Rassegna del 23/02/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 23/02/2015
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
23/02/15 P. 7
Raccolta rifiuti fai da te con la card
Gazzetta Mantova
23/02/15 P. 7
Discarica abusiva nel piazzale
Nicola Corradini
1
2
23/02/15 P. 7
Un piano per i cestini rifiuti Sono 444 ma distribuiti male
3
23/02/15 P. 12
Medole, 87.800 euro annui di elettricità per i servizi comunali
4
Oggi l'interrogatorio di convalida per Antonio Muto
5
Invalido di settant'anni rimasto senz'acqua per la bolletta non pagata
6
RIFIUTI
Gazzetta Mantova
ENERGIA
La Voce Di Mantova
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
23/02/15 P. 9
ACQUA: SCENARIO
Giorno Bergamo-Brescia
23/02/15 P. IV
ENERGIA: SCENARIO
Corriere Della Sera Corriereconomia
23/02/15 P. 38
Elettricità e gas Addio bollette protette Ora la liberalizzazione gioca a tutto campo
Elena Comelli
7
Corriere Della Sera Corriereconomia
23/02/15 P. 39
L'Eni pensa a uno spin off delle attività Gas & Power
Corriere Della Sera Corriereconomia
23/02/15 P. 40
Record Puntati sul verde 310 miliardi Il Dragone guida la rivoluzione green
Elena Comelli
10
Sole 24 Ore
23/02/15 P. 13
Segnali di risveglio per il potere d'acquisto
Rossella Cadeo
12
Sole 24 Ore - Norme E
Tributi
23/02/15 P. 23
Il risparmio energetico è d'obbligo
Silvio Rezzonico,
Maria Chiara Voci
14
Sole 24 Ore - Risparmio E
Famiglia
23/02/15 P. 11
Offerte troppo convenienti? Sempre meglio controllare
Gabriele Petrucciani
16
23/02/15 P. 8
Abbatte il segnale e poi scappa
9
SEGNALAZIONI
Gazzetta Mantova
Indice Rassegna Stampa
17
Pagina I
raccolta rifiuti dai da te con la card
Tra pochi giorni debutteranno tre isole ecologiche: servirà una tessera. Telecamere per monitorare. II costo: 75mila euro
di NicolaGorradini
Dovrebbero entrare in funzione nel giro di un paio di settimane (quindi nei tempi previsti grosso modo dall'assessorato all'ambiente) le tre piazzole
ecologiche che risparmieranno parecchi disagi agli utenti
del centro che, per motivi di
orari di lavoro o altre ragioni,
non riescono a rispettare gli
orari di esposizione dei sacchi
di rifiuti del porta a porta. «Le
strutture dovrebbero essere
messe in posa prima del prossimo week end o al più tardi
all'inizio della settimana successiva - spiega l'assessore
Vanna Segala - Per metterle in
funzione occorre qualche giorno in più, il tempo di fornire ai
cittadini che la richiedono la
tessera magnetica che consente di fruire delle piazzole».
Amano amano che si avvicina la data dell'entrata in fun-
Lapiattaïo rrreadicemento , s;;IazzaleGramsei:quisorgeràtrapochigiorniunapiazzolaecologiea
zione delle piazzole ecologiche - un sistema già in funzione in molti centri per andare
incontro alle esigenze degli
utenti - il piano correttivo del
sistema del porta a porta si arricchisce di particolari che
chiariscono bene conce funzionerà. Va detto, tuttavia, che i
raccoglitori che verranno allestiti in piazzale Granisci (dove
si può già vedere la piattaforma, a poca distanza dalla centralina dell'Arpa), sul lungolago Gonzaga (nell'area del parcheggio a ridosso del muro
che lo separa da piazza Arche)
e nella palazzina di proprietà
della Tea in piazza Virgiliana,
non vanno intesi come una sostituzione della raccolta differenziata porta a porta.
Per aprire i contenitori,
l'utente dovrà passare una tesserino magnetico da richiedere nei prossimi giorni alla società di Tea che si occupa di
trattamento e raccolta dei ri fiuti, vale a dire Mantova Ambiente. Questo perché Comune e azienda vogliono evitare
che le piazzole vengano intese
come un ritorno al vecchio si-
cittadini richiedenti le prime
tesserine il servizio delle tre
piazzole potrà entrare in funzione.
Ogni postazione avrà raccoglitori per sei tipi di rifiuto (gli
stessi del porta a porta, ovviamente) e potrà essere utilizzata in qualunque momento.
Verranno anche installate delle telecamere per disincentivare non solo atti di vandalismo
ma anche l'accumulo di sacchi dei rifiuti abbandonati vicino alle postazioni se queste sono in temporanea inattività
(magari perché sono piene).
Il costo per allestire le tre postazioni (quelle in piazza Virgiliana saranno invisibili) è di
75mila euro circa. Non è escluso che in futuro venga aperta
un'altra postazione, forse in
viaVisi.
La palazzina di Tea in piazza virgiliana : anche qui ci sarà una piazzola
stema dei cassonetti (che tra
gli utenti ha ancora una fetta
di sostenitori). La tessera dovrà essere richiesta agli uffici
di vicolo Stretto e arriverà direttamente a casa. Solo quando inizieranno ad arrivare ai
Si parla di noi
Pagina 1
BORGO ANGELI
Discafica abusiva nel piazzale
Cumuli di vecchi mobili e anche un'auto rotta vicino ai giardini
Pezzi d'armadio, elettrodomestici, sedie e altri pezzi del mosaico di oggetti familiari che
ogni giorno vediamo nelle nostre case. Ma vedere l'arredamento di una casa accumulato ai bordi della pubblica via piazzale Primo Maggio, di
fronte all'ingresso del parco
pubblico di Borgo Angeli alle
spalle dell'ex pastificio Zanellini - è tutta un'altra cosa. Eppure da alcuni giorni quello che
sembra essere il risultato dello
svuotamento di un appartamento è in bella vista in un an-
golo del pur ampio piazzale
trasformato, almeno in quel
punto, in discarica a cielo aperto.
