Regione del Veneto AZIENDA U.L.S.S. N. 16 – PADOVA www.ulss16.padova.it – P.E.C.: [email protected] Via Enrico degli Scrovegni n. 14 – 35131 PADOVA ---------------------------------------Cod.Fisc. / P. IVA 00349050286 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti Lavoro RELAZIONE DI ATTIVITÀ SPISAL – ANNO 2013 Gli obiettivi di attività 2013 sono riportati nel documento elaborato dal Comitato Regionale di Coordinamento, nella sezione “Pianificazione delle attività per l’anno 2013”, allegato alla DGRV 1560/2013. Sostanzialmente gli obiettivi per ciascuna ULSS ricalcano i precedenti obiettivi 2012. Di seguito riportiamo sinteticamente gli obiettivi 2013. Per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione e vigilanza sulla sicurezza nel lavoro programmati a livello nazionale (in particolare con la finalità di effettuare interventi su almeno il 5% delle unità locali rispetto al numero complessivo di unità locali del territorio di competenza) sono stati definiti e richiesti i seguenti livelli di attività: - Numero complessivo di Unità Locali da ispezionare: 1.284 Numero di Aziende agricole da ispezionare: 44 Numero di Cantieri edili da ispezionare: 423 Inoltre è stata programmata una attività congiunta con altri Enti ispettivi: Direzione Territoriale del Lavoro, INAIL, INPS. Sono stati infine indicati anche obiettivi di attività, con riferimento anche ad aspetti qualitativi, tra cui citiamo: - Svolgere attività di promozione della salute finalizzata alla crescita della cultura della prevenzione, in particolare rivolte ai lavoratori autonomi, alle scuole; - Garantire uno sportello di assistenza alle imprese, ai lavoratori e loro associazioni anche sulle tematiche del benessere organizzativo (L.R. 8/2010). - Garantire la sorveglianza sanitaria negli ex esposti ad amianto CVM e altri cancerogeni. Attività svolta nel 2013 dal Servizio Prevenzione Infortuni sugli ambienti di lavoro (S.P.I.S.A.L.) Presentiamo una tabella in cui sono riportati i principali indicatori di attività richiesti a livello nazionale e regionale, evidenziando l'andamento degli ultimi 3 anni. Anche nel 2013, per il raggiungimento dell'elevato numero richiesto di aziende ispezionate, l'attività del servizio è stata impostata in modo da coinvolgere maggiormente il personale sanitario non UPG e soprattutto in modo da razionalizzare e limitare il campo di intervento durante le ispezioni. E’ stato quindi ridotto il numero delle ispezioni “complete” in azienda e aumentato il numero di quelle “parziali” mirate a obiettivi specifici, ottenendo così una riduzione dei tempi di lavoro. Per controllare la possibile riduzione qualitativa della nostra attività legata al minor approfondimento dei casi, gli obiettivi specifici delle ispezioni parziali sono stati discussi e condivisi rispetto a criteri di priorità. Le unità locali ispezionate complessivamente sono state 1.146, pari all’89% dell'obiettivo regionale, in linea con quanto effettuato negli anni precedenti. In modo concordato a livello provinciale, l’obiettivo RELAZIONE DI ATTIVITÀ SPISAL – ANNO 2013 quantificato dalla DGR 1560/2013 di 2.200 unità locali, è stato raggiunto e superato, ispezionando 2.311 unità locali. È da rilevare che, rispetto all’organico 2009-2010, nel corso del 2013 il personale a tempo indeterminato risulta ridotto delle seguenti professionalità: 2 medici del lavoro, 1 dirigente non medico, 2 tecnici della prevenzione (TdP), 1 amministrativo. Nel dicembre 2013 è stato inserito un nuovo TdP; durante l’anno ha lavorato per 6 mesi un TdP a tempo determinato. ATTIVITA’ COMPLESSIVA DI VIGILANZA NEI LUOGHI DI LAVORO N° aziende con dipendenti + lavoratori autonomi ogg etto di ispezione N° totale aziende sanzionate % di aziende sanzionate sul totale EDILIZIA N° cantieri notificati (art. 99 D.Lgs. 81/08) N° complessivo di cantieri ispezionati di cui non a norma al I° sopralluogo % di cantieri non a norma N° aziende con dipendenti + lavoratori autonomi ogg etto di ispezione N° totale aziende