prossimo 12 ottobre la Galleria ospiterà
i campionati italiani del tiro di precisione,
gara per cui sono attesi 250 tiratori. Ad
oggi l’esistente poligono è frequentato da
3000 iscritti. Coi nuovi impianti a regime ne sono previsti almeno il doppio. Va
messo in conto l’indotto occupazionale in
termini di servizi. In definitiva un centro di
ricreazione sportiva e aggregazione sociale
di gran pregio.
e laccioli un sacrosanto esercizio”, quello
della caccia, appunto. Ora però dal nuovo
governo i cacciatori bresciani, e non solo,
si aspettano un’inversione di tendenza.
“È difficile dire se le cose andranno meglio”, è la considerazione in generale con
l’aggiunta: “Peggio di così è francamente
improbabile”.
All’annuale assemblea della Federcaccia
bresciana, al Park Hotel Cà Nöa, hanno
partecipato Dario Saleri, comandante del
Nucleo ittico-venatorio della Polizia provinciale, il presidente regionale Federcaccia, Mauro Cavallari, i due vice presidenti
provinciali Pagani e Ravagnani, il consigliere nazionale Giuseppe Lussignoli, l’ex
presidente provinciale Luciano Chiarini, il
segretario Aurelio Guarneri, Vittorio Vigoritta, funzionario alla Caccia del Pirellone.
All’esame la situazione dell’Atc (Ambito territoriale di caccia) nel quale hanno
rassegnato le dimissioni dal Comitato di
gestione i tre esponenti di Federcaccia nella
quale emerge la necessità di una lotta agli
sprechi per la quale il consiglio regionale
ridurrà da 70 a 20 i rappresentanti. Quattro associazioni (Federcaccia, Enalcaccia,
Liberacaccia e Anuu migratoristi) hanno
sottoscritto un accordo programmatico per
costituire un nuovo organismo unitario
di coordinamento, Bosio ha evidenziato
che “non serve a nessuno un’unità di pura
facciata, in grado al massimo di nascondere una frammentazione associativa ed
un’aperta conflittualità”. È invece opportuno: “Ricostruire un solo soggetto,
lasciando da parte singoli interessi di
bottega”. Ottimi propositi, da tradurre
in pratica.
SCI NAUTICO
WATER SKI
SAN GERVASIO
La Federazione Italiana Sci
Nautico organizza gratuitamente
per la prossima primavera corsi
teorici e pratici di sci nautico.
I corsi si svolgono presso la sede di San Gervasio Bresciano.
Per informazioni contattare il Presidente
Luzzeri Fedele ai numeri 3486707006 – 035928686
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Maggio 2008
Divagazioni ambientali
a cura del
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PASSERIFORMI • IRUNDINIDI
Dott. Giovan Battista Bisetti
Ho letto finalmente, con piacere, che il calo
numerico della popolazione delle rondini
viene attribuito alla mancanza di insetti e
delle cascine e quindi all’alimentazione e al
luogo di nidificazione prevalente, condizioni fondamentali per la riproduzione.
Mi permetto tuttavia dare qualche informazione su alcune caratteristiche tipiche
per individuare i volatili indicati genericamente come “rondini” nei nostri territori
perché pur appartenendo ai Passeriformi
Irundinidi sono uccelli dalle connotazioni
e comportamenti diversi fra simili o diversissimi per famiglia come i rondoni che è
un Apodiforme Apodidi: Apus Apus Apus.
(Denominazione dialettale bresciana: rundù, rundù neghér, dardér, rundinù, sbirù,
càssa diàoi).
Tornando alle rondini, quelle che frequentano il nostro territorio, sono la Rondine
per eccellenza, il Balestruccio e il Topino.
Rimando ai testi di ornitologia per le notizie scientifiche, qui bastando solo qualche
accenno alle diversità.
La prima si differenzia dalle altre per le penne timoniere della coda (unica a possederle)
e per la colorazione blu-metallica del dorso
e un sottogola color mattone e nero.
Il Balestruccio possiede penne copritrici
della coda bianche e il Topino ha un colore
marrone chiaro smunto, questi ultimi due
volatili sono più simili tra di loro.
Diversi però i luoghi di nidificazione e il tipo
di nido legato soprattutto per la Rondine e
il Balestruccio alla conformazione edile dei
fabbricati (volti, archi, portici bassi, stanze
abbandonate, capitelli, architravi, tettoie,
sporgenze, balconi, pareti, etc, etc). Il nido
della Rondine è multiforme (a scodella, ad
emiscodella, a scodella schiacciata, etc).
