RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA ANNO 2012 Approvata con Delibera di Consiglio n. 21 del 26 ottobre 2011 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Indice INTRODUZIONE 1 CAPITOLO I IL QUADRO CONGIUNTURALE E IL CONTESTO SOCIALE, ECONOMICO E TECNOLOGICO 3 CAPITOLO II PARTECIPAZIONI – RELAZIONI ISTITUZIONALI 13 CAPITOLO III RISORSE ECONOMICHE, FINANZIARIE E PATRIMONIALI DISPONIBILI PER IL 2012 19 CAPITOLO IV ATTIVITÀ PREVISTE PER L’ESERCIZIO 2012 ALL’INTERNO DELLE LINEE STRATEGICHE 21 COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE 22 COMPETITIVITÀ DEL TERRITORIO 28 COMPETITIVITÀ DELL’ENTE 35 AZIENDA SPECIALE C.I.S.E. 42 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Introduzione La presente Relazione Previsionale Programmatica (RPP) è stata elaborata secondo i contenuti e la procedura disciplinati dal regolamento concernente la gestione patrimoniale e finanziaria delle Camere di Commercio, adottato con D.P.R. 2 novembre 2005, n. 254. Con l’entrata in vigore del D.Lgs 27/10/2009, n.150 che ha disciplinato all’interno degli enti pubblici la misurazione dei risultati raggiunti e la conseguente adozione entro il mese di gennaio del Piano della Performance, si è reso necessario procedere ad una riorganizzazione riguardante i contenuti dei documenti programmatori. Si è quindi proceduto ad uno snellimento della presente RPP: sulla base delle indicazioni fornite dalla Civit e dalle Linee guida emesse dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, le parti concernenti il quadro normativo e le dotazioni interne sono state inserite nel Piano delle Performance; allo stesso modo le rendicontazioni sullo stato avanzamento progetti e sul raggiungimento degli obiettivi dell’anno in corso sono state inserite in un percorso parallelo di revisione e controllo che, passando attraverso il giudizio dell’Organismo Indipendente di Valutazione, servirà alla Giunta per adottare eventuali modifiche al Piano delle Performance. Il documento che segue si compone quindi di quattro capitoli i cui contenuti vengono riassunti in: Capitolo I – “Il quadro congiunturale e il contesto sociale, economico e tecnologico” illustra il contesto esterno nell’ambito del quale la Camera di Commercio di Forlì-Cesena svolge attualmente la propria missione istituzionale attraverso i principali elementi informativi utili ad una lettura sintetica del tessuto sociale, economico e tecnologico della provincia. Capitolo II – “Partecipazioni – Relazioni istituzionali”, in cui si dà atto del sistema di relazioni instaurate e delle sinergie create con gli interlocutori istituzionali, in particolare con le altre amministrazioni pubbliche operanti sul territorio, le associazioni di categoria, l’utenza professionale, le altre consorelle, sia in via diretta, sia per il tramite delle Unioni nazionale e regionale, sia attraverso le società partecipate e la propria Azienda Speciale C.I.S.E.. Capitolo III – “Risorse economiche, finanziarie e patrimoniali disponibili per il 2012”: espone in estrema sintesi le risorse di cui, a seguito di un’analisi a preconsuntivo per l’anno in corso nonché della decisione di impiegare quote di avanzo di amministrazione derivanti da gestioni pregresse, si prevede di disporre per l’anno 2012. Capitolo IV – “Attività previste per l’esercizio 2012 all’interno delle linee strategiche”: contiene la declinazione delle aree di intervento ritenute prioritarie per l’esercizio 2012 in coerenza con le risorse disponibili, con i vincoli normativi e con le linee di indirizzo strategico stabilite nel programma pluriennale. L’analitica esposizione dei programmi nonché l’illustrazione in forma aggregata delle principali funzioni ordinarie e ricorrenti viene rinviata alla predisposizione della relazione della Giunta allegata al preventivo economico 2012 e al Piano delle Performance. 1 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Capitolo I Il quadro congiunturale e il contesto sociale, economico e tecnologico IL QUADRO CONGIUNTURALE GENERALE Dalla fine del 2008 l’economia mondiale sta attraversando una lunga fase di grande difficoltà che anche in questi ultimi mesi del 2011 continua ad evidenziare nuove criticità. Nella prima parte del 2011 i tenui segnali di ripresa dell’attività economica nel nostro Paese sembravano in via di consolidamento, soprattutto per effetto di un progressivo miglioramento dell’interscambio con l’estero che ha permesso al sistema produttivo di bilanciare l’andamento negativo della domanda interna dovuto all’accelerazione dei prezzi al consumo e alla stagnazione dei consumi delle famiglie, determinata dalla debole dinamica dei redditi reali conseguente alle difficoltà nel mercato del lavoro. Nella tarda primavera l’incertezza è tornata però a dominare prepotentemente lo scenario. L’economia mondiale ha evidenziato segnali di frenata principalmente a causa del rallentamento della crescita negli Stati Uniti e della forte contrazione registrata dal Giappone dovuta alle conseguenze sull’economia dei gravi eventi che si sono verificati. Nei paesi emergenti l’attività ha continuato a espandersi a ritmi sostenuti, ma in alcuni di questi, principalmente la Cina, si sono rilevati chiari segnali di frenata. Il rallentamento internazionale si è poi aggravato da fine luglio con la crisi finanziaria, determinata dalle tensioni sul debito sovrano di alcuni Paesi dell’Eurozona, e fra questi l’Italia, che continua tuttora ad interessare l’Europa e pesa molto negativamente sulle prospettive di crescita a breve termine. Per il nostro Paese le previsioni attualmente indicano una fase prolungata con variazioni del PIL più contenute del recente passato e orientate ad un risultato inferiore a quello previsto ad inizio anno; le vendite nel manifatturiero e nei servizi sono in rallentamento; i livelli occupazionali sono in difficoltà; i consumi sono stagnanti; le condizioni per gli investimenti sono deteriorate; l’export è in frenata; il credito bancario, pur crescendo a ritmi superiori a quelli dell’area dell’euro, è diventato più selettivo. Nonostante questo scenario si sono distinte imprese particolarmente competitive che hanno retto l’impatto con la crisi anche senza poter contare su leve improprie, quali l’aggiustamento del cambio, con le quali in passato era stato sostenuto lo sviluppo. La situazione attuale è comunque complessivamente molto delicata e le imprese italiane sono ancora costrette a muoversi in uno scenario macroeconomico e in condizioni politiche quanto mai incerte che influenzano negativamente il clima di fiducia e compromettono l’immagine dell’Italia nel contesto internazionale con gravi conseguenze sull’economia reale e sulle prospettive di breve e medio periodo. 3 Variazione % PIL 5,1 6 4 1,8 2 0 -2 -0,8 2009 4,3 4,2 1,4 2010 1,9 2011 1 1,7 2012 Mondo -4 -6 1,7 -4,3 Fonte Prometeia UE 27 -5,2 Italia LA SITUAZIONE CONGIUNTURALE PROVINCIALE NEL 2011 I dati attualmente disponibili evidenziano come la complessità della situazione economica nazionale ed internazionale abbia determinato rilevanti effetti negativi anche nel sistema economico provinciale. I principali indicatori segnalano infatti, accanto alle perduranti difficoltà di alcuni settori – agricoltura, edilizia, trasporti – una generale incertezza nel recupero di performance rassicuranti. Si registrano criticità anche sul fronte delle dinamiche occupazionali, nonostante il ridimensionamento degli ammortizzatori sociali. In questo quadro dalle molte ombre, le note positive sono rappresentate dall’export in crescita e dalle performance delle imprese manifatturiere in miglioramento dal secondo trimestre 2010. Fonte: Indagine Camera di Commercio su imprese da 10 addetti e oltre 4 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 In particolare: il tessuto imprenditoriale al 31/8/2011 è risultato stabile per il complesso dei comparti (-0,03% la consistenza delle imprese attive rispetto al 31/8/2010) e in linea con l’andamento regionale e nazionale. Situazioni di criticità si sono registrate in agricoltura, specialmente nel comparto frutticolo, nel quale si è rilevata una forte flessione dei prezzi. Segnali di miglioramento nel secondo trimestre per quanto riguarda le attività manifatturiere: i dati infatti confermano la tendenza positiva di fatturato e produzione (produzione:+6,8% nella media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti). Le previsioni degli imprenditori tuttavia sono risultate improntate a grande cautela. Ancora in grave difficoltà il settore edile: nel secondo trimestre 2011 il volume d’affari è risultato in calo del 2,6% nella media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti. In calo dello 0,4%, nel secondo trimestre 2011, le vendite del commercio al dettaglio rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno; maggiori difficoltà si registrano per la piccola distribuzione (-3,5%) rispetto alla media e alla grande distribuzione. In lieve crescita (+0,8%) il volume d’affari del commercio all’ingrosso rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. In aumento, da gennaio a giugno 2011 rispetto all’analogo periodo 2010, importazioni ed esportazioni, le prime (+18,4%) ad un ritmo più sostenuto delle seconde (+12,9%) che si confrontano con dati regionali (+17%) e nazionali (+15,8%) più performanti. Le imprese attive nel settore “Alloggio e ristorazione” al 31/8/2011, sono aumentate dell’1,2% rispetto al 31/8/2010. Da gennaio ad agosto 2011 il flusso turistico è stato positivo (arrivi +4,8% e presenze +0,6%). Prosegue la fase di difficoltà del settore trasporti, dove le imprese attive sono in calo del 2,2% (dati al 31/8/2011 rispetto al 31/8/2010) e il volume d’affari è diminuito del 3,7% nel secondo trimestre 2011 rispetto al secondo trimestre 2010. Per quanto riguarda il lavoro, i dati del Centro per l’Impiego hanno rilevato un aumento dell’8,8% dei disoccupati al 30/6/2011, rispetto al 30/6/2010. Nel periodo gennaio-giugno 2011, rispetto allo stesso periodo 2010, sono risultate in calo la Cassa Integrazione Ordinaria (-66%) e in Deroga (-41,2%). Considerevole è stato l’aumento della Cassa Integrazione Straordinaria (+133,3%). I principali settori interessati in generale agli interventi di integrazione salariale sono stati: meccanica, legno, commercio ed edilizia. In merito al credito bancario, rispetto a valori storicamente più positivi la situazione provinciale è in netto deterioramento: al 30/6/2011 rispetto al 30/6/2010, i prestiti vivi alle famiglie sono aumentati del 4,1% mentre quelli alle imprese sono risultati in aumento del 2,6% (rispetto al + 4,8% della regione e al +3,6% a livello nazionale. I prestiti vivi alle imprese manifatturiere sono risultati in calo del 4,7%. I depositi sono risultati in IMPRESE ATTIVE PER SETTORE ECONOMICO PROVINCIA DI FORLI'-CESENA - 31/08/2011 Agricoltura, silvicoltura pesca Attività manifatturiere Costruzioni Commercio ingrosso e dettaglio Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Imprese non classificate Altre attività di servizi Fonte: Infocamere (Movimprese) Altri settori 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% Indice di composizione 5 20,0% 25,0% diminuzione sia per le famiglie sia per le imprese (rispettivamente -3,9% e -1,9%). Le sofferenze sui prestiti totali sono aumentate a ritmo sostenuto e sono state pari al 5,6% (Emilia-Romagna 5%, Italia 5,5%). Osservatorio congiunturale dell'economia di Forlì-Cesena : L'economia in tempo reale Indicatore Popolazione residente Popolazione residente Stranieri residenti Imprese attive Imprese attive Valore Aggiunto Valore Aggiunto Produzione Lorda Vendibile Agricola Produzione Lorda Vendibile Agricola Produzione industriale Export Volume d'affari Costruzioni Vendite nel Commercio al dettaglio Volume d'affari Commercio all'ingrosso Volume d'affari Alloggio e Ristorazione Volume d'affari Trasporti e Magazzinaggio Prezzi al consumo comune capoluogo Depositi presso le banche Prestiti vivi Sofferenze/Prestiti totali Valore Unità di misura Periodo di riferimento 395.484 abitanti 31/12/2010 31/12/2010 su +0,80% var.% 31/12/2009 41.530 abitanti 31/12/2010 40.592 imprese 31/08/2011 31/08/2011 su -0,03% var.% 31/08/2010 2011 su +0,40% var.% 2010 2012 su +0,80% var.% 2011 annata agraria 2010 su +1,90% var.% 2009 annata agraria 2011 su -0,50% var.% 2010 (stime) 2°t.2011 su +6,80% var.% 2°t.2010 gen-giu 2011 su +12,90% var.% gen-giu 2010 -1,20% var.% 2°t.2011 su 2°t.2010 +0,80% var.% Quaderno Popolazione StockView Infocamere Prometeia - stime a settembre 2011 Prometeia - previsioni a settembre 2011 Rapporto sull’economia 2010 Indagine Congiunturale Camera Coeweb Istat Indagine Congiunturale Sistema Camerale -3,40% var.% -3,70% var.% sett. 2011 su sett. 2010 30/06/2011 su 30/06/2010 +2,40% var.% -5,60% var.% -5,50% var.% indice di 5,60% composizione +0,56% var.% Tasso di occupazione 15-64 anni 67,90% Disoccupati presso i Centri per l'impiego Iscritti alle liste di mobilità Cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) Cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) Demografia on line -0,40% var.% Presenze turistiche Tasso di disoccupazione Fonte Istat Bankitalia 30/06/2011 gen-ago 2011 su gen-ago 2010 occupati su pop. di riferimento media anno 2010 in cerca di 6,20% occupazione su forze di lavoro +8,80% var.% 30/06/2011 su 30/06/2010 +14,50% var.% 3.519.441 ore gen-giu 2011 gen-giu 2011 su gen-giu 2010 -25,60% var.