-MSGR - 14 PESARO - 1 - 26/08/15-N:
€1,20*
ANNO 137- N˚ 233
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Mercoledì 26 Agosto 2015 • S. Alessandro
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Tendenze
Tatuaggi, pentiti
in aumento
ma cancellarli
non è facile
Cinema
Cattivissimi
Minions
gli omini gialli
arrivano in sala
Champions
La Lazio si gioca
tutto a Leverkusen
Pioli scommette
sui gol di Lulic
Massi a pag. 21
Alò a pag. 25
Bernardini nello Sport
Austerità e crescita
La lezione
della Cina
e l’occasione
per l’Europa
Marco Fortis
L
a crisi cinese sta proiettando ombre pericolose
sul futuro dell’economia
mondiale, oltre che sulla
stabilità non solo economica
ma forse anche politica del gigante asiatico. I mercati traballano, le monete dei Paesi
dell’Asia e del Pacifico arretrano, la fiducia è ai minimi.
Gli stessi Stati Uniti rallentano, come segnalano gli indici
Markit di agosto, ed altri Paesi emergenti importanti come Russia e Brasile da tempo
non navigano (per ragioni diverse) in buone acque. C’è
chi, con riguardo ai ripetuti
cedimenti della Borsa di
Shanghai e di una eventuale
deflagrazione a catena della
“bolla” con gli occhi a mandorla, ha già riesumato lo
spettro del fallimento della
Lehman Brothers del 2008 e
relative conseguenze. A sua
volta la politica della Fed con
il rialzo dei tassi da tempo
preventivato potrebbe ora essere influenzata sia dalla situazione Usa sia dagli eventi
innescati dai mercati asiatici
nelle ultime settimane.
In questo scenario diventa
ancor più importante la capacità dell’Eurozona di fare
quadrato a difesa e a rilancio
della propria economia, che
certamente non potrà più giovarsi nei prossimi mesi del
traino dell’export verso le
economie dei Paesi Bric come è avvenuto tra il 2010 e il
2014. Il cambio favorevole
dell’euro rispetto al dollaro,
che pareva una manna, è in
risalita e comunque serve a
poco se i mercati mondiali
hanno meno capacità di importare.
Continua a pag. 20
Renzi: via Imu e Tasi per tutti
Il premier: nel 2016 aboliremo le tasse sulla prima casa, in Italia c’è una fiscalità esagerata
Sui migranti: salviamo vite anche se ci costa voti. Applausi al Meeting Cl, proteste a L’Aquila
`
Male le piazze asiatiche. Wall Street negativa dopo i rialzi
Immigrazione
Berlino sospende l’accordo di Dublino
e apre le frontiere ai profughi siriani
David Carretta
È
una decisione che potrebbe avere enormi ripercussioni su Grecia e Italia, dove sbarcano il maggior
numero di migranti. A pag. 11
Conti, Errante, Guasco e Piras alle pag. 2, 3, 11 e 12
Caso Mafia Capitale
toccherà a Gabrielli
bonificare il Comune
Un operatore di Borsa in Cina durante le contrattazioni (foto AP)
Pechino taglia i tassi, Borse euforiche
Prodi: la fragilità cinese è nei consumi
Flavio Pompetti
L’intervista
D
al lunedì nero, al martedì glorioso. Gli indici di Borsa in Europa hanno ripreso a volare
ieri. È stata la Cina, causa delle preoccupazioni che hanno affossato le trattative lunedì, a mandare i segnali positivi che hanno
permesso la riscossa.
A pag. 5
Relazione Alfano: «Gestione anomala»
Giubileo, il prefetto sarà il coordinatore
`
«Potrebbe essere una crisi
come quella Usa del 2008»
Cifoni a pag. 7
ROMA Per il consiglio dei ministri di domani, Alfano sta preparando quello che ha già battezzato il «pacchetto Roma».
Al prefetto Gabrielli verrà affidata la gestione di due vicende
calde dell’autunno: l’era post
Mafia capitale e il Giubileo. La
bozza del testo che Alfano porterà in consiglio dei ministri
parla della necessità di «misure correttive delle gravi anomalie e criticità riscontrate».
Canettieri e Menafra
a pag. 9
Scuola
In classe meno
prof del previsto
Lorena Loiacono
L
a scuola parte in salita:
potrebbero infatti mancare all’appello quasi
15mila docenti.
A pag. 15
Roma, travolta e uccisa a piazza del Popolo
Luca Lippera
N
essuna buca, pieno Centro,
strada non dissestata, pannelli per proteggere i pedoni, curva a gomito verso sinistra che invita a rallentare: via
Maria Adelaide, a due passi da
piazza del Popolo, strada di uffici e di palazzi umbertini, è l’ultimo posto di Roma dove ci si
aspetterebbe di dover raccontare una tragedia come quella accaduta ieri poco prima delle due
del pomeriggio. Cinque impiegati che tornano dalla pausa pranzo, un furgone che finisce all’improvviso sul marciapiede, una
donna di cinquantanove anni
schiacciata e uccisa.
A pag. 16
Cartelle Equitalia
caos e proteste
in tutta Italia
Michele Di Branco
L’
estate al tramonto porta
con sé l’ennesima coda
amara: quella dei contribuenti in fila alle Poste e al
Comune per ritirare gli atti per
tasse, bollette e multe non pagate. In questi giorni gli uffici pubblici delle grandi città (in particolare Roma, Milano e Napoli) sono presi d’assalto dai cittadini.
A pag. 17
TORO, DALLE STELLE
UN AIUTO NEL LAVORO
Buongiorno, Toro! Saturno
pianeta del faticoso dovere (voi ne
sapete qualcosa) è quasi alla fine
dello Scorpione, ma può ancora
mettere in discussione qualche
associazione di vecchia data.
Partono invece benissimo, con la
protezione della fortuna di Giove,
le nuove relazioni professionali e
anche amorose. Questa Luna fa
miracoli. Ma ci pensate, per molti
questo mercoledì è come fosse il
primo giorno d’estate. Auguri!
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 33
-TRX IL:25/08/15
23:08-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 26/08/15-N:RCITTA’
2
Primo Piano
Mercoledì 26 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
La svolta di Renzi:
«Via Imu e Tasi
per tutti dal 2016»
E sferza la sinistra
`Intervento al Meeting: «Le critiche alle riforme? Non siamo
ai Telegatti. E una risata seppellirà i 500.000 emendamenti»
LA GIORNATA
dal nostro inviato
RIMINI Ripresa economica, tasse, risse e ritardi. Il gran tour di
Matteo Renzi sulla costa adriatica, tre città in sei ore, riprende
le fila della politica e mette sul
piatto i temi caldi per l’Italia e il
governo. Prima Rimini, poi Pesaro e L’Aquila, c’è tempo per
parlare di tutto. E così fa Renzi,
lasciando prudentemente da
parte la questione delle unioni
civili (siamo pur sempre al meeting di Cl) e i funerali di Casamonica. Il mondo avanza e l’Italia arranca? Colpa di vent’anni
dominati da berlusconismo e
antiberlusconismo, che hanno
«trasformato la seconda Repubblica in una rissa permanente
ideologica» e hanno messo «il
tasto “pausa” al dibattito italiano facendoci perdere occasioni
clamorose. Ora il nostro compito è di rimetterci a correre. E’
come se le riforme siano un corso accelerato per rimettere l’Italia in pari».
nel 2018 l’Irpef», elenca Renzi.
Qui, aggiunge, «non si tratta di
estrarre il coniglio dal cilindro
ma di garantire equità sociale».
E cita Michelangelo: «Quando,
davanti al David, gli chiesero come avesse fatto un tale capolavoro rispose: “Ho tolto quello
che c’era in più. Questo dobbiamo fare, ed è solo l'inizio». An-
LA RISSA CONTINUA
TRA BERLUSCONISMO
E ANTIBERLUSCONISMO
HA FATTO PERDERE
ALL’ITALIA OCCASIONI
PER VENT’ANNI
GIÙ LE TASSE
Si comincia dal fisco. «Eliminare la componente costo del lavoro dall’Irap è una cosa di buon
senso, ma ancora non basta. Il
prossimo anno togliamo Tasi e
Imu per tutti». Potrebbe sembrare una mossa alla Berlusconi, aggiunge il premier.
«C’è l’idea che il governo abbassi le tasse solo per il consenso e c’è un pregiudizio: chi fa il
premier è solo per garantirsi un
proprio futuro. Noi siamo abituati ai politici che stanno per
generazioni e invece noi dopo
due mandati lasceremo». Nel
frattempo il governo agirà sulla
leva fiscale: «Abbassare le tasse
è una scommessa che non si fa
solo un anno. Nel 2014 gli 80 euro, un intervento che rimane
per sempre, poi il costo del lavoro nel 2015, il prossimo anno togliamo Tasi e Imu. Poi nel 2017
l’Ires, la tassa sulle imprese oggi al 31% per portarla al 24%. E
QUANDO CHIESERO
A MICHELANGELO COME
AVEVA FATTO IL DAVID
RISPOSE: HO SOLTANTO
TOLTO QUELLO
CHE ERA DI TROPPO
SALVINI VUOLE
BLOCCARE IL PAESE
PER TRE GIORNI?
MA SE SONO
DUE DECENNI CHE LO
STANNO BLOCCANDO
che perché «la ripresa oggettivamente c'è, e i segnali vanno
colti. Siamo bravi a fare i Tafazzi, non è possibile che non vediamo i segnali di positività,
benché oggettivamente alla ripresa manchi una parte del
Sud».
L’AFFONDO
Il lavoro sulle riforme farà la
differenza. «L’Italia può giocare
un ruolo nell’Europa che cambia, ma a condizione che sia essa stessa a cambiare». C’è l’Italicum, che definisce «una rivoluzione». La legge elettorale «è il
primo tassello per riuscire finalmente a governare e non difendersi dagli assalti della minoranza o dell’opposizione». Bollata invece come una «discussione incredibile» quella relativa al Senato, alimentata da chi
sostiene che «se non c’è elezione diretta è a rischio la democrazia». Errore colossale, afferma Renzi: «Votare tante volte
non significa più democrazia.
Quello è il Telegatto. Moltiplicando le poltrone si fanno contenti quei politici, non gli elettori». Nessun timore per la mole
di emendamenti presentati dall’opposizione e dalla minoranza del Pd sulle riforme costituzionali: «Ci portano mezzo milione di emendamenti, una risata li seppellirà». Dice Renzi:
«Non ci faremo fermare da
qualche cultore del blocco»,
perché l’Italia ha bisogno di rimettersi in movimento.
E lancia un avvertimento a
Salvini: «Un politico vuole bloccare il Paese per tre giorni a novembre... ma sono vent’anni
che la stanno bloccando! E la risposta, invece, è rimetterla in
moto». E’ la «positività del reale» che vince sul «provincialismo della paura: l’Italia è tornata a crescere anche se lo 0,5%
ancora non basta» e resiste anche al crollo della borsa cinese.
«Se smettiamo di piangerci addosso il Paese può ripartire».
Claudia Guasco
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Il premier Matteo Renzi ieri al Meeting di Comunione e liberazione a Rimini (foto ANSA)
Senato, i ribelli dem in trincea
Grasso: avanti senza forzare
LA POLEMICA
ROMA Proprio non è andata giù agli
esponenti della sinistra Pd la frecciata di Matteo Renzi sulla riforma
del Senato («Più politica, meno politici»). Secca la replica di vannino
Chiti che del Senato elettivo è sempre stato il portabandiera.«Siamo
stati gratificati con battute da
avanspettacolo non all'altezza nè
del meeting di Cl nè del ruolo di
premier. Democrazia e voto dei cittadini non sono il Telegatto. Altro
che poltronificio: la nostra iniziativa determina la riduzione a 100 dei
senatori», ha detto Chiti all’Ansa.
Che poi ha proseguito: «Sono
stati respinti nostri emendamenti
per ridurre a 475 gli attuali 630 deputati. Così come è inutile aggirare
il merito delle questioni: Italicum,
capilista nominati, premier eletto
dai cittadini e senatori negoziati
nei consigli regionali determinano
squilibri. Renzi stesso aveva parlato mesi fa della necessità di pesi e
contrappesi: non al Telegatto ma
con una lettera pubblica a La Stampa».
Secondo Chiti, infine: «Va ricordato che la Costituzione è dei cittadini italiani, non dei governi, del
Parlamento o dei partiti».
Sul tema delle riforme ed in particolare di quella istituzionale si è
soffermato anche il presidente del
Senato, Pietro Grasso,che ha aperto ieri a Milano, assieme alla vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, la festa nazionale de L’Unità.
CAMBIAMENTI INELUDIBILI
«La semplificazione dell'iter legislativo è essenziale e le riforme che
vanno in questo senso sono ineludibili. Bisogna farle e farle presto»,
ha detto Grasso. «Per rubare una
frase al Manzoni, ”adelante Pedro
pero con juicio”. Dobbiamo fare
presto e bene», ha ribadito Grasso.
«Invito a trovare una soluzione politica per riuscire a superare quello che può essere un impasse, e
spero che non lo sia, sul profilo dei
numeri al Senato», ha aggiunto il
presidente del Senato riguardo al
tema dell’eliggibilità dei futuri senatori. Quanto al suo ruolo «il mio
compito è quello di far discutere,
fare votare, senza essere mai influenzato dalle mie idee personali.
Ero andato in politica pensando di
poter esprimere le mie idee, invece
dal secondo giorno sono diventato
presidente del Senato e da quel momento devo essere imparziale, e
state fiduciosi e tranquilli che lo sarò».
Critiche al premier anche dal
centrodestra. «Renzi dopo la pausa estiva è riapparso al Meeting
più presuntuoso e inconcludente
di sempre. È l'uomo senza identità
- ha sottolineato Renato Brunetta
di Forza Italia - Renzi è stato scelto
alle primarie del Pd ma a Rimini
non ha detto una sola cosa di sinistra. Ha trattato la sua minoranza
interna e le opposizioni che vorrebbero l'elezione diretta dei senatori come un unico fronte di mentecatti. Disprezza destra e sinistra».
B.L.
Pietro Grasso (foto OMNIMILANO)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’esordio da Cl tra gli applausi, poi le proteste a L’Aquila
IL CASO
dal nostro inviato
RIMINI Doveva essere la passerella
perfetta. Il debutto con applausi al
meeting di Comunione e liberazione, poi il progetto del viaggio in
cento teatri lanciato dal palco del
Rossini di Pesaro per spiegare alla
gente ciò che fa il governo, infine la
missione a L'Aquila ancora ferita
dal terremoto. Ma solo la prima
tappa fila liscia, tra strette di mano
e foto con le giovani volontarie di
Cl che gli offrono il programma
della manifestazione. Con un consiglio: «Tenga presidente, questo
fa miracoli».
Si riparte e il clima cambia. A
Pesaro una triplice contestazione
accoglie Renzi, ad attenderlo ci sono attivisti della Lega, i movimenti
che si oppongono alle trivellazioni
verifichiamo dopo un anno». Alla
fine per il premier la foto migliore
della gionata è quella di Rimini.
«Non volevo venire, lo dico con
franchezza - afferma dal palco non per un fatto ideologico. I miei
predecessori a Palazzo Chigi hanno sempre scelto di venire, qualcuno perché considerava questa come un'importante piazza politica
da non perdere».
E in effetti lo è: fuori dal salottino
degli incontri riservati c'è la fila,
del sottosuolo, rappresentanti del
mondo della scuola e i simpatizzanti 5Stelle. Sono duecento e inseguono il presidente del Consiglio
con urla, cori e improperi mentre
se ne va in auto.
CALCIO E AFFARI
E' solo un assaggio di ciò che accadrà poco dopo a L'Aquila, fuori dalla nuova sede del Comune si arriva
allo scontro. I manifestanti hanno
cartelli e striscioni, rifiutano un incontro proposto da Renzi e il premier tira dritto fino al Gran Sasso
Science Institute. Dove dice: «No
agli annunci choc, no agli annunci
show, no alle comparsate, no alla
spettacolarizzazione dell'Aquila.
Da qui al 31 dicembre siamo pronti
a firmare un patto, tu mi dici cosa
stai facendo come Regione, io ti dico cosa facciamo come governo.
Un impegno che vale due anni, lo
Gli scontri di ieri a L’Aquila (foto ANSA)
IL CAPO DELL’ESECUTIVO
ALLA PLATEA DI RIMINI:
«NON VOLEVO VENIRE...»
IN ABRUZZO SCONTRI
TRA LA POLIZIA
E I MANIFESTANTI
-TRX IL:26/08/15
Renzi incontra informalmente imprenditori, politici locali, gli sponsor del meeting come l'amministratore delegato di Ferrovie Michele Elia e i vertici di Cl. Il presidente di Federlegno Roberto Snaidero ne approfitta per chiedere
l'estensione del bonus per l'acquisto dei mobili, con il preside dell'
Università europea di Firenze Joseph Weiller si discute della partita
Fiorentina-Milan.
Accanto a Renzi c'è il suo braccio
destro Marco Carrai, tra gli ospiti
selezionati la neopresidente della
Rai Monica Maggioni. E a fare da
gran traghettatore tra gli stand l'ex
ministro Maurizio Lupi. Se Cl, come a Roberto Formigoni, non gli
ha concesso l'onore del palco, lui
con il premier al fianco si è preso la
scena.
C.Gu.
00:41-NOTE:RCITTA’
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 26/08/15-N:RCITTA’
3
Primo Piano
Mercoledì 26 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
Il premier e l’arma delle urne:
nessuna trattativa sull’agenda
È sempre più forte la volontà di regolare `La preoccupazione per la tenuta del Pd
i conti con opposizioni e minoranza interna sui territori: al via il tour nei cento teatri
`
IL RETROSCENA
ROMA Tanta ”liberazione” e poca
voglia di ”comunione” - almeno
con la sinistra del suo partito - nelle parole che ieri Matteo Renzi ha
pronunciato a Rimini dal palco
del Meeting ciellino, dal teatro
Rossini di Pesaro e al Gran Sasso
Institute dell’Aquila. Al rientro
dalla breve pausa estiva il presidente del Consiglio si leva dalle
scarpe più di un sassolino rilanciando il taglio delle tasse sulla
prima casa «per tutti» (e quindi
anche per le case di lusso), così come la riforma costituzionale del
Senato che a suo giudizio passerà
perché «una risata seppellirà gli
emendamenti» e perché «moltiplicare le poltrone fa contenti «i
politici non gli elettori». Toni durissimi nei confronti della sinistra
interna al suo partito. Bordate al-
la Lega di Salvini che ha proposto
i tre giorni nei quali bloccare il Paese. Monito a coloro che hanno
alimentato «i vent’anni persi tra
berlusconismo e antiberlusconismo», e ironia per Beppe Grillo definito «uno statista». Parole e concetti ruvidi pronunciati parlando
a braccio davanti ad una platea
che batte le mani, ma nega la standing ovation tributata a precedenti premier, e schivando i contestatori abruzzesi. Il ”Renzi uno”, un
po’ rottamatore, un po’ giocatore
di poker, torna in pista per lanciare la sfida nella quale il governo
potrebbe giocarsi l’osso del collo:
quella sulla riforma costituzionale. Ai 600 mila emendamenti della Lega e al tentativo della sinistra
del Pd di affossare tutto, riaprendo anche la discussione sull’articolo 2 di una legge costituzionale
in buona parte già votata due volte, il premier risponde con un
”no” da campagna elettorale. Anche se sostiene di essere poco interessato al consenso - al punto da
sfidare il suo elettorato che mal
sopporta il soccorso ai profughi annuncia un tour in cento teatri
che ha il sapore della sfida ma dietro il quale si avverte anche il timore per le percentuali del suo
partito. La seconda estate da premier è per Renzi più faticosa. Nel
2014 il vento del 40% incassato alle elezioni europee soffiava ancora forte e le elezioni amministrati-
PALAZZO CHIGI
NON VUOLE ANDARE
AL VOTO ANTICIPATO
MA IL PERCORSO
A PALAZZO MADAMA
È PIENO DI OSTACOLI
Il peso delle imposte
2012
Dati in miliardi di euro
IMPOSTE DI NATURA
“REDDITUALE”
Irpef
IRES
2013
2014*
L’agenda Renzi
2015
5,78
0,64
6,42
6,44
0,69
7,13
6,53
0,69
7,22
2016
IMPOSTE DI NATURA
“PATRIMONIALE”
IMU
19,3
20,4
23,8
2017
IMPOSTA SU
TRASFERIMENTI
IVA
Registro e bollo
Ipotecaria e catastale
Successioni e donazioni
4,95
0,58
4,12
0,62
9,81
2,07
1,03
1,23
1,94
0,97
2,26
2017
Calo Ires e Irap
8,93
2,00
1,20
2,17
Entro fine 2016
Destinazione dei 20 mld di euro non spesi
per infrastrutture
0,62
8,68
2,21
IMPOSTA SU
LOCAZIONI
Registro e bollo su locazioni
Cedolare secca
4,26
Entro metà ottobre
Approvazione in Senato
della riforma costituzionale
Entro fine anno
Approvazione definitiva della legge
sulle unioni civili
Dal 2016
Rispetto dei parametri europei per non alzare il debito
Abolizione tassa sulla prima casa: 3,5 miliardi di euro
(incasso 2014)
Abolizione Imu agricola: 550 milioni di euro (incasso 2014)
2018
2,64
1,42
0,93
1,16
2,09
2018
Interventi su scaglioni Irpef e su pensioni
*4,6 miliardi di euro di imposta sui servizi (TASI)
ve non erano alle porte. Il rientro
di quest’anno dalle ferie rischia di
essere più faticoso, ma Renzi si
considera ancora abbastanza forte da poter sfidare le opposizioni.
