LLLuuucccaaaAAAnnndddrrreeeaaaG G Giiiooorrrdddaaannnooo 1. INTRODUZIONE A GIACOMO PUCCINI “HO SEMPRE PORTATO CON ME UN GRAN SACCO DI MALINCONIA, NON NE HO RAGIONE, MA COSÌ SON FATTO” Giacomo Antonio Domenico Michele Secondo Maria Puccini1 (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924) fu il sesto dei nove figli di Michele Puccini (Lucca, 27 novembre 1813 - ivi, 23 gennaio 1864) - insegnante di armonia e contrappunto presso l'Istituto musicale di Lucca, in seguito direttore della Cappella Municipale - e Albina Magi (Lucca, 2 novembre 1830 - ivi, 17 luglio 1884). Da molte generazioni i Puccini erano maestri di cappella del Duomo di Lucca e anche Giacomo, perduto il padre all'età di cinque anni, fu mandato a presso zio materno, lo studiare Fortunato Magi, che lo considerava non un allievo particolarmente dotato e soprattutto poco disciplinato (un «falento», come giunse a definirlo, ossia una fannullone Si tratta dei nomi dei suoi antenati, in ordine cronologico, dal trisnonno al papà. 1 8 LLLuuucccaaaAAAnnndddrrreeeaaaG G Giiiooorrrdddaaannnooo senza talento). Migliori risultati ottenne Carlo Angeloni2 tanto che a quattordici anni Giacomo poté iniziare a contribuire all'economia famigliare come organista del duomo di Lucca e, all’occorrenza, come pianista e arrangiatore estemporaneo nelle taverne e nei luoghi di villeggiatura. L'aneddotica lo descrive, tuttavia, come uno scavezzacollo; si racconta, ad esempio, che per intascare qualche spicciolo giunse a rubare e rivendere alcune canne dell'organo del duomo e che subì una condanna per aver concorso a simulare il suicidio di un amico. La tradizione vuole che egli decise di dedicarsi al teatro musicale nel 1876 dopo aver assistito a una rappresentazione dell'Aida di Verdi a Pisa, dove si sarebbe recato a piedi percorrendo 60 chilometri con due amici, Papeschi e Carignani. A questo periodo risalgono le prime composizioni note, tra cui spiccano una cantata (I figli d'Italia bella, 1877), un mottetto (Mottetto per San Paolino, 1877) e una messa (1880). Lasciata Lucca, dal 1880 al 1883 (anno in cui si diplomò in composizione), Puccini studiò al Conservatorio di Milano ove s’impegnò con tenacia e costanza per affinare le sue inclinazioni: Illmo Signor Sindaco [Alessandro Tucci] Compositore e docente. Allievo di Michele Puccini all'Istituto musicale di Lucca, vi divenne insegnante di canto e poi di composizione (dal 1872, succedendo al dimissionario Fortunato Magi). Tra i suoi allievi di composizione, oltre Giacomo Puccini, figurano Carlo Carignani e Gaetano Luporini. 2 9 LLLuuucccaaaAAAnnndddrrreeeaaaG G Giiiooorrrdddaaannnooo Dopo due anni di studio di Composizione nel Conservatorio Musicale di Milano con felice risultato come lo prova la menzione specialissima del 1o anno e la grande menzione di quest'anno, è necessario al mio perfezionamento ancora un altro anno, come la unita lettera del mio egregio maestro3 mi consiglia. Memore di quanto la mia famiglia è stata beneficata dal Municipio di Lucca, mancando il coraggio a mia madre [che aveva già fatto richiesta di una borsa di studio di cento lire al mese alla regina Margherita], ardisco io figlio di Michele Puccini, non mai dimenticato da cotesta On: Giunta, e dimando per la prima volta un aiuto per poter ritornare a Milano ed ivi compiere la mia carriera. Mi rivolgo perciò con fiducia alla S. V. Illma acciò presso la On: Giunta voglia patrocinare la mia causa ora che già termina la pensione accordata all'Ing: Giuseppe Marchi ed al Sig. Silvio Pieri. Un favorevole esito di questa domanda decide della mia sorte avvenire e di quella della mia famiglia della quale vorrei, come posso, essere aiuto e sostegno. Della S. V. Illma Lucca 14. Settembre 1882. Devotissimo Giacomo Puccini Durante questi anni di gaia miseria, divise una camera con l'amico Pietro Mascagni. Nel 1883 partecipò al concorso per opere in un atto indetto dall'editore Sonzogno; Le Villi, su libretto di Quasi certamente Puccini allude al suo insegnante di composizione al Conservatorio di Milano, Amilcare Ponchielli. Altro suo insegnante è stato Antonio Bazzini. 3 10