Diversi abitanti del quartiere lo hanno notato, naturalniente. Impossibile che chi ha
ammassato la roba sull'asfalto
abbia concordato con Mantova Ambiente (la società del
gruppo Tea che si occupa di rifiuti) il ritiro dei rifiuti ingombranti. L'azienda, quando
chiamata,
concorda
con
l'utente il giorno e passa
all'ora stabilita per portarsi via
tutto. Invece il cumulo è lì, secondo le testimonianze dei residenti, da diversi giorni.
Il materiale è stato accumulato vicino ad un'auto
"misteriosamente" parcheggiata da mesi nel piazzale senza che alcuno possa utilizzarla, visto che le sono stati smontati dei pezzi, come una delle
ruote anteriori. Le discariche
abusive iniziano a formarsi in
questo modo. A poche decine
di metri, poi, dal cortile dell'ex
pastificio, ancora pieno di rifiuti.
Vecchio mobilio e un'auto abbandonata da mesi a Borgo Angeli
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Si parla di noi
Pagina 2
PULIZIA NELLE STRADE
piano per 1c e stini ri+ fiuti
distribuiti male
Non solo piazzole ecologiche.
Il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani sta iniziando a cambiare conformazione rispetto a vecchi bidoni
grigi che fino a un paio di anni
fa si trovavano quasi in ogni
angolo di strada. Se nei giorni
scorsi ha preso il via un nuovo
servizio nel centro storico (zone A e B come viene diviso il
cuore della città sulla base degli orari di raccolta dei rifiuti
porta a porta), quello delle
"ecomobili" che girano per
raccogliere i rifiuti delle utenze non domestiche in orari diversi a quelli canonici, via Ro-
ma sta ragionando su come
sfruttare meglio i cari e vecchi
cestini dell'immondizia che si
trovano lungo le strade.
Cestini che, da quando sono
spariti i cassonetti, sono diventati l'unico posto dove il passante può buttare una cartaccia se non vuole mettersela in
tasca o fare il maleducato. Ma
sono divenuti anche un contenitore improprio per sacchetit
delle spazzature vecchio stile.
«In centro sono 444 - spiega
l'assessore Segala - ma non
sempre sono distribuiti in modo congruo. Cercheremo di
porvi rimedio».
IiuavJlo rifW i tai du le cuu tri evd
Rifiuti
Pagina 3
Medole, 87. 800 euro annui di elettricità per i servizi comunali
MEDOLE - Il Comune ha assunto l'impegno di spesa per
87.800 euro per fare fronte al
pagamento annuale dei servizi
erogati dalla compagnia telefonica Enel Servizio Elettrico
Spa, per la fornitura di energia
elettrica. La relativa imputazione ai diversi capitoli del bilancio dell'Ente locale prevedono
una ripartizione per 60mila eu-
ro relativa al consumo di energia elettrica per il servizio della
pubblica illuminazione, altri
8.300 euro andranno a coprire
la spesa per la fornitura di energia elettrica degli impianti
sportivi, 7.050 euro per l'energia elettrica necessaria al funzionamento della scuola media, 7mila euro per la palestra
della scuola media, 3.500 euro
per la scuola materna, 1.700
euro per la sede comunale e 250
euro per la fornitura di energia
elettrica e riscaldamento dei locali che sono concessi in locazione all'Istituto Carantani.
L'origine della spesa è comunque costituita da un apposito
contratto tra l'Enel Servizio
Elettrico Spa e il Comune, con
il gestore che comunque da par-
te sua è tenuto a esercitare, prima di emettere la relativa bolletta di pagamento, una accurata serie di controlli tecnici
interni, ad esempio sull'efficienza dei contatori pubblici e
sulla regolarità degli addebiti,
che danno all'Ente locale la garanzia della verifica, della causa legale e della giustificazione
della relativa spesa. (P.Z.)
S.Giato,,oaonsegnali i mini alloggi
Energia
Pagina 4
•
l nterrogato
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È fissato per oggi l'interrogatorio di garanzia di Antonio
Muto (nella foto a sinistra), il
costruttore tornato in carce-
re mercoledì sera per ordine
della Dda di Brescia nell'ambito dell'inchiesta Pesci.
Se per gli investigatori il costruttore sarebbe «certamente uno dei più affermati imprenditori edili operanti in
Politica locale
•
d con al da
i
provincia di Mantova, protagonista di una rapidissima
ascesa professionale e sociale, grazie alla quale ha intessuto una fitta serie di rapporti coti numerosi amministratori locali e altri rappresentanti delle istituzioni (con i
quali, per il vero, ha intrattenuto anche plurimi rapporti
illeciti, come emerso nel cor-
v
i
so dell'indagine», per il suo
legale Mario De Bellis l'ordinanza non contiene elementi tali da stabilire le responsabilità ipotizzate. Oltre al costruttore, che era ai domiciliari nella villa di Buscoldo,
mercoledì sera sono tornati
in cella anche altri indagati
che il gip di Mantova Matteo
Grimaldi aveva posto ai do-
•
Muto
miciliari, senza convalidare
il fermo e dichiarandosi incompetente. Sono tornati
dentro Gaetano Belfiore, 23
anni di Brescello (Reggio
Emilia) - fidanzato della figlia di Nicolino Grande Aracri - Rosario Grande Aracri,
59 anni di Brescello, Salvatore Grande Aracri, 28 anni di
Brescello - fratello e nipote
del bosso di Cutro - e Moreno Nicolis, 59 anni di Verona.
Tra i destinatari degli ordini di custodia cautelare anche l'imprenditore edile di
Pietole Antonio Rocca, 44 anni, uscito dal carcere solo lunedì scorso. Per novantasei
ore si era reso irreperibile,
era senza cellulare e neanche la moglie era riuscita a
contattarlo. Venerdì pomeriggio si è costituito. La moglie, pure indagata, sarà invece sentita domani.
