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Settimanale - Anno 5
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N° 20
Lunedì 14 maggio 2012
IMPRESE
Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media
■ ABRUZZO / Approvati dalla Regione finanziamenti per 4 milioni
■ MOLISE / Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti
Cinque nuovi Poli di innovazione
Potenziare la competitività delle Pmi
P
C’
Altri 13 milioni verranno spesi per sostenere progetti di ricerca
resto in Abruzzo nasceranno cinque nuovi Poli
di innovazione, grazie a un
bando per 4 milioni di euro,
a valere sui fondi Por-Fesr
(Programma Operativo Regionale del Fondo europeo
di sviluppo regionale) che la
Giunta regionale ha da poco
approvato.
Saranno dunque 13, in totale, i poli presenti in Regione
(quelli già attivi riguardano
l’automotive,
l’agroalimentare, l’Ict, i servizi avanzati,
l’edilizia, il tessile abbigliamento calzaturiero, il turismo
e l’economia sociale).
Tre dei cinque nuovi settori
sono già stati individuati, si
tratta del chimico-farmaceutico, dell’energia e del mobilearredamento. In totale i tre
nuovi poli comprenderanno
circa 300 imprese.
Una volta che il bando sarà
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, saranno a disposizione 30
giorni per presentare le domande per il sostegno ai cinque nuovi poli.
Oltre al bando da 4 milioni di
euro, saranno poi pubblicati
altri due bandi sempre PorFesr, per circa 13 milioni di
euro, per sostenere i progetti
di ricerca e servizi proposti
dai nuovi poli. Non va dimenticato che la Regione Abruzzo
è, a livello nazionale, tra le
prime otto Regioni che puntano sui poli di innovazione,
FOCUS
dunque
sull’aggregazione
- peraltro incentivata dalle
strategie europee - come strumento vincente per sostenere
l’economia.
La disponibilità economica, a fondo perduto, è di 30,5 milioni
è fermento tra i cervelli
della Regione Molise,
che lavorano nelle piccole e
medie imprese del territorio.
Il motivo? Il ministero dello
Sviluppo Economico ha promosso una misura che comprende incentivi per la brevettazione e la valorizzazione
economica dei brevetti, gesti-
ABRUZZO & MOLISE
ta da Invitalia. La disponibilità economica ammonta a 30,5
milioni di euro.
Il programma prende il nome di Brevetti+. Presentato
nel mese di marzo proprio a
Campobasso, il programma
prevede due linee di finanziamento: da una parte si va a
incrementare il numero delle
domande di brevetto e a favorire l’estensione dei brevetti
nazionali all’estero per tutelare la proprietà industriale
italiana. Dall’altra si intende
potenziare la capacità competitiva delle micro, piccole
e medie imprese attraverso la
valorizzazione economica dei
brevetti in termini di redditività, produttività e sviluppo
di mercato. I finanziamenti, a
fondo perduto, saranno erogati fino a esaurimento delle
risorse.
Sempre recentemente, con
lo scopo di supportare le imprese del territorio, Regione,
rappresentanti dell’Abi e vertici delle banche operanti in
Molise si sono incontrati per
discutere come attivare operativamente il pacchetto di
misure per 28 milioni di euro
che l’esecutivo regionale ha
varato per sostenere le Pmi e
per creare nuove attività per i
giovani.
2 Focus Abruzzo & Molise
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ VALAGRO / Dal 1980, innovazione e sostenibilità hanno sede ad Atessa
■■ CONFESERCENTI / Il direttore D’Agostino: più liquidità e meno tasse
Il lavoro che nasce dalla natura
Il Molise scommette sull’ambiente
L’azienda è leader mondiale nel settore dei biostimolanti
Per il rilancio della regione, occorre puntare sul turismo
“S
C
oddisfare i bisogni
dell’umanità utilizzando meno risorse, grazie a una
nuova Co-Scienza capace di
mettere la scienza al servizio
dell’uomo attraverso l’innovazione, nel rispetto della natura”. è da questa volontà che
nasce Valagro, azienda che dal
1980 ha trasformato la propria
passione per la natura in attività, sviluppando le proprie
conoscenze attraverso quattro
divisioni: farm per l’agricoltura, garden per il giardinaggio, turf & ornamentals per i
tappeti erbosi, industrials per
le aziende produttrici di fertilizzanti. Valagro ha sede ad
Atessa, in provincia di Chieti,
ma si tratta solo del quartiere
generale perché l’abilità dei
suoi dirigenti ha permesso
nel tempo di valicare le Alpi
e raggiungere punti strategici
all’interno del globo terracqueo. Internazionalizzazione,
sostenibilità e innovazione:
su questi tre capisaldi si è
sviluppata Valagro che, in
trent’anni, ha acquisito prestigio e fama in tutto il mondo.
è oggi un riferimento in oltre
ottanta Paesi (tre quarti del
suo fatturato, infatti, ha origine da iniziative che superano
i confini nazionali), ha dieci
filiali nei mercati di maggiore
Da sx l’amministratore delegato Giuseppe Natale
e il presidente Ottorino La Rocca
importanza e sta attuando un
piano di sviluppo in continua
crescita.
La leadership a livello mondiale conquistata nel settore
dei biostimolanti (fertilizzanti a base di estratti vegetali,
a basso impatto ambientale) rappresenta il simbolo di
un’azienda che è apprezzata
anche per la sua produzione
di altri fertilizzanti speciali (microelementi chelati e
fertirriganti),
perseguendo
come mission la creazione di
soluzioni innovative ed efficaci per la nutrizione e la cura
delle piante, nel rispetto delle
persone e dell’ambiente. Per
questo motivo viene riservata
grande attenzione alla ricerca:
attraverso l’utilizzo di tecnologie d’indagine di ultima generazione si lavora per trovare
ingredienti naturali sempre
più efficaci. “Aiutiamo gli agricoltori a produrre di più con
meno input”, spiega l’amministratore delegato Giuseppe
Natale che guarda oltre: “Stiamo lavorando anche su progetti che riguardano l’utilizzo
di estratti vegetali in cosmetica e nutraceutica”. Perché si
può fare del bene al Pianeta in
tanti modi differenti.
ongiuntura, accesso al
credito, disoccupazione e
riforma del lavoro: è il direttore della Confesercenti regionale del Molise, Graziano
D’Agostino, ad intervenire su
tali questioni, che investono
anche e soprattutto la sua regione. Da settimane si parla
dell’articolo 18, come se fosse
l’unico problema che investe il
sistema Italia. La riforma del
lavoro è indispensabile, ma
occorre coniugarla al rilancio
delle aziende e del mondo produttivo, che consentono reinserimento nel lavoro e nuova
occupazione.
Il Molise registra un altissimo
tasso di disoccupazione giovanile, che sfiora il 30%, per non
parlare della disoccupazione
degli over 40, ancora lontani
dall’età pensionabile. In particolare, il tessuto economico
molisano è costituito per il
95% dalle Pmi dei comparti artigianale, commerciale,
servizi, trasporti, edilizio. Il
direttore Graziano D’Ago-
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IMPRESE
DIN NEWSLETTER
Settimanale - Anno 5 - Numero 20
Lunedì 14 maggio 2012
Direttore responsabile: Donatella Treu
Graziano D’Agostino, direttore
Confesercenti Molise
stino ha chiesto una politica
di sostegno e rilancio delle
aziende, attraverso la concessone di credito agevolato, da
cui ne conseguirebbe quella
liquidità necessaria per riavviare le aziende di ogni settore, riportando la Regione ad
adeguati livelli di produttività
e di occupazione. “C’è bisogno
di ridurre la pressione fiscale e
premiare quelle aziende che si
Attività editoriale a cura de:
Sede operativa:
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Stampatori:
ll Sole 24 Ore S.p.A.
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68,7 - 67061 Carsoli (Aq);
Società Editrice Arena
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Sommacampagna - (Vr);
innovano e creano occupazione - ha detto -; una seria riforma del lavoro deve senz’altro
partire oltre che dalla tutela
necessaria del diritto al lavoro
per i lavoratori, anche dalla riduzione dello stesso costo del
lavoro ai fini assicurativi, previdenziali, oneri che incidono
per il 60% sulle retribuzioni
stesse; una condizione disincentivante, per l’incremento
occupazionale”. Confesercenti
indica la via su cui investire:
in primis turismo e ambiente, opportunità che il Molise,
anche sotto il profilo della sostenibilità, può sfruttare per
il rilancio complessivo della
regione.
Un patrimonio naturale, che
deve trovare attenzione da
parte delle Istituzioni e risposte concrete dal territorio, con
adeguate ricadute produttive,
in grado di generare occupazione e benessere, per non
vanificare gli interventi dello
Stato, della Regione a sostegno
di aziende in crisi.
Stampa Quotidiana S.r.l Via Galileo Galilei, 280/A
40059 Località Fossatone
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S.r.l. - Via Del Lavoro, 18
- 36040 Grisignano di
Zocco - (Vi);
Centro Stampa Quotidiani
S.p.A. - Via dell’Industria, 52
- 25030 Erbusco - (Bs);
Registrazione Tribunale
di Milano numero 208
del 21 marzo 2005
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Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
Focus Abruzzo & Molise
3
■■ INNOVAZIONI / L’impegno dell’Istituto Giuseppe Caporale nella tutela della salute pubblica
La ricerca esportata in tutto il mondo
Sorveglianza sanitaria in campo veterinario,
sicurezza alimentare e valorizzazione delle
produzioni agroalimentari tipiche
L’
Istituto Zooprofilattico
Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe
Caporale” è un ente sanitario
di diritto pubblico che si occupa di controllo e vigilanza nei
campi della sanità animale,
tutela dell’ambiente e sicurezza degli alimenti. Il supporto
metodologico e scientifico alla
sorveglianza sanitaria in Paesi
dove le malattie esotiche sono
endemiche, per contenere il
loro impatto e ridurre il rischio di introduzione in Europa, e i controlli sulla sicurezza
delle materie prime alimentari
sono infatti due delle principali attività dell’Istituto che,
dai primi anni 90 ha cominciato ad esportare le proprie
conoscenze in questi campi,
diventando un centro di riferimento a livello nazionale e internazionale. Oggi collabora a
stretto contatto con i maggiori
organismi internazionali come l’Oie (World organisation
for animal health), l’Oms (Organizzazione mondiale della
sanità) e la Fao (Food and
Agriculture Organization).
Ricerca e sperimentazione
sull’origine e lo sviluppo delle
malattie infettive degli animali e di quelle che si possono trasmettere all’uomo sono
alla base dell’attività dell’ente.
Accanto alla ricerca, l’Istituto ha sviluppato un settore di
produzione di presidi per la
diagnosi e la profilassi, con
l’obiettivo di rilevare e contrastare l’attività patogena di
batteri, virus e altri organismi
pericolosi per l’uomo. Milioni
di dosi di terreni di coltura, kit
diagnostici, sieri e vaccini vengono oggi forniti a organizza-
Un particolare del laboratorio
zioni pubbliche e private, in
Italia e all’estero. Per conto del
ministero della Salute, l’Istituto produce inoltre vaccini per
contrastare alcune malattie
esotiche e le brucellosi.
È dotato di un laboratorio
trasportabile di massima sicurezza, in grado di intervenire
tempestivamente in ogni situazione di emergenza sanitaria in Italia e all’estero. Presso
l’Istituto ha sede il Centro di
Referenza Nazionale per lo
studio e l’accertamento delle
malattie esotiche degli animali (Cesme), che recentemente
si è occupato del primo caso
italiano di virus Schmallenberg, la malattia che da qualche mese sta interessando gli
allevamenti di capre e pecore
(raramente i bovini) del Nord
Europa.
Il controllo degli alimenti per
gli animali e per l’uomo è una
delle funzioni principali che
l’Istituto svolge, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica. La sicurezza alimentare
in particolare ha assunto un
ruolo determinante a causa
del libero scambio di animali
e merci che ha di fatto aumentato la diffusione di malattie e
il rischio di prodotti adulterati
e contraffatti.
Negli ultimi tempi, l’Istituto G. Caporale ha ampliato
il proprio raggio d’azione
puntando anche sulla valorizzazione delle produzioni
zootecniche e agroalimentari. Un traguardo ambizioso
che non solo è alla base della
politica italiana di difesa delle
produzioni agricole di qualità
e dei prodotti, anche a marchio europeo, ma costituisce
il presupposto per garantire
con l’attività sperimentale le
caratteristiche di sicurezza
degli alimenti.
