ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
I.T. C. – I.P.S.A.A. – I.P.S.S.A.R.
Cod. Mecc. KRIS006004
Tel 0962/773382 – Fax 0962/1870500
e-mail: [email protected]
Codice Fiscale 91021330799
Via Giovanni XXIII - 88842 C U T R O
1
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INDICE
PREMESSA ................................................................................... PAG.5
STORIA ......................................................................................... PAG.9
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA .............................................. PAG.10
FUNZIONI STRUMENTALI .......................................................... PAG.10
COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE ............................. PAG.13
COMMISSIONI E ALTRI INCARICHI ........................................... PAG.16
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO ......................................... PAG.18
ORIENTAMENTO ........................................................................ PAG.20
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA ........................ PAG.22
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO .............................................. PAG.24
OFFERTA FORMATIVA .............................................................. PAG.25
VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI STUDENTI ........................ PAG.25
AREA H ........................................................................................... PAG.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO, GLI ENTI, LE ISTITUZIONI E LE FAMIGLIE PAG.
IEFP................................................................................................. PAG.
ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE....................................... PAG.
ESAMI DI STATO ............................................................................ PAG.
PROGETTI ...................................................................................... PAG.
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE ........................................... PAG.
OFFERTA FORMATIVA .................................................................. PAG.
DISCIPLINE E DOCENTI................................................................. PAG.
RISORSE UMANE E MATERIALI ................................................... PAG.
CORSI SERALI ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE................... PAG.
ISTITUTO PROFESSIONALE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTEPAG.
OFFERTA FORMATIVA E OBIETTIVI ............................................. PAG.
RISORSE UMANE E MATERIALI .................................................... PAG.
CORSO SERALE IPSAA ................................................................. PAG.
ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO E PER LA RISTORAZIONE
RISORSE UMANE ........................................................................... PAG.
CICLO DI STUDI.............................................................................. PAG.
NUOVI PROFILI PROFESSIONALI ................................................. PAG.
OFFERTA FORMATIVA .................................................................. PAG.
3
PAG.
CORSI SERALI IPSSAR .................................................................. PAG.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO e allegati……………………………..PAG.
4
INDIRIZZI E NUMERI UTILI
Sito Scuola: www.polodicutro.it
Indirizzo e-mail: [email protected]
Telefono Dirigenza: 0962-779001
Telefono Ufficio Segreteria: 0962-773382 / 0962-775892
DSGA: Antonio Mannarino
Apertura al pubblico:
Lunedì
dalle 8.00 alle 9.30
Martedì
dalle 8.00 alle 9.30
Mercoledì
dalle 8.00 alle 9.30
Giovedì
dalle 8.00 alle 9.30 e dalle 15.00 alle 17.00
Venerdì
dalle 8.00 alle 9.30
Sabato
dalle 8.00 alle 9.30
(durante le vacanze gli uffici sono aperti soltanto di mattina)
Fax: 0962-1870500
Personale Amministrativo
NOME E COGNOME
RUOLO
VONA Francesco
Ass. Amministrativo
DE COLA Carmela
Ass. Amministrativo
ESPOSITO Caterina
Ass. Amministrativo
FRAGOMENI Stella
Ass. Amministrativo
IERARDI Rosanna
Ass. Amministrativo
LAMBERTI Carmelina
Ass. Amministrativo
SARCONE Lina
Ass. Amministrativo
SQUILLACE Giovanna
Ass. Amministrativo
Indirizzi Sedi:
ITC - via Giovanni XXIII - 88842 Cutro (Kr)
Tel. 0962-773382
IPAA - Contrada Scarazze - 88842 Cutro (Kr)
Tel. e Fax 0962/774600
IPSSAR - Loc. Volandrino, Le Castella – 88841 Isola Capo Rizzuto (Kr)
Tel. e Fax: 0962-795439
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PREMESSA
Il presente documento si articola in una parte generale relativa ai tre Istituti e in una parte specifica
differenziata per i tre curricoli formativi attuati.
Il Piano di Offerta Formativa nasce dal bisogno di definire le linee programmatiche generali del servizio
offerto dal nostro Istituto, sulle quali si fonda l'impegno educativo - didattico della comunità scolastica in
prospettiva europea.
Il POF è, quindi, il documento di:
Mediazione tra le indicazioni europee e nazionali, le risorse della scuola e la realtà locale.
Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del
sistema scolastico.
Progettazione di attività curricolari ed extra - curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed
arricchire l'offerta formativa aprendo la comunità scolastica al territorio ed agli enti locali,
nazionali ed europei.
Identità dell’istituto che definisce il quadro delle scelte e delle finalità di politica scolastica.
Riferimento che regola la vita interna dell'istituto ed organizza le proprie risorse umane ,
attrezzature e spazi.
Impegno di cui l'istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell'utenza e del territorio.
In concreto, il nostro POF rappresenta la risposta organica ed istituzionale ai bisogni formativi ed alle
esigenze di diritto allo studio dell'utenza scolastica, che si traduce nella programmazione curricolare
didattica e nel piano annuale delle attività.
Il POF è un documento agile, non statico, che viene elaborato annualmente, ma che può essere rivisto
ed aggiornato, ogni qualvolta risulti necessario.
Il Piano dell’Offerta Formativa della nostra scuola sviluppa i suoi orizzonti conoscitivi confrontandosi
con l’Europa attraverso iniziative mirate all’arricchimento dell’identità culturale e professionale degli
studenti e dei docenti in una prospettiva europeistica, e contribuisce al processo integrativo delle
culture avviato già da tempo.
Il nostro POF ha una documentazione europea.
Gli obiettivi del POF a dimensione europea sono dunque:
Capacità della scuola di essere nodo territoriale tra il mondo del lavoro, le esigenze del mercato
e la formazione professionale.
Valorizzazione capitale intellettuale.
Frequenza delle attività di scambio e delle occasioni di incontro con realtà Europee.
Uso delle lingue veicolari o CLIL.
Tirocini e stage nazionali ed internazionali per studenti e docenti.
6
Attività volte alla riduzione della dispersione.
Acquisizione di metodologie o strategie ad ampio raggio.
Acquisizione di una consapevolezza europea.
La scuola europea si propone come centro di ricerca, per migliorare la qualità dell’istruzione, ampliare
le didattiche e gli stili di apprendimento confrontandosi con altre realtà europee. Pertanto, l’integrazione
tra i diversi modelli culturali deve avvenire su: Identità, Differenze, Integrazione, Competenze. A tale
scopo partecipiamo ai Piani Nazionali di formazione e aggiornamento del personale (Poseidon,
Tecnologie didattiche) come scuola presidio per i corsi previsti dal PON Scuola e finanziati dai Fondi
Strutturali Europei. L’impegno è soprattutto rivolto all’innovazione delle metodologie didattiche: forte
integrazione tra i vari saperi disciplinari, loro finalizzazione all’acquisizione di competenze chiave,
valutazione e certificazione dei saperi in base ai parametri europei. Pertanto, i programmi Lifelong
Learning Programme appaiono più che mai inseriti nella dinamicità progettuale della scuola per
confrontarsi sulle diversità dei sistemi educativi al cui interno deve prevalere la positività delle proposte
metodologiche e delle innovazioni tecnologiche, e contribuiscono a mettere al centro gli obiettivi di
Lisbona e al loro raggiungimento.
Da qui la necessità di essere precisi nel far conoscere ciò che la scuola vuole proporre per migliorare
il servizio scolastico e per offrire agli alunni, alle famiglie e al territorio risposte ai bisogni di
formazione. Qualunque azione intrapresa sarà legata al principio che l’alunno è al centro della scuola
e come tale deve essere sostenuto, informato, coinvolto nel processo di formazione e maturazione.
Intorno all’alunno, quindi, si muove tutta l’organizzazione scolastica così composta:
il Consiglio di Classe, che porta avanti – con il contributo dei docenti, dei genitori e degli stessi
studenti – il lavoro didattico e formativo.