Pagina 5
Invalido dí set t' i
rimasto senz'acqua
per la bolletta non pagata
- CLUSONE D'I5E0 -
E RIMASTO per tre giorni e
mezzo senza acqua e quindi senza
potersi riscaldare, lavare e senza
poter cucinare. Tutto a causa di
una bolletta del 2013 pagata in ritardo. Nessuno lo ha avvistato
che il servizio, idrico gli sarebbe
stato sospeso . E accaduto a Clusane d'Iseo al 70enne Bruno Faifer
(nella foto assieme alla figlia), invalido al 100 per cento perché privo
di entrambe le gambe. Faifer, che
vive sul monte Dossello in una appartamento al primo piano, da solo non può uscire e per farlo deve
aspettare l'aiuto delle figlie e dei
generi.
«ALLE SOCIETÀ municipalizzate vorrei lanciare un appello dice Faifer - ovvero vorrei chiedere una maggiore attenzione per
noi disabili . Pur avendo pagato
tutte le bollette del 2014 e del
2015 e quelle precedenti, per 150
euro circa mi sono visto rimuovere il contatore . Nessuno mi ha avvisato e. Né per telefono né di persona quando me lo hanno levato.
Se ne è accorto il giorno dopo mio
genero quando ha controllato perché non avevo l'acqua. Io non posso scendere le scale. Eppure quando hanno asportato il congegno
martedì scorso attorno alle 12 ero
in casa. Non esco mai. Inizialmente ho pensato a una sospensione
temporanea, poi ho capito che
c'era qualcosa. Ma non dovrebbero garantire un servizio minimo
di erogazione ? Io sono fortunato.
Ho figlie e generi amorevoli. Ma
chi è solo come fa?».
M. P.
Acqua: Scenario
Pagina 6
Svolte È polemica sul disegno di le 6® e sulla concorrenza che imporrà il passaggio al mercato a 27 milioni di utenti
Addio bolletteprotette
Ora laliberallz
one ocaatutto campo
Rivoluzione fissata entro il 2018. Ma'Authority chiede un percorso di uscita senza date fisse
DI ELENA COMELLI
ddio alla super-protezione delle bollette. Il
regime di doppio mercato
libero e tutelato
sparirà entro il 2018. Il disegno di legge esaminato venerdì
20 nel Consiglio dei ministri conferma che nel giro di 34 mesi i
clienti rimasti ancora sotto l'ombrello della maggior tutela dell'Authority per l'energia dovranno scegliere un operatore e migrare nel mercato libero, sia per
l'elettricità sia per il gas.
Il superamento del regime di
maggior tutela «non è un processo che si possa fare dalla sera alla
mattina
frena Guido Bortoni,
presidente dell'Authority per
l'energia
. Per questo, nel nostro piano quadriennale si parla
di una roadmap per il suo superamento, fino alla completa emancipazione del cliente finale». In
pratica, l'Authority concorda sul
fatto che alla lunga si dovrà uscire
da questo mercato a due velocità,
ma prevede un'uscita a tappe,
molto più diluite di quelle previste dal governo. «Credo che il metodo migliore non sia quello di
fissare una data, lontana o vicina,
ma di identificare un percorso di
Energia: Scenario
uscita», spiega Bortoni. Resta il
fatto che un cliente elettrico su
quattro ha già compiuto questo
passo, ben 9 milioni su 36 di utenze complessive, di cui 6 milioni di
clienti domestici e 3 di piccole imprese. La quota di clienti elettrici
che ogni anno cambia fornitore,
pari a circa al 10%, risulta allineata a quella dei Paesi europei più
dinamici, in base a uno studio di
NomismaEnergia.
11 mercato del gas, invece, è
meno dinamico: su un totale di
quasi 21 milioni di clienti, solo 3,
pari al 15%, sono sul mercato libero, di cui 2,2 milioni di famiglie. Il
presidente dell'Authority preferirebbe però accompagnare senza
coercizioni i consumatori in un
mercato spesso insidioso, dove si
possono incontrare operatori che
promettono risparmi e invece distribuiscono rincari in bolletta. In
effetti, dall'ultima relazione dell'Authority emerge che le famiglie passate al mercato libero
hanno pagato mediamente di più
rispetto al mercato di maggior tutela, del 16,7% nell'energia elettrica e del 7,9% nel gas. Proprio per
questo, le associazioni consumatori si schierano decisamente
contro l'abbandono del sistema
attuale: sia Federconsumatori che
l'Unione nazionale consumatori
sono contrarie alla riforma.
Sul fronte opposto ci sono
molti esperti del mercato energy.
Andrea Gilardoni, professore alla
Bocconi e fondatore della società
di consulenza Agici, è a favore di
un'eliminazione della tutela. «Nei
mercati più liberalizzati i prezzi
sono più bassi», rileva Gilardoni.
Sulla stessa linea Davide Tabarelli di NomismaEnergia. I consumatori sul mercato libero possono scegliere tra oltre 250 operatori per l'elettricità (quasi 300 per il
gas) e i piu attenti, secondo No-
mismaEnergia, riescono a cogliere offerte che permettono di risparmiare almeno 150 euro all'anno sulle due bollette. «Se oggi
fossero in vigore i vecchi meccanismi di calcolo, il cliente pagherebbe tariffe superiori del 20%»,
sostiene Tabarelli. Un incoraggiamento viene poi dall'Istituto Bruno Leoni, secondo cui con il nuovo sistema i prezzi scenderanno.
