LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA HA ACQUISTATO LA CASA NATALE DI GIACOMO PUCCINI Finalmente, dopo sei anni, riapre la casa natale di Giacomo Puccini con l'annesso museo che custodisce le memorie del Maestro. Nel dicembre dell’anno scorso, infatti, Simonetta Puccini, figlia di Antonio, a sua volta unico figlio dell’artista e, quindi, nipote diretta e unica erede del grande compositore lucchese, ha ceduto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca l’appartamento di corte San Lorenzo 9, a Lucca, dove il 22 dicembre di 153 anni fa nacque quello che è considerato uno dei maggiori, se non il più grande, operisti di tutti i tempi. Con l’acquisto della casa natale di Puccini si è dunque conclusa una lunga vicenda, intessuta di atti giudiziari e costellata di colpi di scena, fra la Fondazione Giacomo Puccini, che fa capo al Comune capoluogo, e Simonetta. Vicenda che aveva portato a una situazione di stallo, culminata con la chiusura della casa al pubblico. Oltre alla casa natale di Giacomo Puccini, la Fondazione Cassa di Risparmio ha anche acquisito tutti i mobili, gli arredi e i cimeli storici che fanno parte del Museo. Adesso, sia l’immobile che tutti i beni mobili sono stati concessi in comodato per 25 anni alla Fondazione Giacomo Puccini, presieduta dal sindaco di Lucca. Il prezzo complessivo corrisposto dalla Fondazione per l’acquisto di casa Puccini è di 750.000 euro, di cui 300.000 per l’acquisto dell’immobile e 450.000 per l’acquisto di mobili, arredi e cimeli storici. La signora Simonetta Puccini, da parte sua, ha voluto conservare la proprietà di alcuni cimeli: nove messaggi autografi di Giacomo Puccini negli ultimi giorni di vita; la partitura autografa della composizione “Capriccio Sinfonico”; uno stemma ovale di Casa Puccini; il ritratto del Maestro dipinto da Luigi Conconi; un lampadario a tre braccia e sei luci. Per consentire la riapertura al pubblico della casa-museo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha realizzato un intervento di restauro conservativo e di riqualificazione dell’immobile. Progettista e direttore dei lavori: architetto Leonardo Casini. Consulente per l’allestimento del museo: architetto Glauco Borella. Costo complessivo dei lavori: 740 mila euro. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] - PUCCINI MUSEUM CASA NATALE DI GIACOMO PUCCINI CORTE SAN LORENZO 8, LUCCA - - 1) LA CASA, STORIA - La famiglia Puccini vi si trasferì nel 1815, dopo la morte di Domenico Puccini, nonno del compositore e ottimo operista; al momento la famiglia era composta dal vecchio Antonio, bisnonno e ottimo compositore, da sua moglie Caterina Tesei, dalla loro figlia Angela, da Angela Cerù, vedova di Domenico Puccini, e dai suoi figli Giacomo (morirà presto), Chiara e Michele, padre del nostro. - L'appartamento aveva, come oggi, due ingressi sul medesimo pianerottolo, come testimonia una lettera del 1817 di Antonio. La suddivisione degli ambienti è stata riportata a quella originale. - In questa casa nasce il 22 dicembre 1858 Giacomo Puccini e vi viene anche battezzato, con un’autorizzazione speciale, il giorno successivo, forse perché in pericolo di morte. - Dopo la morte di Albina (1884) ne diventano proprietari Giacomo e Michele jr, perché tutte le sorelle (Otilia, Tomaide, Nitteti, Iginia e Ramelde) avevano rinunciato all’eredità a favore dei fratelli maschi. - Il 23 settembre 1889 Giacomo e Michele jr la vendono al cognato Raffello Franceschini, marito di Ramelde, che si accolla anche il pagamento dell’ipoteca, con una clausola speciale, ovvero che a Giacomo e Michele sia garantita la possibilità di ricomprarla. - Il 21 settembre 1894 Giacomo (Michele jr nel frattempo è morto) ricompra la casa da Raffaello: dopo il successo di Manon Lescaut se lo può permettere. - Da questo la proprietà è sempre di Giacomo che manifesta in più modi il legame con la casa natale. - Alla morte di Giacomo, la proprietà passa ad Antonio (usufrutto di Elvira), poi alla morte di Antonio (1946), a Rita Dell’Anna, che nel 1974 la dona al Comune di Lucca perché istituisca una Fondazione Puccini e trasformi la casa in museo. - Il Museo viene inaugurato nel 1979, con oggetti, documenti e cimeli donati con atti separati da Rita Dell’Anna (che muore poco prima dell’inaugurazione) e successivamente da suo fratello Livio Dell’Anna. - Da allora il Museo rimane aperto, con brevi periodi di chiusura, fino all’autunno 2004, quando la Fondazione Puccini inizia lavori consistenti di restauro (si erano evidenziati gravi problemi statici) e di recupero della suddivisione originale e delle decorazioni alle pareti. - Con la sentenza che assegna la proprietà a Simonetta Puccini (fine 2005) i lavori si interrompono e vengono ripresi all’inizio del 2011 grazie all’acquisto ed ai finanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La Fondazione Cassa di Risparmio ha affidato alla gestione della Fondazione Giacomo Puccini l’appartamento e la collezione già presente al Museo. - 2) LA CASA, DESCRIZIONE Il restauro e l’allestimento del “Puccini Museum Casa Natale” sono opera della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La casa ha la seguente composizione: Sala Turandot, dove viene esposto il costume di Turandot, realizzato sul disegno originale di Umberto Brunelleschi, per la prima americana dell’opera al Metropolitan e donato dalla celebre Maria Jeritza. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] - Sala delle musica, con una galleria di ritratti di famiglia (Giacomo Puccini senior, sua moglie Angela, Antonio Puccini), l’albero genealogico e, soprattutto, il pianoforte Steinway & Sons acquistato da Puccini nel 1901. È l’oggetto simbolo del museo: dopo il restauro il pianoforte ha recuperato completamente la sua voce originale. Su questo pianoforte Puccini ha composto molte delle sue opere, in particolare Turandot. - Salotto Ricordi, che ospiterà a cadenza periodica materiali preziosissimi dell’Archivio Ricordi, oltre a un divano e due poltroncine, la cui tappezzeria riproduce i famosi tre cerchi intrecciati. La prima esposizione, a cura di Kikka Ricchio, riguarderà Turandot. È un modo anche di sottolineare l’importante presenza del celebre editore Giulio Ricordi nella vita di Giacomo Puccini. - Sala da pranzo allestita con arredi originali - La Cucina, adibita a sala espositiva - Camera natale, con arredi originali, in particolare il letto matrimoniale in cui nacque il Maestro trasferito eccezionalmente dal Museo di Celle dei Puccini, e ritratti del compositore con l’adiacente Spogliatoio dove è esposto l’elegantissimo cappotto del compositore. - Sala trionfi, con una serie di cimeli che documentano gli straordinari successi di Puccini in Italia e all’estero. In particolare, una serie di medaglie d’oro e un quadro che ricorda l’allestimento di Madama Butterfly a Genova. - Studio, con lo scrittoio originale, e una statuina in gesso dell’epoca del compositore. - Soffitta, chi sale in soffitta si accorge che i tetti di Bohème già erano ben scolpiti nella mente del piccolo Puccini. La vista sui tetti dalla soffitta della Casa è davvero affascinante. - Qui l’allestimento rimanda alla scena del I e IV atto de La bohème. - Ogni stanza avrà strutture espositive con una scelta del ricco patrimonio del museo: le partiture autografe del Preludio a orchestra (l’opera prima) e della Messa a 4, composte sicuramente in questa casa, spartiti con dediche autografe, molte lettere di e a Puccini (molto significative quelle di Giulio Ricordi), una rarissima lettera di Richard Wagner, quadri, bozzetti; documenti come l’eccezionale copia di lavoro del libretto di Tosca, bozze di stampa della partitura e del libretto di Fanciulla del West, uno spartito di Rondine con revisioni massicce. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] PUCCINI MUSEUM - IL BRAND DELL'ESPERIENZA PUCCINIANA DI UN INTERO TERRITORIO SULLE TRACCE DEL MAESTRO PUCCINI MUSEUM non è solo un brand ma è un vero e proprio viaggio lungo le tracce indelebili lasciate dal grande compositore in lucchesia, che permette di scoprire dall'interno la personalità, il genio e la passione del creatore di Opere straordinarie conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. La Fondazione Giacomo Puccini, al cui interno partecipano tutti gli enti, le istituzioni, gli istituti culturali legati al Maestro, ha voluto creare questo brand per concretizzare il proprio concetto di museo: un museo ampio, materiale ed immateriale, che comprende i musei già realizzati (Casa natale, Lucca; Villa Puccini, Torre del Lago; Casa Puccini, Celle dei Puccini - Pescaglia), le altre case in cui abitò il Maestro (Villa Puccini, Chiatri; Villa Puccini, Viareggio) e che diventeranno presto visitabili, gli enti preposti alla produzione delle opere pucciniane (Teatro del Giglio, Lucca; Festival Pucciniano, Torre del Lago), i centri per la ricerca pucciniana (Centro studi Giacomo Puccini, Lucca), tutte le iniziative legate al nome del Maestro e infine i luoghi che parlano ancora di lui. PUCCINI MUSEUM, dunque, è un'esperienza, un intero territorio, un ricco habitat culturale che coinvolge luoghi magici e profondamente diversi: l’anima cittadina della storica e frizzante Lucca, le verdi colline di Pescaglia, l’influenza marittima di Viareggio e la magia ispiratrice del lago di Torre del Lago. LUCCA Lucca è una piccola città di storia situata tra il mar Tirreno e i monti dell'Appennino, in una vasta pianura, lungo le rive del fiume Serchio, circondata da verdi colline coltivate a vite e olivo. Una città d'arte che nel corso del tempo ha saputo preservarsi e che vanta un patrimonio storico e artistico di straordinaria bellezza. La città romana, la città medievale, la città rinascimentale, la città ottocentesca: di tutte è possibile reperire, nel tessuto viario ed edilizio, una testimonianza. Una passeggiata nel centro storico -largamente pedonalizzato- rappresenta un viaggio senza soluzioni di continuità attraverso i secoli e la storia. Al di