Le regioni Abruzzo e Molise
vantano infatti una ricca varietà di prodotti enogastronomici tipici, per unicità e peculiarità, che sono il risultato di
esperienze antiche tramandate da padre in figlio. Prodotti
che hanno saputo guadagnare
sempre più spazio nei mercati
nazionali ed esteri.
Per certificarne l’identità, la
qualità e al contempo garantirne la sicurezza, l’Istituto
ha attivato la nuova Unità
di produzione sperimentale
degli alimenti. L’obiettivo è
quello di caratterizzare, valorizzare e tutelare le produzioni tradizionali e tipiche, non
solo del territorio di competenza, ma di tutto il Paese, e
verificare, attraverso prove di
contaminazione dei prodotti,
le proprietà degli alimenti, di
contrastare gli agenti patogeni e, quindi, di garantire la
loro sicurezza.
Le prime prove, richieste da
aziende nazionali e svolte
nell’ambito di protocolli di ricerca, hanno riguardato la caratterizzazione di un pregiato
pecorino abruzzese, lo studio
dei microrganismi patogeni
in prodotti a base di latte fermentato, la verifica del loro
comportamento durante la
vita commerciale in condizioni di temperatura ottimale e
di abuso termico e la valutazione dell’efficacia delle istruzioni riportate in etichetta per
la cottura degli hamburger.
La nuova divisone è dotata di
attrezzature per la trasformazione del latte in formaggi e
della carne in salumi, e delle
strumentazioni per verificare
l’efficacia dei trattamenti domestici dei cibi. Il laboratorio
effettua anche ricerche e sperimentazioni sulle principali
tossinfezioni alimentari.
Dieci
imprenditori
su dieci.
Servizi puntuali, fiducia, vicinanza, concretezza, conoscenza, lealtà, lungimiranza: conosciamo molto
bene ciò che ogni imprenditore si aspetta da una banca. Senza eccezione. Per questo lavoriamo, ogni
giorno, per offrirvelo.
4 Focus Abruzzo & Molise
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ RECORD STORICO / Nel 2011 l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo ha toccato quota 550mila passeggeri
Crescono passeggeri e voli anche con la crisi
Uno studio dell’Università
di Chieti-Pescara
analizzerà il flusso
dei passeggeri
Oltre alle regioni centrali il bacino d’utenza potrebbe allargarsi a Paesi come Polonia, Russia, Ucraina e Serbia
L’
Aeroporto Internazionale d’Abruzzo ha alle spalle
una lunga storia, che inizia nel
1917. Il Campo di Aviazione
viene in seguito denominato
“Pasquale Liberi” per volontà
del Comandante D’Annunzio,
in memoria del coraggioso
aviatore abruzzese. Nel 1933
parte il primo collegamento civile tra Pescara e Roma.
Dal 1959 al 1979 è Itavia a
occuparsi del trasporto aereo
pescarese. Negli anni ‘80 l’aeroporto è utilizzato prima da
Ati, poi da Alitalia. Dal 1994
tocca ad AirOne, attiva sino
al 2010 quando con la fusione
torna la livrea di Alitalia. Dal
2001 l’arrivo all’Aeroporto
d’Abruzzo di Ryanair, con un
collegamento verso Londra,
provoca un deciso aumento
di passeggeri nello scalo pescarese.
L’Aeroporto d’Abruzzo è gestito dalla Saga S.p.a., che nel
2008 ha ottenuto una concessione trentennale. L’azionariato è composto per l’85% da
enti pubblici (Regione Abruzzo, Camere di Commercio
di Pescara, Chieti, Teramo e
l’Aquila) e per il 15% da soci
privati.
Dal novembre dello scor-
so anno al vertice di Saga è
subentrato un nuovo presidente, il Lucio Laureti, che
così commenta i positivi risultati del 2011: “L’aeroporto
d’Abruzzo si colloca in una
posizione geografica molto
positiva, al centro dell’Italia
ma soprattutto al centro di
tutta la fascia adriatica, e ciò
consente di attirare una serie
di interessi nazionali e internazionali. Nel 2011 sono stati
raggiunti 550.000 passeggeri,
un record storico, e vediamo
nel 2012 un ulteriore incremento del 15% rispetto allo
stesso periodo del 2011”.
Il dato 2012 è particolarmente positivo se si considera la
recessione che colpisce i bilanci di famiglie e imprese.
Oggi l’Aeroporto d’Abruzzo
ha un bacino di utenza “che
include anche Molise, sud
delle Marche, nord della Puglia e province orientali di
Lazio e Campania”, prosegue
Laureti, “ma disponiamo di
alcuni collegamenti particoSopra: Lucio
Laureti,
presidente
di Saga, la
società che
gestisce
l’aeroporto.
A fianco:
l’ingresso
principale
della struttura
a 4 chilometri
da Pescara
lari che attirano persone da
tutta Italia, come il nuovo
Pescara-Mostar che consente
di raggiungere Medjugorje ai
pellegrini che si recano alle
apparizioni della Madonna”.
Per il futuro Laureti vede la
possibilità di collegamenti
con altri paesi “come Polonia,
Russia, Ucraina e Serbia, ma
si devono creare i presupposti per voli di linea regolari
a prezzi accettabili. Questa
è certamente una delle sfide
a cui il nuovo gruppo dirigente non si sottrae: collegare l’Abruzzo con il numero
maggiore possibile di destinazioni”. L’Abruzzo è infatti
una regione “con una rete autostradale che è la stessa di 40
anni fa, ferrovie fuori dall’alta
velocità e limitata strategia
portuale, dunque l’aeroporto rappresenta il sottile filo
che unisce la nostra regione
ai traffici nazionali e internazionali, e consente ai cittadini europei di raggiungere
l’Abruzzo con facilità”.
Le infrastrutture aeroportuali
sono di tutto rispetto, la pista
può ospitare Airbus A330 da
340 posti grazie ai 2,4 km di
lunghezza, ed è dotata di Ils
per l’atterraggio strumentale,
dunque può operare 24 ore su
24. La struttura aperta al territorio è completa di gallerie
commerciali, bar, ristoranti, e
due sale congressi attrezzate
per meeting, cerimonie, conferenze stampa.
Secondo Laureti “è un binario di crescita è lo sviluppo
dei già ottimi rapporti con
Ryanair, grazie alla nostra efficienza che ci vede primi per
puntualità sui 30 aeroporti
dove Ryanair vola. Inoltre
stiamo concentrandoci sulla
valorizzazione dei charter sviluppando con tour operator e
grandi strutture alberghiere
un sistema integrato di pacchetti precostituiti. Russia e
Polonia evidenziano già una
domanda in questo senso”.
Infine, Laureti illustra un innovativo progetto per il futuro dell’aeroporto: “Stiamo
lavorando con l’Università di
Chieti-Pescara ad uno studio
statistico per analizzare da
dove vengono i passeggeri,
dove vanno, quanto restano
in Abruzzo e quanto all’estero, lo scopo del viaggio, l’età
e altri dati. Tra qualche mese
renderemo pubblici gli esiti
dello studio che sarà la base
per le future strategie”.
Eventi
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Focus Abruzzo & Molise
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6 Focus Abruzzo & Molise
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ CCIAA / La Camera di Commercio dell’Aquila espone i numeri e le criticità del territorio
Mediofidi, risorsa per le due Regioni
Vi partecipano già le 4 Camere di Commercio dell’Abruzzo e le 2 del Molise
P
articolarmente difficile la
condizione delle piccole e
medie imprese abruzzesi che
si trovavano ad operare nella zona colpita dal sisma del
6 aprile 2009. Si sono infatti
trovate a gestire la condizione
di aziende terremotate in una
congiuntura economica tra le
più complesse e pesanti che
si ricordino, con il calo generalizzato dei consumi e una
stretta creditizia crescente.
Prende le mosse da questa descrizione sintetica, ma effica-
Corso Federico
ce, il presidente della Camera
di Commercio dell’Aquila,
Lorenzo Santilli, per puntualizzare alcuni numeri e,
soprattutto, per delineare
l’azione che l’ente camerale
sta portando avanti al fine di
creare le condizioni affinché
le imprese ritrovino la possibilità di accesso al credito.
Presso la Cciaa dell’Aquila vi
sono 37.500 iscrizioni, tra imprese (31mila) e unità locali.
“Si tratta di piccole e micro
imprese che nel 2009 già si
trovavano a fare i conti con i
primi effetti della crisi e che
il terremoto ha ulteriormente
messo in difficoltà”, spiega il
presidente. Nella cosiddetta
“zona rossa”, erano operative 900 imprese tra commercio, servizio e artigianato. Di
queste, oggi circa 500 si sono
ricollocate altrove e solo una
cinquantina sono rientrate
nel centro storico dell’Aquila.
Ma è tutta l’area colpita dal
terremoto ad essere in difficoltà e su 56 Comuni coinvolti sono ben 44 quelli in provincia dell’Aquila.
“Per le imprese il problema
dell’accesso al credito è ormai davvero importante – afferma Santilli – e le garanzie
che vengono date attraverso
i Confidi non bastano più”.
Da qui il progetto su cui la
Cciaa dell’Aquila è impegnata
in prima linea. “L’obiettivo –
spiega il presidente – è quello
di rafforzare uno strumento
che già esiste, cioè il Mediofidi, partecipato dalle 4 Camere
di Commercio dell’Abruzzo e
dalle 2 del Molise, affinché
possa agire da co-garante ampliando la percentuale di garanzia da poter offrire all’atto
di una richiesta di credito da
parte delle imprese”. Per questo, prosegue, “stiamo lavorando affinché in Mediofidi
entrino anche le due società finanziarie delle Regioni
Abruzzo e Molise e le banche
del territorio. Ora stiamo rivedendo lo Statuto di Mediofidi e ci auguriamo di portare
in porto l’operazione quanto
prima”. In questo modo, si
creerebbero condizioni più
favorevoli sia per le imprese
che per le banche.
L’attenzione della Camera di
Commercio è però ad ampio
spettro, perché “le difficoltà
delle imprese non derivano
esclusivamente dalle risorse
– prosegue il presidente –, ma
anche dall’appesantimento
continuo della burocrazia. È
infatti generalizzata e in crescita la fatica delle aziende
per corrispondere agli iter
lunghi e complessi che si richiedono loro per qualsiasi
azione. Non sono necessarie
quindi solo risorse, che ormai
sappiamo tutti essere in calo,
ma attenzione da parte delle
istituzioni nei confronti del
tessuto produttivo, affinché
sia messo nelle condizioni di
poter affrontare le sfide che la
congiuntura pone”.
Via Sallustio
Il presidente Santilli:
occorre attenzione
da parte delle istituzioni
al tessuto produttivo
locale
C’è poi un altro aspetto
tutt’altro che secondario per
l’andamento delle aziende,
ed è quello rappresentato dal
consumo delle famiglie. Lo ha
messo chiaramente in evidenza il recentissimo studio realizzato dalla Doxa per conto
del Cresa, il Centro regionale
di studi e ricerche economico
sociali delle Cciaa dell’Abruzzo, e presentato a fine aprile.
Infatti, se i consumi delle fa-
miglie sono l’aggregato economico che maggiormente
contribuisce al Pil nazionale
(61,6% nel 2009), un ruolo ancora più importante lo
giocano in regione, dove nel
2009 contribuivano per il
66% alla formazione del Pil.
Lo studio ha coinvolto, tra
settembre 2009 e settembre
2010, 1.089 famiglie residenti in Abruzzo, fornendo “una
piattaforma conoscitiva utile
sia per le scelte d’investimento degli operatori economici
– conclude Santilli –, sia per
quelle di policy degli amministratori locali”.
Dall’analisi emerge, per esempio, che nei Comuni inferiori
ai 10mila abitanti e nella porzione di territorio più duramente colpita dal terremoto,
le famiglie sostengono spese
mediamente più elevate per
tutte le principali tipologie di
consumo.