Il nido del Balestruccio è chiuso, ovoidale e
pluriapposto con un forame d’entrata.
Il nido del Topino è legato alla presenza di
scarpate, dirupi, aree franate, cave dove esso
scava cunicoli nelle pareti.
Pertanto le moderne cascine e gli alloggiamenti agricoli moderni soddisfano scarsamente l’esigenza per la costruzione di un
nido: non c’è la trave tarlata ed ammuffita,
il cemento non è il mattone ed il legno impregnato di vernici e conservanti allontana
questi uccelli.
Manca perciò la ricettività, l’accoglienza per
questi migratori.
Inoltre le deiezione animali sono rapidamente rimosse e riversate in contenitori per
il riciclo impedendo la riproduzione degli
insetti, come invece accadeva un tempo con
le letamaie a cielo aperto.
Così si spiega anche in parte la scomparsa
di molti insetti che esse prediligono come
alimento.
Questa però non è la sola causa della riduzione degli insetti: essi sono “perseguitati”
con ogni mezzo fisico – chimico e anche la
stessa bioagricoltura non è esente da quel
concetto di sterilità e di igienicità che non
accorda e non sintonizza con le esigenze
della natura. In natura deve esistere il pabulum, non la tabula rasa.
Quelle che noi chiamiamo acque sporche
reflue, ma ricche di sostanza organica, sono
Commenti
ambientali
Osservazioni ambientali
Ho letto consensi, applausi e lodi per l’approvazione ed esecuzione nella Bassa di
nuove tangenziali e rondò, bretelle e piste
ciclo-pedonali per una viabilità più sicura:
tutto questo si scontra in modo frontale
con quanto viene espresso in altre pagine
e in altri giorni di uno stesso giornale,
dove le approvazioni sono rivolte ai boschi
di pianura. Gli scontri frontali portano
sempre calamità e generalmente muore il
bosco, che diventa, se va bene, un vivaio
di piante e si salva la struttura più forte, di
porfido, asfalto, o cemento che sia.
Quando si parla di bosco/parco non bisogna comprendervi aree ludiche, aree picnic, o altro di peggio, il bosco/parco è una
cosa seria, non un lunapark.
Anche la parola “tempo” in senso meteorologico, nell’attuale mondo globalizzato,
perde la sua aggettivazione più tipica e
concettuale: variabilità.
Diventa così quasi un reato e fonte di scalpore allarmistico se alcuni periodi dell’anno presentano temperature superiori o
inferiori di qualche grado celsius alle medie
stagionali che non vuol dire che i giorni
siano omeotermici.
Certamente ci stiamo impegnando in
modo esasperato ad alterare i rapporti stabilitisi negli anni tra uomo e natura di
reciproco riguardo per le proprie giuste e
nobili esigenze.
Oltre 2000 anni fa, Epicuro diceva che la
natura non bisogna aggredirla, ma persuaderla.
Era la massima concessione che poteva
esser fatta all’uomo.
Ora non è sufficiente analogo tempo per
chiederle scusa.
Comunque parlando di nebbia e di “giorni
della merla” si deve affermare che essa si
forma per condensazione di molecole d’acqua di dimensioni macro e/o micro e che
abbisogna di due elementi fisici fondamentali: la presenza di umidità e temperature
adeguate nell’aria e nel suolo.
Solo in occasione di importanti periodi
piovosi nei giorni successivi si rivede la
nebbia. Quest’ultima affermazione ag-
l’humus necessario per lo sviluppo di insetti
e sono frequentatissime dai nostri volatili.
La sterilità chimica involontariamente o
volontariamente indotta non concilia con
la necessità di acque putrescenti ma vitali
(esempio gli stagni): la natura ha delle ragioni che l’uomo non sempre capisce.
Le nostre stesse abitudini comportamentali
di base, quotidiane, portano a costante inquinamento idrico: l’acqua reflua che noi
produciamo è saponificata, emulsionata,
ricca di detergenti e disinfettanti è un’acqua
“morta” senza vita.