Il Collegio dei Docenti che, sulla base dei criteri deliberati dal consiglio d’Istituto, dà un’impostazione
complessiva alla programmazione: nella proposta didattica educativa include i curricoli ufficiali (ma
anche gli interventi finalizzati al recupero e al sostegno), le attività d’orientamento in entrata e in
uscita, i criteri e i termini della programmazione e della valutazione. Sono articolazioni del Collegio,
oltre che i consigli di classe, anche i dipartimenti disciplinari e le varie commissioni che hanno il
compito – i primi – di attuare la linea di programmazione elaborata dal Collegio, coordinandola con
l’attività del Consiglio di Classe; - le seconde – di realizzare concretamente le iniziative progettuali
contenute nel POF.
Altre risorse professionali, chiamate ad attuare ambiti specifici del POF, sono i docenti incaricati di
funzione strumentale, con compiti di coordinamento delle varie iniziative perché queste abbiano
organicità e coerenza.
A sostegno dell’azione didattica e formativa, e in unità di intenti con essa, si muove l’intera
organizzazione amministrativa, dal Direttore dei Servizi Generali, coadiuvato da specifiche funzioni
aggiuntive, agli assistenti amministrativi e tecnici, ai collaboratori scolastici.
7
La scuola, dunque, ha la massima attenzione per l’alunno, per il quale mette a disposizione risorse
professionali, strumentali e finanziarie, allo scopo di offrirgli tutte le opportunità di crescita umana,
sociale e culturale. È per questo che essa instaura rapporti di collaborazione con la realtà del territorio
circostante - altre scuole, università, agenzie formative, aziende, enti locali, banche, enti no profit sempre con l’intento di percepirne i bisogni di formazione e cercare di darvi risposta.
Siamo certi che, in questo modo, il cittadino che andiamo a formare, nel momento in cui lascerà la
scuola, avrà meno difficoltà ad inserirsi in un contesto che fa molto affidamento sui valori e sulle
competenze.
La formazione alla cittadinanza attiva, basandosi sulla cultura della partecipazione e della flessibilità,
è indispensabile ed efficace per la costruzione del tessuto sociale di una comunità in grado di dare
risposte significative ad una realtà in continua evoluzione, nonché per l’inserimento nel campo del
lavoro. In quest’ottica il POF definisce, soprattutto, le opportunità educative che consentono agli
allievi di:
•
Conoscersi per conoscere
•
Sviluppare il senso della responsabilità personale
•
Comprendere meglio le relazioni interpersonali
•
Acquisire una più sensibile coscienza delle potenzialità del territorio
•
Apprendere l’impiego di attività pratiche, che consentono di porre le basi per un futuro inserimento
nel mondo del lavoro
•
Acquisire capacità progettuali, organizzative e valutative
•
Recupero della dispersione scolastica ed il recupero sociale in zone ad alto tasso di criminalità
organizzata
Riguardo a quest’ultimo punto, la scuola si attiva con progetti finalizzati alla prevenzione e all’ educazione
alla legalità indispensabili in un territorio come il nostro.
La Dirigente
Prof.ssa Maria Pia Ferrante
8
STORIA
L’Istituto d’Istruzione Superiore Statale (IISS) Polo Tecnico – Professionale di Cutro è nato nell’a.s.
2000/2001 dall’accorpamento dell’Istituto Tecnico Commerciale (ITC) di Cutro, istituito nel 1991
come sede staccata dell’I.T.C. “Lucifero” di Crotone , dell’Istituto Professionale Agrario –
Ambientale (IPSAA) di Cutro, nato nel 1960 come sede coordinata di Catanzaro, accorpato
all’IPSIA di Crotone nel 1997, e dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della
Ristorazione di Le Castella, istituito nell’a.s. 1997/98 come 4° indirizzo dell’ I.P.S.S.C.T. “Sandro
Pertini”.
CONTESTO
Il comprensorio, nel quale è ubicato il POLO, è ben delimitato dai fiumi Neto e Tacina, ed ha uno
dei tratti più belli della costa Ionica.
Cutro, grosso centro agricolo e commerciale, è in fase di ulteriore sviluppo da quando è stata
creata la zona industriale.
Isola – Le Castella, dotata di un efficiente porticciolo turistico – peschereccio, è divenuto un
importante polo turistico a carattere internazionale, con l’istituzione della Riserva Marina, delimitata
dal promontorio di Capo Colonna e dal promontorio di Punta delle Castella, per la lunghezza di
oltre 30 Km di costa.
Il contesto socio-economico è diversificato: la composizione delle famiglie è varia, con prevalenza
del ceto medio-basso.
I settori trainanti dell’economia sono: agricoltura, turismo, pesca, industria e commercio.
9
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Il Dirigente scolastico, prof.ssa Maria Pia Ferrante, assicura la gestione unitaria delle tre istituzioni
scolastiche e la finalizza all’obiettivo delle qualità dei processi formativi. Per lo svolgimento delle funzioni
organizzative e gestionali, il Dirigente scolastico si avvale della collaborazione di alcuni docenti per
l’anno scolastico in corso: Staine Salvatore Collaboratore con funzione di Vicario Piscitelli Teresa
Collaboratore con funzione di responsabile di Plesso Verzina Nicola e Miano Salvatore (Responsabili
I.P.S.A.A. ed annessa azienda agraria), Ferraro Maria (Coordinatrice I.T.C.),
, Viviana Calvo
(Coordinatrice Serale I.T.C.), Lia Armando (Coordinatore Serale I.P.S.A.A.), Procopio Francesca
(Coordinatore Serale I.P.S.S.A.R.).
Il modello organizzativo di riferimento è quello a struttura reticolare e a responsabilità diffusa
Tale modello organizzativo, mediante lo strumento della delega e l’articolazione del personale, docente
e non, per settori d’attività e centri di responsabilità, consente di:.
- favorire la partecipazione nell’assunzione delle decisioni;
- attivare un processo di semplificazione nelle procedure;
10
- migliorare la qualità dei servizi e la produttività dell’intera organizzazione.
FUNZIONI STRUMENTALI
AMBITO
AREA 1
Formulazione e
Gestione del
Piano dell’Offerta
Formativa
AREA 2
Sostegno al
lavoro dei docenti
ATTIVITA’
• Revisione del POF in versione integrale e sintetica
• Realizzazione “libretto dello studente”
• Raccolta della documentazione interna ed esterna e cura
della pubblicizzazione
• Raccolta progetti e tabulazione per aree di interesse
• Predisposizioni di modalità di verifica – correzione –
integrazione nelle scelte del Piano dell’ Istituto
• Predisposizione di strumenti di lavoro per la valutazione
delle attività previste nel Piano e tabulazione delle stesse
• Predisposizione di strumenti per la valutazione dell’ Istituto
• Analisi delle risorse umane, materiali presenti nell’Istituto
• Interazione continua con le altre funzioni strumentali,
coordinatori di classe/dipartimenti ufficio di presidenza,
segreteria
• Predisposizione delle comunicazioni per il personale
interno e per gli alunni, inerenti l’organizzazione e la
realizzazione delle attività
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
AREA 3
Interventi e servizi
per studenti e
famiglie
•
•
•
•
•
•
•
•
DOCENTE
LE PERA
Francesca
Individuazione, predisposizione per dei bisogni formativi
dei docenti
Predisposizione e elaborazione mappa dei bisogni
Mappatura dei soggetti, sul territorio, per aggiornamento e
formazione
Coordinamento dei coordinatori di classe per azioni di
accoglienza-accompagnamento
Supervisione e coordinamento della commissione H
Elaborazione di strumenti di indagine per far emergere le
competenze dei docenti
Raccolta e organizzazione dei materiali didattici prodotti
Cura e interazione continua con i coordinatori di classe
per la tempestività nelle operazioni durante consigli di
classe/scrutini etc.