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
Focus Abruzzo & Molise
■■ PROVINCIA DI CAMPOBASSO / Il territorio conta 84 comuni e 239mila abitanti
Al primo posto le esigenze dei cittadini
L’ente è impegnato su vari fronti che vanno dalla formazione professionale all’ambiente
U
n lavoro silente, fatto di
iniziative per il territorio,
di attività in favore dei suoi
abitanti, di impegno quotidiano per testimoniare il cuore
di una porzione d’Italia che
tenta di superare le indubbie
difficoltà di un periodo storico particolarmente duro. La
Provincia di Campobasso sta
lavorando su diversi piani per
rendere più semplice la vita
degli abitanti dei suoi comuni. Tanti, ottantaquattro per
la precisione, in un territorio
reso particolarmente aspro
dalla sua andatura montuosa. Un problema in più per le
istituzioni, impegnate a raggiungere le numerose, piccole
realtà che negli anni si sono
costituite. Un totale di circa
239mila abitanti che sono andati a costituire gruppi abitativi anche di piccole entità: ciò,
logicamente, non favorisce la
gestione delle attività da parte
di un ente come la Provincia
che si sta attivando in diversi settori di sua competenza.
Dalla formazione professionale alle attività di lavoro, dalla
tutela dell’ambiente alla sicurezza degli abitanti: l’attenzione alle esigenze delle persone
viene messa al primo posto
nella lista di attività previste
dalla Provincia di Campobasso. Qualche esempio? Le
operazioni di ripopolamento
dei corsi d’acqua con conseguente chiusura temporanea
della pesca sportiva in tempi e
modalità tali da non interrompere totalmente l’attività. E ancora, lo sviluppo del progetto
“Io vado di corsa... e tu?”: una
serie di incontri, fortemente
voluti da questa Amministrazione provinciale, con l’intento di promuovere le iniziative
sportive unite a quelle sociali.
Tre campioni del mondo dello sport che hanno trovato
nell’attività agonistica il loro
riscatto sociale, si confrontano
con gli studenti per raccontare
le esperienze di vita. Lo sport,
dunque, come fattore di “rinascita” per tutte le persone
svantaggiate e diversamente
abili. Dopo l’incontro con Annalisa Minetti, è stato il turno
di Giusy Versace, donna e atleta, che ha incontrato i detenuti del carcere cittadino e, a
seguire, gli alunni delle scuole
di Campobasso e gli studenti
della facoltà di Scienze Motorie. La Provincia, inoltre, offre
un importante contributo nel
finanziamento di attività le-
Celestino in Blu
di Adalberto
Tombolini
ritrae
il Borgo Antico
di Termoli
Panorama
matese
gate alla propaganda turistica
del territorio, esaltando la cultura che è racchiusa all’interno di tante piccole realtà della
zona. A tal proposito, cinque
anni fa, è nata la Fondazione
“Teatro Savoia”, organizzatrice
nel corso del tempo di numerosi eventi e, per la prima volta
nel 2012, personale protagonista di una produzione propria,
“Le Troiane” di Seneca, in col-
laborazione con la Fondazione
“Molise Cultura”. L’obiettivo è
quello di promuovere la propria rappresentazione teatrale
in altri teatri italiani e non. Attualmente, uno dei punti chiave per la svolta in quest’ambito
è l’intensa attività svolta per la
realizzazione di una consulta
del turismo, operazione che
semplificherà le decisioni e
aumenterà le attività del ter-
ritorio. Nell’ambito delle attività di promozione turistica
locale sta per nascere, inoltre,
un nuovo sito internet che raccoglie tutte le manifestazioni
estive del territorio provinciale e offre ai cittadini l’opportunità di essere informati in
qualsiasi momento attraverso servizio sms o e-mail. Un
territorio che, è risaputo, ha
bisogno di sostegno dal punto
di vista dell’inserimento nel
mondo del lavoro. Ecco che la
Provincia ha cercato di aiutare
i professionisti volenterosi con
un contributo a livello finanziario: si tratta di un tentativo
di venire incontro alle esigenze delle piccole imprese che
caratterizzano la zona attraverso attività di microcredito.
Il tentativo è quello di favorire
l’inserimento dei giovani nel
mondo aziendale e di aiutare
la sopravvivenza delle piccole
e medie realtà che costituiscono la maggior percentuale
presente in Regione. Infine, da
segnalare anche un altro ambito in cui la Provincia si è attivata con la volontà di offrire il
suo contributo alla popolazione: il desiderio di approfondimenti professionali per coloro
che già sono inseriti nel mondo del lavoro. La presenza nel
capoluogo del terzo appuntamento del ciclo di incontri
sul territorio organizzato dal
Dipartimento Politiche europee (in collaborazione con la
scuola superiore della Pubblica amministrazione locale,
l’Istituto europeo di Pubblica
amministrazione, Enterprise
Europe network e Europe di-
7
L’amministrazione vuole
promuovere le attività
sportive unite a quelle
sociali, ma con un occhio
alla promozione turistica
rect) è una chiara indicazione
di quanto la Provincia investa
nella formazione e nella professionalità del personale che
abita il territorio. Il corso consiste nella presentazione delle
politiche comunitarie del ciclo finanziario 2007-2013 e
dei fondi a gestione diretta,
erogati dalla Commissione
europea. A ciò si aggiunge
una seconda parte di carattere
operativo, orientata ai soggetti interessati a occuparsi della
predisposizione del budget di
progetto. L’ iniziativa ha come
obiettivo quello di favorire la
conoscenza dei finanziamenti direttamente erogati dalla
Commissione europea, la loro
diffusione, il loro utilizzo e le
concrete possibilità di accesso. Inoltre è stata istituita la
“Giornata della mobilità internazionale giovanile” che ha il
chiaro compito di informare
periodicamente, con l’ausilio
di uffici e antenne europee
presenti a livello locale, i ragazzi della provincia di tutte le
opportunità di lavoro, formazione e stage presenti in Europa e nel resto del mondo.
■■ BCC / L’Istituto di credito cooperativo della Valle del Trigno ha superato 1.800 soci ed è costantemente in crescita
In banca, la forza della relazione
Il direttore Puglielli: “Conosciamo la storia dei nostri clienti e le loro esigenze”
L
a storia di Bcc della Valle
del Trigno nasce a Mafalda, nel 1985, come Cassa Rurale e Artigiana di Mafalda.
Dieci anni dopo, nel 1995, in
seguito a una trasformazione, inizia la sua attività a San
Salvo come Banca di Credito
Cooperativo della Valle del
Trigno.
Oggi è ampiamente presente in provincia di Chieti e di
Campobasso, con la sede legale a San Salvo, con le sedi distaccate a Mafalda e Trivento,
con due filiali a Vasto (la più
nuova aperta nel 2011) e una
nuovissima filiale a Ripalimosani (inaugurata a giugno
2011). La Banca ha inoltre uffici di tesoreria a Cupello, Gildone, San Felice del Molise,
Roccavivara, Civitacampomarano, Tavenna, Mafalda, Montefalcone del Sannio, Montenero di Bisaccia, Comunità
Montana Trigno Medio Biferno, Ripalimosani, San Biase,
Trivento e Limosano.
La compagine sociale ha superato 1.800 soci ed è costantemente in crescita. Attualmente, Bcc Valle del Trigno ha la
competenza su 31 comuni.
“Un punto di forza della Bcc
è il localismo, che consente
di stabilire con i soci-clienti
una relazione e non solo un
rapporto (di conto, di mutuo,
ecc.)”, racconta il direttore Gabriele Puglielli.
“La forza della relazione - aggiunge Puglielli - consente di
conoscere la storia dei nostri
clienti, la loro capacità imprenditoriale, la loro serietà,
le loro esigenze, valutando
aspetti che normalmente non
possono essere documentati.
È un notevole vantaggio per
l’accesso al credito soprattutto in tempi in cui nel sistema
bancario si ricorre al cosiddetto credit crunch: fenomeno
assente nella nostra Bcc che,
invece, ha continuato a sostenere l’economia dei territori
di riferimento. Infatti, il bilancio al 31/12/2011, approvato
all’unanimità dall’Assemblea,
evidenzia che i crediti erogati
a favore dei nostri soci-clienti
sono aumentati di circa il 10%
rispetto al 2010 e la tendenza
è confermata anche nel 1° trimestre del 2012”.
L’attività di sostegno della
Banca all’economia si realizza
anche, aggiunge il direttore,
“attraverso la verifica della
sostenibilità degli impegni finanziari dei nostri soci-clienti
A sinistra, la sede della
banca; sopra, un momento
dell’Assemblea dei soci
consigliando loro, ove ritenuto necessario e condiviso,
opportuni interventi che hanno consentito alla nostra Bcc
di ridurre, in un semestre, di
oltre tre punti percentuali le
esposizioni cosiddette deteriorate”.
“La nostra Bcc - rileva ancora Puglielli - pensa anche al
futuro, puntando molto sui
giovani. La nostra compagine sociale ha un’età media
contenuta grazie anche alla
prevista categoria dei babysoci, formata da figli o nipoti
di soci, per i quali la Bcc mette
a disposizione un libretto di
risparmio di 150 euro”.
L’articolo 2 dello statuto prevede che la Bcc contribuisca a
migliorare, oltre alle condizioni economiche, anche quelle
morali e culturali della comunità locale in cui opera. Al riguardo, le iniziative sono mol-
teplici e, per gestirle al meglio,
è stata recentemente deliberata la costituzione di una fondazione. Tutta l’attività sociale
della Bcc organizzata annualmente trova il suo compendio
nella redazione del “Bilancio
sociale e di missione” che viene presentato all’Assemblea
ordinaria dei soci.
Ma veniamo agli obiettivi a
breve. “Data la crisi ancora in
atto, l’obiettivo è consolidare
la nostra attività nella zona di
competenza e di svilupparla,
con particolare riferimento
alla raccolta diretta nelle due
filiali aperte l’anno scorso continua il direttore Puglielli
-. Per la parte ‘cooperativa’,
si continuerà a sostenere le
iniziative ritenute meritevoli con lo stesso impegno
profuso in passato. Durante
l’Assemblea dei soci, tenutasi
in aprile, sono stati approvati all’unanimità tutti i punti
all’ordine del giorno, tra cui
il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale del 2011. Con
l’unanimità dei consensi, l’Assemblea ha voluto conferire
ulteriore sostegno all’operato
del Consiglio in carica, in un
momento particolarmente
delicato per la vita economica
e sociale del nostro Paese. Nel
corso dei lavori assembleari
sono stati premiati, con borse
di studio e viaggi di formazione in una capitale europea,
i soci o figli di soci che sono
stati selezionati in quanto distintisi nel corso degli studi
universitari o di scuola media
superiore”.
8 Focus Abruzzo & Molise
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ CONSORZI DI BONIFICA / I cinque enti territoriali abruzzesi potranno gestire la rete di acqua non potabile
Servizi più efficaci a tutela dell’ambiente
La risorsa idrica non potabile potrebbe essere somministrata a chiunque ne faccia
richiesta: aziende pubbliche e private ma anche utenti privati
I
n un territorio come quello
abruzzese, di alta vocazione agricola e che ha sempre
riservato grande attenzione all’ambiente, il ruolo dei
Consorzi di Bonifica assume
aspetti di notevole importanza. L’assessore alle Politiche
Agricole Mauro Febbo si è
reso protagonista dell’approvazione di una Legge, la n. 4
del 13 gennaio 2012, con la
quale la Regione ha assegnato
ai cinque Consorzi di Bonifica presenti sul suo territorio
il compito di gestire l’acqua
non potabile per l’intero anno solare e non più per soli
sei mesi, nonché per usi plurimi (escluso quello potabile)
e non per la sola attività irrigua.
L’importanza di quella legge
porterà alla realizzazione di
una rete parallela a quella potabile, detta “duale”, da parte
dei Consorzi della Regione
Abruzzo; a una riduzione del
consumo della risorsa potabile e, soprattutto, consentirà
di fare fronte alle richieste di
tutti gli utenti rendendo al
Roberto
Roberti,
presidente
dell’Unione
Regionale
dei Consorzi
di Bonifica
massimo, efficienti ed efficaci,
i loro servizi e le loro attività.
Commenta l’assessore, Mauro Febbo: “Le reti potabili saranno sgravate dal peso della
domanda di acqua non potabile, con il vantaggio che si
eviteranno danni all’ambiente derivanti dal prelievo di acque potabili dalle sorgenti e
che si potranno accantonare
quelle bizzarre proposte quali
la somministrazione di acque
da pozzo, la desalinizzazione
dell’acqua di mare, ecc. Proposte che ancora si avanzano.
Inoltre, l’abbondante disponibilità della risorsa idrica
non potabile potrebbe essere
somministrata a chiunque ne
faccia richiesta, aziende pubbliche e private ma, anche,
utenti privati”.