là delle grandi emergenze monumentali -una per tutte le splendide mura cinque-seicentesche che racchiudono l'intero cuore della città- quello che contraddistingue Lucca è la sua integrità e la sua vivibilità. Basta guardarla dall'alto, da una delle sue torri, o immergersi nelle strette e animatissime vie, per comprenderne la magia e rimanere conquistati dal suo fascino. Il bianco del marmo delle chiese romaniche, il rosso aranciato dei mattoni dei palazzi due-trecenteschi, il grigio della pietra dei selciati, il verde della vegetazione che dappertutto fa capolino e che esalta la poderosa massa edilizia dei baluardi e delle cortine delle mura che si ergono, quasi irreali, dagli spalti erbosi. Uno spettacolo la città, soprattutto nei pomeriggi inoltrati di primavera e d'autunno, quando la luce fa capolino e si fa più calda e più diffusa. Ricca di strade strette che si aprono, in un alternarsi di prospettive improvvise, su chiese, palazzi, torri e campanili, Lucca è una città mite, dolce e rigogliosa. Da sempre proiettata verso l'esterno e tuttavia, e forse proprio in virtù di questo, custode gelosa della sua intima identità. Un magico insieme di bellezza, eleganza e sobrietà che, nei secoli, ha incantato tanti viaggiatori illustri e che continua ancora oggi a sedurre i visitatori di tutto il mondo. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] Questo appeal è probabilmente frutto della sua storia. Nata come insediamento ligure e sviluppatasi come città romana dal 180 a.C., nel VI secolo, Lucca divenne la capitale del ducato longobardo per poi svilupparsi nel XII secolo come comune e poi come repubblica. Nonostante le continue lotte tra Guelfi e Ghibellini e le guerre con Pisa e Firenze, conobbe una notevole fama in Europa grazie ai suoi banchieri e alla produzione e al commercio di seta. A tal proposito, si narra che i ricchi commercianti lucchesi dessero sfoggio del proprio benessere mediante una vera e propria "gara monumentale": l'altezza del palazzo era il segno della potenza economica della famiglia che vi abitava. A parte i periodi nei quale cadde sotto il governo di potenze straniere e di tiranni, Lucca rimase una repubblica aristocratica indipendente fino al 1805. Fu il 23 giugno 1805 che, per richiesta del Senato di Lucca, venne costituito il Principato di Lucca e Piombino, assegnato Elisa, sorella di Napoleone Bonaparte, e al marito, Felice Baiocchi. Il 10 maggio 1815 subentrò Maria Luisa di Borbone, alla quale succedette Carlo Ludovico di Borbone. Nel 1847 divenne parte del Granducato di Toscana e, nel 1860, fu annessa al Regno di Sardegna. Oggi la città per la sua bellezza e la sua tranquillità è stata scelta da molti come patria elettiva proprio perché è una "città a misura d'uomo", dove è possibile incontrarsi, passeggiare sentendo ancora il rumore dei propri passi, godere di una vitalità anche culturale, retaggio della "capitale" che fu. La campagna poi è verdissima e ricca di pievi, a testimonianza della partecipazione della città alla civiltà romanica, ma anche di ville splendide e ben conservate. Queste ultime, più di trecento costruite fra il XV ed il XIX secolo come alternativa estiva al palazzo di città, rappresentano in maniera quasi emblematica quella sintesi di architettura e natura così cara ai lucchesi. Lucca potrebbe essere definita come la "città dei tesori". Le tante chiese romaniche, come San Michele e il Duomo di San Martino rappresentano la testimonianza di quel fortunato incontro tra due grandi filoni architettonico-culturali che ebbe luogo nella città tra XI ed il XII secolo, quando sulle facciate di queste chiese i marmi policromi, le arcate cieche e le soggette sovrapposte, caratteristiche del romanico pisano, si combinarono con gli interventi in rilievo e le tarsie, raffiguranti animali e mostri fantastici, espressione della cultura romanica padana. Un affollarsi di vita che acquista un'aura magica di notte, quando l'illuminazione fa stagliare queste grandi superfici marmoree dal buio circostante, e le esalta nel loro selenico nitore. All'interno del Duomo, fra i tanti gioielli, la dolce eleganza del quattrocentesco monumento funebre a Ilaria del Carretto scolpito da Jacopo della Quercia. La Basilica di San Frediano si richiama, invece, alla prime chiese paleocristiane romane, delle quali è citazione il grande mosaico duecentesco in facciata. Al suo interno uno splendido fonte battesimale (XII secolo, storie di Mosé) e il bellissimo ciclo di affreschi (1508) del bolognese Americo Aspertini. Doveroso percorrere almeno un tratto della passeggiata alberata delle Mura che, dodici metri d'altezza, trenta metri alla base, si sviluppano ancora totalmente integre per più di quattro chilometri e che, con le loro alberature, sono un grande parco pubblico dove i lucchesi si ricreano e fanno sport, e dal quale è possibile godere suggestivi scorci della città e delle colline circostanti. Vivamente consigliato anche un passaggio alla Torre Guinigi, uno dei simboli della