Interazione continua con le altre funzioni strumentali,
coordinatori di classe/dipartimenti ufficio di presidenza,
segreteria
Predisposizione delle comunicazioni per il personale
interno e per gli alunni, inerenti l’organizzazione e la
realizzazione delle attività
MOSCATO
Giovanna
Predisposizione di strumenti per mappare i bisogni degli
allievi
Aggiornamento e monitoraggio di situazioni di disagio
Consulenza e preparazione attività di orientamento per
allievi e genitori
Predisposizione “Libretto dello Studente”
Coordinamento attività di continuità con le scuole medie
Tabulazioni dati nelle verifiche in ingresso, itinere e finali
(autovalutazione dell’Istituzione)
Cura e coordinamento delle attività compensazione,
integrazione, recupero (analisi di dispersione e/o
abbandono)
Coordinamento rapporti scuola – famiglia
PAVONE
Maria
11
•
•
AREA 4
Collaborazione
con enti ed
Istituzioni
extrascolastiche
AREA 5
Responsabile
della
Informatizzazione
e della
Comunicazione
Multimediale
AREA 6
Comunicazione,
informazione e
Marketing
•
•
•
•
•
•
•
•
•
AREA 7
Organizzazione e
realizzazione
eventi
enogastronomici
e gestione dello
stoccaggio delle
merci
•
•
•
•
•
•
•
AREA 8
Stage/alternanza
scuola lavoro
•
•
•
•
•
•
•
Coordinamento consigli di classe per l’organizzazione di
viaggi d’istruzione/visite guidate
Predisposizione delle comunicazioni per il personale
interno e per gli alunni, inerenti l’organizzazione e la
realizzazione delle attività
Coordinamento rapporti con Istituzioni, Enti, Agenzie e
Imprese
Comunicazione con la Regione Calabria, la Provincia di
Crotone le imprese e con i Comuni di Cutro e Isola Capo
Rizzuto per la gestione delle emergenze quotidiane
BARBERIO
Antonio
Potenziamento e aggiornamento del sito WEB con
inserimento costante delle comunicazioni emanate dallo
Ufficio di Presidenza e delle più significative attività
didattiche
Attività di supporto e collegamento con i docenti egli ATA
per l’applicazione delle nuove tecnologie alla didattica
Creazione di brochure e CD multimediali per la
promozione della mission della scuola
Predisposizione delle comunicazioni per il personale
interno e per gli alunni, inerenti l’organizzazione e la
realizzazione delle attività
STAINE
Salvatore
Contatti con i Mass-Media, Stampa e Organizzazioni
Scolastiche
Organizzazione di eventi mirati a far conoscere al
territorio l’offerta formativa dell’IISS Polo di Cutro
•
Predisposizione delle comunicazioni per il personale
interno e per gli alunni, inerenti l’organizzazione e la
realizzazione delle attività
ZURLO
Francesco
Coordinamento nell’Organizzazione e nella Gestione del
magazzino IPSSAR
Supervisione del Bando di Gara per approvvigionamento
beni alimentari e bevande
Cura dell’ efficienza tecnico-logistica del magazzino
Predisposizione dei lotti interni di merci necessarie alle
lezioni di laboratorio e relativa consegna ai Docenti e agli
Assistenti di Laboratorio
Responsabile dell’organizzazione e gestione degli eventi
enogastronomici in collaborazione con l’area 6
Coordinatore dei responsabili dei laboratori di Indirizzo
Predisposizione delle comunicazioni per il personale
interno e per gli alunni, inerenti l’organizzazione e la
realizzazione delle attività
Strutturazione ed elaborazione di materiali per la
rilevazione dei bisogni formativi
Predisposizione e gestione del sistema documentale;
Account impresa
Gestione delle relazioni con gli stakeholder (ispettore del
lavoro, centro per l’impiego, servizi provinciali del lavoro)
Account allievi
Avvio gestione e certificazione delle competenze
Coordinamento di tutte le attività legate all’alternanza
scuola/lavoro
Predisposizione delle comunicazioni per il personale
interno e per gli alunni, inerenti l’organizzazione e la
realizzazione delle attività
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MERCURIO
Maurizio
SCHERI
Raffaele
COORDINATORI dei CONSIGLI di CLASSE
L´incarico di coordinatore del Consiglio di classe comporta:
•
Essere punto di riferimento per gli studenti e i colleghi della classe, in particolare per i
docenti che insegnano per la prima volta in Istituto
•
Presentare agli organi collegiali e al dirigente scolastico problemi e proposte inerenti alla
classe
In particolare il coordinatore :
•
Redige i verbali (può delegare un membro del Consiglio di classe)
•
Riporta sullo schema mensile predisposto assenze e ritardi degli allievi
•
Vigila sulle assenze degli allievi e mantiene i contatti con le famiglie
•
Informa gli allievi sulla programmazione annuale del consiglio di classe
•
Cura che la programmazione venga redatta con criteri di omogeneità da parte di ciascun
docente, su un modulo generale con le stesse voci e le stesse caratteristiche
•
Raccoglie le programmazioni delle singole discipline, le relazioni di fine anno, i programmi
effettivamente svolti
•
Riferisce al dirigente scolastico su eventuali comportamenti scorretti degli alunni
•
Propone interventi e strategie ritenute opportune per affrontare i problemi dell’insuccesso
scolastico, dell´abbandono e della dispersione
•
Propone percorsi e attività di potenziamento e di eccellenza per gli studenti meritevoli
•
Raccoglie da tutti i docenti componenti il Consiglio di Classe le proposte di valutazione
quadrimestrali 6 giorni prima della seduta e le consegna al Dirigente
13
Coordinatori di Classe
IPSSAR ANTIMERIDIANO
Classe
1A
2A
3A
4A
5A
1B
2B
3B
4B
5B
1C
2C
3C
4C
5C
1D
4D
1E
Docente
T. MOLLICA
T. PISCITELLI
T. MOLLICA
T. MOLLICA
T. PISCITELLI
G. MOSCATO
F. LE PERA
G. MOSCATO
A. MANCUSO
C. DE LUCA
F. LE PERA
F. LE PERA
A. MANCUSO
G. ERCOLE
G. ERCOLE
D. LAMBERTI
G. MOSCATO
D. LAMBERTI
Materia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Economia Aziendale
Economia Aziendale
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Economia Aziendale
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
IPSSAR SERALE
Classe
1A
2A
3A
4A
5A
3B
4B
3C
3D
Docente
G. BOVA
R. USSIA
C. SESTITO