Dopo aver detto di queste calamità, intendo risollevare il morale ai lettori, descrivendo, come posso, il volo della rondine: a
volte velocissimo e pinnato, con brevissimi
vibrati colpi d’ala e radente, a volte gioiose,
sfarfallante, quasi fermo, a volte ad ampi
volteggi decisi e rapidi con improvvisi rovesciamenti direzionali e passaggio immediato da una tecnica di volo all’altra. Esso poi
è lieve e delicato nella posa. Se vi trovate
in un campo a rimuovere dell’erba segata,
nelle prime ore del giorno, essa vi circonda
con picchiate, volteggi, inaspettati arresti,
impennate e discese repentine accompagnate da garriti di felicità: in questa danza
inebriante e avvolgente giunge a sfiorarvi
e potete guardarla negli occhi, non teme
l’uomo, vi si avvicina, quasi a ringraziare
per la quantità di alimento procurato e tu ti
fermi incantato a guardare e pensare… che
la fame rende audaci…!
Forse non solo, è reciproca comprensione e
compenetrazione.
giunge un ulteriore importante elemento
alle cause del suo formarsi: occorre che la
superficie evaporante d’acqua sia in sottile
strato.
Lame, lamini, acquitrini, marcite e campi
marcitori con le risaie e piccoli rivoli e scoli
erano il paesaggio consueto nei mesi invernali delle terre basse e “piatte”.
Si creava così un’immensa distesa d’acqua
che dalla fascia pedemontana arrivava fino
ai grandi fiumi e al Po, costituendo, oltre
la nebbia (poetica amica di impareggiabili
anni) un’altrettanta numerosa area di svernamento per avifauna prevalentemente
acquatica, ma non esclusivamente.
È ovvio ora che aria essiccata da tutti i
manipolatori esistenti possibili (condizionatori, climatizzatori, deumidificatori)
riscaldata da milioni di motori e caldaie
di riscaldamento, non potrà che originare
una “nebbia di polveri sottili” e invece delle
merle di una volta, saremo diventati i merli
di oggi.
Rondine
Hirundo rustica rustica
HIRONDELLE DE CHEMINÉE
SWALLOW
GOLONDRINA COMÚN
RAUCHSCHWALBE
Denominazioni dialettali locali bresciane:
rundinìna, rondinèla, rendinina, róndéna,
randinì, róndôla, rundinì
Balestruccio
Delichon urbica urbica
HIRONDELLE DE FENÊTRE
HOUSE-MARTIN
AVIÓN COMÚN
MEHLSCHWABLE
Denominazioni dialettali locali bresciane:
rendinina, dardarì, rundininìna, cadinèla,
dardar volivf, róndena, rondì, dardes, darderì, dardér.
Topino
Riparia riparia riparia
HIRONDELLE DE RIVAGE
SAND-MARTIN
AVIÓN ZAPADOR
UFERSCHWALBE
Denominazioni dialettali locali bresciane:
dardèr, darderì dè lama, dardèr molinerì,
darderì, dardarèl, dardarèt, rendenina, dàrder dè la basse, dàrder d’aqua, darderì dè pò,
dardès, ròndena, dardarì, dàrder beretì.
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Far West
LUCCIOLE = Sulla 668 “Lenese” che
attraversa la pianura i carabinieri della compagnia di Verolanuova, insieme ai colleghi
della stazione e alla Polizia locale, hanno
fermato prostitute nigeriane e dell’Est europa. Le “lucciole” invadono le stradine
da Offlaga fino a Leno, da mattina a notte
inoltrata. Le famiglie che abitano nelle cascine sono terrorizzate. Le stradine private
d’accesso alle loro abitazioni sono quotidianamente occupate dalle automobili dei
clienti. Qualcuno ha provato a contestare
il via vai illegale, ricevendo in cambio minacce dagli sfruttatori. La sicurezza dei cittadini è diventata il problema prioritario e
le forze dell’ordine fanno quel che possono
per arginare una situazione preoccupante.
FUGA = Banditi a Quinzano hanno sfondato la vetrina a colpi di mazza della concessionaria “Baselli”; hanno preso le chiavi di
alcune Mercedes e Bmw ma hanno dovuto
battere in ritirata perché è scattata la sirena
d’allarme. Erano in quattro. Si sono dileguati fuggendo per i campi. Pochi giorni fa
a Dello erano state rubate due autovetture
di grossa cilindrata che hanno forse “preso il
volo” verso i Paesi dell’Est europeo.
ASSALTO= Banda di ladri ha fatto razzia
di vestiti nel negozio di abbigliamento Despucchets 47 di via Mazzini a Manerbio. Di
notte i ladri hanno forzato la porta d’ingresso e hanno spogliato i manichini. Valore
della merce trafugata 4 mila euro.