I Paesi con una regolamentazione meno pervasiva rendono
più dinamica la domanda, favorendo la riduzione dei prezzi, sostiene l'istituto in uno studio sul
mercato del gas, coordinato da
Lorenzo Castellani, con la collaborazione di Assogas. «I consumatori che realizzano i risparmi
dice lo studio
somaggiori
no quelli dei Paesi in cui il mercato è completamente libero e si è
affermato un sistema regolamentare che incentiva la concorrenza
e lo switching», cioè il cambio di
fornitore. Anche nel gas spiccano
Regno Unito e Irlanda, uno
switching superiore al 15% all'anno. L'Italia, registra un tasso attorno al 5%, la Francia al 4% e la
Germania all'8%. A pagare di meno il gas (tasse incluse) sono gli
Pagina 7
inglesi, con 5,62 centesimi di euro
per kilowattora equivalente. I
prezzi più elevati vanno di pari
passo con la mancanza di liberalizzazione: in Danimarca si pagano 11,28 centesimi per kilowattora e in Italia 9,09. La frequenza
nel cambio di fornitore dipende
dai vantaggi: se cambiare è complicato e si rischia di non avere ri-
Nel gas finora solo
il 5% degli utenti
domestici
cambiato fornitore
IN LEGGERA DISCESA
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Dati in eui z per megawattora
sparmi, i consumatori si muovono di meno. E' essenziale quantificare la convenienza. In Germania si possono risparmiare oltre
50 euro, in Belgio 20. Nel Regno
Unito, in Irlanda e in Olanda almeno 15 al mese. In Italia, a patto
di fare uno slalom fra le trappole,
al momento si può arrivare a un
risparmio mensile di 12 euro. Ma
c'è chi sta peggio di noi: in Francia
si arriva al massimo a 10 euro e in
Spagna, se va bene, ci si ferma a
cinque.
elecomelli
O RIPRODUZIONE RISERVATA
COME CI ALIMENTIAMO
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L'ONDA LUNGA DELLA CRISI
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Geotermica
Energia: Scenario
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L' i pensa
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l'Eni. Lo scorporo delle attività Gas&Power, che includono sette centrali elettriche in
Italia con 5,2 gigawatt di potenza complessiva e 10 milioni
di clienti gas (8 milioni dei quali
italiani), oltre ai diritti di trasporto sui principali gasdotti
europei, potrebbe essere annunciato nel nuovo piano industriale, che il Cane a sei zampe
presenterà a Londra il 13 marzo. Ma per ora è soltanto
un'ipotesi, su cui il numero uno
dell'Eni Claudio Descalzi non
vuole fare commenti. Uno studio sullo spin-off sarebbe stato
messo a punto da Goldman Sachs, nella prospettiva di cedere
un'importante quota di minoranza, che potrebbe passare
nelle mani di F2i, secondo alcune fonti, o approdare in Borsa
nei primi mesi del 2016.
L'ipotesi di cessione della divisione perla generazione elettrica e i clienti finali scavalcherebbe così il progetto di cedere
Saipem, la società petrolifera di
cui Eni controlla il 43%, ritenuta
non più strategica, ma al momento invendibile, dato il crollo
delle azioni causato dall'interruzione del gasdotto South
Stream e dal calo del prezzo del
petrolio. Nel 2013 la divisione
Gas&Power ha prodotto ricavi
per 32 miliardi di euro e perdite
per 246 milioni (su cui hanno
pesato però svalutazioni per
1,68 miliardi), mentre nel primo
semestre 2014 ha registrato un
utile di 197 milioni. La cessione
nei primi mesi del 2016 consentirebbe di sostenere i divi-
Energia: Scenario
dendi Eni del 2015, che saranno ridotti per via del calo del
prezzo del petrolio.
Le attività di Gas&Power,
d'altra parte, non sono molto
compatibili con quelle di una
compagnia petrolifera vera e
propria, come ha fatto notare lo
stesso Descalzi qualche mese
fa, segnalando la necessità di
concentrare le attività del colosso energetico italiano sulle
attività di esplorazione e produzione, procedendo alla dismissione di comparti meno
redditizi, fuori dal core business. Per di più, in una situazione di sovracapacità, chi può si
disfa delle sue centrali, soprattutto se a gas come quelle dell'Eni. E' già successo con E.on,
che si è ritirata dall'Italia, cedendo il grosso del suo parco al
patron dello Sparta Praga, Daniel Kretinsky, che diventerà
così il quarto-quinto produttore
elettrico italiano. Gli 8 milioni di
clienti dell'Eni sono oltre un
terzo del nostro mercato del
gas.
ECO M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 9
Produzione Malgrado la crisi, le fonti pulite nel 2014 hanno attratto investimenti da primato
tali sul verde aio miliardi
Il Dragone guida la rivoluzione green
Seguono Stati Uniti e Giappone. Forte crescita dell'eolico ofshore e dei solare
Italia fanalino di coda: - 60%. Pesa il decreto spalma-incentivi per il fotovoltaico
DI ELENA COMELLI
on 310 miliardi di dollari
d'investimenti globali, le
fonti rinnovabili nel 2014
C hanno superato ogni
aspettativa. Il grande passo avanti
degli investimenti nelle energie
pulite, cresciuti del 16% rispetto al
2013 dopo due anni di stallo, è stato guidato dall'eolico offshore in
Europa e dal solare in Cina e negli
Stati Uniti, secondo il rapporto annuale di Bloomberg New Energy
Finance. Dieci anni fa, nel 2004,
gli investimenti nelle fonti verdi
erano a 60 miliardi. L'eolico e il solare sono cresciuti quasi in parallelo in termini di capacità annuale:
poco meno di 50 gigawatt le installazioni solari e 51 gigawatt quelle
eoliche, con la Cina, gli Stati Uniti,
il Brasile, la Germania e l'India i
cinque mercati più in crescita.
Ma quest'anno si potrebbe anche battere il record di 100 gigawatt installati, in base alle stime
di Michael Liebreich, capo di Bnef.
«La nostra previsione per il solare
nel 2015 è di 55 gigawatt d'installazioni globali, che potrebbero arrivare a 60, se i prezzi continueranno a scendere>, preannuncia
Liebreich.
Per l'eolico, la previsione di
Bnef è attorno a 58 gigawatt, di cui
55 onshore e 3 offshore. Liebreich
non è nemmeno preoccupato per
il crollo del prezzo del petrolio:
«La nostra idea è che l'impatto del
greggio a basso costo si sentirà
molto di più nel settore della mobilità sostenibile che in quello della produzione elettrica».