città, con il notissimo albero sulla sua sommità: la vista è di quelle che non si dimenticano. E poi, di nuovo giù, per raggiungere l'animata Via Fillungo, la via che ospita molte delle più antiche e blasonate attività commerciali della città (da segnalare anche alcune bellissime vetrine liberty). I resti dell'antica arena romana hanno generato una delle più belle piazze d'Italia: Piazza dell'Anfiteatro. Ma non possiamo non citare Via del Battistero, la via degli antiquari, il cui prestigio ha oltrepassato da un pezzo i confini nazionali. E poi ancora i Musei: i Musei Nazionali di Palazzo Mansi e di Villa Guinigi, il Museo del Fumetto, il Puccini MuseumCasa natale. Lucca, ha donato alla storia il suo patrimonio musicale per eccellenza dando i natali non solo a Giacomo Puccini ma anche a Luigi Boccherini e Alfredo Catalani. Infatti la musica a Lucca era, ed è tuttora, il cuore della vita sociale e culturale. Lucca, insomma, offre molte opportunità e per questo è meta di un turismo cólto, attirato dal suo patrimonio artistico e dalla sua storia, Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] ma anche da un congenito amore per il buon vivere e la cortesia. Turismo attratto da una città che sa dare molto, anche a tavola. Da non perdere: un piatto di Tortelli o di Farro, condito con l'ottimo olio di oliva locale, e una fetta di Buccellato, il tipico dolce cittadino con uva passa e noci, magari accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso delle Colline Lucchesi e, perché no, per i fumatori lasciarsi tentare dall'ottimo sigaro toscano, ancora oggi prodotto a Lucca secondo l'antica tradizione. A Lucca sono moltissimi i luoghi legati alla vita ed all’opera del Maestro in particolare: CASA NATALE DI GIACOMO PUCCINI, corte San Lorenzo 9 Visitabile dal 13 settembre 2011, opening www.fondazionegiacomopuccini.it VILLA PUCCINI, CHIATRI La Villa non è aperta al pubblico. Essa è oggetto di un importante restauro per volontà dei proprietari che ne vorranno fare un centro di formazione musicale e vocale dedicato al Maestro TEATRO DEL GIGLIO, Piazza del Giglio Visitabile su prenotazione www.teatrodelgiglio.it ISTITUTO MUSICALE L. BOCCHERINI, Piazza del Suffragio Segui i concerti e le performance del calendario Boccherini Open www.boccherini.it PESCAGLIA (LU) Pescaglia è un paese delle verdi colline lucchesi, ai piedi della Garfagnana nella Provincia di Lucca. Il Comune abbraccia buona parte degli abitati situati sulle zone collinari e montane comprese fra i torrenti Pedogna e Freddana. Recenti scoperte archeologiche hanno accertato che alcune aree del comune erano sicuramente abitate nel primo millennio a.C.. Notizie certe della comunità si hanno però solo intorno al IX secolo. Qui, nell'abitato di Monsagrati, ha avuto i natali nel XIII secolo Santa Zita, ricordata da Dante nel XXI canto dell'Inferno, e in tempi più recenti la famiglia di Puccini, originaria di Celle. Ogni volta che si cerca di tratteggiare il rapporto fra Giacomo Puccini e Pescaglia è naturale ricondurlo in maniera indissolubile al paese di Celle. Da lì ebbe origine la famiglia dei grandi compositori lucchesi. A Celle una parte della casa che fu dei Puccini racchiude oggi, trasformata in museo, numerosi e preziosi cimeli che appartennero, un tempo, alla stessa famiglia. È necessario riscoprire e valorizzare la presenza del grande compositore lucchese anche a Monsagrati. La permanenza si protrasse per circa due mesi e fu estremamente significativa e feconda dal punto di vista artistico perché, fra la pace di questa valle e nel silenzio dei boschi lussureggianti, Puccini trovò il clima, la serenità e l'ispirazione per portare a compimento il I atto di Tosca e dare inizio all'impianto complessivo dell'opera. Giacomo Puccini rimase affettivamente molto legato alla terra di Pescaglia che custodisce gelosamente il ricordo di questo grande musicista attraverso la sua storia. [Tratto da "Il Tabarro di Giacomo Puccini. Il Maestro a Pescaglia. Atti della Prima Giornata Pucciniana", a cura di Michele Bianchi,ed.Promolucca, 2003 (pag.7)] Pescaglia porta le tracce della famiglia dei Puccini. Qui, infatti, nel piccolo paesino di Celle dei Puccini, si trova la casa degli avi, oggi trasformata in Museo di proprietà dell’Associazione Lucchesi nel Mondo Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] MUSEO DI CASA PUCCINI, CELLE DEI PUCCINI, PESCAGLIA Visitabile su prenotazione www.lucchesinelmondo.it VIAREGGIO E TORRE DEL LAGO (LU) Viareggio ebbe origine da un castello che Lucchesi e Genovesi, alleati contro Pisa, edificarono nel 1172 sulla riva del mare, a difesa della costa e del territorio circostante. Il forte di Viareggio e la modesta foce del Canale Burlamacca che gli scorreva accanto assunsero importanza nel 1441, quando Lucca perse il suo potere sul castello e sull'approdo marittimo di Motrone. Viareggio divenne così l'unico sbocco al mare dello Stato lucchese, cosa di cui guadagnò il territorio circostante, peraltro fino ad allora in condizioni