MANETTE = Arrestati un marocchino di
34 anni e un egiziano di 19 in ottemperanza all’ordine di espulsione dai carabinieri
di Verolanuova. Quelli di Manerbio hanno
arrestato un marocchino di 24 anni accusato di aver rapinato un connazionale del cellulare, dopo averlo ferito alla mano destra.
La vittima, di 42 anni, si è fatto medicare
al pronto soccorso dell’ospedale. E sempre
un marocchino di 30 anni, clandestino, già
colpito da provvedimento di espulsione,
è stato arrestato in flagranza di furto dai
carabinieri di Orzinuovi. Aveva scassinato
l’auto di un ventenne di Soncino per rubargli il portafogli, un paio d’occhiali da sole
e alcuni compact disc musicali. Processato
per direttissima. È stato condannato a 5
mesi con sospensione condizionale della
pena.
CASINO = Rapina a Cadignano nel cuore
della notte. Bottino: 18 mila euro. Il colpo
ai danni del Bar Slot Casino locale elegantemente arredato, accogliente ed attrezzato di slot machine, al piano superiore del
complesso Le Robinie. Pistole in pugno i
banditi hanno immobilizzato il titolare e
due clienti, svuotato le cassette delle slot
machine nella sala giochi e la cassa del bar.
Sospetti sui pendolari del crimine che, fatto
il colpo, ritornano ai loro paesi, forse nel
Meridione d’Italia.
GIOIELLI = Hanno sfondato una parete in
cartongesso, hanno fatto razzia della merce
esposta in vetrina. Il blitz in una manciata
di secondi ha fruttato un bottino di 15 mila
Maggio 2008
SPIGOLATURE
euro. Successo all’Europalace, in via Cremona a Manerbio, nella notte, nel negozio
di preziosi gestito da un 31enne cremonese
di Gussola. Dei ladri nessun traccia.
TRAVERSINE = Le traversine di legno
usate per i binari delle ferrovie in viaggio
come normali assi di legno, e non come
rifiuti speciali pericolosi. Per questo i carabinieri del Noe, Nucleo operativo ecologico, hanno posto sotto sequestro il camion
intercettato sulla A21, all’uscita del casello
autostradale di Manerbio. Il carico proveniva dal Piemonte: circa 150 le traversine,
pesanti 34 tonnellate. Nessun documento
a bordo per cui è scattato il sequestro del
camion e del materiale, e la conseguente
denuncia per “gestione illecita di rifiuti” e
per “trasporto di rifiuti senza formulario”,
nei confronti del proprietario dell’azienda
di autotrasporti.
MATRIMONI = Nozze fra giovani magrebini e attempate signore bresciane, o
fra sciantose entraineuse dell’Est e nonni.
Sono i “matrimoni bianchi” o di comodo
coi quali immigrati clandestini regolarizzano la loro posizione. Va da sé che si tratta
di un escamotage per eludere la normativa
sull’immigrazione. Il fenomeno è stato fatto rilevare da agenti delle Polizie Municipali
che in dieci mesi, da luglio 2007 allo scorso
marzo, hanno controllato 21 richieste di
matrimonio sospette (selezionandole su 50
segnalazioni ricevute): in sei casi c’è stata
l’espulsione coattiva del nubendo straniero
(4 marocchini, una cinese e una nigeriana),
in 4 casi è scattato l’arresto di soggetti già
gravati da provvedimento di espulsione o
che avevano presentato documenti falsi. Si
sospetta ci sia un’organizzazione per matrimoni combinati che rendono 4-5 mila euro
ai contraenti che stanno la gioco.
RONDE = Titolari di attività di notte dormono nei bar o effettuano con i familiari
continue ronde. Ma la precauzione non ha
funzionato al “Jolly Bar” di Bagnolo Mella
assaltato da malviventi che sono riusciti a
fuggire prima dell’arrivo dei carabinieri.
Bagnolo Mella resta uno tra i paesi della
Bassa maggiormente bersagliato da questo
genere di furti, in aggiunta a quelli nelle
abitazioni. La paura di trovarsi i ladri in
casa cresce di giorno in giorno in paese.