Soprattutto quella interna al Pd. A
Forza Italia, e al suo leader ancora
in vacanza, il premier riserva invece un trattamento speciale non
citandolo espressamente lasciando invece ”galleggiare” la minaccia di un «tutti a casa» se la riforma costituzionale non dovesse
passare. Alla sinistra del Pd, che
nei giorni scorsi ha presentato
con Roberto Speranza una sorta
di manifesto economico che
esclude l’esenzione dell’Imu per
le case di lusso, Renzi non concede nessuno spazio convinto com’è
che il loro unico obiettivo sia quello di mandarlo a casa. Lo scontro
si annuncia durissimo e preoccupa il presidente del Senato Pietro
Grasso che ieri, aprendo il festival
dell’Unità di Milano, ha invitato le
forze politiche «a trovare una soluzione politica». Per Renzi la soluzione non c’è e «la forzatura» temuta da Grasso, rischia di concretizzarsi.
SECCHE
Nella pausa ferragostana, leggendo i giornali e i talk show che
raccontano «un’Italia noiosa»,
Renzi ha rivisto allargarsi la palude che nel ventennio berlusconiani-antiberlusconiani, ha bloccato
l’Italia nel consociativismo che
non scontentava nessuno. Il Rottamatore non sembra avere questo problema e torna ad attaccare
anche i sindacati promettendo la
riduzione delle ore di permesso
sindacale. Indifferente ai gruppi
di pressione, alle lobby e alle corporazioni, il presidente del Consiglio strapazza tutti convinto che
per far uscire il Paese dalle secche
occorra mettere da parte ogni mediazione «Da qui ai prossimi due
anni e mezzo nessuna elezione in
vista. Da qui a due anni e mezzo
non si va al voto», promette il presidente del Consiglio consapevole
però che il rischio dell’«incidente», come lo definisce l’azzurro
Giovanni Toti, è sempre dietro
l’angolo.
Marco Conti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il governo cerca 4,5 miliardi, cancellare
i due tributi sulla casa ne costerebbe 24
I NUMERI
ROMA Vale poco più di 3,5 miliardi l’imposta comunale che gli italiani pagano sull’abitazione principale. Un’imposta che per la
stragrande maggioranza di loro
si chiama Tasi ma che per poche
decine di migliaia di proprietari
di dimore “signorili”, ville e castelli si sdoppia comprendendo
anche la vecchia Imu. Per questo
il presidente del Consiglio nel
rinnovare l’impegno a cancellare il tributo ha menzionato entrambe le sigle che a rigore, nel
barocco meccanismo legislativo
messo a punto a fine 2013, andrebbero a comporre la Iuc, imposta unica solo nel nome. Questo è il grosso dell’importo che il
governo dovrà reperire per dare
copertura finanziaria alla propria promessa: aggiungendo i
fondi necessari per cancellare
anche l’Imu agricola ed escludere definitivamente dal prelievo i
cosiddetti “imbullonati” (macchinari industriali ancorati al
suolo e quindi in qualche modo
equiparati ai capannoni) si arriva a circa 4,5 miliardi.
L’ABOLIZIONE TOTALE
Ben altro sforzo richiederebbe
una totale cancellazione di Imu e
Tasi, che però non è all’ordine
del giorno. Nel 2014 il gettito
complessivo ha sfiorato i 24 miliardi, cifra sostanzialmente analoga a quella versata nel 2012 a titolo di sola Imu, allora applicata
anche alle abitazioni principali.
Mentre il dato relativo al 2013 risulta meno comparabile per la
quasi completa esenzione decisa
a beneficio proprio delle case di
abitazione e per gli immobili
agricoli. Nello stilare il consuntivo relativo alla scorso anno, il
ministero dell’Economia aveva
rilevato come il gettito relativo
alla sola abitazione principale si
fosse ridotto del 12,6 per cento
(circa mezzo miliardo di euro in
meno) rispetto a quello di due
anni prima. Era invece aumentato di 1,8 milioni di unità il numero di contribuenti essenzialmente a causa del venire meno - rispetto all’impianto dell’Imu - del-
AI 3,5 MILIARDI
DI IMU E TASI SULLA
PRIMA ABITAZIONE
SI AGGIUNGE IL GETTITO
DI BENI AGRICOLI
E “IMBULLONATI”
FAVORITI DALLO STOP
AL PRELIEVO
SULL’IMMOBILE
PRINCIPALE
GLI ABITANTI
DELLE GRANDI CITTÀ
la detrazione generalizzata di
200 euro che aveva messo al riparo i proprietari di abitazione
con una bassa rendita catastale.
Dunque più italiani sono stati
chiamati a versare ma con importi medi più contenuti. Il nuovo meccanismo però ha favorito
essenzialmente le case con una
rendita più elevata, che tendenzialmente (ma non sempre in un
sistema catastale vecchio di decenni) sono quelle di maggior valore; anche a causa della riduzione delle aliquote di base della Tasi rispetto a quelle dell’Imu.
Così per le abitazioni con una
rendita catastale inferiore ai 50
euro, l’incremento dei versamenti complessivi è stato quasi del 22
per cento, per quelle tra i 50 e i
100 euro addirittura del 40. L’entità dell’aumento si riduce progressivamente fino ad un livello
di rendita catastale entro i 300
euro: al di sopra di questa soglia
invece la variazione diventa negativa, quindi favorevole ai contribuenti. In totale hanno risparmiato quasi il 12 per cento coloro
le cui dimore hanno una rendita
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan (foto BLOW UP)
tra 300 e 400 euro; tra 400 e 500
la riduzione percentuale è del
26, tra 500 e 600 del 33 mentre al
di sopra dei 600 euro sfiora il 50
per cento.
L’ANALISI GEOGRAFICA
Se invece si analizza la situazione a livello geografico, salta all’occhio come la tassazione degli
immobili in generale ed in particolare quella dell’abitazione
principale risulti ben più incisiva nella grandi città rispetto ai
centri medio-piccoli. L’abolizione del prelievo sulla casa di resi-
-TRX IL:26/08/15
denza favorirà quindi soprattutto i contribuenti che vivono nelle
metropoli del Paese. In testa alla
graduatoria ci sono Torno e Roma, dove l’importo medio del tributo è intorno ai 400 euro, rispettivamente 403 nel capoluogo piemontese e 391 nella Capitale. I valori sono un po’ più bassi a
Milano dove l’imposta viaggia intorno ai 300 euro. Il beneficio
medio della cancellazione - calcolato per l’intero Paese - è di circa 204 euro l’anno a testa.
Luca Cifoni
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00:41-NOTE:RCITTA’
-MSGR - 20 CITTA - 7 - 26/08/15-N:
7
Primo Piano
Mercoledì 26 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
L’intervista Romano Prodi
ROMA Per affrontare i rischi che il
rallentamento della Cina pone a
tutto il mondo servirebbe una risposta coordinata, che Romano
Prodi però giudica «desiderabile
ma non probabile». L’ex presidente del Consiglio e della commissione Ue, osservatore attentissimo di quel che succede nel
colosso asiatico, vede per quest’anno una crescita inferiore al
7 per cento delle previsioni ufficiali di Pechino, ma soprattutto
teme un contesto di debolezza
globale che potrebbe avere conseguenze pericolose.
Le Borse mondiali, esclusa
quella cinese, si sono riprese
dopo il grande tonfo. Ma questo non vuol dire che sia tutto a
posto...
«Non presto molta attenzione ai
crolli dei mercati borsistici ed alle successive risalite, preferisco
concentrarmi sui problemi reali
della Cina. D’altra parte il mercato cinese era cresciuto del 150
per cento in un anno: se si sgonfia un po’ non c’è niente di male».
Qual è allora il problema della
Cina?
«Il problema è che il passaggio
da un’economia basata su
export e investimenti ad una alimentata dai consumi interni si
sta rivelando più complicato del
previsto. Anche perché il contesto non aiuta. Sono in affanno i
Paesi in cui la Cina esportava ed,
all’interno, sono aumentati i costi: un saldatore che qualche anno fa a Shangai costava 150 dollari al mese oggi ne costa 800. Poi
c’è lo yuan che nel corso dell’anno si era rivalutato di oltre il 15%
rispetto alla media delle valute
dei paesi con cui la Cina commercia. In questa situazione già
varie imprese stavano muovendosi per delocalizzare in Paesi
dove il costo della mano d’opera
è più basso: Myanmar, Vietnam,
Bangladesh, Pakistan. Insomma
la crisi dell’export è arrivata
troppo presto, in un momento in
cui non è ancora possibile rimpiazzare questa componente
con la domanda interna, sia per
la fase di bolla immobiliare sia
per la mancata costruzione di sistemi sanitari e pensionistici,
senza i quali è difficile convincere la gente a spendere».
Come giudica la reazione delle
autorità cinesi? Qualcuno dice
che hanno contribuito a scatenare il panico, mostrandosi
non in grado di controllare la
situazione.
«Certamente ci sono anche nodi
politici. La necessaria lotta alla
corruzione ha creato tensioni anche perché questa è molto diffusa: per molti funzionari che hanno una bassa retribuzione le tangenti di fatto erano un modo per
integrare il reddito. Nei giorni
scorsi le possibili misure di breve periodo erano state adottate
ma non erano bastate. Ieri è stato anche annunciato un grande
intervento di politica monetaria,
una sorta di quantitative easing,
che sembra avere tranquillizza-
«Un tavolo con Pechino
oppure il mondo rischia»
L’ex presidente del Consiglio: «L’economia `«Ora servirebbe una nuova Bretton Woods
cinese fatica a spostarsi sui consumi interni» ma la tensione con la Russia complica tutto»
`
Il Pil cinese
Variazioni % rispetto all’anno prima
15
14,2
LE AUTORITÀ HANNO
GIÀ ADOTTATO
LE POSSIBILI MISURE
DI BREVE PERIODO
PESANO ANCHE
LE DIVISIONI POLITICHE
SE LA CRISI DURA,
CI SARANNO EFFETTI
SULLA GIÀ STENTATA
CRESCITA EUROPEA
LA GERMANIA
COLPITA NELL’EXPORT
È CHIARO CHE ATENE
NON SARÀ IN GRADO
DI RIPAGARE IL DEBITO
IL VECCHIO CONTINENTE
AVREBBE BISOGNO
DI LEADER PROFETICI
12
9,6
9
9,2
stime Fmi per la Cina
10,4
7,7
7,4
7,0*
6,8
2013
2014
2015
9,3
7,8
6,3
6
3
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2016
*stima del Governo di Pechino
to i mercati internazionali. Restano da fare tutte le grandi cose
per le quali servirà però più tempo: risanare i bilanci delle imprese pubbliche e delle province, riformare il sistema bancario, regolare la bolla immobiliare. Certo difficilmente si riuscirà a mantenere la crescita del 7 per cento
di cui si è parlato: questo tasso di
sviluppo non è compatibile con
dati come il dimezzamento della
domanda di minerali del ferro o
la stagnazione del consumo di
energia».
Una Cina che non spinge più
come prima fa paura al resto
del mondo?
«Mi preoccupa che tutto ciò stia
avvenendo in un quadro econo-
mico mondiale non brillante. In
America c’è meno euforia rispetto a un po’ di tempo fa, Paesi
emergenti come Brasile e Russia
sono in forte difficoltà, mentre in
Europa c’è ancora una ripresa
miserevole. Io dico di fare attenzione, perché se non c’è una risposta economica coordinata si
rischia una deflazione globale.
La crisi del 2008 è stata provocata dagli Stati Uniti, la prossima
potrebbe venire dalla Cina. Il che
paradossalmente vuol dire che
Pechino è protagonista nel mondo. Noi europei non siamo nemmeno capaci di provocare le crisi. Ci limitiamo a subirle e a prolungarle facendoci del male da
soli. Lo dico sul filo dell’ironia,
ma c’è del vero».
Che tipo di risposta coordinata
servirebbe?
«Una conferenza mondiale, chiamiamola nuova Bretton Woods
o come ci pare. Sicuramente è desiderabile, ma non credo sia realistica, probabile. Non mi pare
che l’Europa sia in grado di organizzarla, non so se gli Stati Uniti
la vogliano davvero. Certo non
aiutano le tensioni con la Russia
e quelle che vi sono anche tra gli
Usa e la stessa Cina. Però non si
può lasciare fuori dal tavolo delle decisioni un giocatore così importante. Questa situazione di
tensione danneggia tutti, impedisce di trovare soluzioni anche a
problemi come il terrorismo dell’Isis, che potrebbe essere battuto se ognuno collaborasse».
Quanto sta avvenendo in
Oriente può avere conseguenze negative anche per la crescita europea ed italiana?
«Certo se la crisi cinese dura nel
tempo le già stentate prospettive
di crescita dell’Europa sono destinate a ridursi. Mi pare inevitabile. Per la Germania l’export
verso Pechino raggiunge il 6,5-7
per cento del totale, per noi italiani solo il 2,5, anche se con una
forte presenza di alcuni settori.
Ma se si esportano meno auto tedesche sono penalizzate anche
le imprese del nostro Paese che
fanno i componenti. Tutto è legato. E poi c’è la volatilità dei mercati finanziari che qualche problema in termini di spread lo
può dare, anche se per ora fortunatamente non è successo.
Quando c’è nervosismo come in
questi giorni, le piccole tensioni
o delle semplici voci bastano a
scatenare allarmi».
I problemi della grande Cina
hanno un po’ oscurato quelli
della piccola Grecia, che erano
al centro delle preoccupazioni
mondiali fino a poco tempo fa.
Però anche lì restano questioni
aperte, come quella del debito
che in qualche modo dovrà essere ristrutturato.
«Ho già avuto modo di dire che
sulla Grecia l’Europa è riuscita
ad evitare il peggio ma ha fatto il
male. È chiaro che Atene non è
in grado di ripagare quel debito.
Una soluzione bisognerà trovarla, che sia dimezzare lo stock o
prolungare quasi all’infinito i pagamenti. Ma il punto è che questa Europa deve cambiare. Guardi come sta affrontando la questione dei profughi. I leader tedeschi e francesi l’hanno trattata
come un semplice problema burocratico, senza rendersi conto
che ormai ha assunto dimensioni bibliche. Cosa vuole che le dica? Noi europei abbiamo fatto
un grande passo in avanti dopo
una tragedia come il secondo
conflitto mondiale. Speriamo
che non serva un evento così disastroso per suscitare qualche
politico profetico come i De Gasperi e gli Adenauer e spingerci
verso una maggiore saggezza».
Luca Cifoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Grecia, Syriza sempre più spaccata: si dimette il segretario
VERSO LE ELEZIONI
ATENE Tasos Koronakis, segretario
di Syriza, ha scelto di dimettersi,
in dissenso con le scelte del governo e soprattutto, con la firma del
compromesso con le istituzioni
creditrici. Sino a poco tempo fa, il
giovane Koronakis - non ha ancora compiuto quarant’anni - era in
piena sintonia politica con Alexis
Tsipras. Nella sua lettera di dimissioni, l’ormai ex segretario ha sottolineato «di aver espresso da
tempo il suo dissenso, sia riguardo alla linea che viene seguita, sia
rispetto al fatto che venga sottovalutato il bisogno di collegialità all’interno di Syriza». Al momento,
non sembra intenzionato a seguire i 25 deputati che hanno deciso
abbandonare la Coalizione della
Sinistra Radicale per formare il
movimento anti-austerity “Unità
Popolare”. Un fronte della sinistra
diviso in quattro, quindi? Con i comunisti ortodossi del Kke, Syriza,
Unità Popolare ed eventualmente, una forza che raggruppi esponenti fortemente critici come Koronakis, Varoufakis e la presidente del parlamento, Zoi Konstantopoulou? Rispetto a quest’ultima
possibile scissione, nulla è ancora
stato deciso.
LO SCENARIO
Nel frattempo, il presidente della
repubblica Vavlopoulos ha affidato il terzo e ultimo mandato per la
formazione di un nuovo governo,
al leader di Unità Popolare, Panajotis Lafazanis. È chiaro come
anche questo tentativo sia condannato al fallimento. Sia Lafazanis, tuttavia, che il presidente del
centrodestra di Nuova Democra-
zia, Vanghèlis Meimarakis, cercano di allungare i tempi nella speranza che il margine di vantaggio
di Syriza di riduca e che si facciamo sentire alcuni effetti recessivi
del nuovo memorandum imposto
dai creditori. Nel loro incontro di
ieri, quindi, il responsabile dei
conservatori e quello della sinistra anti memorandum che ha abbandonato Syriza, hanno avanzato una nuova richiesta: che dopo
la fine dell’incarico affidato a Lafazanis, si possa riunire il consiglio di tutti i capi delle forze politiche del paese, per discutere di cosa sia meglio fare, nell’interesse
della Grecia e su quale governo
debba portare il governo ad elezioni.
Fonti della presidenza della repubblica, tuttavia, hanno fatto sapere che Pavlopoulos, al momento, sarebbe orientato a conferma-
re la data del 20 settembre per le
elezioni anticipate. E a scegliere,
come primo ministro di un governo elettorale di garanzia, la presidente della Cassazione ellenica,
Vassilikì Thanou. Sarà, quindi, la
prima donna a capo di un esecutivo ellenico. Tutti i ministri del governo Tsipras che intendono partecipare alla nuova tornata elettorale dovranno essere sostituiti,
mentre a capo dei tre ministeri
“sensibili”, in vista delle urne (in-
IL FRONTE DELLA
SINISTRA RISCHIA
DI SPACCARSI
IN QUATTRO
INTANTO IL GOVERNO
ASSUME 2.440 MEDICI
Il segretario di Syriza
Tasos Koronakis (foto ANSA)
-TRX IL:25/08/15
terni, giustizia e ministero per la
stampa) saranno affidati a delle
personalità completamente super partes. Nel frattempo, Tsipras
fa sapere che «l’obiettivo è avere
la fiducia dei cittadini, per poter
attuare un programma di cambiamenti progressisti, per poter liberare gradualmente, il paese, dal
commissariamento e dai vari memorandum». Malgrado la crisi infine, il governo ha approvato l’assunzione urgente di 2.440 medici
e paramedici, per coprire forti carenze di organico. Tra gli altri,
erano a rischio chiusura centri
pubblici contro la tossicodipendenza, reparti di psichiatria, mente molte ambulanze pubbliche rischiavano di dover viaggiare senza personale specializzato.
