E enti Settimanale - Anno 5 TERRITORIO | ISTITUZIONI | N° 20 Lunedì 14 maggio 2012 IMPRESE Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media ■ ABRUZZO / Approvati dalla Regione finanziamenti per 4 milioni ■ MOLISE / Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti Cinque nuovi Poli di innovazione Potenziare la competitività delle Pmi P C’ Altri 13 milioni verranno spesi per sostenere progetti di ricerca resto in Abruzzo nasceranno cinque nuovi Poli di innovazione, grazie a un bando per 4 milioni di euro, a valere sui fondi Por-Fesr (Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale) che la Giunta regionale ha da poco approvato. Saranno dunque 13, in totale, i poli presenti in Regione (quelli già attivi riguardano l’automotive, l’agroalimentare, l’Ict, i servizi avanzati, l’edilizia, il tessile abbigliamento calzaturiero, il turismo e l’economia sociale). Tre dei cinque nuovi settori sono già stati individuati, si tratta del chimico-farmaceutico, dell’energia e del mobilearredamento. In totale i tre nuovi poli comprenderanno circa 300 imprese. Una volta che il bando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo, saranno a disposizione 30 giorni per presentare le domande per il sostegno ai cinque nuovi poli. Oltre al bando da 4 milioni di euro, saranno poi pubblicati altri due bandi sempre PorFesr, per circa 13 milioni di euro, per sostenere i progetti di ricerca e servizi proposti dai nuovi poli. Non va dimenticato che la Regione Abruzzo è, a livello nazionale, tra le prime otto Regioni che puntano sui poli di innovazione, FOCUS dunque sull’aggregazione - peraltro incentivata dalle strategie europee - come strumento vincente per sostenere l’economia. La disponibilità economica, a fondo perduto, è di 30,5 milioni è fermento tra i cervelli della Regione Molise, che lavorano nelle piccole e medie imprese del territorio. Il motivo? Il ministero dello Sviluppo Economico ha promosso una misura che comprende incentivi per la brevettazione e la valorizzazione economica dei brevetti, gesti- ABRUZZO & MOLISE ta da Invitalia. La disponibilità economica ammonta a 30,5 milioni di euro. Il programma prende il nome di Brevetti+. Presentato nel mese di marzo proprio a Campobasso, il programma prevede due linee di finanziamento: da una parte si va a incrementare il numero delle domande di brevetto e a favorire l’estensione dei brevetti nazionali all’estero per tutelare la proprietà industriale italiana. Dall’altra si intende potenziare la capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese attraverso la valorizzazione economica dei brevetti in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. I finanziamenti, a fondo perduto, saranno erogati fino a esaurimento delle risorse. Sempre recentemente, con lo scopo di supportare le imprese del territorio, Regione, rappresentanti dell’Abi e vertici delle banche operanti in Molise si sono incontrati per discutere come attivare operativamente il pacchetto di misure per 28 milioni di euro che l’esecutivo regionale ha varato per sostenere le Pmi e per creare nuove attività per i giovani. 2 Focus Abruzzo & Molise Eventi Lunedì 14 maggio 2012 ■■ VALAGRO / Dal 1980, innovazione e sostenibilità hanno sede ad Atessa ■■ CONFESERCENTI / Il direttore D’Agostino: più liquidità e meno tasse Il lavoro che nasce dalla natura Il Molise scommette sull’ambiente L’azienda è leader mondiale nel settore dei biostimolanti Per il rilancio della regione, occorre puntare sul turismo “S C oddisfare i bisogni dell’umanità utilizzando meno risorse, grazie a una nuova Co-Scienza capace di mettere la scienza al servizio dell’uomo attraverso l’innovazione, nel rispetto della natura”. è da questa volontà che nasce Valagro, azienda che dal 1980 ha trasformato la propria passione per la natura in attività, sviluppando le proprie conoscenze attraverso quattro divisioni: farm per l’agricoltura, garden per il giardinaggio, turf & ornamentals per i tappeti erbosi, industrials per le aziende produttrici di fertilizzanti. Valagro ha sede ad Atessa, in provincia di Chieti, ma si tratta solo del quartiere generale perché l’abilità dei suoi dirigenti ha permesso nel tempo di valicare le Alpi e raggiungere punti strategici all’interno del globo terracqueo. Internazionalizzazione, sostenibilità e innovazione: su questi tre capisaldi si è sviluppata Valagro che, in trent’anni, ha acquisito prestigio e fama in tutto il mondo. è oggi un riferimento in oltre ottanta Paesi (tre quarti del suo fatturato, infatti, ha origine da iniziative che superano i confini nazionali), ha dieci filiali nei mercati di maggiore Da sx l’amministratore delegato Giuseppe Natale e il presidente Ottorino La Rocca importanza e sta attuando un piano di sviluppo in continua crescita. La leadership a livello mondiale conquistata nel settore dei biostimolanti (fertilizzanti a base di estratti vegetali, a basso impatto ambientale) rappresenta il simbolo di un’azienda che è apprezzata anche per la sua produzione di altri fertilizzanti speciali (microelementi chelati e fertirriganti), perseguendo come mission la creazione di soluzioni innovative ed efficaci per la nutrizione e la cura delle piante, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Per questo motivo viene riservata grande attenzione alla ricerca: attraverso l’utilizzo di tecnologie d’indagine di ultima generazione si lavora per trovare ingredienti naturali sempre più efficaci. “Aiutiamo gli agricoltori a produrre di più con meno input”, spiega l’amministratore delegato Giuseppe Natale che guarda oltre: “Stiamo lavorando anche su progetti che riguardano l’utilizzo di estratti vegetali in cosmetica e nutraceutica”. Perché si può fare del bene al Pianeta in tanti modi differenti. ongiuntura, accesso al credito, disoccupazione e riforma del lavoro: è il direttore della Confesercenti regionale del Molise, Graziano D’Agostino, ad intervenire su tali questioni, che investono anche e soprattutto la sua regione. Da settimane si parla dell’articolo 18, come se fosse l’unico problema che investe il sistema Italia. La riforma del lavoro è indispensabile, ma occorre coniugarla al rilancio delle aziende e del mondo produttivo, che consentono reinserimento nel lavoro e nuova occupazione. Il Molise registra un altissimo tasso di disoccupazione giovanile, che sfiora il 30%, per non parlare della disoccupazione degli over 40, ancora lontani dall’età pensionabile. In particolare, il tessuto economico molisano è costituito per il 95% dalle Pmi dei comparti artigianale, commerciale, servizi, trasporti, edilizio. Il direttore Graziano D’Ago- E enti TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE DIN NEWSLETTER Settimanale - Anno 5 - Numero 20 Lunedì 14 maggio 2012 Direttore responsabile: Donatella Treu Graziano D’Agostino, direttore Confesercenti Molise stino ha chiesto una politica di sostegno e rilancio delle aziende, attraverso la concessone di credito agevolato, da cui ne conseguirebbe quella liquidità necessaria per riavviare le aziende di ogni settore, riportando la Regione ad adeguati livelli di produttività e di occupazione. “C’è bisogno di ridurre la pressione fiscale e premiare quelle aziende che si Attività editoriale a cura de: Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq); Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr); innovano e creano occupazione - ha detto -; una seria riforma del lavoro deve senz’altro partire oltre che dalla tutela necessaria del diritto al lavoro per i lavoratori, anche dalla riduzione dello stesso costo del lavoro ai fini assicurativi, previdenziali, oneri che incidono per il 60% sulle retribuzioni stesse; una condizione disincentivante, per l’incremento occupazionale”. Confesercenti indica la via su cui investire: in primis turismo e ambiente, opportunità che il Molise, anche sotto il profilo della sostenibilità, può sfruttare per il rilancio complessivo della regione. Un patrimonio naturale, che deve trovare attenzione da parte delle Istituzioni e risposte concrete dal territorio, con adeguate ricadute produttive, in grado di generare occupazione e benessere, per non vanificare gli interventi dello Stato, della Regione a sostegno di aziende in crisi. Stampa Quotidiana S.r.l Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo); Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi); Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs); Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 Foto pag 1: © Ciaobucarest - Fotolia.com; © Ulisse - Fotolia.com Eventi Lunedì 14 maggio 2012 Focus Abruzzo & Molise 3 ■■ INNOVAZIONI / L’impegno dell’Istituto Giuseppe Caporale nella tutela della salute pubblica La ricerca esportata in tutto il mondo Sorveglianza sanitaria in campo veterinario, sicurezza alimentare e valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche L’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” è un ente sanitario di diritto pubblico che si occupa di controllo e vigilanza nei campi della sanità animale, tutela dell’ambiente e sicurezza degli alimenti. Il supporto metodologico e scientifico alla sorveglianza sanitaria in Paesi dove le malattie esotiche sono endemiche, per contenere il loro impatto e ridurre il rischio di introduzione in Europa, e i controlli sulla sicurezza delle materie prime alimentari sono infatti due delle principali attività dell’Istituto che, dai primi anni 90 ha cominciato ad esportare le proprie conoscenze in questi campi, diventando un centro di riferimento a livello nazionale e internazionale. Oggi collabora a stretto contatto con i maggiori organismi internazionali come l’Oie (World organisation for animal health), l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e la Fao (Food and Agriculture Organization). Ricerca e sperimentazione sull’origine e lo sviluppo delle malattie infettive degli animali e di quelle che si possono trasmettere all’uomo sono alla base dell’attività dell’ente. Accanto alla ricerca, l’Istituto ha sviluppato un settore di produzione di presidi per la diagnosi e la profilassi, con l’obiettivo di rilevare e contrastare l’attività patogena di batteri, virus e altri organismi pericolosi per l’uomo. Milioni di dosi di terreni di coltura, kit diagnostici, sieri e vaccini vengono oggi forniti a organizza- Un particolare del laboratorio zioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. Per conto del ministero della Salute, l’Istituto produce inoltre vaccini per contrastare alcune malattie esotiche e le brucellosi. È dotato di un laboratorio trasportabile di massima sicurezza, in grado di intervenire tempestivamente in ogni situazione di emergenza sanitaria in Italia e all’estero. Presso l’Istituto ha sede il Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (Cesme), che recentemente si è occupato del primo caso italiano di virus Schmallenberg, la malattia che da qualche mese sta interessando gli allevamenti di capre e pecore (raramente i bovini) del Nord Europa. Il controllo degli alimenti per gli animali e per l’uomo è una delle funzioni principali che l’Istituto svolge, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica. La sicurezza alimentare in particolare ha assunto un ruolo determinante a causa del libero scambio di animali e merci che ha di fatto aumentato la diffusione di malattie e il rischio di prodotti adulterati e contraffatti. Negli ultimi tempi, l’Istituto G. Caporale ha ampliato il proprio raggio d’azione puntando anche sulla valorizzazione delle produzioni zootecniche e agroalimentari. Un traguardo ambizioso che non solo è alla base della politica italiana di difesa delle produzioni agricole di qualità e dei prodotti, anche a marchio europeo, ma costituisce il presupposto per garantire con l’attività sperimentale le caratteristiche di sicurezza degli alimenti. Le regioni Abruzzo e Molise vantano infatti una ricca varietà di prodotti enogastronomici tipici, per unicità e peculiarità, che sono il risultato di esperienze antiche tramandate da padre in figlio. Prodotti che hanno saputo guadagnare sempre più spazio nei mercati nazionali ed esteri. Per certificarne l’identità, la qualità e al contempo garantirne la sicurezza, l’Istituto ha attivato la nuova Unità di produzione sperimentale degli alimenti. L’obiettivo è quello di caratterizzare, valorizzare e tutelare le produzioni tradizionali e tipiche, non solo del territorio di competenza, ma di tutto il Paese, e verificare, attraverso prove di contaminazione dei prodotti, le proprietà degli alimenti, di contrastare gli agenti patogeni e, quindi, di garantire la loro sicurezza. Le prime prove, richieste da aziende nazionali e svolte nell’ambito di protocolli di ricerca, hanno riguardato la caratterizzazione di un pregiato pecorino abruzzese, lo studio dei microrganismi patogeni in prodotti a base di latte fermentato, la verifica del loro comportamento durante la vita commerciale in condizioni di temperatura ottimale e di abuso termico e la valutazione dell’efficacia delle istruzioni riportate in etichetta per la cottura degli hamburger. La nuova divisone è dotata di attrezzature per la trasformazione del latte in formaggi e della carne in salumi, e delle strumentazioni per verificare l’efficacia dei trattamenti domestici dei cibi. Il laboratorio effettua anche ricerche e sperimentazioni sulle principali tossinfezioni alimentari. Dieci imprenditori su dieci. Servizi puntuali, fiducia, vicinanza, concretezza, conoscenza, lealtà, lungimiranza: conosciamo molto bene ciò che ogni imprenditore si aspetta da una banca. Senza eccezione. Per questo lavoriamo, ogni giorno, per offrirvelo. 