Il calo dei prezzi dei pannelli è
l'asso nella manica del fotovoltai-
Energia: Scenario
co, che al momento ha costi di produzione tra gli 11 e i 22 eurocent a
kilowattora, ben al di sotto del
prezzo dell'elettricità dalla rete in
diversi mercati, in base ai calcoli di
Deutsche Banlc. La banca tedesca
si aspetta per i prossimi tre anni
ulteriori cali del 5-15% l'anno. Di
conseguenza il costo di un impianto potrebbe scendere anche del
40% nel giro di 4-5 anni, diventando ampiamente remunerativo anche senza incentivi. In termini
d'investimenti, nel 2014 ha spinto
di più il solare, grazie alla sua crescente competitività: ha assorbito
quasi la metà degli investimenti
totali, con 149,6 miliardi di dollari,
in crescita del 25%. L'eolico ha segnato un record con 99,5 miliardi
di dollari e una crescita dell'11%.
In aumento del 10% a 37,1 miliardi
anche le spese nel comparto
smart technology, che include reti
e contatori intelligenti, accumuli,
efficienza e mobilità elettrica. Gli
investimenti in geotermia sono
cresciuti del 23% a 2,7 miliardi di
dollari.
stato un crollo degli investimenti
del 60%, a 2 miliardi di dollari, dovuto anche alla famigerata misura
spalma-incentivi per il fotovoltaico, che ha introdotto una grave incertezza e messo in fuga gli investitori. Per quest'anno in Italia, un
mercato ormai bloccato dalle normative più penalizzanti per gli
operatori, si prevedono tra 700 e
800 megawatt di nuove installazioni nel fotovoltaico e un centinaio di megawatt per l'eolico.
Lo scarso impatto del crollo del
prezzo del petrolio si vede invece
dal confronto fra le varie fonti in
Europa, dove ormai le energie rinnovabili dominano di gran lunga
fra gli impianti di nuova costruzione. Sulla potenza installata l'anno
scorso in Europa, quasi 27 gigawatt complessivi, la parte del leone l'ha fatta l'eolico con 11,8 gigawatt di nuova potenza (43,7%).
Segue il solare con 8 (pari al
29,7%). Poi viene il carbone al
12,3%, il gas all'8,7%, le biomasse
al 3,7% e l'idroelettrico all'1,6%.
Nessuna installazione nel 2014 per
il nucleare in Europa. Il peso delle
rinnovabili sul mix energetico europeo risulta ancora più evidente
considerando che nel 2014 sono
stati dismessi 7,2 gigawatt di centrali a carbone, 2,9 a gas e 1,1 a olio
combustibile. Dal 2000 al 2014, il
mix elettrico europeo si è completamente trasformato, sostiene uno
studio dell'European Wind Energy Association: l'eolico è passato
dal 2,4 al 14° e il fotovoltaico dallo
0,02% al 9,7%. Sole e vento insieme arrivano a 217 gigawatt di potenza e aggiungendo le altre rinnovabili, soprattutto l'idroelettrico, si arriva a 318 gigawatt di energie pulite, il 42% su un parco
elettrico europeo di 913 gigawatt
complessivi.
, F'elencomelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La carica degli investimenti nelle rinnovabili è stata guidata dalla
Cina, con 89,5 miliardi di dollari e
un balzo record del 32% rispetto al
2013. Negli Stati Uniti sono stati
investi ti quasi 52 miliardi, con una
crescita dell'8%, in Giappone 41,3
miliardi (+8%), in Canada 9 miliardi (+26%), in India 7,9 miliardi
(+14%), in Sud Africa 5,5 miliardi
(+5%). Modesto
solo l'1%
l'aumento segnato dall'Europa
(concentrato nell'eolico offshore),
malgrado in cifra assoluta i capitali investiti siano arrivati a 66 miliardi di dollari. In Italia invece c'è
Pagina 10
RITORNO ALLA CRESCITA
I nuovi investimenti globali
nelle energie rinnovabili
LA SFIDA DI WALL STREET
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Energia: Scenario
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Pagina 11
. Secondo Ref Ricerche nel biennio 2015-2016 la dinamica dei prezzi resterà poco mossa soprattutto per effetto del calo del greggio
degnali di risveglio per il potere d 'acquisto
Con l'inflazione ferma un recupero di 1,5 punti potrebbe tradursi in una risalita dei consumi
Rossella Cadeo
Ancora un anno di prezzi fermi, se non in discesa, dopo un 2014
chiuso con un rialzo impercettibile
(+0,2) e in vista di un 2o16 in riavvicinamento a quota+1p%. Secondale
elaborazioni di Ref Ric orche su datiIstat,l'intlazione nel 2o15 dovrebbe scendere dello o,1%, completando, per la prima volta nella storia della congiuntura italiana, un
biennio all'insegna del "rischio deflazione". Ma contribuendo-insieme ad elementi favorevoli su altri
fronti e al netto di qualche rischi oa creare le condizioni per una ripartenza dei consumi interni.
Effetto petrolio
«Si tratta di unfenomeno davalutare positivamente - commenta
Fulvio Bersanetti, economista di
Ref Ricerche - che discende sostanzialmente dal controshock
energetico. Infatti dopo quattro
annidi stabilità, la quotazione del
greggio ha messo a segno una discesa di entità eccezionale: tra luglio 2014 e febbraio 2015 il Brent è
passato dacircallo dollarialbarile a meno di 5o. Una brusca discesa le cui ragioni vanno ricercate
neifondamentali: offerta suimercati internazionali spiazzata dallo sviluppo dello shale oil negli
Stati Uniti, prospettive di un
maggiore ricorso alle fonti rinnovabili dopo l'accordo Usa-Cina
sul clima, conferma dei livelli
produttivi daparte dell'Opec, che
ha deciso di non intervenire a sostegno delle quotazioni».