Dall’attività di somministrazione delle acque non potabili per tutti gli usi i Consorzi
di Bonifica attiverebbero degli introiti, derivanti dal corrispettivo (o tariffa) richiesto
agli utenti per la somministrazione del servizio, che andrebbero a coprire, in parte,
il contributo di bonifica, le
spese di gestione dell’ente,
permettendo una riduzione
del contributo di bonifica a
carico dei produttori agricoli. Inoltre, coloro che faranno
uso degli acquedotti “duali”
avranno una riduzione della
spesa idrica.
La legge di cui si parla è certamente un passo positivo
per le problematiche di tutto il mondo agricolo e non
solo, infatti, precisa Febbo:
“Bisogna compierne altri per
raggiungere il miglior livello possibile e questo porta il
mio Assessorato a impegnarsi in maniera diretta sulla
proposta di legge avanzata
dall’Unione Regionale delle Bonifiche d’Abruzzo sulle
nuove competenze e sulle
nuove funzioni dei Consorzi”.
Il vantaggio è che si
eviteranno i danni dovuti
al prelievo di acque
potabili dalle sorgenti
■■ FEDERFARMA ABRUZZO / L’organizzazione delle strutture private abruzzesi contro il nuovo decreto
In difesa delle farmacie e dei cittadini
Potrebbero esserci altre 100 aperture, che si inseriscono in un contesto economico difficile
C
risi, riforme e categorie
professionali: alta tensione nel comparto farmaceutico, considerato il monito lanciato da Federfarma Abruzzo,
guidata da Giancarlo Visini,
che rappresenta le 468 farmacie private abruzzesi, fortemente critico sul decreto
legislativo Cresci-Italia.
Tale provvedimento, convertito in legge, ha previsto una
riduzione consistente del numero degli abitanti necessario per aprire una farmacia.
La legge precedente prevedeva l’apertura di una farmacia
ogni 5.000 abitanti nei comuni con meno di 12.500 abitanti e di una farmacia ogni
4.000 abitanti nei comuni più
grandi. Ora si prevede una
farmacia ogni 3.300 abitanti
in tutti i comuni, consentendo, in aggiunta, l’apertura di
farmacie in aree ad alto flusso: dalle stazioni ferroviarie e
marittime ai centri commerciali. Anche in Abruzzo l’impatto sarà rilevante: il nuovo
quorum porterà all’apertura
di 84 nuove farmacie, di cui
27 a L’Aquila, 22 a Chieti, 18 a
Pescara, 17 a Teramo. Altre 25
circa potranno essere aperte
nelle aree ad alto flusso, per
un totale di circa 100 nuove
farmacie su un totale di 501
esistenti (+20%). Il rapporto
effettivo medio farmacie-abitanti, oggi pari a una farmacia
ogni 2.664 abitanti (tra i più
bassi in Italia, per la presenza
di farmacie nei tantissimi piccoli centri abruzzesi), scenderà a una farmacia ogni 2.224
abitanti, a livelli tra i più bassi
in Europa. Le nuove aperture,
peraltro, si inseriscono in un
contesto economico difficile,
caratterizzato da un consistente calo della spesa farmaceutica Ssn, in particolar
modo in Abruzzo.
I tagli ai prezzi dei medicinali,
le trattenute imposte alle farmacie (1,4% nel 2009 per finanziare la ricostruzione post
terremoto, 1,82% a partire dal
2010), il crescente ricorso alla
distribuzione di medicinali
da parte delle Asl direttamente agli assistiti stanno portando a una drastica contrazione
dei margini delle farmacie,
calcolati in misura percentuale sul prezzo al pubblico. In
tale situazione l’aumento dei
punti di distribuzione rischia
Da sx Giancarlo Visini, presidente di Federfarma Abruzzo e di Federfarma Chieti, e Alfredo
Orlandi, segretario di Federfarma Abruzzo, presidente di Federfarma L’Aquila e presidente di
Federfarma-Sunifar, cioè il sindacato nazionale delle farmacie rurali
Mauro
Febbo,
assessore
alle Politiche
Agricole
Spiega a questo proposito
il presidente dell’Unione
Regionale dei Consorzi di
Bonifica, Roberto Roberti:
“L’Unione ha preso l’iniziativa di presentare alla Regione Abruzzo una proposta
di legge sulle ‘competenze
dei Consorzi di Bonifica’ in
applicazione del decreto legislativo 152 del 2006: riteniamo necessario fornire ai
Consorzi gli strumenti legislativi per raggiungere gli
obiettivi che ci appartengono, che sono quelli di migliorare il reddito di chi opera
in agricoltura, favorendo lo
sviluppo della produzione
agricola, di curare l’assetto
del territorio e di difendere il
suolo e l’ambiente”.
Per realizzare questi scopi è
essenziale integrare le disposizioni contenute nella legge
regionale 36 del 1996 che aveva come titolo ‘Adeguamento
funzionale, riordino e norme
di mettere in crisi il sistema,
già in grave difficoltà.
Vi sono, inoltre, ulteriori
aspetti critici: il decreto Cresci-Italia scarica sulle farmacie l’onere di praticare sconti
sui medicinali acquistati direttamente dai cittadini anche
di fascia A, cioè a prezzo sostanzialmente amministrato,
in quanto contrattato dalle aziende produttrici con
l’Agenzia del farmaco, e margini fissati dalla legge; inoltre
viene consentito l’ampliamento degli orari di apertura,
aprendo a una concorrenza
tra farmacie insostenibile per
esercizi piccoli. Il provvedimento, sulla scia di quanto
già previsto dal decreto Salva-Italia, prevede inoltre un
potenziamento dell’attività
delle parafarmacie, alle quali
viene consentito di vendere
nuovi prodotti (farmaci di
fascia C senza ricetta, preparazioni galeniche, medicinali
veterinari), anche nei centri
minori, a differenza di quanto
inizialmente previsto.
Ma la misura che, nell’immediato, appare alla Federfarma Abruzzo più iniqua e
penalizzante per le farmacie
è quella che impone ai titolari
di farmacia con più di 65 anni di nominare un farmacista
direttore, pena la chiusura
dell’esercizio.
Questa previsione, se non corretta, avrà un impatto dirompente sulle farmacie rurali a
basso fatturato, molto numerose nella Regione Abruzzo. Si
tratta di farmacie nelle quali
opera il solo titolare, in quan-
per il risanamento dei Consorzi di Bonifica’ e intervenire sui compiti già assegnati ai
Consorzi dall’articolo 11 della legge. Il problema da risolvere nasce anche dal fatto che
successivamente alla legge
regionale citata è entrato in
vigore il Decreto Legislativo
152 del 2006, “Testo Unico
in materia Ambientale”. “Non
starò a questo punto – spiega
Roberti - a citare le ulteriori
norme emanate in materia di
difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle
acque dall’inquinamento e di
gestione delle risorse idriche,
ma osservo che queste nuove
situazioni hanno determinato la necessità di emanare una
legge regionale che integri le
funzioni e le competenze già
attribuite ai Consorzi di Bonifica dalla legge regionale
36/1996 per adeguarle a quelle previste dal decreto legislativo 152 del 2006”.
Secondo Federfarma
Abruzzo, la misura che
impone la nomina di un
direttore responsabile ai
farmacisti con più di 65
anni, pena la chiusura
dell’esercizio, avrà un
impatto dirompente sulle
numerose farmacie rurali
a basso fatturato
to non sono in grado di assumere un farmacista collaboratore e per le quali la nomina
di un direttore è insostenibile.
Tale previsione colpirebbe
oggi in modo particolare 25
farmacisti ultra 65enni, titolari di farmacie rurali sussidiate
abruzzesi, situate in piccoli
centri che, in caso di chiusura
della farmacia, resterebbero
privi del servizio.
“È una situazione assolutamente insostenibile – dichiara Giancarlo Visini, presidente di Federfarma Abruzzo –; il
ministro della Salute Balduzzi
ha dato la disponibilità a correggere la norma. Chiediamo
un intervento tempestivo per
evitare che colleghi che svolgono un servizio fondamentale siano costretti a chiudere
la farmacia, penalizzando
così la popolazione di riferimento”.
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
Focus Abruzzo & Molise
La Banca che vuoi
Il primo passo di Dario Pilla è
stato quello di scoprire, dall’interno, il contesto e la storia, per
sviluppare un senso di stretta
appartenenza alla banca e al
territorio, familiare e generoso,
ricco di cultura, arte e tradizioni.
Esordisce così il nuovo direttore
generale di Banca Tercas Dario
Pilla, 51 anni, pavese di nascita, una carriera svolta all’interno
di un grande gruppo bancario.
Scegliendo Banca Tercas, Pilla ha raccolto una sfida stimolante, trovando l’humus giusto
nella risorsa umana, tipica della
Dario Pilla direttore generale Tercas
tradizione delle casse di risparmio italiane: un personale che
si distingue per peculiarità quali la passione, l’abnegazione e
l’“attaccamento alla maglia”;
valori che affondano le proprie
radici nella mentalità delle casse di risparmio e cioè, prosegue
Pilla: “Dove sono nato e cresciuto anch’io professionalmente e
umanamente”.
Il direttore spiega che essere
“Banca del Territorio” significa:
“Essere la banca che per quel
territorio crea valore; vuol dire
avere come mission il valore sociale del proprio ruolo. Banca
Tercas è la realtà che mette in
correlazione esigenze, necessità, spirito imprenditoriale, orientando la sua attività verso la costruzione di prodotti, strumenti e
servizi atti a soddisfare i bisogni
della clientela, promuovendo
uno sviluppo sostenibile del suo
tessuto economico”.
Di rimando, il territorio può con-
Da oltre trent’anni il calendario artistico di Banca Tercas è un’opera di divulgazione culturale dall’elevato pregio, che unisce fotografia e letteratura.
Da undici anni gli scatti sono quelli di un genio della fotografia, Mimmo
Jodice, mentre i testi, ogni anno, sono curati da una differente personalità della cultura, in base al tema delle fotografie. In tutto questo tempo
testi e immagini si sono integrati a tal punto da realizzare ogni anno una
preziosa opera d’arte. Mimmo Jodice, che da buon napoletano ha sempre dimostrato un intimo rapporto d’amore con il mare, aveva già pubblicato Mediterraneo, un volume di immagini marine di rara bellezza, che
però non conteneva fotografie dell’Adriatico; il calendario 2012 può essere
considerato un completamento
del suo lavoro, come lo stesso
Jodice da tempo auspicava. La
fotografia di Jodice esprime la
visione libera di un orizzonte poetico proiettato nel divenire. Nel
maggio 2011, Jodice ha ritirato
a Parigi il prestigioso premio
Photo, e nello stesso mese ha
tenuto una rilevante personale
al Museo del Louvre a Parigi.
Ogni edizione del calendario
viene definita un piccolo gioiello culturale che non esaurisce il
suo compito in un anno, con la
scansione del tempo.
tare su un partner che conosce a
fondo le sue esigenze e sa come
soddisfarle - e anticiparle - con
una visione che tiene conto degli
scenari complessivi, ma che è in
grado di adattarle alle specificità locali. La banca costruisce
valore, che si fonda sulla relazione e conoscenza diretta del
tessuto sociale ed economico
in cui opera, investendo e promuovendo sullo stesso territorio innovazione e cultura finanziaria. Grazie all’uso sapiente
delle tecnologie, poi, la banca
evita di cadere nella spirale ne-
Teramo Torre di Cerrano
gativa del localismo.
Spiega il direttore generale: “È
necessario che la banca sia attenta alle specificità del territorio
in cui opera. Si deve però avere
sempre un quadro d’insieme rispetto all’evoluzione contingente del mercato, che ci consenta
una visione strategica più alta.
Dunque, la strada che vedo è
quella di semplificare e adottare
canali sempre più diretti, su cui
costruire una conoscenza profonda del territorio, individuandone bisogni, necessità, opportunità e traducendole subito in
risposte concrete. Ma non basta: dobbiamo avere una visione
di più lungo respiro ed essere in
grado anche di sviluppare e proporre azioni che sappiano anticipare esigenze e opportunità per
il domani”. In questo processo
ben descritto da Pilla, la parola
chiave è “semplificazione”: dei
processi, della struttura organizzativa, dei prodotti, delle relazioni interne ed esterne, della
comunicazione e del linguaggio.
“Ritengo che la banca – prosegue - debba dare valore alle
persone, avere regole chiare e
semplici, una filiera decisionale
corta, comportamenti coerenti.
La banca deve essere flessibile, deve far accadere le cose,
presidiare i rischi, garantire un
ambiente sereno e meritocratico ed operare scelte socialmente responsabili. Tutto ciò è già
realtà. Non per altro ci siamo
attivati per costruire “La Banca Bella”, una banca semplice,
delle persone, del metodo, del
fare, utile”.