4 Focus Abruzzo & Molise Eventi Lunedì 14 maggio 2012 ■■ RECORD STORICO / Nel 2011 l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo ha toccato quota 550mila passeggeri Crescono passeggeri e voli anche con la crisi Uno studio dell’Università di Chieti-Pescara analizzerà il flusso dei passeggeri Oltre alle regioni centrali il bacino d’utenza potrebbe allargarsi a Paesi come Polonia, Russia, Ucraina e Serbia L’ Aeroporto Internazionale d’Abruzzo ha alle spalle una lunga storia, che inizia nel 1917. Il Campo di Aviazione viene in seguito denominato “Pasquale Liberi” per volontà del Comandante D’Annunzio, in memoria del coraggioso aviatore abruzzese. Nel 1933 parte il primo collegamento civile tra Pescara e Roma. Dal 1959 al 1979 è Itavia a occuparsi del trasporto aereo pescarese. Negli anni ‘80 l’aeroporto è utilizzato prima da Ati, poi da Alitalia. Dal 1994 tocca ad AirOne, attiva sino al 2010 quando con la fusione torna la livrea di Alitalia. Dal 2001 l’arrivo all’Aeroporto d’Abruzzo di Ryanair, con un collegamento verso Londra, provoca un deciso aumento di passeggeri nello scalo pescarese. L’Aeroporto d’Abruzzo è gestito dalla Saga S.p.a., che nel 2008 ha ottenuto una concessione trentennale. L’azionariato è composto per l’85% da enti pubblici (Regione Abruzzo, Camere di Commercio di Pescara, Chieti, Teramo e l’Aquila) e per il 15% da soci privati. Dal novembre dello scor- so anno al vertice di Saga è subentrato un nuovo presidente, il Lucio Laureti, che così commenta i positivi risultati del 2011: “L’aeroporto d’Abruzzo si colloca in una posizione geografica molto positiva, al centro dell’Italia ma soprattutto al centro di tutta la fascia adriatica, e ciò consente di attirare una serie di interessi nazionali e internazionali. Nel 2011 sono stati raggiunti 550.000 passeggeri, un record storico, e vediamo nel 2012 un ulteriore incremento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2011”. Il dato 2012 è particolarmente positivo se si considera la recessione che colpisce i bilanci di famiglie e imprese. Oggi l’Aeroporto d’Abruzzo ha un bacino di utenza “che include anche Molise, sud delle Marche, nord della Puglia e province orientali di Lazio e Campania”, prosegue Laureti, “ma disponiamo di alcuni collegamenti particoSopra: Lucio Laureti, presidente di Saga, la società che gestisce l’aeroporto. A fianco: l’ingresso principale della struttura a 4 chilometri da Pescara lari che attirano persone da tutta Italia, come il nuovo Pescara-Mostar che consente di raggiungere Medjugorje ai pellegrini che si recano alle apparizioni della Madonna”. Per il futuro Laureti vede la possibilità di collegamenti con altri paesi “come Polonia, Russia, Ucraina e Serbia, ma si devono creare i presupposti per voli di linea regolari a prezzi accettabili. Questa è certamente una delle sfide a cui il nuovo gruppo dirigente non si sottrae: collegare l’Abruzzo con il numero maggiore possibile di destinazioni”. L’Abruzzo è infatti una regione “con una rete autostradale che è la stessa di 40 anni fa, ferrovie fuori dall’alta velocità e limitata strategia portuale, dunque l’aeroporto rappresenta il sottile filo che unisce la nostra regione ai traffici nazionali e internazionali, e consente ai cittadini europei di raggiungere l’Abruzzo con facilità”. Le infrastrutture aeroportuali sono di tutto rispetto, la pista può ospitare Airbus A330 da 340 posti grazie ai 2,4 km di lunghezza, ed è dotata di Ils per l’atterraggio strumentale, dunque può operare 24 ore su 24. La struttura aperta al territorio è completa di gallerie commerciali, bar, ristoranti, e due sale congressi attrezzate per meeting, cerimonie, conferenze stampa. Secondo Laureti “è un binario di crescita è lo sviluppo dei già ottimi rapporti con Ryanair, grazie alla nostra efficienza che ci vede primi per puntualità sui 30 aeroporti dove Ryanair vola. Inoltre stiamo concentrandoci sulla valorizzazione dei charter sviluppando con tour operator e grandi strutture alberghiere un sistema integrato di pacchetti precostituiti. Russia e Polonia evidenziano già una domanda in questo senso”. Infine, Laureti illustra un innovativo progetto per il futuro dell’aeroporto: “Stiamo lavorando con l’Università di Chieti-Pescara ad uno studio statistico per analizzare da dove vengono i passeggeri, dove vanno, quanto restano in Abruzzo e quanto all’estero, lo scopo del viaggio, l’età e altri dati. Tra qualche mese renderemo pubblici gli esiti dello studio che sarà la base per le future strategie”. Eventi Lunedì 14 maggio 2012 Focus Abruzzo & Molise 5 6 Focus Abruzzo & Molise Eventi Lunedì 14 maggio 2012 ■■ CCIAA / La Camera di Commercio dell’Aquila espone i numeri e le criticità del territorio Mediofidi, risorsa per le due Regioni Vi partecipano già le 4 Camere di Commercio dell’Abruzzo e le 2 del Molise P articolarmente difficile la condizione delle piccole e medie imprese abruzzesi che si trovavano ad operare nella zona colpita dal sisma del 6 aprile 2009. Si sono infatti trovate a gestire la condizione di aziende terremotate in una congiuntura economica tra le più complesse e pesanti che si ricordino, con il calo generalizzato dei consumi e una stretta creditizia crescente. Prende le mosse da questa descrizione sintetica, ma effica- Corso Federico ce, il presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Lorenzo Santilli, per puntualizzare alcuni numeri e, soprattutto, per delineare l’azione che l’ente camerale sta portando avanti al fine di creare le condizioni affinché le imprese ritrovino la possibilità di accesso al credito. Presso la Cciaa dell’Aquila vi sono 37.500 iscrizioni, tra imprese (31mila) e unità locali. “Si tratta di piccole e micro imprese che nel 2009 già si trovavano a fare i conti con i primi effetti della crisi e che il terremoto ha ulteriormente messo in difficoltà”, spiega il presidente. Nella cosiddetta “zona rossa”, erano operative 900 imprese tra commercio, servizio e artigianato. Di queste, oggi circa 500 si sono ricollocate altrove e solo una cinquantina sono rientrate nel centro storico dell’Aquila. Ma è tutta l’area colpita dal terremoto ad essere in difficoltà e su 56 Comuni coinvolti sono ben 44 quelli in provincia dell’Aquila. “Per le imprese il problema dell’accesso al credito è ormai davvero importante – afferma Santilli – e le garanzie che vengono date attraverso i Confidi non bastano più”. Da qui il progetto su cui la Cciaa dell’Aquila è impegnata in prima linea. “L’obiettivo – spiega il presidente – è quello di rafforzare uno strumento che già esiste, cioè il Mediofidi, partecipato dalle 4 Camere di Commercio dell’Abruzzo e dalle 2 del Molise, affinché possa agire da co-garante ampliando la percentuale di garanzia da poter offrire all’atto di una richiesta di credito da parte delle imprese”. Per questo, prosegue, “stiamo lavorando affinché in Mediofidi entrino anche le due società finanziarie delle Regioni Abruzzo e Molise e le banche del territorio. Ora stiamo rivedendo lo Statuto di Mediofidi e ci auguriamo di portare in porto l’operazione quanto prima”. In questo modo, si creerebbero condizioni più favorevoli sia per le imprese che per le banche. L’attenzione della Camera di Commercio è però ad ampio spettro, perché “le difficoltà delle imprese non derivano esclusivamente dalle risorse – prosegue il presidente –, ma anche dall’appesantimento continuo della burocrazia. È infatti generalizzata e in crescita la fatica delle aziende per corrispondere agli iter lunghi e complessi che si richiedono loro per qualsiasi azione. Non sono necessarie quindi solo risorse, che ormai sappiamo tutti essere in calo, ma attenzione da parte delle istituzioni nei confronti del tessuto produttivo, affinché sia messo nelle condizioni di poter affrontare le sfide che la congiuntura pone”. Via Sallustio Il presidente Santilli: occorre attenzione da parte delle istituzioni al tessuto produttivo locale C’è poi un altro aspetto tutt’altro che secondario per l’andamento delle aziende, ed è quello rappresentato dal consumo delle famiglie. Lo ha messo chiaramente in evidenza il recentissimo studio realizzato dalla Doxa per conto del Cresa, il Centro regionale di studi e ricerche economico sociali delle Cciaa dell’Abruzzo, e presentato a fine aprile. Infatti, se i consumi delle fa- miglie sono l’aggregato economico che maggiormente contribuisce al Pil nazionale (61,6% nel 2009), un ruolo ancora più importante lo giocano in regione, dove nel 2009 contribuivano per il 66% alla formazione del Pil. Lo studio ha coinvolto, tra settembre 2009 e settembre 2010, 1.089 famiglie residenti in Abruzzo, fornendo “una piattaforma conoscitiva utile sia per le scelte d’investimento degli operatori economici – conclude Santilli –, sia per quelle di policy degli amministratori locali”. Dall’analisi emerge, per esempio, che nei Comuni inferiori ai 10mila abitanti e nella porzione di territorio più duramente colpita dal terremoto, le famiglie sostengono spese mediamente più elevate per tutte le principali tipologie di consumo. Eventi Lunedì 14 maggio 2012 Focus Abruzzo & Molise ■■ PROVINCIA DI CAMPOBASSO / Il territorio conta 84 comuni e 239mila abitanti Al primo posto le esigenze dei cittadini L’ente è impegnato su vari fronti che vanno dalla formazione professionale all’ambiente U n lavoro silente, fatto di iniziative per il territorio, di attività in favore dei suoi abitanti, di impegno quotidiano per testimoniare il cuore di una porzione d’Italia che tenta di superare le indubbie difficoltà di un periodo storico particolarmente duro. La Provincia di Campobasso sta lavorando su diversi piani per rendere più semplice la vita degli abitanti dei suoi comuni. Tanti, ottantaquattro per la precisione, in un territorio reso particolarmente aspro dalla sua andatura montuosa. Un problema in più per le istituzioni, impegnate a raggiungere le numerose, piccole realtà che negli anni si sono costituite. Un totale di circa 239mila abitanti che sono andati a costituire gruppi abitativi anche di piccole entità: ciò, logicamente, non favorisce la gestione delle attività da parte di un ente come la Provincia che si sta attivando in diversi settori di sua