Teodoro Andreadis
Synghellakis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22:24-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 11 - 26/08/15-N:
11
Primo Piano
Mercoledì 26 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
La Germania accoglie i migranti siriani
`Prima deroga alle regole di Dublino: chi fugge dalla guerra
`Renzi: «L’Italia salva le vite, anche a costo di perdere voti»
non sarà obbligato a chiedere asilo nel primo paese d’ingresso La Ue: «I centri di riconoscimento? A Catania uno ce n’è già»
L’EMERGENZA
BRUXELLES . È una decisione che potrebbe avere enormi ripercussioni su Grecia e Italia, dove sbarcano la maggior parte dei migranti
che cercano asilo in Europa: la
Germania ha deciso di rinunciare
all’espulsione verso i paesi di primo arrivo dei rifugiati siriani, sospendendo di fatto le regole di Dublino e alleviando così il peso della
crisi sui paesi europei del Mediterraneo. La conferma della svolta avvenuta con una circolare del 21
agosto e anticipata ieri dal Messaggero - è arrivata da una nota
dell’Ufficio Federale tedesco per
l’Immigrazione e i Rifugiati: «In
questa fase non stiamo applicando il regolamento (di Dublino) ai
cittadini siriani». Secondo la Commissione europea è un «atto di solidarietà europea» da parte della
Germania e «un riconoscimento
del fatto che non si possono lasciare soli gli Stati membri situati alle
frontiere esterne», ha detto una
portavoce della Commissione.
sui rifugiati siriani segna anche
una rottura con la Francia sulla
crisi dei migranti, malgrado il piano annunciato da Angela Merkel
e François Hollande a Berlino lunedì. La Francia continua a optare
per la linea dura con i paesi in prima linea e a frenare sul meccanismo di ripartizione dei rifugiati attraverso le quote. Di fronte a 800
mila richieste di asilo quest’anno,
la Germania spinge per una revisione del regolamento di Dublino.
una volta sbarcati in Grecia o via
la frontiera con la Turchia, continuano a dirigersi verso la Germania attraverso la rotta balcanica. Il
governo di Belgrado ha registrato
100 mila migranti transitati sul
suo territorio verso i paesi del
Nord Europa. In Macedonia passano 3 mila rifugiati al giorno.
Con la riapertura della frontiera
macedone migliaia di persone si
stanno ammassando in Serbia,
prima di entrare in Ungheria. La
Bulgaria ha inviato decine di soldati e alcuni blindati ai quattro posti di frontiera con la Macedonia
in un’operazione di «rinforzo preventivo» che potrebbe essere rafforzata «se la situazione si aggrava».
La decisione della Germania
UN ASSE ITALO-TEDESCO
Sembra emergere un asse italo-tedesco per affrontare la crisi con
umanità e equità. «L’Europa è in
una situazione che non è degna
dell’Europa», ha detto Merkel, tornando a chiedere una ripartizione
equa dei rifugiati. «Non mi importa se perdo tre voti, ma noi prima
salviamo le vite», ha spiegato il
presidente del Consiglio, Matteo
Renzi. Nel frattempo, la Commissione ha respinto le critiche franco-tedesche sulla mancata creazione di centri di registrazione in
Italia e Grecia: il cosiddetto "hotspot" per distinguere tra rifugiati e
migranti economici è «già in piedi» a Catania, mentre «è in corso
di completamento» al porto del Pireo.
David Carretta
FLUSSI INSOSTENIBILI
Il regolamento di Dublino, in vigore dal 2003, prevede che i rifugiati
presentino richiesta di asilo nei
paesi di primo approdo con l’obbligo di restare sul loro territorio.
Secondo le regole europee, gli altri
governi hanno il diritto di respingere o espellere i migranti che entrano illegalmente da un altro Stato membro. Prima l’Italia, poi la
Grecia ed ora l’Ungheria si sono
così trovati a gestire flussi diventati insostenibili in mancanza di un
meccanismo di ripartizione dei rifugiati dentro l’Ue. Secondo i dati
di Frontex, da gennaio a luglio più
di 130 mila migranti - in gran parte siriani, afgani e iracheni che
fuggono dalle guerre - sono entrati nell’Ue attraverso la Grecia. Gli
sbarchi in Italia hanno superato i
100 mila. Ma una clausola del regolamento di Dublino permette di
sospendere unilateralmente la
norma sulle espulsione dei rifugiati verso il paese di primo arrivo. La decisione tedesca «è il solo
caso» tra i Ventotto, ha spiegato la
Commissione. Secondo fonti tedesche, sarebbe motivata dalla «gravità» del conflitto siriano e dal
flusso massiccio sulla “rotta dei
Balcani”.
Decine di migliaia di migranti,
PER LA COMMISSIONE
EUROPEA LA DECISIONE
DI BERLINO RICONOSCE
«CHE NON SI POSSONO
LASCIARE SOLI
I PAESI DI FRONTIERA»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CONTINUA IL FLUSSO
SULLA ROTTA
BALCANICA: SOLO
IN MACEDONIA
ENTRANO OGNI GIORNO
3 MILA RIFUGIATI
L’ESODO Migranti in Macedonia (AP)
IN ATTESA Famiglie di migranti lungo la ferrovia di Gevgelija, in Macedonia (foto EPA)
Il viaggio verso l’Europa
Con quali mezzi è affrontato il tragitto dai migranti che percorrono la rotta balcanica
Budapest
AUSTRIA
UNGHERIA
Roszke
Isttanb
Istanb
tanbul
bull
Barriera
ungherese
(ancora
incompiuta)
ROMANIA
Subotica
BOSNIA
IRAQ
Belgrado
Mar Nero
BULGARIA
Mar Ionio
a piedi
pullman
barca/nave
Skopje
Gevgelica
AFGHANISTAN
SIRIA
Kanjiza
SERBIA
ITALIA
I dati dell’Oim
Istanbul
Evzoni
Salonicco
GRECIA
Smirne
Atene
treno/pullman
bici/a piedi
auto
(contrabbandieri)
treno
TURCHIA
Fonte: Guardian
Dall’inizio dell’anno 2.373 morti in mare
Dall’inizio dell’anno sono
2.373 i migranti morti nel
tentativo di giungere in
Europa via mare. Secondo gli
ultimi dati, aggiornati al 24
agosto e resi noti
dall'Organizzazione
internazionale per le
migrazioni (Oim), se si
considerano gli ultimi 365
giorni, il totale raggiunge
invece le 3.573 vittime, uomini
e donne che cercavano di
raggiungere l'Italia, la Grecia e
la Spagna. «L’allarmante
media», ha dichiarato il
portavoce dell’Oim è di quasi
dieci morti in mare al giorno.
Sul fronte degli arrivi, il
numero di migranti e rifugiati
arrivati in Europa via mare
nel 2015 è ormai prossimo alla
soglia dei 300mila, ha
sottolineato l'Alto
commissariato Onu per i
rifugiati (Unhcr): dall'inizio
dell'anno, 292.00 rifugiati e
migranti hanno attraversato il
Mediterraneo, di questi circa
108.000 sono arrivati in Italia,
ma quest’anno la Grecia ci ha
superato essendo già oltre
quota 181mila. La rotta dalla
Libia all’Italia però resta di
gran lunga la più pericolosa,
quasi tutte le vittime in mare
sono morte nel Canale di
Sicilia, tanto che l’Oim ha
definito il tratto di
Mediterraneo che separa
l’Italia dall’Africa la frontiera
più letale del mondo.
Cameron arresta gli stranieri che lavorano senza documenti
LE CONTROMISURE
LONDRA Non basta il sequestro
delle paghe in nero, il governo
di David Cameron è pronto anche a spedire in carcere gli immigrati illegali che lavorano
nel Regno Unito. Si parla di pene detentive fino a sei mesi secondo una nuova misura che
sarà inserita nella Immigration
Bill, la severa legge sull'immigrazione che verrà discussa il
mese prossimo in Parlamento.
Il sottosegretario all'Interno
con delega all'immigrazione,
James Brokenshire, ha affermato che il governo «continuerà il
suo giro di vite contro gli abusi». Già nei mesi scorsi sono state introdotte norme più restrittive e compiute diverse retate
dagli agenti dell'Home Office
che hanno arrestato immigrati
non in regola con i documenti.
«Nessuno pensi che il Regno
Unito sia accondiscendente, se
siete qui illegalmente agiremo
per impedirvi di lavorare, affittare un appartamento, aprire
un conto bancario o guidare
un'automobile», ha affermato
Brokenshire, con un elenco di
tutte le restrizioni ai tanti migranti che guardano con speranza alla Gran Bretagna.
LE PAGHE IN NERO
Fra le altre misure proposte,
quella riguardante pub, fast-food e negozi che vendono bevande: rischiano di perdere la loro
licenza (con l'elevata probabilità di dover chiudere i battenti)
se impiegano personale in modo illegale. L'idea è di estendere
questa sanzione anche ad altre
attività con staff in larga parte
straniero, come ad esempio i
servizi di taxi e minicab nelle
grandi città, a partire dalla capitale Londra. Si tratta di un nuovo ma probabilmente non ultimo tentativo da parte del governo Cameron di ridurre l'immigrazione nel Regno Unito.
Già a maggio il primo ministro aveva promesso il sequestro di polizia delle paghe in nero dei lavoratori illegali. Le cri-
PREVISTI FINO A 6 MESI
DI CARCERE, PUNITI
ANCHE GLI INGLESI CHE
LI IMPIEGANO. TRA
UN MESE SI DISCUTE
LA NUOVA LEGGE
tiche sulla gestione dei migranti che tentano di entrare in Inghilterra da Calais è andata ad
accrescere la tensione, spingendo l'esecutivo tory ad adottare
misure sempre più drastiche. I
risultati però sono stati deludenti per Cameron che non è
riuscito a mantenere la promessa di ridurre a decine di migliaia gli ingressi (regolari) nel
Paese.
CIFRE RECORD
PREMIER David Cameron (foto EPA)
Giovedì usciranno i nuovi dati
e già si prevede un altro smacco
per il premier. In base agli ultimi disponibili, sono stati
318.000 i migranti in più entrati
in modo legale nel Regno Unito
nel 2014, una cifra record dal
2005, 109.000 persone in più
del 2013. Non ci sono numeri ufficiali, invece, su chi arriva in
-TRX IL:25/08/15
modo illegale nel Paese. Secondo l'Università di Oxford, è probabile che giovedì emergerà un
record storico: la popolazione
britannica nata all'estero per la
prima volta dovrebbe superare
la soglia degli 8 milioni di persone, su un totale di circa 64
milioni di abitanti.
PROMESSE ELETTORALI
Negli ultimi dieci anni - secondo questa ricerca - non c’è stato
anno in cui il numeri di “nati all’estero” non aumentasse. Come sono anni che il governo
guidato da Cameron cerca di
tamponare questo fenomeno, e
nel programma elettorale del
Partito conservatore che ha vinto le elezioni a maggio d’era
l’impegno di ridurre drasticamente l’immigrazione verso la
Gran Bretagna.
22:17-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 35 - 26/08/15-N:
Pesaro
[email protected]
www.ilmessaggero.it
Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
METEO
Mercoledì 26
Agosto 2015
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
REDAZIONE: Viale della Vittoria, 35 (AN) T 071/34386 F 071/3580726
L’intervista
Errico Recanati
«Sperimento
tutto, anche salsa
al cioccolato»
La rassegna
Giovani band, dj
e omaggio a Dalla
A Cartoceto torna
Music Square
Lirica
Conti a pag. 41
A pag. 42
Salvi a pag. 42
La svolta di Palacio:
«Il mio Rof sarà così»
Il nuovo direttore artistico: «Anche opere meno rappresentate
e poi il festival dovrà avere diversi fuoriclasse, non uno solo»
Renzi: «Mi impegno per Pesaro»
Il premier firma il protocollo di intesa per la candidatura del capoluogo a Città della musica
`Applausi al teatro Rossini e contestazioni all’esterno, bloccato un cittadino che getta petali di rosa
`
Renzi contestato da 150 manifestanti, ma fa il pieno al Teatro Rossini. «Sosterrò la candidatura per la Città della Musica, fatevi un selfie, vedrete Pesaro dinamica e intrigante».
Quando, poco dopo le 16, Matteo Renzi è uscito dal retro del
Teatro Rossini, una persona è
riuscita a superare il cordone
di polizia e mettersi davanti all’auto che lo attendeva. Era un
insegnante, subito fermato dagli agenti, che ha detto di voler
solo parlare con il premier sul
futuro della scuola. Tutt’intorno c’erano almeno 150 contestatori del presidente del Consi-
glio che si sono fatti sentire con
fischietti e urla di protesta.
«Vergogna» e altri termini sono state le grida più gettonate
all’indirizzo del primo ministro. Tra i manifestanti, il comitato “No Trivelle”, rappresentanti della scuola, leghisti. All’interno, nella sua introduzione al discorso del premier, il
sindaco Matteo Ricci ha affrontato le principali urgenze locali, dalle infrastrutture alla necessità di ossigeno per le casse
comunali, ma senza trascurare
alcune tematiche nazionali, come l’emergenza profughi.
Delbianco a pag. 37
Fano
L’inaugurazione. Museo multimediale
Scontro su Rossi
oggi un vertice
di maggioranza
«Non intendo prestarmi
oltre a un dibattito da
corridoio». Il sindaco di
Fano, Massimo Seri,
bacchettao sia l'opposizione
sia Pd e Sinistra Unita, dopo
l'altolà a Davide Rossi.
Scatassi a pag. 40
Ragazzino morto in moto
ancora giallo sull’incidente
La Procura indaga sulle cause, San Filippo sul Cesano sotto shock
Addio a Mario Melani
una vita per la lirica
Una vita dedicata al canto. Se è andato a 98 anni Mario Melani, presidente e fondatore dell'Accademia di canto Tebaldi-Del Monaco.
A pag. 39
Un paese incredulo, sgomento.
Nella piccola frazione di San Filippo sul Cesano era poca davvero la voglia di parlare. La notizia della scomparsa di Nicholas
Tarsi, morto in un incidente
stradale a 16 anni mentre andava a una festa di compleanno in
sella alla motocicletta Honda
Motard, è piovuta come un fulmine a ciel sereno. Sulla dinamica dell'impatto sono in corso
gli accertamenti della Polizia
Stradale di Senigallia, guidata
dal sostituto commissario Paolo Molinelli. Nicholas è morto
praticamente sul colpo all'altezza del Ciarnin, in seguito a un
urto con una Polo Volkswagen
guidata da A.M., 28 anni, di Senigallia. Nicholas era diretto
verso sud, a Castelferretti. Enorme lo strazio dei genitori. Il pa-
dre Loris e la madre Cinzia Tarsi vivono in una palazzina del
paese insieme all'altro secondo
figlio di 12 anni. Ieri hanno ricevuto la visita commossa del parroco don Michele Giardini e del
maresciallo dei carabinieri Pasquale Castigliego. Resta da fissare la data dei funerali, (forse
giovedì) perchè gli inquirenti
stanno valutando se effettuare
l’autopsia. Il sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo vuole
esaminare approfonditamente
la dinamica dell’incidente. I
danni sulla macchina non risulterebbero di grossa entità. Dalle
prime ricostruzioni sembra che
lo scooter sia scivolato sull’asfalto prima di urtare la vettura. Da capire i motivi dell’eventuale caduta.
Zuccari a pag. 39
La Camera
di commercio
in Cina
con ottimismo
ECONOMIA
Alla vigilia di una nuova missione in Cina, la svalutazione della
moneta preoccupa la Camera di
commercio di Pesaro. Tutto studiato per facilitare le esportazioni della Repubblica popolare cinese, ma i mercati tremano. Il
presidente camerale Alberto
Drudi spiega le conseguenze.
«Effettivamente, euro forte e
yuan debole possono penalizzare parzialmente la nostra quota
di export, ma al tempo stesso sono una condizione favorevole
per chi, in Cina, acquista le materie prime». Aggiungendo che
«al momento non ci sono
criticità così significative da avere un impatto negativo sulle imprese pesaresi». L’export della
provincia pesarese nel primo
trimestre 2015 è salito del 10%
verso la Cina per un volume di
fatturati di 6,5 milioni. Un dato
positivo dopo il costante calo
dal 2012 al 2014 da 36 milioni a
29,8 milioni in tutti i dodici mesi. Bene anche l’import con materie prime e prodotti per 51 milioni di euro (+32% nei primi tre
mesi). Cose che ora costeranno
sensibilmente meno.
La missione della Camera di
commercio dà seguito agli ac-
MISSIONE
A PECHINO
DRUDI:
«LA CRISI
NON TOCCA
LE IMPRESE
PESARESI»
È una Domus attira turisti
Inaugurato il sito archeologico di via dell’Abbondanza. Con
Guerini a pag. 39
tante sorprese. (Foto TONI)
Il meteo
Bentornata
estate
La circolazione instabile sta però esaurendosi, siamo all’inizio
di una fase meteorologica più
stabile che si estenderà non solo
al fine settimana ma anche all’inizio del mese di settembre.
Oggi il tempo sarà ancora variabile al mattino al sud delle regione ma la tendenza è di un veloce
miglioramento. Da domani, il sole dominerà estesamente, pur in
presenza di una apprezzabile
ventilazione settentrionale. Le
temperature odierne saranno
comprese tra 26 e 32˚C; le minime oscilleranno tra 14 e 23˚C.
cordi siglati nei mesi scorsi, in
occasione della presenza nella
nostra provincia delle delegazioni cinesi, in occasione di
Expo 2015. A Shanghai, Drudi
incontrerà i vertici dell’Unione
delle Camere di commercio locali e dell’Unione nazionale delle Camere e visiterà l’Handcraft
Center, una grande esposizione
di prodotti di qualità del made
in Italy in Cina, all’interno delle
quale potrebbero trovare spazio anche prodotti della manifattura pesarese. A Pechino, invece, è in programma un appuntamento per rendere operativo
il protocollo siglato a Pesaro nel
giugno scorso con Citic Group
Investment, la società cinese a
capitale pubblico, che ospiterà
su una nuova piattaforma online i prodotti delle aziende pesaresi, a cominciare da quelle dell’arredamento e dell’agro-alimentare. «Ma il viaggio in Cina
sarà anche un’occasione per
guardare al futuro - ha sottolineato Drudi - dai frequenti contatti che, in queste settimane, i vertici della Camera di commercio
pesarese stanno avendo con la
Cina, il quadro che emerge non
è di pessimismo. Al contrario il
governo di Pechino sarà partner su iniziative fuori dai confini nazionali».
Lu.Ben.
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-TRX IL:25/08/15
21:47-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 37 - 26/08/15-N:
37
Pesaro
Mercoledì 26 Agosto 2015
www.ilmessaggero.it
«Città della musica, sosterrò Pesaro»
Il presidente del Consiglio firma il protocollo d’intesa
che candida il capoluogo al riconoscimento dell’Unesco
`
Renzi fa il pieno al Rossini ma viene contestato all’esterno
Un cittadino lancia allusivi petali di rosa ma viene subito bloccato
`
LA VISITA LAMPO
Renzi contestato da 150 manifestanti, ma fa il pieno al Teatro
Rossini. «Sosterrò la candidatura
per la Città della Musica, fatevi un
selfie, vedrete Pesaro dinamica e
intrigante».