di abbandono. Furono presi provvedimenti e misure per bonificare la palude che orlava la costa, per favorire la crescita urbana e demografica di quello che stava divenendo un piccolo borgo e per incrementare il traffico alla foce del Canale. Già nel 1480 il movimento marittimo aveva assunto una discreta importanza e Lucca decise di offrire gratuitamente terreno a chi decideva di costruire una casa a Viareggio. L'inospitalità dei luoghi e l'alto tasso di mortalità dovuto alla malaria ne ostacolarono lo sviluppo e il continuo regredire del mare rese scarsamente valido il castello di Viareggio come difesa dello scalo marittimo e delle attività commerciali che vi si svolgevano. Per questo, nel 1534, fu eretta un'altra fortificazione: la Torre Matilde, che garantiva una miglior protezione e che fece da nucleo attorno al quale si formò un piccolo centro abitato. Nel 1559 fu costruita la prima chiesa, dedicata dapprima a San Pietro e, poi, ampliata e trasformata, alla SS. Annunziata. Nel 1617 Viareggio fu destinata a sede di Vicaria per le località che fiorivano sulle colline alle sue spalle e iniziò a ingrandirsi tanto che, nel 1701, il Consiglio generale della Repubblica Lucchese la dichiarò "Comunità", dando agli abitanti il diritto di riunirsi in consiglio per decidere i propri provvedimenti. Lo sviluppo di Viareggio, però, procedeva con difficoltà, perché nella zona retrostante continuava a estendersi una vasta area paludosa. Lucca decise di intraprendere una radicale bonifica del territorio, incaricando l'ingegnere veneto Bernardo Zendrini di risolvere il grave problema. Dal 1741, anno in cui terminarono i lavori di bonifica, la malaria cominciò a diminuire progressivamente, fino a scomparire del tutto. Un altro grave problema sorse per il fatto che la vegetazione abbattuta non creava più la protezione per le colture dell'entroterra, violentemente spazzate e danneggiate dal vento di mare. Ecco che venne deciso di innalzare lungo la spiaggia una barriera artificiale, una striscia di bosco a pini: le future pinete di Viareggio, incomparabile oasi di verde, l'una -quella di Ponente- inserita ora nel tessuto urbano e l'altra -quella di Levante- lussureggiante di vegetazione, costituita in Parco Naturale con i territori di Massaciuccoli (Comune di Massarosa), Migliarino e S. Rossore. Viareggio richiamò gente dalle località vicine e anche molte famiglie nobili lucchesi si stabilirono nella zona. Il paese si ampliò, le attività di pesca, cantieristica e marineria velica assunsero notevole importanza, tanto che nel 1819 la duchessa di Lucca, Maria Luisa di Borbone, decretò la costruzione della prima darsena e nel 1820 elevò Viareggio a rango di "città". Nel 1822 la principessa Paolina Bonaparte Borghese, sorella di Napoleone, fece costruire vicino alla riva del mare una graziosa villa, in cui soggiornò negli ultimi anni di vita. Era l'inizio di una nuova stagione per Viareggio, quella caratterizzata dall'usanza di bagni di mare: per la bellezza della spiaggia, per la felice posizione geografica, per il senso di ospitalità degli abitanti, la città si avviava a essere un centro balneare rinomato. Nel 1828 furono costruiti i primi stabilimenti: il Nereo per gli uomini, il Dori per le signore, in ossequio alla morale del tempo che proibiva il bagno promiscuo. Intorno al 1860 sorsero grandiose strutture balneari su palafitte come il bagno Nettuno, il Balena, il Felice, l'Oceano e via via tutti gli altri dal Canale alla Piazza Mazzini. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] Accanto alle modeste case del popolo si elevarono quelle signorili e l'espansione urbanistica si spostò dall'antico nucleo stretto attorno alla Torre Matilde verso il mare e lungo la spiaggia. All'inizio del Novecento la città era già la "Perla del Tirreno", un centro mondano, culturale e turistico apprezzato in tutta Europa e caratterizzato da una particolarissima architettura sospesa tra eclettismo e liberty. Oggi la città si è notevolmente ingrandita e la sua popolazione supera i 60.000 abitanti. Vivacissima località turistica, non solo estiva, è nota in tutto il mondo per il suo Carnevale. È attivo centro commerciale, con insediamenti industriali e artigianali, soprattutto nel campo della cantieristica navale ma riesce anche a mantenere ricchi spazi vegetativi "vergini" a testimonianza dell'origine e del profondo legame e rispetto mostrato da questa terra nei confronti della natura, di cui esempio imprescindibile è la meravigliosa quiete di Torre del Lago Puccini, perla naturale di tutta la Versilia. Importanti anche i settori della pesca, con un'attrezzata flottiglia nel caratteristico porto che ospita anche le barche dei diportisti e della floricoltura. Viareggio e Torre del Lago rappresentano la maturità pucciniana, la sua vita da compositore affermato. Sono moltissime, anche in questo caso, le orme del Maestro: MUSEO VILLA PUCCINI, TORRE DEL LAGO PUCCINI La Villa, di proprietà della signora Simonetta Puccini, nipote del