Capitolo 2 L’impresa come cliente Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 La criticità degli acquisti 1. Il peso degli acquisti sui costi totali dell’azienda 2. L’impatto degli acquisti sulla qualità del prodotto, sull’efficienza del processo produttivo e più in generale sulla soddisfazione del cliente a) Benefici di riduzione costi (efficienza di costo) b) Benefici dall’aumento dei ricavi (efficacia di mercato) 2 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Il costo degli acquisti 1.il prezzo 2. costi causati dalla transazione: logistici, amministrativi 3. costi di relazione per mantenere il rapporto(visite, ricerche) 4. costi di struttura (sistemi informativi; strutture logistiche) 3 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 100%= vendite totali 80-85 70-85 80 50 40 Computers e pc Consumer electronics Auto Farmaceutico Servizi Costi beni e servizi acquistati 4 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Il ruolo della funzione acquisti A seconda della cultura e dell’orientamento gestionale dell’azienda si riscontrano tre dimensioni attribuite alla funzione acquisti: 1. Efficienza di costo: minimizzare i costi 2. Sviluppo. Sfruttare la “risorsa” fornitore 3. Organizzare e coordinare sinergicamente la rete di fornitura 5 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 I comportamenti decisionali nell’approvvigionamento 1. Gli obiettivi d’acquisto 2. Le fasi del processo di acquisto 3. I ruoli coinvolti nel processo d’acquisto 4. I fattori di influenza 5. Le diverse situazioni d’acquisto per problematicità, novità e incertezza e percezione del rischio. 6 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Gli obiettivi d’acquisto 1. D’azienda 2. Della funzione 3. Del singolo Le fasi Il modello di Sheth 7 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 I ruoli 1. Iniziatori 2. Influenzatori 3. Compratori 4. Decisori 5. Controllori 6. Utilizzatori CENTRO D’ACQUISTO 8 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 I fattori di influenza Il modello di Webster/Wind fattori ambientali fattori organizzativi fattori del centro d’acquisto fattori individuali 9 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Situazioni d’acquisto in funzione del grado di novità si distingue tra: • nuovo acquisto • riacquisto modificato • riacquisto invariato 10 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Situazione di nuovo acquisto L’acquirente ha scarsa esperienza e familiarità nei confronti del prodotto acquistato. Sono necessarie molte informazioni e ci sono numerose alternative che vengono prese in esame prima di giungere alla decisione finale. Il tempo necessario prima di percorrere tutte le fasi del processo d’acquisto può essere lungo. 11 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Situazione di riacquisto modificato L’acquirente ha già maturato una certa esperienza e conosce le alternative esistenti sul mercato. Tuttavia alcuni elementi dell’offerta si sono modificati (es. prezzo, caratteristiche tecniche, presenza di fornitori alternativi precedentemente non operanti sul mercato), cosicché è necessario assumere alcune informazioni e procedere a confronti tra prodotti alternativi. Ciò richiede tempo, anche se in misura minore rispetto a quanto accade nel caso di un nuovo acquisto. 12 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Situazione di riacquisto invariato E’ la situazione meno complessa: all’acquirente sono note tutte le caratteristiche fondamentali del prodotto, conosce le alternative presenti sul mercato e può compiere la propria scelta senza grande difficoltà e in poco tempo. L’acquisto del prodotto segue solitamente procedure di tipo abitudinario. 13 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 In funzione dei problemi che si pongono all’azienda acquirente quando intende utilizzare il prodotto • problemi di routine • problemi di procedura • problemi di performance • problemi “politici” Di conseguenza: quanto più l’acquisto è caratterizzato da elevata novità e pone problemi di natura “politica”, tanto più difficile lunga e laboriosa è la gestione del processo d’acquisto. 14 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Novità e problematicità degli acquisti industriali 15 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 I rapporti con i fornitori Come nelle vendite, nei mercati business esiste concentrazione anche sul fronte degli acquisti 1. Crescente outsourcing 2. La riduzione del numero dei fornitori 3. La tendenza alla partnership I fornitori come fabbrica estesa 16 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Le strategie di approvvigionamento Vi sono tre orientamenti alla gestione degli approvvigionamenti 1. Buying orientation 2. Procurement orientation 3. Supply management orientation 17 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Buying orientation (orientamento alla transazione) Obiettivo: minimizzare i costi di acquisto Prodotto: commodity Parco fornitori: ampio Strategia: multiple sourcing Relazione: Adversarial Periodo: anni ’70 18 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Procurement orientation Orientamento all’approvvigionamento Obiettivo: massimizzare la qualità e la soddisfazione del cliente in termini di total quality management Prodotto: elementi materiali più immateriali; adattamenti Parco fornitori: selezionato Strategia: cooperativa Periodo: anni ’80; toyotismo; just in time; lean production 19 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Supply management orientation Obiettivo: soddisfazione congiunta del cliente finale Prodotto: soluzione Parco fornitori: estremamente selezionato Strategia: Parallel o dual sourcing; talvolta single sourcing Relazione: integrazione tecnico-operativa; integrazione strategica Periodo: anni ’90-oggi 20 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Verso l’orientamento “supply management” e relazioni evolute cliente-fornitore In uno scenario sempre più globale e competitivo si rilevano alcuni aspetti strategici rilevanti per le imprese che costituiscono il presupposto allo sviluppo di relazioni evolute di fornitura: la centralità della customer satisfaction (tempo e gestione congiunta di differenziazione e bassi costi) produzione e tecnologia come leve strategiche importanza della catena clienti-fornitori per il valore di ciascun business 21 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Le imprese clienti devono rispondere a: varietà e personalizzazione dei prodotti richiesta dal mercato; accorciamento del ciclo di vita dei prodotti; alta qualità intrinseca richiesta; tempi di consegna decrescenti; Ispirandosi ai World Class Manufacturers devono rivedere la supply chain per maggiore efficienza e flessibilità. In particolare, rivedono i rapporti di fornitura in linea con le esigenze di manufacturing integrato e con l’integrazione flessibile della supply chain 22 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 I principi alla base del modello evoluto La cooperazione nel business La condivisione del rischio Oggetto dello scambio = insieme di competenze attuali e potenziali Da: - trattative annuali - centralità prezzo - contratti di breve termine - multiple sourcing - minaccia di acquisto fornitori - acquisti tattici A: - continua interazione - centralità qualità e competenze - relazioni lungo termine - dual o single sourcing - outsourcing e co-makership - gestione strategica acquisti 23 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Le relazioni evolute cliente-fornitore 1. La logica di base 2. Politiche e strategie per la realizzazione di relazioni evolute 3. Percorsi attuativi 4. Impatto sull’organizzazione/problemi 24 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 1. La logica di base * da una logica di prodotto ad una logica di servizio * cooperazione nel business e coerenza strategica * condivisione dei rischi e dei costi delle iniziative congiunte * durata e frequenza delle comunicazioni *orientamento al problem solving * quadro contrattuale di lungo termine * monitoraggio costante del processo * rapporto di media esclusività 25 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 2. Politiche e strategie per la realizzazione di relazioni evolute Riduzione del numero di fornitori * attraverso una riduzione della categoria merceologica e lo sviluppo del dual o parallel sourcing * con la standardizzazione per ridurre la varietà di componenti da acquistare e dunque il numero di fornitori * creando livelli di fornitura 26 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Local sourcing versus global sourcing * si ricerca il fornitore eccellente su scala globale * contemporaneamente si accede a cluster di fornitori localizzati vicino ai centri produttivi per sinergie di trasporto Fornitori come patrimonio aziendale * si valutano i fornitori in un’ottica di lungo periodo * si attivano metodi di valutazione e selezione come tecniche di natura strategica 27 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Sostituzione delle scorte con le informazioni Si investe in tecnologie informatiche per ridurre le scorte e ottimizzare gli scambi attraverso lo scambio informativo Fornitori come fabbrica estesa Si attuano processi di integrazione e di coordinamento: * integrazione organizzativa con formalizzazione compiti, sincronizzazione attività * integrazione informatica * integrazione culturale (autonomia o assimilazione) 28 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Monitoraggio del mercato finale Si crea un sistema di feed-back del mercato finale che è quello che “tira” tutta la catena Standardizzare i processi operativi e concentrarsi sul cambiamento Si standardizzano le regole di comportamento, si ricorre ai piani e si lascia spazio al mutuo adattamento per l’attività di miglioramento dei processi e per l’integrazione lungo la dimensione tecnologica 29 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 3. Percorsi attuativi * Formazione e coinvolgimento del management * Coinvolgimento del personale di R&S, finance, legale, qualità e produzione * Sensibilizzazione del management del fornitore * Modifiche organizzative del cliente e del fornitore (strutture, meccanismi operativi) * Progettazione congiunta di modalità operative e di coordinamento * Progetto pilota e progetto globale 30 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Barriere al cambiamento nel cliente nel fornitore resistenze del management resistenze del management coinvolgimento personale acquisti adeguamento nelle piccole imprese difficoltà personale R&S mancanza professionalità carenza competenze adeguate sfiducia verso cliente difficoltà a superare sfiducia verso fornitore OCCORRE PROCEDERE NELLA SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE CONGIUNTA 31 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Tra le formule di sensibilizzazione vi è la maggiore responsabilizzazione data agli attori dei processi di acquisto che tendono a divenire direttamente responsabili della qualità, della manutenzione, della gestione, del miglioramento e dell’innovazione del prodotto e del processo produttivo. Si crea una funzione dedicata alla gestione dell’intero flusso di materiali Si diffondono modalità di lavoro per team I buyer passano da essere gestori di forniture a essere gestori di fornitori 32 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 33 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007