% Fonte: http://www.fc.camcom.it/studiestatistica/documento.htm 6 Amministrazione Provinciale Istat Amministrazione Provinciale INPS - Osservatorio Cassa Integrazione Guadagni Relazione Previsionale e Programmatica 2012 GLI SCENARI DI PREVISIONE Secondo gli scenari elaborati in settembre da Prometeia per il Sistema Camerale regionale, nel 2011 la variazione complessiva del PIL mondiale dovrebbe registrare una crescita del 4,2%. Nei principali paesi extra UE sono previsti aumenti di entità diversa: +9,0% per la Cina, +7,9% per l’India, +4,8% per la Russia,+2,3% per gli Stati Uniti, -0,5% per il Giappone. Nel complesso la UE 27 dovrebbe, a fine 2011, far rilevare una crescita dell’1,9%, la Germania del 3,2%, la Francia del 2,1%, il Regno Unito dell’1% e l’Italia e la Spagna dello 0,9%. Premessa l’estrema cautela con la quale vanno prese in considerazione le previsioni su base provinciale, secondo le ultime elaborazioni la ricchezza complessivamente prodotta (valore aggiunto) nella nostra provincia, dovrebbe crescere nel 2011 dello 0,4% a fronte dell’1,3% regionale e dello 0,9% nazionale. Variazione % Valore Aggiunto 2,5 Italia 2,1 Emilia Romagna 2 Forlì-Cesena 1,5 1,3 1,5 1,3 1,3 0,9 1 0,9 0,8 0,4 0,5 0 Fonte Prometeia 2010 2011 2012 LE PRINCIPALI DIMENSIONI SOCIALI, ECONOMICHE E TECNOLOGICHE DEL CONTESTO PROVINCIALE Per l’analisi dettagliata delle caratteristiche strutturali del contesto provinciale si rimanda al Piano della Performance approvato dalla Giunta Camerale il 23 febbraio 2011 in quanto gli indicatori più recenti confermano le linee di fondo a suo tempo individuate in relazione alle principali criticità, ai punti di forza e agli obiettivi per la competitività del sistema produttivo provinciale. Va evidenziato però che le dinamiche estremamente articolate della crisi tuttora in atto hanno influito su alcune variabili dell’equilibrio sociale ed economico deteriorando alcuni parametri fondamentali anche del nostro Sistema Territoriale. Aree strategiche come la qualificazione del punto di equilibrio nel mercato del lavoro, il finanziamento alle famiglie e all’economia, la propensione all’internazionalizzazione e all’innovazione riportano quindi, anche in relazione alla nostra provincia, segni evidenti delle gravi difficoltà recenti e ancora attuali che caratterizzano lo scenario generale. I dati del mercato del lavoro, espressione di sintesi del livello funzionalità positiva dei sistemi socio-economici, hanno risentito pesantemente degli effetti della crisi e i livelli occupazionali sono stati presidiati con un ricorso molto ampio agli ammortizzatori sociali. Ciò nonostante gli utenti in stato di disoccupazione nei Centri per 7 l’Impiego della provincia a fine giugno 2011 sono risultati 28.680 con un ritmo di aumento ancora sostenuto e che sta interessando tuttora in misura più sostenuta la componente straniera; i lavoratori iscritti alle Liste di Mobilità sono complessivamente ben 3.740. La dinamica di flusso tra le assunzioni e le cessazioni non è ancora tornata su saldi positivi. L’aumento delle ore autorizzate di Cassa integrazione straordinaria resta su valori elevati. Il tessuto imprenditoriale, come del resto anche negli altri livelli territoriali, ha subito in relazione alla provincia pesanti effetti di ricomposizione, non solo in relazione a settori strutturalmente in difficoltà come l’agricoltura, l’edilizia o i trasporti, ma anche in comparti strategici del processo di creazione del valore aggiunto e dell’occupazione quali quello manifatturiero. I livelli della produzione industriale, seppure in ripresa costante da alcuni trimestri, non hanno recuperato le posizioni perdute. Gli scambi con l’estero hanno ripreso vitalità dopo i dati fortemente negativi del 2009, ma il ritmo provinciale non è sintonizzato pienamente con quello regionale e nazionale e la propensione all’esportazione e il grado di apertura dell’economia provinciale, pur considerando il diverso mix produttivo che caratterizza la provincia, sono ancorati a valori decisamente meno performanti della media regionale. Di am ante d ell'economi a di Forlì-Cesena im prese attive p er 100 0 abi ta nti 31/12 /2 010 g rado d i ap ertura al co mmerci o e ste ro tasso di o ccup azio ne 15 6 4 ann i 201 0 20 10 p rope nsio ne al l'e xport 201 0 tasso di soccup azi one 20 10 i ndi ce dotazi one i nfrastruttural e Tag lia carne 2 009 red dito di spon ibi le d ell e fa migl ie pro capi te 200 9 pi l pro capi te i n migl iai a di Eu ro 201 0 Forlì-Cesena Emilia-Romagna Italia Il tema del finanziamento alle famiglie e alle imprese che vede nel nostro Paese un interlocutore quasi esclusivo nel sistema bancario, nonostante una tradizionale disponibilità positiva all’erogazione del credito ancor più netta nel nostro territorio, lascia intravedere scenari di grande difficoltà dovuti sia a fenomeni macro, come le recenti dinamiche dei mercati finanziari che hanno penalizzato il posizionamento dei più importanti istituti di credito italiani e stanno determinando una restrizione della reale possibilità di erogare finanziamenti, sia ad una maggiore selettività che si combina con effetti preoccupanti con il generalizzato deterioramento della solvibilità della clientela sintetizzato efficacemente dall’aumento esponenziale del livello delle sofferenze. 8 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Il relazione al contesto tecnologico, il sistema economico provinciale, che sconta tradizionalmente un posizionamento maggiormente ancorato rispetto a quello regionale a settori tradizionali rispetto a quelli ad alta tecnologia, ha risentito della situazione di crisi e le imprese hanno ridotto l’introduzione di soluzioni innovative e in generale la propensione agli investimenti. Fra i fattori che le imprese considerano maggiormente ostacolanti per i percorsi innovativi oltre alla elevata pressione fiscale, vanno evidenziati un rischio di impresa, percepito nelle attuali condizioni come troppo elevato, e la difficoltà a reperire personale qualificato. Nonostante le criticità sinteticamente delineate anche nell’ottica di fornire spunti per la definizione delle politiche, va evidenziato che il quadro complessivo di posizionamento della provincia nel contesto nazionale resta sostanzialmente buono. In questa fase di grande difficoltà è però fondamentale per il territorio poter contare su interventi mirati di supporto al tessuto imprenditoriale e azioni di sistema per riuscire a cogliere ogni elemento di incoraggiamento e cercare di consolidare la crescita e progettare con una visione di lungo periodo il proprio futuro. Le 55 unità territoriali monitorate dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Forlì-Cesena Totale provinciale 30 Comuni 10 Aree funzionali Valle del Tramazzo Valle del Montone Valle del Rabbi Valle del Bidente Valle del Savio Valle Uso-Rubicone Area del Basso Rubicone Grandi centri Comuni di cintura Unione del Basso Rubiconde 9 Zone altimetriche Montagna Collina Pianura 2 Comprensori Comprensorio di Forlì Comprensorio di Cesena 3 Aree montane Appennino Cesenate Appennino Forlivese Acquacheta Mappa dei Comuni della Provincia di Forlì – Cesena 9 DALL’ANALISI ECONOMICA ALL’INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ IN UN CONTESTO COMPLESSO E IN EVOLUZIONE La successione articolata e quasi ininterrotta di fasi più o meno intense di crisi che dalla fine del 2008 sconvolgono l’economia internazionale non ci consegna un bilancio del 2011 rassicurante. Gli eventi degli ultimi mesi d’altronde non possono essere interpretati solo come un’ennesima fase del ciclo economico: i segnali raccolti a livello nazionale dal mondo delle imprese sollecitano cambiamenti decisivi di tipo strutturale nell’economia e anche nell’intera società. L’orizzonte dei prossimi anni ci riserva un grande impegno, non solo economico e finanziario, per realizzare un Sistema Paese avanzato e moderno che possa affrontare e superare le sfide che ci attendono. La nuova crisi che oggi stiamo vivendo, per molti aspetti inedita e dalle conseguenze potenzialmente ancor più gravi di quella vissuta solo tre anni fa, potrebbe portare ad una revisione del ruolo dell’Euro e della stessa Europa. L’esigenza di contenimento e di riduzione della spesa pubblica, resa più urgente dal recente declassamento del debito pubblico, insieme alle richieste di maggiore libertà economica e di minori vincoli all’esercizio dell’attività d’impresa, sta mettendo in discussione le funzioni svolte dallo Stato e dagli Enti Locali e il dibattito sulla riorganizzazione del sistema pubblico a sostegno del mondo delle imprese coinvolge pienamente anche il mondo camerale. Sensibile a questa situazione, il Sistema Camerale avverte l’importanza di avviare una nuova fase di autoriforma mirata ad una maggiore efficienza e qualità dei servizi offerti dalle Camere di Commercio e alla organizzazione in forma associata di alcuni servizi. Anche il ruolo delle singole Camere di Commercio è diventato più carico di responsabilità rispetto a quelle già significative che tradizionalmente lo contraddistinguono, in quanto devono contribuire con le loro azioni a dare risposte “straordinarie” e qualificanti a sostegno dei sistemi economici locali, valorizzando la specificità e la valenza strategica e distintiva della forma di autogoverno da parte delle forze imprenditoriali. In questo contesto generale che presenta aspetti articolati di criticità su più fronti e nel quale il Sistema Territoriale provinciale evidenzia segnali specifici di difficoltà, sintetizzati efficacemente nell’analisi dei principali indicatori e negli scenari di previsione, le istanze del mondo produttivo si concentrano in modo particolare su alcune priorità che, in un esercizio di sintesi estrema e per questo inevitabilmente riduttiva, possono essere ricondotte essenzialmente a due temi: Credito Semplificazione Si tratta di due temi cruciali, che da un lato richiedono risposte adeguate, efficaci e tempestive, ma dall’altro investono aspetti di tale portata e complessità che possono essere affrontati solo con l’impegno determinato e coeso degli attori del territorio e tenendo presente i limiti della capacità di risposta che un sistema locale può dare a problemi che hanno motivazioni principalmente di natura generale. In relazione al primo tema, quello del Credito, la convergenza sfavorevole di una serie di fattori sta effettivamente determinando un livello di sofferenza elevato e piuttosto marcato nel tessuto imprenditoriale 10 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 provinciale, tradizionalmente abituato invece ad un rapporto banca e impresa particolarmente positivo e caratterizzato da una elevata propensione da parte delle banche all’erogazione di finanziamenti e da una storica elevata solvibilità della clientela. L’attenzione della Camera, da sempre consapevole del ruolo strategico che il finanziamento all’economia, nelle sue variabili quantitative e qualitative, assolve come determinante dello sviluppo, è tradizionalmente confermato da un impegno su più fronti quali il sostegno ai Confidi (fondo rischi, abbattimento tassi di interesse, fondo rotativo straordinario per la liquidità a breve e medio termine, smobilizzo crediti nei confronti degli Enti Locali soggetti al patto di stabilità) e anche in azioni per migliorare il rapporto banca e impresa. In relazione alla Semplificazione, tema anch’esso complesso e articolato in una varietà notevole di aspetti metodologici e normativi, la progettualità della Camera di Commercio per il 2012 si concretizza in una serie articolata di azioni specifiche per il miglioramento dei tempi e delle modalità di comunicazione nei rapporti diretti dell’Ente con le imprese. I due temi evidenziati, credito e semplificazione, evocano poi una necessità più complessiva di monitorare sistematicamente e approfondire le condizioni oggettive del “fare impresa” nel nostro territorio e in questo senso, nell’ambito delle attività 2012, la Camera di Commercio prevede di avviare la progettazione scientifica e operativa per realizzare un “Osservatorio sulla qualità della vita delle imprese” finalizzato a raccogliere e a mettere a sistema i principali indicatori statistici delle performance del sistema economico territoriale e di misurazione degli asset facilitanti e delle condizioni ostacolanti per la nascita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Il processo che si intende avviare con l’attivazione di questo specifico filone di analisi si inserisce in un percorso di “costruzione ideale” di più ampio respiro finalizzato alla riflessione su nuove modalità di sviluppo che rinnovino lo slancio del territorio e siano in grado di far convergere su priorità strategiche e obiettivi operativi condivisi le azioni e le risorse necessarie per riavviare il circolo virtuoso che ha sempre caratterizzato il nostro territorio coniugando positivamente crescita economica e benessere sociale in un alto livello di coesione. Le condizioni oggettive nelle quali le richieste legittime e costruttive del mondo produttivo impattano sono però di estremo rigore, limitatezza delle risorse e di spazi reali di azione e quindi il vero e cruciale processo innovativo nel quale si deve misurare il Sistema Territoriale è quello di fare “massa critica” attivando e valorizzando le risorse strategiche locali per affrontare adeguatamente la complessità della situazione e rispondere alle aspettative di una comunità che, pur in questo contesto, aspira a mantenere le sue posizioni e a migliorarle. L’attenzione di tutte le componenti che hanno responsabilità nella governance deve essere rivolta con una determinazione condivisa e lungimirante sul sistema delle relazioni e della rappresentanza degli interessi e delle competenze. Sistema delle relazioni Un’esperienza di coesione, unica sul piano nazionale, come quella formalizzata in “Una sola voce per l’economia”, raggruppamento di intenti che esprime in modo unitario priorità condivise tra 14 associazioni di 11 impresa, rappresenta già in questo senso un nucleo molto significativo e qualificante del livello di maturazione e costruttività del sistema di rapporti tra le associazioni di rappresentanza economica. La Camera di Commercio, luogo naturale e ideale per la valorizzazione di “Una sola Voce per l’economia”, può innescare una fase ulteriore di evoluzione di questo processo arricchendolo con il coinvolgimento delle altre istituzioni preposte alla governance al fine di attivare le risorse strategiche necessarie a realizzare le azioni per contenere gli effetti della crisi e fare massa critica sulle priorità individuate rilanciandole in una prospettiva di sistema. Sistema delle competenze La complessità e l’eterogeneità dei temi da affrontare anche dal punto di vista dell’analisi sociale ed economica richiede espressamente il coinvolgimento diretto e sistematico delle competenze e delle elevate professionalità del Sistema Istituzionale, Associativo e della rappresentanza e soprattutto di quello Universitario Locale e dei Centri di ricerca nella elaborazione di nuove modalità di sviluppo per questo territorio, processo articolato e per sua natura fondato su una serie di passaggi di condivisione indispensabili che richiede un lavoro di squadra e coinvolge prioritariamente la funzione politica e a seguire quella scientifica e tecnica. La Camera di Commercio che da sempre rende disponibile un articolato patrimonio di dati, analisi e strumenti per supportare dal punto di vista informativo la governance, può rappresentare un punto di riferimento strategico in questo processo cruciale ed estremamente delicato e complesso. 12 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Capitolo II Partecipazioni – Relazioni istituzionali La legge di riforma delle Camere di Commercio conferma la possibilità degli enti camerali di perseguire le finalità istituzionali attraverso la promozione, la realizzazione e la gestione di strutture ed infrastrutture di interesse economico generale sia in forma diretta, sia attraverso la partecipazione in società, organismi, enti associativi e consorzi, con altri soggetti pubblici e privati. Di seguito si elencano le partecipazioni dell’Ente: aeroportuali S.E.A.F. S.P.A. per la portualità S.A.P.I.R. S.P.A. stradali TO.RO. S.C. A R.L. per la commercializzazione BORSA MERCI TELEMATICA ITALIANA S.C.P.A. CONSORZIO NAZIONALE INNOVA ENERGIA Infrastrutture ESCO-CRE S.R.L. ROMAGNA ACQUE – SOCIETÀ DELLE FONTI S.P.A. altre infrastrutture S.A.PRO. S.P.A. – IN LIQUIDAZIONE (in fallimento) S.I.L. S.C. A R.L. TECNOSERVICECAMERE S.C.P.A. Fiere e mostre CESENA FIERA S.P.A. FIERA DI FORLÌ S.P.A. Diffusione dell’innovazione tecnologica CENTURIA AGENZIA INNOVAZIONE ROMAGNA S.C. A R.L. ROMAGNA INNOVAZIONE S.R.L. Organismi ed istituti di cultura e di ricerca FONDAZIONE CENTRO RICERCHE MARINE CERCAL S.C.P.A. I.S.AER.S S.C. A R.L. Servizi di formazione I.F.O.A. SER.IN.AR. FORLÌ – CESENA S.C.P.A. Tutela e valorizzazione produzioni locali CONSORZIO PESCA NETTARINA DI ROMAGNA I.G.P. L’ALTRA ROMAGNA S.C. A R.L. Sistema camerale ECOCERVED S.R.L. IC OUTSOURCING S.C. A R.L. INFOCAMERE S.C.P.A. RETECAMERE S.C. A R.L. JOB CAMERE S.R.L. TECNO HOLDING S.P.A. UNIONCAMERE EMILIA ROMAGNA SERVIZI S.R.L. La realizzazione del programma di iniziative funzionali al perseguimento degli scopi istituzionali dell’Ente è effettuata sia direttamente dalla Camera, sia attraverso l’Azienda speciale CISE (Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico) che opera in aree ritenute strategiche quali: innovazione sostenibile, responsabilità sociale, ICT, ambiente, innovazione di prodotto e di processo. 