competenza. Dalla formazione professionale alle attività di lavoro, dalla tutela dell’ambiente alla sicurezza degli abitanti: l’attenzione alle esigenze delle persone viene messa al primo posto nella lista di attività previste dalla Provincia di Campobasso. Qualche esempio? Le operazioni di ripopolamento dei corsi d’acqua con conseguente chiusura temporanea della pesca sportiva in tempi e modalità tali da non interrompere totalmente l’attività. E ancora, lo sviluppo del progetto “Io vado di corsa... e tu?”: una serie di incontri, fortemente voluti da questa Amministrazione provinciale, con l’intento di promuovere le iniziative sportive unite a quelle sociali. Tre campioni del mondo dello sport che hanno trovato nell’attività agonistica il loro riscatto sociale, si confrontano con gli studenti per raccontare le esperienze di vita. Lo sport, dunque, come fattore di “rinascita” per tutte le persone svantaggiate e diversamente abili. Dopo l’incontro con Annalisa Minetti, è stato il turno di Giusy Versace, donna e atleta, che ha incontrato i detenuti del carcere cittadino e, a seguire, gli alunni delle scuole di Campobasso e gli studenti della facoltà di Scienze Motorie. La Provincia, inoltre, offre un importante contributo nel finanziamento di attività le- Celestino in Blu di Adalberto Tombolini ritrae il Borgo Antico di Termoli Panorama matese gate alla propaganda turistica del territorio, esaltando la cultura che è racchiusa all’interno di tante piccole realtà della zona. A tal proposito, cinque anni fa, è nata la Fondazione “Teatro Savoia”, organizzatrice nel corso del tempo di numerosi eventi e, per la prima volta nel 2012, personale protagonista di una produzione propria, “Le Troiane” di Seneca, in col- laborazione con la Fondazione “Molise Cultura”. L’obiettivo è quello di promuovere la propria rappresentazione teatrale in altri teatri italiani e non. Attualmente, uno dei punti chiave per la svolta in quest’ambito è l’intensa attività svolta per la realizzazione di una consulta del turismo, operazione che semplificherà le decisioni e aumenterà le attività del ter- ritorio. Nell’ambito delle attività di promozione turistica locale sta per nascere, inoltre, un nuovo sito internet che raccoglie tutte le manifestazioni estive del territorio provinciale e offre ai cittadini l’opportunità di essere informati in qualsiasi momento attraverso servizio sms o e-mail. Un territorio che, è risaputo, ha bisogno di sostegno dal punto di vista dell’inserimento nel mondo del lavoro. Ecco che la Provincia ha cercato di aiutare i professionisti volenterosi con un contributo a livello finanziario: si tratta di un tentativo di venire incontro alle esigenze delle piccole imprese che caratterizzano la zona attraverso attività di microcredito. Il tentativo è quello di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo aziendale e di aiutare la sopravvivenza delle piccole e medie realtà che costituiscono la maggior percentuale presente in Regione. Infine, da segnalare anche un altro ambito in cui la Provincia si è attivata con la volontà di offrire il suo contributo alla popolazione: il desiderio di approfondimenti professionali per coloro che già sono inseriti nel mondo del lavoro. La presenza nel capoluogo del terzo appuntamento del ciclo di incontri sul territorio organizzato dal Dipartimento Politiche europee (in collaborazione con la scuola superiore della Pubblica amministrazione locale, l’Istituto europeo di Pubblica amministrazione, Enterprise Europe network e Europe di- 7 L’amministrazione vuole promuovere le attività sportive unite a quelle sociali, ma con un occhio alla promozione turistica rect) è una chiara indicazione di quanto la Provincia investa nella formazione e nella professionalità del personale che abita il territorio. Il corso consiste nella presentazione delle politiche comunitarie del ciclo finanziario 2007-2013 e dei fondi a gestione diretta, erogati dalla Commissione europea. A ciò si aggiunge una seconda parte di carattere operativo, orientata ai soggetti interessati a occuparsi della predisposizione del budget di progetto. L’ iniziativa ha come obiettivo quello di favorire la conoscenza dei finanziamenti direttamente erogati dalla Commissione europea, la loro diffusione, il loro utilizzo e le concrete possibilità di accesso. Inoltre è stata istituita la “Giornata della mobilità internazionale giovanile” che ha il chiaro compito di informare periodicamente, con l’ausilio di uffici e antenne europee presenti a livello locale, i ragazzi della provincia di tutte le opportunità di lavoro, formazione e stage presenti in Europa e nel resto del mondo. ■■ BCC / L’Istituto di credito cooperativo della Valle del Trigno ha superato 1.800 soci ed è costantemente in crescita In banca, la forza della relazione Il direttore Puglielli: “Conosciamo la storia dei nostri clienti e le loro esigenze” L a storia di Bcc della Valle del Trigno nasce a Mafalda, nel 1985, come Cassa Rurale e Artigiana di Mafalda. Dieci anni dopo, nel 1995, in seguito a una trasformazione, inizia la sua attività a San Salvo come Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno. Oggi è ampiamente presente in provincia di Chieti e di Campobasso, con la sede legale a San Salvo, con le sedi distaccate a Mafalda e Trivento, con due filiali a Vasto (la più nuova aperta nel 2011) e una nuovissima filiale a Ripalimosani (inaugurata a giugno 2011). La Banca ha inoltre uffici di tesoreria a Cupello, Gildone, San Felice del Molise, Roccavivara, Civitacampomarano, Tavenna, Mafalda, Montefalcone del Sannio, Montenero di Bisaccia, Comunità Montana Trigno Medio Biferno, Ripalimosani, San Biase, Trivento e Limosano. La compagine sociale ha superato 1.800 soci ed è costantemente in crescita. Attualmente, Bcc Valle del Trigno ha la competenza su 31 comuni. “Un punto di forza della Bcc è il localismo, che consente di stabilire con i soci-clienti una relazione e non solo un rapporto (di conto, di mutuo, ecc.)”, racconta il direttore Gabriele Puglielli. “La forza della relazione - aggiunge Puglielli - consente di conoscere la storia dei nostri clienti, la loro capacità imprenditoriale, la loro serietà, le loro esigenze, valutando aspetti che normalmente non possono essere documentati. È un notevole vantaggio per l’accesso al credito soprattutto in tempi in cui nel sistema bancario si ricorre al cosiddetto credit crunch: fenomeno assente nella nostra Bcc che, invece, ha continuato a sostenere l’economia dei territori di riferimento. Infatti, il bilancio al 31/12/2011, approvato all’unanimità dall’Assemblea, evidenzia che i crediti erogati a favore dei nostri soci-clienti sono aumentati di circa il 10% rispetto al 2010 e la tendenza è confermata anche nel 1° trimestre del 2012”. L’attività di sostegno della Banca all’economia si realizza anche, aggiunge il direttore, “attraverso la verifica della sostenibilità degli impegni finanziari dei nostri soci-clienti A sinistra, la sede della banca; sopra, un momento dell’Assemblea dei soci consigliando loro, ove ritenuto necessario e condiviso, opportuni interventi che hanno consentito alla nostra Bcc di ridurre, in un semestre, di oltre tre punti percentuali le esposizioni cosiddette deteriorate”. “La nostra Bcc - rileva ancora Puglielli - pensa anche al futuro, puntando molto sui giovani. La nostra compagine sociale ha un’età media contenuta grazie anche alla prevista categoria dei babysoci, formata da figli o nipoti di soci, per i quali la Bcc mette a disposizione un libretto di risparmio di 150 euro”. L’articolo 2 dello statuto prevede che la Bcc contribuisca a migliorare, oltre alle condizioni economiche, anche quelle morali e culturali della comunità locale in cui opera. Al riguardo, le iniziative sono mol- teplici e, per gestirle al meglio, è stata recentemente deliberata la costituzione di una fondazione. Tutta l’attività sociale della Bcc organizzata annualmente trova il suo compendio nella redazione del “Bilancio sociale e di missione” che viene presentato all’Assemblea ordinaria dei soci. Ma veniamo agli obiettivi a breve. “Data la crisi ancora in atto, l’obiettivo è consolidare la nostra attività nella zona di competenza e di svilupparla, con particolare riferimento alla raccolta diretta nelle due filiali aperte l’anno scorso continua il direttore Puglielli -. Per la parte ‘cooperativa’, si continuerà a sostenere le iniziative ritenute meritevoli con lo stesso impegno profuso in passato. Durante l’Assemblea dei soci, tenutasi in aprile, sono stati approvati all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno, tra cui il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale del 2011. Con l’unanimità dei consensi, l’Assemblea ha voluto conferire ulteriore sostegno all’operato del Consiglio in carica, in un momento particolarmente delicato per la vita economica e sociale del nostro Paese. Nel corso dei lavori assembleari sono stati premiati, con borse di studio e viaggi di formazione in una capitale europea, i soci o figli di soci che sono stati selezionati in quanto distintisi nel corso degli studi universitari o di scuola media superiore”. 8 Focus Abruzzo & Molise Eventi Lunedì 14 maggio 2012 ■■ CONSORZI DI BONIFICA / I cinque enti territoriali abruzzesi potranno gestire la rete di acqua non potabile Servizi più efficaci a tutela dell’ambiente La risorsa idrica non potabile potrebbe essere somministrata a chiunque ne faccia richiesta: aziende pubbliche e private ma anche utenti privati I n un territorio come quello abruzzese, di alta vocazione agricola e che ha sempre riservato grande attenzione all’ambiente, il ruolo dei Consorzi di Bonifica assume aspetti di notevole importanza. L’assessore alle Politiche Agricole Mauro Febbo si è reso protagonista dell’approvazione di una Legge, la n. 4 del 13 gennaio 2012, con la quale la Regione ha assegnato ai cinque Consorzi di Bonifica presenti sul suo territorio il compito di gestire l’acqua non potabile per l’intero anno solare e non più per soli sei mesi, nonché per usi plurimi (escluso quello potabile) e non per la sola attività irrigua. L’importanza di quella legge porterà alla realizzazione di una rete parallela a quella potabile, detta “duale”, da parte dei Consorzi della Regione Abruzzo; a una riduzione del consumo della risorsa potabile e, soprattutto, consentirà di fare fronte alle richieste di tutti gli utenti rendendo al Roberto Roberti, presidente dell’Unione Regionale dei Consorzi di Bonifica massimo, efficienti ed efficaci, i loro servizi e le loro attività. Commenta l’assessore, Mauro Febbo: “Le reti potabili saranno sgravate dal peso della domanda di acqua non potabile, con il vantaggio che si eviteranno danni all’ambiente derivanti dal prelievo di acque potabili dalle sorgenti e che si potranno accantonare quelle bizzarre proposte quali la somministrazione di acque da pozzo, la desalinizzazione dell’acqua di mare, ecc. Proposte che ancora si avanzano. Inoltre, l’abbondante disponibilità della risorsa idrica non potabile potrebbe essere somministrata a chiunque ne faccia richiesta, aziende pubbliche e private ma, anche, utenti privati”. Dall’attività di somministrazione delle acque non potabili per tutti gli usi i Consorzi di Bonifica attiverebbero degli introiti, derivanti dal corrispettivo (o tariffa) richiesto agli utenti per la somministrazione del servizio, che andrebbero a coprire, in parte, il contributo di bonifica, le spese di gestione dell’ente, permettendo una riduzione del contributo di bonifica a carico dei produttori agricoli. Inoltre, coloro che faranno uso degli acquedotti “duali” avranno una riduzione della spesa idrica. La legge di cui si parla è certamente un passo positivo per le problematiche di tutto il mondo agricolo e non solo, infatti, precisa Febbo: “Bisogna compierne altri per raggiungere il miglior livello possibile e questo porta il mio Assessorato a