“La Banca Bella” è un progetto
strategico, messo in cantiere da
un paio di mesi. Si tratta di un
portale integrato ai social network, idea innovativa nel panorama bancario nazionale.
L’iniziativa intende creare un
circolo virtuoso fra la banca e il
suo territorio, in particolare con
i giovani, rappresentando sia
una “vetrina” nella quale confrontarsi sui temi più disparati,
che “un laboratorio” nel quale
raccogliere spunti, idee e considerazioni che rappresentino le
aspettative e le esigenze delle
persone e che consentano di
operare sul territorio con azioni
concrete e mirate.
Conformemente a questi obiettivi, la realizzazione del sito Labancabella.it, cuore pulsante del
progetto, è stata condotta adottando tecnologie avanzate e un
layout accattivante e dinamica.
Il sito è strutturato in 9 “piastrelle” accessibili dall’home page,
ciascuna dedicata a un’area
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
L’Abruzzo teramano è terra di grande basket, da sempre. Una tradizione “sotto canestro” che non poteva vedere Banca Tercas assente dalla
grande kermesse. Due le eccellenze, nella massima divisione di basket a
Teramo e di basket in carrozzina a Giulianova. Le sponsorizzazioni sono
innanzitutto un’operazione commerciale, con però un risvolto sociale di
grande rilevanza. Il ritorno commerciale è importante perché il brand
riscuote grande visibilità, ma anche l’aspetto di corporate social responsibility non va trascurato. Una prima eccellenza di livello europeo si trova
a Giulianova: la polisportiva Amicacci, con la sua squadra di basket in
carrozzina, milita con grande successo nel massimo campionato, e con
successo disputa le coppe europee che la vedono sempre posizionata
sul tetto del vecchio continente. Si sta parlando della Banca Caripe Las
Amicacci, fiore all’occhiello del gruppo bancario nel “grande basket della
disabilità”. L’altra eccellenza, nello sport della palla a spicchi, è la Teramo
basket 19t3, che da nove anni milita nel campionato di serie A maschile.
Banca Tercas da sempre è stata tra gli sponsor principali della società e
dal 2008, ininterrottamente, è il main sponsor.
Teramo Gole del Salinello - Cascata
tematica, all’interno delle quali scorrono in modalità rollover
argomenti e temi di discussione alimentati quotidianamente
attraverso forum e discussioni.
I temi spaziano da quelli pretta-
mente legati all’ambito bancario
a quelli di respiro più ampio.
Per il progetto sono state messe
in campo risorse, energie, tecnologie interne che hanno consentito un forte contenimento
dei costi.
Il progetto, conclude il direttore
generale: “È destinato a tutti e
vuole avvalersi del contributo
fattivo e proattivo dell’‘intelligenza’ e della ‘creatività’ di
tutti. La scelta è stata quella
di affidarne infatti l’impianto e
la gestione ai colleghi under
35 che, per affinità di linguaggio, codici e modalità di relazione sono molto vicini a chi è
abituato a dialogare attraverso
i media tecnologici. Il prezioso
contributo dei nostri colleghi
più giovani è stato decisivo per
l’avvio dei lavori e sarà d’ora in
avanti elemento determinante
per il successo dell’iniziativa. Il
successo di La Banca Bella si
basa su questa partecipazione”.
Trabocco
9
10 Focus Abruzzo & Molise
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ L’AQUILA / Dal 24 al 27 maggio, organizzato da Ance e Carsa. Si parlerà di tecnologie, bioarchitettura e restauro del patrimonio
Un Salone “dinamico” per parlare di ricostruzione
Saranno presentate le proposte più innovative per la ricostruzione pubblica e privata dei comuni colpiti dal sisma
D
opo il successo della prima edizione, il Salone
della Ricostruzione dell’Aquila
torna dal 24 al 27 maggio in
una nuova location: l’aeroporto dei Parchi di Preturo (AQ).
Sarà dedicato alla presentazione delle proposte più innovative per la ricostruzione pubblica e privata dell’Aquila e dei
comuni colpiti dal terremoto
del 2009, e alla discussione
aperta sui temi delle tecnologie, della qualità delle nuove
edificazioni e della bioarchitettura, nonché del restauro
del patrimonio architettonico.
Il Salone è organizzato da Ance Abruzzo (in sinergia con le
territoriali di L’Aquila, Chieti,
Pescara e Teramo) e dall’Agenzia di comunicazione Carsa, le
quali si avvalgono quest’anno
della partnership esclusiva di
Bologna Fiere - Saie.
Il territorio aquilano è di fatto
un cantiere aperto, il più grande d’Europa. In tale contesto
assume un senso davvero particolare l’esigenza di impiegare
per questa importantissima
opera i migliori materiali e le
tecnologie all’avanguardia presenti sul mercato edilizio, unitamente al desiderio di trovare
nuove modalità di sviluppo
2007 a oggi ha perso 12mila
lavoratori, la politica e i cittadini.”
Ma anche per favorire un nuovo modello di sviluppo, come
sottolinea Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa e Coordinatore generale del Salone:
“Si tratta di un evento unico
nel suo genere, di una grande
novità nel panorama fieristico
internazionale perché ha saputo affiancare a un avvenimento
catastrofico di enorme portata
un’iniziativa fieristica in grado
di contribuire al processo di
per L’Aquila e il suo territorio.
“In questa fase in cui si avvia
concretamente la ricostruzione pesante a L’Aquila e nei
comuni del cratere - afferma
Antonio D’Intino, presidente
regionale dell’Ance-Associazione nazionale costruttori
edili, promotore dell’evento - il
Salone rappresenterà un’occasione per fare il punto, a tre
anni dal sisma, sullo stato del
processo di ricostruzione e per
individuare e sciogliere i nodi
che rallentano tale processo.
L’obiettivo è di stimolare l’incontro tra un settore, come
quello edile abruzzese, che dal
ricostruzione, di dare un rinnovato stimolo all’economia
locale, favorendo e agevolando
il ritorno degli aquilani nelle
loro abitazioni. Il Salone – aggiunge Di Vincenzo - rappresenta un grande momento di
concretezza per far incontrare
domanda e offerta”.
La fiera, infatti, nasce con
un’impostazione molto dinamica, per seguire l’evoluzione
del processo di ricostruzione
in atto affinché L’Aquila diventi concretamente un grande
laboratorio in cui sperimen-
Alcuni stand
del Salone della
Ricostruzione,
edizione 2011
L’inaugurazione
della prima
edizione (2011)
del Salone della
Ricostruzione
dell’Aquila
■■ THALES ITALIA / Progettazione, fornitura e installazione di reti e sistemi di telecomunicazioni infrastrutturali e tattici per la Difesa
Una visione nuova della pianificazione militare
Realizzazioni considerate lo stato dell’arte nella tecnologia anche per scopi civili, aerospazio e trasporti
P
rogettazione, fornitura e
installazione di reti e sistemi di telecomunicazione
infrastrutturali e tattici destinati al mercato della difesa:
questa l’attività ad alto contenuto tecnologico realizzata
nella sede di Chieti di Thales
Italia. Lo stabilimento abruzzese, attivo dal 1972, realizza
infatti una vasta gamma di
prodotti che include sistemi
HF, radio tattiche, sistemi di
comando e controllo, sistemi
optronici e sistemi per l’analisi e la protezione Nucleare,
Biologica, Chimica e Radiologica (Nbcr).
Le competenze si estendono
anche alla difesa elettronica
applicata alle comunicazioni,
area nella quale Thales Italia
fornisce soluzioni e prodotti
da oltre 25 anni.
Il moderno campo di battaglia digitalizzato impone, infatti, una visione nuova della
pianificazione militare: la
fusione dei dati provenienti
da tutti i sensori e la distribuzione degli ordini a tutti i
livelli devono avvenire senza
soluzione di continuità. In
questo quadro, Thales Italia
dispone di tutti gli elementi
necessari alla realizzazione
di soluzioni mission critical
che contribuiscono alla superiorità operativa e al successo
della missione.
Ma la realtà produttiva di
Chieti si inserisce in un contesto molto più ampio, quello
di Thales Italia, che abbraccia
diversi settori quali l’aerospazio, la sicurezza e i trasporti.
Per questo il portafoglio prodotti è estremamente vario;
dalla gestione del traffico ae-
Oltre allo
stabilimento
abruzzese di
Chieti, Thales
Italia ha diversi
centri. Tra i
più importanti
quelli di Roma,
Firenze, Milano
e Varese
reo, alla realizzazione di reti e
sistemi di telecomunicazione
infrastrutturali e tattici per
la difesa, dal segnalamento
ferroviario, alla gestione di
soluzioni di sicurezza per le
infrastrutture critiche, dalla video-analisi ai sistemi di
comando e controllo, dalle
infrastrutture informatiche
di protezione dati ai sistemi
Tetra over Ip.
Thales Italia dispone di un
Il Gruppo Thales
è presente nel mondo
in oltre 55 paesi
con oltre 68mila
dipendenti; 22mila
ingegneri e ricercatori
personale pari a 600 dipendenti, distribuiti in vari centri tra i quali i più importanti
si trovano a Roma, Firenze,
Milano, Varese e Chieti. Il
fatturato annuo è di circa 200
milioni di euro.
Il Gruppo Thales nel mondo
può fornire numeri impressionanti, essendo presente
in oltre 55 paesi con più di
68mila dipendenti. Attraverso il lavoro di oltre 22mila
ingegneri e ricercatori e un
investimento in ricerca e
sviluppo pari al 20 per cento del fatturato annuo (che è
di circa 13 miliardi di euro),
sviluppa sistemi altamente
innovativi per i settori di riferimento, realizzando 15mila brevetti anche attraverso
accordi di cooperazione con
università e centri di ricerca.
Lo stabilimento abruzzese
negli anni si è ritagliato un
posto d’onore in questa realtà
così vasta, e grazie alle competenze, alla professionalità e
all’esperienza del personale è
oggi riconosciuto come centro di eccellenza per diverse
attività. Chieti, infatti, è divenuta un riferimento a livello
mondiale per Thales, sia per
quanto riguarda le reti di
tare tecnologie e materiali innovativi, un luogo di incontro
tra addetti ai lavori, istituzioni
e cittadini.
A latere dello scopo principale
dell’esposizione, ovvero l’incontro tra domanda e offerta,
sono previsti anche diversi
appuntamenti dedicati al confronto sui temi della costruzione contemporanea. Spazio
inoltre alla solidarietà, con
due importanti iniziative: “Un
sorriso per L’Aquila”, azione
di raccolta fondi da destinare
alla Società dell’Aquila Rugby
1936, realtà molto sentita dalla
cittadinanza aquilana che sta
attraversando un momento
di difficoltà e “Cuore d’Oro”,
un simbolico premio a cinque
aquilani che si sono distinti
nella fase di ripresa dal sisma
del 2009 e che verranno scelti
direttamente dai cittadini.
A fronte dei numeri di successo ottenuti nell’edizione 2011
(7.000 visitatori, 8.000 mq di
esposizione, oltre 300 stand e
circa 250 espositori provenienti da tutta Italia e da altri Paesi
europei), la seconda edizione
del Salone ripropone quest’anno aree di interesse similari,
arricchendole di contenuti e di
spunti di riflessione.
Quattro giorni che fanno
dell’evento la più importante
vetrina specialistica in Abruzzo su tecniche, materiali e soluzioni per una ricostruzione
sicura e sostenibile, creata per
rendere l’intera filiera del settore interprete di una rinascita
che non sia solo un fatto aquilano, ma diventi un modello
europeo di qualità da seguire.
comunicazione nel campo di
battaglia e la radio del soldato,
sia per le soluzioni relative alla
difesa elettronica e Nbcr, cioè
la protezione Nucleare, Biologica, Chimica e Radiologica.
I progetti realizzati presso il
sito di Chieti sono considerati all’avanguardia sia nel
nostro Paese sia all’estero, e
spaziano dalla realizzazione
di sistemi di comunicazione
per le Forze Speciali italiane, alla fornitura di radio
del soldato, già acquistate da
alcuni importanti Paesi, dai
sistemi che equipaggiano le
unità Nbcr dell’Esercito Italiano alla fornitura di minivelivoli da ricognizione senza
pilota. Ma interessano anche
ambiti non militari e, come
spesso accade nella tecnologia, ottime idee sviluppate
per l’Esercito si trasformano
in dispositivi di grande aiuto
per i corpi civili di prevenzione e pronto intervento. è il
caso, per esempio, dei veicoli
di comando e controllo dei
Vigili del Fuoco che si avvalgono dei sistemi sviluppati da
Thales.