13 Lo svolgimento di tali attività viene da sempre promosso, ove possibile, in partnership con altri organismi del sistema camerale regionale e nazionale e con amministrazioni pubbliche od altre istituzioni locali, regionali o nazionali. È attualmente aperto un dibattito finalizzato a delineare un nuovo modello governance territoriale di “area vasta” per dare risposta a bisogni che coinvolgono un territorio più ampio di quello provinciale e disegnare nuove prospettive di gestione associata di servizi e funzioni, al fine di condividere le competenze, valorizzare le eccellenze e le specializzazioni, eliminare le duplicazioni delle attività, conseguire economie di scala. Nell’attuale fase di mutamento dell’assetto istituzionale del Paese, assume infatti valenza strategica rafforzare il sistema camerale attraverso il potenziamento della collaborazione intercamerale - a cominciare dal livello regionale - e la partnership con il mondo associativo e con gli enti pubblici, per costruire una nuova fase di sviluppo in grado di elevare la competitività del sistema imprenditoriale. In questa ottica complessiva si collocano gli accordi di collaborazione sottoscritti da UnionCamere regionale o direttamente dalla Camera. Accordi stipulati da UnionCamere regionale per conto delle Camere di Commercio dell’Emilia Romagna: Protocollo di collaborazione per progetti integrati nell'ambito dell'innovazione delle imprese e della Pubblica Amministrazione Tra Unioncamere Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Forlì-Cesena, e la sua azienda speciale CISE - Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico, è stato stipulato il 18.1.2011 un accordo per favorire il coordinamento e l’integrazione delle iniziative camerali in materia di innovazione delle imprese e della Pubblica Amministrazione. Protocollo di collaborazione operativa per progetti integrati di internazionalizzazione Tra Unioncamere Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Modena, e la sua azienda speciale PROMEC, è stato stipulato il 23.7.2010 un accordo per favorire il coordinamento e l’integrazione delle iniziative camerali in materia di internazionalizzazione indirizzate al tessuto imprenditoriale regionale. Protocollo di collaborazione per il sostegno ai processi di innovazione e internazionalizzazione e lo sviluppo di interventi in attuazione delle politiche comunitarie Tra Unioncamere Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Ravenna, e la sua azienda speciale SIDI Eurosportello, è stato stipulato il 4.2.2011 un accordo per favorire il coordinamento e l’integrazione delle iniziative camerali in materia di internazionalizzazione delle imprese e di assistenza per la progettazione di interventi legati alle politiche comunitarie. Ai suddetti accordi si aggiungono i seguenti nuovi protocolli sottoscritti dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio: Accordo di collaborazione tra ICCREA Holding (capogruppo del Gruppo Bancario Iccrea), Unioncamere Regionale ed il gruppo delle strutture camerali per l'internazionalizzazione In data 31.3.2011 è stato sottoscritto l’accordo con l’obiettivo di accompagnare e sostenere le imprese interessate ad operare secondo diverse modalità nei mercati esteri. Linee Guida 2011 per la sottoscrizioni di accordi locali per assicurare la liquidità alle imprese creditrici dei Comuni e delle Province della regione Emilia-Romagna attraverso la cessione pro soluto dei crediti a favore di banche od intermediari finanziari 14 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Analogamente all’anno precedente, in data 10.2.2011, è stato sottoscritto fra ANCI, UPI, Ce.S.F.E.L. (Centro Servizi Finanza e Investimenti Enti Locali Emilia Romagna), Unioncamere Emilia-Romagna e numerosi intermediari finanziari, un accordo finalizzato a favorire l’adozione di misure atte a garantire l’accesso al credito delle imprese creditrici degli enti locali che subiscono gli effetti sul blocco dei pagamenti degli enti stessi, dovuti ai vincoli posti dal Patto di Stabilità. L’accordo è aperto ad adesioni successive da parte di ulteriori intermediari finanziari. Protocollo d’intesa regionale in tema di alternanza scuola lavoro In data 14.12.2010, Unioncamere Emilia-Romagna, e Regione Emilia-Romagna – Assessorato Scuola, Formazione professionale, Università, Lavoro e Pari opportunità hanno siglato un accordo annuale per innovare e migliorare i livelli qualitativi del sistema di istruzione e formazione dei giovani e degli adulti e per promuovere percorsi di alternanza scuola-lavoro. Accordo quadro tra Banca Monte Paschi Siena, Unioncamere Regionale ed il gruppo delle strutture camerali per l'internazionalizzazione In data 25.11.2010 è stato sottoscritto l’accordo con l’obiettivo di accompagnare e sostenere le imprese interessate ad operare secondo diverse modalità nei mercati esteri. Per quanto concerne gli accordi stipulati dall’Ente camerale, si rinvia alle precedenti annualità del documento di programmazione per snellezza espositiva, limitandosi a segnalare le novità intervenute nell’ultimo anno, qui di seguito indicate: Protocollo d’intesa per l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizioni di disagio Nel corso dell’anno è stato rinnovato l’accordo promosso dalla Prefettura di Forlì-Cesena con la Direzione Provinciale del Lavoro, gli enti pubblici territoriali, le aziende sanitarie locali, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, finalizzato a definire un percorso unitario di inserimento socio-lavorativo di fasce deboli e svantaggiate della popolazione provinciale da parte delle istituzioni competenti, al fine di pervenire ad un modello condiviso e sperimentato nell’intero territorio provinciale e promuovere la cultura dell’integrazione. Protocollo per la promozione del benessere e della salute delle donne negli ambienti di vita e di lavoro Nel corso dell’anno è stato rinnovato il protocollo con la Prefettura di Forlì-Cesena, la Provincia di ForlìCesena, la Direzione Provinciale del Lavoro, la Consigliera di Parità, il Comune di Forlì, il Comune di Cesena, le aziende sanitarie locali di Forlì e Cesena, l’INPS e l’INAIL finalizzato alla promozione e diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione nel mondo del lavoro femminile e alla tutela delle fasce più deboli delle lavoratrici. Accordo per assicurare la liquidità alle imprese creditrici dei Comuni della provincia di Forlì-Cesena attraverso la cessione pro-soluto dei crediti a favore di banche od intermediari finanziari Sulla base dello schema-tipo di accordo allegato al protocollo siglato a livello regionale, il 13.5.2011 tra la Camera di Commercio ed i Comuni di Forlì, Bertinoro, Cesena, Cesenatico, Predappio, Gatteo, Mercato Saraceno, Gambettola, Longiano e Savignano sul Rubicone, oltre a diversi intermediari finanziari, è stato sottoscritto anche per l’anno 2011 l’accordo operativo teso a permettere la cessione pro soluto dei crediti vantati dalle imprese verso gli enti locali firmatari, bloccati nei pagamenti dal Patto di Stabilità. La Camera si è resa disponibile a gestire, utilizzando risorse proprie e di alcuni enti aderenti, l’erogazione delle 15 agevolazioni in abbattimento degli oneri finanziari delle operazioni alle imprese provinciali ed alle imprese extra-provinciali fornitrici degli enti aderenti all’accordo. L’accordo è aperto ad adesioni successive da parte di ulteriori enti od intermediari finanziari. Accordo provinciale di collaborazione per l’attivazione dello sportello “Smart-Counter” Il 7.7.2011 è stata sottoscritta un’intesa con Federmanager Forlì-Cesena-Rimini-Repubblica di San Marino e Cdi Manager srl per la diffusione del modello di Temporary Management nelle imprese e l’attivazione di un percorso di assistenza alle aziende che intendono usufruire di tale servizio. Patto dei Presidenti delle Camere di commercio - Un impegno per l'energia sostenibile L’Ente ha aderito al protocollo proposto da Unioncamere Nazionale indirizzato a impegnare ciascuna Camera ad intraprendere un percorso di sostenibilità energetica ed ambientale in linea con le direttive comunitarie e in sintonia con quanto già deciso da altre amministrazioni italiane. Accordo per disciplinare lo svolgimento in collaborazione dell’attività a sostegno dello start-up dello scalo ferroviario di Villa Selva In data 5.9.2011 è stato sottoscritto con il Comune di Forlì - promotore e capofila -, il Comune di Forlimpopoli, il Comune di Cesena e la Provincia di Forlì-Cesena un accordo volto ad attivare un progetto organico che avvii interventi multilivello a supporto dello scalo, affinché tale infrastruttura rappresenti una risorsa per lo sviluppo del sistema della logistica dei trasporti e territoriali. Protocollo d’intesa per un tavolo di studio sul wellness in ambito termale: territorio, salute ed ospitalità Il 7.10.2011 è stato siglato con Casa Artusi, Earth Academy, Fondazione Alma Mater, Gruppo Fipes, Gruppo Villa Maria, Thermae Campus, Unione Terme Emilia-Romagna e Università di Milano un accordo per la promozione di laboratori di idee e progetti sul benessere e sul miglioramento degli stili di vita, sul rapporto fra terme ed ospitalità, salute e prevenzione ed in generale per fornire un supporto alle politiche ambientali e promozionali di sviluppo della cultura del benessere e della cura della persona. Protocollo d’intesa a sostegno dell’inserimento professionale degli studenti e dei laureati Il 13.10.2011 è stato siglato con il Polo Scientifico Didattico di Forlì dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna un accordo finalizzato al rafforzamento di azioni congiunte dirette alla promozione dell’offerta di tirocini formativi e curriculari, alla valutazione delle esigenze del mercato del lavoro per la promozione di percorsi formativi diretti a sviluppare e consolidare nei giovani laureati conoscenze e competenze, all’agevolazione di iniziative per ampliare la conoscenza all’estero dell’offerta formativa, della lingua e della cultura italiane. Convenzioni per il rilascio gratuito di CNS e di dispositivi che contengono il certificato di firma digitale alle imprese aventi diritto ai sensi del D.M. 2 dicembre 2009 Al fine di promuovere la diffusione presso le imprese della provincia dei nuovi strumenti informatici per il dialogo telematico con la pubblica amministrazione, sia in attuazione delle nuove disposizioni contenute nel D.L. n. 7/07 in materia di Comunicazione Unica per la nascita d’impresa, sia in previsione dell’entrata a regime delle nuove norme regolamentari in materia di S.U.A.P., la Camera di Commercio di Forlì-Cesena ha sottoscritto n. 7 convenzioni con le associazioni di categoria interessate per la distribuzione gratuita dei dispositivi di firma digitale alle imprese che ne hanno diritto ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. Il 15 settembre c.a. la Camera ha avviato le attività di sostituzione dell’Ente certificatore, a seguito di apposita 16 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 procedura di gara ad evidenza pubblica effettuata da InfoCamere per conto delle Camere di Commercio: tale circostanza non consente più la prosecuzione delle predette convenzioni, che andranno quindi tutte a naturale scadenza entro il 31 dicembre 2011, ma l’Ente intende adottare nel corso del 2012 nuove procedure che consentano di agevolare l’utenza e che riducano i tempi di erogazione del servizio di CNS e di dispositivi di firma digitale avvalendosi anche di soggetti terzi privati. Verranno quindi stipulate nuove convenzioni ovvero affidati nuovi incarichi in tal senso, secondo le modalità che verranno definite con il nuovo Ente certificatore. Convenzione con associazioni di categoria rappresentative sul piano nazionale e loro articolazioni territoriali o loro società di servizi di diretta emanazione delle medesime organizzazioni per la distribuzione dei dispositivi USB previsti dal SISTRI La Camera di Commercio si è avvalsa della collaborazione delle predette associazioni di categoria per le funzioni di consegna dei dispositivi USB per l’accesso in sicurezza al nuovo sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti. Sono state sottoscritte ben n. 7 convenzioni. Nuova convenzione con Comune di Savignano sul Rubicone per accesso banche dati e per erogazione servizi di front office del Registro delle Imprese Nel corso del 2011 è stata sottoscritta una nuova convenzione con il Comune di Savignano sul Rubicone che consente l’accesso alle banche dati camerali e l’erogazione di alcuni servizi di front office del registro delle imprese presso gli sportelli comunali a condizioni economiche più convenienti per l’Ente camerale. Convenzione con Valoritalia per controllo vini a D.O. Nel 2011 è stata sottoscritta una convenzione con Valoritalia per l’accesso alla banca dati camerale ICDEIS per favorire le funzioni di controllo e per l’esecuzione, per il tramite della commissione di degustazione istituita presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, anche degli esami organolettici che competerebbero a Valoritalia – sui vini DOCG e DOC soggetti a verifica ispettiva annuale. Per tali attività delegate è previsto un compenso per la Camera di Commercio. Convenzione con Regione Emilia-Romagna per svolgimento funzioni delegate in materia di artigianato ex legge regionale n. 1/2010 Entro il 2011 si prevede di mettere a punto la nuova Convenzione con la Regione Emilia Romagna per la gestione delle funzioni delegate in materia di artigianato in applicazione della Legge regionale n.1/2010: a tale fine è stato costituito dall’Amministrazione Regionale apposito gruppo di lavoro al quale partecipa direttamente anche la Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Nuovo accordo con Agenzia delle Dogane per messa a disposizione uffici e spazi doganali esterni nel comune di Cesena Nel 2011 è stato concluso un nuovo accordo con l’Agenzia delle Dogane per agevolare le imprese del comprensorio cesenate che esportano ed in particolare per consentire l’erogazione dei servizi doganali anche nel comune di Cesena, mediante stipula di contratto di locazione di fabbricato e di idonea area scoperta per disbrigo pratiche doganali con l’amministrazione comunale. 