Quando, poco dopo le 16, Matteo
Renzi è uscito dal retro del Teatro
Rossini, una persona è riuscita a
superare il cordone di polizia e
mettersi davanti all’auto che lo attendeva. Era un insegnante, subito fermato dagli agenti, che ha
detto di voler solo parlare con il
premier sul futuro della scuola.
Tutt’intorno c’erano almeno 150
contestatori del presidente del
Consiglio che si sono fatti sentire
con fischietti e urla di protesta.
«Vergogna» e altri termini sono
state le grida più gettonate all’indirizzo del primo ministro. Tra i
manifestanti, il comitato “No Trivelle”, rappresentanti della scuola, leghisti. «Piuttosto che mostrare i video di Grillo, Renzi venga
qui fuori a parlare con i cittadini,
che non hanno né uova, né pomodori», ha detto il segretario del
Carroccio Luca Rodolfo Paolini.
Ma tra il premier e i contestatori
(anche qualche scintilla tra leghisti ed esponenti dei centri sociali),
non c’è stato alcun contatto.
IL GESTO
L’auto di Renzi è partita a grande
velocità lungo via Oberdan, con
una corsia preferenziale creata
nel senso di marcia opposto a
quello solitamente consentito. Direzione Torraccia, dove un elicottero l’avrebbe portato a L’Aquila.
Ma prima dell’agitazione esterna,
per Renzi c’è stato un bagno di folla all’interno del teatro Rossini (in
molti sono rimasti fuori ad ascoltarlo dagli altoparlanti). Il suo ingresso è stato accompagnato da
un lungo applauso. In prima fila,
rappresentanti istituzionali e militari, alcuni parlamentari, consiglieri regionali, assessori e parte
dell’establishment Pd provinciale. Poco prima che Renzi conquistasse il palco, un cittadino ha lanciato petali rosa dall’alto, con un
chiaro riferimento a quanto accaduto a Roma ai funerali di Casamonica, ma è stato fermato quasi
all’istante dagli agenti.
VIA TASI E IMU
«VOGLIO PARTIRE
DA QUI PER UN TOUR
IN CENTO TEATRI
SI VI FATE UN SELFIE
VEDRETE UNA REALTÀ
DINAMICA E BELLA»
La protesta
all’esterno
del teatro
Rossini
(Foto TONI)
Introdotto dal sindaco Matteo Ricci, il premier ha parlato per circa
45 minuti, con nuove slides sulle
prossime azioni del Governo in tema di tasse, economia, valori, diritti, cantieri e riforme. «Nel 2016
toglieremo la Tasi e l’Imu a tutti»
è stato l’annuncio più importante.
«Ho voluto cogliere l’occasione
della firma del protocollo per Pesaro Città della Musica per iniziare un tour in 100 teatri italiani. Voglio partire proprio da qui: se Pesaro si guarda allo specchio, o si fa
un selfie, vede una realtà dinamica, intrigante, bella, ricca di cultura. Vede una realtà che in questo
teatro ricorda un genio assoluto
della musica (Rossini, ndr) che ha
bisogno di essere proiettato nel futuro». Poi la firma, insieme a Ricci
e Luca Ceriscioli sul protocollo
(candidatura Unesco e legge speciale per le celebrazioni di Rossini), «con il quale io assumo un impegno verso questa città, ma chiedo anche a questa città di sostenere, non tanto il governo, ma questo Paese». Non sono mancate le
battute, «Ricci ha già messo i cartelli città della Musica prima del
riconoscimento? Ci proverò anche io con qualche riforma», ma
anche momenti più profondi, come il video delle bellezze italiane,
tra cui Urbino, sulle note del Guglielmo Tell.
Thomas Delbianco
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Il presidente del Consiglio
Matteo Renzi mentre firma il
protocollo d’intesa;
sopra il premier con il sindaco
Matteo Ricci e il governatore
Luca Ceriscioli (Foto TONI)
E Ricci elenca al premier le urgenze
LE CRITICITÀ
«Basta tagli ai Comuni e sì all’allentamento del patto di stabilità. Si risolva una volta per tutte lo scandalo della Fano-Grosseto. Una sola
società dei servizi per tutte le Marche». Altro che breve introduzione
al discorso del premier. Nell’intervento di ieri al teatro Rossini, il sindaco Matteo Ricci ha affrontato le
principali urgenze locali, dalle infrastrutture alla necessità di ossigeno per le casse comunali, ma
senza trascurare alcune tematiche
nazionali, come l’emergenza profughi. Anche in questo caso, è partito da iniziative territoriali, vedi i
lavori di volontariato a Pesaro per
gli immigrati. «Quattro di loro hanno stretto amicizia con il quartiere
di Muraglia e hanno partecipato al
Palio dei Bracieri», ha raccontato
al premier. «A Pesaro e nelle Marche il sentimento prevalente è
quello della tigna - ha esordito il
primo cittadino - La disoccupazione da noi è passata dall’1,5 all’8%,
le imprese hanno chiuso, l’edilizia
soffre tantissimo. Ma ora registriamo qualche piccolo segnale di ripresa, come la ripartenza del cantiere navale».
Tra le principali azioni del suo primo anno di mandato, Ricci ha ricordato la no tax area per le imprese. «Qualche amico mi chiede chi
mangerà a Pesaro tutto questo gelato. E’ vero, in città stanno aprendo diverse gelaterie, ma dietro
ogni inaugurazione ci sono storie
particolari, di chi prova a ripartire». Poi l’appello a Renzi, «che ormai sarà stanco di sentirmelo ripetere. Basta con i tagli ai Comuni,
dopo sei anni ci sono municipi in
grande difficoltà. E bisogna allentare il patto di stabilità per le amministrazioni virtuose, oppure per
quelle che si uniscono». Ricci vuole un’unica società dei servizi per
tutte le Marche «che gestisca acqua, luce, rifiuti. Tutte non servo-
no ai cittadini, ma ai politici per
mettere persone nei cda». Nella veste di vicepresidente Anci, ha rilanciato la proposta di un senato federale composto da sindaci e presidenti di Regione, definendo «una
vergognaö i 500 mila emendamenti alla riforma presentati dalle minoranze. Quando il sindaco ha anticipato che alla riapertura dell’anno scolastico visiterà la scuola di
via Lamarmora, «tinteggiata da
immigrati», una signora dal palco
gli ha chiesto «il Branca e il Santa
Marta che fine fanno?». «Il Branca
lo mettiamo alla Pesaro Studi, ab-
«STOP AI TAGLI AI COMUNI
VA ALLENTATO
IL PATTO DI STABILITÀ
UNICA SOCIETÀ DI SERVIZI
E SI RISOLVA LO SCANDALO
DELLA FANO-GROSSETO»
Senzatetto alla stazione
«Per loro Casa Tabanelli»
LE POVERTÀ
Homeless alla stazione del treno,
«Verificheremo chi sono, per loro
nei mesi invernali si potrebbero
aprire le porte di Casa Tabanelli»,
dice l’assessore Mengucci. Il problema è stato sollevato dai consiglieri comunali di opposizione Andreolli, Crescentini e Dallasta durante il sopralluogo dì lunedì alla
stazione ferroviaria di piazzale
Falcone e Borsellino. Ogni notte,
ormai da qualche settimana, ci sono almeno 4-5 senzatetto che dormono nei cartoni lungo il corridoio sottostante che portai ai binari.
Tra loro anche una signora anziana che avrebbe già chiesto soste-
gno al Comune. I consiglieri hanno chiesto ai Servizi Sociali di interessarsi della questione degli homeless, anche in vista dei mesi autunnali e invernali, quando le temperature si faranno più rigide.
L’assessore al Welfare Sara Mengucci ieri mattina si è subito attivata. «Ho contattato il consigliere
Andreolli e ho fatto delle verifiche
con gli uffici per capire, in primis,
chi fosse la donna che dorme alla
stazione - dice - penso di aver individuato il soggetto in questione,
comunque ci interesseremo anche degli altri casi delle persone
che di notte restano lì sotto». Cosa
si potrebbe fare per loro? «Penso
che la soluzione principale per dare a queste persone un posto nel
quale dormire di notte, sia quella
di indirizzarli verso il progetto di
Casa Speranza, che ormai esiste
già da cinque anni. Insieme alla
Caritas e ad altre associazioni che
operano nell’ambito del sociale,
inizieremo già dai primi giorni di
settembre a individuare le persone che potrebbero avere necessità
di questo servizio. Voglio precisare che da tempo il Comune si prende in carico i senza fissa dimora,
questo per evitare che restino nei
mesi invernali al freddo e al gelo».
Il Progetto Casa Speranza a partire da quest’anno potrà contare su
una nuova struttura: Casa Tabanelli alla Torraccia, progettata e
realizzata dai Lions, per poi donarla al Comune nell’ottica di assi-
I senzatetto che si rifugiano nel sottopasso alla stazione
stenza ai senzatetto. Qualche tempo fa si era tenuto un collaudo nel
quale sono emersi alcuni vandalismi all’immobile, ma ora Casa Tabanelli è pronta per ospitare i senza fissa dimora. «Ci sarà posto per
18-19 persone - anticipa la Mengucci - il progetto emergenza freddo
prevede un’accoglienza da novembre fino ad aprile, in base anche al-
L’ASSESSORE MENGUCCI
DOPO IL PROBEMA
SOLLEVATO
DALL’OPPOSIZIONE:
«DAREMO LORO
UN POSTO PER DORMIRE»
-TRX IL:25/08/15
biamo appena deciso», ha risposto. Sul fronte delle infrastrutture,
il sindaco ha chiesto risposte al Governo soprattutto sull’incompiuta
della Fano-Grosseto, «uno scandalo che va risolto».
In chiusura, spazio alla Città della
Musica. «Vogliamo far vivere la città di musica tutto l’anno. Il riconoscimento dell’Unesco ce lo meritiamo ed è importante anche prevedere una normativa speciale di sostegno per celebrare il 150esimo
anniversario dalla morte di Rossini». Presente sul palco del teatro,
seppur senza prendere la parola, il
presidente della Regione Luca Ceriscioli. «Partire con un tour dal
nostro territorio, proprio per sostenere Pesaro Città della Musica - ha
detto l’ex sindaco dopo l’incontro dimostra l’attenzione di Renzi per
le Marche in vista di un viaggio che
racconterà quello che ha fatto il governo e come è possibile cambiare
questo Paese rimasto fermo per
trent’anni».
le condizioni meteo. L’individuazione delle persone da accogliere
avverrà andando a verificare in
strada i soggetti bisognosi dell’assistenza, ma tenendo in considerazione anche chi si presenta in via
autonoma ai nostri uffici e coloro
che hanno problematiche particolari».
Quello dei senzatetto non è l’unico
problema messo in evidenza dai
consiglieri di centrodestra durante il sopralluogo, Nell’area privata
subito dietro la stazione, punto di
cerniera con il Parco Miralfiore, ci
sono alcune tende e camper di
rom, per i quali è stato chiesto lo
sgombero da Andreolli e soci. Una
situazione legata anche al degrado del parcheggio lì a fianco, degli
stessi proprietari con i quali non si
riesce a raggiungere l’accordo di
permuta sull’area di via Trometta.
In quest’ultimo sito il Comune ha
incaricato Pesaro Parcheggi di effettuare un’operazione di bonifica.
T.D.
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21:42-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 40 - 26/08/15-N:
40
Fano
L’EX PRIMO CITTADINO
AGUZZI AL SUCCESSORE:
«LA PRIORITÀ
DEL MOMENTO
NON È ASSUMERE
IL TUO SEGRETARIO»
Mercoledì 26 Agosto 2015
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e-mail: [email protected]
Scontro nella maggioranza
il sindaco bacchetta tutti
Copertura di eternit
Via alla bonifica
dell’amianto
I comitati:
«Occhi aperti»
AMBIENTE
La bonifica dell'amianto nell'
ex mattatoio di Fano toglierà
un'annosa spina dal costato
dei residenti a San Lazzaro, in
particolare di coloro che abitano nei dintorni della struttura in via del Fiume. Esulta
Giorgio Panaroni, storico portavoce di comitati impegnati
nella lotta contro le forme più
insidiose di inquinamento,
che però vuole evitare brutti
risvegli e di conseguenza chiede anche alla politica di tenere gli occhi ben aperti: «Non
venga meno la vigilanza dei
consiglieri comunali che hanno sollecitato i lavori di risanamento, ora prossimi a essere realizzati». L'Amministrazione fanese dovrà concludere entro l'anno tutti gli interventi di bonifica riguardanti
Fano, un impegno preso con
il livello governativo per avere la possibilità di spendere
un milione e 400.000 euro
fuori dal patto di stabilità, aggirando quindi i relativi vincoli. La giunta fanese ha destinato 130.000 euro per rimuovere l'amianto da 38 diversi fabbricati comunali, altrettante
case coloniche (270.000 euro), 18 scuole (21.000), palestra Venturini (160.000), palasport (488.000), case popolari
(40.000) ed ex mattatoio
(300.000), che «sarebbe addirittura demolito». «Una volta
tanto, davvero buone notizie», ha concluso Panaroni
dopo un confronto con l'assessore Marco Paolini. Tutti gli
interventi inizieranno nei
giorni intorno al primo ottobre.
`Fissato per oggi un vertice di maggioranza `Seri: «Non voglio prestarmi a un dibattito
per ricomporre la frattura sul caso Rossi
da corridoio». E accusa Pd e Sinistra unita
«Non intendo prestarmi oltre a
un dibattito da corridoio». Il sindaco di Fano, Massimo Seri, ribadisce la propria distanza dal
caso politico del momento, bacchettando sia l'opposizione sia
Pd e Sinistra Unita, dopo l'altolà
a Davide Rossi. Oggi stesso è attesa la riunione di maggioranza,
tra capigruppo e segretari, per i
chiarimenti su una manciata di
giorni vissuti ad alta tensione. Il
sindaco Seri prova dunque a volare alto, aggiungendo che la sua
attenzione va invece «all'impegno concreto per risolvere i veri
problemi della nostra città». «La
priorità del momento non è assumere un tuo segretario», gli risponde Stefano Aguzzi, consigliere d'opposizione per la listaLa tua Fano. La questione è
esplosa quando Alberto Santorelli e Aramis Garbatini di Progetto Fano hanno ipotizzato che
Davide Rossi, ex assessore comunale ed ex vice presidente
provinciale, possa diventare capo di gabinetto in Municipio,
scalzando Pietro Celani. Il risultato? Una spaccatura nella maggioranza di centrosinistra. Indisponibili a una simile soluzione
sia il Pd sia Sinistra Unita, c'è rimasta male la lista Noi Città, che
ha candidato Rossi alle Comunali. «Desidero ricordare - argomenta Seri - che la maggioranza
è impegnata ad affrontare assieme a me i problemi reali della
città. Come ho già avuto modo di
spiegare nei giorni scorsi, le attuali polemiche sono del tutto
infondate. Ho altresì chiarito
che da tempo sto valutando di
rafforzare sul piano organizzativo la mia segreteria e in quest'ottica ho sondato diverse possibilità. Tuttavia, ad oggi, sono solo
ipotesi di lavoro che mi riservo,
nell'ambito delle mie prerogative e della mia insindacabile autonomia, di valutare al momento opportuno. Non intendo,
quindi, prestarmi oltre a un dibattito di corridoio, quando i fa-
Liberazione, si ricordano
i bambini uccisi in guerra
ANNIVERSARIO
Ha ancora qualche margine di
studio storico il tragico episodio
che costò la vita a Renata Marconi e Temistocle Paolini. Entrambi
i ragazzini fanesi, 14 anni lei e 8
lui, saranno ricordati da amici e
familiari oggi alle 18.30 nei giardini Biancheria-Morelli, durante
un incontro per commemorare
l'anniversario della Liberazione
a Fano. «Renata e Temistocle spiega lo storico fanese Federico
Sora - furono colpiti da una sentinella tedesca durante la seconda
guerra mondiale, mentre cercavano di entrare in una caserma
abbandonata dall'Esercito italiano dopo l'8 settembre e di prendere qualche coperta o materasso,
nesi si aspettano da me e dalla
mia maggioranza un impegno
concreto per risolvere i veri problemi della nostra città». Ai microfoni di Radio Fano, Seri è stato però ancora più netto, bollando come «uscita inopportuna»
l'altolà di Pd e Sinistra Unita. Ha
ribadito, inoltre, che l'attuale capo di gabinetto non è in discussione e per potenziare lo staff si
cerca una figura ulteriore (un
portavoce?).
IL CASO
come altri civili fanesi avevano
fatto prima di loro. La sentinella
tedesca non ebbe pietà e sparò,
uccidendoli entrambi. Ho ritrovato un documento con cui il comandante della guarnigione a Fano annunciava che il soldato
avrebbe risposto delle proprie
azioni davanti alla corte militare,
prefigurando la fucilazione. Non
è ancora chiaro se la sentenza di
morte fu poi eseguita». Alle 19.30
cerimonia pubblica per ringraziare i sostenitori che hanno contribuito alle spese del monumento alla Resistenza, alle 20.30 cena
di autofinanziamento dell'associazione partigiani Anci (prenotare allo 0721/828021), alle 23.30
la fiaccolata dai giardini Biancheria-Morelli e canti resistenti. Domani le cerimonie istituzionali.
LE REAZIONI
Seri, in alto Aguzzi, a destra Paolini
Bellocchi
Inquinamento, la rabbia dei residenti
«Noi, cittadini del Paese dei balocchi»
C'è una parte di residenti, nel
Paese dei Balocchi, che vive a
ridosso della zona industriale a
Bellocchi e chiede ascolto. Si è
rivolta al sindaco virtuale
Sebastiano Nino Fezza, che ha
ricevuto la fascia tricolore come
premio per il suo impegno a
favore dei piccoli profughi
siriani. «Lei non ha poteri,
essendo un sindaco virtuale - ha
scritto il locale comitato per la
tutela della salute e
dell'ambiente - ma siamo
convinti che almeno ci ascolterà.
E anche solo con l'ascolto, farà
ben più del sindaco Massimo Seri
e degli altri amministratori reali,
che continuano a non rispondere
alle nostre richieste». Il gruppo
ha mantenuto fede ai propri
propositi, tenere alta
l'attenzione sul caso,
agganciandosi alla visibilità di
un evento in crescita come il
Paese dei balocchi, che
quest'anno aveva come tema la
felicità. «Anche noi abitiamo nel
Paese di Bellocchi - Balocchi,
anche noi vorremmo
conquistare la felicità.
Consisterebbe almeno nel
conoscere a quale tipo di
emissioni siamo soggetti. Se
potessimo vendere le case e
trasferirci altrove, lo faremmo
volentieri, ma nessuno le
acquisterebbe. Se lei, sindaco
virtuale, fosse venuto da noi
anche un'ora solo, avrebbe
realizzato che la felicità, per noi,
è una chimera».
Detto che la scelta del sindaco
Seri sarebbe legittima e che Rossi, «pur spesso contestato, ha dimostrato più volte buone capacità amministrative», Aguzzi prosegue eccependo sull'opportunità dell'operazione: «Non credo
che la maggior emergenza sia assumere un segretario del sindaco. Vorrei poi evidenziare l'incongruenza politica: Rossi è stato vice presidente fedelissimo di
Matteo Ricci, attuale sindaco a
Pesaro. Temo pertanto una manovra per imbrigliare ancor di
più le scelte fanesi e legarle alla
volontà del Pd pesarese. La maggioranza fanese è persa in equilibrismi interni e nelle discussioni su come collocare questo o
quello. È già alla frutta, avendo
appena assaggiato l'antipasto».
Conclude Stefano Marchegiani,
vice sindaco e segretario Pd: «Il
sindaco Seri è libero di fare le
sue scelte, ma un portavoce è
una figura politica ed è ovvio
che i partiti di maggioranza vogliano esprimere un'opinione.