sanzionate % di aziende sanzionate sul totale AGRICOLTURA N° aziende con dipendenti + lavoratori autonomi ogg etto di ispezione N° totale aziende sanzionate % di aziende sanzionate sul totale AMIANTO Piani di lavoro e notifiche Cantieri ispezionati INCHIESTE INFORTUNI N° inchieste infortuni concluse N° inchieste infortuni concluse con riscontro di vi olazione correlata all’evento % con riscontro di violazioni INCHIESTE MALATTIE PROFESSIONALI N° inchieste malattie professionali concluse ATTIVITA’ SANITARIA N° visite effettuate dal Servizio PSAL per apprendi sti e minori ove effettuate Numero di altre visite effettuate dal Servizio PSAL di propria iniziativa o su richiesta N° aziende in cui è stato controllato il protocollo di sorveglianza sanitaria e/o le cartelle sanitarie N° ricorsi avverso il giudizio del Medico Competent e (art. 41 comma 9 D.Lgs. 81/2008 ) ATTIVITA' DI FORMAZIONE N° ore di formazione N° persone formate (lavoratori, RSPP, RLS) 2 2011 1178 411 34,9% 2011 2260 494 297 60,1% 734 276 37,6% 2011 35 10 28,6% 2011 590 182 2011 83 2012 1197 460 38,4% 2012 2310 430 254 59,1% 747 253 33,9% 2012 35 10 28,6% 2012 662 161 2012 98 2013 1146 288 25,1% 2013 2101 443 237 53,5% 681 159 23,3% 2013 44 11 25,0% 2013 584 212 2013 74 19 24 16 22,9% 2011 191 2011 146 24,5% 2012 145 2012 160 21,6% 2013 156 2013 75 104 64 35 348 382 337 42 19 42 2011 32 270 2012 32 256 2013 40 276 RELAZIONE DI ATTIVITÀ SPISAL – ANNO 2013 Aziende ispezionate EDILIZIA AGRICOLTURA 1400 1200 1000 1178 1197 409 415 800 ALTRI COMPARTI 1146 421 35 35 44 600 400 734 747 681 2011 2012 2013 200 0 Contravvenzioni relative al D.Lgs. 81/2008 rilevate nel corso del 2013 0 50 100 150 200 173 TITOLO 1-principi comuni 62 TITOLO 2-luoghi di lavoro TITOLO 3-attrezzature di lavoro e dpi 118 TITOLO 4-cantieri temporanei e mobili 112 TITOLO 9-protezione dei rischi connessi all'amianto 6 TITOLO 9-sostanze pericolose 1 EDILIZIA La vigilanza nel comparto edile rappresenta quantitativamente l’attività più rilevante nell’ambito ispettivo. L’attenzione è alta perché in questo comparto si verifica il maggior numero di infortuni gravissimi e mortali per caduta dall’alto, schiacciamento e folgorazione. L’attività svolta negli ultimi tre anni si è mantenuta su livelli superiori all’obiettivo regionale. In ogni cantiere sono generalmente presenti, e quindi controllate, più aziende, mediamente 1,5 per cantiere. La diminuzione del numero di violazioni riscontrate è probabilmente da mettere in relazione anche con la situazione di crisi dell’edilizia, che determina una maggiore presenza di cantieri di piccola entità, con interventi di ristrutturazione. EDILIZIA Cantieri ispezionati di cui non a norma % non a norma 600 60,1% 500 59,1% 494 400 300 443 430 53,5% 297 254 200 237 100 0 2011 2012 3 2013 RELAZIONE DI ATTIVITÀ SPISAL – ANNO 2013 AGRICOLTURA L’attività ispettiva in questo settore è finalizzata in particolare alla prevenzione di infortuni mortali e gravi che si verificano nella nostra regione con significativa frequenza, soprattutto durante la guida del trattore agricolo. Un altro obiettivo è il controllo e la promozione dell’uso sicuro dei pesticidi. AGRICOLTURA Aziende ispezionate 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 di cui non a norma 28,6% % non a norma 28,6% 44 35 25,0% 35 10 2011 11 10 2012 2013 ISPEZIONI NEL COMPARTO TESSILE-CALZATURIERO CINESE Nel corso del 2013 sono state ispezionate 21 aziende del comparto tessile-calzaturiero gestite da titolari e personali di nazionalità cinese. Tutte le ispezioni sono state condotte congiuntamente con carabinieri, polizia municipale, DTL, nelle ore notturne. In tutti i casi sono stati riscontrate contravvenzioni di norme della salute e sicurezza sul lavoro ed è stato elevato un verbale di prescrizione. In 2 casi si è proceduto con il sequestro dell’azienda per la presenza di un rischio di incendio rilevante. Successivamente al sopralluogo e al verbale, al momento della verifica 5 aziende sono risultate irreperibili; le