SPACCATA = Sempre a Bagnolo Mella i
ladri hanno rubato un’auto, hanno sfondato la saracinesca e la vetrata del bar, si
sono impadroniti di un cambiamonete
contenente 1500 euro, 25 stecche di sigarette e biglietti del “Gratta e Vinci” per
un valore di 11 mila euro. Ma hanno fatto
rumore destando sospetti per cui qualcuno
ha chiamato il “112”. Due pattuglie dei
carabinieri, di Bagnolo Mella e della Radiomobile di Verolanuova hanno raggiunto via
XXVI Aprile, ma i malviventi erano appena
scappati. Senza esito le ricerche.
OCCHIALI = Rapina ai danni dell’ottico
Gottardelli in via Magenta, strada centrale
di Manerbio. Divelta la grata antisfonda-
mento dell’ingresso del negozio, utilizzando come clava un paletto in ferro battuto, i
ladri hanno mandato in frantumi le vetrate.
Così sono entrati nel negozio uscendo poco
dopo con 250 paia di occhiali da sole firmati. Valore della refurtiva: circa 30 mila
euro.
SACRILEGIO = Rubate le particole per la
comunione nella chiesetta dell’ospedale di
Manerbio. Erano custodite nel tabernacolo
in un contenitore senza valore che qualcuno ha sottratto approfittando dell’assenza
del cappellano impegnato nelle corsie a
distribuire la comunione. Il furto sacrilego ha riempito di sgomento i fedeli della
comunità cristiana che hanno partecipato
numerosi alla funzione riparatrice.
DISCARICHE = La pianura bresciana
si conferma terra vulnerabile sul fronte
dello smaltimento abusivo dei rifiuti. L’ultima discarica “pirata” è stata scoperta a
Manerbio ai margini della SP 668 lenese,
5000 mq posti sotto sequestro dal NITA,
coordinato direttamente dal procuratore
della Repubblica di Brescia. Nell’area, sulla
quale è progettato un distributore di carburante, è stato effettuato un riempimento
con materiale inidoneo in quanto deve
essere consegnato ad apposite attrezzature
di smaltimento. Altro sequestro del NITA
alla cava Inferno di Ghedi e alla Sovin di
Montichiari nelle quali sarebbe stato utilizzato del materiale inidoneo.
INDAGINI - Veltroni vuole scoprire quanti
chilometri avrebbe dovuto macinare il pullman (ne ha fatti ventimila) per soddisfare
la ‘vocazione maggioritaria’. D’Alema cerca
il nome del sondaggista che aveva assicurato
al Pd “la più grande rimonta della storia...”.
Pecoraro Scanio domanda quale cartomante ha allontanato Diliberto dalla candidatura: anche lui avrebbe ceduto volentieri
il posto in lista a un operatore ecologico.
Berlusconi chiede quando Di Pietro solleciterà le sue ‘dimissioni preventive’. Bossi,
desidera sapere i motivi degl’insistenti dubbi democratici sulla politica della Lega. In
corso pedinamenti per individuare il vero
colore degli astensionisti. In politica non c’è
mai pace, nemmeno nel dopo voto?
Nella foto: il maglio di Pontevico
Al volo
RAPPORTI = Con il potere i giornalisti,
per principio, hanno lo stesso rapporto che
hanno i cani con i lampioni. (anonimo del
XX secolo)
STORIA = “Il giudizio storico sul comunismo è ancora benevolo. Ci sono resistenze
psicologiche. Della Resistenza bisognerebbe dare una visione meno enfatica,
ricordando che accanto a quella “rossa” ci
sono state la resistenza “bianca” e quella
dei “militari”. E comunque la cosiddetta
“zona grigia”, da tutti tanto disprezzata,
è stata quella che ha coinvolto la maggioranza degli italiani. Quanto al fascismo,
nei manuali c’è la tendenza a nazificarlo,
a leggerlo entro il cono d’ombra dell’Olocausto. È un errore di prospettiva. Circola
poi nella maggior parte dei manuali una
cultura antiindustrialista e anticapitalista,
che andrebbe corretta”.
(Alessandro Campi, docente di Storia delle
dottrine politiche all’università di Perugia
e noto per gli studi sulla trasformazione
dello Stato e dei partiti nell’Europa del
Novecento).
CECITÀ = Quando si dice la passione
politica…”Ringrazio Antonio Bassolino
per tutto quello che ha fatto per questa
città e per questa Regione “. Lo ha detto
Walter Veltroni dal palco a Napoli rivolgendosi al governatore della Campania
presente in piazza Plebiscito. (Napoli, 9
apr. - Adnkronos).