Maestro, è aperta al pubblico. www.giacomopuccini.it VILLA PUCCINI, VIAREGGIO La Villa è chiusa al pubblico. GRAN TEATRO ALL’APERTO GIACOMO PUCCINI, TORRE DEL LAGO PUCCINI Qui si realizza il rinomato Festival Pucciniano ogni estate, in riva al lago che ispirò il Maestro. www.puccinifestival.it Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] La Fondazione Giacomo Puccini La Fondazione Giacomo Puccini di Lucca è stata istituita nel 1972 dal Consiglio Comunale di Lucca e riconosciuta con D.P.R. del 1976. La Fondazione ha per scopi statutari «la promozione generale di attività di ricerca, di manifestazioni culturali, divulgative e di spettacolo, legate a Giacomo Puccini e alla tradizione musicale lucchese, intervenendo in particolare negli ambiti della ricerca scientifica, della tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale pucciniano, della informazione, formazione ed educazione musicali». Nel Consiglio Generale della Fondazione sono rappresentate le principali istituzioni pubbliche e private della Città e della Provincia. La Fondazione è stata membro del Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane (2004-2008). La realizzazione più significativa è stata la creazione (1979) del Museo Casa natale Giacomo Puccini in Corte San Lorenzo e la sua gestione fino al 2005. Dal 1974 al 1991 si segnalano inoltre: 16 edizioni del Concorso di canto internazionale per voci pucciniane, allestimenti di opere a Lucca, manifestazioni pucciniane varie. Negli ultimi 10 anni la Fondazione ha partecipato alla realizzazione dell’evento L'inedito, 18 e 19 maggio 2001, al Teatro del Giglio, con la presentazione in prima assoluta del cortometraggio The great Musicien Giacomo Puccini, datato 1924; ha collaborato alle iniziative per la celebrazione del centenario di Madama Butterfly (2004); nel 2005 ha collaborato al progetto Giacomo Puccini: dagli anni di formazione ai primi traguardi nell’ambito della realizzazione della Biblioteca Digitale Italiana da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; nel 2006 ha fornito consulenza per la realizzazione del documentario Nei luoghi del melodramma – Giacomo Puccini e ha realizzato, presso la propria sede, la mostra Giacomo Puccini. Immagini e suggestioni di un successo internazionale, in collaborazione con il Comune di Lucca e la consulenza del Centro studi Giacomo Puccini. Nel 2008 è stato realizzato, in collaborazione con il Comune di Lucca, il progetto didattico Puccini a scuola, progetto che ha come obiettivo quello di avvicinare i bambini delle scuole primarie del territorio alla figura del grande compositore. Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita del maestro ha progettato e realizzato la mostra Puccini e Lucca. Quando sentirò la dolce nostalgia della mia terra nativa (Palazzo Guinigi 14 giugno 2008 - 6 gennaio 2009), in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane e gli enti rappresentati nel Comitato stesso, in particolare con il Comune di Lucca. Da questa esposizione è nata una mostra itinerante dal titolo Puccini e Lucca nel mondo con lo scopo di far conoscere il legame di Puccini con la sua città natale e allo stesso tempo promuovere la città. La mostra dal novembre 2009 è stata esposta in Cina, a Panama, in Argentina (tournée di 6 mesi), Tirana, Belgrado, Berlino, Bucarest, Sofia. La mostra è attualmente negli Stati Uniti dove è già stata esposta a Boston e proseguirà con un tour toccando le città di San Francisco, Chicago, Atlanta, Pittsburgh e Toronto. Gabriella Biagi Ravenni Direttore Mauro Favilla Presidente Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] Museo Puccini: nasce il “Salotto Ricordi” La riapertura del Museo Casa Natale di Giacomo Puccini parte sotto il segno di nuove ed importanti collaborazioni culturali in grado di rilanciare l’offerta pucciniana, anche sotto il profilo turistico, della città di Lucca e non solo. È stato siglato, infatti, un importante accordo di collaborazione tra il Comune, la Fondazione Giacomo Puccini e la Ricordi & C. srl che permetterà di ospitare dentro la Casa Natale Giacomo Puccini che apre il 13 settembre, importanti reperti legati al Maestro. Appartiene alla Ricordi & C. srl, infatti, il prezioso Archivio Storico Ricordi, l’archivio musicale operitistico più importante al mondo che custodisce libretti, partiture, manifesti, lettere, fotografie, bozzetti e tantissimi cimeli di protagonisti senza tempo della Musica tra cui Verdi, Mascagni, Rossini, Donizetti, Catalani, Wagner e, tra gli altri, Giacomo Puccini. È noto a tutti che Giulio Ricordi, come titolare della casa editrice di famiglia, ebbe un ruolo determinante nell’affermazione di Puccini, per il quale fu anche un punto di riferimento personale. Proprio in considerazione di ciò l’Archivio Ricordi custodisce una mole incredibile di documenti pucciniani, alcuni mai esposti al pubblico, di inestimabile pregio ed indiscusso interesse culturale. “In considerazione dell’importanza di questo archivio – sottolinea il