Istituto Comprensivo “Mezzocorona” Regolamento interno 1. Il regolamento interno disciplina gli aspetti organizzativi riguardanti il funzionamento dell’Istituzione ed i relativi organi. (articolo 20 comma 1 dello statuto) 2. Con riferimento agli aspetti organizzativi attinenti al funzionamento dell’istitutzione, il regolamento disciplina in particolare i seguenti aspetti (articolo 20 comma 2 dello statuto) a) orari dell’attività scolastica Scuola Primaria di Mezzocorona Tempo su 6 giorni Orario: Dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 12.20 Lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.00 Tempo su 5 giorni Orario: Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 Scuola Primaria di Faedo Tempo su 6 giorni Orario: Dal lunedì al sabato dalle 8.05 alle 12.25 Lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 14.35 alle 16.35 Scuola Primaria di Roveré della Luna Tempo su 6 giorni Orario: Dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 12.20 Lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.00 Scuola Primaria di San Michele a/A Tempo su 6 giorni Orario: Dal lunedì al sabato dalle 8.05 alle 12.25 Lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 14.20 alle 16.20 Scuola Primaria di Grumo Tempo su 6 giorni Orario: Dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 12.20 Lunedì e mercoledì pomeriggio dalle 14.15 alle 16.15 Scuola Secondaria di primo grado di Mezzocorona Tempo su 6 giorni Orario: Dal lunedì al venerdì dalle 7.50 alle 13.10 Sabato: dalle 7.50 alle 12.20 Tempo su 5 giorni Orario: lunedì – mercoledì – giovedì – venerdì dalle 7.50 alle 16.10 Martedì dalle 7.50 alle 13.10 b) le modalità di entrata e uscita degli studenti, le assenze, i ritardi, le entrate e uscite fuori orario ENTRATE E USCITE DEGLI ALUNNI Gli alunni devono presentarsi a scuola puntualmente; le modalità di entrata ed uscita sono stabilite e comunicate nei diversi plessi. Le entrate e le uscite fuori orario devono essere richieste dai genitori e autorizzate dal docente sul libretto personale. L’alunno può uscire solo se accompagnato da un genitore o da una persona delegata dallo stesso. Dopo ogni assenza gli alunni devono portare la giustificazione scritta sul libretto e firmata dai genitori. c) i rapporti scuola famiglia, in particolare per quanto attiene ai colloqui con i docenti e alle comunicazioni dirette dalla scuola alla famiglia COMUNICAZIONI - Le comunicazioni tra scuola e famiglia avvengono attraverso: comunicazione docenti-genitori sul libretto dell’alunno lettere inviate direttamente dal Dirigente e dai docenti avvisi sul sito dell’Istituto assemblee di classe documenti ufficiali (Progetto di Istituto – Contratto formativo…) comunicazioni telefoniche per segnalazioni particolari Consigli di classe e interclasse. COLLOQUI CON I DOCENTI scuola primaria I colloqui con i docenti sono programmati ad inizio d’anno e si svolgono secondo queste modalità: - colloqui generali stabiliti in periodi corrispendenti a metà e fine quadrimestre per la consegna delle schede di valutazione (4 incontri complessivi) - colloqui individuali concordati singolarmente con i genitori, in ore messe a disposizione dai docenti. COLLOQUI CON I DOCENTI scuola secondaria di primo grado I colloqui con i docenti sono programmati ad inizio d’anno e si svolgono secondo queste modalità: - due colloqui generali - colloqui individuali settimanali, in orario scolastico da prenotare con modulo cartaceo o attraverso il sito dell’Istituto. 2 d) il funzionamento della biblioteca, della palestra, delle aule speciali, dei laboratori e degli spazi comuni; L’utilizzo delle aule viene regolamentato all’inizio di ogni anno, in ogni plesso, in sede di riunione di inizio anno dei Consigli di Classe. In generale: - ogni classe accede alle aule secondo l’orario definito nella programmazione iniziale - gli alunni accedono solo se accompagnati dal docente - gli alunni seguono il regolamento interno di ogni spazio in relazione all’uso, al rispetto e riordino di materiali e strumenti - in caso di utilizzo straordinario delle aule speciali, il docente avrà cura di verificare la disponibilità e prenotare lo spazio - negli spazi comuni è prevista la sorveglianza da parte dei docenti secondo le disponibilità individuate ad inizio d’anno e dal personale ausiliario in casi