17 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Capitolo III Risorse economiche, finanziarie e patrimoniali disponibili per il 2012 La seguente tabella va interpretata come quadro di compatibilità economico-patrimoniale, elaborato sulla base delle attuali disposizioni in materia di finanziamento degli enti camerali e di contenimento della spesa pubblica. In linea indicativa, salvo ulteriori elementi informativi o disposizioni normative che dovessero intervenire, le disponibilità finanziarie risultano le seguenti: PREVENTIVO ANNO 2012 (dati in migliaia di euro) VOCI DI ONERI / PROVENTI A) - B) GESTIONE CORRENTE A) Proventi correnti 11.300 B) Oneri correnti -11.800 Risultato della gestione corrente (A-B) - 500 C) GESTIONE FINANZIARIA Proventi finanziari Oneri finanziari Risultato della gestione finanziaria 50 -20 30 D) GESTIONE STRAORDINARIA Proventi straordinari Oneri straordinari Risultato della gestione straordinaria 150 -30 120 RETTIFICHE ATTIVO PATRIMONIALE -500 DISAVANZO ECONOMICO D'ESERCIZIO (A-B +/-C +/-D) -850 PIANO DEGLI INVESTIMENTI Immobilizzazioni Immateriali Immobilizzazioni Materiali Immobilizzazioni Finanziarie TOTALE INVESTIMENTI (E+F+G) (dati in migliaia di euro) 10 650 500 1.160 L’impostazione del preventivo economico 2012 in disavanzo rappresenta l’impegno dell’Ente teso a garantire un livello elevato di risorse da destinare agli interventi economici (in particolare al credito alle imprese) in una fase di perdurante crisi economica, mentre il contenimento del disavanzo rispetto alla presunta perdita 2011 fa parte del piano di rientro programmato per il raggiungimento del pareggio nel bilancio 2013. 19 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Capitolo IV Attività previste per l’esercizio 2012 all’interno delle linee strategiche In questo contesto di grande complessità, nel quale il perdurare della crisi e nuove gravi ragioni di incertezza influiscono negativamente anche sulle dinamiche dei Sistemi Locali, la strategia della Camera di Commercio di Forlì-Cesena è volta a perseguire obiettivi di miglioramento della competitività del tessuto imprenditoriale, del territorio e dell’efficienza dell’Ente. La progettualità della Camera di Commercio nel 2012 sarà infatti finalizzata a determinare condizioni che supportino positivamente le imprese nell’affrontare gli aspetti contingenti di maggiore difficoltà e a promuovere azioni di valorizzazione degli asset competitivi e per il superamento delle criticità. Questa impostazione trova piena conferma nell’attuale quadro di riferimento normativo dell’attività camerale e in particolare nel rafforzamento del ruolo e nell’individuazione specifica degli ambiti di competenza delle Camere di Commercio indicati nel D.Lgs. di riforma n. 23 del 2010. La nuova formulazione della legge ha infatti ridefinito l’identità delle Camere di Commercio e del Sistema Camerale, sottolineandone i compiti e le funzioni con particolare riferimento alla promozione delle economie locali attraverso azioni per favorire l’accesso al credito, l’internazionalizzazione, l’innovazione, l’analisi economica, la regolazione del mercato, la semplificazione e la tenuta del Registro delle Imprese. Tali funzioni trovano piena conferma anche nelle Linee di Intervento prioritarie delineate a suo tempo dal Consiglio Camerale nel Programma di Mandato 2008/2013 e coerentemente con quanto indicato in quel contesto, la realizzazione delle iniziative seguirà percorsi di coordinamento e condivisione con le organizzazioni economiche, con enti e istituzioni non solo locali, ma anche regionali e nazionali, nella consapevolezza che le leve dello sviluppo non possono essere governate singolarmente. Di seguito sono elencate le Aree strategiche (Competitività delle Imprese, del Territorio e dell’Ente), introdotte nella programmazione dell’Ente sulla base delle indicazioni fornite da Unioncamere Nazionale e in base alle quali si articolano i contenuti del presente capitolo, all’interno delle quali trovano collocazione le Linee di Intervento individuate nel Programma di Mandato che rappresentano il quadro di riferimento strategico per gli Obiettivi che la Camera di Commercio si propone di raggiungere nel 2012: Competitività delle Imprese: credito e finanza d’impresa, internazionalizzazione, innovazione e sviluppo sostenibile Competitività del Territorio: identità e marketing territoriale, informazione statistica economica e sociale, regolazione del mercato, trasparenza e cultura conciliativa Competitività dell’Ente: azioni per il miglioramento dell’efficienza, comunicazione, informazione, identità 21 COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE Credito e finanza d’impresa Contribuire a ridurre le difficoltà di finanziamento dell'attività imprenditoriale mediante iniziative di sostegno al credito e alla pianificazione economico-finanziaria delle imprese. L’instabilità dei mercati finanziari, l’incertezza sull’intensità della ripresa internazionale e la sfiducia legata all’elevata consistenza del debito pubblico di alcuni Paesi industrializzati, hanno aggravato le difficoltà del sistema imprenditoriale nella fase di reperimento dei mezzi finanziari. Il sistema bancario, già esposto per l’aumento delle sofferenze, ha infatti confermato la tendenza alla restrizione degli impieghi ed alla rigida selezione delle imprese meritevoli di credito, mentre il protrarsi delle tensioni nei mercati monetari e finanziari internazionali non può che far presagire l’acutizzarsi di tali fenomeni a discapito delle imprese. Il deterioramento del clima congiunturale italiano, la scarsa redditività e l’incertezza delle prospettive hanno generato sfiducia nei consumatori e nelle imprese, determinando il rinvio di decisioni di spesa e soprattutto il ridimensionamento dei progetti di investimenti; le scelte strategiche di ampio respiro hanno ceduto il passo a decisioni legate ad orizzonti temporali di breve periodo, e quindi a domande di prestiti motivate da operazioni di ristrutturazioni del debito o di finanziamento di scorte e capitale circolante. In questo quadro, le difficoltà di accesso al credito amplificano questo fenomeno distorsivo, erodendo la competitività delle imprese. Il sistema imprenditoriale, soprattutto quello collocato su fasce dimensionali più ridotte, soffre strutturalmente di bassa patrimonializzazione, elevata dipendenza dal credito bancario ed eccessiva esposizione al debito di breve termine, e non è riuscito, complice la crisi economica, a procedere in quel processo di rafforzamento e di riequilibrio economico, finanziario e patrimoniale funzionale all’adozione di scelte strategiche legate al recupero della competitività. È quindi necessario che il sistema imprenditoriale sia affiancato da un sistema finanziario efficiente, capace di accompagnare le imprese nell’uscita dalla crisi e di accrescere la competitività del sistema economico. L’attenzione dell’Ente resterà massima rispetto alle piccole e medie imprese, più esposte rispetto alle imprese di maggiori dimensioni a tensioni finanziarie e a restrizioni del credito. Le nuove regole di Basilea 3, che stanno entrando nelle procedure bancarie ancora prima della formale entrata in vigore dell’accordo, rischiano di penalizzare in modo più pesante le imprese di minori dimensioni, strutturalmente più dipendenti dal credito bancario e per questo più soggette a comportamenti selettivi e a variazioni nello spread da parte delle banche. Per non incrementale il gap competitivo delle piccole e medie imprese italiane rispetto alle analoghe concorrenti europee è essenziale direzionare l’impegno dell’intero sistema economico territoriale, composto da banche, associazioni di categoria, confidi, professionisti ed addetti ai lavori – ciascuno per il proprio ruolo – verso la generazione di modelli di struttura finanziaria d’impresa più solidi ed orientati a finanziare i processi di investimento funzionali all’innovazione, alla crescita ed allo sviluppo, per fronteggiare il mercato e recuperare 22 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 gli svantaggi competitivi. Servono strumenti di policy per agevolare il rapporto banca – impresa, un maggiore impegno nella direzione della trasparenza nella comunicazione finanziaria dalla parte delle imprese e l’utilizzo, da parte delle banche, dei modelli di analisi integrati con la conoscenza delle imprese e delle loro capacità di sviluppo. Per tale ragione l’Ente intende realizzare nell’anno 2012 il seguente programma di attività: Interventi in favore dell’accesso al credito Resterà sempre in primo piano, l’impegno dell’Ente per l’accesso al credito attraverso il sistema dei confidi, utile strumento di intermediazione fra banche e imprese dei fabbisogni creditizi attraverso lo strumento della prestazione mutualistica e imprenditoriale di garanzie. Attraverso la contribuzione in conto interessi e l’integrazione del fondo rischi sarà possibile sostenere il finanziamento di investimenti produttivi e organizzativi, il consolidamento e la ristrutturazione del debito. Considerato inoltre il successo riscontrato dalle linee capitalizzazione, fusione e start-up del Fondo per la Competitività, si procederà all’integrazione di tali interventi nell’ambito dell’intervento ordinario, per interventi di capitalizzazione, operazioni di fusione e aggregazione, di start-up e di trasmissione d’impresa. Grazie al Fondo rotativo straordinario per interventi in co-garanzia per liquidità a breve e medio termine sarà inoltre ancora possibile rispondere alle esigenze di liquidità aziendale, sia ordinaria che straordinaria, ed alle necessità legate alla gestione del capitale circolante ed alla ristrutturazione del debito espresse dalle imprese a causa del persistere della difficile situazione congiunturale. Tenuto conto della necessità delle imprese di smobilizzare in tempi rapidi i crediti vantati verso enti locali in ritardo nei pagamenti a causa dei vincoli del Patto di Stabilità l’Ente è disponibile, qualora ne sia confermata l’opportunità dai partner, a finanziare ed a svolgere il ruolo di coordinamento e di gestione delle risorse per l’abbattimento degli oneri finanziari sostenuti dalle imprese per operazioni di cessione pro-soluto agli intermediari finanziari. Il buon esito delle due precedenti edizioni, che si sono rivelate avere un effetto moltiplicatore notevole, le difficoltà anche recenti segnalate dalle istituzioni del territorio, unitamente alle forti incognite sulla revisione da parte del legislatore delle regole del patto di stabilità per il prossimo anno, inducono l’Ente camerale a garantire la propria disponibilità in termini di risorse finanziarie ed umane anche per il 2012. Strumenti di pianificazione economico-finanziaria e di miglioramento del rapporto banca-impresa Compatibilmente con l’evoluzione del contesto congiunturale, si cercherà inoltre di attivare forme di sensibilizzazione verso strumenti di finanza innovativa e di rafforzamento patrimoniale, con l’obiettivo di favorire la diversificazione tra le fonti di finanziamento per le imprese, agevolare altri strumenti alternativi di raccolta di capitale esterno, quali l’emissione di prestiti obbligazionari o di altri titoli di debito e l’accesso al mercato del capitale di rischio, con l’auspicio di un’adeguata riforma del sistema fiscale. Proseguiranno inoltre gli interventi di formazione ed assistenza legati all’analisi dei fabbisogni finanziari, alla pianificazione economico-finanziaria delle imprese, attraverso anche forme diverse dal tradizionale debito bancario, al miglioramento del dialogo banca-impresa, sempre con un’attenzione particolare alle problematiche delle piccole imprese. Sarà affrontato anche il tema del finanziamento di alcune fasi o fabbisogni della vita aziendale, come la pianificazione delle risorse per progetti d’internazionalizzazione, per l’avvio d’impresa oltre agli approfondimenti in termini fiscali, contrattuali e creditizi per le reti di imprese. 23 Internazionalizzazione Favorire lo sviluppo stabile dei rapporti commerciali e la penetrazione nei mercati stranieri. Il pesante ciclo economico che ha interessato l’economia mondiale negli ultimi tre anni ha mostrato in modo evidente le modificazioni intervenute nelle traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale, con l’allontanamento del baricentro della produzione globale dai Paesi cosiddetti avanzati e l’accelerazione dei Paesi emergenti. Pur essendo questo un processo di convergenza iniziato già da un decennio, l’impatto della crisi economica ha indotto nelle imprese una chiara consapevolezza dell’influenza di nuovi produttori e di nuovi mercati, determinando scelte strategiche più consapevoli e dinamiche, in grado di tenere conto della globalizzazione delle catene di fornitura e di valore, del rimescolamento delle produzioni tra Paesi, della maggiore capacità di assorbimento interno dei mercati emergenti. Si è così delineata una nuova geografia dell’economia mondiale, che vede le imprese più attente nel riposizionarsi verso i mercati con maggiori capacità e prospettive di sviluppo, ma anche più esposte, alla crescita del costo delle materie prime, alla variabilità dei tassi di cambio, a sottoutilizzi nella capacità produttiva, all’inasprimento del credito, ad una maggiore pressione concorrenziale e alle forti incertezze legate alla ripresa economica mondiale. Diviene così determinante stimolare le imprese - così eterogenee per dimensioni, strategie, risorse, competenze ed assetti organizzativi - verso processi di innovazione e flessibilità, sempre più fondati sulla qualità, sulla conoscenza tecnologica, sull’analisi dei mercati, sullo sviluppo del capitale umano, sulla capacità di integrazione strategica con la domanda, sulla cooperazione con i fornitori e meno sulla concorrenza nei costi e nei prezzi. Il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese si conferma pertanto anche per l’anno 2012 una delle direttrici strategiche prioritarie per l’Ente camerale, in quanto leva di sviluppo e di crescita competitiva del sistema imprenditoriale e del territorio. A tal fine l’Ente metterà in campo progetti e strumenti funzionali a potenziare alcuni fattori competitivi legati all’assetto commerciale, le cui carenze sono tanto più gravi quanto più le imprese operano in mercati lontani e difficili; alla pianificazione delle risorse necessarie sia per abbattere i costi iniziali di accesso ai mercati esteri, sia per implementare forme più stabili di penetrazione, al riconoscimento del ruolo della conoscenza e delle competenze interne come fattore di riposizionamento strategico ed asset costitutivo dell’identità aziendale. Per tale ragione l’Ente intende realizzare nell’esercizio 2012 un intenso programma di iniziative e strumenti di seguito illustrato: Strumenti di informazione, assistenza e sostegno per la penetrazione nei mercati stranieri In particolare, sarà garantita continuità alla ricerca di opportunità commerciali e di cooperazione nei mercati stranieri, finalizzata sia all’incremento degli scambi commerciali, sia a forme di penetrazione più strutturate all’estero. Pertanto sarà resa disponibile alle imprese della provincia un’offerta integrata di servizi, con l’obiettivo di diffondere informazioni, offrire servizi per la ricerca partner per la creazione di contatti fra operatori economici, privilegiando forme di assistenza più specializzate e personalizzate rispetto alle aziende 24 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 richiedenti. Saranno altresì proposti seminari formativi e forme di accompagnamento