La sede di Chieti di Thales Italia ha avviato e porta
avanti con successo numerose collaborazioni, in ambito nazionale ed europeo, in
programmi di Ricerca e Sviluppo; collaborazioni avviate
con molte Università (tra cui
anche quella dell’Aquila) e
che spesso si sono concretizzate nella realizzazione di Laboratori di cooperazione in
grado di sviluppare progetti
altamente innovativi.
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
Focus Abruzzo & Molise
11
Sposare la logica della green economy Lo sportello per i mercati esteri
Confindustria Abruzzo spinge le aziende a rispettare l’ambiente Un aiuto per le imprese molisane che vogliono internazionalizzarsi
I
sione di quelle del comparto
agricolo.
La green economy, secondo
Confindustria Abruzzo, è uno
dei pilastri portanti sui quali
si basa il futuro e la ripresa
del comparto industriale della regione. Il premio è un’occasione per mettere a fattor
comune le esperienze degli
imprenditori, dei ricercatori,
degli esperti, con l’obiettivo
di creare una collaborazione
mai sperimentata in precedenza.
I
l Molise non ha paura della crisi o della contingenza.
Ha sprint. Al punto che la Regione ha deciso di chiamare
proprio Sprint lo sportello
dedicato all’internazionalizzazione delle imprese. In questo
caso il felice acronimo è anche
di sostanza. Lo sportello riunisce più realtà, oltre alla Regione: Unioncamere Molise,
il ministero delle Attività Produttive, l’Ice, Simest (Società
Italiana per le Imprese all’Estero) e Sace. L’esportazione è più
semplice se basata sulla cooperazione e la condivisione delle
forze: ecco così che Sprint è
al centro delle operazioni che
volgono lo sguardo, per l’industria molisana, oltre i confini nazionali. La conoscenza
del territorio, le opportunità
© Maksim Pasko - Fotolia.com
è tempo sino al prossimo 30 giugno per partecipare - come aziende - al
Premio Confindustria Abruzzo Green, che assegna un riconoscimento alle aziende del
territorio che hanno sposato
la logica della green economy.
Il premio, organizzato da
Confindustria Abruzzo, con
il patrocinio di Legambiente
Abruzzo, vuole sospingere
e far emergere le esperienze
di quelle realtà imprenditoriali che, nel loro business,
abbiano deciso di rispettare
in maniera fattiva l’ambiente,
mantenendo allo stesso tempo il focus sulla produttività.
Il recupero dei materiali, di
energia e acqua, e il loro riutilizzo, sono elementi sui quali
si baserà lo studio dei “valori”
associati ad ogni azienda. Le
aziende possono proporre la
propria candidatura facendo
riferimento a tre categorie:
Processo, Prodotto, Servizio.
Tutte le schede delle imprese
ammesse al premio saranno poi raccolte e pubblicate
sia sul sito di Confindustria
Abruzzo, che all’interno del
libro “Le buone prassi in
Abruzzo per l’innovazione e
la sostenibilità ambientale”.
Possono partecipare al premio gratuitamente tutte le
imprese che operano nel territorio abruzzese, con esclu-
© Igor Yaruta - Fotolia.com
C’
di marketing e di business sono messe a disposizione delle
imprese che vogliano collocarsi sui mercati esteri. Il Molise
ha molto da raccontare di sé, e
molto da esportare, in termini
di cultura enogastronomica ed
Le prelibatezze del Molise attirano i ristoratori di New York
l Molise è terra di arte, storia, borghi, castelli, tratturi, natura. E cibo: che si tratti di olio di
oliva, tartufo, pasta, vino, formaggi o farro, la cultura enogastronomica è ben radicata, e la
sua eccellenza è ormai conosciuta non solo a livello nazionale. Il gusto della cucina molisana,
infatti, si sta diffondendo non solo nei locali tipici delle varie città della Penisola, ma è anche
guardata con molto interesse dai precursori e inventori di ogni moda planetaria: i ristoratori
di New York. Recentemente hanno visitato il territorio e incontrato il presidente della Regione,
Michele Iorio, giornalisti e ristoratori statunitensi che fanno parte del “Gruppo dei Ristoratori
Italiani Gri”. I protagonisti della cucina americana hanno incontrato anche i produttori locali:
c’è, da parte di entrambe le realtà - ristoratori e coltivatori - l’interesse a cooperare, per tentare
di esportare oltreoceano le prelibatezze del Molise.
eccellenze del made in Italy.
Con il supporto di Sprint le
aziende riescono a passare da
una dimensione locale a una
internazionale, trasformando la globalizzazione non in
momento penalizzante, ma
in opportunità. Diverse le attività orchestrate da Sprint.
Tra queste occorre citare l’importante Missione di Sistema
Governo/Regioni/Rete Camerale in Brasile, che si terrà dal
21 al 25 maggio, alla quale
hanno aderito diverse Regioni
italiane. Il Paese del Sudamerica sta crescendo in maniera
importante e cerca partner
per i propri investimenti. Per
questo le imprese molisane, di
tutti i settori, possono essere i
giusti interlocutori. La missione toccherà le più importanti
città brasiliane.
■■ PANTEX international/ La società è attiva nell’igienico sanitario e nella produzione di laminati elastici
L’Abruzzo che cresce con l’innovazione
Con il quartier produttivo a Sulmona, l’azienda ha centri in Cina e negli Emirati Arabi
U
na realtà industriale che
nella sua storia recente ha saputo rimettersi sulla
strada della crescita in modo
così deciso, pensato e incisivo
da aver non solo salvaguardato, ma aumentato i posti di
lavoro e, nonostante gli anni
della crisi, con un fatturato
in continua ascesa. Il piano
industriale dei prossimi tre
anni, inoltre, mantiene l’impostazione, tanto da aver
previsto investimenti e innovazione che porteranno il fatturato dai 35 milioni del 2011
a 50 milioni nel 2014.
Si presenta così Pantex International, un’attività concentrata nell’ambito igienico
sanitario, con la produzione
di tessuti forati, film forati e
compositi che costituiscono
il cosiddetto “primo velo”
per assorbenti, pannolini per
bambini e per incontinenti.
Dal 2010 si è aggiunta anche
la produzione di laminati
elastici finalizzati agli stessi
prodotti.
Con quartier generale a Sulmona, dove si concentrano
86 dipendenti sul centinaio
complessivo ed è presente
anche il centro ricerca e l’impianto pilota per testare le
Lo stabilimento
della Pantex
Una veduta
panoramica
dell’area dove
sorge l’azienda
idee innovative, ha anche un
centro produttivo in Cina ed
uno negli Emirati Arabi.
Nata nel 1987 per iniziativa
di un investitore privato, nel
2004 è stata acquistata da un
Private Equity Found, cominciando il processo di internazionalizzazione. Nel 2008,
però, continuando un periodo di crisi, la proprietà passa
in mano ad istituti di credito
e si attiva un processo di rigenerazione che l’attuale amministratore delegato, Gianluigi
Fornoni, è stato chiamato a
guidare. È “avvenuto senza
licenziamenti” sottolinea oggi, e puntando invece su una
serie di azioni convergenti.
“Si è puntato sulla crescita,
sia organica che geografica,
attraverso l’innovazione dei
prodotti e dell’organizzazione
interna, con il consolidamento della presenza sui mercati
già presidiati - spiega - a cui
si sono aggiunti nuove aree
e mercati”. I primi risultati positivi si sono avuti già a
partire dal 2009 con gli anni
successivi caratterizzati da
una crescita continua. Il 30%
della produzione è destinata
al mercato domestico e il 70%
al resto del mondo, avendo in
portafoglio i produttori leader mondiali del settore.
Quella di Pantex International (la cui proprietà è oggi
detenuta in parti uguali da un
istituto di credito e da una private equity) è una marcia senza sosta. “Tra il 2012 e il 2014
sono previsti 8 milioni di investimenti, con la percentuale
più importante concentrata
tra quest’anno e il prossimo”,
sottolinea Fornoni. Fondi destinati soprattutto allo stabilimento di Sulmona e in parte
per quello situato nei pressi di
Dubai. “Si concentrano sulle
macchine necessarie alla produzione, atte a rendere concreti i risultati degli investimenti su ricerca e sviluppo”,
spiega Fornoni, sottolineando
come quello dell’innovazione
di prodotto sia “un’attività costante all’interno dell’azienda,
per rispondere alle esigenze
del mercato, consumare meno materie prime ed energia
pur mantenendo sempre alta
la qualità”.
L’attenzione all’ambiente è
peraltro uno dei tratti caratteristici dell’azienda. “Oltre agli
studi continui per diminuire
la grammatura del prodotto,
siamo impegnati nell’utilizzo di nuove fibre derivate da
fonti rinnovabili - aggiorna -.
Inoltre, la nostra produzione
si avvicina a emissioni zero e
gli scarti sono in parte riuti-
lizzati al nostro interno e in
parte ceduti ad altri comparti per il riutilizzo”. E poiché i
risultati maggiori si raggiungono con una logica di filiera,
“stiamo costruendo partnership su questo versante con i
nostri fornitori e clienti”.
A contraddistinguere Pantex
International anche l’impegno per la sicurezza sul lavoro. “Venti giorni fa, abbiamo
festeggiato il primo anno
senza incidenti, un traguardo
importante per un’azienda del
nostro settore, ottenuto anche
grazie alla continua formazione del personale”.
Una molteplicità di azioni
virtuose suggellate dalla qualità dei prodotti. “Applichiamo un sistema qualità molto
sofisticato e certificato ogni
anno che, oggi, ci attribuisce
un rating molto elevato. La
controprova - conclude il Ceo
Fornoni - è che i reclami sono
scesi ormai a una percentuale
irrisoria”.
12 Focus Abruzzo & Molise
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ MICRON / La multinazionale Usa, specializzata in semiconduttori e memorie, ha dato vita alla Fondazione Mirror per promuovere il settore
Un polo Ict per far crescere il territorio
Il progetto ha coinvolto circa cinquanta aziende che oggi mettono a fattor comune le rispettive conoscenze
U
n polo Ict in Abruzzo. È
quello creato da Micron,
multinazionale Usa specializzata in semiconduttori e memorie, che ha radunato attorno a sé oltre una cinquantina
di aziende per promuovere lo
sviluppo del settore nell’area
abruzzese, nell’ambito della
strategia adottata dalla Regione. “Non cresciamo se non
cresce il territorio intorno a
noi”, spiega il direttore generale della filiale italiana Sergio
Galbiati.
Per questo motivo la società
ha costituito la Fondazione
Mirror che, attraverso una
società consortile che controlla al 99%, ha firmato una
convenzione con la Regione
Abruzzo grazie alla quale il
Polo Ict è diventato operativo.
Obiettivo del Polo è di diventare un laboratorio dove aziende, consorzi pubblico-privati,
centri di ricerca e università
lavorino insieme per creare
un network capace di sfruttare
le opportunità di sistema nei
campi della ricerca e sviluppo,
marketing, internazionalizzazione e formazione; un osservatorio per rilevare i trend
tecnologici nell’Ict; realizzare
una scuola di alta formazione
con l’obiettivo di favorire idee
e metodi verso l’auto-imprenditorialità e diventare l’interlocutore della Regione Abruzzo
per lo sviluppo della politica
industriale nell’Ict.
Che tutto questo parta per iniziativa di una multinazionale è
storia non comune. D’altronde
Micron ha già dimostrato nel
passato di non essere venuta in
Italia per un “mordi e fuggi”:
nel 1998, anno in cui rilevò la
divisione memorie di Texas
Instruments e con essa lo sta-
bilimento marsicano, rinunciò
a un contratto di programma
che prevedeva 500 miliardi di
lire di investimenti pubblici.
Una decisione motivata dal
fatto che in quel momento la
società americana non sapeva
se l’avventura abruzzese sarebbe proseguita a lungo. Così
preferì metter mano al portafoglio e investire 1,2 miliardi
di dollari. Il che voleva anche
dire che in quel settore bisognava essere in grado di andare avanti da soli senza i soldi
Sergio Galbiati
direttore
generale di
Micron in
Italia e sotto lo
stabilimento
di Avezzano
pubblici. La storia ha avuto
un esito positivo sia per lo
stabilimento abruzzese sia per
la corporation; oggi Micron
è l’unica azienda occidentale
che riesce a rimanere competitiva nel mondo delle memorie,
contro la concorrenza asiatica.