G. TINDARO
T. PELLIZZI
G. MACRILLO’
M. DE LORENZO
D. CACIA
A. CACIA
Materia
Tedesco
Laboratorio cucina
Italiano/Storia
Economia Aziendale
Italiano/Storia
Laboratorio cucina
Comunicazione
Laboratorio Sala Bar
Laboratorio di ricevimento
ITC ANTIMERIDIANO
Classe
1°
2°
3°
4°
5°
Docente
M. FERRARO
M. FERRARO
A. FABIANI
A. FABIANI
N. SENATORE
Materia
Italiano/Storia
Italiano/Storia
Economia Aziendale
Economia Aziendale
Italiano/Storia
ITC SERALE
Classe
1°
2°
3°
4°
5°
3B
Docente
I. LE PERA
P. PARRILLA
G. MANFREDI
A. PANUCCI
TOLOMEO
A. SESTITO
Materia
Matematica
Italiano/Storia
Economia Aziendale
Economia Aziendale
Economia Aziendale
Geografia
14
5B
F. ZURLO
Diritto
IPSAA ANTIMERIDIANO
Classe
1°
2°
3°
5°
1B
Docente
M. CALABRETTA
N. VERZINA
N. VERZINA
V. D. ROTA
M. CALABRETTA
Materia
Italiano/Storia
Scienze Agrarie
Scienze Agrarie
Scienze Agrarie
Italiano/Storia
IPSAA SERALE
Classe
1°
2°
3°
4°
5°
Docente
E. ANGOTTI
M. ROVELLA
M. SCERRA
F. FABBIANI
F. FABBIANI
Materia
Scienze
Italiano/Storia
Inglese
Matematica
Matematica
15
COMMISSIONI e ALTRI INCARICHI
COMISSIONE/
COMITATO
ATTIVITA’
DOCENTI
Garanzia
Il Comitato di Garanzia deve dirimere i conflitti che insorgano
all´interno della scuola in merito all´applicazione dello statuto
degli Studenti e delle Studentesse e del presente
regolamento di disciplina
Effettivi:
Ferraro, Gerace
Orario
Formulazione orario delle lezioni ed assegnazione delle classi
ai docenti
ITC: Staine
ITC serale: Staine
IPSSAR: Staine
IPSSAR serale:
Procopio
IPSAA: Miano
IPSAA serale: Lia
Legalita’
Programmazione, organizzazione e gestione di percorsi
formativi tesi a diffondere la cultura dei valori civili
Coordinatore:
Zurlo
Settore H
•
•
•
•
Acquisti e
Collaudi
•
•
•
•
•
•
•
Elettorale
•
•
•
•
•
Organizzazione orario e distribuzione compiti
Analisi delle problematiche emerse nei consigli di
classe e proposte per una migliore integrazione degli
studenti
Coordinamento delle attività in raccordo tra i consigli
di classe e il gruppo dei docenti di sostegno
Raccordo tra scuola e territorio per attività e
iniziative
Coordinatore:
Lucente
Componenti: tutti i
docenti di
sostegno
Esprimere pareri facoltativi in materia contrattuale a
richiesta del Dirigente e del Consiglio d’Istituto
Svolgere indagini di mercato al fine di fornire ogni
utile elemento di valutazione sulla congruità dei
prezzi e dei costi dei beni e servizi al Dirigente
scolastico e al Consiglio d’Istituto in sede di
elaborazione del programma annuale in relazione
alle singole attività contrattuali
Predisporre le prescrizioni tecniche, capitolati, bandi
di gara
Predisporre le richieste di preventivo
Aprire le offerte, esaminare la documentazione e
accertarne la regolarità
Stabilire i coefficienti di valutazione tecnica da
attribuire agli elementi di qualità nelle gare da
aggiudicare
con
il
criterio
dell’offerta
economicamente più conveniente
Coordinatore:
Dirigente
Componenti:
Mannarino,
docenti area di
competenza
Valutare gli elementi che caratterizzano i beni sulla
scorta di coefficienti di valutazione stabiliti
Verifica la regolarità delle liste elettorali
Cura l’affissione all’albo dei risultati
Si occupa della formazione e dell’aggiornamento
degli elenchi degli elettori
Si esprime in merito a ricorsi contro l’eventuale
erronea compilazione degli elenchi
Designa i componenti dei seggi elettorali, nominati
dal Dirigente Scolastico
16
Coordinatore:
De Luca
Ferraro
•
•
•
•
•
•
Valutazione
servizio
docenti neoassunti
Riassume i voti e proclama gli eletti
Si esprime in merito a ricorsi contro i risultati delle
elezioni
Cura la stesura dei verbali
Predispone il materiale elettorale necessario per le
elezioni
Controlla la regolarità delle operazioni di scrutinio
Si occupa della stesura delle circolari interne in
merito
Tutoraggio e valutazione del servizio dei docenti immessi in
ruolo nel corrente anno scolastico
Effettivi:
Pisctitelli,
Pavone, Staine,
Gerace
Supplenti:
Rito, Moscato
Ambiente e
Salute
Commissione
Riordino
•
•
Promuovere l’educazione ambientale e alimentare
Progettare interventi nell’ambito bello “star bene a
scuola” finalizzati all’educazione sessuale,
alimentare, sanitaria, psicoaffettiva
•
Studiare le Linee Guida relative al passaggio al
nuovo ordinamento degli Istituti Tecnici (DPR n°
88/2010) e Professionali (DPR n° 87/2010)
relativamente al 2° biennio e al 5° anno
Relazionare circa le stesse
Gaetano,
Moscato
Individuare i possibili pericoli di contaminazione e
sviluppo di focolai infettivi legati alla preparazione
degli alimenti
Identificare i possibili punti critici di controllo durante
le fasi dell’attività produttiva
Coordinare le attività procedurali
Mercurio,
Marinaro
•
HCCP
•
•
•
CTS
Il CTS ha funzioni: Consultive nei processi decisionali
finalizzati all’elaborazione del POF con particolare attenzione
alle aree di indirizzo ed alla progettazione degli spazi di
autonomia e flessibilità, di raccordo tra la finalità educativa
della scuola, le esigenze del territorio e le reali figure richieste
dal mondo del lavoro e dell’università. In tale operato il CTS
contribuisce alla realizzazione delle esperienze di alternanza
Scuola-Lavoro, di Stages aziendali per studenti e docenti.
17
Angotti
Scheri, Barberio,
Staine, Mercurio,
Lia
GRUPPO PROGETTAZIONE
DOCENTI
Saranno coinvolti docenti di varie
discipline in base alle aree di propria
competenza
RESPONSABILI LABORATORI
e AREE
DOCENTI
LABORATORI INFORMATICA,
LINGUISTICO E RICEVIMENTO
IPSSAR
BIBLIOTECA
LABORATORIO CHIMICA- SERRA TRASFORMAZIONE IPSAA
LABORATORI CUCINA IPSSAR
LABORATORIO SALA BAR IPSSAR
COMENIUS, PROGETTI EUROPEI
AZIENDA AGRARIA
POLITICHE AGRARIE COMUNITARIE
A. Cacia
F.Gerace (IPSSAR), M.Ferraro (ITC)
A. Lia
F. Marinaro
M. Mercurio
M. Pavone
N. Verzina
A. Lia
COORDINATORI di DIPARTIMENTO
I DIPARTIMENTI sono articolazioni permanenti per aree disciplinari, istituiti dal Collegio dei
docenti nell’esercizio dei propri poteri di auto–organizzazione.