rimanenti per la maggior parte hanno ottemperato solo parzialmente alle prescrizioni. AMIANTO Il numero di piani di lavoro e notifiche per bonifica amianto pervenuti nel 2013 è sovrapponibile a quello del 2011, mentre è stato incrementato il numero di cantieri ispezionati. Tra i 212 cantieri ispezionati nel 2013, il 32% (n. 67 ) erano di rimozione amianto friabile. AMIANTO Piani di lavoro e notifiche amianto Cantieri ispezionati 700 662 600 590 584 500 400 300 200 212 182 161 100 0 2011 2012 4 2013 RELAZIONE DI ATTIVITÀ SPISAL – ANNO 2013 MALATTIE PROFESSIONALI Le segnalazioni di malattia professionale pervenute allo Spisal sono qualitativamente cambiate negli ultimi anni, in funzione da un lato dei cambiamenti che hanno investito la struttura produttiva e l’organizzazione del lavoro in generale, dall'altro per effetto dell'applicazione delle norme di sicurezza. Si è quindi ridotto il numero delle ipoacusie, che storicamente sono sempre state le malattie professionali più frequenti, mentre sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico, che oggi rappresentano più del 50% delle malattie denunciate. Queste patologie vengono oggi rilevate per la maggiore attenzione posta verso il rischio da movimentazione dei carichi e da movimenti ripetuti con gli arti superiori, in linea con quanto prescritto dal Dlgs 81/2008. Malattie professionali pervenute 2013 altri tumori 4% dermatiti 3% disagio lavorativo 1% altro 1% app. respiratorio 5% mesoteliomi 9% ipoacusie 25% muscoloscheletriche 52% VALUTAZIONE ERGONOMICA E DEL BENESSERE ORGANIZZATIVO NEL SETTORE BANCARIO In coordinamento con gli altri Spisal della provincia (ULSS 15 e 17) è stato condotto un progetto con la finalità di valutare il rischio stress lavoro-correlato, il microclima e l'ergonomia della posizione di lavoro negli istituti bancari. L'intervento è stato progettato anche con lo scopo di conoscere le ricadute della valutazione del rischio stress sul benessere dell'organizzazione, considerando che il settore è segnalato in letteratura per queste problematiche e la novità, attualità dell'argomento. Nel corso del 2013 lo SPISAL ULSS 16 ha ispezionato 65 filiali, intervistando tutti i direttori di filiale e un campione di dipendenti. Il progetto continuerà nel corso del 2014. MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE L’attività di vigilanza dei servizi Spisal sempre più si sta indirizzando verso la valutazione della “gestione della sicurezza” piuttosto che delle sole carenze tecnico-sanitarie rilevate nell’ambiente di lavoro. Questo anche perché l’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 introduce la possibilità di “esimere dalla responsabilità amministrativa” prevista dal D.L. 231/2001, le imprese che adottano e attuano efficacemente un modello di organizzazione e di gestione (MOG). Nel corso del 2013 sono state effettuate ispezioni anche per valutare la gestione della sicurezza rispetto a quanto richiesto dal MOG, in relazione a due aspetti che riteniamo cardine della sicurezza: la valutazione degli infortuni sul lavoro e il ruolo, responsabilità del preposto. Sono state viste con questa finalità circa 40 aziende, di dimensioni variabili dai 30 a oltre 500 dipendenti, per un totale di oltre 5.000 lavoratori. Riguardo alla gestione degli infortuni, il 66% effettua una propria sistematica registrazione degli infortuni (oltre al registro infortuni, che è obbligatorio per legge) e quasi la metà (47%) registra non solo gli infortuni 5 RELAZIONE DI ATTIVITÀ SPISAL – ANNO 2013 accaduti, ma anche gli incidenti e le anomalie e situazioni pericolose. Rispetto agli anni 2007-2008, in cui era stata condotta una indagine analoga, il quadro è nettamente migliorato, infatti le aziende che registravano autonomamente gli infortuni erano solo il 12%, e solo il 3-6% registrava anche gli incidenti. Anche l’analisi dell’evento e l’individuazione delle cause è più diffusa, passando dal 40-45% di allora al 60% di oggi. Le aziende che aggiornano il documento di