Lavoreremo per migliorare il
metodo di lavoro collegiale».
Osvaldo Scatassi
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MARCHEGIANI:
«UN PORTAVOCE
È UNA FIGURA
POLITICA, OVVIO
CHE GLI ALLEATI
SI ESPRIMANO»
Il maltempo non frena lo shopping
LA FIERA
I visitatori più affezionati della fiera stanno facendo lo slalom tra rovesci di pioggia e folate di vento,
ma neppure il tempo incerto ferma il tradizionale struscio del tardo pomeriggio. Anche ieri le famigliole fanesi e qualche turista hanno preso la palla al balzo di un'occhiata alle bancarelle di San Bartolomeo per proseguire la serata
con una cena nei locali del lungomare e del porto. Per recuperare
la giornata di tintarella persa a
causa delle bizze meteo, ci si rifà
con la capatina alla fiera e una
bella mangiata. «I posteggi sono
al gran completo e, ulteriore nota
positiva, nessun ambulante si è finora ritirato, mentre negli anni
precedenti era fisiologica qualche
defezione del primo o secondo
giorno», si specificava ieri dall'ufficio comunale al Commercio. Domani si concluderà la Fiera di San
Bartolomeo, a Fano una tradizione iniziata nel lontano 1458 come
mercato di aglio e cipolle. La novità dell'anno è un centro estetico
ambulante, per il resto le 240 bancarelle confermano un assortimento merceologico ormai consolidato nel tempo: elettrodomestici, pentole e altri utensili per la cucina, tanta bigiotteria, artigianato
PER L’ULTIMO GIORNO
DI SAN BARTOLOMEO
IL METEO PREVEDE
INVECE IL SOLE
E SI ASPETTA
PERCIÒ IL PIENONE
etnico, intimo, abbigliamento,
scarpe, giocattoli e gli immancabili stand gastronomici. Secondo le
previsioni del tempo, la giornata
di chiusura dovrebbe essere baciata da sole e caldo, di conseguenza dovrebbe essere confermata la tendenza delle maggiori
presenze durante le ore serali,
quando l'aria è più fresca e passeggiare è più piacevole. A chi volesse raggiungere la zona della fiera, compresa fra i viali Adriatico e
Alighieri, le vie Bramante e Colombo, si ricordano gli orari della
navetta predisposta dalla società
Adriabus proprio per la manifestazione. Il servizio della linea 135
Marotta - Torrette - Fano è stato
infatti prorogato alle ore notturne. Le partenze: da Marotta alle
21.12, 22.12, 23.12; da Torrette alle
21.35, 22.35, 23.35; da Fano alle
22.05, 23.05, 00.05.
-TRX IL:25/08/15
La città del futuro
incomincia
dallo zuccherificio
URBANISTICA
La città degli anni a venire nascerà da un'analisi sulle tendenze
economiche e da un piano delle
scelte strategiche. Su questi due
pilastri poserà l'impianto del futuro piano regolatore, ma nel
frattempo gli uffici comunali
dell'Urbanistica saranno impegnati da un lavoro parallelo: la
gestione dell'interregno, il passaggio dal nuovo al vecchio.
«Creeremo un'agenda urbana,
una cornice di riferimento per
trattare in modo omogeneo tutte
le varie questioni e una di queste
è un nuovo progetto per l'ex zuccherificio», ha detto l'assessore
Marco Paolini. I temi dell'urbanistica caratterizzano, dunque, la
ripresa dell'attività amministrativa dopo la pausa estiva. In attesa dell'imminente confronto tra
i partiti della maggioranza fanese, il centrosinistra, l'altro ieri sera il gruppo consiliare del Pd si è
riunito per discutere sull'ex zuccherificio e in particolare sul ricorso ai giudici del Tar da parte
della società Madonna Ponte,
proprietaria del terreno. «Bocciando il precedente progetto
con la quota di commerciale - ha
affermato Cristian Fanesi, capogruppo Pd - abbiamo fatto ciò
che ritenevamo giusto. Si è trattato di una decisione meditata, a
larghissima maggioranza, solo
quattro i voti contrari, e di conseguenza trasversale agli schieramenti, che ha interpretato un
giudizio negativo molto netto
espresso da gran parte della nostra città». Secondo l'assessore
Paolini l'ex zuccherificio sarà il
paradigma, il modello operativo
dell'urbanistica nei prossimi anni. «Sarà un modello partecipato
- ha aggiunto - quindi fatto di
scelte condivise che devono scaturire dal confronto tra Amministrazione comunale, associazioni di categoria, comitati, cittadini e gli stessi proprietari dei terreni. Inizieremo il dibattito entro breve tempo e l'atto d'avvio
sarà un momento pubblico, che
organizzeremo nei prossimi
giorni». L'agenda pubblica sarà
uno strumento d'indirizzo, ha
concluso l'assessore Paolini, definendola «un quadro d'insieme
che ci permetterà di lavorare
sull'attuale piano regolatore fino
alla prossima stesura, evitando
di ricorrere a interventi estemporanei, slegati tra loro come in
precedenza. Questa soluzione è
stata adottata da Ancona con
buoni risultati e tra l'altro raccoglie ripetute indicazioni dello
stesso consiglio comunale fanese, che ha più volte chiesto di
adottare una cornice di riferimento».
20:52-NOTE:
Concessionaria
di pubblicità
esclusiva
per il Corriere Adriatico
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L’affondo di Renzi parte da Pesaro
μ Campagna di ascolto
La giunta
regionale
L’annuncio: “Tasse esagerate, il prossimo anno togliamo Tasi e Imu per tutti” a Civitanova
IL PUNTO
Pesaro
Uno scontro
ideologico
MASSIMO ADINOLFI
S
u cosa si sostiene il governo Renzi? Sulla
maggioranza
parlamentare, certo. Ma una
maggioranza parlamentare
non basta a sostenere un governo che si è formato nel
corso della legislatura e non
direttamente nelle urne, se
non persegue un disegno
chiaro e non si assegna un
compito definito. E soprattutto se non convince...
Continua a pagina 13
Ritorno da globetrotter per
Matteo Renzi dopo la pausa
estiva. Dal debutto al Meeting
di Cl alla “prima volta” a
L’Aquila, passando per Pesaro, il premier macina chilometri e rilancia la sfida di governo “dopo 20 anni in cui l’Italia
è stata ferma, impantanata
nella permanente rissa tra
berlusconismo e antiberlusconismo”. Al centro della sfida,
accanto alle riforme istituzionali, il taglio delle tasse, quella “rivoluzione copernicana”
annunciata a luglio e che il
leader Pd rilancia, annunciando che il taglio dell’Imu e della Tasi sulla prima casa sarà
“per tutti”. E dalla città di
Rossini scatta il tour nazionale dei cento teatri d’Italia.
Furlani-Ferrulli Alle pagine 2 e 3
μ Governo e cittadini
E da qui scatta
il lungo tour
dei 100 teatri
A pagina 3
μ Proteste in Abruzzo
La prima volta
al Meeting
e a L’Aquila
A pagina 2
Luca Ceriscioli, Matteo Ricci e Matteo Renzi
μ Nel nome di Rossini sindaco, governatore e premier firmano il protocollo. Aperta la zona archeologica che fa il pieno di pubblico
La cultura regina: città della musica e domus
La domus romana di via dell’Abbondanza
μ Schianto fatale, ascoltati vari testimoni
μ Ezio Denti: “Non ci fu premeditazione”
Il sedicenne Nicholas
tradito in moto
dall’asfalto bagnato
Sgozzato sotto la croce
Il consulente della difesa
sulla scena del delitto
Marinelli In cronaca di Senigallia
μ Il
copresidente spera nel ripescaggio
Leonardi fiducioso
“Vis, la serie D è vicina”
SPORT
Pesaro
“Nella scala di alti e bassi di
umori e speranze di questa
estate, questi sono giorni in
cui siamo estremamente fiduciosi”. Parole chiare quelle di
Leandro Leonardi, copresidente della Vis Pesaro. Il riferimento è a un eventuale ripescaggio in serie D.
Lucarini Nello Sport
Leandro Leonardi
Gulini In cronaca di Urbino
ESTATE
ECONOMIA
L
μ Museica Tour II
Caparezza
sul palco
a Servigliano
Servigliano Poliedrico,
camaleontico,rapperma
ancherocker,diretto,
polemicoconilpoteree
adrenalinico.Caparezza
staseraèaServigliano.
Chiatti In Cultura e Spettacoli
Erano oltre 60 gli amministratori presenti al quarto
incontro della campagna
di ascolto della giunta Ceriscioli, che si è svolto a Civitanova. Sociale, cultura,
viabilità, valorizzazione
delle aree interne, ambiente, Province e superamento del patto di stabilità i temi strategici sul tappeto.
Gli 11,5 milioni provenienti
dallo Stato, sono subito resi disponibili per le
disabilità. Presidente e assessori hanno anche parlato della possibilità il recupero nel bilancio di fondi
regionali destinati alla cultura, e in particolare la dotazione di 2 milioni di euro
al Fondo Unico per lo Spettacolo per Rof e Macerata
Opera Festival.
Pagnanini A pagina 5
Il Jobs act
funziona
Pesaro
E’ il giorno di Pesaro ed è il
giorno della cultura. La venuta
per la quarta volta del premier
nella città del suo amico sindaco Matteo Ricci, vicepresidente nazionale del Pd, segna il
lancio di due progetti fondamentali perché la cultura, come dice il primo cittadino al cospetto del capo del Governo,
non fa bene solamente allo spirito ma fa anche mangiare. Per
il riconoscimento da parte dell’Unesco del titolo di Città della
musica è stato firmato da sindaco, governatore e premier il
protocollo d’intesa. Poi, partito
Renzi per L’Aquila, Ceriscioli
ha inaugurato la domus romana di via dell’Abbondanza.
Francesconi In cronaca di Pesaro
L’INCONTRO
Civitanova
Caparezza stasera a Servigliano
μ Ancona, da sabato si comincia con il pre-festival
Note, atmosfere e riflessioni
Al via Adriatico Mediterraneo
Niccolini In Cultura e Spettacoli
MARCO AMARANTO
’effetto combinato degli sgravi alle assunzioni a tempo indeterminato e del nuovo contratto a tutele crescenti introdotto dal
Jobs act comincia ad avere
effetti positivi sul mercato
del lavoro. I dati diffusi dal
ministero del Lavoro relativi ad attivazioni e cessazioni
di tutti i rapporti di lavoro,
escluso il lavoro domestico e
nella P.A., evidenziano nel
mese di luglio un aumento
di 135.397 contratti di lavoro attivati in più al netto delle cessazioni. Di questi
21.375 sono contratti a tempo indeterminato in più.
Quest'ultima cifra però è dovuta quasi del tutto a trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Senza la stabilizzazione i nuovi posti fissi a
luglio sono stati solo 47.
Quarantasette assunzioni...
Continua a pagina 13
Mercoledì 26 Agosto 2015
3
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
Renzi: “Nel 2016 via Tasi e Imu per tutti”
Da Pesaro parte la narrazione Italia del premier, per comunicare l’opera del Governo in cento teatri del Paese
μ “Basta con i tagli”
IL PRESIDENTE
SI FA IN TRE
La sfida
di Ricci
tra tigna
e speranza
LORENZO FURLANI
Pesaro
Bellezza, fiducia, futuro. Da Pesaro parte la narrazione Italia
del premier Matteo Renzi, il
programma per raccontare
l’opera del Governo nei cento
teatri del Paese. Il primo capitolo è sugli sgravi fiscali, per fare
ripartire la nazione: la prossima
scadenza è nel 2016 e riguarda
l’eliminazione di Imu e Tasi per
tutti sulla prima casa.
“Nel 2014 abbiamo dato gli
80 euro, hanno detto che erano
per vincere le elezioni ma sono
arrivati in busta paga dopo le
europee”, scherza il premier sul
palco del teatro Rossini gremito
in ogni ordine di posti, per
l’omaggio al genio del compositore pesarese e alla città dell’amico sindaco Matteo Ricci, vicepresidente nazionale del Pd,
di cui il governo sostiene, insieme alla Regione e al Comune
l’istanza per il riconoscimento
di Città della musica (proprio
sul palco del teatro il premier
Renzi, il sindaco Ricci e il governatore delle Marche Ceriscioli
hanno firmato il protocollo d’intesa).
“Quest’anno abbiamo eliminato la componente del lavoro
dall’Irap per evitare che un imprenditore che assume debba
pagare più tasse”, ha continuato Renzi commentando il capitolo delle tasse nella gigantesca
slide proiettata alle sue spalle,
con sei titoli (riforme, valori, tasse, diritti, economia e cantieri)
ciascuno sviluppato in dieci
punti, che descrive il programma in itinere del governo.
“Il prossimo anno togliamo
Tasi e Imu per tutti - ha annunciato Renzi riguardo alla prima
casa -. In Italia la tassazione è
esagerata. C’è bisogno di ridurre il carico fiscale, mantenendo
il livello dei servizi sociali ma eliminando gli sprechi. L’idea diffusa è che il Governo abbassi le
tasse solo per il consenso, solo
perché il premier si deve garantire il futuro, ma c’è un pregiudizio perché siamo abituati ai politici che durano per generazioni
e invece noi dopo due mandati
lasceremo. Lo facciamo ora che
abbiamo davanti due anni e
mezzo senza elezioni”. Le tappe
μ La
IL SINDACO
Pesaro
“In Europa se ne sono accorti ora
del problema dell’immigrazione?”
L’ATTACCO
Pesaro
Renzi passa per Pesaro e punta i riflettori sulla
tragedia umana degli sbarchi. “In Europa se ne
sono accorti ora che c’è un problema
immigrazione? Perché tocca anche loro. Glielo
diciamo da mesi”. Quello di Renzi è un attacco
diretto: “L'Europa non è stata fatta soltanto per
essere un luogo per burocrazia e conti su bilanci”.
Passa oltre, sempre senza fare sconti: “Vogliamo
continuare a litigare o occuparci del bene
dell’Italia, a me interessa sbloccare l’Italia. Ho visto
una polemica per 20 direttori stranieri dei musei
italiani quando all’estero ci sono tanti direttori di
musei italiani. Che problema c’è? Che problema è
se li scegliamo con un bando sull’Economist?”.
Sopra, Renzi
con Alessia
Morani e Matteo
Ricci. A lato
con Ario Costa
presidente Vuelle
FOTO LUCA TONI
successive sono l’eliminazione
dell’Ires nel 2017 e la riforma
dell’Irpef nel 2018.
Altro programma descritto,
nel discorso di Renzi, che ha registrato più volte scrosci di applausi e risate in teatro, è la lotta
alla casta che si sviluppa attraverso il tetto di 240 mila euro
annui per i manager pubblici, il
taglio delle auto blu, la riduzio-
ne di 3.897 politici di professione, il dimezzamento dei sindacalisti. “Noi abbiamo il maggior
numero di sindacalisti e politici
in Europa - ha sottolineato il
premier - e se ne riduciamo il
numero questo non è un attacco
al sindacato ma è un modo per
dire: fai meglio il tuo lavoro”.
Poi Renzi ha mostrato i dati che
indicano il miglioramento del
Pil e dello spread negli ultimi anni. Ha attaccato Beppe Grillo
per la denigrazione del progetto
Expo - fatta nel marzo scorso,
quando a Rho, come lui disse,
c’erano solamente campi e blocchi di cemento - evidenziando
gli 11 milioni e mezzo di visitatori registrati fino a oggi con la visita di 56 capi di Stato o primi
ministri. E ha ironizzato su Salvini, senza nominarlo, per il progetto di bloccare il Paese per tre
giorni a novembre: “Al governo
insieme a Berlusconi, la Lega ha
stoppato il Paese per 20 anni”.
L’idea della narrazione Italia
al premier è venuta quest’estate, nei 15 giorni di riposo tra-
scorsi nel suo paese di Pontassieve, vedendo i pessimisti e i
contestatori che a suo avviso
hanno guadagnato la ribalta dei
media e ascoltando una sua
compaesana che al bar gli ha
detto come il governo debba fare di più e meglio, ma soprattutto debba raccontare ciò che fa
coinvolgendo i cittadini. Perciò
il giro nei teatri.
“Questo di Pesaro è uno
stress test - ha dichiarato Renzi abbiamo ereditato una grande
bellezza, ciascuno di noi ha le
sue idee, la sua fede ma dobbiamo impegnarci tutti insieme
per il bene comune”. E sul tipico crescendo rossiniano, tratto
dal Guillaume Tell di Gioachino
Rossini, ha fatto proiettare una
clip con le immagini di chiese,
teatri, dipinti, paesaggi, città
che descrivono l’Italia più bella.
Una narrazione che ha parlato
al cuore e alla mente dei presenti ma ha registrato un pauroso
ondeggiamento perché all’esterno c’erano ad attendere
Renzi 200 manifestanti, che gli
hanno urlato “Buffone” ed “Elezioni” quando nell’auto blindata se n’è andato puntale alle 16,
così come era arrivato nella visita lampo di un’ora a Pesaro, tappa internedia della giornata
adriatica tra Rimini e L’Aquila.
C’erano militanti della Lega,
della sinistra ma soprattutto attivisti del comitato No trivellazioni che per battersi per lo stesso bene comune si trovano dall’altra parte della barricata.
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soddisfazione per il protocollo Città della Musica e per Pesaro numero zero del tour del presidente del Consiglio
Ceriscioli: doppio bel risultato per le Marche
Pesaro
·
È l’opera “Aureliano in Palmira”
di Gioacchino Rossini e il suo inciso “Quel giorno ancor verrà”
ad aprire il confronto della città
di Pesaro, nel teatro dedicato al
suo massimo compositore, con il
presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. Una scelta
per rendere onore all’archeologo Khaled al Asaad, ucciso a Palmira dall’Isis, e un omaggio alla
bellezza di questo luogo di cultura e al genio di Rossini. Un’apertura di un incontro caratterizzato da applausi a scena aperta,
quella voluta dal Comune di Pesaro, che parte dalla firma del
protocollo fra il sindaco Matteo
Ricci, il presidente della Regione
Marche, Luca Ceriscioli, e dello
stesso Renzi per rilanciare la
candidatura di “Pesaro Città della Musica” come riconoscimento Unesco.
“Doppio bel risultato per le
Marche”. E’ il giorno della soddisfazione per il presidente della
Regione Luca Ceriscioli. “Da
una parte - ha detto il presidente, riferendosi alla firma di un
protocollo - l’impegno del Governo, insieme alla Regione e al Comune di Pesaro, per raggiungere un obiettivo prestigioso: il riconoscimento di Pesaro Città
L’evento si apre sulle note
di “Aureliano in Palmira”
un omaggio all’archeologo
ammazzato dall’Isis
della musica Unesco”, dall’altra
la scelta del Teatro Rossini come
numero zero per il tour dei 100
teatri annunciato da Renzi.
Riguardo alla sottoscrizione
del protocollo, “credo - ha dichiarato Ceriscioli - che avere un
partner come il Governo nazionale possa aiutare a raggiungere
un obiettivo che darebbe una
grande visibilità al territorio
marchigiano come terra della
musica”. Importante, per il governatore, l’aver scelto le Marche “come punto di partenza per
una campagna di comunicazione che vuole raccontare agli italiani che c’è speranza per il futuro, che le cose non stanno andando così male come dicono e che
ci sono alcuni segnali positivi”.