DISCESA = Nel racconto “I sette piani”,
Dino Buzzati descrive la parabola di un
uomo ricoverato per una banale malattia
al settimo piano di una clinica. Ogni volta
che si aggrava scende di un livello, senza
poter risalire. Fino al primo piano dove
peggiora e muore. A Manerbio, a quanto
pare, siamo già in cantina.
PROBLEMI = Hanno creato i problemi
della sicurezza, dello stipendio, della casa,
della criminalità organizzata e ci offrono le
soluzioni. La classe politica che ha fallito si
propone di intervenire per il bene del Paese
con “misure necessarie”. È come se in sala
operatoria ci fosse Jack lo squartatore.
ANZIANI = Tre milioni di italiani vivono
“sotto pressione”, senza saperlo. Colpa di
un’abitudine sbagliata: quella di non farsi
misurare la pressione con regolarità, o a
farlo solo quando i valori sono già oltre i
livelli di guardia. L’attenzione degli specialisti è rivolta soprattutto agli anziani: sono
loro i più esposti al rischio ipertensione e
alle sue conseguenze anche gravi (dall’infarto all’ictus, fino alla demenza); eppure,
proprio gli over 65 tendono a sottovalutare
il problema. Verrebbe, a questo punto, da
rivolgere un appello quantomeno ai loro
familiari, affinché li convincano a farsi fare
controlli periodici. Tenendoli, come dire,
sotto pressione.
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Le recensioni
Negozi storici in
Lombardia.
Brescia e la sua provincia
Il commercio di qualità
promosso dal tempo
Franco Robecchi
Foto di:
Franco Robecchi e Archivi privati
Prefazione:
Franco Nicoli Cristiani
Contributi di:
Lorenzo Guerini
Il negozio storico è tale perché ha saputo
scavalcare i tempi e vincerne le tempeste,
economiche, familiari, esistenziali. Il suo
persistere attraverso i decenni, in qualche
caso attraverso i secoli, è un segno della
credibilità che ha meritato al negozio la
fiducia della clientela e quindi il successo
negli affari. Il mantenimento dell’attivo
economico implica spesso la capacità di
adattamento e di aggiornamento, il che
contrasta con la conservazione dei beni e
delle forme iniziali. In molti casi fu proprio l’intelligenza commerciale a consigliare l’abbandono delle caratteristiche originarie. Ciò significa che i negozi che si sono
mantenuti intatti sono frutto di un’inerzia
imprenditoriale? Non è così. Il mercato
non regala fortuna alla passività. Pur considerando le variazioni subentrate nel passo
dell’innovazione, con l’accelerazione dal
dopoguerra ad oggi, nei negozi storici è
la garanzia del gradimento collaudato dal
tempo a prevalere. La conservazione degli
arredi stessi non era segno di un’incapacità
imprenditoriale ed economica a modernizzare, ma era l’emblema di una tradizione
che certificava la professionalità, tramandata di padre in figlio. Il severo crivello del
tempo lascia passare solo i meritevoli e la
testimonianza di un banco di legno costruito dai nonni era, in un negozio, il certificato della vittoria su quel crivello. Se alcuni
negozi storici si mostrano in affanno, per
una crescente sfasatura tra una conduzione
rigida e il mutare del contesto e della domanda, molti altri hanno, invece, potuto
coltivare il denominatore comune di una
prestazione, che scavalca le mode per attingere a categorie costanti: la qualità, la serietà, la capacità di rapporto personale con
il cliente, l’aggiornamento temperato alle
nuove esigenze, il mantenimento di un carattere. Quest’ultimo aspetto è sempre più
pagante, poiché il pubblico, spesso stanco
di un commercio aggressivo, sospinto da
conformismi di costume, da un’assillante
pubblicità e da sprechi, ha in sé spazio
di apprezzamento per chi non insegue la
fatuità, per chi non si omologa al chiasso
di sottofondo, che rende indifferenziato il
panorama, per chi denota un attaccamento ai valori tradizionali, anche negli arredi,
il che si concretizza anche in un apprezzamento per gli aspetti di antiquariato,
o anche di modernariato, che rendono
singolare e attraente il negozio. Su questi
aspetti si innesta infine la valenza culturale.