Il management italiano ha però sempre spinto per rafforzare la posizione, convinto che
l’Italia potesse diventare un
polo importante per la produzione di tecnologia. Così oggi
l’impianto abruzzese è uno
dei principali centri mondiali
per la produzione di senso-
ri di immagine in tecnologia
Cmos.
Però non bisogna fermarsi, la
tecnologia è in continua evoluzione e l’Italia deve garantirsi un ruolo anche per il futuro, soprattutto rafforzando
il patrimonio di Pmi innovative che esistono sul territorio.
“Per questo - spiega Galbiati abbiamo cercato di fertilizzare
l’ambiente esterno dando vita
alla Fondazione Mirror, che
ha come idea fondante quella
di parlare dell’economia della
conoscenza cercando di coinvolgere altre aziende e soggetti
pubblici e privati”. Un’azione
iniziata nel 2005 e che dopo
qualche anno, anche grazie a
una strategia di sistema adottata dalla Regione Abruzzo,
ha permesso di catturare l’attenzione e coinvolgere decine
di aziende di differenti dimensioni che prima operavano in
solitudine e oggi “hanno una
governance condivisa, reti di
relazioni che mettono a fattore comune le conoscenze di
tutti”. Lo sforzo ha coinvolto
anche l’Università dell’Aquila,
ma anche altri atenei italiani,
creando un network di relazioni e conoscenze funzionali
al nuovo sistema aggregativo
e di cui possono beneficiare le
singole imprese, Micron compresa.
Il direttore generale della filiale italiana spiega che, nonostante la crisi, per sviluppare
un territorio bisogna giocare
all’attacco, perché è vero che
siamo il Paese del sole, ma
nulla ci impedisce di dire la
nostra anche nella tecnologia.
La storia dello stabilimento di
Avezzano insegna come il futuro possa essere determinato
anche dalla nostra volontà di
giocare, anche quando lo scenario sia differente da quello
che ciascuno si prefigurava. È
stata questa la chiave che ha
permesso allo stabilimento
marsicano di passare attraverso il 1998 disegnando un futuro che nei fatti si è dimostrato
una opportunità per l’intero
territorio nei 14 anni successivi e di cui il Polo Ict è forse la
sintesi di un impegno forte sul
territorio.
■■ SANITÀ / Istituita nel 2010 ha portato all’unione delle aziende dell’Aquila e di Avezzano-Sulmona
La nuova Asl dopo il sisma e l’unificazione
Il nuovo pronto
soccorso di
Avezzano
Discipline mediche di base e linee specialistiche richiamano pazienti anche da fuori regione
L
a Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, istituita dal
2010 a seguito dell’unificazione delle preesistenti aziende di
Avezzano-Sulmona e dell’Aquila, attraverso i suoi ospedali
S. Salvatore dell’Aquila, SS
Filippo e Nicola di Avezzano,
SS Annunziata di Sulmona,
Ospedale Civile di Castel di
Sangro e Umberto I di Tagliacozzo, e i tre distretti sanitari
con numerose sedi periferiche
diffuse sul vasto territorio, assicura l’assistenza sanitaria ai
310mila abitanti della Provincia aquilana.
Il
Presidio
Ospedaliero
dell’Aquila, fortemente colpito
dal terribile sisma del 2009,
è stato completamente recuperato nella sua capacità di
L’acceleratore lineare per la
radioterapia
La facciata dell’ospedale dell’Aquila
offerta sanitaria ed è in fase di
completamento il restauro delle strutture murarie.
L’ospedale è un punto di riferimento regionale ed interregionale sia per i settori di base
sia per la vasta offerta di linee
specialistiche che, con eccezione della cardiochirurgia e
della chirurgia toracica, comprendono la quasi totalità delle
discipline mediche.
Particolare importanza ha anche la linea trapiantologica,
svolta dal Critt (segue l’attività
di laboratorio e tipizzazione
molecolare per il trapianto
di organi e tessuti e di cellule
staminali emopoietiche), dal
Centro Regionale Trapianti di
Abruzzo e Molise (coordina
la donazione e i trapianti di
organi e tessuti), dal Centro di
Riferimento per le Donazioni
e i Trapianti di Cornea e per
le membrane amniotiche per
la regione Abruzzo (analizza i
tessuti corneali ricevuti, processa e conserva la sclera, le lamelle corneali e la membrana
amniotica utili per la chirurgia
oculare di numerose patologie), dalle Unità Operative di
Trapianti e di Oculistica (svolgono, rispettivamente, l’attività
di trapianto di rene e di trapianto di cornea).
Un ruolo rilevante è rivestito dalle attività oncologica e
radioterapica - quest’ultima
implementata con l’attivazione del secondo acceleratore,
della Iort e della brachiterapia
- e dalla linea neurologica che
include anche l’attività neurofisiopatologica ed ha la sua
eccellenza nella linea neurochirurgica.
L’ospedale di Avezzano garantisce in modo diffuso sul
territorio l’assistenza ospedaliera per le discipline di base,
assicurando, nel contempo, le
prestazioni afferenti ad unità
operative specialistiche quali la
chirurgia vascolare, la neurotraumatologia, l’urologia, l’otorinolaringoiatria, l’oncologia,
la radiologia interventistica
e la geriatria. Un importante ruolo è rivestito dalla linea
neurologica che comprende
importanti applicazioni nel
campo dello stroke, in un quadro di completa presa in carico
del paziente.
L’ospedale di Sulmona, Centro
di Riferimento Regionale per
la Celiachia, assicura l’offerta
sanitaria nelle discipline di base mediche e chirurgiche, tra
le quali assume un particolare
rilievo l’attività specialistica
urologica.
L’ospedale di Castel di Sangro,
assicurando le discipline mediche e chirurgiche di base,
ha sviluppato, per garantire
un’adeguata risposta alla domanda di prestazioni di pronto soccorso indotte dalla vocazione turistica del territorio
sangrino, l’attività di Medicina
L’esterno dell’ospedale
di Sulmona
e Chirurgia di Accettazione e
d’Urgenza.
Particolare importanza riveste
l’ospedale di Tagliacozzo per
l’attività riabilitativa cardiologica e per neuromotulesi.
L’attività territoriale, volta alla
cura delle post-acuzie e delle
patologie croniche, è assicurata dai tre Distretti Sanitari
mediante le diverse sedi di erogazione periferiche.
Per garantire le attività previste dalla normativa vigente,
ogni distretto è strutturato per
offrire Cure Primarie, Cure
Domiciliari,
Riabilitazione
Territoriale, Cure Residenziali
e Semiresidenziali e Attività
Consultoriale. Nel distretto
della Marsica trovano la loro
collocazione i Presidi Territoriali di Assistenza (Pta) di
Pescina e di Tagliacozzo, derivanti dalla riconversione di
due “piccoli ospedali”.
Ciascun Pta garantisce servizi
amministrativi e sanitari legati
alle cure primarie, all’emergenza-urgenza (punto di primo
intervento, postazione 118),
alle attività consultoriali ed alla
prevenzione. Nel Pta di Pescina è stato attivato, grazie ad
uno specifico accordo stipulato tra Asl e Medici di Medicina Generale che lo gestiscono,
un ospedale di Comunità che
rappresenta la prima sperimentazione di tale forma assistenziale nella Regione Abruzzo. L’attività dell’ospedale di
Comunità è rivolta a pazienti
affetti da patologie cronico-degenerative associate a particolari e significative condizioni di
rischio sociale, che non necessitano del ricovero ospedaliero
ordinario per acuti ma che nel
contempo non possono vedere
risolti i loro problemi assistenziali in ambito domiciliare.
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
Focus Abruzzo & Molise
13
■■ IPASVI / La Federazione infermieri dell’Abruzzo ribadisce il peso crescente della categoria nella sanità
Nuovi modelli organizzativi per l’attività dell’infermiere
I
l 12 maggio è stata celebrata
la “Giornata internazionale
dell’infermiere”, rinnovando
un importante appuntamento annuale per valorizzare la
professione infermieristica e
per sottolineare la crescente
affermazione dell’immagine
pubblica dell’infermiere sotto
il crescente peso che l’assistenza infermieristica riveste
nei nuovi assetti dei sistemi
sanitari. Nell’ultimo decennio
gli infermieri sono aumentati
fino a un’incidenza del 6,6 per
mille abitanti, ma continua a
essere insufficiente soprattutto in alcune aree del Paese,
ma anche nel raffronto con i
Paesi europei: in Francia si ha
un’incidenza di 8,9 infermieri
per mille abitanti, in Olanda di 10,5. A marzo 2012 gli
infermieri iscritti ai Collegi
Ipasvi nazionale ha superato
quota 400mila.
Come afferma una recente
ricerca Censis che ha esaminato la professione infermieristica in Italia, “diventare
infermiere è considerata una
scelta da incoraggiare per la
good social reputation di cui
gode la professione - ricorda
la presidente del Coordinamento Ipasvi Abruzzo, Irene
Rosini -, oltre a permettere
rapidamente l’ingresso nel
mondo del lavoro. L’infermiere riveste un ruolo positivo
nella sanità attuale e ha tutte
le capacità per diventare uno
dei principali protagonisti
della buona sanità del futuro”.
Da circa diciotto anni i percorsi universitari dedicati
hanno instaurato una crescente evoluzione formativa
e professionale basata su una
disciplina e una scienza infermieristica, prosegue, ed
“ecco perché gli infermieri ritengono di essere portatori di
una ricca e peculiare cultura,
competenza, che può avere
un determinante peso sulla
innovazione sanitaria”.
Per innovazione sanitaria non
s’intende solo quella contemplata nelle terapie farmacologiche e chirurgiche o nelle
tecnologie diagnostiche, ma
© Alexander Raths - Fotolia.com
Questa figura professionale deve puntare sull’acquisizione di competenze elevate per gestire meglio la complessità del suo lavoro
Se ci sono migliori
sinergie tra i diversi
professionisti della sanità
si instaura un rapporto più
armonico tra struttura e
cittadino nell’erogazione
dei vari servizi
“ci si riferisce anche - spiega
Rosini - a nuove modalità
di assistenza e quindi di organizzazione di un reparto
ospedaliero di un servizio o
dell’assistenza sul territorio e
delle modalità di gestione di
diverse professionalità all’interno del Servizio sanitario
nazionale”. È dimostrato che
dove la professione infermieristica è stata valorizzata “il
sistema funziona meglio, si
vedano per esempio gli ospedali organizzati per intensità
assistenziale in Emilia Romagna. Ci sono migliori sinergie
tra i diversi professionisti, si
instaura un rapporto più armonico tra struttura e cittadino nell’erogazione dei vari
servizi”.
Purtroppo in Italia le politiche sanitarie non seguono un
processo identico in tutte le
Regioni “e quindi - evidenzia
la presidente - per logiche di
carattere economico, sociale,
culturale, la Regione Abruzzo
paga una certa arretratezza rispetto ad altre, che dispongono di risorse maggiori. La necessità di contenimento della
spesa sanitaria e la relativa riorganizzazione dei servizi ha
portato in diversi casi ad una
riduzione dell’organico, le cui
conseguenze ricadono sui pazienti e le loro famiglie”. Oggi,
la funzione istituzionale di
pianificazione assistenziale
dell’infermiere “è resa impossibile dalle carenze croniche
di personale qualificato che di
fatto obbligano gli infermieri
ad adottare modelli di assistenza per compiti”.
Modelli che non prevedono la
presa in carico della persona
assistita ma solamente la garanzia che determinate prestazioni siano state eseguite.
“Questo approccio - prosegue
Rosini - vanifica gli sforzi e le
competenze degli infermieri e
la possibilità di personalizzare l’assistenza, riducendone la
qualità. Tale riflessione mette
Garantire un aggiornamento costante
In Abruzzo gli infermieri possono avvalersi gratuitamente della
banca dati Cinahl per accedere alle riviste scientifiche mondiali
I
n Abruzzo il Coordinamento Regionale dei Collegi Ipasvi (10mila gli iscritti)
ha realizzato un progetto che permette
agli infermieri della Regione di avvalersi
gratuitamente della banca dati Cinahl ed
accedere alle riviste scientifiche mondiali,
a carattere infermieristico, garantendo loro l’aggiornamento costante delle proprie
conoscenze e competenze, affinchè queste
siano applicate sul campo. “Da ciò scaturisce la necessità di dialogo con gli Enti
sanitari, sia pubblici che privati - afferma
la presidente del Coordinamento, Irene
Rosini -, affinché si garantisca e si agevoli
al personale infermieristico l’accesso alla
piattaforma web dal proprio posto di lavoro. Attualmente la ricerca e l’utilizzo di
Internet è permesso nella nostra Regione
prevalentemente alla classe medica”.