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Il governatore Luca Ceriscioli con il premier Matteo Renzi
Gli applausi, tanti, non hanno
salvato Renzi da una breve
contestazione da un palco,
nel miglior stile ottocentesco,
con petali di rosa e carta igienica gettati sulla platea, e da
una più accalorata protesta,
all’uscita del premier dal Rossini, di insegnanti e rappresentanti del movimento “No
trivelle” e della Lega. Contestazioni a cui, indirettamente, il sindaco Ricci risponde,
nel suo intervento, ricordando “a chi butta acqua sul fuoco” che a Pesaro e nelle Marche “il sentimento prevalente
è quello della speranza” e della “tigna, una caratteristica
che ritroviamo nel nostro territorio, una consapevolezza
delle difficoltà che spinge però a rimboccarsi le maniche e
in questo momento storico,
nella grande cultura della solidarietà che ci accomuna, a
dare un contributo al cambiamento del Paese”. Un cambiamento, sottolinea Ricci, che
è, per Pesaro, “la sfida culturale di chi vuole ristrutturare
l’economia di una città che è a
prevalenza manifatturiera
ma per la quale è necessario
puntare anche sui servizi, sul
turismo, sulla cultura”.
Ricci parlat tanto da sindaco e molto da vicepresidente
Pd. “Le Regioni - ricorda - sono nate per fare le leggi e fare
la pianificazione, non per gestire. Anche il numero delle
Regioni va rivisto, soprattutto per noi del centro Italia che
rischiamo di rimanere schiacciati tra le legittime necessità
del Sud e il traino del Nord.
Lo dico in particolar modo
per le Marche e per l’Umbria”. E’ incalzante, Ricci, nel
suo intervento al Teatro Rossini, accogliendo il premier
Renzi. “È una questione di
competitività in Europa. E anche questa è una questione
che va affrontata”.
Il filo è diretto. “Bisogna
far basta con i tagli ai Comuni. Io - rilancia il primo cittadino - al premier glielo dico
sempre, ogni volta che lo incontro. In questi anni abbiamo sopportato una situazione incredibile, molti Comuni
sono in difficoltà. Abbiamo
salvaguardato i servizi sociali
ma siamo costretti a ridurre
le risorse per le manutenzioni. Ecco, allora dobbiamo
provare ad allentare ancora
di più il Patto di stabilità per i
Comuni virtuosi”. I sindaci
però - aggiunge - “non devono solo rivendicare, ma essere anche protagonisti del
cambiamento. Ottomila Comuni italiani non reggono
più, a maggior ragione con lo
svuotamento delle Province:
abbiamo bisogno di una normativa che aiuti a unirsi e su
questo dovremo lavorare sia
livello regionale sia nazionale. Magari allentando il patto
di stabilità per chi si mette insieme”.
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6 Mercoledì 26 Agosto 2015
Da Monsano il Folk Festival oggi si sposta al Poggio
Da Monsano
il Folk Festival
oggi si sposta
al Poggio
di Ancona
La Macina
si sibirà nella
spledida
“Casa di Pietra”
dell’azienda
Benadducci
Tagliarini
Ancona Un’altralocationparticolare,
quelladella"CasadiPietra"dell'azienda
agricolaBenadducciTagliarini(alPoggiodi
Ancona),doveoggi(ore19),in
collaborazioneconilProgettoeuropeo
"ClimateChangeEurope",perilConcerto
delTramonto,LaMacina,presenterà,trala
genteIlcantodellaterra(imotividelgrande
corpusdellatradizioneoraledellaterra
marchigiana).LaMacina,perquesto
particolareincontro,presenterà,inacustica,
unineditoprogramma,tuttobasatosuun
repertoriopopolarespontaneo,
accattivanteecoinvolgente.Conquesto
concerto,ilgrupporiproporrà,conlasua
proverbialeaggressivitàedentusiasmo,i
canti,imotivi,lemusiche,delgrandecorpus
dellatradizioneoralemarchigiana,ritrovati
nelsuoquasicinquantennalelavorodi
ricercasulcamponelterritoriodellaMarca,
econparticolareriguardoallazona
dell'anconetano.Unrepertorioaffascinante,
sanguignoetravolgentedisaltarelli,dicanti
ritualidiquestua,dicantisatiricielicenziosi,
ballate,cantiefilastroccheiterativeinfantili,
canti"avatocco",dilavoro,diemigrazione,di
cantastorie,cantireligiosi,ninne-nanne,di
protesta,d'amoredellanostramemoria.
Iltutto,inuncontestonaturale,comela
splendidacasacolonica"CasadiPietra",eun
panorama,comequellodelPoggio,traipiù
bellidellaRivieradelConero.
© RIPRODUZIONERISERVATA
Cultura&Spettacoli
C’è Rumiz, la poesia naviga Tra Goldrake e Bisanzio
ESTATE
μ Le
Il festival Adriatico Mediterraneo da domenica in tutta Ancona
opere di Francesco Diotallevi
Ecco l’arte dell’ironia
UN PONTE
CULTURALE
LUCILLA NICCOLINI
Ancona
Non è per i pigri, il festival Adriatico Mediterraneo, né per i qualunquisti. Una girandola di iniziative caratterizzano infatti come di consueto il festival, che si
distende lungo tutto l’arco del
porto da Marina Dorica alle banchine recuperate, con allunghi
in piazza Roma, alla Libreria
Feltrinelli, alla Polveriera Castelfidardo del Parco del Cardeto,
senza escludere il mare aperto...
Ci sarà da muoversi, ogni giorno, se non si vuole perdere proprio niente.
Partiamo dunque dagli incontri, il momento di riflessione
che caratterizza AdMed insieme
alla musica. Dopo il pre-festival
che si propone, la sera del 29
agosto, come Festa Adriatica
(vedi nota a parte), si comincia
domenica 30 con l’approfondimento su Mediterraneo e cambiamenti politici tenuto da Marco Cesario, giornalista Ansa, alle
21 all’Osteria Strabacco; la sera
seguente, alle 18,30 si parla di
Lampedusa, alla Feltrinelli, con
Davide Camarrone.
Giornata clou sarà il 2 per la
consegna del Premio AdMed, alle 18,30 alla Cittadella, sede del
Segretariato Iniziativa Adriatico
Ionica, a Paolo Rumiz, reporter
straordinario del nostro passato
sui luoghi della storia, che poi la
sera alle 21, alla Mole,
dialogherà con Sergio Sparapani sulla Grande Guerra.
Gli incontri proseguono il 3
con Medici senza Frontiere, alla
Mole
alle
18,30:
“#milionidipassi. Un possibile
ponte per le popolazioni in movimento”. E il 4 settembre, si par-
·
Paolo Rumiz, reporter straordinario del nostro passato sui luoghi della storia
la del dopo Mubarak in Egitto alla Polveriera Castelfidardo alle
18,30 con Giuseppe Acconcia,
corrispondente dal Cairo. Il 5
Marta Ottaviani, giornalista milanese, ci illustra la Turchia oggi. Da non dimenticare incontri
con Giulio Giorello e Franco
Cardini!
E naturalmente c’è molto
d’altro, dalla musica di tutti i generi mediterranei, al cinema, alla letteratura: ecco la poesia va
in barca a vela, con partenze da
Marina Dorica, il 30 agosto con
Giancarlo Trapanese, il 4 con
Alessia Raccichini e il 5 con Luigi Socci (prenotazione: 333
8030790, 335 8368259 o
[email protected]). Ma si può
salire a bordo anche del rimorchiatore attraccato alla banchina 1 per ascoltare dalla voce di
Luca Levi e Giorgio Furbetta (il
31 agosto) Frammenti Migranti
alle 19, e il 1˚ settembre dalla vo-
Una delle opere di Francesco Diotallevi
ce di Isabella Carloni i miti femminili emersi dal mare.
Ogni sera si susseguono
ghiotti eventi musicali da Gianmarco Dottori ad Antonella
Ruggiero - e altro ancora, in
ogni dove: alla Casa delle Culture, alla Legatoria Librare, alla
Chiesa del Gesù... Impossibile
dare in dettaglio nota di ogni avvenimento: di rigore, la consultazione del libretto informativo!.
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E sabato sotto l’Arco di Traiano
LA MUSICA
Ancona
La ri-scoperta, la ri-appropriazione del porto di Ancona è
uno dei fili conduttori dell’edizione di quest’anno di Adriatico Mediterraneo, a partire
dall’inizio con la Festa Adriatica del 29 agosto, quando all’Arco di Traiano suoneranno
quattro gruppi provenienti da
Italia e Balcani: gli italo-alba-
nesi della Spartiti per Scutari
Orkestra, i serbi Vrelo, l’Orchestrina Adriatica con un ensemble proveniente da Italia,
Bosnia e Grecia e infine i croati Cinkusi. Qui, sotto l’arco
che Traiano ha voluto per celebrare l’allargamento dei
confini dell’Impero, tutti i suoni e sapori dell’Adriatico. I sapori saranno quelli delle cucine delle sponde adriatiche
grazie a Caffè del Teatro/
Stockfish (cucina marchigia-
na, salentina e albanese), Souvlaki Bar (specialità greche),
Cafè Darderi (pasticceria balcanica) e al Festival del Brodetto di Fano. La festa inizia
alle 18,30 e si conclude, festaioli adriatici permettendo,
un’ora dopo la mezzanotte.
Poi, subito tutti a dormire, per
essere freschi all’inaugurazione, il 30 alle 18 alla Mole, delle
mostre di AdMed: cinque
esposizioni tra storia e attualità del Mediterraneo.
L’APPUNTAMENTO
Fano
Ottimo riscontro di pubblico
l’appuntamento con le "Serate
con l'autore" organizzate
all'interno della manifestazione
Art H8tel 2015. L’ultima, che si è
svolta all’Hotel Prestige di Fano,
ha visto come protagonista
l'ironia e il sarcasmo delle tele di
Francesco Diotallevi, una artista
a tutto tondo la cui filosofia è
capace di scavare nelle piege
della società contemporanea
attraverso la sagace materialità
di forme e colori. Le opere
Diotallevi rimarranno esposte
fino al 13 settembre. Paola
Gennari, curatrice di Art H8tel:
“La sua ricerca va all'origine dei
segni primitivi dell'uomo, dove è
la parola che emerge: il
messaggio è così messo in
evidenza. Il colore e le linee
devono tradurre un senso di
purezza e di semplicità; è steso
in modo uniforme volutamente
privo di sfumature e i toni scelti
sono rassicuranti. Per tutte
queste caratteristiche, i quadri
di Diotallevi diventano di facile
comprensione per tutti: il
significato delle sue opere arriva
subito all'interlocutore con un
lato inizialmente ironico (bene)
ed uno grottesco (male). I
rimandi ad una profonda cultura
artistca, comunque non
mancano. Nei quadri,
"Autoritratto con Goldrake" e
"Autoritratto con Zorro" lo
sfondo è stato dipinto di color
oro a ricordo della classica
iconografia ravennate, in cui lo
splendore delle figure immerse
nel fondo aureo, conferisce
all'intera rappresentazione una
consistenza ultraterrena,
mescolando, in questo modo,
sacro e profano. Questo effetto
di luce dorata, è fortemente
voluto dall'artista, che cattura
l'attenzione del visitatore
obbligandolo a guardare un
"film" apparentemente a lieto
fine, che, invece, nasconderà un
imprevisto, tragico finale. In
entrambi i quadri l'artista, si
rappresenta come "l'uomo
comune" accanto a diversi
Supereroi, buoni, forti e sempre
in procinto di salvare l'umanità“.
Prossimo appuntamento
domani all’Hotel Continental di
Fano con Giovanni Ferri.
L'ingresso alle 21.30 è libero e
non occorre prenotazione.
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Mercoledì 26 Agosto 2015
T: 0721 31633
FANO
E: [email protected]
F: 0721 67984
Il sindaco: “Sullo staff decido io”
Scatto di dignità di Seri che giudica “inopportuna” la diffida contro Rossi di Pd e sinistra
TENSIONI
IN GIUNTA
SILVIA FALCIONI
Pesaro
Rivendica il suo diritto di scegliere i suoi collaboratori il sindaco
Massimo Seri in merito alla vicenda del suo portavoce, per il
quale ha contattato Davide Rossi. Nessuna conferma né smentita arriva dal primo cittadino, che
tuttavia annuncia un'imminente
riorganizzazione della macchina comunale per ripartire al meglio dopo la pausa estiva.
"Non intendo prestarmi oltre
a un dibattito di corridoio quando i fanesi si aspettano da me e
dalla mia maggioranza un impegno concreto per risolvere i veri
problemi della nostra città. Sto
ragionando su alcune ipotesi che
possano implementare l'efficienza della macchina amministrativa comunale - ha detto ieri Seri -.
La certezza è la necessità di rafforzare la struttura degli uffici,
attraverso collaborazioni sia interne che esterne. Ho valutato
delle disponibilità con determinate caratteristiche, ma al momento sono solamente idee, non
c'è alcun nome né nessuna decisione presa".
Una svolta avrebbe potuto arrivare alla riunione di maggioranza programmata per lunedì
sera, che però non si è svolta a
causa di accertamenti medici
che hanno interessato proprio il
sindaco. Nuovi confronti di maggioranza sono comunque attesi
per oggi con i segretari di parti-
to, nelle cui sedi saranno discussi
obiettivi sia politici che programmatici. Tra i punti da discutere
spicca quello della presidenza
del Consiglio comunale, dato
che è ormai quasi certo che Renato Claudio Minardi lasci il suo
incarico per dedicarsi totalmente a quello in Regione, dove è vicepresidente dell’assemblea legislativa. A questo punto le ipotesi
che si aprono sono diverse e i nomi più probabili sono due: Cristian Fanesi e Rosetta Fulvi. Entrambi però sono anche possibili
candidati a ricoprire la carica del
settimo assessore, voluto dal Pd
ma che il sindaco ha detto di non
gradire (potrebbe esserci un
compromesso nell’accoglimento delle reciproche esigenze).
Una soluzione potrebbe non portare ad alcun aggravio di costi:
un incarico part time per il presidente del consiglio e uno per il
settimo assessore, mantenendo
quindi la spesa attuale per Minardi a tempo pieno. Entrambi
gli interessati comunque smentiscono possibili richieste ricevute
per ricoprire questi ruoli.
Sempre Seri tiene a sottolineare la sua autonomia decisionale:
"Qualsiasi scelta farò sarà nel
momento opportuno, in base alle esigenze vere dell'amministrazione e la farò in piena ed insindacabile autonomia. Certo è che
comunque ogni sindaco cerca la
condivisione dei suoi alleati". Il
riferimento è al vicesindaco Stefano Marchegiani e a Rita Carnaroli di Sinistra Unita, la cui posizione contraria all'assegnazione
Nessuna decisione presa ma
viene difeso chi “con grande
capacità non ha cercato nulla
e non è stato rispettato”
Fano Arriva a conclusione
"Serate con l'autore",
l'iniziativa inserita all'interno
di "Art h8tel" ed organizzata
da Confesercenti ed
Asshotel. L'ultimo
appuntamento è per stasera
alle 21.30 all'hotel
Continental in viale Adriatico,
dove l'artista Giovanni Ferri
presenterà le sue opere, che
resteranno esposte nella
struttura ricettiva fino al 13
settembre.
Liberazione, il ricordo
di due vittime
Massimo Seri, Davide Rossi e Renato Claudio Minardi quando erano assessori in Provincia, con Rossi vicepresidente
di un incarico nello staff del sindaco a Davide Rossi ha lasciato
perplessa la lista civica Noi Città;
una presa di posizione definita
"inopportuna" dal sindaco, che
ha avuto un chiarimento con il
segretario del Pd, non nascondendo il suo rammarico per il fatto che nel dibattito politico siano
state tirate in ballo figure "di
grande capacità, che non hanno
cercato nulla e per le quali c'è
stato scarso rispetto personale".
Sulla vicenda che lo riguarda direttamente, proprio Davide Rossi commenta con parole sibilline: "Non mi pronuncerò finchè
non capisco che direzione prenderà questa situazione. Mi sembra però che debba succedere
ancora molto".
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Aguzzi: “L’amministrazione è già alla frutta”
LA CRITICA
Fano
"Una manovra per imbrigliare le
scelte dell'amministrazione
fanese e legarle alla volontà del
Pd": è questo il timore espresso
dall'ex sindaco Stefano Aguzzi
sulla paventata nomina di
Davide Rossi a capo di gabinetto
del sindaco, che motiva la sua
affermazione ricordando che il
suo "collega" fondatore de La
Tua Fano è stato per cinque anni
vicepresidente della Provincia e
molto legato all'allora
presidente Matteo Ricci. "Una
amministrazione - commenta
Aguzzi che esprime i suoi dubbi
sull'opportunità politica di tale
nomina - a un anno dal suo
insediamento dovrebbe essere
nel pieno della sua attività fattiva
e concreta, la maggioranza
fanese, invece, è persa nelle
discussioni tutte interne su come
collocare questo o quel
personaggio fino a paventare
l'ampliamento a sette della
giunta per fare posto a chi più
scalpita nella maggioranza
rimanendo impaludata in
operazioni di equilibrismi interni.
L'amministrazione è già alla
frutta".
Prodotti casalinghi, ecco le novità della fiera
Seconda giornata in ripresa per
la fiera di San Bartolomeo che
non è partita certo al meglio, a
causa della pioggia che fino a sera lunedì non ha voluto lasciare
spazio al bel tempo. Ieri però,
con il ritorno del sole, sono aumentate le presenze in Sassonia,
divise tra amanti dello shopping
e curiosi. Tanti i fanesi, ma diversi anche i turisti, tra cui spiccava
una famiglia russa in vacanza a
Cesena che si è regalata una gior-
Visitatori alla fiera di San Bartolomeo
NOTIZIE
FLASH
Art h8tel, le opere
di Giovanni Ferri
Più visitatori il secondo giorno, segnalata la presenza di russi in vacanza in Romagna. Oggi la chiusura
Fano
XIII
nata a Fano per visitare le 240
bancarelle. Tra i prodotti più gettonati dal pubblico ci sono stati i
casalinghi, oggetti di facile utilizzo che semplificano la vita. Tra
questi il multitrotor, molto più di
un normale tritatutto; il turbo
peler, cioè un utensile che ha la
doppia utilità di tagliare a striscioline e decorare; il taglia ananas, con il quale si possono fare
precise fette di frutta; il panno in
bamboo, realizzato in fibra naturale, con possibilità di prova da
parte dei frequentatori della fie-
ra. Apprezzata è la pasta di pietra bianca, ad azione pulente,
sgrassante ed emulsionante, perfetta per pulire qualsiasi superficie e di lunga durata. "Il prodotto
è molto richiesto dalle donne racconta la calabrese Francesca
Baglie - lo abbiamo portato alle
fiere di tutta Italia e sta andando
molto bene". Una novità è il Mop
strizzafacile, cioè un "mocio" di
nuova generazione, che si rifà ad
una tecnica tedesca, in grado di
pulire qualsiasi superficie, con il
vantaggio di trattenere l'acqua.
"Abbiamo portato il prodotto in
offerta lancio - spiega il pugliese
Fausto - L'obiettivo è far sì che i
clienti si innamorino della nostra qualità e ci ricontattino anche dopo la fiera". Un prodotto
adatto sia all'interno che all'
esterno è "super zac", la forbice
utilizzabile sia come utensile da
giardinaggio, ma anche in cucina. "Questo attrezzo - garantisce
Ugo Pili di Torino - sarà molto
utile per chi deve spezzare qualcosa e non ha molta forza". s.f.
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Fano Tra gli appuntamenti
per celebrare il 71˚
anniversario della
liberazione dall'occupazione
nazifascista, questo
pomeriggio alle 18.30 nei
giardini Biancheria-Morelli,
si parlerà dell'uccisione di
Renata Marconi e
Temistocle Paolini da parte
dei tedeschi nei pressi
dell'allora caserma
Montevecchio, con le
testimonianze di amici e
familiari.