Sono coordinati da un docente di ruolo nominato dal Dirigente Scolastico su proposta dei docenti
ed hanno il compito di:
Decidere la programmazione didattica annuale per aree disciplinari, gli obiettivi delle
discipline per ogni classe, i contenuti comuni, la fusione di classi, i passaggi di alunni
ripetenti: ciò per rendere omogenee le decisioni finali dei consigli di classe nella valutazione
degli alunni
Decidere criteri di valutazione e di verifica omogenei, compresa la scala dei voti da 1 a 10
Proporre le attività didattiche non curriculari attinenti la propria area disciplinare e quelle
integrative
Coordinare l’adozione dei libri di testo e le proposte di acquisto dei sussidi didattici
Predisporre specifiche modalità e materiali di recupero e sostegno anche con l’utilizzo delle
ore risultanti dalla riduzione dell’unità oraria
Predisporre specifiche modalità e materiali per lo svolgimento didattico dell’attività nei
laboratori
Predisporre correttivi e adeguamenti della didattica a specificità emerse lungo i percorsi
formativi
Ricercare raccordi interdisciplinari e confronti con altri dipartimenti
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Formulare proposte agli Organi Collegiali in ordine all’aggiornamento del POF, della Carta
dei Servizi e del regolamento interno
DIPARTIMENTO
COORDINATORI
EDUCAZIONE FISICA
G. LUPIA
RELIGIONE
M. MIGLIARESE
SOSTEGNO
V. LUCENTE
SC. ALIM., NATUR., DELLA TERRA, GEOGRAFIA, F. GERACE
BIOLOGIA, PRINCIPI DI CHIMICA
MATEMATICA, INFORMATICA, FISICA
S. MIANO
ESERCITAZIONI PRATICA CUCINA
F. MARINARO
ESERCITAZIONI PRATICA SALA/ BAR
M. MERCURIO
ESERCITAZIONI PRATICA RIICEVIMENTO
DISCIPLINE
ECONOMICHE
SCIENZA DELLE FINANZE
AZIENDALI,
G.TORCHIA
DISCIPLINE GIURIDICHE, LEGISLAZIONE,
ECONOMIA POLITICA
G. TORCHIA
PRINCIPI DI AGRICOLTURA E TECNICHE
DELLE PRODUZIONI,
ECOLOGIA AGRARIA E TUTELA
AMBIENTALE,
GENIO RURALE,
ECONOMIA DELLE AZIENDE AGRARIE
TECNOLOGIE CHIMICO AGRARIE ED
AMBIENTALI
TECNICHE DELLE PRODUZIONI
ESERCITAZIONE DI ECOLOGIA AGRARIA
ELEMENTI DI DISEGNO PROFESSIONALE
FISICA E LABORATORIO
PRINCIPI DI CHIMICA E PEDAGOGIA
N. VERZINA
MATERIE LETTERARIE, STORIA DELL’ARTE,
TECNICA DELLA COMUNICAZIONE
LINGUE STRANIERE: INGLESE, FRANCESE;
TEDESCO
E. GAETANO
19
ORIENTAMENTO
L’orientamento è un lungo processo formativo attraverso il quale i giovani maturano le capacità di
scegliere il proprio futuro e per favorire:
1)
la formazione di base
2)
la scelta degli indirizzi scolastici
3)
l’orientamento professionale.
Con il nuovo obbligo scolastico il primo anno della scuola secondaria è considerato a forte valenza
orientativa poiché è consentito agli allievi, qualora la scelta fatta dovesse risultare inadeguata,
cambiare indirizzo o tipo di scuola.
L’istituto cura attività di orientamento in ingresso ed in uscita anche per gli alunni che intendano
passare ad altre Scuole o nella formazione professionale.
L’orientamento di base si realizza soprattutto al momento dell’accoglienza che costituisce la prima
fase operativa in cui gli alunni delle prime classi vengono coinvolti e guidati ad una relazione
dinamica con la dimensione istituzionale della scuola.
Accoglienza
L’accoglienza costituisce il primo momento operativo in cui vengono coinvolti i nuovi alunni che in
tale occasione possono essere guidati ad una prima dinamica relazionale con la dimensione
istituzionale della scuola.
Una strategia didattica non definitiva che non faciliti l’inserimento del soggetto in formazione
nell’ambiente scolastico non permetterà un percorso di formazione adeguato e, di conseguenza,
determinerà rischi di abbandono o di selezione da parte degli insegnanti. Da ciò la necessità di
programmare razionalmente l’accoglienza attraverso varie fasi strutturate in modo da poter
intervenire in ogni momento per correggere gli errori, per riprogrammare gli interventi e, se
necessario, aggiungere ulteriori fasi.
È ovvio che i soggetti destinatari dell’intervento sono gli alunni delle prime classi.
L’accoglienza deve costituire un percorso articolato in modo da orientare gli alunni delle prime
classi alla conoscenza dell’ambiente scolastico dal punto di vista fisico-spaziale, storico ed
organizzativo, per cogliere la propria scuola come un sistema che contiene in se queste
componenti e che deve essere percepito nel suo insieme. In questa fase sono coinvolti tutti i
docenti delle classi prime. Sarà effettuata una valutazione diagnostica attraverso la
somministrazione di un:
•
Test per la conoscenza dell’allievo
•
Prova trasversale d’ingresso
•
Test d’ingresso disciplinare.
20
Al termine di questo percorso gli alunni dovranno aver maturato una sufficiente conoscenza
dell’ambiente atta a facilitare la formazione di una rete di relazione con la scuola, necessaria a
definire una loro positiva capacità di rapportarsi con l’istituzione.
In particolare:
•
Conoscere le offerte formative per essere protagonisti di un personale progetto di vita
•
Individuare elementi di continuità tra i due gradi di scuola secondaria
•
Conoscere le peculiarità dei tre Istituti del Polo attraverso la visione di filmati
•
Prospettare ai nuovi allievi le opportunità occupazionali offerte dai diversi settori
considerando la vocazione turistica del nostro territorio
•
Presentare il POF
•
Favorire la comunicazione ed i rapporti scuola-famiglia
•
Conoscere il comune in cui è ubicato l’istituto al fine di favorire la conoscenza del territorio,
ad alta vocazione turistica, prospettando eventuali possibilità di lavoro
•
Visita dell’istituto e dei laboratori dei tre indirizzi di qualifica
•
Visita guidata del comune in cui è ubicato l’istituto
•
Presentazione di progetti e figure di riferimento della scuola
•
Esposizione del regolamento d’istituto e della struttura dell’orario scolastico
•
Presentazione, da parte dei docenti, della propria disciplina in rapporto agli obiettivi di
apprendimento, ai criteri di valutazione ed agli interventi a sostegno dell’apprendimento
•
Presentazione di se stessi (docenti ed alunni) agli altri componenti il gruppo classe.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA
L’identità del nostro Istituto è connotata dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la
cultura tecnico/professionale
che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze
necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento.
Il riordino degli Istituti Professionali e Tecnici ha reso necessaria, per le classi prime e seconde, la
programmazione per competenze nell'ambito dei quattro assi culturali che caratterizzano l’obbligo
dell’istruzione: Linguistico, Matematico, Tecnico-Scientifico, Storico-Sociale. Questi costituiscono il
“tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze
chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere
competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa.
Il Consiglio di Classe all’inizio dell’anno scolastico, nel formulare la programmazione educativa e
didattica parte da un’accurata analisi della situazione della classe.
21
Sulla base delle scelte dei singoli docenti, il Consiglio elabora un quadro di riferimento per la
determinazione degli obiettivi comuni delle diverse discipline, delle varie metodologie, dei contenuti, dei
modi e dei tempi in cui devono essere realizzate le verifiche e dei criteri generali di valutazione.
Durante le periodiche riunioni, il Consiglio di classe verifica l’attuazione della programmazione e apporta
le eventuali modifiche.
Obiettivi Generali
Sviluppo della personalità dello studente
Rispetto delle persone e delle cose
Formazione del cittadino e lavoratore, consapevole dei propri diritti e doveri, educato alla
diversità ed alla tolleranza
Incrementare le abilità linguistiche, creative, logiche, motorie e tecnico-pratiche
Stimolare la capacità di osservare e di interrogarsi sulla realtà, porsi problemi e prospettare
soluzioni, esprimendo valutazioni
Utilizzare strumenti e tecnologie relative all’ambito professionale
Utilizzare con pertinenza terminologie e procedimenti appartenenti a linguaggi specifici
Formare giovani professionalmente dotati e culturalmente qualificati, competitivi, flessibili, pronti
a cogliere le opportunità di lavoro offerte dal mercato
Raccordare risorse ed energie provenienti dal mondo della scuola con quelle provenienti dal
territorio.
CONTENUTI
La scelta dei contenuti culturali delle varie discipline verrà effettuata nel rispetto delle indicazioni
Ministeriali, tenendo ben presente che i contenuti non sono il fine ultimo dell’insegnamento, ma
strumento indispensabile per il raggiungimento delle finalità generali e degli obiettivi specifici.
La programmazione disciplinare per ciascuna classe è strutturata per finalità,
obiettivi, strumenti,
verifiche e valutazioni per l’acquisizione delle competenze.
Le singole programmazioni confluiranno nella programmazione della classe. Tale programmazione è
considerata come punto di riferimento del Consiglio di classe, come strumento flessibile e quindi
modificabile in itinere.