particolari. - in cortile è prevista la sorveglianza dei docenti secondo secondo l’orario e le disposizioni concordate ad inizio d’anno. e) i criteri e le modalità per lo svolgimento di attività didattiche esterne quali viaggi di istruzione, visite guidate e scambi; USCITA SUL TERRITORIO COMUNALE può essere effettuata per attività didattica programmata, previa autorizzazione sottofirmata dai genitori ad inizio d’anno e valida per tutte le uscite che i docenti ritengano necessarie VISITA GUIDATA: si intende l’uscita didattica nel territorio extra-comunale, effettuata all’interno del tempo scuola. VIAGGIO DI ISTRUZIONE: si intende l’uscita didattica in territorio extra-comunale, effettuata in un tempo eccedente l’orario scolastico. Modalità per lo svolgimento: - le uscite vanno programmate in sede di programmazione iniziale e sono sottoposte ad autorizzazione del Dirigente - il numero delle uscite programmate deve conformarsi ai criteri approvati dal collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto - La segreteria collabora all’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzioni e predispone i vari contratti e pagamenti. - I genitori sono informati delle uscite nelle assemblee di inizio d’anno e autorizzano ogni singola uscita sottofirmando il modulo illustrativo del programma e si impegnano a pagare le spese indicate. - La scuola, per situazioni documentate di disagio, o su segnalazione degli insegnanti, può intervenire con un contributo economico fino al 50% del costo e in casi eccezionali fino al 70%. Criteri approvati dal collegio dei docenti e dal Consiglio di istituto in merito a Viste guidate, viaggi di istruzione, soggiorni formativi. Visite guidate e attività didattiche fuori dal Comune in cui si trova la scuola Massimo quattro per ogni classe, salvo progetti di maggiore durata Viaggio di istruzione Uno per ogni classe, di durata di un giorno. Per la terza media possono essere previsti fino a due pernottamenti. Soggiorni formativi Uno durante la scuola primaria, uno durante la scuola secondaria, con fino a due pernottamenti. Tempi 3 Le attività dovrebbero svolgersi nel corso di tutto l’anno, e concludersi un mese prima del termine delle lezioni. Numero di partecipanti I viaggi di istruzione e i soggiorni formativi si svolgono con un minimo di 30 partecipanti, in modo da giustificare due accompagnatori e rendere ragionevole la spesa e l’impegno organizzativo. In ogni classe il numero dei partecipanti non deve essere inferiore ai due terzi. Altre attività: la festa degli alberi, la festa dello Sport, le attività programmate a livello di plesso o di istituto non rientrano nel conteggio previsto. f) l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea dei genitori; ASSEMBLEA DEI GENITORI. I genitori hanno diritto di riunirsi nei locali della Scuola, previa richiesta del locale da presentare al Dirigente, di norma almeno 5 gg prima della data stabilita. g) i criteri e le modalità per l’utilizzo delle fotocopiatrici, dei telefoni, delle attrezzature e dei sussidi didattici da parte degli studenti; Fotocopiatrici: le fotocopie vengono, di norma, programmate dai docenti con almeno 1 giorno di anticipo ad ogni docente vengono assegnate annualmente un numero stabilito di fotocopie gli studenti e i docenti non possono richieder fotocopie per uso personale. Telefono: possono essere utilizzati dai docenti e dal personale ausiliario per motivi di servizio ed in caso di necessità. Attrezzature e sussidi in genere: gli studenti devono utilizzare le attrezzature e i sussidi in genere esclusivamente durante le attività didattiche e sotto sorveglianza dei docenti. Gli studenti dovranno impegnarsi ad utilizzare in modo corretto tali attrezzature: eventuali danni causati volontariamente devono essere rimborsati dalle famiglie. h) i criteri per il riconoscimento e per l’ammissione alla consulta dei genitori dei rappresentanti di associazioni di genitori che ne facciano richiesta. Criteri: -sono riconosciute le Associazioni che abbiano una sede nel territorio, o almeno tre anni di attività 3. Il regolamento interno disciplina inoltre gli aspetti organizzativi attinenti al funzionamento degli organi dell’istituzione, con esclusione del collegio dei docenti, e in particolare provvede a definire le modalità (articolo 20 comma 3 dello statuto) a) per l’individuazione del presidente dell’organo collegiale, qualora non stabilito dalla normativa in vigore; b) di convocazione e di svolgimento delle sedute, ivi comprese le modalità di verbalizzazione; c) di elezione delle componenti elettive del consiglio di classe; d) di funzionamento della consulta dei genitori; e) di pubblicità degli atti. Individuazione del Presidente Il Presidente viene individuato tra i genitori della Consulta ed eletto a maggioranza dei presenti, nella seduta di insediamento. 