Prevenire il cancro
Conferenza a Lido due
Fano Un argomento
interessante e complesso
come la biologia molecolare
verrà affrontato oggi alle 18
ai bagni Lido due. Per
l'ultimo appuntamento di
stagione promosso
dall'Accademia della Sabbia
la biologa Veronica Bini
terrà un incontro aperto al
pubblico sul tema "Cancro e
stile di vita: spunti per una
prevenzione efficace".
Cremi, due incontri
sull’accoglienza
Fano Il Cremi propone due
incontri di formazione con
esperti dell'associazione
Millemondi e con Gianni
Garelli, docente di linguistica
e didattica dell'italiano
dell'Università per stranieri
di Siena. Di accoglienza degli
alunni stranieri si parlerà il 3
settembre nella sede dei
servizi educativi in via
Vitruvio 7, l'incontro
successivo sarà l'8
settembre.
XIV Mercoledì 26 Agosto 2015
FANO •VALCESANO
Online
www.corriereadriatico.it
“Vogliamo partecipare”
Successo dell’iniziativa in centro storico
Due binari morti trasferiti al Comune: associazione chiede gli atti
Alla scoperta
del castello
e del museo civico
INFRASTRUTTURE
E SVILUPPO
LA VISITA
MARCO SPADOLA
Mondolfo
Marotta
"Nuovi progetti senza la partecipazione dei cittadini". L'associazione Attraverso Marotta apprende con piacere che due binari morti sarebbero stati trasferiti dalle Ferrovie dello Stato
al Comune di Mondolfo, per la
prossima realizzazione di strade e parcheggi, ma è sconcertata dalle modalità, dal mancato
coinvolgimento della cittadinanza da parte dell'amministrazione. "Continua d'arbitrio a progettare e a voler realizzare un
nuovo assetto territoriale senza
la partecipazione dei cittadini.
Pertanto la nostra associazione
ha inoltrato al Comune istanza
di accesso agli atti inerenti il trasferimento delle aree e il progetto sotteso alle opere pubbliche
che l'amministrazione comunale avrebbe intenzione di realizzarvi. Come dichiarato dagli
amministratori, il progetto è già
stato realizzato dall'ufficio tecnico comunale e presentato per
un parere all'ingegnere Morellina del compartimento regionale delle Ferrovie di Ancona. Un
progetto di cui da tempo chiediamo visione, in particolare
per quanto attiene al nuovo tratto stradale che, come prolungamento sud di via Manzoni, arriverà su piazza Roma all'altezza
dell'ingresso del futuro sottopasso pedonale. Un tratto in cui
l'amministrazione paventava
“Attraverso Marotta” vuole conoscere il progetto per strade e parcheggi
da tempo la realizzazione di un
nuovo tratto stradale anche di
percorrenza carrabile. Non
comprendiamo come l'amministrazione possa fare proclami
su progetti che impegnano anche finanziariamente il Comune senza aver preventivamente
verificato nelle sedi opportune
dei procedimenti autorizzativi e
di variante degli strumenti urbanistici, tutte che prevedono la fase di partecipazione dei cittadini, l'utilità, la fattibilità,
l'ammissibilità degli interventi
proposti. Anche in ragione delle
modifiche e degli effetti cumula-
tivi determinati dalle opere sostitutive del passaggio a livello,
dalla nuova rotatoria sulla strada statale, dal nuovo sottopasso
della statale medesima. Il territorio comunale non è cosa loro,
ma dell'intera comunità cittadina". Attraverso Marotta si sofferma anche su un'altra questione. "È interessante la coincidenza tra la nuova proposta progettuale e la nomina del vicesindaco a coordinatore delle aree territoriali del Cesano per il rischio
idrogeologico. Proprio nel periodo coincidente il ricorso al Tar
contro gli atti che hanno decre-
Trentadue giovani da tutt’Italia. Iniziativa anche con i detenuti
I promotori della caccia al tesoro in collaborazione con Avis
Con ritrovo alle 21 nel chiostro
di Sant'Agostino, questa sera
ultimo appuntamento
stagionale con "Alla scoperta di
uno dei Borghi più Belli d'Italia:
Mondolfo". A partecipazione
gratuita, si andrà alla scoperta
del castello, l'abitato antico
racchiuso dalla duplice cortina
muraria quattrocentesca frutto
del genio militare dell'architetto
senese Francesco di Giorgio
Martini. Nell'itinerario, anche il
museo civico e l'armeria del
castello mentre nello sferisterio
comunale "Antonio Agostinelli"
questa sera si disputano le
partite di pallone col bracciale,
l'antico sport delle corti
rinascimentali. Per ulteriori
informazioni
www.comune.mondolfo.pu.it
tato la soppressione del passaggio a livello e la realizzazione, in
area di elevato rischio idrogeologico, del sottopasso carrabile
quale opera sostitutiva. Ora restiamo in attesa di esaminare gli
atti richiesti, evidenziando comunque l'importanza dell'intervento dei cittadini, che sono
continuamente costretti a sorvegliare il proprio territorio, per
far rispettare i propri diritti e garantire la qualità dello sviluppo
e trasformazione dei loro luoghi
di vita, soprattutto per tutelare
le future generazioni".
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Rotatoria di rigore
Caccia all’assassino
In azione 350 detective
L’ANIMAZIONE
Fano
Un viaggio intrigante tra la storia, la cultura e le tradizioni fanesi. E' stata molto entusiasmante la caccia al tesoro investigativa organizzata dal fisico
matematico Roberto Macrelli
in collaborazione con Avis,
che si è svolta lunedì sera tra le
vie del centro storico, arrivando a coinvolgere ben 64 squadre per un totale di oltre 350
partecipanti. I giocatori, partiti da piazza Venti Settembre,
hanno cercato il colpevole di
un omicidio, tra un gruppo di
attori che proponevano intriganti prove da superare. Il ricavato verrà devoluto alle associazioni che curano gli animali randagi del territorio.
La caccia al tesoro ha sviluppato soprattutto molti aspetti
Un viaggio tra storia
cultura e tradizioni
L’obiettivo era sostenere
le organizzazioni animaliste
della città, con circa 30 domande sulle tradizioni e la storia, ma anche luoghi che i concorrenti dovevano desumere
da mappe ed indovinelli, oltre
che sulla donazione del sangue. "E' stata una bella esperienza - riferisce Macrelli - i ragazzi si sono divertiti tanto ed
hanno imparato qualcosa in
più sulla loro città. Tutti hanno
continuato la gara, nonostante
la pioggia. Ora ci riserviamo
qualche giorno per decretare i
vincitori, che saranno scelti tra
le squadre che avranno totalizzato il maggior punteggio, tenendo conto degli indizi raccolti e dell'aver indovinato il
colpevole". Entro domani saranno rese note le graduatorie
e a parità di merito, sarà discriminante la data di iscrizione.
Intanto, in attesa di conoscere
i vincitori, Macrelli invita chi
non ha preso parte all'evento a
cimentarsi con una prova di logica: "Io ho il doppio degli anni
che tu avevi quando io avevo la
tua età. Quando tu avrai la mia
età, insieme faremo 63 anni.
Quanti anni ho?".
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Appello al Comune per la vigilanza
Fattoria della legalità, campo estivo Modificata
IL PROGETTO
Isola del Piano
Per il terzo anno consecutivo,
alla Fattoria della Legalità di
Isola del Piano, è stato organizzato il campo estivo con 32 giovani provenienti da tutta Italia.
All'insegna di "Coltivare i frutti
della legalità" con l'organizzazione di Cgil, Spi, Libera, Arci,
Auser, Rete degli studenti medi e Unione degli studenti. Il
campo è entrato a far parte della rete nazionale che organizza
esperienze aperte ai giovani
che hanno voglia di impegnarsi contro le mafie e per la legalità. "L'esperienza del campo
per chi come noi l'ha vissuta
sin dall'inizio - si legge in una
nota della Cgil - soprattutto
grazie all'enorme impegno sindacato pensionati e dei ragazzi
della Rete degli studenti e di Libera, è un'esperienza indimenticabile per la ricchezza di idee,
energia e partecipazione concreta che tutti i giovani che
hanno partecipato portano
con loro una volta terminata
l'esperienza". Soddisfatto anche il sindaco di Isola del Piano
Giuseppe Paolini che parla della Fattoria della Legalità "che
ha ospitato alcuni detenuti del
carcere di Pesaro. Hanno ripulito l'area che presto ospiterà
una grande festa in occasione
della quale verranno premiate
le migliori foto del concorso
estivo. Aumenta la partecipazione dei ragazzi del posto accanto a quelli che arrivano da
Modena, Torino, Parma e Milar.g.
no".
mi fa sentire parte di questa comunità". Promotore dell'iniziativa è stato il circolo culturale
Marotta. La presidente Ersilia
Riccardi è stata coadiuvata dagli amici marottesi della coppia, tra i quali Piera e Sauro Olivieri. "Un ringraziamento - conclude Riccardi - alle artiste dell'
associazione "Chiaro Scuro"
Fabiana Cicetti, Pierina Corinaldesi, Antonella Marinucci e
Laura Portavia per l'ospitalità
e per aver costruito con le loro
opere, all'interno della sala Arcobaleno, quattro angoli diversamente splendidi che hanno
riempito di luce di mare gli occhi dei numerosi visitatori e
per aver regalato ad ognuno di
loro un "pezzetto di mare"".
ma.spa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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In vacanza a Marotta da 44 anni
Marotta
In vacanza a Marotta da ben
quarantaquattro anni. Sono Teresa Arabo e Raffaele Taddeo,
entrambi docenti, milanesi. E'
dal lontano 1971 che alloggiano
a Marotta, per 25 anni alla pensione Rosa e dopo la sua chiusura in abitazione private. Alla sala Arcobaleno, in occasione della mostra "Il mare negli occhi",
è stata consegnata loro, dall'assessore al turismo Mario Silvestrini, una pergamena a testimonianza dello stretto legame
che questa famiglia ha nei confronti di Marotta. Da 44 anni
scelgono la città, il mare, la
spiaggia, e i suoi dintorni per
trascorrere le vacanze estive.
Riccardi, Silvestrini e i turisti
"Amo le Marche - ha sottolineato la signora Teresa - e in questo posto ritrovo tutte le peculiarità di questa bellissima regione e, inoltre, c'è un rapporto
con le persone diretto, immediato, sincero e senza filtri che
LA SICUREZZA
Fano
Modifiche alla viabilità a Bellocchi, per rendere la zona
più sicura. Da qualche giorno infatti chi transita sulla
Fano Grosseto e prende
l'uscita di Fano Sud trova
una novità: l'obbigo di svolta
a sinistra, in seguito alla
chiusura dell'accesso che immette frontalmente su via
Campanella, non avendo più
la possibilità di girare per salire sul ponte che porta alla
zona industriale. I veicoli infatti devono arrivare alla rotatoria di recente costituzione che incrocia via Campanella con la strada comunale
di Petruccia e percorrerla
per poi tornare indietro su e
proseguire il normale percorso fino alla zona industriale. Tale sperimentazione dovrebbe risolvere i rischi derivanti da un cumulo
eccessivo di veicoli, che in
passato hanno generato non
pochi incidenti a causa del
mancato rispetto delle precedenze. Non cambia niente
invece per gli automobilisti
provenienti da Chiaruccia e
dalla zona del Codma, che
percorrono comunque la rotatoria e poi possono girare
per entrare in superstrada o
proseguire diritto per la zona industriale.
Consegnata una pergamena alla coppia di docenti milanesi
IL RICONOSCIMENTO
la viabilità
a Bellocchi
Da sinistra Fabio Ceccarani e Stefano Cuccaroni
Pergola Unita pulisce
l’area giochi dei bimbi
IL VOLONTARIATO
Pergola
E' sempre più frequente, nell'
ultimo periodo, vedere cittadini, associazioni ed amministratori prendersi cura della propria città. A Pergola, stavolta,
è stato il consigliere comunale
di Pergola Unita Stefano Cuccaroni, a farsi promotore della
pulizia dell'area giochi per
bambini dei giardini pubblici.
"Dopo aver ricevuto l'ennesima segnalazione, abbiamo
provveduto direttamente a
raccogliere la sporcizia con alcuni cittadini. Bottiglie di vetro, bicchieri rotti, lattine,
mozziconi e pacchetti di sigarette, buste di plastica, cartacce, non potevano più stare neanche un secondo nello stesso
spazio dove giocano i bambini.
Alla pulizia hanno collaborato
anche i gestori del "Chiosco
del Giardino"". Da parte di Pergola Unita una richiesta all'amministrazione ed un invito ai
cittadini. "Chiediamo all'amministrazione comunale - continua Fabio Ceccarani, anche
lui dell'associazione Pergola
Unita - di vigilare e prendere
provvedimenti immediati se in
futuro ci saranno nuove segnalazioni affinché questa "schifezza" non si ripeta. I bambini
non devono giocare in mezzo
ai rifiuti. Vogliamo inoltre sensibilizzare tutti a tenere più pulito il nostro giardino e ad avere un comportamento più rispettoso dell'ambiente e delle
persone".
ma.spa.
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2
PESARO PRIMO PIANO
IL GIORNO DI RENZI
MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2015
PIAZZALE LAZZARINI PIENO E BLINDATO
TEATRO BLINDATO, RESTANO FUORI IN TANTI,
ANCHE SINDACI DELL’ASCOLANO. LA POLIZIA
CONTROLLA, MA LA PROTESTA E’ PACIFICA
I contestatori divisi e in ordine sparso
Placcato docente: voleva fermare l’auto
I leghisti con le ‘ruspine’, fratelli d’Italia con il capitano Ultimo, le mamme del S. Marta
LETTERA
CONTESTAZIONI
Gruppi sparsi: dal
presidio leghista ai
‘fratelli d’Italia’ che
inneggiano al capitano
Ultimo; dai precari della
scuola (sotto il prof che
si è buttato sull’auto) al
comitato anti-trivelle,
fino alle mamme
dell’alberghiero Santa
Marta
L’ex-sindaco resta
fuori: la gazzarra
danneggia i cittadini
ECOLOGISTI Gli anti
trivelle non sono mancati
«SONO uno di quei cinquecento circa che non sono
riusciti ad entrare al pienissimo teatro Rossini per
ascoltare il Presidente del
Consiglio Renzi. E non sono riuscito ad ascoltarlo dagli altoparlanti che davano
sulla piazza grazie al chiasso che facevano meno di un
centinaio di contestatori li
piazzati. Molti erano della
Lega; altri di una sinistra
del solo e sempre no (gli slogan erano vecchi di cinquant’anni!); altri, pochi,
erano del movimento contro le trivellazioni in Adriatico. Tutti costoro non hanno capito che a Renzi non
hanno dato nessun disturbo. In compenso hanno impedito a noi comuni cittadini di sentire cosa aveva da
dire il capo del Governo. In
altre parole è stata una manifestazione contro il popolo. Molti di quelli che erano
fuori dal Teatro a un certo
punto se ne sono andati».
Aldo Amati,
già sindaco di Pesaro
di ROBERTO DAMIANI
IL PIU’ AUDACE è stato il mite
professor Michele Gambrioli, 58
anni, insegnante di lettere a Villa
Caprile. Alla ripartenza della scorta del premier, si è parato davanti
all’auto di Matteo Renzi alzando
le mani e urlando di fermarsi. E’
stato placcato da un armadio che
in realtà è un sottufficiale della Finanza e portato fuori dalle transenne. «Non volevo far del male
al primo ministro – dice il prof –
ma solo stringergli la mano e chiedergli di ascoltarmi sulla riforma
della scuola». Programma di grande ambizione visto che le auto stavano sgommando verso l’eliporto. Prima ci hanno provato in molti ad avvicinarsi a Renzi, compreso Goran del Punto macrobiotico
con un cestino di pasta, miele e taralli. Regalavano contestazioni invece i no-alle trivelle in Adriatico,
qualche leghista, qualche grillino,
la destra che urlava “Ultimo” riferendosi al capitano dei carabinieri che arrestò Riina, in forza al
Noe ora trasferito, la sinistra, i genitori degli studenti dell’istituto
Branca che non hanno le aule, Angelo col suo fischietto, 58 anni,
pensionato da quattro, che protesta «perché Renzi promette e non
fa niente». Tutti loro non sono entrati in teatro. Sono stati “collocati” dalla polizia in piazzale Lazzarini, con le bandiere del leone di
San Marco, le ruspe giocattolo di
Salvini, gli striscioni antitrivelle.
MITE MA AUDACE
Michele Gambrioli insegna
lettere all’Agrario: «Volevo
parlargli subito di scuola»
Solo i precari della giustizia, cioè
lavoratori che hanno avuto in passato dei contratti poi scaduti e che
sono rimasti a spasso. «Ci ha detto che parlerà di noi col ministro
Orlando. E’ già qualcosa».
Ma fuori, vicino agli altoparlanti
che rilanciavano in diretta l’intervento di Renzi, c’erano anche duecento persone che applaudivano
il premier e che mal sopportavano leghisti e affini perché non riu-
scivano a capire perfettamente le parole:
«Ma guarda questi – ha
detto uno di loro – che
quando erano al governo
ci hanno mandato a fondo». Così in piazza si sentivano i fischi ma subito dopo o poco prima c’erano gli applausi per
le parole di Renzi. In mezzo agli
opposti, c’era la polizia che cercava di tenere bassa la febbre tra chi
protestava e chi approvava.
ALL’INTERNO del teatro, c’è
stato un contestatore che si era
portato dietro un rotolo di carta
igienica. Ha pure provato a srotolarla dall’alto pochi minuti dell’arrivo di Renzi ma dalla platea gli
hanno urlato vai a casa. Così l’interessato ha recuperato la sua carta
igienica, l’ha messa in una borsa
ed ha abbandonato la posizione.
Altre forme di protesta non ce ne
sono state, tenuto conto che la platea era per metà riservata ad autorità di vario grado, e per l’altra parte occupata da politici del Pd o comunque di centrosinistra. La gente comune aveva trovato posto su-
gli spalti da dove, ogni tanto, una
mamma di qualche allievo
dell’istituto alberghiero Santa
Marta e Branca chiedeva lumi al
sindaco Ricci: «Proprio oggi ho
firmato il trasferimento a Pesaro
studi» è stata la risposta in diretta.
POI c’è stato il discorso di Matteo
Renzi, partito dall’orgoglio che
ognuno dovrebbe avere del nostro futuro, dall’eredità del bello
che abbiamo ricevuto e che dobbiamo difendere vincendo le paure di chi dice che va tutto male.
Poi via col crescendo rossiniano
sui tesori dell’Italia e sul futuro
da costruire tutti insieme. Selfie a
raffica e maglia col numero 1 in
dono della Vuelle. Come a dire:
arriva sempre il momento giusto
per centrare un buon canestro.
PESARO PRIMO PIANO
MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2015
MA CHE MUSICA, MAESTRO
E’ IL MECCANISMO COMUNICATIVO ORA DI MODA,
CHE PERMETTE DI RACCONTARE UNA STORIA.
PER RENZI E’ L’ITALIA CHE RIPARTE E RISALE
DUPLICE OMAGGIO MUSICALE A ROSSINI, SIA DEL
ROF SIA NELLE SLIDE DI RENZI, CHE HA PROMESSO
UNA LEGGE SPECIALE E FONDI PER IL 2018
RIPARTE DA
PESARO
Il premier Matteo
Renzi sembra voler
riprendere il volo e
prova a Pesaro («E’
un stress-test», ha
detto) una sorta di
storytelling sull’Italia
e sul suo governo:
«Ma non è l’inizio
della campagna
elettorale». Sotto il
teatro pieno
Così il premier sceglie il Rossini:
«L’Italia è portatrice di bellezza»
Sperimentato il nuovo comizio-show: «E ora vado in altri 99 teatri»
ARRABBIATE Le precarie della scuola
PROTOCOLLO D’INTESA
Firmato con sindaco e governatore
per sostenere il riconoscimento
di ‘città della musica’ dell’Unesco
dato a Rho») e sull’andamento delle borse e
del Pil (con citazione di Bob Kennedy, una
delle affinità comunicative con Matteo Ricci)
per dimostrare che ci sono «segnali di ripresa»
e che «l’Italia può ripartire a condizione che ci
creda e che smetta di parlare male di sé».