sulle principali tematiche legate all’export ed alla gestione diretta di attività in Paesi stranieri, sfruttando le opportunità offerte dalla rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero, dal sistema dei desk all’estero, dai network comunitari o internazionali finalizzati allo scambio di informazioni ed alla creazione di partnership, dai quali, può derivare una crescente valenza strategica del sistema camerale in relazione al nuovo assetto istituzionale che verrà dato alla materia a seguito della soppressione dell’Istituto per il Commercio Estero con la manovra governativa estiva. Il quadro dei servizi di supporto si completa inoltre con l’intervento finanziario in favore delle imprese che partecipano a fiere e manifestazioni all’estero, ulteriormente ampliato nella sua fruibilità ed efficacia già nell’anno in corso. Progetti di sistema a supporto dell’internazionalizzazione Il nucleo prioritario di intervento dell’Ente in tema di internazionalizzazione è costituito dall’organizzazione di progetti integrati per filiera o per settore produttivo articolati a seconda della tipologia di mercato e di imprese coinvolte, in azioni specifiche in uscita, in entrata, in workshop, in partecipazioni collettive a fiere, supporto all’elaborazione di strategie, etc.. Nella progettazione sarà privilegiata l’impostazione pluriennale degli interventi e la condivisione degli stessi in iniziative di sistema a livello interprovinciale, regionale e nazionale, per evitare ridondanze, razionalizzare le risorse economiche e dare maggiore rappresentatività e completezza alle filiere produttive che si promuovono, che divengono così espressione di un sistema territoriale integrato. Saranno inoltre ricercate partnership progettuali con istituti di credito dotati di una rete capillare di strutture all’estero, di servizi di assistenza per le imprese, ma soprattutto di una rete di esperienze e relazioni consolidate con clienti stranieri. Queste banche potrebbero in un primo tempo affiancare la Camera nelle fasi promozionali, per poi accompagnare in un momento successivo l’impresa nel soddisfare i fabbisogni derivanti dalla prosecuzione dei rapporti commerciali o di collaborazione avviati. Per sopperire al deficit di competitività delle imprese locali, dovuto alla concentrazione degli scambi in aree a domanda più lenta, si cercherà inoltre di intercettare nella progettualità segmenti di mercato con maggiore crescita e capacità di spesa o con minore esposizione alla concorrenza internazionale. Pertanto, alle imprese operanti in settori maggiormente dinamici ed orientati ai mercati esteri (filiera ortofrutticola e avicola, agroalimentare, meccanica, moda, edilizia/arredamento, turismo, ICT, ambiente) saranno proposti progetti rivolti prioritariamente ai Paesi BRICST, che offrono opportunità essenzialmente ad imprese maggiormente strutturate e quindi preparate ad affrontare mercati difficili e ad inserirsi in reti di produzione transnazionale. Contestualmente, ad imprese meno articolate o con prodotti più orientati a mercati vicini, ma comunque interessate ad aprirsi e trovare grazie all’internazionalizzazione nuove prospettive di sviluppo e di rilancio (subfornitura, enogastronomia, etc.), sarà definita una progettualità rivolta ad Est-Europa e Germania. Con la stabilizzazione della situazione politica in alcuni Paesi e la conclusione del conflitto libico, sarà attentamente monitorata la situazione economica della sponda sud del Mediterraneo, con l’obiettivo di riallacciare rapporti commerciali e di collaborazione interrotti e di cogliere tempestivamente nuove opportunità di sviluppo legate alla ricostruzione. Progetti speciali di sviluppo del marketing internazionale e del capitale umano Grazie alla proficua e consolidata collaborazione con l’Università, resterà massima l’attenzione verso l’alta formazione del capitale umano anche in tema di internazionalizzazione, con l’obiettivo di strutturare o 25 potenziare la funzione di marketing internazionale nelle aziende, affiancando ad imprenditori e manager competenze professionali specializzate e inserendo in azienda giovani risorse in possesso di adeguati titoli di studio. Nello specifico, saranno proposti progetti che canalizzeranno questi target anche attraverso progetti imprenditoriali da realizzare in forma aggregata, per assicurare solidità e stabilità a realtà aziendali ridotte per dimensioni e per struttura. Il perfezionamento avvenuto nel corso dell’anno del quadro normativo e agevolativo che regola il contratto di rete non potrà che favorire il processo di creazione di alleanze strategiche, accordi di collaborazione tra imprese finalizzati a creare, mantenere o rafforzare la capacità e il livello di competizione a fronte della globalizzazione dei mercati. Con la creazione di una rete, le imprese possono infatti, nel rispetto della propria identità, realizzare progetti industriali e commerciali comuni, catturare specializzazioni e competenze, acquistare potere contrattuale nei rapporti con operatori economici, istituzioni e banche di Paesi diversi, contrastare la dispersione delle filiere di subfornitura ed in generale recuperare efficienza e competitività. La promozione delle opportunità derivanti da questo nuovo strumento saranno condotte attraverso momenti di sensibilizzazione ed assistenza diretta, privilegiando comunque un’ottica di sistema più ampia rispetto ai confini territoriali, in quanto l’elemento chiave del processo aggregativo è legato a forme di collaborazione indipendenti dalla collocazione amministrativa delle aziende coinvolte. Innovazione, ricerca, università, sviluppo sostenibile, imprenditorialità Per la parte inerente alla linea strategica Innovazione si rinvia ai documenti di programmazione dell’azienda speciale CISE. Sostenere lo sviluppo della competitività delle imprese Oggi più che in passato un sistema economico competitivo considera strategico lo sviluppo del capitale umano; alleggerita l’attenzione sugli asset tradizionali, si afferma l’indispensabilità degli asset intangibili. Un sistema imprenditoriale, e un territorio in generale, sono vitali non solo grazie alle proprie risorse finanziarie, tecnologiche e naturali, ma quando beneficiano di un elevato capitale intellettuale, risultato di relazioni instaurate e di un patrimonio di competenze e conoscenze qualificate, che vengono diffuse e generate in modo dinamico e innovativo. Sapere, ricerca e innovazione sono infatti i cardini della “società della conoscenza”, in cui attività di formazione specialistica garantiscono il trasferimento di conoscenze avanzate al tessuto produttivo contribuendo alla crescita e alla competitività del territorio e alla valorizzazione del capitale umano. In linea con la recente strategia Europa 2020 che contempla tra i suoi obiettivi “una crescita inclusiva, attraverso la promozione di un’economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggior coesione sociale e territoriale”, diviene quindi basilare che il sistema individui nella conoscenza e nell’accumulazione delle competenze fattori concorrenziali sia per l’impresa, sia per il territorio. L’assetto produttivo e organizzativo di un’impresa dipende infatti dalla propria capacità di gestire il cambiamento e quindi di controllare la qualità dei processi e di sapersi adattare alle mutazioni del mercato e all’evoluzione della domanda, almeno con la stessa rapidità e flessibilità dei concorrenti. 26 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 Strumenti di sviluppo della cultura imprenditoriale Al fine di favorire questo processo di innovazione e trasferimento delle conoscenze, la Camera concentrerà la propria attività nel campo della formazione di manager e quadri finalizzata allo sviluppo della cultura imprenditoriale, con la quale si cercheranno di trasferire alle imprese tecniche e strumenti utili in molteplici campi della gestione aziendale. Analogamente, con la conferma attraverso la legge di riforma, del ruolo istituzionale del sistema camerale quale interlocutore ed anello di congiunzione tra il tessuto produttivo locale ed il mondo dell'istruzione e della formazione, l’Ente si adopererà per garantire un supporto all’orientamento formativo scolastico-universitario e professionale, attraverso la cooperazione ed il rafforzamento delle relazioni con le istituzioni scolastiche ed universitarie, in maniera rispondente a quelle che sono le esigenze effettive del territorio, al fine di individuare le conoscenze necessarie allo sviluppo della competitività delle imprese ed allineare le competenze professionali ai fabbisogni delle aziende. Come risposta alle difficoltà talvolta incontrate dalle imprese di dimensioni più ridotte o frammentate di inserire in azienda professionalità e competenze elevate rispetto alle numerose aree gestionali (internazionalizzazione, finanza, organizzazione, etc.), l’Ente intende proporre lo strumento del Temporay Management, come efficace modello di gestione dell’accelerazione del cambiamento e dell’innovazione nelle imprese. Contemporaneamente saranno garantiti supporti informativi e finanziari anche ad altri aspetti legati alla gestione dell’impresa, come lo start-up, l’imprenditoria femminile e l’area della sicurezza degli esercizi commerciali e degli insediamenti industriali e proseguiranno anche nell’anno 2012 interventi legati al posizionamento competitivo di alcuni comparti, espressione di produzioni e lavorazioni di qualità, il tutto con il constante confronto con il mondo associativo e con le imprese coinvolte. 27 COMPETITIVITÀ DEL TERRITORIO Identità e marketing territoriali, valorizzazione tipicità ed eccellenze Valorizzare le eccellenze locali attraverso il piano di marketing del territorio allargato I dibattiti in corso in questi mesi relativamente ad un nuovo modello governance territoriale di area vasta finalizzato alla ricerca della massima efficacia degli interventi ed al conseguimento di economie di scala, come pure le conclusioni raggiunte nei gruppi di lavoro territoriali attivati nello scorso anno in provincia, confermano la scelta condotta dalla Camera di avviare un processo di programmazione di iniziative impostata su un orizzonte più ampio rispetto ai confini amministrativi provinciali. Sulla base di questa considerazione, il piano delle azioni per l’anno 2012 sarà composto dal seguente piano di attività: Promozione turistica ed economica del territorio attraverso il Piano di Marketing del Territorio Allargato L’esperienza condotta con il piano marketing del territorio allargato delle province di Forlì-Cesena e Ravenna ha permesso la realizzazione di azioni condivise di valorizzazione e di promozione integrata delle potenzialità turistiche e delle eccellenze produttive (prodotti tipici, artigianato, commercio, ristorazione, enogastronomia, artigianato artistico, servizi, etc.) dei due territori, attorno alle quali si è consolidata la collaborazione tecnica di importanti partner a livello regionale e nazionale, quali APT Servizi e Casa Artusi. L’analogia nelle caratteristiche territoriali, assieme alla condivisione delle linee strategiche di fondo, hanno condotto alla visione di un’area territoriale “Romagna” dotata di un propria identità legata al “buon vivere” ed al “benessere”, che è stata resa riconoscibile in Italia e all’estero attraverso il marchio “Terre di Romagna”, con il quale si è potuto presentare un’offerta turistica più ampia ed articolata verso un “turismo emozionale” valorizzato da elementi caratteristici quali mare, natura, arte, benessere, enogastronomia e sport. Le attività programmate per l’anno 2012 saranno rivolte sia al consolidamento delle politiche di marketing territoriale delle province di Forlì-Cesena e Ravenna in particolare su alcuni mercati stranieri target, sia all’avvio di progettualità integrate anche con le aree provinciali di Ferrara e Rimini, peraltro già coinvolte in altri processi di integrazione su importanti temi infrastrutturali e di sviluppo. L’obiettivo è quindi convergere attorno alla valorizzazione del “brand Romagna” territori ed eccellenze produttive vicine, condividendo la consapevolezza della stessa identità, la capacità di creare forza d’insieme tra valori diversi mettendo a sistema competenze territoriali e relazioni tra enti ed imprese. Potenziare e sviluppare le infrastrutture territoriali Supporto alla dotazione infrastrutturale del territorio Il tema della creazione di una cornice allargata, legata ai concetti di identità e territorialità, investe anche la 28 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 dotazione infrastrutturale del territorio, che costituisce una determinante leva strategica di sviluppo di tutto il sistema economico e sociale: il livello dei servizi resi, come pure la loro accessibilità, incidono in misura determinante sulla competitività delle imprese e sulla qualità della vita dei cittadini; per tale ragione un sistema moderno di governance deve garantire ai propri stakeholder livelli qualitativi e standard al pari dei principali competitors internazionali. Seppure in un contesto di incertezza nella programmazione, di finanza pubblica in difficoltà e di finanza privata ancora lontana dal ruolo svolto in altre economie industrializzate, l’Ente, come tutto il sistema camerale intende supportare il processo di infrastrutturazione del Paese nei diversi comparti più significativi come la mobilità, la logistica e le altre infrastrutture di supporto quali le strutture fieristiche, i mercati agroalimentari, le reti energetiche, ambientali, le telecomunicazioni, etc. In virtù del proprio ruolo istituzionale, la Camera intende fungere da sintesi dei fabbisogni del sistema produttivo locale e dei diversi stakeholder del territorio, contribuire a stabilire le priorità, costruire il consenso necessario per le decisioni strategiche e, compatibilmente con la normativa in vigore, dotare le infrastrutture delle risorse finanziarie necessarie a supportare al meglio il sistema economico locale. Attraverso la partecipazione diretta a società di gestione operanti nei segmenti più significativi del territorio (aeroporto, porto, enti fieristici, centri di ricerca scientifica ed applicata, centri di diffusione dell’innovazione, etc.) e in società strumentali allo sviluppo di poli tecnologici avanzati e del mondo accademico, la Camera intende costruire assieme agli enti ed alle istituzioni coinvolte, i nuovi assetti strategici locali, frutto di processi di integrazione formale e sostanziale costruiti attorno ad aree di riferimento più ampie rispetto ai confini amministrativi e collocate nell’ambito di piani di sviluppo regionali e nazionali. Contestualmente, nel rispetto dei principi dell’efficienza e dell’efficacia, l’Ente intende monitorare l’andamento della gestione di tali società in funzione del perseguimento degli obiettivi strategici prefissati e delle linee di indirizzo approvate. Resterà massima l’attenzione relativamente all’evoluzione delle prospettive per il Polo Fieristico provinciale, per la cui integrazione l’Ente ha già svolto un sostanziale ruolo di stimolo e di supporto, come pure per il Polo Tecnologico Aeronautico, ed in particolare per il futuro dello scalo del Ridolfi, per