Il futuro dell’assistenza passa “senza alcun
dubbio dalla valorizzazione della sanità
territoriale, per l’aumento della popolazione anziana e, di pari passo le cronicità
delle patologie. In questo scenario - sottolinea Rosini - è impensabile attribuire agli
ospedali la totale responsabilità dell’assistenza”.
In Abruzzo molti infermieri sono impegnati nel volontariato, segno della dedizione e amore per il proprio lavoro. In
particolare, nella provincia di Chieti, Pescara e L’Aquila sono stati istituiti i Nuclei
provinciali Cives (Coordinamento infermieri volontari per l’emergenza sanitaria),
organismo di volontariato afferente al
in discussione la professionalità e la formazione accademica conseguita. Il cambiamento, perciò, è un aspetto
importante per passare da
una professione prevalentemente operativa sul campo,
che si è fatta troppo spesso
carico di attribuzioni improprie, ad una prevalentemente
gestionale con proprietà di
assegnazione e attribuzione di compiti, che non sono
propri della professione, ad
altre figure delle attività assistenziali di base”. In Abruzzo,
esemplifica, “in alcune Asl gli
Oss sono solo formati, ma si
ritarda l’impiego lavorativo
di queste figure, molto utilizzate in altre regioni. L’impiego degli Oss permetterebbe
non solo un risparmio delle
risorse economiche, ma soprattutto la corretta gestione
delle professionalità infermieristiche. Per tali motivi si
rende necessario rappresentare alle istituzioni sanitarie
il cambiamento inteso come
possibilità di orientare l’attività infermieristica verso
modelli organizzativi innovativi - conclude la presidente
Rosini -, puntando all’acquisizione di competenze elevate
rivolte alla programmazione
e pianificazione delle attività,
all’uso efficace ed efficiente
delle risorse umane assegnate, all’implementazione di
sistemi di documentazione
assistenziale finalizzati alla
ricerca organizzativa e sui
risultati dell’assistenza infermieristica”.
Dipartimento di Protezione Civile Nazionale costituito da soli infermieri, affinché
i cittadini potessero beneficiare di interventi assistenziali qualificati anche nelle
emergenze. Soprattutto nella provincia
di Chieti, dove quest’organismo è presente
da molti anni, vi sono stati numerosi riconoscimenti di merito da parte del Dipartimento e la presenza di un locale iscritto
quale membro della Consulta Nazionale
di Protezione Civile ne è la dimostrazione.
“Gli impegni sono numerosi, gli obiettivi
fissati ambiziosi ma nulla sarebbe realizzabile senza la costante e continua dedizione dei nostri colleghi - conclude Rosini sopperendo così alle carenze croniche del
sistema. Rimane solo da chiedersi quando
il sacrificio, la competenza, la specializzazione dei nostri infermieri vengano riconosciuti dalla classe politica e dirigente,
così da assistere alla valorizzazione dei
titoli professionalizzanti e di specializzazione, all’estensione degli incarichi dirigenziali, ad una retribuzione adeguata
alle attribuzioni di responsabilità, all’inserimento della professione infermieristica
quale interlocutore nella programmazione
delle politiche sanitarie. Inoltre, ci si chiede quanto si debba attendere affinché percorsi formativi accademici siano condotti
da responsabili della categoria e non dai
medici all’interno delle Università. Gli infermieri abruzzesi auspicano un ottimizzazione della governance per un miglioramento decisivo del sistema salute nella
nostra Regione”.
14 Focus Abruzzo & Molise
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ FIRA / La Finanziaria regionale abruzzese ha una nuova divisione che punta sulla “crescita verde” del territorio per affrontare la crisi
Anche l’economia diventa sostenibile
Fira Green Bank sostiene una nuova filosofia di mercato. A breve varato un fondo per le start up locali
L
a green economy come
nuova opportunità di progresso e sviluppo sostenibile
anche in tempo di crisi, tanto
nell’investimento di risorse
quanto nell’impatto ambientale. Gli obiettivi della crescita economica viaggiano oggi
assieme a quelli della produzione di energie rinnovabili,
dell’efficienza energetica, dei
metodi ecocompatibili, della
conservazione degli ecosistemi e della tutela della biodiversità. Da questo innovativo
approccio di mercato, ormai
Rocco Micucci, presidente di Fira
entrato a pieno titolo nelle
agende politiche nazionali
e internazionali, è nata Fira
Green Bank, la nuova divisione dedicata all’economia
sostenibile della Finanziaria
regionale abruzzese (Fira), la
società a capitale misto pubblico e privato (partecipata al
51% dalla Regione Abruzzo e
al 49% dalle maggiori banche
locali) che dal 1988 sostiene le
politiche regionali di sviluppo
economico-sociale del territorio abruzzese: “Puntare sulla
sostenibilità e sulla crescita
verde rappresenta una grande sfida, ma anche un modo
diverso di affrontare la crisi
– spiega Rocco Micucci, presidente di Fira e fondatore, assieme al consiglio di amministrazione, di Fira Green Bank
– e dare così un sostegno concreto alla ripresa economica
della nostra regione”.
La Finanziaria abruzzese sostiene questa nuova “filosofia
di mercato” e lo fa in maniera
tangibile, non solo mettendo
a disposizione dei dipendenti
biciclette e mezzi elettrici per
la mobilità, carta e materiale
ecologico e facendo attenzione all’efficienza energetica, ma
cercando anche di canalizzare tutti i finanziamenti che si
possono reperire tra Regione,
Stato e Unione Europea verso
lo sviluppo delle energie rinnovabili per uso domestico
o aziendale. “Il concetto di
green – sostiene Micucci deve entrare a far parte della
nostra cultura e della nostra
quotidianità. Per quanto ci
riguarda, l’impegno è pieno e
In rampa di lancio le nuove misure per il credito
Gli incentivi potrebbero generare oltre 100 milioni di euro di nuovi
investimenti sul territorio abruzzese. A breve sarà operativo un
coordinamento inter-regionale
C
on l’obiettivo di agevolare l’accesso
al credito bancario e intervenire a
favore degli imprenditori in difficoltà, la
Finanziaria Abruzzese è pronta ad attivare nuove misure. “Aiutiamo le imprese
ad accedere ai finanziamenti – sottolinea
il presidente di Fira, Rocco Micucci – ad
esempio mettendo a disposizione i capitali di garanzia necessari alla copertura
dell’investimento.è attualmente in fase
di predisposizione un bando che prevede
l’erogazione di 15 milioni di euro di aiuti
destinati a rafforzare il sistema dei consorzi fidi e le loro aggregazioni”. Le risorse verranno utilizzate quindi per incrementare i fondi rischi dei Consorzi fidi.
Considerando il coefficente di moltiplicazione, gli incentivi potrebbero generare
oltre 100 milioni di euro di nuovi investimenti sul territorio abruzzese. Accanto a
questa iniziativa, Fira punta ad accedere
alle risorse del Fondo di Garanzia per le
Pmi del ministero dello Sviluppo economico gestito dal Mediocredito Centrale
per affiancare con una controgaranzia le
operazioni di garanzie concesse dai Consorzi fidi e aumentare così fino all’80% il
livello di copertura totale.
Sempre con l’obiettivo di operare nel segmento delle garanzie alle Pmi con risorse pubbliche e consentire un accesso più
ampio e meno costoso alle fonti di finanziamento, sarà operativa a breve un’associazione di rappresentanza composta
dalla Finanziaria Regionale Abruzzese e
da altre 4 finanziarie regionali a capitali misto, pubblico e privato, ossia Banca
Impresa Lazio, Veneto Sviluppo, Fidi Toscana e Gepafin Umbria. “Questo coordinamento inter-regionale – sottolinea
Micucci – nasce dall’esigenza di assumere un comportamento più omogeneo
come referenti istituzionali, operatori
tecnico finanziari e soprattutto portatori
di conoscenza delle imprese sul territorio
in un momento di forte peggioramento
delle condizioni di accesso al credito da
parte delle Pmi”.
Lo strumento della garanzia consente
di realizzare un moltiplicatore importante, in media da 1 a 10, fra quanto le
risorse pubbliche mettono a disposizione
e quanto arriva alle imprese”. Il coordinamento ha già esordito pubblicamente
La nuova sede
continuerà a crescere, perché
siamo intenzionati a diventare una Finanziaria verde,
che sostiene lo sviluppo del
territorio nell’ottica dell’ecosostenibilità”.
Una prima opportunità in
questo senso è arrivata con
l’attivazione del Fondo di
Kyoto, un bando da 12 milioni di euro che si propone di
con un importante convegno organizzato a Roma il 18 aprile sullo sviluppo
e la crescita delle imprese attraverso lo
strumento delle garanzie. E un primo
riconoscimento è arrivato con l’approvazione, in questi giorni, da parte della
Commissione Bilancio del Senato di un
emendamento che ammette il Coordinamento delle Finanziarie Regionali a
capitale all’Osservatorio sull’accesso al
credito (fino ad oggi presenti solo Abi e
Confindustria), come referente tecnico su
garanzie e Pmi del territorio.
Il Cda della
finanziaria
incentivare la riduzione delle emissioni dei gas a effetto
serra attraverso finanziamenti agevolati, ossia prestiti di
scopo con una durata compresa tra i tre e i sei anni, che
vengono concessi a cittadini,
imprese, persone giuridiche
pubbliche e private, a un tasso
dello 0,50% annuo. L’agevolazione viene applicata al 90%
dei costi ammissibili nel caso
di soggetti pubblici e al 70%
dei costi ammissibili per tutti
gli altri soggetti. Le domande
possono essere presentate fino
al 14 luglio 2012. Il fondo finanzia interventi di microcogenerazione diffusa (impianti
che utilizzano fonti da gas
naturale, biomassa vegetale,
biocombustibili liquidi, biogas), energie rinnovabili di
piccola taglia (eolico, idroelettrico, termico, fotovoltaico,
solare termico) e usi finali (involucro degli edifici e infissi;
teleriscaldamento da impianti
a gas naturale, biomassa, biocombustibili, biogas, geotermia e cogenerazione). “Non
vogliamo comunque fermarci
qui – ribadisce sempre il presidente di Fira – ma continuare con altre iniziative di stimolo all’economia sostenibile
che sono al momento in fase
di studio”.
L’elevato livello di competitività raggiunto dalle aziende
della green economy emerge
anche da un’indagine di Uniocamere Abruzzo: al traguardo
dell’export, come ricorda sempre Micucci, sono arrivate nel
2010 il 35% delle aziende green contro il 19% delle imprese
convenzionali. Stesso discorso
per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi che coinvolge il
38% delle imprese verdi contro il 18% di quelle non green.
Anche le assunzioni, soprattutto di personale altamente
qualificato, sono risultate più
numerose tra le imprese della
green economy (il 29% contro
il 19%).
Su un altro versante la Finanziaria Abruzzese sta attivando
interventi per l’innovazione
di prodotto e di processo e
lo start up di imprese di tutti
i settori. “Stiamo per varare
– spiega il presidente di Fira
– un nuovo fondo di rotazione da circa 9 milioni di euro
dedicato ai giovani che hanno
buone idee e vogliono fare impresa. La Regione Abruzzo ha
deciso di scommettere sullo
sviluppo delle nuove imprese
anche in tempo di crisi. Parteciperemo al capitale sociale
delle start up in misura non
superiore al 45%, accompagnandole per tre anni attraverso un’azione di tutoraggio.
Quando le imprese saranno
in grado di camminare con
le proprie gambe, torneranno
in possesso delle loro quote”.
Le risorse a disposizione provengono dal Piano Operativo
Regionale Fondo europeo di
sviluppo regionale (Por –Fesr) dell’Abruzzo per il 20072013 e saranno utilizzate per
finanziare programmi di ricerca e innovazione, ricerca
applicata e start-up di attività
e processi innovativi, ambientali e di efficienza energetica.
Il sostegno è destinato a investimenti sostenuti sia nelle
primissime fasi di sperimentazione dell’idea di impresa,
sia per l’avvio dell’attività e
infine anche per la crescita ed
espansione delle società già
esistenti.
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