Interventi educativi trasversali:
• Educazione alla salute
• Educazione ambientale
• Educazione alla legalità
• Educazione alla sicurezza
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• Educazione stradale
Strategie Educative
Per l’individuazione delle situazioni di svantaggio ed il conseguente recupero verranno utilizzati test
d’ingresso, questionari, grafici, griglie di osservazione.
Per i casi più difficili si ricorrerà ad attività individualizzate anche al di fuori del gruppo classe di
appartenenza.
Le strategie didattiche si basano su lezioni frontali, conversazione sul gruppo classe, lavori di gruppo e
di ricerca, attività per fasce di livello, interventi individualizzati, attività integrative di recupero, sostegno,
approfondimento. Si cercherà di privilegiare, per quanto possibile, un’impostazione modulare della
didattica, prevedendo, l’introduzione di un modulo pluridisciplinare.
Alternanza Scuola Lavoro
Nel nuovo percorso formativo dell’Istruzione Professionale l’integrazione fra istruzione e mondo del
lavoro è considerata parte essenziale del processo formativo culturale dello studente. Lo stage in
ASL si configura quindi come attività rilevante nel processo formativo, ed è inserito nella
programmazione curricolare delle classi IV e V visto come formazione sul lavoro, in quanto
momento di qualificazione e perfezionamento delle competenze professionali acquisite dagli allievi
sia in ambito teorico, sia in ambito lavorativo.
La necessità dello stage nasce quindi dalla consapevolezza che la scuola non può essere la sola
depositaria del sistema formativo e che, necessariamente, si deve rapportare con le altre agenzie
educative e formative presenti sul territorio al fine di integrare gli interventi educativo-formativi.
La programmazione delle attività di stage è uno dei punti di forza che ormai ha reso sistematico il
rapporto con il mondo dell'imprenditoria e del lavoro, estendendo sempre più le opportunità di
contatto con gli operatori del territorio. Le attività di stage in azienda rientrano tra le esperienze
extracurriculari che maggiormente qualificano ogni percorso formativo intrapreso dagli allievi ai
quali si intende fornire un'esperienza del mondo del lavoro che, lungi dall'avere un ruolo di
addestramento, svolga una funzione: formativa, orientativa, professionalizzante.
Gli stagisti acquisiscono elementi di professionalità; sottopongono a verifica le competenze già
acquisite e le ampliano, sperimentano attività, procedure e apparecchiature; partecipano ad
un'attività organizzata, in cui devono interagire professionalmente con altri in momenti di lavoro in
équipe e in momenti di divisione del lavoro. Lo stage offre l'opportunità di imparare a conoscere il
mondo del lavoro in termini di organizzazione, gerarchie, dinamiche relazionali, nei suoi aspetti
economici e in quelli sociali. Tutto ciò è strumento potente di orientamento: lo studente verifica le
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proprie competenze, la propria autonomia, la capacità di entrare in relazione, le proprie attitudini e i
propri interessi.
Tirocini Estivi
Scopo dell’iniziativa è supportare e agevolare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro, attraverso
tirocini formativi che gli studenti preferibilmente del II e III anno della nostra scuola impegnati nei
percorsi di IeFP svolgono nelle aziende, nei servizi pubblici o privati individuati dalla scuola.
L’inserimento dei ragazzi avviene nel periodo estivo per una durata massima di 8 settimane. I
ragazzi sono impegnati in attività lavorative e affiancati da un tutor aziendale che ha il compito di
rispettare un apposito progetto formativo concordato con la scuola.
Il progetto formativo, elaborato dagli insegnanti responsabili delle esperienze estive, ha l’obiettivo
di far sperimentare al ragazzo le abilità e le conoscenze acquisite a scuola. Nel breve periodo di
permanenza nel contesto lavorativo i ragazzi hanno inoltre l’opportunità di conoscere
l’organizzazione, gli orari di lavoro e le dinamiche relazionali che caratterizzano il mondo del
lavoro.
CORSI DI RECUPERO
Saranno attivati corsi di recupero dei debiti formativi in orario extrascolastico; qualora le strutture
non lo consentano in orario curricolare (pausa didattica).
L’accertamento dell’avvenuto recupero o comunque la rilevazione degli esiti raggiunti sarà
regolarmente verbalizzata in sede di Consiglio di Classe, consegnata ai coordinatori di classe e
comunicata alla famiglia.
OFFERTA FORMATIVA
Il Polo, attraverso l’elaborazione di Progetti concordati dai docenti per area, tende a perseguire
obiettivi atti ad ampliare la qualità dell’offerta formativa.
Per favorire la ricerca delle modalità più efficaci di funzionamento, è indispensabile valutare in che
misura tali obiettivi siano stati raggiunti.
Nella valutazione è importante considerare:
o Il contesto socio – economico e culturale in cui opera la scuola
o Le strutture scolastiche, il personale, gli spazi (Qualità di aule, laboratori e impianti
o Le attrezzature possedute dalla scuola
o Le risorse finanziarie
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o L’Offerta Formativa
o L’organizzazione del servizio
o L’efficienza e l’efficacia del servizio.
Indicatori
1) Preparazione in ingresso degli studenti
2) Numero alunni per classe
3) Iscritti ripetenti per classe
4) Percentuale dei promossi
5) Percentuale dei non promossi
6) Percentuale degli alunni che hanno contratto il debito formativo
7) Voto medio agli esami di qualifica e agli Esami di Stato
8) Percentuale degli alunni del monoennio che si iscrivono al biennio post-qualifica.
VALUTAZIONE e VERIFICA degli STUDENTI
La valutazione riveste un’importanza strategica nel processo formativo sia perché fornisce allo
studente strumenti per la presa di coscienza delle proprie capacità e competenze, sia perché offre
all’insegnante un significativo riscontro sull’efficacia del suo intervento didattico. Le attività
didattiche, di misurazione e valutazione, si svolgeranno nel rispetto del criterio della trasparenza: i
docenti si impegnano ad esporre obiettivi, metodologia, criteri di valutazione sulla base di
un’organica programmazione individuale e di classe e in rapporto a quanto deciso in sede
collegiale. Gli insegnanti comunicano tempestivamente i risultati delle prove scritte e orali anche
sulla base di opportune griglie e descrittori preventivamente concordati. Nella valutazione è
importante che si assumano atteggiamenti unitari tra i quali la valorizzazione di aspetti positivi
anche minimi, affinché ciascun alunno si senta valutato per il suo impegno e le sue conquiste.
Nella formulazione del giudizio confluiranno tutti gli elementi di conoscenza sul piano cognitivo e
socio – affettivo, che il docente ha acquisito sull’alunno stesso. Infatti, la valutazione non è un
momento isolato e finale del processo di apprendimento, ma un momento importante non solo
della crescita culturale degli alunni, ma anche della professionalità dei docenti.
Impegna sia sul piano della definizione degli obiettivi che su quello della scelta dei mezzi che
favoriscono l’apprendimento. Tutto ciò tenendo presente la situazione iniziale personale ed
ambientale di colui che apprende, le risorse, gli esiti che si conseguono e che segnalano l’effettivo
progresso nel raggiungimento degli obiettivi, l’efficacia degli interventi adottati e, indirettamente,
anche i correttivi e le modifiche da apportare.
25
L’accertamento dei progressi conseguiti dagli alunni, mediante verifiche, rispetto ai livelli di
partenza, deve accompagnare costantemente l’itinerario didattico.
Le verifiche relative al conseguimento degli obiettivi cognitivi, si effettueranno in base alla tassonomia di
Bloom, che indica un itinerario di apprendimento i cui momenti chiave sono: conoscenza,
comprensione, applicazione, analisi, sintesi, valutazione.
Sono prove che il docente predispone per raccogliere i dati da valutare e che, una volta analizzati,
costituiranno strumenti indispensabili.