il quale si compiranno in questi mesi importanti scelte per delineare le linee strategiche che guideranno il nuovo assetto aeroportuale romagnolo, nell’ambito del sistema regionale dei trasporti. In comparti strategici quali l’infrastrutturazione telematica del territorio provinciale, dove ancora oggi permangono aree di divario digitale prevalentemente nel versante collinare e montano, l’Ente intende affiancare enti locali, associazioni di categoria ed altre istituzioni preposte allo sviluppo locale per agevolare l’adozione dei necessari interventi strutturali a banda larga da parte degli organismi competenti. Informazione statistica economica e sociale Migliorare la competitività del territorio attraverso l’aggiornamento del patrimonio informativo e la realizzazione di strumenti innovativi per l’analisi delle dinamiche sociali ed economiche e delle specificità territoriali a supporto della governance In coerenza con quanto indicato dal Programma di Mandato approvato dal Consiglio Camerale per il quinquennio 2008/2013, l’attività prevista per il 2012 in relazione alla linea intervento “Informazione Statistica 29 economica e sociale” sarà indirizzata a migliorare la conoscenza delle dinamiche e delle specificità territoriali e a rendere disponibili al sistema locale e ai soggetti preposti alla governance strumenti informativi utili alla definizione di azioni mirate alla soluzione delle criticità e alla promozione e valorizzazione degli assetti competitivi. Le principali azioni, delineate per contribuire in particolare a qualificare dal punto di vista informativo la partecipazione della Camera alla progettazione di politiche per lo sviluppo della realtà territoriale, saranno rivolte a: mantenere e migliorare la fruibilità dell'ampio patrimonio informativo incrementato negli anni con attività di aggiornamento tecnico, tecnologico e metodologico e a curarne la diffusione anche tramite lo Sportello Informazione Statistica; ampliare l'attività di analisi e promuovere l'implementazione di strumenti innovativi per fornire nuovi servizi informativi; estendere il coinvolgimento nei processi di raccolta dei dati e di valutazione delle fonti ai principali referenti istituzionali economici e sociali e alle imprese; potenziare l'attività di comunicazione e di divulgazione per condividere con un platea più ampia i risultati del lavoro di monitoraggio e di analisi; partecipare attivamente alla progettualità del Sistema Camerale e Statistico Nazionale in un'ottica di valorizzazione delle esigenze informative locali e di vantaggio sinergico. In particolare l’attività dell’Unità Organizzativa Statistica e Studi si concretizzerà nello svolgimento di un intenso piano di attività standard: documentazione e approfondimento prevalentemente su temi sociali ed economici in relazione alla produzione statistica disponibile a livello generale; raccolta diretta di dati e informazioni da fonti varie; valutazione di strumenti operativi, materiali e banche dati, archiviazione e conservazione di volumi per arricchire e aggiornare la Biblioteca di Statistica; effettuazione di rilevazioni statistiche su temi specifici; elaborazione e commento di dati, informazioni, predisposizione di pubblicazioni, aggiornamento di sistemi informativi sulla base dell’ampio e articolato piano di produzione annuale; divulgazione di dati e informazioni anche con l’organizzazione di convegni e seminari su temi economici e incontri di presentazione di pubblicazioni; attività di “rete” territoriale e partecipazione attiva al programma di attività del Sistema Camerale regionale e Nazionale, del Sistema Statistico Nazionale e del Ministero Sviluppo Economico; e nella realizzazione delle seguenti linee progettuali: Osservatorio sulla qualità della vita delle imprese Nel 2012 è previsto l’avvio della progettazione scientifica e operativa per realizzare un Osservatorio finalizzato a raccogliere e a mettere a sistema i principali indicatori statistici relativi alle performance del Sistema economico Territoriale e di misurazione degli asset facilitanti e delle condizioni ostacolanti per la nascita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali. L’avvio di un processo di analisi in questo senso è finalizzato a supportare il tessuto imprenditoriale in questa 30 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 difficile fase dell’economia migliorando il patrimonio informativo per orientare la governance nella definizione di azioni specifiche anche in un‘ottica di lungo respiro. La definizione degli obiettivi dell’Osservatorio sarà frutto di un indispensabile processo di condivisione con le Associazioni di Impresa e richiederà la collaborazione del Sistema Universitario Locale e dei Centri di Ricerca che operano nel territorio, innescando un meccanismo virtuoso di valorizzazione concreta dell’ampio patrimonio di competenze che rappresentano un asset competitivo di valenza strategica. Le aree tematiche che negli sviluppi futuri si ipotizza di osservare potrebbero essere orientativamente l’imprenditorialità, il capitale sociale, il mercato del lavoro, i livelli di burocrazia, il credito, le infrastrutture, la legalità nell’ottica di misurare e monitorare i fattori di crescita e di sviluppo dell’economia provinciale e valutare la capacità del territorio di migliorare, ove possibile, le condizioni per “fare impresa”. L’Osservatorio, la cui piena realizzazione, data la complessità, non può che essere un obiettivo pluriennale, rappresenta un importante contributo dell’Ente a migliorare e rendere più efficace il patrimonio informativo a supporto dei processi decisionali della comunità economica e sociale territoriale. 9° Censimento Generale dell‘Industria e dei Servizi (CIS 2011) L’Ufficio di Statistica della Camera di Commercio, in quanto organo del SISTAN con compiti istituzionali di produzione della statistica ufficiale e di facilitazione territoriale per l’attuazione del Programma Statistico Nazionale, nel 2012 sarà impegnato in un’attività di natura straordinaria con cadenza decennale particolarmente intensa e complessa poiché assumerà il ruolo di Ufficio Provinciale per il 9° Censimento Generale dell‘Industria e dei Servizi (CIS 2011) Il Censimento sarà articolato in tre rilevazioni con riferimento ai dati del sistema imprenditoriale al 31/12/2011: Rilevazione sulle Istituzioni Non Profit (IST- 02379) - di competenza delle Camere di Commercio Rilevazione sulle Imprese (IST- 02490) - di competenza delle Camere di Commercio Rilevazione sulle Istituzioni Pubbliche (IST-02380) - di competenza diretta dell’Istituto Nazionale di Statistica Gli Uffici Provinciali di Censimento avranno compiti di selezione, formazione, coordinamento dei rilevatori e controllo ed esecuzione di tutte le operazioni censuarie - dalla raccolta al caricamento di tutti i dati di competenza del territorio provinciale - . I soggetti da rilevare per la provincia di Forlì-Cesena saranno orientativamente: 3.500 Imprese Non Profit con riferimento all’intero universo; 3.000 Imprese Private in relazione ad un cluster significativo indicato dall’ISTAT. I compiti affidati alle Camere di Commercio in relazione alle attività censuarie sopradescritte sono finalizzate al raggiungimento di obiettivi dell’Informazione Statistica di rilievo nazionale e comunitario. In particolare, il Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi, che si inserisce in una stagione censuaria più ampia e articolata comprendente il Censimento della Popolazione e delle Abitazioni e dell’Agricoltura, è finalizzato a fornire informazioni sulle principali caratteristiche strutturali del sistema economico ritenute strategiche per coglierne le trasformazioni, programmare azioni efficaci e verificarne i risultati, realizzare strategie di sviluppo sostenibile, confrontare l’Italia con gli altri Paesi (con particolare riferimento alle regioni europee) e quindi per migliorarne la competitività supportando dal punto di vista informativo la ricerca scientifica per la governance. 31 Osservazione delle specializzazioni del Sistema produttivo locale: Analisi delle dinamiche del comparto del mobile imbottito Nel 2012 è prevista la collaborazione dell’Ufficio Statistica dell’Ente in un’attività di ricerca concordata con l’Ufficio Studi di Intesa San Paolo finalizzata ad approfondire le dinamiche, gli aspetti qualificanti e le criticità del comparto di produzione del mobile imbottito. Tale attività di ricerca prosegue l’analisi tematica, realizzata sempre dall’Ufficio Studi di Intesa San Paolo nel 2011 in relazione al settore calzaturiero, su un comparto che rappresenta una delle specializzazioni tradizionali dell’economia provinciale con un conseguente arricchimento del patrimonio informativo settoriale. Gli obiettivi dello studio, che saranno oggetto di accurata valutazione nel 2012, orientativamente sono quelli di mettere a confronto il comparto del mobile imbottito di Forlì e gli altri principali poli del mobile imbottito italiani e raccogliere informazioni sulle dinamiche e reazioni rispetto al profondo cambiamento che si è verificato nel contesto competitivo internazionale. L’analisi dovrebbe prevedere una descrizione della struttura produttiva e dei principali cambiamenti del settore in esame, con particolare riferimento al fenomeno dell’imprenditoria extracomunitaria e al grado di apertura commerciale e di internazionalizzazione della filiera produttiva. La finalità complessiva dell’attività è quella di fornire strumenti informativi utili ad individuare percorsi strategici per rendere le imprese del settore complessivamente più competitive. Misurazione delle Performance del Sistema Economico Locale: Analisi dei risultati economici, patrimoniali e finanziari delle società di capitale della provincia Nel 2012 si prevede di dare continuità all’attività di analisi dei dati contenuti nei bilanci annualmente depositati dalle società di capitale della provincia nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio che rappresentano un patrimonio di informazioni prezioso per l’analisi territoriale da valorizzare e divulgare con specifici approfondimenti sulle dinamiche economiche, patrimoniali e finanziarie. Tali dati sono stati già oggetto di elaborazione che hanno coperto l’arco temporale dal 1997 al 2010 con la realizzazione di quattro pubblicazioni rispettivamente negli anni 2004, 2006, 2008 e 2010 e l’implementazione di un Sistema Informativo nel 2010 e aggiornato nel 2011. In considerazione della rilevanza degli indicatori elaborati e dell’interesse riscontrato con le precedenti edizioni, l’Ufficio Statistica sarà impegnato nell’organizzare la realizzazione della quinta edizione del Rapporto biennale e l’aggiornamento del Sistema Informativo annuale sulle Performance Aziendali. Linea strategica: Regolazione del mercato, trasparenza e cultura conciliativa Incrementare l’attrattività del territorio provinciale mediante politiche tese a favorire la trasparenza dei mercati Le Camere di Commercio, enti dotati di autonomia funzionale, esercitano le proprie funzioni con politiche di rete e operano in autonomia e indipendenza, ma con coerenza di obiettivi, sinergia di risorse e metodi di lavoro. Esse sono il punto d'incontro fra lo Stato, le diverse realtà economiche industriali e artigianali e i consumatori, e pertanto le più idonee a sostenere la composizione dei diversi e confliggenti interessi sottesi in 32 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 ogni rapporto commerciale. I compiti racchiusi nello sviluppo e promozione del mercato consistono nella difesa del corretto funzionamento del mercato, nella tutela della concorrenza, nella gestione di strumenti alternativi alla giustizia ordinaria, i quali possono ridare vis actrativa al sistema Paese dimostrandosi utili a deflazionare il carico del contenzioso civile e, nel contempo, a ricomporre il dialogo tra gli operatori economici in lite. La Legge n. 580/1993 ha riconosciuto alle Camere di Commercio il ruolo di soggetti pubblici preposti alla tutela degli interessi generali del mercato e ha chiamato l'intero sistema camerale a ridefinire i propri obiettivi e i propri strumenti di intervento all'interno del sistema economico, in funzione dell'esigenza molto diffusa da parte delle imprese, soprattutto di quelle operanti nel mercato europeo, di poter contare su strutture atte a garantire la lealtà e la correttezza della lotta concorrenziale. La funzione di regolazione del mercato si manifesta sia realizzando una sintesi dei diversi interessi che lo costituiscono, sia garantendo la correttezza dei rapporti economici tra i contraenti, mediante l'applicazione di regole semplici ed eque, rispondenti alla generale domanda di trasparenza. Le Camere di Commercio, nella loro nuova dimensione ontologica di Istituzioni delle Imprese e per le Imprese, rivestono dunque il ruolo di enti super partes con il compito di promuovere il regolare svolgimento delle attività produttive. Ciò evidenzia la volontà del Legislatore di riconoscere alle Camere la qualità di soggetto più idoneo ad esercitare un ruolo di garanzia all'interno del mercato, in quanto espressione della totalità dei soggetti che vi operano. Efficace servizio di metrologia legale e tutela della fede pubblica - Mantenimento dello standard attuale di offerta del servizio di metrologia legale Inalterate e mantenute le attività ordinarie svolte dall’unità operativa di riferimento, i piani d’azione (o progetti) finalizzati ad assicurare un efficace servizio di metrologia legale e di tutela della fede pubblica saranno i seguenti: Redazione, stampa e consegna dei libretti metrologici Si tratta dell’applicazione dei regolamenti concernenti i criteri per l’esecuzione dei controlli metrologici successivi, ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. 