valutazione dei rischi in base a quanto emerso sono oggi il 58%. La percentuale di chi definisce le azioni correttive per iscritto è passata dal 6-10% al 39%: anche se c’è stato un aumento, è chiaro che quanto a questo c’è ancora un ampio margine di miglioramento. Per quanto riguarda il ruolo e le responsabilità del preposto, nel 90% delle aziende sono stati definiti in modo chiaro i ruoli aziendali attraverso un organigramma, ma solo nel 57% i preposti sono stati identificati con atto formale. Nel 50% delle aziende esiste un sistema documentato che definisce le modalità di vigilanza dei preposti. Il 66% dei preposti intervistati ha chiaro il suo ruolo e le sue responsabilità rispetto alla verifica dell’utilizzo dei DPI, alla sicurezza delle macchine e attrezzature, alla formazione del personale sulle procedure, alla necessità di formalizzare per iscritto i richiami per chi non rispetta le misure di prevenzione e all’impiego dei lavoratori rispettando le limitazioni di idoneità al lavoro. CENTRO DI RIFERIMENTO BENESSERE ORGANIZZATIVO Con la L.R. 8/2010, la Regione del Veneto desidera promuovere e sostenere azioni ed iniziative volte a prevenire il disagio lavorativo, a contrastare l’insorgenza e la diffusione di fenomeni di mobbing e di stress psico-sociale e a disincentivare comportamenti discriminatori e vessatori correlati all’attività lavorativa. A tale fine in ogni ULSS, all’interno dello Spisal, sono stati istituiti gli Sportelli di assistenza e ascolto sul disagio lavorativo, e negli Spisal delle ULSS dei comuni capoluogo di provincia, i “Centri di Riferimento per il benessere organizzativo”. I Centri ricevono le richieste di valutazione provenienti dagli sportelli delle ULSS facenti parte della provincia, nel nostro caso le ULSS 15, 16 e 17. I compiti dei Centri sono: accertamento dello stato di disagio psico-sociale o di malattia del lavoratore, eventuali indicazioni del percorso terapeutico e di sostegno, individuazione delle eventuali misure di tutela da realizzare nell'ambiente di lavoro. Inoltre nei casi in cui si rileva una probabile correlazione tra malattia del lavoratore e situazione lavorativa, il medico dello Spisal può redigere una denuncia di malattia professionale all’INAIL. Nel corso del 2013 sono pervenute allo sportello di Padova 50 richieste, in linea con gli anni precedenti; di queste, 29 sono state indirizzate al Centro di riferimento per approfondire la valutazione. Il Centro ha esaminato ulteriori 11 casi inviati dagli Spisal delle ULSS 15 e 17. Complessivamente dal 2010 al 2013 sono stati valutati 182 casi di disagio lavorativo. INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E FORMAZIONE EFFETTUATI NEL 2013 • produzione di un libretto informativo per la sicurezza dei lavoratori autonomi • corso di formazione per RSPP, RLS, addetti al primo soccorso nella scuola in coordinamento con SIRVESS • corso di formazione per studenti al 5° anno degli Istituti per Geometri del Territorio • partecipazione al progetto “alternanza scuola lavoro” dell'ITIS Marconi di Padova • corso di formazione sulla sicurezza per l'inserimento lavorativo di disabili, in collaborazione con SIL 6 RELAZIONE DI ATTIVITÀ SPISAL – ANNO 2013 ORGANICO SPISAL ULSS 16 - 2013 Direttore del Servizio Medico del lavoro Medico del lavoro Medico del lavoro Ingegnere Medico del lavoro Medico del lavoro Assistente Sanitario Assistente Sanitario Infermiera Professionale Infermiera Professionale Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Tecnico della Prevenzione Coll. Amministrativo Coll. Amministrativo Statistico Psicologo Liviano Vianello Francesco Gioffrè Letizia Ferrarin Francesco Ciardo Paola Colotti Fasciglione Michele Graziano Dalla Pietà Maria Mion Barbara Mazzuccato Donata Zanella Marco Filippi Massimo Osiliero Adriano Rovoletto Marino Salvadego Mirka Grigoletto Mastrantoni Claudia Gobbo Sabrina Lorenzi Daniele Bortolami Fabrizio D’Alberton Lorenzo Peruzzo Daniele Flavio Turrin Federico Momo Veronese Michela Berto Daniele 7