Se il commercio non fosse da decenni sotto
discredito per una campagna ideologica
pressante, la cultura di cui esso è portatore
sarebbe emersa con serena evidenza e sarebbe tranquillo patrimonio dell’opinione
pubblica. Vi è qualche dimensione della
cultura occidentale che possa prescindere
dalla logica e dalla pratica dell’interesse
economico del mercato? La cultura della
polivalenza immagazzinatrice dei meriti,
costituita dal denaro, la cultura del lavoro
e del guadagno, la cultura dello scambio
delle prestazioni, la cultura degli scambi
delle merci, che moltiplica conoscenze
e ricerche, la cultura dell’istruzione, che
modifica la realtà e potenzia il progresso,
la cultura delle invenzioni tecnologiche,
dei viaggi, della meritocrazia, del successo
del migliore sul peggiore, dell’urbanistica
funzionale e della razionalità organizzativa, della proprietà privata, la cultura della
medesima democrazia, basata sulla libera
concorrenza, e la libertà stessa affondano
radici e motivazioni nel mercato. Dovrebbe, invece, svanire la cultura scendendo
alla considerazione del singolo negozio?
Quando non siano gli arredi a meritare
attenzione, è spesso la qualità umana delle
famiglie che quelle botteghe hanno creato
e mantenuto vive nei decenni ad essere
cultura. È la cultura della borghesia, spesso
Speziali
Farmacisti e farmacie in 600
anni di storia bresciana
Franco Robecchi
della piccola borghesia, magari raggiunta
partendo dalla fascia più intraprendente
del proletariato, come conquista sociale,
a cominciare dalla piccola bottega, talora
affiancata dal piccolo artigianato. La prima
prova di una mentalità non fatalistica e
votata all’assistenzialismo, fiduciosa nella
propria capacità di intraprendere nella
libertà del confronto, è passata attraverso
l’apertura di una bancarella, di un negozietto. Lo spirito imprenditoriale, tipico
della Lombardia, è in questa capacità di
produrre e vendere, di comperare e di modificare, nella ricerca del prodotto migliore, del prezzo più appetibile, del margine
di guadagno più gratificante. Questo libro,
che illustra contesto e realtà dei 38 negozi
cui la Regione Lombardia ha sinora riconosciuto un valore storico, nella provincia
di Brescia, vuole celebrare tutti i valori citati. Una realtà che comporta, per la Lombardia, il 13% del prodotto interno lordo
e il 18% dell’occupazione non può essere
privata della sua valenza culturale, come
è avvenuto da troppo tempo, in Italia, un
Paese che della cultura ha sempre fatto
un suo carattere portante. Riconoscere
dignità sociale e culturale, e quindi anche
storica, alle botteghe del nostro tempo è un
segno di investitura che può avere anche
una funzione pedagogica nei confronti di
una società distratta, sempre più avvezza
all’anonimato e al gioco infecondo e fragile
dell’infatuazione superficiale, della moda
effimera, del consumo bulimico e intossicante. Anche il tempo libero, lo shopping,
la curiosità per la merce utile e intelligente,
l’apprezzamento per la qualità esteticostorica di un negozio, per la tenacia professionale di un commerciante possono
costituire vie di serietà nell’approccio con
il mondo e con i suoi valori più validi.
La storia del farmacista è legata a quella
del farmaco. Il primo codice medicofarmaceutico dell’antichità è rappresentato
dal papiro di Ebers che risale al 1500 a.c.
scoperto in Egitto nella città di Tebe. La
nostra storia si sviluppa poi con la Scuola
Salernitana (intorno all’anno mille), con
l’adozione dell’Antidotarium di Nicolao
Preposito nel 1240, con un intervento
legislativo dell’Imperatore Federico II,
testo che sancisce altresì la separazione tra
le professioni di medico e farmacista. In
campo bresciano sono del 1433 gli Statuti
degli Speziali Bresciani, di poco posteriori
alla dedizione di Brescia alla Repubblica
Veneta che risale al 1426, statuti che
staccarono le “spezierie” dall’Università
dei Mercanti. La cultura farmaceutica si
sviluppò poi con il progresso delle scienze
esatte e per quanto riguarda la nostra città
si arrivò alla stesura di un ulteriore statuto
nel 1708; per quanto riguarda l’Ospedale
Maggiore di Brescia vi fu uno specifico
statuto nel 1727. L’organizzazione
farmaceutica subì una notevole evoluzione
(1797) con l’avvento della Repubblica
Bresciana poi Cisalpina ed alla fine con il
Regno d’Italia; scomparvero le corporazioni
ed il farmacista si trovò ad operare
con garanzie coinvolgenti soprattutto
le Università che nel tempo divennero
garanti della preparazione culturale.