4 Regolamento interno alla Consulta La Consulta stessa adotta un regolamento interno, predisposto da una apposita Commissione, eletta nel suo ambito, ed annualmente provvede ad eventuali modifiche. 4. Nella fase di elaborazione del regolamento interno, al fine di pervenire ad una più ampia condivisione delle regole comuni dell’istituzione, il consiglio dell’istituzione acquisisce le proposte delle diverse componenti scolastiche attraverso il collegio dei docenti e la consulta dei genitori. (articolo 20 comma 4 dello statuto) 5 Istituto Comprensivo “Mezzocorona” Regolamento per la disciplina dei diritti, dei doveri e mancanze disciplinari degli studenti. (articolo 21 dello Statuto) PREMESSA Ogni comunità ha le sue regole. La scuola è una comunità - una comunità educante e deve avere regole di comportamento che contemperino, nel rispetto reciproco, le esigenze di tutti. ∗ La scuola è luogo di formazione ed educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. ∗ La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, d’esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano. ∗ La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva. ∗ La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà d’espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione. DIRITTI FONDAMENTALI DEGLI STUDENTI (art 22 dello Statuto) 1. Il regolamento previsto dall’articolo 21 individua i diritti garantiti agli studenti, riconoscendo in ogni caso il diritto: a) a un apprendimento attento al pieno sviluppo della personalità dello studente in tutte le sue dimensioni, idoneo a consentirne la prosecuzione degli studi, la capacità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita, la partecipazione consapevole alla vita civile, economica e sociale della comunità; b) a una formazione che tenga conto dell’identità dello studente, delle sue attitudini e inclinazioni nell’ottica di un curricolo maggiormente centrato sullo studente e sui suoi bisogni; c) a essere informato in merito alla vita della scuola, alle sue regole, alle opportunità offerte, in generale a tutto ciò per cui egli può avere interesse; d) alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola; e) ad una valutazione chiara e motivata che aiuti lo studente ad acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limti, al fine di migliorare il rendimento scolastico e formativo: f) alla privacy e alla sicurezza; g) gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. 6 DOVERI FONDAMENTALI DEGLI STUDENTI (art 23 dello Statuto) 1. Il regolamento previsto dall’articolo 21 individua i doveri fondamentali degli esplicitando in ogni caso il dovere: studenti, a) alla frequenza regolare delle lezioni e delle attività; b) ad un impegno regolare nello studio, al fine di poter fruire pienamente delle opportunità formative offerte dalla scuola; c) al ripetto di tutte le persone che operano nella scuola; d) al mantenimento di un comportamento corretto e rispettoso a scuola e sui mezzi di trasporto; e) ad osservare tutte le disposizioni organizzative previste dal regolamento interno, con particolare riferimento a quelle per la sicurezza e per la tutela della salute, in tutte le situazioni, ivi comprese tutte le attività che si svolgono all’esterno dell’ istituzione; f) ad utilizzare correttamente le strutture, i laboratori, i sussidi didattici e gli arredi e a comportarsi in modo da salvaguardare il patrimonio dell’istituzione. g) Gli alunni devono presentarsi a scuola puntualmente, puliti nella persona e con abbigliamento dignitoso, entro l’ora stabilita; ogni assenza o ritardo dovrà essere tempestivamente giustificato sul libretto personale, che dovrà essere conservato con cura per tutta la durata dell’anno scolastico, da parte di un genitore. h) Prima dell’inizio delle lezioni gli alunni sostano nei