impegnarsi in maniera diretta sulla proposta di legge avanzata dall’Unione Regionale delle Bonifiche d’Abruzzo sulle nuove competenze e sulle nuove funzioni dei Consorzi”. Il vantaggio è che si eviteranno i danni dovuti al prelievo di acque potabili dalle sorgenti ■■ FEDERFARMA ABRUZZO / L’organizzazione delle strutture private abruzzesi contro il nuovo decreto In difesa delle farmacie e dei cittadini Potrebbero esserci altre 100 aperture, che si inseriscono in un contesto economico difficile C risi, riforme e categorie professionali: alta tensione nel comparto farmaceutico, considerato il monito lanciato da Federfarma Abruzzo, guidata da Giancarlo Visini, che rappresenta le 468 farmacie private abruzzesi, fortemente critico sul decreto legislativo Cresci-Italia. Tale provvedimento, convertito in legge, ha previsto una riduzione consistente del numero degli abitanti necessario per aprire una farmacia. La legge precedente prevedeva l’apertura di una farmacia ogni 5.000 abitanti nei comuni con meno di 12.500 abitanti e di una farmacia ogni 4.000 abitanti nei comuni più grandi. Ora si prevede una farmacia ogni 3.300 abitanti in tutti i comuni, consentendo, in aggiunta, l’apertura di farmacie in aree ad alto flusso: dalle stazioni ferroviarie e marittime ai centri commerciali. Anche in Abruzzo l’impatto sarà rilevante: il nuovo quorum porterà all’apertura di 84 nuove farmacie, di cui 27 a L’Aquila, 22 a Chieti, 18 a Pescara, 17 a Teramo. Altre 25 circa potranno essere aperte nelle aree ad alto flusso, per un totale di circa 100 nuove farmacie su un totale di 501 esistenti (+20%). Il rapporto effettivo medio farmacie-abitanti, oggi pari a una farmacia ogni 2.664 abitanti (tra i più bassi in Italia, per la presenza di farmacie nei tantissimi piccoli centri abruzzesi), scenderà a una farmacia ogni 2.224 abitanti, a livelli tra i più bassi in Europa. Le nuove aperture, peraltro, si inseriscono in un contesto economico difficile, caratterizzato da un consistente calo della spesa farmaceutica Ssn, in particolar modo in Abruzzo. I tagli ai prezzi dei medicinali, le trattenute imposte alle farmacie (1,4% nel 2009 per finanziare la ricostruzione post terremoto, 1,82% a partire dal 2010), il crescente ricorso alla distribuzione di medicinali da parte delle Asl direttamente agli assistiti stanno portando a una drastica contrazione dei margini delle farmacie, calcolati in misura percentuale sul prezzo al pubblico. In tale situazione l’aumento dei punti di distribuzione rischia Da sx Giancarlo Visini, presidente di Federfarma Abruzzo e di Federfarma Chieti, e Alfredo Orlandi, segretario di Federfarma Abruzzo, presidente di Federfarma L’Aquila e presidente di Federfarma-Sunifar, cioè il sindacato nazionale delle farmacie rurali Mauro Febbo, assessore alle Politiche Agricole Spiega a questo proposito il presidente dell’Unione Regionale dei Consorzi di Bonifica, Roberto Roberti: “L’Unione ha preso l’iniziativa di presentare alla Regione Abruzzo una proposta di legge sulle ‘competenze dei Consorzi di Bonifica’ in applicazione del decreto legislativo 152 del 2006: riteniamo necessario fornire ai Consorzi gli strumenti legislativi per raggiungere gli obiettivi che ci appartengono, che sono quelli di migliorare il reddito di chi opera in agricoltura, favorendo lo sviluppo della produzione agricola, di curare l’assetto del territorio e di difendere il suolo e l’ambiente”. Per realizzare questi scopi è essenziale integrare le disposizioni contenute nella legge regionale 36 del 1996 che aveva come titolo ‘Adeguamento funzionale, riordino e norme di mettere in crisi il sistema, già in grave difficoltà. Vi sono, inoltre, ulteriori aspetti critici: il decreto Cresci-Italia scarica sulle farmacie l’onere di praticare sconti sui medicinali acquistati direttamente dai cittadini anche di fascia A, cioè a prezzo sostanzialmente amministrato, in quanto contrattato dalle aziende produttrici con l’Agenzia del farmaco, e margini fissati dalla legge; inoltre viene consentito l’ampliamento degli orari di apertura, aprendo a una concorrenza tra farmacie insostenibile per esercizi piccoli. Il provvedimento, sulla scia di quanto già previsto dal decreto Salva-Italia, prevede inoltre un potenziamento dell’attività delle parafarmacie, alle quali viene consentito di vendere nuovi prodotti (farmaci di fascia C senza ricetta, preparazioni galeniche, medicinali veterinari), anche nei centri minori, a differenza di quanto inizialmente previsto. Ma la misura che, nell’immediato, appare alla Federfarma Abruzzo più iniqua e penalizzante per le farmacie è quella che impone ai titolari di farmacia con più di 65 anni di nominare un farmacista direttore, pena la chiusura dell’esercizio. Questa previsione, se non corretta, avrà un impatto dirompente sulle farmacie rurali a basso fatturato, molto numerose nella Regione Abruzzo. Si tratta di farmacie nelle quali opera il solo titolare, in quan- per il risanamento dei Consorzi di Bonifica’ e intervenire sui compiti già assegnati ai Consorzi dall’articolo 11 della legge. Il problema da risolvere nasce anche dal fatto che successivamente alla legge regionale citata è entrato in vigore il Decreto Legislativo 152 del 2006, “Testo Unico in materia Ambientale”. “Non starò a questo punto – spiega Roberti - a citare le ulteriori norme emanate in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche, ma osservo che queste nuove situazioni hanno determinato la necessità di emanare una legge regionale che integri le funzioni e le competenze già attribuite ai Consorzi di Bonifica dalla legge regionale 36/1996 per adeguarle a quelle previste dal decreto legislativo 152 del 2006”. Secondo Federfarma Abruzzo, la misura che impone la nomina di un direttore responsabile ai farmacisti con più di 65 anni, pena la chiusura dell’esercizio, avrà un impatto dirompente sulle numerose farmacie rurali a basso fatturato to non sono in grado di assumere un farmacista collaboratore e per le quali la nomina di un direttore è insostenibile. Tale previsione colpirebbe oggi in modo particolare 25 farmacisti ultra 65enni, titolari di farmacie rurali sussidiate abruzzesi, situate in piccoli centri che, in caso di chiusura della farmacia, resterebbero privi del servizio. “È una situazione assolutamente insostenibile – dichiara Giancarlo Visini, presidente di Federfarma Abruzzo –; il ministro della Salute Balduzzi ha dato la disponibilità a correggere la norma. Chiediamo un intervento tempestivo per evitare che colleghi che svolgono un servizio fondamentale siano costretti a chiudere la farmacia, penalizzando così la popolazione di riferimento”. Eventi Lunedì 14 maggio 2012 Focus Abruzzo & Molise La Banca che vuoi Il primo passo di Dario Pilla è stato quello di scoprire, dall’interno, il contesto e la storia, per sviluppare un senso di stretta appartenenza alla banca e al territorio, familiare e generoso, ricco di cultura, arte e tradizioni. Esordisce così il nuovo direttore generale di Banca Tercas Dario Pilla, 51 anni, pavese di nascita, una carriera svolta all’interno di un grande gruppo bancario. Scegliendo Banca Tercas, Pilla ha raccolto una sfida stimolante, trovando l’humus giusto nella risorsa umana, tipica della Dario Pilla direttore generale Tercas tradizione delle casse di risparmio italiane: un personale che si distingue per peculiarità quali la passione, l’abnegazione e l’“attaccamento alla maglia”; valori che affondano le proprie radici nella mentalità delle casse di risparmio e cioè, prosegue Pilla: “Dove sono nato e cresciuto anch’io professionalmente e umanamente”. Il direttore spiega che essere “Banca del Territorio” significa: “Essere la banca che per quel territorio crea valore; vuol dire avere come mission il valore sociale del proprio ruolo. Banca Tercas è la realtà che mette in correlazione esigenze, necessità, spirito imprenditoriale, orientando la sua attività verso la costruzione di prodotti, strumenti e servizi atti a soddisfare i bisogni della clientela, promuovendo uno sviluppo sostenibile del suo tessuto economico”. Di rimando, il territorio può con- Da oltre trent’anni il calendario artistico di Banca Tercas è un’opera di divulgazione culturale dall’elevato pregio, che unisce fotografia e letteratura. Da undici anni gli scatti sono quelli di un genio della fotografia, Mimmo Jodice, mentre i testi, ogni anno, sono curati da una differente personalità della cultura, in base al tema delle fotografie. In tutto questo tempo testi e immagini si sono integrati a tal punto da realizzare ogni anno una preziosa opera d’arte. Mimmo Jodice, che da buon napoletano ha sempre dimostrato un intimo rapporto d’amore con il mare, aveva già pubblicato Mediterraneo, un volume di immagini marine di rara bellezza, che però non conteneva fotografie dell’Adriatico; il calendario 2012 può essere considerato un completamento del suo lavoro, come lo stesso Jodice da tempo auspicava. La fotografia di Jodice esprime la visione libera di un orizzonte poetico proiettato nel divenire. Nel maggio 2011, Jodice ha ritirato a Parigi il prestigioso premio Photo, e nello stesso mese ha tenuto una rilevante personale al Museo del Louvre a Parigi. Ogni edizione del calendario viene definita un piccolo gioiello culturale che non esaurisce il suo compito in un anno, con la scansione del tempo. tare su un partner che conosce a fondo le sue esigenze e sa come soddisfarle - e anticiparle - con una visione che tiene conto degli scenari complessivi, ma che è in grado di adattarle alle specificità locali. La banca costruisce valore, che si fonda sulla relazione e conoscenza diretta del tessuto sociale ed economico in cui opera, investendo e promuovendo sullo stesso territorio innovazione e cultura finanziaria. Grazie all’uso sapiente delle tecnologie, poi, la banca evita di cadere nella spirale ne- Teramo Torre di Cerrano gativa del localismo. Spiega il direttore generale: “È necessario che la banca sia attenta alle specificità del territorio in cui opera. Si deve però avere sempre un quadro d’insieme rispetto all’evoluzione contingente del mercato, che ci consenta una visione strategica più alta. Dunque, la strada che vedo è quella di semplificare e adottare canali sempre più diretti, su cui costruire una conoscenza profonda del territorio, individuandone bisogni, necessità, opportunità e traducendole subito in risposte concrete. Ma non basta: dobbiamo avere una visione di più lungo respiro ed essere in grado anche di sviluppare e proporre azioni che sappiano anticipare esigenze e opportunità per il domani”. In questo processo ben descritto da Pilla, la parola chiave è “semplificazione”: dei processi, della struttura organizzativa, dei prodotti, delle relazioni interne ed esterne, della comunicazione e del linguaggio. “Ritengo che la banca – prosegue - debba dare valore alle persone, avere regole chiare e semplici, una filiera decisionale corta, comportamenti coerenti. La banca deve essere flessibile, deve far accadere le cose, presidiare i rischi, garantire un ambiente sereno e meritocratico ed operare scelte socialmente responsabili. Tutto ciò è già realtà. Non per altro ci siamo attivati per costruire “La Banca Bella”, una banca semplice, delle persone, del metodo, del fare, utile”. “La Banca Bella” è un progetto strategico, messo in cantiere da un paio di mesi. Si tratta di un portale integrato ai social network, idea innovativa nel panorama bancario nazionale. L’iniziativa intende creare un circolo virtuoso fra la banca e il suo territorio, in particolare con i giovani, rappresentando sia una “vetrina” nella quale confrontarsi sui temi più disparati, che “un laboratorio” nel quale raccogliere spunti, idee e considerazioni che rappresentino le aspettative e le esigenze delle persone e che consentano di operare sul territorio con azioni concrete e mirate. Conformemente a questi obiettivi, la realizzazione