A beneficare del crollo saranno
soprattutto icosti di trasporto (una
buona n otizia per l'Italiavisto che il
90% delle merci viaggia su gomma), anche se sul complesso dei
prezzi al dettaglio le conseguenze
dovrebbero essere mitigate rispettoall'entità della flessione del greggio. «Per quanto riguarda i carburanti - spiega Bersanetti - bisogna
ricordare che il 6o% del prezzo alla
pompa di un litro dibenzinarelnunera accise e Iva. Quanto all'energia elettrica e algas, si trattadimercatiormai sganciati daquelli p etroliferi,tantoèvero cheinquestafase
Energia: Scenario
stanno recuperando sia il Puri (il
prezzo dell'energia all'ingrosso
sulla Borsa elettrica) sia la quotazione spot del gas naturale. Sulle
imprese, ad esempio, più che per il
crollo delpetrolio, i costi della fornitura di energia dovrebbero ridursi nel 2o15 per effetto del provvedimento "taglia oneri" (Dl
91/14), dal quale sono attesi risparmiper oltre 6oo milioni di euro».
Iltrend negli aggregati
Assodati motivi evantaggi del calo
del petrolio, le previsioni di Ref Ricerche sull'inflazione nel prossimo biennio indicano che tutti i
principali aggregati dovrebbero
posizionarsi sui minimi storici.
I prezzi dei beni non alimentari ad
esempio dovrebbero crescere app enadello o,1%ne12o15 e dello 0,3 %
nel 2o16, anche sotto la pressione
della concorrenza da parte del
commercio digitale (che nel 2014
ha r aggiunt o un gir o d'affari di oltre
14 miliardi di euro, +25°o solo nell'ultimo anno) e dei ribassi nel segmento dell'elettronica di consumo. Per gli alimentari inflazione
Nella legge di Stabilità 2015,
come nella precedente, l'obiettivo
di medio-lungo termine del
pareggio di bilancio viene
vincolato una clausola di
salvaguardia. Se le misure non
centrassero l'obiettivo è previsto
un aumento delle aliquote Iva e
delle imposte indirette per12,4
miliardi nel 2016 (17,8 e 21,4
miliardi nel 2017 e nel 2018). La
vecchia clausola di salvaguardia
(3 miliardi per il 2015) sarà invece
disinnescata attingendo dai
risparmi della "spending" e dalla
revisione delle agevolazioni fiscali
sotto al punto percentuale( +o,po )
sianel2o15chene12o16, dopo un triennioditensionitra an damenti climatici sfavorevoli e rincari delle
materie prime.
Qualche tensione solo sulle tariffe pubbliche (A 1,4% e +1,5% nei
due anni considerati) dal momento che i tagli ai trasferimenti a favore degli enti locali dovrebbero tradursiin un rialzo dei tariffari di trasporti,rifiutie acqua potabile.
Consumi in crescita
«Pur in presenza di andamenti
moderati dell e retribuzioni - conclude Bersanetti-un'inflazionevicina allo zero potrà determinare
un consolidamento del potere
d'acquisto, che secondo le stime di
Ref Ricerche dovrebbe essere attestarsi intorno al punto e mezzo
percentuale. Le famiglie sono tornate a risparmiare, tuttavia una
parte delle maggioririsorse disponibili sarà presumibilmente destinata ai consumi finali, attesi recuperare dello o,5°io».
Ma ci sono anche altri elementi
che possono contribuire a una ripresa: l'indebolimento dell'euro,
che dovrebbe spingere ulteriormente l'export (già al record storico a fine 2014), l'allentamento
del rigore fiscale e le politiche
espansive adottate dal governo
con l'ultima legge di stabilità, le
misure diQuantitative easing della Bce che, riducendo tassi e costi
del debito dovrebbero rendere
più facile l'accesso al credito da
parte delle imprese e stimolare
nuovi investimenti.
Certo il recupero dei consumi
nonporterà alla situazionepre-crisi, mail percorso di risalita dovrebbe finalmente essere intrapreso.
Sempre che non volgano al peggio
alcuni rischi delle scenario attuale:
la clausola di salvaguardia (che potrebbe portare dal 1° gennaio 2016
l'aliquotadell'Iva agevolata al12%e
quella ordinaria al 240), i venti di
crisi sul Mediterraneo e in Ucraina, l'allarme Grecia, Paese verso il
quale l'Italia è esposta per oltre 40
miliardi di curo.
ORIPRODDZIONERISERVATA
Pagina 12
It trend
I prezzi al consumo in Italia: consuntivi e previsioni 2015-2016- Variazione % media rispetto all'anno precedente
Media comparto
-------------------------------------------------Senza energia
2013
2015
2016
------------------------------------------- -------------------------------------------
2014
Senza alimentari
ed energia
Generate
1.4
1.,?
2,0
2,4
Alimentari lavorati
Frutta e verdura
1,3
0,6
0,2
0,7
0,9
0,3 -4,1
0,7 -0,1 0,7 ; 0,9 0,8 0,8
5,2
0,5 0,9
2,5
¡
0,9 0,9 0,6
Alimentari
-- --- -- --- -- --- -- --- -- --- -- --- -- --- -i --- -- --- -- --- -- --- -- --- -- --- -- --- ---
Abbigliamento
Calzature
Beni non
Alimentari
----- ------- ------- ------- ------- --- --- --- --- --- --- --- --- --- --- --- --- --- --- --- ---
0,8
0,4
0,5
0,5
0,3
0,6
0,1
0,5
1-50,3 1,0
....................................................:........
Carburanti
Energia elettrica e gas
0,8
-1,6 -0,2 1,6
-2,1 -3,0 -4,0
-11,6 -7,2 -1,8
3,0
3,3
3,5
Energia
... ... ... ... ... ... ........... ... ... ... ... ... ...
Ristoranti e alberghi
'.La
Servizi personali
1.5
1,3
-1,5
Servizi
1,0
0,6 -1,5
1,0
0,8
0,5 ; _ 1.2 1,0 0,5
.....................................................:.........................................................