2 febbraio 2007, n. 22, in attuazione della direttiva 2004/22/CE (MID), e dal D.M. 18/01/2011, n. 32. In particolare va segnalato che negli ultimi anni, si è verificato un ammodernamento degli impianti di distribuzione di carburante, con l’installazione di strumentazioni tecnologiche appartenenti alla categoria MID, e non verificati dagli Uffici Metrici per mancanza di sufficiente regolamentazione. I chiarimenti apportati dal D.M. 18/01/2011, n. 32, fanno si che si possa riprendere il controllo anche su detta strumentazione applicando correttamente la norma, Per l’ufficio ne deriva la necessità di redigere e fornire alle imprese interessate il c.d. “libretto metrologico” che va detenuto obbligatoriamente da parte del gestore e sul quale va riportato ogni singolo intervento di controllo e/o manutenzione. Continuazione dell’attività ispettiva nel settore dei carburanti È la continuazione di un attività particolarmente sentita nella provincia per quanto riguarda a tutela del consumatore, data la persistente attenzione posta dai media sul settore dei carburanti, attenzione acuita dalla crisi economica e dal continuo rincaro dei prezzi dei carburanti. Si tratta di effettuare verifiche periodiche su tutte le strumentazioni presenti negli impianti di distribuzione di 33 carburanti (MID e non) comprese le strumentazioni associate quali software, computer, self. host, strumenti di dialogo con gli istituti di credito (POS) ed erogatori. Efficace servizio di regolazione del mercato - Mantenimento dello standard attuale di offerta del servizio Inalterate e mantenute le attività ordinarie svolte dall’unità operativa di riferimento, i progetti finalizzati ad assicurare un efficace servizio di regolazione del Mercato saranno i seguenti: Pubblicazione della Raccolta provinciale degli usi e consuetudini Il progetto consiste nel portare a conclusione il lavoro di revisione e conseguentemente pubblicare la Raccolta provinciale degli usi e consuetudini. Mantenimento standard attività sanzionatoria Il progetto si prefigge lo scopo di mantenere, pur con la riduzione delle risorse umane che ha interessato l’unità operativa, uno standard di emissione di ordinanze ingiunzione/archiviazione in linea con il periodo aprile-dicembre 2011, raggiungendo il numero minimo di 320 provvedimenti. Comunicazione, informazione, identità Valorizzazione delle risorse culturali, storiche, naturalistiche, economiche del territorio Valorizzazione del patrimonio della Biblioteca dell’Ente attraverso iniziative promozionali e mediante il proseguimento della catalogazione informatica di volumi e riviste in dotazione, in collegamento con la Rete delle Biblioteche e il Sistema Bibliotecario Nazionale (S.B.N.) Il progetto rientra nel Programma “Incremento dell’efficacia nella comunicazione” – Progetto pluriennale, Linea di intervento “Comunicazione, informazione, identità” e si collega all’azione che già da anni l’Ente sta svolgendo per favorire la conoscenza della propria Biblioteca nei confronti di soggetti quali studiosi e ricercatori, ma anche studenti, amministratori e operatori economici. Nella ricorrenza dei 150 anni di costituzione dell’Ente camerale forlivese, la Biblioteca è impegnata ad esaltare, mediante adeguate azioni promozionali, il materiale, librario e documentale, conservato negli archivi dell’Ente e utile per ripercorre una storia che è il fondamento della nostra realtà odierna, punto di partenza e prospettiva per un’efficace programmazione futura. Nella consapevolezza che la cultura e la conoscenza sono una componente essenziale dello sviluppo di un territorio, fornendo occasioni di crescita anche economica, la Camera attiverà forme di collaborazione con Enti ed organismi locali al fine di ottimizzare le risorse per azioni più incisive in quanto condivise ed allargate all’intera comunità. Proseguirà inoltre la catalogazione informatica, con inserimento nel catalogo on-line, di un’ulteriore tranche di libri e riviste, che consentirà un’informazione rapida e completa sulle disponibilità librarie della Biblioteca stessa. Il collegamento con le biblioteche del territorio è garantito grazie all’adesione al Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN)- Polo delle Biblioteche di Romagna e San Marino, la rete delle biblioteche italiane promosso da Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, Regioni e Università. 34 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 COMPETITIVITÀ DELL’ENTE Azioni per il miglioramento dell’efficienza Miglioramento (Garanzia) dei livelli di qualità percepiti dagli utenti in relazione ai servizi offerti dalla Camera di Commercio (Accessibilità, Tempestività, Trasparenza, Efficacia) La Camera di Commercio di Forlì-Cesena proseguirà nello sviluppo della informatizzazione dei servizi di front office allo scopo di aumentare l’accessibilità fisica ai servizi da parte delle imprese e per ridurre i tempi medi di attesa agli sportelli camerali. In particolare per l’anno 2012 si promuoverà l’informatizzazione dello sportello fisico per il rilascio della documentazione a valere per l’estero. Sempre sul fronte dell’impiego delle nuove tecnologie per il dialogo con la pubblica amministrazione si proseguiranno gli interventi per una maggiore diffusione della pratica telematica tra i soggetti tenuti ad adempimenti pubblicitari nei confronti del registro delle imprese e del REA. A tale scopo verrà anche prevista l’Individuazione di nuove modalità di rilascio di dispositivi contenenti la firma digitale, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, dei professionisti e degli altri intermediari. A seguito della graduale modificazione delle procedure avvenuta a partire dal 15 settembre 2011, data in cui si è passati dall'Ente Certificatore InfoCert ad InfoCamere-Aruba, si prevede di individuare una soluzione volta alla adozione di una nuova modalità di rilascio dei dispositivi al fine di accelerare le procedure ed aumentarne il numero presso le imprese. Sono programmati, altresì, interventi finalizzati a migliorare la tempestività nella conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza dei servizi anagrafico-certificativi. Partendo dalle performance ottenute nel biennio 2010-2011 nella evasione delle pratiche pervenute all’ufficio del registro delle imprese, ci si prefigge il seguente obiettivo strategico: riduzione nell’anno 2012 dei tempi di evasione delle pratiche registro delle imprese relative alla richiesta di iscrizione delle società rispetto all’anno 2011; riduzione nell’anno 2012 dei tempi medi di evasione delle pratiche di avvio di attività d’impresa denunciate con segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) rispetto ai tempi medi dell’anno 2011. Il registro delle imprese rappresenta per il territorio un prezioso patrimonio informativo indispensabile per conoscere il tessuto economico della provincia ed il suo andamento nel tempo: vanno quindi promossi interventi volti a migliorare la qualità e la completezza dei dati inseriti. Sempre per favorire la trasparenza ed agevolare il corretto adempimento degli adempimenti burocratici delle imprese nei confronti del registro delle imprese e dell’albo delle imprese artigiane - anche alla luce della nuova procedura introdotta dalla Legge regionale n. 1/2010 - si prevede di utilizzare i nuovi strumenti 35 telematici di comunicazione (newsletter, sito camerale, comunicati periodici) nonché di organizzare, come in passato, appositi momenti di confronto e divulgazione delle novità normative e tecnologiche messe a disposizione dal sistema camerale per intermediari ed imprese (quali eventi ed indagini di customer). Maggiore trasparenza e migliore organizzazione delle attività del Consiglio camerale - Adozione del regolamento di funzionamento del Consiglio camerale Inalterate e mantenute le attività ordinarie svolte dall’unità operativa di riferimento, il progetto finalizzato ad assicurare una maggiore trasparenza ed una migliore organizzazione delle attività del Consiglio Camerale sarà il seguente: Adozione del regolamento di funzionamento del Consiglio camerale – tenuto conto delle recenti novità normative intervenute con la modifica della L. 580/1993 e con l’adozione dei decreti ministeriali 155 e 156 del 2011, la Camera si propone di redigere e adottare il regolamento per l’organizzazione, il funzionamento e l’esercizio delle attività del Consiglio camerale. Miglioramento della gestione delle risorse economiche, finanziarie e patrimoniali della Camera di Commercio L’Ente intende intervenire su alcuni dei propri processi interni, nell’ambito delle procedure amministrative definite dalla legge e nel rispetto degli adempimenti burocratici imposti dalle norme a carico della camera di commercio, al fine di semplificarli ed informatizzarli e di utilizzare al meglio le risorse di cui dispone. Si prevede altresì di adottare politiche di bilancio mirate a perseguire nei prossimi esercizi ad un pareggio economico, nonché di realizzare operazioni di monitoraggio e razionalizzazione delle spesa, di impiego ottimale del proprio patrimonio, allo scopo di: a) accrescere le risorse finanziarie da destinare al sostegno delle imprese e del territorio: viene prefissato l’obiettivo di stanziare nel preventivo risorse, sia in competenza economica sia in forma di investimenti, a sostegno dell’economia almeno pari al 30% del totale dei proventi in competenza nell’anno 2012; b) migliorare la solidità patrimoniale e l’equilibrio finanziario: nel 2013 la Camera di Commercio si prefissa come obiettivo il raggiungimento del pareggio economico nella impostazione del preventivo economico ed il miglioramento nel 2012 dell’indice di liquidità riscontrato al 31 dicembre 2011. Verranno quindi intraprese le consuete attività di recupero dei crediti vantati da operatori economici, soprattutto per quanto attiene il diritto annuale ed i diritti di segreteria, al fine di velocizzare i tempi di riscossione ed individuare eventuali insussistenze da stralciare dal bilancio. Per quanto attiene l’emissione del ruolo per diritto annuale e sanzioni, ci si prefigge di completare le attività istruttorie entro 30 mesi dalla data di rilevazione del credito; c) valorizzare il patrimonio camerale: nel 2012 si prevede di completare l’inventario dei beni mobili dell’Ente, anche presso terzi, nonché di proseguire i lavori di risanamento e manutenzione dell’immobile sede istituzionale in Forlì. Verrà altresì individuata la migliore collocazione degli sportelli camerali dell’Ente nel territorio del cesenate, tenuto conto anche degli interventi di adeguamento e valorizzazione da effettuare presso la sede camerale di via Finali a Cesena; d) migliorare l’efficienza sul funzionamento e la gestione del personale: si intende intervenire sulle spese 36 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 di funzionamento – in particolare quelle di cancelleria e di stampa e sulle spese postali, ad esclusione delle spese di notifica che richiedono per legge il mezzo della posta o del messo – che non dovranno essere superiori, al netto dell’impatto derivante dall’aumento dell’aliquota ordinaria dell’IVA, a quelle sostenute in media nel biennio 2010-2011. Per quanto attiene la corrispondenza in uscita si intende avviare il processo di piena attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale che nel rapporto pubblica amministrazioneimprese privilegia il canale telematico: a tal fine si utilizzeranno i dati che saranno disponibili nella banca dati del registro delle imprese in attuazione delle disposizioni contenute nel D.L. n. 185/2010 in materia di iscrizione obbligatoria dell’indirizzo di PEC nel registro delle imprese da parte delle società. Anche le spese del personale, quale contributo dell’Ente camerale agli obiettivi di contenimento della spesa pubblica stabiliti da norme di legge, per l’anno 2012 non dovranno essere superiori a quelle sostenute per il 2011 (al netto dell’indennità di vacanza contrattuale). Dovrà essere altresì prevista una riorganizzazione dei servizi di supporto che consenta l’accorpamento di funzioni omogenee nell’ambito delle unità operative per quanto attiene i servizi di pianificazione, programmazione e controllo e quello degli stipendi al fine di realizzare dei risparmi di spesa così come ipotizzati per l’anno 2011 ed un più razionale impiego del personale disponibile; e) favorire il consolidamento dei conti pubblici e la tracciabilità dei flussi finanziari: il 12 aprile 2011 è stato emanato il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze recante la disciplina della codificazione degli incassi e dei pagamenti delle Camere di Commercio in attuazione della legge 31 dicembre 2009, n. 196 concernente la “Legge di contabilità e finanza pubblica”. Il decreto entrerà in vigore il 1° gennaio 2012 ed in particolare prevede l’estensione della rilevazione SIOPE alle Camere di Commercio dal 1° gennaio 2012 per quanto concerne tutti gli incassi e i pagamenti effettuati. Pertanto a partire dal prossimo anno, gli uffici amministrativo-contabili dovranno iniziare ad applicare i nuovi codici gestionali, evitando l’adozione del criterio di prevalenza, e quindi provvedendo ad una identificazione puntuale per natura delle entrate e delle spese all’atto dell’incasso e del pagamento. La Camera di Commercio di Forlì-Cesena inoltre prenderà parte al progetto triennale promosso da Unioncamere e finanziato dal fondo perequativo per la sperimentazione di una metodologia tecnicocontabile idonea a rappresentare in modo rigoroso la situazione economico-patromoniale e finanziaria del sistema camerale. Lo scopo è quello di redigere come “Gruppo Sistema Camerale” un bilancio consolidato, in linea con le disposizioni contenute nella Legge n. 196/2009 e nello schema di decreto legislativo 15 aprile 2011 che prevedono l’obbligatorietà per tutte le PP.AA. individuate all’ISTAT di redigere un bilancio consolidato. Tale attività di consolidamento è altresì funzionale all’attuazione di quanto previsto all’art. 18 del D.Lgs. 23/2010 che ha riformato la legge n. 580/93 e che recita al comma 6: ”La partecipazione del sistema camerale agli obiettivi di contenimento di finanza pubblica può essere annualmente rideterminato, garantendo il conseguimento di tali obiettivi, secondo modalità anche compensative tra diverse tipologie omogenee di spese e tra le diverse Camere di Commercio e le loro Unioni Regionali e nazionale, con il decreto di determinazione del diritto annuale”. Pertanto il bilancio consolidato di sistema contribuisce a realizzare l’obiettivo più ampio di contenimento della spesa pubblica e può rappresentare uno strumento contabile in grado di creare trasparenza in quanto documento di rendicontazione ed accountability, oltre che uno strumento idoneo a verificare lo “stato di salute” del sistema ed i risultati complessivamente prodotti dall’impiego delle risorse per l’erogazione di 37 servizi e la realizzazione di interventi a sostegno dell’economia del Paese. L’obbligo di redigere il bilancio consolidato per gli enti camerali entrerà in vigore dal 2014 e sono previsti degli step di consolidamento intermedi. In particolare nel 2012 è previsto il consolidamento di azienda speciale, società in house ed altre società controllate significative; f) semplificare le procedure relative alla gestione economico-patrimonale dell’Ente attraverso la messa in campo di azioni di dematerializzazione di alcuni flussi documentali e la tenuta di alcuni registri obbligatori su supporto informatico nell’ambito degli uffici di supporto. Miglioramento della gestione delle risorse umane anche attraverso il pieno utilizzo di sistemi meritocratici di valutazione ed incentivazione del personale Le disposizioni di legge che vengono ogni anno reiterate e che determinano per le pubbliche amministrazioni una drastica riduzione dei propri organici impongono alla Camera di Commercio di perseguire politiche di miglioramento continuo e di valorizzazione del proprio personale. In particolare, il D.Lgs. n. 150/2010 in particolare richiede una revisione degli attuali sistemi di misurazione e di valutazione delle performance organizzative ed individuali. L’Ente camerale è tenuto ad adottare modalità e strumenti di comunicazione che garantiscano la massima trasparenza delle informazioni concernenti le misurazioni e le valutazioni della performance, metodi idonei a misurare, valutare e premiare la performance individuale e quella organizzativa, secondo criteri strettamente connessi al soddisfacimento dell'interesse del destinatario dei servizi e degli interventi. Nel 2012 pertanto l’Ente si prefigge di provvedere alla