del sito Labancabella.it, cuore pulsante del progetto, è stata condotta adottando tecnologie avanzate e un layout accattivante e dinamica. Il sito è strutturato in 9 “piastrelle” accessibili dall’home page, ciascuna dedicata a un’area INFORMAZIONE PUBBLICITARIA L’Abruzzo teramano è terra di grande basket, da sempre. Una tradizione “sotto canestro” che non poteva vedere Banca Tercas assente dalla grande kermesse. Due le eccellenze, nella massima divisione di basket a Teramo e di basket in carrozzina a Giulianova. Le sponsorizzazioni sono innanzitutto un’operazione commerciale, con però un risvolto sociale di grande rilevanza. Il ritorno commerciale è importante perché il brand riscuote grande visibilità, ma anche l’aspetto di corporate social responsibility non va trascurato. Una prima eccellenza di livello europeo si trova a Giulianova: la polisportiva Amicacci, con la sua squadra di basket in carrozzina, milita con grande successo nel massimo campionato, e con successo disputa le coppe europee che la vedono sempre posizionata sul tetto del vecchio continente. Si sta parlando della Banca Caripe Las Amicacci, fiore all’occhiello del gruppo bancario nel “grande basket della disabilità”. L’altra eccellenza, nello sport della palla a spicchi, è la Teramo basket 19t3, che da nove anni milita nel campionato di serie A maschile. Banca Tercas da sempre è stata tra gli sponsor principali della società e dal 2008, ininterrottamente, è il main sponsor. Teramo Gole del Salinello - Cascata tematica, all’interno delle quali scorrono in modalità rollover argomenti e temi di discussione alimentati quotidianamente attraverso forum e discussioni. I temi spaziano da quelli pretta- mente legati all’ambito bancario a quelli di respiro più ampio. Per il progetto sono state messe in campo risorse, energie, tecnologie interne che hanno consentito un forte contenimento dei costi. Il progetto, conclude il direttore generale: “È destinato a tutti e vuole avvalersi del contributo fattivo e proattivo dell’‘intelligenza’ e della ‘creatività’ di tutti. La scelta è stata quella di affidarne infatti l’impianto e la gestione ai colleghi under 35 che, per affinità di linguaggio, codici e modalità di relazione sono molto vicini a chi è abituato a dialogare attraverso i media tecnologici. Il prezioso contributo dei nostri colleghi più giovani è stato decisivo per l’avvio dei lavori e sarà d’ora in avanti elemento determinante per il successo dell’iniziativa. Il successo di La Banca Bella si basa su questa partecipazione”. Trabocco 9 10 Focus Abruzzo & Molise Eventi Lunedì 14 maggio 2012 ■■ L’AQUILA / Dal 24 al 27 maggio, organizzato da Ance e Carsa. Si parlerà di tecnologie, bioarchitettura e restauro del patrimonio Un Salone “dinamico” per parlare di ricostruzione Saranno presentate le proposte più innovative per la ricostruzione pubblica e privata dei comuni colpiti dal sisma D opo il successo della prima edizione, il Salone della Ricostruzione dell’Aquila torna dal 24 al 27 maggio in una nuova location: l’aeroporto dei Parchi di Preturo (AQ). Sarà dedicato alla presentazione delle proposte più innovative per la ricostruzione pubblica e privata dell’Aquila e dei comuni colpiti dal terremoto del 2009, e alla discussione aperta sui temi delle tecnologie, della qualità delle nuove edificazioni e della bioarchitettura, nonché del restauro del patrimonio architettonico. Il Salone è organizzato da Ance Abruzzo (in sinergia con le territoriali di L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo) e dall’Agenzia di comunicazione Carsa, le quali si avvalgono quest’anno della partnership esclusiva di Bologna Fiere - Saie. Il territorio aquilano è di fatto un cantiere aperto, il più grande d’Europa. In tale contesto assume un senso davvero particolare l’esigenza di impiegare per questa importantissima opera i migliori materiali e le tecnologie all’avanguardia presenti sul mercato edilizio, unitamente al desiderio di trovare nuove modalità di sviluppo 2007 a oggi ha perso 12mila lavoratori, la politica e i cittadini.” Ma anche per favorire un nuovo modello di sviluppo, come sottolinea Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa e Coordinatore generale del Salone: “Si tratta di un evento unico nel suo genere, di una grande novità nel panorama fieristico internazionale perché ha saputo affiancare a un avvenimento catastrofico di enorme portata un’iniziativa fieristica in grado di contribuire al processo di per L’Aquila e il suo territorio. “In questa fase in cui si avvia concretamente la ricostruzione pesante a L’Aquila e nei comuni del cratere - afferma Antonio D’Intino, presidente regionale dell’Ance-Associazione nazionale costruttori edili, promotore dell’evento - il Salone rappresenterà un’occasione per fare il punto, a tre anni dal sisma, sullo stato del processo di ricostruzione e per individuare e sciogliere i nodi che rallentano tale processo. L’obiettivo è di stimolare l’incontro tra un settore, come quello edile abruzzese, che dal ricostruzione, di dare un rinnovato stimolo all’economia locale, favorendo e agevolando il ritorno degli aquilani nelle loro abitazioni. Il Salone – aggiunge Di Vincenzo - rappresenta un grande momento di concretezza per far incontrare domanda e offerta”. La fiera, infatti, nasce con un’impostazione molto dinamica, per seguire l’evoluzione del processo di ricostruzione in atto affinché L’Aquila diventi concretamente un grande laboratorio in cui sperimen- Alcuni stand del Salone della Ricostruzione, edizione 2011 L’inaugurazione della prima edizione (2011) del Salone della Ricostruzione dell’Aquila ■■ THALES ITALIA / Progettazione, fornitura e installazione di reti e sistemi di telecomunicazioni infrastrutturali e tattici per la Difesa Una visione nuova della pianificazione militare Realizzazioni considerate lo stato dell’arte nella tecnologia anche per scopi civili, aerospazio e trasporti P rogettazione, fornitura e installazione di reti e sistemi di telecomunicazione infrastrutturali e tattici destinati al mercato della difesa: questa l’attività ad alto contenuto tecnologico realizzata nella sede di Chieti di Thales Italia. Lo stabilimento abruzzese, attivo dal 1972, realizza infatti una vasta gamma di prodotti che include sistemi HF, radio tattiche, sistemi di comando e controllo, sistemi optronici e sistemi per l’analisi e la protezione Nucleare, Biologica, Chimica e Radiologica (Nbcr). Le competenze si estendono anche alla difesa elettronica applicata alle comunicazioni, area nella quale Thales Italia fornisce soluzioni e prodotti da oltre 25 anni. Il moderno campo di battaglia digitalizzato impone, infatti, una visione nuova della pianificazione militare: la fusione dei dati provenienti da tutti i sensori e la distribuzione degli ordini a tutti i livelli devono avvenire senza soluzione di continuità. In questo quadro, Thales Italia dispone di tutti gli elementi necessari alla realizzazione di soluzioni mission critical che contribuiscono alla superiorità operativa e al successo della missione. Ma la realtà produttiva di Chieti si inserisce in un contesto molto più ampio, quello di Thales Italia, che abbraccia diversi settori quali l’aerospazio, la sicurezza e i trasporti. Per questo il portafoglio prodotti è estremamente vario; dalla gestione del traffico ae- Oltre allo stabilimento abruzzese di Chieti, Thales Italia ha diversi centri. Tra i più importanti quelli di Roma, Firenze, Milano e Varese reo, alla realizzazione di reti e sistemi di telecomunicazione infrastrutturali e tattici per la difesa, dal segnalamento ferroviario, alla gestione di soluzioni di sicurezza per le infrastrutture critiche, dalla video-analisi ai sistemi di comando e controllo, dalle infrastrutture informatiche di protezione dati ai sistemi Tetra over Ip. Thales Italia dispone di un Il Gruppo Thales è presente nel mondo in oltre 55 paesi con oltre 68mila dipendenti; 22mila ingegneri e ricercatori personale pari a 600 dipendenti, distribuiti in vari centri tra i quali i più importanti si trovano a Roma, Firenze, Milano, Varese e Chieti. Il fatturato annuo è di circa 200 milioni di euro. Il Gruppo Thales nel mondo può fornire numeri impressionanti, essendo presente in oltre 55 paesi con più di 68mila dipendenti. Attraverso il lavoro di oltre 22mila ingegneri e ricercatori e un investimento in ricerca e sviluppo pari al 20 per cento del fatturato annuo (che è di circa 13 miliardi di euro), sviluppa sistemi altamente innovativi per i settori di riferimento, realizzando 15mila brevetti anche attraverso accordi di cooperazione con università e centri di ricerca. Lo stabilimento abruzzese negli anni si è ritagliato un posto d’onore in questa realtà così vasta, e grazie alle competenze, alla professionalità e all’esperienza del personale è oggi riconosciuto come centro di eccellenza per diverse attività. Chieti, infatti, è divenuta un riferimento a livello mondiale per Thales, sia per quanto riguarda le reti di tare tecnologie e materiali innovativi, un luogo di incontro tra addetti ai lavori, istituzioni e cittadini. A latere dello scopo principale dell’esposizione, ovvero l’incontro tra domanda e offerta, sono previsti anche diversi appuntamenti dedicati al confronto sui temi della costruzione contemporanea. Spazio inoltre alla solidarietà, con due importanti iniziative: “Un sorriso per L’Aquila”, azione di raccolta fondi da destinare alla Società dell’Aquila Rugby 1936, realtà molto sentita dalla cittadinanza aquilana che sta attraversando un momento di difficoltà e “Cuore d’Oro”, un simbolico premio a cinque aquilani che si sono distinti nella fase di ripresa dal sisma del 2009 e che verranno scelti direttamente dai cittadini. A fronte dei numeri di successo ottenuti nell’edizione 2011 (7.000 visitatori, 8.000 mq di esposizione, oltre 300 stand e circa 250 espositori provenienti da tutta Italia e da altri Paesi europei), la seconda edizione del Salone ripropone quest’anno aree di interesse similari, arricchendole di contenuti e di spunti di riflessione. Quattro giorni che fanno dell’evento la più importante vetrina specialistica in Abruzzo su tecniche, materiali e soluzioni per una ricostruzione sicura e sostenibile, creata per rendere l’intera filiera del settore interprete di una rinascita che non sia solo un fatto aquilano, ma diventi un modello europeo di qualità da seguire. comunicazione nel campo di battaglia e la radio del soldato, sia per le soluzioni relative alla difesa elettronica e Nbcr, cioè la protezione Nucleare, Biologica, Chimica e Radiologica. I progetti realizzati presso il sito di Chieti sono considerati all’avanguardia sia nel nostro Paese sia all’estero, e spaziano dalla realizzazione di sistemi di comunicazione per le Forze Speciali italiane, alla fornitura di radio del soldato, già acquistate da alcuni importanti Paesi, dai sistemi che equipaggiano le unità Nbcr dell’Esercito Italiano alla fornitura di minivelivoli da ricognizione senza pilota. Ma interessano anche ambiti non militari e, come spesso accade nella tecnologia, ottime idee sviluppate per l’Esercito si trasformano in dispositivi di grande aiuto per i corpi civili di prevenzione e pronto intervento. è il caso, per esempio, dei veicoli di comando e controllo dei Vigili del Fuoco che si avvalgono dei sistemi sviluppati da Thales. La sede di Chieti di Thales Italia ha avviato e porta avanti con successo numerose collaborazioni, in ambito nazionale ed europeo, in programmi di Ricerca e Sviluppo; collaborazioni avviate con molte Università (tra cui anche quella dell’Aquila) e che spesso si sono concretizzate nella realizzazione di Laboratori di cooperazione in grado di sviluppare progetti altamente innovativi. Eventi Lunedì 14 maggio 2012 Focus Abruzzo & Molise 11 Sposare la logica della green economy Lo sportello per i mercati esteri Confindustria Abruzzo spinge le aziende a