sindaco Mauro Favilla l’Amministrazione Comunale di Lucca ha voluto espressamente chiedere alla Ricordi di collaborare su specifici progetti espositivi ed altre attività culturali riguardanti il Maestro, proprio per costruire una nuova rete di collaborazioni che coinvolga i principali enti di cultura sul scala nazionale e non solo locale”. Da qui è nato l’accordo siglato giugno dal sindaco e presidente della Fondazione Giacomo Puccini, Mauro Favilla, dall’amministratore delegato dell’Archivio Storico Ricordi, Tino Cennamo e dall’assessore alla cultura del Comune di Lucca Letizia Bandoni che ha seguito assieme a Kikka Ricchio, consulente dell’Archivio, i dettaglio dell’operazione. “Il contributo dell’Archivio Ricordi – afferma Mauro Favilla sindaco e presidente della Fondazione Giacomo Puccini - è di indiscusso valore oltre che un vero onore. Ringrazio, dunque, la Ricordi & C., l’Archivio Ricordi e Tino Cennamo con il quale, dal 2008, non è mai venuto meno un fattivo, concreto e leale rapporto di collaborazione”. “Il Museo Casa Natale Giacomo Puccini - dichiara Tino Cennamo, Amministratore delegato dell’Archivio Ricordi - è un ambizioso progetto culturale che porterà all’attenzione del pubblico nazionale internazionale un patrimonio artistico e musicale unico al mondo, contribuendo a diffondere ai più alti livelli l’immagine di Lucca e del nostro Paese”. “Abbiamo voluto pensare alla Casa Natale di Puccini - afferma l’Assessore alla Cultura Letizia Bandoni - non solo come un’opportunità di marketing territoriale ma soprattutto come un’occasione di rilancio culturale dell’offerta pucciniana della nostra città. La Casa natale si sta trasformando in una vera e propria piattaforma culturale a far base dalla quale stiamo stimolando vecchie collaborazioni e stringendo nuove sinergie”. “Con questo accordo si attua una delle linee progettuali più qualificanti della gestione del museo Casa Natale di Giacomo Puccini – sottolinea Gabriella Biagi Ravenni, direttore della Fondazione Giacomo Puccini -, quella delle collaborazioni di livello internazionale. Il museo Casa natale vuole proporre un'immagine viva del compositore. E allora non si poteva trovare niente di meglio che di 'fotografarlo' al lavoro nel Salotto Ricordi dove si sono svolte conversazioni e discussioni fondamentali per le sue scelte artistiche”. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] NASCE IL SALOTTO RICORDI - Il frutto immediato di questa nuova collaborazione à la realizzazione del Salotto Ricordi: Ricordi & C. troverà casa anche a Lucca e, in particolare, nella Casa Natale del Maestro dove sarà allestita una stanza del Museo interamente dedicata al rapporto tra Giacomo Puccini e Giulio Ricordi grazie all’esposizione di materiale direttamente proveniente dai caveaux dell’Archivio. A ricreare l’ambiente saranno i mobili del salotto di Giulio Ricordi, con il marchio della ditta, i tre cerchi incrociati, nella tappezzeria. Nel Salotto Ricordi verranno esposti, dal 13 settembre fino al 31 marzo 2012 (e successivamente per periodi di analoga durata) documenti di inestimabile valore, mai esposti in precedenza. Sarà, così, una nuova occasione per Lucca per richiamare l’interesse internazionale di melomani, appassionati, studiosi in cerca di chicche sul Maestro e sulla sua vita. Il leit motiv del Salotto Ricordi, i cui contenuti scientifici sono affidati alla curatela di Kikka Ricchio con la collaborazione di Gabriella Biagi Ravenni, che sarà visitabile dal pubblico dal prossimo 13 settembre nella Casa del Maestro sarà proprio Turandot, l’ultima opera incompiuta di Puccini, di cui il Museo offre sensibili richiami. Il Salotto Ricordi offrirà in esposizione due bozzetti (Il giardino della Reggia, quadro I; L’esterno del palazzo imperiale, quadro II) realizzati da Galileo Chini per la prima al Teatro alla Scala del 25 aprile 1926, la prima edizione a stampa del libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, lo spartito per canto e pianoforte nella rarissima edizione “lusso”, la collezione completa dei 41 figurini dei costumi e delle tavole di attrezzeria di Turandot disegnati da Umberto Brunelleschi. Saranno straordinariamente esposti al pubblico per la prima volta i fogli degli ultimi schizzi per il finale dell’opera così come furono realizzati da Giacomo Puccini poco prima di morire. Turandot è evocata nel museo da due altri oggetti-simbolo: il pianoforte Steinway & Sons su cui Puccini compose l’opera, e il costume per il II atto realizzato, sul figurino di Umberto Brunelleschi, per la prima americana dell’opera al Metropolitan nel 1926. Chi visiterà il museo entro il 31 marzo 2012 godrà di un’ulteriore opportunità che si aggiungerà all’esperienza, in sé già straordinaria, di vivere l’atmosfera della Casa natale di Giacomo Puccini. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] ALBO D’ORO DELLA CASA NATALE DI GIACOMO PUCCINI ARTISTI E PERSONALITÀ DELLA CULTURA SI STRINGONO ATTORNO A PUCCINI La Fondazione Giacomo Puccini, nell’occasione della riapertura della Casa natale Giacomo Puccini a Lucca, ha avviato un progetto integrato imperniato sul nome del grande compositore lucchese, di concerto con il Comune di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e gli altri enti e istituzioni rappresentati nel Consiglio Generale della Fondazione stessa. Abbiamo da subito creato l’ALBO D’ORO DELLA CASA NATALE GIACOMO PUCCINI, composto di artisti e personalità che vogliano confermare la loro vicinanza, artistica, culturale e spirituale al mondo pucciniano. Con i membri dell’Albo d’oro la Fondazione Giacomo Puccini instaura un rapporto di collaborazione affinché il pubblico possa avere l’opportunità di incontrare al Museo questi importanti personaggi del panorama culturale internazionale e loro stessi divengano promotori della Casa natale di Giacomo Puccini. Questo è il primo passo per permettere alla Fondazione Giacomo Puccini di elaborare, assieme ai membri dell’Albo d’oro, la definizione di progetti futuri di grande respiro, da realizzare in sinergia con enti e istituzioni di ogni parte del mondo. Hanno già formalmente aderito con grande entusiasmo: Bruno Bartoletti Andrea Bocelli Maria Luigia Borsi Michele Campanella Giuliano Carella Mirella Freni Raina Kabaivanska Nicola Luisotti Zubin Mehta Lucca avrà, dunque, l’onore di aprire le porte della Casa natale di Giacomo Puccini ai Maestri che ne stanno valorizzando l’arte in giro per il mondo. E già nascono le prime clip promozionali realizzate con la collaborazione dei membri dell’Albo d’Oro, primo fra tutti Zubin Mehta, che saranno visibili visitando la Casa natale. I membri dell’Albo d’oro saranno quindi anche protagonisti di una delle linee progettuali che consideriamo assolutamente prioritaria: quella di fare della Casa natale non solo un polo di attrazione turistica, ma anche un luogo per manifestazioni esclusive. Pensiamo a concerti sul pianoforte Steinway & Sons appartenuto a Giacomo Puccini, o a concerti da camera, ma anche a serate culturali di vario tipo (incontri, presentazioni e simili). La Casa natale tornerà ad essere un luogo vivo, come lo era all’epoca in cui era abitata dalla famiglia di Giacomo Puccini, ricca di suoni (tutti, anche le donne, facevano musica) e di cultura (tutti, anche le donne, ricevevano un’istruzione). Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected] Una preziosa donazione per il Museo Casa natale Giacomo Puccini La Fondazione Giacomo Puccini ha ricevuto una importante donazione da parte del sig. Marco Mandoli. Si tratta di due Certificati di frequenza, rilasciati dall’Istituto musicale “G. Pacini” datati 1872 e 1874, da cui risulta la “non comune attitudine” e “la molta intelligenza” dell’alunno Giacomo Puccini. La donazione è stata ratificata giovedì 8 settembre a Palazzo Orsetti, dal sig. Mandoli e dal Sindaco, in qualità di presidente della Fondazione Giacomo Puccini. Il Sindaco ha ringraziato il sig. Mandoli per il suo contributo e ha espresso il desiderio che molti altri possano seguire il suo esempio. I due preziosi documenti, che aiutano a fa luce sugli anni di studio del compositore presso l’Istituto musicale cittadino, verranno esposti nella Casa natale già dal giorno dell’inaugurazione. Arriva da oltreoceano una nuova donazione per la Casa natale Giacomo Puccini La riapertura della Casa natale di Giacomo Puccini ha richiamato a Lucca dall’Argentina, in qualità di corrispondente ‘speciale’ della rivista online “Diario International de Musica Clàsica.” anche il dottor Gustavo Gabriel Otero, autore – insieme a Daniel Varacalli Costas - del volume Puccini in Argentina. La presenza di Otero è quanto mai significativa dal momento che il ha deciso di donare alla Fondazione Giacomo Puccini di Lucca alcuni rari materiali appartenenti alla sua collezione privata affinché vengano esposti - e quindi resi visibili a tutti - all’interno del Museo Casa Natale. Il materiale, raccolto durante le ricerche per il libro, consiste in un esemplare della rivista ‘PBT’ e quattro numeri della rivista ‘Caras y Caretas’ di Buenos Aires che documentano il viaggio che Puccini realizzò in Argentina fra giugno e agosto del 1905. Durante il suo viaggio in Argentina Puccini venne infatti accolto con tutti gli onori e presenziò alle rappresentazioni delle sue opere che vennero messe in scena, fra cui la prima mondiale della versione finale di Edgar. Come celebrità il compositore lucchese fu omaggiato con banchetti, feste, ricevimenti e doni, e la stampa di Buenos Aires seguì con accuratezza il tutto, documentando l’evento con la pubblicazione di molte fotografie. Al professor Otero si deve anche riconoscere il merito di essere stato fra i promotori dell’iniziativa che ha portato in tournée in Argentina – da maggio a ottobre 2010 - l’esposizione Puccini e Lucca nel mondo partendo dal Teatro Colon, in occasione della riapertura del prestigioso teatro dopo il restauro. Ufficio stampa: Barbara Di Cesare tel. 0583/442582 fax. 0583/442545 e-mail: [email protected]