rielaborazione del proprio sistema di misurazione e valutazione delle performance del personale di modo che lo stesso diventi strumento di gestione del personale atto a fornire informazioni sistematiche utili per pianificare e realizzare interventi di sviluppo professionale, le carriere, la formazione, la mobilità in funzione di crescita professionale ed orientato a: rendere l’organizzazione snella e funzionale alle esigenze dell’utenza; accrescere il senso di appartenenza del personale all’organizzazione, per una maggiore responsabilizzazione e motivazione al perseguimento della mission; ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili, anche in un’ottica di risparmio della spesa pubblica; premiare le eccellenze all’interno della organizzazione. A tal fine il predetto sistema dovrà essere funzionale a: a) valutare le competenze possedute dal personale, anche ai fini della attribuzione della progressione economica; b) valutare le prestazioni, anche a scopo incentivante, mediante l’erogazione del compenso per la produttività e della retribuzione di risultato; c) valutare le aree di miglioramento, per pianificare interventi di formazione mirati a favorire la crescita e lo sviluppo professionale ed il grado di copertura del ruolo; d) valutare il potenziale del personale, per la individuazione delle figure che meglio possono ricoprire determinati ruoli nell’ambito dell’organizzazione. Altra leva fondamentale per la crescita professionale e per il miglioramento delle prestazioni e dei servizi 38 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 all’utenza è rappresentata dalla formazione. Dal 2011 la capacità di utilizzo di risorse da parte dell’Ente per formare il proprio personale si è drasticamente ridotta per effetto delle disposizioni normative in materia di contenimento della spesa pubblica: l’Ente pertanto farà in modo di impiegare una parte almeno pari all’85% delle spese stanziate in bilancio nell’anno 2012 per tale finalità. Verranno inoltre promossi interventi formativi volti ad incrementare la polifunzionalità del personale e quindi la flessibilità nell’impiego. Riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione alle imprese mediante la diffusione di modelli di servizio basati sulla telematizzazione delle pratiche e delle relazioni con l'utenza L’utilizzo di strumenti informatici e telematici da un lato consente una riduzione significativa dei costi per la pubblica amministrazione, dall’altro aumenta la democrazia dell’accesso ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione, rendendo possibile l’espletamento di adempimenti burocratici anche al di fuori dell’orario di apertura degli sportelli fisici e da qualsiasi postazione informatica in possesso dei requisiti minimi di operatività, con conseguente risparmio anche in termini di tempo per l’utenza. È quindi interesse prioritario dell’Ente proseguire l’attività di incremento del numero dei servizi fruibili mediante canale telematico. Per l’anno 2012 l’attività si focalizzerà sulla completa realizzazione del servizio di rilascio di certificato d’origine con procedura telematica. Si dovrà quindi fare in modo di agevolare l’utenza che intenda utilizzare i nuovi canali telematici per dialogare con la Camera di Commercio provvedendo alla elaborazione di istruzioni chiare e tempestive e disponibili in merito alle modalità di produzione di istanze, documentazione informatica o su supporto informatico in conformità alle disposizioni contenute nel D.L.gs. 30 dicembre 2010, n. 235 pubblicato sul supplemento ordinario n. 8 della Gazzetta Ufficiale n. 6 del 10 gennaio 2011, con cui è entrato in vigore il nuovo codice dell’amministrazione digitale che ridisegna il quadro normativo di riferimento in materia di accessibilità on line ai servizi, di formazione e trasmissione telematica e conservazione di dati, atti, dichiarazioni, istanze o comunicazioni nei confronti della pubblica amministrazione. Sul fronte dei servizi interni, poi l’Ente intende proseguire il progetto pluriennale di gestione documentale e valorizzazione archivio camerale alla luce delle disposizioni del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), con maggior utilizzo della Posta Elettronica Certificata (PEC), stesura e pubblicazione nel sito del manuale del protocollo, razionalizzazione e valorizzazione archivio di deposito e storico dell'Ente camerale L’obiettivo è quello di migliorare l’organizzazione documentale attraverso una serie di azioni che portino a gestire il documento informatico in quanto tale fin dalle prime fasi del suo percorso all'interno dell'Ente, a diminuire la circolazione della carta, a modificare, laddove necessario, il flusso documentale, diffondendo la fascicolazione e la conservazione a norma dei documenti, sia di quelli in origine analogici, sia di quelli prodotti o recepiti fin dall’inizio in formato digitale. Inoltre, tenuto conto delle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e delle norme di contabilità che prevedono, da un lato l’adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei rapporti fra pubbliche amministrazioni e fra queste e le imprese e dall’altro il contenimento della spesa, si cerca di incrementare l’utilizzo della PEC soprattutto in sostituzione della tradizionale Raccomandata. Sempre per quanto attiene le attività a rilevanza interna, verrà quindi ulteriormente implementata la 39 procedura di back office di trattazione della pratica telematica artigiana, per la sperimentazione della quale la Camera di Commercio di Forlì-Cesena è Camera pilota. Scopo del progetto è semplificare e migliorare l’efficienza del flusso documentale della pratica in entrata ed in uscita verso il mittente e gli altri soggetti destinatari della pratica. Si proseguirà poi l’attività di collaborazione con la Regione Emilia Romagna per mettere a punto alcuni interventi per semplificare gli adempimenti nei confronti dell’Albo delle Imprese Artigiane e per evitare duplicazioni nelle denunce da parte delle interessati. L’obiettivo che si vuole perseguire è quello di ridurre i tempi di iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane e di annotazione al registro delle imprese rispetto a quelli registrati quando era operante la Commissione Provinciale per l’Artigianato. Inoltre con le semplificazioni introdotte si intende ridurre gli oneri (in termini di bolli e diritti ed eventuali sanzioni) a carico delle imprese artigiane. Miglioramento della efficienza e della produttività dell'amministrazione L’incremento del numero delle pratiche telematiche indirizzate al registro delle imprese per effetto della entrata in vigore della Comunicazione Unica per la Nascita dell’Impresa e delle disposizioni in materia di SUAP, la soppressione di alcuni albi e ruoli tenuti tradizionalmente dalle Camere di Commercio e la sostituzione delle informazioni in essi contenute mediante inserimento nella banca dati R.E.A., oltre alle nuove procedure di iscrizione all’albo delle imprese artigiane stabilite dalla Legge regionale n.1/2010, comportano l’esigenza di riorganizzare ulteriormente i servizi anagrafico-certificativi in funzione dei nuovi processi di lavoro e della accresciuta complessità delle attività istruttorie. Scopo della integrazione è quello di aumentare la capacità produttiva (FTE) del personale disponibile per la trattazione di pratiche telematiche presso la sede di Forlì rispetto all’anno 2011, posto che viene richiesto agli enti camerali di “fare di più” con risorse sempre decrescenti. La predetta riorganizzazione dovrà altresì essere mirata ad un miglioramento delle prestazioni del servizio del registro delle imprese in termini di tempi di evasione delle pratiche: in particolare nel 2012 si intende ottenere una significativa riduzione dello stock di pratiche arretrate riscontrato al 31/12/2011 (al netto delle pratiche relative alla iscrizione da parte delle società dell’indirizzo di PEC che comporteranno per il mese di novembre un picco straordinario di diverse migliaia di pratiche) e raggiungere livelli di performance nei tempi medi di evasione entro i 5 giorni in linea con il dato nazionale. Miglioramento del ciclo di pianificazione e programmazione strategica e della trasparenza Nel corso del 2012 si intende dare compiuta attuazione agli istituti previsti dalla cosiddetta “Riforma Brunetta” in materia di pianificazione, programmazione, controllo e trasparenza, in modo coerente con le disposizioni contenute nel D.P.R. n. 254/05 concernente il regolamento di contabilità delle camere di commercio ed avvalendosi del nuovo strumento informatico messo a disposizione da InfoCamere per la gestione del ciclo della performance a partire dal mese di ottobre c.a..(SATURNO). Dovrà essere altresì completata la valorizzazione dei contenuti dell’area del sito camerale denominata 40 Relazione Previsionale e Programmatica 2012 “Trasparenza, valutazione e merito” con l’inserimento dei costi dei servizi, al fine di disporre di utili elementi informativi per indagini di benchmarking e per predisporre interventi di miglioramento continuo. Comunicazione, informazione, identità Incremento dell’efficacia nella comunicazione Nell’ottica di continuare nella strada intrapresa di diffusione dell’informazione relativa ad attività e servizi camerali, promuovendo in tal modo l’immagine stessa dell’Ente, secondo le linee strategiche indicate nel Programma di Mandato 2008-2013 dal Consiglio camerale, la Camera programma anche per il prossimo anno, seguendo un piano pluriennale, azioni mirate alla valorizzazione delle risorse profuse a sostegno dell’economia del territorio, azioni da un lato finalizzate ad esaltare la progettualità e gli interventi a favore del mondo imprenditoriale, dall’altro a consolidare e, per quanto possibile, a innovare i servizi erogati. È il caso dell’aggiornamento della struttura del Sito Internet, strumento attraverso il quale è possibile raggiungere il mondo imprenditoriale e l’intera comunità locale in tempi rapidi, completando le diverse aree in particolare legate alla Trasparenza; l’albo on-line, già realizzato, è un esempio di utilizzo del sito come mezzo per dare risalto alle procedure di evidenza pubblica, elemento dinamico che assolve un insieme di obblighi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, per ciò che riguarda la trasparenza, l’efficienza, l’efficacia e la pubblicità legale. La diminuzione, inoltre, delle risorse a disposizione per pubblicizzare funzioni istituzionali, iniziative ed eventi, considerata anche la necessità di limitare il volume della produzione cartacea, obbliga all’implementazione di tutte quelle azioni di pubblicizzazione mediante l’invio di newsletters e informative on line basate su piattaforme di Customer Relationship Management o attraverso i social network che costituiscono una delle forme più nuove delle Pubbliche amministrazioni per dialogare con il pubblico, al fine di accrescere la pubblicità di processi, servizi, scadenze e iniziative. Attività di comunicazione integrata legata al ruolo dell’Ente nella promozione del territorio, dalla sua istituzione ad oggi Rientrano nell’attività di promozione dell’immagine dell’Ente, e della sua funzione di raccordo tra il sistema delle imprese e la società attraverso l’esaltazione e la salvaguardia della specificità territoriale, le iniziative che saranno messe in cantiere per ricordare i 150 anni di storia della Camera di Commercio, nella prospettiva di guardare al futuro, al ruolo e funzioni che l’Ente sarà chiamato a svolgere per una sempre maggiore competitività del territorio. Potenziamento della Comunicazione Interna attraverso la rete Intranet Per dare attuazione al progetto, parallelamente al continuo aggiornamento del sito, si procederà a valorizzare la comunicazione interna con la realizzazione della rete INTRANET, per raggiungere l’obiettivo di facilitare la comunicazione fra gli utenti interni e agevolarne le attività. Tale attività, già iniziata con la progettazione della struttura della rete, vedrà il completamento di ulteriori fasi progettuali e strutturali relative alla revisione delle pagine di amministrazione, al completamento delle funzioni di report statistici, con la realizzazione di alcune funzionalità caratteristiche della intranet e con la formazione di tutti gli utenti interni. Il progetto continuerà ad essere realizzato dal gruppo di lavoro già istituito per la gestione del Sito web composto da rappresentanti degli uffici Informatica, Stampa e URP, in collaborazione col Cise. 41 AZIENDA SPECIALE C.I.S.E. La promozione del tema e degli strumenti dell’innovazione ed il supporto in quest’ambito alle imprese del territorio sono forniti al territorio attraverso la progettualità e l’operatività dell’Azienda speciale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, CISE – Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico. L’attività di CISE si sviluppa lungo quattro direttrici, che rappresentano altrettante declinazioni del tema dell’innovazione quale fattore chiave per la competitività delle imprese e del territorio: innovazione tecnologica sviluppo sostenibile – ambiente responsabilità sociale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni informatica. Attraverso l’Osservatorio Innovazione e il datawarehouse SIMET, CISE pubblica l’annuale Rapporto provinciale sull’Innovazione, al fine di supportare i processi di policy-making locali con informazioni qualitative e quantitative. Il servizio Tutoraggio Innovazione offre supporto a progetti innovativi lungo le diverse fasi del loro sviluppo, dalla generazione dell’idea alla sua realizzazione, in collaborazione con altri centri di competenza e mettendo in rete le imprese del territorio. Il Punto UNI di diffusione consente agli operatori del territorio di consultare gratuitamente norme tecniche volontarie, promuovendo standardizzazione ed interoperabilità globale delle soluzioni innovative. La Scuola EMAS ed Ecolabel offre occasioni di aggiornamento e formazione su temi della Green Economy, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alle fonti energetiche rinnovabili, mentre il supporto diretto alla risoluzione di problematiche incontrate dalle imprese o alla esplorazione di opportunità su questi temi è assicurata dall’Help-Desk Ambiente. Dal 2000, con il marchio Lavoro Etico, CISE è Ente di formazione e certificazione accreditato per lo standard SA8000, per la gestione socialmente responsabile delle imprese. Da questa esperienza, è nato il sistema di riconoscimento Impresa Etica, dedicato alle PMI, improntato al miglioramento continuo e partecipato dai diversi stakeholders. Le competenze in tema di responsabilità sociale e di certificazione hanno dato vita al progetto di Certificazione di Innovazione Responsabile UGO, che impone requisiti di gestione ed apertura alle parti interessate dei processi di innovazione delle imprese, per garantirne un positivo contributo alla qualità della vita. Per la promozione dell’offerta turistica del territorio, in collaborazione con altri soggetti del territorio, CISE ha attivato il sistema di certificazione In Famiglia che può essere adottato dalle imprese di ricezione turistica orientate alle famiglie con bambini. 42