Tali prove saranno essenzialmente di due tipi:
1. Prove di tipo oggettivo (esercizi d completamento o trasformazione vero/falso, a scelta
multipla, completamento di griglie o schemi, risoluzione problemi, analisi testuali, temi, ecc.)
2. Prove di tipo soggettivo (dialoghi, produzione di testi di vario tipo, relazioni,
lettere,
interrogazioni).
I criteri comuni che guideranno i docenti alla scelta delle verifiche saranno i seguenti:
• Le prove devono tendere alla massima oggettività possibile
• I punteggi devono essere chiaramente comprensibili.
Per le prove non strutturate saranno presi in considerazione i seguenti elementi:
a) Comprensione
b) Padronanza dei contenuti
c) Organicità di pensiero
d) Correttezza formale
e) Capacità critiche.
Obiettivi e modalità di verifiche saranno indicati dai docenti nelle programmazioni individuali e nella
programmazione elaborata dal Consiglio di classe.
È chiaro che il controllo non sarà effettuato soltanto al termine del percorso formativo ma anche in
itinere.
Si dovrà, quindi, attuare:
•
Una valutazione diagnostica all’inizio dell’anno
•
Una valutazione procedurale diagnostico – formativa
•
Una valutazione intermedia- Trimestrale - formativa e sommativa
•
Valutazione finale a chiusura dell’ anno scolastico sommativa
La valutazione e la verifica concordata tiene conto sia degli standard di ogni disciplina, delineati
nei programmi generali, sia della convenzione terminologica accettata da tutti i docenti, che si
articola secondo i seguenti criteri di valutazione.
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Tabella di corrispondenza tra i voti numerici e il livello di apprendimento raggiunto dallo studente
Ottimo
9/10
Distinto
8
Buono
7
Sufficiente
6
Insufficiente
5
Gravemente
insufficiente
4
Del tutto
insufficiente
al di sotto del 4
Lo studente dimostra un’esauriente, approfondita e critica conoscenza degli argomenti, operando
efficaci ed originali collegamenti, si esprime con molta chiarezza, ordine e precisione terminologica
Lo studente dimostra un’esauriente conoscenza degli argomenti, opera opportuni collegamenti, si
esprime con chiarezza, ordine, precisione terminologica
Lo studente rivela una discreta conoscenza degli argomenti che sa organizzare e d esporre in modo
ordinato, avvalendosi di una terminologia chiara e corretta
Lo studente conosce i contenuti essenziali stabiliti dalla programmazione, che organizza in
un’esposizione ordinata, pur con l’aiuto di domande giuda del docente, utilizza un linguaggio corretto
Lo studente dimostra una conoscenza a tratti lacunosa, incontra difficoltà nell’analisi ed espone in
modo non sempre chiaro e corretto
Lo studente presenta gravi lacune nella conoscenza o notevoli difficoltà nella comprensione dei
contenuti, che espone in modo poco pertinente, rilevando una limitata padronanza del linguaggio
Lo studente non è in grado di affrontare alcuna prova per le gravissime lacune conoscitive, per la
scarsa motivazione e per l’assoluta mancanza di impegno.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Le griglie di valutazione, prima ancora di essere strumenti utili al docente nella correzione delle
prove scritte, sono un prezioso contributo alla chiarezza e alla trasparenza della comunicazione fra
docenti e alunni. Nel leggere la griglia di valutazione l'alunno ha, infatti, la possibilità di rendersi
conto di quali sono le parti meno riuscite del proprio elaborato, di riflettere sulla propria
preparazione, di correggere errori di impostazione; in questo modo l'alunno non interpreta una
valutazione negativa come un giudizio negativo complessivo, ma come un importante riscontro
sulla correttezza ed efficacia del proprio lavoro. I docenti elaborano le griglie di valutazione in sede
di programmazione, predisponendone diversi tipi in relazione alle diverse tipologie di prova. Le
griglie di volta in volta adottate vengono illustrate dai docenti alle rispettive classi prima delle
diverse prove di verifica; in questo modo esse costituiscono non solo lo strumento di
autovalutazione per gli studenti, ma anche una guida per la preparazione delle prove stesse.
Griglia di valutazione come riferimento comune a tutte le discipline:
Prova nulla
1~2 Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione
Molto negativo
3
L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usare in maniera integrata e
adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressi con le nuove conoscenze.
Gravemente
insufficiente
4
L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata, mostrando di possedere
conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo impreciso e approssimato. Ha
una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non usa i linguaggi specifici.
5
L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di indicazioni
dell'insegnante per perseguire l'obiettivo di apprendimento, non è capace di ricostruire l'intero
percorso seguito, ma solo parte di esso. Comunica i risultati dell'apprendimento con limitata
puntualità e poca proprietà lessicale.
6
L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungere l'obiettivo. Si muove
solo in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce, necessita di indicazioni per
affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i risultati dell'apprendimento in modo
semplice, con un linguaggio corretto e comprensibile.
Insufficiente
Sufficiente
27
L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo adeguato allorché
affronta situazioni d'apprendimento simili tra loro o solo parzialmente variate; è capace di
spiegare e rivedere il proprio percorso d'apprendimento, comunicandone i risultati con un
linguaggio specifico e corretto. Procede con sufficiente autonomia nell'organizzazione dello
studio.
Discreto
7
Buono/ottimo
L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affronta variamente
situazioni nuove, procede con autonomia; è capace di spiegare con un linguaggio specifico e
8~9
appropriato processo e prodotto dell'apprendimento e di prefigurarne l'utilizzazione in altre
situazioni formative.
Eccellente
10
L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto un
determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato. Comunica con proprietà
terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori ricerche, rielaborandolo criticamente per
raggiungere nuove mete formative.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PIÙ DETTAGLIATA
Variabili considerate:
• Conoscenza
• Comprensione
• Analisi
• Sintesi
• Esposizione
• Valutazione
• Capacità di valutazione
UNO
DUE
TRE
QUATTRO
CINQUE
Rivela assoluto disinteresse per la disciplina
Non ha assolutamente conseguito alcun obiettivo disciplinare
• della materia ha solo qualche nozione isolata
• non ha compreso i concetti
• non sa applicare principi, regole, procedure studiate
• non sa analizzare problemi e situazioni
• non sa sintetizzare le conoscenze acquisite
• non è in grado di esporre in modo articolato
• non è in grado di valutare
• non è in grado di mettere in relazione i concetti
• frammentaria e superficiale
• ha compreso solo parzialmente i concetti
• applica principi, regole e procedure in modo
occasionale e parziale
• effettua solo analisi parziali e occasionali
• effettua sintesi parziali e/o imprecise
• è in grado di articolare discorsi solo su argomenti
noti
• valuta superficialmente
• mette in relazione in modo confuso
• incompleta
• insicura
• sa applicare principi, regole, procedure solo se
guidato
• analizza problemi e situazioni solo se guidato
• sintetizza se guidato
• è in grado di articolare discorsi solo se guidato
• formula valutazioni parziali
• mette in relazione i concetti in modo elementare
•
completa, ma limitata agli elementi essenziali
28
SEI
•
•
•
•
•
SETTE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
OTTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
NOVE e DIECI
•
•
•
•
•
•
ha compreso i concetti e li esprime con sufficiente
sicurezza
sa
applicare
principi,
regole,
procedure
autonomamente, pur con qualche incertezza
analizza problemi e situazioni autonomamente, ma
con qualche incertezza
è autonomo nella sintesi
è in grado di esporre autonomamente argomenti
semplici
formula valutazioni giustificate
mette in relazione concetti in modo chiaro e semplice
completa
ha compreso i concetti e li esprime con discreta
sicurezza
applicazione autonoma, senza incertezze, in
situazioni note
analisi autonoma, senza incertezza
sintesi autonoma, senza incertezza
è in grado di esporre autonomamente argomenti
di una certa complessità
valuta con spirito critico e cognizione di causa
mette in relazione i concetti con competenza e
autonomia
completa e approfondita
ha compreso i concetti e li esprime con buon grado
di sicurezza
sa applicare autonomamente principi e procedure in
situazioni nuove semplici
sa scomporre autonomamente i problemi
sa organizzare conoscenze e procedure con
autonomia
è in grado di esporre argomenti con competenze
lessicale
esprime il primo pensiero in maniera originale
mette in relazione i concetti con competenza,
autonomia e ricchezza di particolari
completa, coordinata, assimilata
ha compreso i concetti e li esprime con notevole
sicurezza
sa applicare autonomamente principi e procedure in
situazioni nuove anche
sa scomporre autonomamente problemi anche
complessi
sa organizzare autonomamente conoscenze ampie e
procedure complesse
è in grado di esporre argomenti con competenza e
ricchezza linguistica e lessicale
è in grado di esprimere valutazioni originali anche su
argomenti complessi
è in grado di individuare con competenza e
autonomia relazioni e collegamenti a livello
interdisciplinare
Criteri per l’attribuzione del Voto di Condotta
29
Gli elementi presi in considerazione per la valutazione collegiale del voto di condotta, (oltre alle
eventuali precise e motivate osservazioni in negativo presentate dai singoli docenti), sono:
•
INTERESSE E PARTECIPAZIONE: domande, interventi, proposte, si dimostra partecipe e
interessato;collabora con l’insegnante ed i compagni
•
IMPEGNO: studia ed esegue i compiti con regolarità; rispetta gli impegni assunti
(restituzione puntuale dei compiti,
presentazione tempestiva delle giustificazioni,
restituzione libri della biblioteca, ecc.)