piazzali antistanti gli ingressi, rispettando le norme stabilite da ogni singola scuola. i) Durante la ricreazione gli alunni escono dall’aula accompagnati dai rispettivi insegnanti e si recano nei cortili esterni. In caso di maltempo rimangono all’interno dell’edificio sui rispettivi piani, senza correre. In ogni occasione vanno comunque evitati giochi pericolosi. j) Gli alunni devono sempre portare a scuola il libretto personale sul quale vengono depositate le firme dei genitori. Tale libretto è considerato un documento ufficiale per le comunicazioni tra scuola e famiglia e pertanto deve essere tenuto con ordine e pulizia. Sarà cura dei genitori controllarlo spesso e verificare che il figlio assolva i suoi doveri scolastici. Le comunicazioni devono essere firmate per il giorno successivo. k) É vietato portare a scuola e utilizzare durante le lezioni oggetti e stampati non pertinenti alle attività scolastiche in corso. In particolare è vietato l’uso dei telefoni cellulari, walkman, lettori CD, MP3, giochi elettronici in tutti i locali dell’Istituto e nelle sue pertinenze, durante l’intero orario scolastico, intervallo e pausa mensa compresi. Tali oggetti, se utilizzati, saranno ritirati dai docenti e restituiti ai genitori. I ragazzi che per esigenze personali dovessero portare a scuola il telefono cellulare hanno l’obbligo di tenerlo spento durante l’intero anno scolastico, intervallo e pausa mensa compresi. 7 MANCANZE DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI (art 24 dello Statuto) 1. Al fine di assicurare il rispetto dei doveri e il corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica, il regolamento previsto all’articolo 21 individua i comportamneti che configurano mancanze disciplinari degli studenti, le relative sanzioni, gli organi competenti alla contestazione e all’irrogazione e il procedimento relativo, nel rispetto dei seguenti principi generali a) i provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa: essi tendono, attraverso la riflessione, al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica; b) la responsabilità disciplinare è personale; c) in nessun caso può essere sanzionata la libera espressione di opinioni, purchè correttamente manifestate e non lesive della personalità degli altri soggetti; d) comportamento e profitto sono ambiti separati: i provvedimenti disciplinari non possono in alcun caso influire sulla valutazione del profitto. 2. Il regolamento individua le infrazioni e le relative sanzioni tenendo conto che: a) del criterio di gradualità e proporzionalità della sanzione in relazione alla gravità dell’infrazione; a tal fine il regolamento raggrupperà le infrazioni e le relative sanzioni per categorie generali, in ordine crescente di gravità; b) del criterio della temporaneità della sanzione, che in ogni caso non potrà andare oltre la sospensione di 15 giorni dalla frequenza della scuola; è fatta salva la possibilità di derogare eventualmente a tale limite nel caso di condanne per reati penali o di pericolo reale per le persone che frequentano l’istituzione; c) del criterio di gradualità in relazione al soggetto competente a disporre la sanzione, partendo dal singolo docente, al dirigente dell’istituzione, al consiglio di classe; in ogni caso il provvedimento di allontanamento temporaneo dalla scuola è affidato esclusivamente alla decisione di un organo collegiale; d) è opportuno che tra la mancanza commessa e l’erogazione dei provvedimenti disciplinari non intercorra un tempo troppo lungo per non vanificare l’efficacia educativa dell’intervento. e) dei seguenti criteri in ordine alle procedure: allo studente va sempre data la possibilità di esporre le proprie ragioni prima di assumere decisioni; le sanzioni disciplinari sono comunicate per iscritto alle famiglie. 3. Nella SCUOLA PRIMARIA in considerazione dell’età degli alunni, al fine della individuazione e irrogazione delle sanzioni, il regolamento porrà particolare attenzione al carattere educativo dei provvedimenti da adottare in modo da promuovere nel bambino la consapevolezza della necessità e del rispetto dell regole della comunità scolastica. Nello specifico si individuano le seguenti modalità di intervento: a. b. c. d. Richiamo orale da parte del docente. Castigo scritto commisurato alla strumentalità acquisita (compito, esercizio, riflessione). Nota sul libretto personale. Colloquio con i genitori o responsabili del minore. 