Autostrade, poste,
telefonia
Acqua, rifiuti
e trasporti
Tariffe
Pubbliche
4,9
4,3
2 4
2t)
1,4
2'8
15 2,5
----- --- --- --- -- --- --- --- --- --- --- --- --- --- --- -- --- -- ---
iì
Affitti
1,5
0,6
0,3
0,5
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat
Energia: Scenario
Pagina 13
L'efficienza non è più soltanto un obiettivo da incentivare: i vincoli di legge già in vigore e quelli in arrivo
II risparmio energetico è d'obbligo
Tre scadenze per gli impianti: nuovo libretto, caldaie a condensazione e termoregolazione
A CURA DI
Silvio Rezzonico
Maria Chiara Voci
L'obiettivo è migliorare l'efficienza energetica degli immobili, contenere i consumi, educare i cittadini a un uso più consapevole delle risorse. Ma in alcuni casi il traguardo si
raggiunge non attraverso un
percorso volontario, ma rispettando obblighi e scadenze imposte per legge, sia nazionale
che europea.
Dopo l'entrata in vigore il 15
ottobre 2014 del nuovo libretto
d'impianto termico - oggi deve
essere compilato secondo imodelli fissati dal Dm 1o febbraio
2014 ed è esteso anche ai condizionatori oltre che alle pompe
dicalore, alteleriscaldamento e
ai sistemi alimentati da fonti
rinnovabili - stanno per scattare, in Europa e in Italia, altre importanti disposizioni obbligatorie per il risparmio energetico: nel mirino soprattutto le caldaie e, più in generale, la
produzione del calore.
Le date
Laprimascadenzaè imminente:
dal 26 settembre di quest'anno,
per effetto della Direttiva europea Erp (Energy related Products - 2009/125/CE), anche conosciuta come Ecodesign,le caldaie non a condensazione, che
usano una tecnologia non efficiente, non potranno più essere
prodotte così come tutti quegli
apparecchi per il riscaldamento
e la produzione di acqua calda
sanitaria che superano determinati limiti di emissioni.
La seconda data da tenere a
mente è il31 dicembre 2016: dopo questo termine, sarà obbligatorio in tutti i palazzi e i condomini che hanno un sistema
di riscaldamento centralizza-
Energia: Scenario
to introdurre sistemi che consentono di realizzare la termoregolazione del calore e calcolare i consumi appartamento
per appartamento, come prescrive il Dlgs 102/2014 (che recepisce su questo punto quanto disposto dall'Europa).
In abbinamento ai requisiti
ErP, viene inoltre introdotta
in Ue una nuova etichetta
energetica obbligatoria: per
gli apparecchi di riscaldamento, riguarderà quelli fino
a7okW e prevede una classifi-
Le nuove caldaie
La direttiva si applica a tutti gli
apparecchi per riscaldamento
ambienti e produzione di acqua
calda sanitaria venduti nell'Ue
(come caldaie a gas o gasolio,
pompe di calore, cogeneratori,
scaldabagni, bollitori fino a
v
2000 litri): per ciascun appara- J
to, sono prescritti requisiti minimi di efficienza energetica.
Accade in periodo di crisi
Dopo un periodo di transizio- economica. Chi compra una casa
ne di due anni (il regolamento in uno stabile nuovo o risanato,
dell'Ecodesign risale al 29 set- corre il rischio divedersi
tembre 2013), la norma divente- addebitare le spese di
rà obbligatoria dal 26 settembre riscaldamento degli alloggi
2o15: oltre questa data, gli appa- ancora sfitti e nonvenduti Questo
recchi non conformi ai nuovi capita pervia di spe cifiche
standard non potranno essere clausole, in genere inserite nei
più realizzati.
contratti di compravendita: le
Ad esempio le caldaie tradi- spese ordinarie, riscaldamento
zionali (non a condensazione) a compreso, sono a carico di chi
camera stagna non potranno es- l'immobile lo abita (e non
sere più fabbricate, così come dell'impresa proprietaria delle
(già da agosto 2015) non potran- unità non ancora cedute).
no essere più prodotte caldaie
Dal punto di vista dellalegge, in
con pompe a bassa efficienza. assenza di giurisprudenza in
«A questo proposito - spiega materia, la via d'uscita potrebbe
Giorgio Bighelli, consulente di essere appellarsi al diritto del
e-training, la struttura di forma- consumatore che, avendo
zione tecnico-normativa del acquistato un immobile efficiente,
gruppo Vaillant - è però impor- sivede addebitare cifre diverse da
tante sottolineare che l'obbligo quelle promesse. Sotto l'aspetto
non riguarda direttamente il cit- tecnico, un consiglio arriva dagli
tadino, ma il produttore. Non installatori Come spiega
vanno fuori legge gli impianti Giampiero Bresolin di
più obsoleti che sono già pre- Domotecnica, se la centrale
senti nelle case. Così come, per termica è stataben concepita,
assurdo, se nel 2017 un cittadino dovrebbe essere possibile farla
volesse installare una caldaia funzionare in manieramodulare,
non a condensazione, ammesso aseconda della "chiamata" dai
che la trovi ancora sul mercato, singoli appartamenti.
potrebbe comunque farlo».
O RIPRODUZIONE RISERVATA
LInvenduto
za orra
cazione energetica da A++ a G
oltre ad informazioni sul prodotto, come la potenza o le
emissioni sonore.
Il conteggio del calore
L'obbligo (pena sanzioni pecuniarie) scatterà su tutto il territorio nazionale (le Regioni che
avevano introdotto scadenze
peculiari si sono adeguate allo
Stato almeno per la temporalità delle sanzioni) e riguarda solo gli impianti diriscaldamento
centralizzati. L'obiettivo è usare in modo intelligente la caldaia comune, determinando
ciascuno per sé la temperatura
degli ambienti con l'installazione di termovalvole e misurando (cioè anche pagando,
salvo una quota che resta di
condominio e viene ripartita
sui millesimi) il consumo di
combustibile per ogni unità.
A seconda del tipo di edificio,
cambiano le modalità di adempimento della misura. «Neivecchipalazzi- spiega infatti Giampiero Bresolin, esperto di Domotecnica, rete infranchising di
imprese specializzate in efficienza energetica - gli impianti
sono solitamente a distribuzione verticale, con diversi tubi che
dalla caldaia salgono neivari appartamenti e servono uno o più
caloriferi per piano. In questo
caso, è necessario installare un
ripartitore su ogni singolo calorifero. Ogni termosifone sarà
inoltre dotato ditermovalvole».