rispettare l’ambiente Un aiuto per le imprese molisane che vogliono internazionalizzarsi I sione di quelle del comparto agricolo. La green economy, secondo Confindustria Abruzzo, è uno dei pilastri portanti sui quali si basa il futuro e la ripresa del comparto industriale della regione. Il premio è un’occasione per mettere a fattor comune le esperienze degli imprenditori, dei ricercatori, degli esperti, con l’obiettivo di creare una collaborazione mai sperimentata in precedenza. I l Molise non ha paura della crisi o della contingenza. Ha sprint. Al punto che la Regione ha deciso di chiamare proprio Sprint lo sportello dedicato all’internazionalizzazione delle imprese. In questo caso il felice acronimo è anche di sostanza. Lo sportello riunisce più realtà, oltre alla Regione: Unioncamere Molise, il ministero delle Attività Produttive, l’Ice, Simest (Società Italiana per le Imprese all’Estero) e Sace. L’esportazione è più semplice se basata sulla cooperazione e la condivisione delle forze: ecco così che Sprint è al centro delle operazioni che volgono lo sguardo, per l’industria molisana, oltre i confini nazionali. La conoscenza del territorio, le opportunità © Maksim Pasko - Fotolia.com è tempo sino al prossimo 30 giugno per partecipare - come aziende - al Premio Confindustria Abruzzo Green, che assegna un riconoscimento alle aziende del territorio che hanno sposato la logica della green economy. Il premio, organizzato da Confindustria Abruzzo, con il patrocinio di Legambiente Abruzzo, vuole sospingere e far emergere le esperienze di quelle realtà imprenditoriali che, nel loro business, abbiano deciso di rispettare in maniera fattiva l’ambiente, mantenendo allo stesso tempo il focus sulla produttività. Il recupero dei materiali, di energia e acqua, e il loro riutilizzo, sono elementi sui quali si baserà lo studio dei “valori” associati ad ogni azienda. Le aziende possono proporre la propria candidatura facendo riferimento a tre categorie: Processo, Prodotto, Servizio. Tutte le schede delle imprese ammesse al premio saranno poi raccolte e pubblicate sia sul sito di Confindustria Abruzzo, che all’interno del libro “Le buone prassi in Abruzzo per l’innovazione e la sostenibilità ambientale”. Possono partecipare al premio gratuitamente tutte le imprese che operano nel territorio abruzzese, con esclu- © Igor Yaruta - Fotolia.com C’ di marketing e di business sono messe a disposizione delle imprese che vogliano collocarsi sui mercati esteri. Il Molise ha molto da raccontare di sé, e molto da esportare, in termini di cultura enogastronomica ed Le prelibatezze del Molise attirano i ristoratori di New York l Molise è terra di arte, storia, borghi, castelli, tratturi, natura. E cibo: che si tratti di olio di oliva, tartufo, pasta, vino, formaggi o farro, la cultura enogastronomica è ben radicata, e la sua eccellenza è ormai conosciuta non solo a livello nazionale. Il gusto della cucina molisana, infatti, si sta diffondendo non solo nei locali tipici delle varie città della Penisola, ma è anche guardata con molto interesse dai precursori e inventori di ogni moda planetaria: i ristoratori di New York. Recentemente hanno visitato il territorio e incontrato il presidente della Regione, Michele Iorio, giornalisti e ristoratori statunitensi che fanno parte del “Gruppo dei Ristoratori Italiani Gri”. I protagonisti della cucina americana hanno incontrato anche i produttori locali: c’è, da parte di entrambe le realtà - ristoratori e coltivatori - l’interesse a cooperare, per tentare di esportare oltreoceano le prelibatezze del Molise. eccellenze del made in Italy. Con il supporto di Sprint le aziende riescono a passare da una dimensione locale a una internazionale, trasformando la globalizzazione non in momento penalizzante, ma in opportunità. Diverse le attività orchestrate da Sprint. Tra queste occorre citare l’importante Missione di Sistema Governo/Regioni/Rete Camerale in Brasile, che si terrà dal 21 al 25 maggio, alla quale hanno aderito diverse Regioni italiane. Il Paese del Sudamerica sta crescendo in maniera importante e cerca partner per i propri investimenti. Per questo le imprese molisane, di tutti i settori, possono essere i giusti interlocutori. La missione toccherà le più importanti città brasiliane. ■■ PANTEX international/ La società è attiva nell’igienico sanitario e nella produzione di laminati elastici L’Abruzzo che cresce con l’innovazione Con il quartier produttivo a Sulmona, l’azienda ha centri in Cina e negli Emirati Arabi U na realtà industriale che nella sua storia recente ha saputo rimettersi sulla strada della crescita in modo così deciso, pensato e incisivo da aver non solo salvaguardato, ma aumentato i posti di lavoro e, nonostante gli anni della crisi, con un fatturato in continua ascesa. Il piano industriale dei prossimi tre anni, inoltre, mantiene l’impostazione, tanto da aver previsto investimenti e innovazione che porteranno il fatturato dai 35 milioni del 2011 a 50 milioni nel 2014. Si presenta così Pantex International, un’attività concentrata nell’ambito igienico sanitario, con la produzione di tessuti forati, film forati e compositi che costituiscono il cosiddetto “primo velo” per assorbenti, pannolini per bambini e per incontinenti. Dal 2010 si è aggiunta anche la produzione di laminati elastici finalizzati agli stessi prodotti. Con quartier generale a Sulmona, dove si concentrano 86 dipendenti sul centinaio complessivo ed è presente anche il centro ricerca e l’impianto pilota per testare le Lo stabilimento della Pantex Una veduta panoramica dell’area dove sorge l’azienda idee innovative, ha anche un centro produttivo in Cina ed uno negli Emirati Arabi. Nata nel 1987 per iniziativa di un investitore privato, nel 2004 è stata acquistata da un Private Equity Found, cominciando il processo di internazionalizzazione. Nel 2008, però, continuando un periodo di crisi, la proprietà passa in mano ad istituti di credito e si attiva un processo di rigenerazione che l’attuale amministratore delegato, Gianluigi Fornoni, è stato chiamato a guidare. È “avvenuto senza licenziamenti” sottolinea oggi, e puntando invece su una serie di azioni convergenti. “Si è puntato sulla crescita, sia organica che geografica, attraverso l’innovazione dei prodotti e dell’organizzazione interna, con il consolidamento della presenza sui mercati già presidiati - spiega - a cui si sono aggiunti nuove aree e mercati”. I primi risultati positivi si sono avuti già a partire dal 2009 con gli anni successivi caratterizzati da una crescita continua. Il 30% della produzione è destinata al mercato domestico e il 70% al resto del mondo, avendo in portafoglio i produttori leader mondiali del settore. Quella di Pantex International (la cui proprietà è oggi detenuta in parti uguali da un istituto di credito e da una private equity) è una marcia senza sosta. “Tra il 2012 e il 2014 sono previsti 8 milioni di investimenti, con la percentuale più importante concentrata tra quest’anno e il prossimo”, sottolinea Fornoni. Fondi destinati soprattutto allo stabilimento di Sulmona e in parte per quello situato nei pressi di Dubai. “Si concentrano sulle macchine necessarie alla produzione, atte a rendere concreti i risultati degli investimenti su ricerca e sviluppo”, spiega Fornoni, sottolineando come quello dell’innovazione di prodotto sia “un’attività costante all’interno dell’azienda, per rispondere alle esigenze del mercato, consumare meno materie prime ed energia pur mantenendo sempre alta la qualità”. L’attenzione all’ambiente è peraltro uno dei tratti caratteristici dell’azienda. “Oltre agli studi continui per diminuire la grammatura del prodotto, siamo impegnati nell’utilizzo di nuove fibre derivate da fonti rinnovabili - aggiorna -. Inoltre, la nostra produzione si avvicina a emissioni zero e gli scarti sono in parte riuti- lizzati al nostro interno e in parte ceduti ad altri comparti per il riutilizzo”. E poiché i risultati maggiori si raggiungono con una logica di filiera, “stiamo costruendo partnership su questo versante con i nostri fornitori e clienti”. A contraddistinguere Pantex International anche l’impegno per la sicurezza sul lavoro. “Venti giorni fa, abbiamo festeggiato il primo anno senza incidenti, un traguardo importante per un’azienda del nostro settore, ottenuto anche grazie alla continua formazione del personale”. Una molteplicità di azioni virtuose suggellate dalla qualità dei prodotti. “Applichiamo un sistema qualità molto sofisticato e certificato ogni anno che, oggi, ci attribuisce un rating molto elevato. La controprova - conclude il Ceo Fornoni - è che i reclami sono scesi ormai a una percentuale irrisoria”. 12 Focus Abruzzo & Molise Eventi Lunedì 14 maggio 2012 ■■ MICRON / La multinazionale Usa, specializzata in semiconduttori e memorie, ha dato vita alla Fondazione Mirror per promuovere il settore Un polo Ict per far crescere il territorio Il progetto ha coinvolto circa cinquanta aziende che oggi mettono a fattor comune le rispettive conoscenze U n polo Ict in Abruzzo. È quello creato da Micron, multinazionale Usa specializzata in semiconduttori e memorie, che ha radunato attorno a sé oltre una cinquantina di aziende per promuovere lo sviluppo del settore nell’area abruzzese, nell’ambito della strategia adottata dalla Regione. “Non cresciamo se non cresce il territorio intorno a noi”, spiega il direttore generale della filiale italiana Sergio Galbiati. Per questo motivo la società ha costituito la Fondazione Mirror che, attraverso una società consortile che controlla al 99%, ha firmato una convenzione con la Regione Abruzzo grazie alla quale il Polo Ict è diventato operativo. Obiettivo del Polo è di diventare un laboratorio dove aziende, consorzi pubblico-privati, centri di ricerca e università lavorino insieme per creare un network capace di sfruttare le opportunità di sistema nei campi della ricerca e sviluppo, marketing, internazionalizzazione e formazione; un osservatorio per rilevare i trend tecnologici nell’Ict; realizzare una scuola di alta formazione con l’obiettivo di favorire idee e metodi verso l’auto-imprenditorialità e diventare l’interlocutore della Regione Abruzzo per lo sviluppo della politica industriale nell’Ict. Che tutto questo parta per iniziativa di una multinazionale è storia non comune. D’altronde Micron ha già dimostrato nel passato di non essere venuta in Italia per un “mordi e fuggi”: nel 1998, anno in cui rilevò la divisione memorie di Texas Instruments e con essa lo sta- bilimento marsicano, rinunciò a un contratto di programma che prevedeva 500 miliardi di lire di investimenti pubblici. Una decisione motivata dal fatto che in quel momento la società americana non sapeva se l’avventura abruzzese sarebbe proseguita a lungo. Così preferì metter mano al portafoglio e investire 1,2 miliardi di dollari. Il che voleva anche dire che in quel settore bisognava essere in grado di andare avanti da soli senza i soldi Sergio Galbiati direttore generale di Micron in Italia e sotto lo stabilimento di Avezzano pubblici. La storia ha avuto un esito positivo sia per lo stabilimento abruzzese sia per la corporation; oggi Micron è l’unica azienda occidentale che riesce a rimanere competitiva nel mondo delle memorie, contro la concorrenza asiatica. Il management italiano ha però sempre spinto per rafforzare la posizione, convinto che l’Italia potesse diventare un polo importante per la produzione di tecnologia. Così oggi l’impianto abruzzese è uno dei principali centri mondiali per la produzione di senso- ri di immagine in tecnologia Cmos. Però non bisogna fermarsi, la tecnologia è in continua evoluzione e l’Italia deve garantirsi un ruolo anche per il futuro, soprattutto rafforzando il patrimonio di Pmi innovative che esistono sul territorio. “Per questo - spiega Galbiati abbiamo cercato di fertilizzare l’ambiente esterno dando vita alla Fondazione