Questo stretto abbinamento costituì il
presupposto per lo sviluppo industriale
anche di questo settore a partire dalla
seconda metà dell’Ottocento. Da ultimo
vi è da ricordare la legge Crispi (1888),
la legge Giolitti (1913), l’istituzione degli
Ordini Professionali (1910) che poi furono
soppressi nel 1935 per essere ricostituiti
nel 1946. È merito di Franco Robecchi,
con questa pubblicazione, aver collegato
con competenza altamente documentata,
tutte le vicende del territorio bresciano
riguardanti i rapporti con i farmacisti,
molte volte anche protagonisti della vita
civica. È inoltre di notevole importanza
storica aver documentato la venerazione di
San Giovanni Battista, che individua per
Brescia, “Leonessa d’Italia”, una ulteriore
tipicizzazione.
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Le classifiche
CD
DVD
1. Il mondo che vorrei
Vasco Rossi
2. Safari
Jovanotti
3. Accelerate
REM
1. Bee Movie
Steve Hickner; Simon J. Smith
Paramount Home Entertainment
1. Il campo del vasaio
Camilleri Andrea,
Sellerio Editore Palermo
2. Ratatouille
Brad Bird
Buena Vista Home Entertainment
2. Il cacciatore di aquiloni
Hosseini Khaled, Piemme
3. La carica dei 101
Wolfgang Reitherman;
Hamilton Luske; Clyde Geronimi
Buena Vista Home Entertainment
4. Back to Black
Amy Winehouse
5. Amici.
Ti brucia
6.Gianna Best tour edition
Gianna Nannini
7.
Libri
Last Night
Moby
8. Rockferry
Duffy
9. Cantautore piccolino
Sergio Cammariere
10. Liberi da sempre
Sonohra
11. Beat ReGeneration
Pooh
4. Tutto Dante. Vol. 1. Inferno.
Canto I - II - III
Cecchi Gori Home Video
5. Winx Club. Il segreto del
regno perduto (1 DVD)
Iginio Straffi
01 Distribution
6. Matrimonio alle Bahamas
Claudio Risi
Medusa Home Entertainment
7. Il caso Thomas Crawford
Gregory Hoblit
Eagle Pictures
8. La leggenda di Beowulf
Robert Zemeckis
Warner Home Video
12.Hot Party
Spring 2008
9. La terza madre
Dario Argento
Medusa Home Entertainment
13. Into the wild
Eddie Vedder
14.Hit Mania Champions
2008
15.Gianna Best
Gianna Nannini
10. Resident Evil. Extinction
Russell Mulcahy
Sony Pictures Home Entertainment
fonte www.ibs.it
3. L’ ottava vibrazione
Lucarelli Carlo, Einaudi
4.Gomorra. Viaggio nell’impero
economico e nel sogno di dominio
della camorra
Saviano Roberto, Mondadori
5. L’ eleganza del riccio
Barbery Muriel, E/O
6. Diario di scuola
Pennac Daniel, Feltrinelli
7.
La paura e la speranza.
Europa: la crisi globale che si
avvicina e la via per superarla
Tremonti Giulio, Mondadori
8. Mille splendidi soli
Hosseini Khaled, Piemme
9. Storia della libertà di pensiero
Villaggio Paolo, Feltrinelli
10 Se li conosci li eviti
Travaglio Marco; Gomez Peter,
Chiarelettere
11. L’ altra casta. Privilegi.
Carriere. Misfatti e fatturati da
multinazionale. L’inchiesta sul sindacato
Livadiotti Stefano, Bompiani
12. La solitudine dei numeri primi
Giordano Paolo, Mondadori
13. Beethoven era per un
sedicesimo nero
Gordimer Nadine, Feltrinelli
16. Cammina nel Sole
Gianluca Grignani
17. Super Sanremo
2008
14. L’ ultima lezione. La vita
spiegata da un uomo che muore
Pausch Randy; Zaslow Jeffrey, Rizzoli
18. Angoli diversi
Neri per caso
19. L’officina del fantastico
Mario Venuti
20. Live. I Love You More
Mario Biondi, Duke
Orchestra
15. Il tailleur grigio
Camilleri Andrea, Mondadori
16. La vita fa rima con la morte
Oz Amos, Feltrinelli
17. L’ ospite inquietante.
Il nichilismo e i giovani
Galimberti Umberto, Feltrinelli
Pagine curate dalla Libreria Quarto Stato
dal 1979 la libreria dei Manerbiesi e del territorio
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