Più semplice, invece, e meno
oneroso, inserire i contabilizzatori nei palazzi nuovi, dove la
distribuzione del calore è orizzontale, appartamento per appartamento. «In questo caso conclude Bresolin-basta porre
un solo contacalorie a monte di
tutti i caloriferi».
O RIPRO DUZION E RISERVATA
Pagina 14
L'agenda
Energia: Scenario
Un libretto per ogni i mpianto
11 15 ottobre scorso è entrato in
vigore il nuovo libretto
d'impianto termico, che deve
essere compilato secondo il
modello fissato dal Governo (Dm
10febbraio 2014) o dalle Regioni
che hanno legiferato. L'obbligo di
libretto è esteso ai condizionatori
, alle pompe di calore, al
teleriscaldamento e ai sistemi
alimentati da fonti rinnovabili
Stop alle caldaie tradizionali
Per effetto della direttiva
europea Erp (Energy related
products - 2009/125/CE), anche
conosciuta come Ecodesign
saranno fuori legge (nel senso
che non potranno più essere
prodotte) le caldaie tradizionali
non a condensazione, così come
tutti quegli apparecchi per il
riscaldamento e la produzione di
acqua calda sanitaria che non
rispettano determinati limiti di
emissioni
Calore a consumo pertutti
Come prescrive il Dlgs 102/2014,
che attua una disposizione
europea, dopo questa scadenza
sarà obbligatorio in tutti gli
immobili che hanno un sistema
di riscaldamento centralizzato
introdurre sistemi che
consentono di regolare il calore e
calcolare i consumi di carburante
appartamento per
appartamento. Per chi non si
adeguerà, scatteranno sanzioni
(differenti in alcune Regioni
rispetto agli importi fissati a
livello nazionale)
Pagina 15
Offerte troppo convenie nti?
Se mpre meglio controllare
Quando si sottoscrive un
contratto bisogna analizzare
a fondo tutte le clausole
di Gabriele Petrucciani
Il cambio di un operatore telefonico. La
semplice attivazione del servizio di fornituradi
gas. O un contatore dell'energia elettrica che
nonè anorma. I casi in cui si può rimanere "vittime" di un comportamento illecito o di un
danno nell'ambito delle utenze domestiche o
della telefonia mobile possono essere i più disparati. Lo sanno bene le associazioni dei consumatori, che negli ultimi anni si sono fatte
promotrici di azioni legali nei confronti di colossicome Enelo Wind. Unesempio ci arrivala
Codici, il centro per i diritti del cittadino, che
l'anno scorso ha avviato una class action contro Enel per il risarcimento dei danni causati
dal calcolo dei consumip re sunti coni contatori
nonanorma; maanche daCondacons che, dopo la multa inflitta lo scorso gennaio dall'Anti-
trust aiprincipalioperatoridiretemobiliitaliani(1,75 milioniperTelecome 3ltalia, e 80o mila
euro per Vodafone e Wind) per l'attivazione di
serviziapagamento senzal'autorizzazione del
cliente, ha pubblicato sul proprio sito un modulo attraverso il quale chi è incappato nel raggiro può richiedere larestituzione dei soldipagati. Insomma, le forme di tutela non mancano. Maè sicuramente meglio prevenire che curare. E a volte basta un po' di attenzione in più
per evitare di cadere in qualche "trappola". Capita spesso, infatti, di sottoscrive un contratto senza conoscerne fino in fondo tutti i termini. «E invece bisogna essere consci di tutte
le clausole che sivanno a sottoscrivere - ammonisce Marco Rigamonti, responsabile tariffe di Segugio.it -. Nel mondo dell'energia e
del gas, per esempio, può capitare di imbattersi in offerte molto competitive, ma che alla
fine durano soltanto un anno. Ultimamente,
per esempio, si sta diffondendo la prassi di
unire ai contratti di fornitura dei servizi avalore aggiunto, come per esempio un'assicurazione sulla casa. In questi casi bisogna
sempre cercare di capire cosa succede quando la promozione si esaurisce».
E poi, è sempre bene prestare unap articola-
re attenzione ai costi, andando avedere se sono
previsti depositi cauzionali e spese di disattivazione o di recesso anticipato. «Anche nel
mondo della telefonia, sia fissa sia mobile, bisogna stare attenti alle offerte promozionali continua Rigamonti - . Ormai quasi tutti gli
operatori offrono dei piani tariffari a costo fissoe comprensividiunacertaquantitàdiminuti, sms e traffico internet. Maquando si superanoilimitidelpianotariffario sipaga». Suquesti
aspetti bisogna prestare molto attenzione.
Ci sono poi altririschiin cuipuò incorrereun
utente quando sottoscrive un contratto: è il caso dei disservizi da attivazioni, delle possibili
interruzionidifomituraodelladoppiafatturazione.«Intutti questi casi, comunque, i consumatori sono abbastanza tutelati - conclude
l'esperto di Segugio.it - in quando ci sono le
Autorithy dedicate, l'Autorità per l'energia e il
gas e l'Agcom(Autoritàperle garanzie nelle comunicazioni, ndr), che mettono adisposizione
degli utenti uno sportello per avviare tutte le
procedure del caso e ottenere quindi un risarcimento». E se laviadel"garante"nondovesse
portare a una conciliazione, allora si può sempre tentare la strada giudiziale.
RI PRODUZION E RISERVATA
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Energia: Scenario
I.._ . . .. .. .. .
Pagina 16
Abbatte il segnale e poi scappa
Nuovamente abbattuto nella notte un paio semaforico
dell'aiuola spartitraffico di viale Risorgimento, all'altezza della
caserma dei vigili del fuoco. L'automobilista è fuggito. il caso è al
vaglio della Polizia locale di Mantova.
AnroenYann i fnn di Vaoly
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Segnalazioni
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Rassegna del 23/02/2015