Mirror, che ha come idea fondante quella di parlare dell’economia della conoscenza cercando di coinvolgere altre aziende e soggetti pubblici e privati”. Un’azione iniziata nel 2005 e che dopo qualche anno, anche grazie a una strategia di sistema adottata dalla Regione Abruzzo, ha permesso di catturare l’attenzione e coinvolgere decine di aziende di differenti dimensioni che prima operavano in solitudine e oggi “hanno una governance condivisa, reti di relazioni che mettono a fattore comune le conoscenze di tutti”. Lo sforzo ha coinvolto anche l’Università dell’Aquila, ma anche altri atenei italiani, creando un network di relazioni e conoscenze funzionali al nuovo sistema aggregativo e di cui possono beneficiare le singole imprese, Micron compresa. Il direttore generale della filiale italiana spiega che, nonostante la crisi, per sviluppare un territorio bisogna giocare all’attacco, perché è vero che siamo il Paese del sole, ma nulla ci impedisce di dire la nostra anche nella tecnologia. La storia dello stabilimento di Avezzano insegna come il futuro possa essere determinato anche dalla nostra volontà di giocare, anche quando lo scenario sia differente da quello che ciascuno si prefigurava. È stata questa la chiave che ha permesso allo stabilimento marsicano di passare attraverso il 1998 disegnando un futuro che nei fatti si è dimostrato una opportunità per l’intero territorio nei 14 anni successivi e di cui il Polo Ict è forse la sintesi di un impegno forte sul territorio. ■■ SANITÀ / Istituita nel 2010 ha portato all’unione delle aziende dell’Aquila e di Avezzano-Sulmona La nuova Asl dopo il sisma e l’unificazione Il nuovo pronto soccorso di Avezzano Discipline mediche di base e linee specialistiche richiamano pazienti anche da fuori regione L a Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, istituita dal 2010 a seguito dell’unificazione delle preesistenti aziende di Avezzano-Sulmona e dell’Aquila, attraverso i suoi ospedali S. Salvatore dell’Aquila, SS Filippo e Nicola di Avezzano, SS Annunziata di Sulmona, Ospedale Civile di Castel di Sangro e Umberto I di Tagliacozzo, e i tre distretti sanitari con numerose sedi periferiche diffuse sul vasto territorio, assicura l’assistenza sanitaria ai 310mila abitanti della Provincia aquilana. Il Presidio Ospedaliero dell’Aquila, fortemente colpito dal terribile sisma del 2009, è stato completamente recuperato nella sua capacità di L’acceleratore lineare per la radioterapia La facciata dell’ospedale dell’Aquila offerta sanitaria ed è in fase di completamento il restauro delle strutture murarie. L’ospedale è un punto di riferimento regionale ed interregionale sia per i settori di base sia per la vasta offerta di linee specialistiche che, con eccezione della cardiochirurgia e della chirurgia toracica, comprendono la quasi totalità delle discipline mediche. Particolare importanza ha anche la linea trapiantologica, svolta dal Critt (segue l’attività di laboratorio e tipizzazione molecolare per il trapianto di organi e tessuti e di cellule staminali emopoietiche), dal Centro Regionale Trapianti di Abruzzo e Molise (coordina la donazione e i trapianti di organi e tessuti), dal Centro di Riferimento per le Donazioni e i Trapianti di Cornea e per le membrane amniotiche per la regione Abruzzo (analizza i tessuti corneali ricevuti, processa e conserva la sclera, le lamelle corneali e la membrana amniotica utili per la chirurgia oculare di numerose patologie), dalle Unità Operative di Trapianti e di Oculistica (svolgono, rispettivamente, l’attività di trapianto di rene e di trapianto di cornea). Un ruolo rilevante è rivestito dalle attività oncologica e radioterapica - quest’ultima implementata con l’attivazione del secondo acceleratore, della Iort e della brachiterapia - e dalla linea neurologica che include anche l’attività neurofisiopatologica ed ha la sua eccellenza nella linea neurochirurgica. L’ospedale di Avezzano garantisce in modo diffuso sul territorio l’assistenza ospedaliera per le discipline di base, assicurando, nel contempo, le prestazioni afferenti ad unità operative specialistiche quali la chirurgia vascolare, la neurotraumatologia, l’urologia, l’otorinolaringoiatria, l’oncologia, la radiologia interventistica e la geriatria. Un importante ruolo è rivestito dalla linea neurologica che comprende importanti applicazioni nel campo dello stroke, in un quadro di completa presa in carico del paziente. L’ospedale di Sulmona, Centro di Riferimento Regionale per la Celiachia, assicura l’offerta sanitaria nelle discipline di base mediche e chirurgiche, tra le quali assume un particolare rilievo l’attività specialistica urologica. L’ospedale di Castel di Sangro, assicurando le discipline mediche e chirurgiche di base, ha sviluppato, per garantire un’adeguata risposta alla domanda di prestazioni di pronto soccorso indotte dalla vocazione turistica del territorio sangrino, l’attività di Medicina L’esterno dell’ospedale di Sulmona e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza. Particolare importanza riveste l’ospedale di Tagliacozzo per l’attività riabilitativa cardiologica e per neuromotulesi. L’attività territoriale, volta alla cura delle post-acuzie e delle patologie croniche, è assicurata dai tre Distretti Sanitari mediante le diverse sedi di erogazione periferiche. Per garantire le attività previste dalla normativa vigente, ogni distretto è strutturato per offrire Cure Primarie, Cure Domiciliari, Riabilitazione Territoriale, Cure Residenziali e Semiresidenziali e Attività Consultoriale. Nel distretto della Marsica trovano la loro collocazione i Presidi Territoriali di Assistenza (Pta) di Pescina e di Tagliacozzo, derivanti dalla riconversione di due “piccoli ospedali”. Ciascun Pta garantisce servizi amministrativi e sanitari legati alle cure primarie, all’emergenza-urgenza (punto di primo intervento, postazione 118), alle attività consultoriali ed alla prevenzione. Nel Pta di Pescina è stato attivato, grazie ad uno specifico accordo stipulato tra Asl e Medici di Medicina Generale che lo gestiscono, un ospedale di Comunità che rappresenta la prima sperimentazione di tale forma assistenziale nella Regione Abruzzo. L’attività dell’ospedale di Comunità è rivolta a pazienti affetti da patologie cronico-degenerative associate a particolari e significative condizioni di rischio sociale, che non necessitano del ricovero ospedaliero ordinario per acuti ma che nel contempo non possono vedere risolti i loro problemi assistenziali in ambito domiciliare. Eventi Lunedì 14 maggio 2012 Focus Abruzzo & Molise 13 ■■ IPASVI / La Federazione infermieri dell’Abruzzo ribadisce il peso crescente della categoria nella sanità Nuovi modelli organizzativi per l’attività dell’infermiere I l 12 maggio è stata celebrata la “Giornata internazionale dell’infermiere”, rinnovando un importante appuntamento annuale per valorizzare la professione infermieristica e per sottolineare la crescente affermazione dell’immagine pubblica dell’infermiere sotto il crescente peso che l’assistenza infermieristica riveste nei nuovi assetti dei sistemi sanitari. Nell’ultimo decennio gli infermieri sono aumentati fino a un’incidenza del 6,6 per mille abitanti, ma continua a essere insufficiente soprattutto in alcune aree del Paese, ma anche nel raffronto con i Paesi europei: in Francia si ha un’incidenza di 8,9 infermieri per mille abitanti, in Olanda di 10,5. A marzo 2012 gli infermieri iscritti ai Collegi Ipasvi nazionale ha superato quota 400mila. Come afferma una recente ricerca Censis che ha esaminato la professione infermieristica in Italia, “diventare infermiere è considerata una scelta da incoraggiare per la good social reputation di cui gode la professione - ricorda la presidente del Coordinamento Ipasvi Abruzzo, Irene Rosini -, oltre a permettere rapidamente l’ingresso nel mondo del lavoro. L’infermiere riveste un ruolo positivo nella sanità attuale e ha tutte le capacità per diventare uno dei principali protagonisti della buona sanità del futuro”. Da circa diciotto anni i percorsi universitari dedicati hanno instaurato una crescente evoluzione formativa e professionale basata su una disciplina e una scienza infermieristica, prosegue, ed “ecco perché gli infermieri ritengono di essere portatori di una ricca e peculiare cultura, competenza, che può avere un determinante peso sulla innovazione sanitaria”. Per innovazione sanitaria non s’intende solo quella contemplata nelle terapie farmacologiche e chirurgiche o nelle tecnologie diagnostiche, ma © Alexander Raths - Fotolia.com Questa figura professionale deve puntare sull’acquisizione di competenze elevate per gestire meglio la complessità del suo lavoro Se ci sono migliori sinergie tra i diversi professionisti della sanità si instaura un rapporto più armonico tra struttura e cittadino nell’erogazione dei vari servizi “ci si riferisce anche - spiega Rosini - a nuove modalità di assistenza e quindi di organizzazione di un reparto ospedaliero di un servizio o dell’assistenza sul territorio e delle modalità di gestione di diverse professionalità all’interno del Servizio sanitario nazionale”. È dimostrato che dove la professione infermieristica è stata valorizzata “il sistema funziona meglio, si vedano per esempio gli ospedali organizzati per intensità assistenziale in Emilia Romagna. Ci sono migliori sinergie tra i diversi professionisti, si instaura un rapporto più armonico tra struttura e cittadino nell’erogazione dei vari servizi”. Purtroppo in Italia le politiche sanitarie non seguono un processo identico in tutte le Regioni “e quindi - evidenzia la presidente - per logiche di carattere economico, sociale, culturale, la Regione Abruzzo paga una certa arretratezza rispetto ad altre, che dispongono di risorse maggiori. La necessità di contenimento della spesa sanitaria e la relativa riorganizzazione dei servizi ha portato in diversi casi ad una riduzione dell’organico, le cui conseguenze ricadono sui pazienti e le loro famiglie”. Oggi, la funzione istituzionale di pianificazione assistenziale dell’infermiere “è resa impossibile dalle carenze croniche di personale qualificato che di fatto obbligano gli infermieri ad adottare modelli di assistenza per compiti”. Modelli che non prevedono la presa in carico della persona assistita ma solamente la garanzia che determinate prestazioni siano state eseguite. “Questo approccio - prosegue Rosini - vanifica gli sforzi e le competenze degli infermieri e la possibilità di personalizzare l’assistenza, riducendone la qualità. Tale riflessione mette Garantire un aggiornamento costante In Abruzzo gli infermieri possono avvalersi gratuitamente della banca dati Cinahl per accedere alle riviste scientifiche mondiali I n Abruzzo il Coordinamento Regionale dei Collegi Ipasvi (10mila gli iscritti) ha realizzato un progetto che permette agli infermieri della Regione di avvalersi gratuitamente della banca dati Cinahl ed accedere alle riviste scientifiche mondiali, a carattere infermieristico, garantendo loro l’aggiornamento costante delle proprie conoscenze e competenze, affinchè queste siano applicate sul campo. “Da ciò scaturisce la necessità di dialogo con gli Enti sanitari, sia pubblici che privati - afferma la presidente del Coordinamento, Irene Rosini -, affinché si garantisca e si agevoli al personale infermieristico l’accesso alla piattaforma web dal proprio posto di lavoro. Attualmente la ricerca e l’utilizzo di Internet è permesso nella nostra Regione prevalentemente alla classe medica”. Il futuro dell’assistenza passa “senza alcun dubbio dalla valorizzazione della sanità territoriale, per l’aumento della popolazione anziana e, di pari passo le cronicità delle patologie. In questo scenario - sottolinea Rosini - è impensabile attribuire agli ospedali la totale responsabilità dell’assistenza”. In Abruzzo molti infermieri sono impegnati nel