8 4. Nella SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO le sanzioni previste per comportamenti che configurano mancanze disciplinari degli studenti fanno riferimento al DPR n. 249 del 24 giugno 1998, così come modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007, e alle linee di indirizzo del Ministero del 15 marzo 2007. Comportamenti che configurano mancanze disciplinari e relative sanzioni Atteggiamenti che indicano mancanza d’assolvimento assiduo degli impegni di studio e/o comportamenti che disturbano il regolare svolgimento delle lezioni (scarsa puntualità, ritardi ripetuti, assenze frequenti non tempestivamente giustificate...) SANZIONI: a) b) c) d) e) f) g) Richiamo orale da parte del docente. Castigo scritto che abbia una valenza didattica ed educativa (esercizio, riflessione). Richiamo orale da parte del coordinatore del consiglio di classe. Nota sul libretto personale. Nota sul registro di classe, comunicata anche ai genitori sul libretto personale. Colloquio con i genitori o responsabili del minore. Lettera alla famiglia da parte del Consiglio di classe. Ogni comportamento o espressione verbale che manifesti mancanza di rispetto, o sia d’offesa o danno alle persone. SANZIONI: a) Richiamo orale da parte del docente. b) Richiamo orale da parte del Dirigente Scolastico. c) d) e) f) g) h) i) j) k) l) Nota sul libretto personale. Nota sul registro di classe, comunicata anche ai genitori sul libretto personale. Colloquio con i genitori o responsabili del minore. Lettera alla famiglia da parte del Consiglio di classe. Sospensione dalle visite guidate e dai viaggi di istruzione. Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un giorno. In alternativa alla sanzione precedente, il Consiglio potrà scegliere di sospendere lo studente dall’attività scolastica regolare per coinvolgerlo in un progetto speciale o in un’attività socialmente utile, sotto la guida diretta di un insegnante incaricato. Nei casi più gravi è previsto l’allontanamento per più giorni, proporzionalmente alla gravità del comportamento sanzionato, fino ad un massimo di quindici giorni. Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico. Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. Comportamenti o atteggiamenti che violano le norme sociali dell’istituzione scolastica. SANZIONI: a) b) c) d) e) f) g) h) i) Richiamo orale da parte del docente. Richiamo orale da parte del Dirigente Scolastico. Nota sul libretto personale. Nota sul registro di classe, comunicata anche ai genitori sul libretto personale. Colloquio con i genitori o responsabili del minore. Lettera alla famiglia da parte del Consiglio di classe. Sospensione dalle visite guidate e dai viaggi di istruzione. Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un giorno. In alternativa alla sanzione precedente, il Consiglio potrà scegliere di sospendere lo studente dall’attività scolastica regolare per coinvolgerlo in un progetto speciale o in un’attività socialmente utile, sotto la guida diretta di un insegnante incaricato. j) Nei casi più gravi è previsto l’allontanamento per più giorni, proporzionalmente alla gravità del comportamento sanzionato, fino ad un massimo di quindici giorni. k) Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico. l) Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. 9 Uso di strumenti non pertinenti all’attività didattica e formativa scolastica SANZIONI: a) Richiamo orale da parte del docente. b) Ritiro dello strumento da parte del docente che ha rilevato l’infrazione e consegna dello stesso al Dirigente Scolastico. c) Comunicazione alle famiglie sul libretto personale. d) Restituzione dell’oggetto ritirato da parte del Dirigente Scolastico ad uno dei genitori dell’alunno. Comportamenti che costituiscono pericolo per sé o per altri, o disattendono le disposizioni in materia di sicurezza ed organizzazione scolastica. SANZIONI: a) Richiamo orale da parte del docente e/o del Dirigente Scolastico e colloquio con i genitori o b) c) d) e) f) responsabili del minore. Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un giorno. In alternativa alla sanzione precedente, il Consiglio potrà scegliere di sospendere lo studente dall’attività scolastica regolare per coinvolgerlo in un progetto speciale o in un’attività socialmente utile, sotto la guida diretta di un insegnante incaricato. Nei casi più gravi è previsto l’allontanamento per più giorni, proporzionalmente alla gravità del comportamento sanzionato, fino ad un massimo di quindici giorni. Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico. Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. Comportamenti che in qualunque modo arrecano danno all’edificio scolastico, agli arredi, alle attrezzature e in genere al patrimonio della scuola. SANZIONI: a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) Richiamo orale da parte del docente e/o del Dirigente Scolastico. Nota sul libretto personale. Nota sul registro di classe, comunicata anche ai genitori sul libretto personale. Colloquio con i genitori o responsabili del minore. Lettera alla famiglia da parte del Consiglio di classe. Risarcimento del danno. Allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un giorno. In alternativa alla sanzione precedente, il Consiglio potrà scegliere di sospendere lo studente dall’attività scolastica regolare per coinvolgerlo in un progetto speciale o in un’attività socialmente utile, sotto la guida diretta di un insegnante incaricato. Nei casi più gravi è previsto l’allontanamento per più giorni, proporzionalmente alla gravità del comportamento sanzionato, fino ad un massimo di quindici giorni. Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico. Allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. Comportamenti che modificano l’ambiente scolastico rendendolo meno accogliente o rifiuto a collaborare alle iniziative che lo possono rendere migliore. SANZIONI: a) Richiamo orale da parte del docente e/o del coordinatore e/o del Dirigente Scolastico. b) Ripristino della situazione ambientale precedente. c) d) e) Nota sul libretto personale. Colloquio con i genitori o responsabili del minore. Lettera alla famiglia da parte del Consiglio di classe. 10 Precisazioni i merito agli allontanamenti degli studenti dalla comunità scolastica. Ai sensi dell’art. 4, commi 7, 8, 9, 9-bis, 9-ter, 10 del DPR n. 249 del 24 giugno 1998, così come modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007 per l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica si applicano le seguenti modalità. - Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. - L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto in quindici giorni, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. - Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. - Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. - Queste gravi sanzioni disciplinari possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. - Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. Organi competenti ad irrogare le sanzioni. 1. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano il temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. 2. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio dell’istituzione scolastica. 3. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Impugnazioni 1.Ai sensi dell’ art. 5 comma 2 del DPR n. 249 del 24 giugno 1998, così come modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007, è ammesso ricorso da parte di chiunque abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia della scuola così composto: • Dirigente Scolastico; • un docente designato dal Consiglio d’Istituto su proposta del Collegio Docenti; • due genitori membri del Consiglio d’Istituto. É prevista la designazione di 2 membri supplenti (docente e genitore). L’organo di garanzia ha durata triennale. 11 É prevista la sostituzione mediante nuova nomina da parte del Consiglio d’Istituto dei membri eventualmente decaduti per mancanza dei requisiti o per dimissioni. 2. Se nell’irrogazione della sanzione ha avuto parte il docente membro dell’organo di garanzia è necessario che sia chiamato il membro supplente a decidere sull’impugnazione. 3. Se nell’irrogazione della sanzione è parte in causa – in quanto genitore dell’alunno sanzionato – un genitore membro dell’organo di garanzia è necessario che sia chiamato il membro supplente a decidere sull’impugnazione. 4. L’organo di garanzia sopra citato è chiamato a decidere anche sui conflitti in merito all’applicazione del presente regolamento. 12