IL PREMIER è arrivato puntuale all’appuntamento, di ritorno da Rimini dove è stato ospite del Meeting di Comunione e Liberazione.
Salito sul palco alle 15 in punto, insieme al sindaco Matteo Ricci e al presidente della Regione Luca Ceriscioli, come prima cosa ha firmato il protocollo che lo impegna a sostenere la
candidatura di Pesaro nel network Unesco delle città della musica («Ricci ha già messo i cartelli stradali prima di ottenere il riconoscimento, ci proverò anche io con qualche riforma») e
a favorire, anche con leggi speciali e risorse, le
iniziative per celebrare i 150 dalla morte di
Gioachino Rossini, che decoreranno nel 2018.
«Se Pesaro si facesse un selfie vedrebbe una
realtà dinamica, intrigante e ricca di cultura –
ha esordito –, che vive anche di musica ma ha
bisogno di essere proiettata nel futuro». E ancora: «Bella l’idea di Matteo (Ricci, ndr) di ripartire da Rossini, dalla città della musica.
Nel mondo l’Italia è bellezza, musica, benessere, qualità, design». Poi ha proiettato un video
di un minuto e mezzo, creato appositamente.
Un video con immagini di luoghi e opere d’arte italiane e la musica del “Guglielmo Tell” di
Rossini: «Non so voi, ma quando vedo certe
immagini mi viene da commuovermi – dice –.
Ciascuno di noi può avere le sue idee, ma siamo tutti questa cosa qua, custodi ed eredi. Vi
può stare simpatico il governo, il presidente
del consiglio, il sindaco («bhé, quello di prima
era meglio», ha detto guardando Ricci e Ceriscioli), ma dovremmo essere orgogliosi e grati
di ciò che abbiamo avuto in eredità. E’ arrivato il momento di mettere da parte risse e polemiche ideologiche e lavorare insieme. Da Pesaro, firmando il protocollo con Ceriscioli e
Ricci, ho assunto un impegno verso questa città, ma chiedo a questa città di sostenere il Paese perché sia portatore di bellezza». Poi, Ario
Costa gli ha consegnato una maglia con il numero 1 della Consultinvest. E via in elicottero.
Patrizia Bartolucci
INFURIATE Le madri dell’Alberghiero che va a pezzi
••
FOTOGALLERY
STORYTELLING PER IL PREMIER
MATTEO RENZI ha scelto i teatri per i suoi
comizi futuri. Ne ha individuati 100. Il primo
è il teatro Rossini. Qui, ieri pomeriggio, il premier ha tenuto la “data zero” del suo tour che
ha l’obiettivo di «vedere se ciò che stiamo facendo coinvolge le persone». Ha scelto Pesaro
come «stress test» (la definizione è sua) per sperimentare il suo nuovo metodo comunicativo,
da ripetere fino alle elezioni. Avrà tempo, visto che, secondo quanto da lui affermato, non
si terranno prima del 2018: «Da qui ai prossimi due anni e mezzo non ci sono elezioni in
vista», per convincere i presenti che non fa
campagna elettorale. Intanto dal palco Renzi
ha confermato che nel 2016 toglierà Imu e Tasi per tutti: «Non è possibile continuare con il
giochino di mettere e togliere la tassa sulla casa. A chi mi dice che faccio come Berlusconi
rispondo che lui l’ha tolta ma poi l’ha anche
rimessa e comunque se una cosa è giusta va fatta». Ha anche ribadito, tra una slide e l’altra,
che «cinque corpi di polizia sono troppi, quindi il corpo forestale non resterà autonomo ma
lavorerà dentro l’arma dei carabinieri» e che la
delega Madia prevederà una semplificazione
delle aziende pubbliche: «Ce ne deve essere
una per un ambito territoriale minimo, che
sia almeno provinciale». Il suo discorso, durato una quarantina di minuti, si è concentrato
sugli aspetti economici: la prima slide proiettata elencava gli interventi realizzati o promessi,
raccolti in 6 capitoli (riforme, tasse, economia,
valori, diritti e cantieri), ciascuno contenente
10 punti. Sono seguite slide sull’affluenza
all’Expo (con sfottò al «noto statista Beppe
Grillo che sosteneva che nessuno sarebbe an-
3
Le immagini del pomeriggio
a Teatro e in piazzale
Lazzarini tra lo show del
premier e le contestazioni
www.ilrestodelcarlino.it/pesaro
INTRODUZIONE
Ricci riepiloga
le problematiche
del territori
DIVERGENTI Ceriscioli e
Ricci sul palco del Rossini
IL TEATRO Rossini si è
riempito 10 minuti prima
dell’arrivo del premier. Nulla da fare per i ritardatari,
qualche centinaio, rimasti
all’esterno. Tra il pubblico,
tanti politici locali e amministratori. L’evento è iniziato con la proiezione di una
breve scena dell’opera rossiniana “Aureliano in Palmira” (dell’edizione 2014 del
Rof), in omaggio all’archeologo Khaled al Assad, decapitato dall’Isis pochi giorni
fa. Poi, Matteo Ricci, con la
fascia tricolore di sindaco a
tracolla, ha introdotto Renzi, facendo un breve excursus su quanto fatto a Pesaro
nel primo anno di mandato
(dalla detassazione delle
nuove attività economiche
al protocollo per impiegare
i profughi nei lavori socialmente utili) ed elencando
anche qualche esigenza del
territorio: «La Fano-Grosseto va risolta così come la
questione della questura e
scontiamo il problema della mancanza delle strade statali». Però, ha aggiunto il
sindaco, «per la prima volta
parliamo quotidianamente
anche di queste cose con i
ministri, non abbiamo mai
avuto con il governo un rapporto buono come in questo momento».
Una curiosità: nel leggio
che sorreggeva il microfono
faceva bella mostra il city
brand WePesaro con il cuore rovesciato contenente
una nota musicale.
pa.ba.
IRONICI
Il presidio dei
leghisti con le
ruspe
giocattolo
che
richiamano il
leitmotiv di
Salvini
9
MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2015
INCIDENTE PAURA PER BIMBA IN MOTO CON PAPA’
Terzo incidente in moto con coinvolti bambini. L’ultimo, ieri intorno alle
12, è quello che è andato meglio di tutti per la minore trasportata sul
mezzo a due ruote. Solo escoriazioni per la bambina di 7 anni e mezzo
che sedeva dietro al papà (D.M 42 anni di Fano) sul Yhamaha T-Max che
nella rotatoria della Liscia è stato centrato da una Fiat 500 condotta da
un 82enne, F.G. di Mondolfo. L’auto proveniva da Pesaro mentre la moto
da via Nazario Sauro. Sul posto, oltre all’ambulanza che ha portato la
bambina al Pronto Soccorso per accertamenti, anche i Vigili Urbani.
e-mail: [email protected]
Liberazione, testimonianza:
quei due adolescenti uccisi
SETTANTUNESIMO anniversario della liberazione: proseguono le celebrazioni in programma fino a domani. L’iniziativa Alba Rossa promossa dall’Anpi in
collaborazione con l’assessorato alla Memoria del Comune propone oggi alle 18.30 ai giardini BiancheriaMorelli il racconto dell’uccisione dei due bambini Renata Marconi e Temistocle Paolini attraverso la testimonianza dei familiari e degli amici; alle 19.30 cerimonia di ringraziamento per il contributo al Monumento
alla Resistenza, mentre alle 20.30 al ristorante Il Bello e
la Bestia si svolgerà la cena di autofinanziamento «Fame di Resistenza» (per prenotazioni 0721.828021). La
giornata si concluderà alle 23.30 (giardini BiancheriaMorelli) con l’accensione delle fiaccole della memoria
e i canti della resistenza di Tiziana Gasparini.
AEROPORTO DEFINITO COL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ANDREJ KISKA
Decolla accordo con la Slovacchia
Santorelli: ‘Costruiremo velivoli bimotore con la Shark’
NON È CASUALE la scelta della destinazione delle vacanze segrete del capo di
stato slovacco. Il 52enne presidente della
Repubblica di Slovacchia Andrej Kiska
(foto in alto) avrebbe trascorso una settimana di ferie tra Marotta e San Costanzo
per suggellare con la sua presenza un importante accordo economico. Nonostante ami definirsi un filantropo, il presidente Kiska resta infatti soprattutto un imprenditore, il cui fiuto l’ha trasformato
in un milionario. Per mesi si sono susseguiti all’aeroporto di Fano atterraggi di
velivoli slovacchi e incontri con personalità di questo Paese. La settimana di ‘vacanza’ del Presidente è solo l’ultima di
una lunga serie... che ha portato alla conclusione di un accordo commerciale tra
la Società Aeroportuale «Fanum Fortunae» srl e la Shark Aircraft, importante
impresa slovacca della cantieristica aeronautica che impiega 22 persone nella produzione annua di 8 velivoli (bimotori 4
posti) di alto livello tecnologico. «Grazie
a questo accordo l’aeroporto di Fano diviene polo di costruzione europea per i
velivoli bimotore Shark di nuova generazione – spiega Gianluca Santorelli, amministratore unico della Fanum Fortunae
APPELLO DEL PILOTA NOTARO
«Ora che investono da noi bisogna
togliere l’erba dalla pista e fare
quella di 1200 metri già progettata»
srl –. Che sia riuscito a portare una società aeronautica straniera ad investire su
Fano, sotto l’alto patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico della Repubblica Slovacca, è per me una grande
soddisfazione. Dopo la decisione presa
dalla Eagles aviation academy dal comandante Massimo Notaro nell’aprile del
2014 di basarsi a Fano, questa notizia mi
conforta che la strada per il rilancio dello
scalo fanese che ho intrapreso sia quella
giusta».
ALLE PAROLE di Santorelli fanno eco
quelle dello stesso Notaro, pilota di linea
con migliaia di ore alle spalle e un passato in Aeronautica Militare. «L’accordo
appena siglato ha una grande rilevanza
tecnica ed è un’espressione di grande apprezzamento per l’aeroporto di Fano e le
professionalità che su di esso operano –
spiega –. Il futuro della partnership tra aeroporto di Fano e la società di costruzione di aerei Shark però non dipende (purtroppo) solo dalla perizia tecnica che gli
ingegneri sanno esprimere, giacché è impensabile che una produzione di serie di
un aeromobile di nuova concezione possa mantenersi per lungo tempo su di un
aeroporto con una pista in erba. Come
presidente del Comitato di Sviluppo e
Salvaguardia dell’Aeroporto, in rappresentanza di tutti gli operatori aeroportuali, mi sto adoperando in ogni sede perché
Fano non perda questa opportunità». Ma
cosa ha spinto l’ideatore dello Shark Aircraft, l’ingegner Šustek, e i suoi partner
politici e finanziari, a scegliere Fano?
«Hanno valutato positivamente la posizione di Fano, nel centro dell’Italia e immediatamente raggiungibile da un est europeo in continua crescita. Fano ha inoltre una buona capacità ricettiva e una innegabile cultura d’accoglienza propria
delle genti di mare. L’aeroporto inoltre
dispone di strutture moderne e polifunzionali, un ampio sedime e speriamo
d’una pista di 1.200 metri in asfalto già
progettata, approvata e finanziata che
aspetta solo di essere realizzata».
Tiziana Petrelli
LAVORO
Terreni gratis
per le cooperative
dell’agricoltura
IL DISTRETTO integrato di economia sociale Marche nord di Fano rileva come la recente
approvazione della legge che valorizza l’agricoltura sociale apra interessanti prospettive per la
realtà pesarese. «Nel nostro territorio provinciale – scrive il centro studi – sono diverse le esperienze in atto anche con interessanti sperimentazioni a cominciare dalla cooperativa T41 che
gestisce a Fano i terreni della Fondazione Cante di Montevecchio, la cooperativa Gerico, la
cooperativa Campo Base di Pesaro e la coop
De Rerum Nature di Cagli e da ultimo, proprio
anche per superare i vincoli delle nuove disposizioni di legge, la cooperativa agricola Terra».
Alla luce delle nuove disposizioni legislative un
nuovo ruolo viene richiesto anche ai Comuni e
in particolar modo al Comune di Fano che dispone di diverse centinaia di ettari di terreno
agricolo, la superficie maggiore in tutta la provincia.
«LE COOPERATIVE sociali potranno avere in concessione a titolo gratuito beni immobili
e terreni confiscati alla criminalità organizzata.
I Comuni potranno dare in concessione con priorità, per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell’ambito di procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli.
Le iniziative di educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità sarà
sostenuta prevedendo nell’agricoltura sociale la
realizzazione di fattorie sociali e didattiche. Infine i Piani di sviluppo regionali finanziati con i
fondi della Ue possono promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese
agricole, con particolare riguardo alle pratiche
di progettazione integrata territoriale e allo sviluppo della agricoltura sociale. La legge riconosce il marchio agricoltura sociale per i prodotti;
questi avranno un punteggio in più nei bandi
per l’acquisto di prodotti ortofrutticoli destinati
alle mense scolastiche e agli ospedali». L’agricoltura può avere nuova linfa proprio dalle cooperative sociali di tipo B la cui mission è quella
dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, con risparmio di risorse nei settori socio-sanitari facendo lavorare nei campi ex tossico dipendenti, giovani con disabilità psichiche, ex
carcerati e per ultimo anche disoccupati.
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10 FANO
MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2015
POLITICA BOLLENTE IL PSI CONTRARIO ALLA NOMINA DEL SETTIMO
‘No a nuovo assessore: risparmio’
Pagnetti e Vergari: «La città si può governare benissimo così»
Per l’ex sindaco Stefano Aguzzi sarebbe
bene pensare ai problemi della città
L’EX SINDACO AGUZZI
«Il caso Rossi:
tempo perso»
«DAVIDE ROSSI nella segreteria di
Seri? Una manovra per imbrigliare le
scelte dell’Amministrazione fanese e
legarla alla volontà del Pd pesarese visto che Rossi è stato per cinque anni
vice presidente della Provincia e fedelissimo dell’allora presidente Matteo
Ricci, attuale sindaco di Pesaro». A sostenerlo è l’ex sindaco Stefano Aguzzi,
oggi consigliere comunale de La Tua
Fano che aggiunge: «Una Amministrazione, ad un anno dal suo insediamento, dovrebbe essere nel pieno
dell’attività, invece è persa nelle discussioni interne su come collocare
questo o quel personaggio fino a paventare, oltre alla eventuale assunzione di
Rossi, l’ampliamento a sette della giunta per fare posto a chi più’ scalpita nella maggioranza». Per Fratelli d’ItaliaAn «è uscita allo scoperto la guerra tra
bande del centrosinistra. Se usassero
la stessa forza e passione per amministrare Fano, viaggerebbe meglio. I fanesi si aspettano risposte chiare e forti,
soluzioni e prospettive future e non polemiche su poltrone, ruoli e incarichi». Per Fratelli d’Italia-An è «il momento di ricostruire una coalizione alternativa alla sinistra con idee e progetti su turismo, cultura, sviluppo economico e sociale, sicurezza. C’è tanto da
fare perché Fano torni ad essere la terza città delle Marche e non la succursale di Ancona e Pesaro».
An. Mar.
IL PSI CONTRARIO al settimo assessore. Oggi pomeriggio
riunione di maggioranza, con i
segretari di partito per affrontare l’attualità politica: presidente del Consiglio comunale, portavoce del sindaco Seri, redistribuzione delle deleghe, settimo
assessore. A mettere in discussione l’allargamento della giunta, che sembrava un dato ormai
acquisito, è il segretario provinciale del Psi, Gaetano Vergari.
«La politica – commenta Vergari – deve dare alla città un segnale forte di risparmio». Incalza il segretario del Psi Fano,
Mirco Pagnetti: «Penso che Fano si possa governare bene con
sei assessori, organizzando meglio il lavoro e rivedendo alcune deleghe. E comunque dovrà
essere il sindaco Seri a dire se
serve veramente il settimo assessore: basta con i vecchi metodi di fare politica, perché ormai ci sentiamo tutti un po’
grillini».
SE VERGARI giudica «incomprensibile» la presa di posizione di Pd e Sinistra Unita sul rafforzamento della segreteria del
prestarmi oltre a un dibattito
di corridoio quando i fanesi si
aspettano da me e dalla mia
maggioranza un impegno concreto per risolvere i veri problemi della nostra città».
Da sinistra: il segretario del Psi provinciale, Gaetano Vergari, e
il sindaco Massimo Seri
IL SINDACO SERI
«Voglio organizzare meglio
la mia segreteria:
deciderò in autonomia»
sindaco «prerogativa del primo
cittadino», per Pagnetti «il sindaco è libero di scegliere chi
vuole come sua persona di fiducia». Poi il richiamo di Pagnetti, a Pd e Sinistra Unita, ad abbandonare discussioni inutili
per concentrarsi «sui problemi
cittadini». A questo proposito
ieri il sindaco Seri è intervenuto per chiarire: «Da tempo sto
valutando di rafforzare sul piano organizzativo la mia segreteria e in quest’ottica ho sondato
diverse possibilità. Tuttavia ad
oggi queste sono solo ipotesi di
lavoro che mi riservo, nell’ambito delle mie prerogative e della mia insindacabile autonomia, di valutare al momento opportuno. Non intendo, quindi,
IL VICE SINDACO Stefano
Marchegiani ribadisce che era
«giusto da parte del Pd esprimere la sua opinione sull’ipotesi
della sostituzione del capo di
gabinetto fatta circolare dall’opposizione. Non teniamo in
osteggia nessuno siamo alleati
leali, ma interveniamo con spirito costruttivo per eliminare
dissidi che potrebbero diventare più profondi. Andava stigmatizzato il fatto che certe decisioni sono note alla stampa e
all’opposizione prima che alla
maggioranza». Sull’ipotesi che
la delega al Turismo possa transitare da Marchegiani a Del
Bianco, il vice sindaco si limita
a ricordare «il pesante taglio
dei finanziamenti subito dal
settore, accettati per garantire
scuole e sociale. Chi gestisce la
delega al Turismo deve avere i
soldi».
Anna Marchetti
COMUNE DOMANDE ENTRO LE DODICI DI OGGI, ALTRA GARA IL DIECI SETTEMBRE
Negozi, terreni agricoli e aree edificabili: domani tutto all’asta
CI SONO due negozi, uno in via Montevecchio (attualmente è affittato a un
esercente di calzature) per 228mila euro e
l’altro al centro commerciale di Sant’Orso
per 150mila, tra i beni che il comune di
Fano metterà all’asta domani. In totale la
vendita avrà per oggetto ben ventitré
immobili di diverse tipologie che vanno
appunto dai locali commerciali ai
fabbricati colonici nonché i terreni
agricoli di varie dimensioni, oltre a tre
aree edificabili, tra cui quella all’ex
zuccherificio.
LE DOMANDE per partecipare alla gara
dovranno pervenire entro le ore 12 del
giorno 26 agosto 2015. I beni che
rimarranno invenduti nella gara del 27
agosto saranno riproposti nella gara del 10
settembre 2015. Tutte le informazioni
necessarie per la partecipazione e relative
alla parte amministrativa potranno essere
richieste al n. 0721887302; le
informazioni tecniche ai numeri
0721887640, 0721887656. Il bando è
pubblicato sul sito istituzionale del
comune nella sezione «Albo Pretorio –
Consulta l’albo on line – Bandi di gara e
contratti pubblicati dal Comune», nel
quale si trovano anche le schede tecniche
di ciascun immobile posto in vendita.
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26 Agosto 2015 - Movimento 5 Stelle Fano