volontariato, segno della dedizione e amore per il proprio lavoro. In particolare, nella provincia di Chieti, Pescara e L’Aquila sono stati istituiti i Nuclei provinciali Cives (Coordinamento infermieri volontari per l’emergenza sanitaria), organismo di volontariato afferente al in discussione la professionalità e la formazione accademica conseguita. Il cambiamento, perciò, è un aspetto importante per passare da una professione prevalentemente operativa sul campo, che si è fatta troppo spesso carico di attribuzioni improprie, ad una prevalentemente gestionale con proprietà di assegnazione e attribuzione di compiti, che non sono propri della professione, ad altre figure delle attività assistenziali di base”. In Abruzzo, esemplifica, “in alcune Asl gli Oss sono solo formati, ma si ritarda l’impiego lavorativo di queste figure, molto utilizzate in altre regioni. L’impiego degli Oss permetterebbe non solo un risparmio delle risorse economiche, ma soprattutto la corretta gestione delle professionalità infermieristiche. Per tali motivi si rende necessario rappresentare alle istituzioni sanitarie il cambiamento inteso come possibilità di orientare l’attività infermieristica verso modelli organizzativi innovativi - conclude la presidente Rosini -, puntando all’acquisizione di competenze elevate rivolte alla programmazione e pianificazione delle attività, all’uso efficace ed efficiente delle risorse umane assegnate, all’implementazione di sistemi di documentazione assistenziale finalizzati alla ricerca organizzativa e sui risultati dell’assistenza infermieristica”. Dipartimento di Protezione Civile Nazionale costituito da soli infermieri, affinché i cittadini potessero beneficiare di interventi assistenziali qualificati anche nelle emergenze. Soprattutto nella provincia di Chieti, dove quest’organismo è presente da molti anni, vi sono stati numerosi riconoscimenti di merito da parte del Dipartimento e la presenza di un locale iscritto quale membro della Consulta Nazionale di Protezione Civile ne è la dimostrazione. “Gli impegni sono numerosi, gli obiettivi fissati ambiziosi ma nulla sarebbe realizzabile senza la costante e continua dedizione dei nostri colleghi - conclude Rosini sopperendo così alle carenze croniche del sistema. Rimane solo da chiedersi quando il sacrificio, la competenza, la specializzazione dei nostri infermieri vengano riconosciuti dalla classe politica e dirigente, così da assistere alla valorizzazione dei titoli professionalizzanti e di specializzazione, all’estensione degli incarichi dirigenziali, ad una retribuzione adeguata alle attribuzioni di responsabilità, all’inserimento della professione infermieristica quale interlocutore nella programmazione delle politiche sanitarie. Inoltre, ci si chiede quanto si debba attendere affinché percorsi formativi accademici siano condotti da responsabili della categoria e non dai medici all’interno delle Università. Gli infermieri abruzzesi auspicano un ottimizzazione della governance per un miglioramento decisivo del sistema salute nella nostra Regione”. 14 Focus Abruzzo & Molise Eventi Lunedì 14 maggio 2012 ■■ FIRA / La Finanziaria regionale abruzzese ha una nuova divisione che punta sulla “crescita verde” del territorio per affrontare la crisi Anche l’economia diventa sostenibile Fira Green Bank sostiene una nuova filosofia di mercato. A breve varato un fondo per le start up locali L a green economy come nuova opportunità di progresso e sviluppo sostenibile anche in tempo di crisi, tanto nell’investimento di risorse quanto nell’impatto ambientale. Gli obiettivi della crescita economica viaggiano oggi assieme a quelli della produzione di energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, dei metodi ecocompatibili, della conservazione degli ecosistemi e della tutela della biodiversità. Da questo innovativo approccio di mercato, ormai Rocco Micucci, presidente di Fira entrato a pieno titolo nelle agende politiche nazionali e internazionali, è nata Fira Green Bank, la nuova divisione dedicata all’economia sostenibile della Finanziaria regionale abruzzese (Fira), la società a capitale misto pubblico e privato (partecipata al 51% dalla Regione Abruzzo e al 49% dalle maggiori banche locali) che dal 1988 sostiene le politiche regionali di sviluppo economico-sociale del territorio abruzzese: “Puntare sulla sostenibilità e sulla crescita verde rappresenta una grande sfida, ma anche un modo diverso di affrontare la crisi – spiega Rocco Micucci, presidente di Fira e fondatore, assieme al consiglio di amministrazione, di Fira Green Bank – e dare così un sostegno concreto alla ripresa economica della nostra regione”. La Finanziaria abruzzese sostiene questa nuova “filosofia di mercato” e lo fa in maniera tangibile, non solo mettendo a disposizione dei dipendenti biciclette e mezzi elettrici per la mobilità, carta e materiale ecologico e facendo attenzione all’efficienza energetica, ma cercando anche di canalizzare tutti i finanziamenti che si possono reperire tra Regione, Stato e Unione Europea verso lo sviluppo delle energie rinnovabili per uso domestico o aziendale. “Il concetto di green – sostiene Micucci deve entrare a far parte della nostra cultura e della nostra quotidianità. Per quanto ci riguarda, l’impegno è pieno e In rampa di lancio le nuove misure per il credito Gli incentivi potrebbero generare oltre 100 milioni di euro di nuovi investimenti sul territorio abruzzese. A breve sarà operativo un coordinamento inter-regionale C on l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito bancario e intervenire a favore degli imprenditori in difficoltà, la Finanziaria Abruzzese è pronta ad attivare nuove misure. “Aiutiamo le imprese ad accedere ai finanziamenti – sottolinea il presidente di Fira, Rocco Micucci – ad esempio mettendo a disposizione i capitali di garanzia necessari alla copertura dell’investimento.è attualmente in fase di predisposizione un bando che prevede l’erogazione di 15 milioni di euro di aiuti destinati a rafforzare il sistema dei consorzi fidi e le loro aggregazioni”. Le risorse verranno utilizzate quindi per incrementare i fondi rischi dei Consorzi fidi. Considerando il coefficente di moltiplicazione, gli incentivi potrebbero generare oltre 100 milioni di euro di nuovi investimenti sul territorio abruzzese. Accanto a questa iniziativa, Fira punta ad accedere alle risorse del Fondo di Garanzia per le Pmi del ministero dello Sviluppo economico gestito dal Mediocredito Centrale per affiancare con una controgaranzia le operazioni di garanzie concesse dai Consorzi fidi e aumentare così fino all’80% il livello di copertura totale. Sempre con l’obiettivo di operare nel segmento delle garanzie alle Pmi con risorse pubbliche e consentire un accesso più ampio e meno costoso alle fonti di finanziamento, sarà operativa a breve un’associazione di rappresentanza composta dalla Finanziaria Regionale Abruzzese e da altre 4 finanziarie regionali a capitali misto, pubblico e privato, ossia Banca Impresa Lazio, Veneto Sviluppo, Fidi Toscana e Gepafin Umbria. “Questo coordinamento inter-regionale – sottolinea Micucci – nasce dall’esigenza di assumere un comportamento più omogeneo come referenti istituzionali, operatori tecnico finanziari e soprattutto portatori di conoscenza delle imprese sul territorio in un momento di forte peggioramento delle condizioni di accesso al credito da parte delle Pmi”. Lo strumento della garanzia consente di realizzare un moltiplicatore importante, in media da 1 a 10, fra quanto le risorse pubbliche mettono a disposizione e quanto arriva alle imprese”. Il coordinamento ha già esordito pubblicamente La nuova sede continuerà a crescere, perché siamo intenzionati a diventare una Finanziaria verde, che sostiene lo sviluppo del territorio nell’ottica dell’ecosostenibilità”. Una prima opportunità in questo senso è arrivata con l’attivazione del Fondo di Kyoto, un bando da 12 milioni di euro che si propone di con un importante convegno organizzato a Roma il 18 aprile sullo sviluppo e la crescita delle imprese attraverso lo strumento delle garanzie. E un primo riconoscimento è arrivato con l’approvazione, in questi giorni, da parte della Commissione Bilancio del Senato di un emendamento che ammette il Coordinamento delle Finanziarie Regionali a capitale all’Osservatorio sull’accesso al credito (fino ad oggi presenti solo Abi e Confindustria), come referente tecnico su garanzie e Pmi del territorio. Il Cda della finanziaria incentivare la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra attraverso finanziamenti agevolati, ossia prestiti di scopo con una durata compresa tra i tre e i sei anni, che vengono concessi a cittadini, imprese, persone giuridiche pubbliche e private, a un tasso dello 0,50% annuo. L’agevolazione viene applicata al 90% dei costi ammissibili nel caso di soggetti pubblici e al 70% dei costi ammissibili per tutti gli altri soggetti. Le domande possono essere presentate fino al 14 luglio 2012. Il fondo finanzia interventi di microcogenerazione diffusa (impianti che utilizzano fonti da gas naturale, biomassa vegetale, biocombustibili liquidi, biogas), energie rinnovabili di piccola taglia (eolico, idroelettrico, termico, fotovoltaico, solare termico) e usi finali (involucro degli edifici e infissi; teleriscaldamento da impianti a gas naturale, biomassa, biocombustibili, biogas, geotermia e cogenerazione). “Non vogliamo comunque fermarci qui – ribadisce sempre il presidente di Fira – ma continuare con altre iniziative di stimolo all’economia sostenibile che sono al momento in fase di studio”. L’elevato livello di competitività raggiunto dalle aziende della green economy emerge anche da un’indagine di Uniocamere Abruzzo: al traguardo dell’export, come ricorda sempre Micucci, sono arrivate nel 2010 il 35% delle aziende green contro il 19% delle imprese convenzionali. Stesso discorso per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi che coinvolge il 38% delle imprese verdi contro il 18% di quelle non green. Anche le assunzioni, soprattutto di personale altamente qualificato, sono risultate più numerose tra le imprese della green economy (il 29% contro il 19%). Su un altro versante la Finanziaria Abruzzese sta attivando interventi per l’innovazione di prodotto e di processo e lo start up di imprese di tutti i settori. “Stiamo per varare – spiega il presidente di Fira – un nuovo fondo di rotazione da circa 9 milioni di euro dedicato ai giovani che hanno buone idee e vogliono fare impresa. La Regione Abruzzo ha deciso di scommettere sullo sviluppo delle nuove imprese anche in tempo di crisi. Parteciperemo al capitale sociale delle start up in misura non superiore al 45%, accompagnandole per tre anni attraverso un’azione di tutoraggio. Quando le imprese saranno in grado di camminare con le proprie gambe, torneranno in possesso delle loro quote”. Le risorse a disposizione provengono dal Piano Operativo Regionale Fondo europeo di sviluppo regionale (Por –Fesr) dell’Abruzzo per il 20072013 e saranno utilizzate per finanziare programmi di ricerca e innovazione, ricerca applicata e start-up di attività e processi innovativi, ambientali e di efficienza energetica. Il sostegno è destinato a investimenti sostenuti sia nelle primissime fasi di sperimentazione dell’idea di impresa, sia per l’avvio dell’attività e infine anche per la crescita ed espansione delle società già esistenti. Eventi Lunedì 14 maggio 2012 Focus Abruzzo & Molise sognare armonia eleganza prestigio fashiona sussurrare coccolare accarezzare scaldare essenz Più sicurezza ai tuoi risparmi. A Montesilvano, Libra risveglia i sensi illumin andoti con il profumo del ma re. Un’architettura all’ava nguardia e sensibile abbraccia confort e stile, relax e dinamism o. Una nuova concezion e dell’abitare tra isole di verde e shopping rilassante . 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