•
SOCIALITA’ E COMPORTAMENTO: e gentile e disponibile con i compagni, rispetta le
strutture, si esprime in modo rispettoso, partecipa in modo responsabile alla vita della
scuola (evitando note disciplinari apposte sul registro di classe; assenze non giustificate,
ritardi e uscite anticipate, che assumano significato negativo per la frequenza e la
partecipazione proficua all’attività didattica)
•
RISPETTO DELLE REGOLE: puntualità, precisione, osservanza del regolamento d’Istituto,
ecc.
Area H
Le pregresse esperienze formative hanno evidenziato come, attraverso modalità flessibili e
sensibili al bisogno del singolo, sia possibile promuovere una piena integrazione scolastica di tutti
gli studenti in modo che ciascuno di essi sia stimolato al massimo nelle sue possibilità, così da
garantire il diritto all’autorealizzazione e a sperimentare l’esistenza secondo le proprie possibilità e
potenzialità.
I percorsi didattici intrapresi consentono la fruizione di momenti ludico-ricreativi e socio-culturali
finalizzati alla conquista dell’autonomia, alla formazione dell’identità, al fornire un orientamento per
l’inserimento lavorativo.
Per gli alunni diversamente abili i percorsi scolastici possibili sono due:
1) P.E.I. MINISTERIALE O P.E.I. EQUIPOLLENTE
Sistema valutativo riferito ai programmi ministeriali
Prove d’esame uguali alla classe o equipollenti
Qualifica professionale in 3a
Diploma Esame di Stato in 5a
2) P.E.I. DIFFERENZIATO
Sistema valutativo riferito al P.E.I. o P.E.P
Prove d’esame differenziate
Certificato dei Crediti Formativi in 3a
30
Attestato dei Crediti Formativi in 5a
La principale metodologia utilizzata è quella della didattica Laboratoriale.
Il gruppo degli insegnanti per gli alunni diversamente abili, ha redatto il seguente documento per
pianificare un intervento che renda l’inserimento degli alunni in difficoltà presenti in questo Istituto,
un’occasione di lavoro interdisciplinare, finalizzata alla FORMAZIONE e non all’addestramento dei
soggetti disabili.
L’intento è far acquisire agli allievi delle abilità spendibili nei vari contesti sociali e lavorativi in cui si
inseriranno dopo il corso di studi, attenendosi quindi a quelli che sono i contenuti della Legge Quadro
5/02/1992 n°104 e successive modifiche e/o integraz ioni ed in particolare a quanto previsto negli articoli
nn. 13 e 16.
Il piano si basa sulle seguenti considerazioni: L’inserimento di alunni in situazione di handicap nella
scuola superiore è un momento formativo dell’individuo. La scuola è un polo che si attiva nella sua
globalità per garantire un intervento a favore dell’alunno che tenga conto delle sue potenzialità e
capacità, collaborando con equipe e famiglia al fine di integrare gli apprendimenti scolastici con la
formazione globale dell’individuo.
La scelta tra programmazione ministeriale di classe e programmazione individualizzata con la
conseguente acquisizione dell’attestato di abilità e competenze, attuata sulla base delle reali potenzialità
dell’alunno ribadisce il ruolo dell’allievo come elemento centrale su cui si fonda la pianificazione
dell’intervento educativo e didattico.
La programmazione consiste oltre che nella selezione dei contenuti e nel loro collegamento tra le varie
discipline, anche nel trovare ambiti di applicabilità dei contenuti stessi attraverso attività di simulazione,
laboratori e stage.
Il ruolo del docente specializzato è prevalentemente quello di coordinatore, selezionatore e mediatore
dei contenuti e delle modalità attuative della programmazione D.P.R. 416 del 1974, art. 4; D.M. aprile
1992.
Programmazione dei Diversamente Abili
Tenendo presenti le problematiche relative ai ritmi di apprendimento e le potenzialità degli alunni in
difficoltà, saranno individuati all’interno dei C.d.C., percorsi didattici personalizzati che prevedano
l’utilizza di strumenti didattici, strategie e contenuti semplificati e/o alternativi rispetto a quelli previsti per
la classe. Sulla base degli elementi raccolti dopo:
•
Un periodo di osservazione da parte dei docenti curricolari e specializzati;
•
La visione dei documenti quali diagnosi funzionale, certificazione e Profilo Dinamico Funzionale
aggiornato e documentazione proveniente dalla scuola media;
31
•
I risultati dei test d’ingresso proposti alla classe e loro comparazione con la media della classe.
Chiarita la situazione iniziale ed individuate le potenzialità dell’allievo, il C.d.C., la famiglia e l’èquipe
psico - pedagogica, concordano una programmazione che può essere: individualizzata ma coincidente
con quella della classe; individualizzata con obiettivi ridotti; non corrispondente ai programmi ministeriali.
Essa porterà ad una valutazione e al relativo conseguimento del diploma alla fine del
triennio/quinquennio (art. 12 O.M. n. 80 del 09/03/1995).
Si provvederà in questo caso a sviluppare la parte metodologica educativo didattica della
programmazione, per i contenuti si farà invece riferimento alla programmazione di classe. Le verifiche
relative alle attività educativo - didattiche coincideranno con quelle della classe.
Per gli alunni in difficoltà che non seguono la programmazione di classe art. 13 O.M. n. 80 del
09/0301995 e art. 3 dell’ O.M. n. 266 del 21/04/1997) verrà redatta una programmazione personalizzata
che tenga conto delle loro effettive capacità e che miri a sviluppare le abilità e potenzialità dell’individuo
contribuendo alla sua maturazione globale.
Il docente specializzato assumerà il ruolo di coordinare delle attività proposte e programmate dai singoli
docenti al fine di attuare una programmazione pluridisciplinare con obiettivi trasversali. Gli alunni in
difficoltà opereranno nella classe tutte le volte che sarà possibile lavorare con buone possibilità di
apprendimento e gratificazione.
ALUNNI CON D.S.A. (Disturbo Specifico Di Apprendimento) e B.S.A. (Bisogni Educativi Speciali)
Un approccio educativo, non meramente clinico dovrebbe dar modo di individuare strategie e
metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola
sempre più inclusiva e accogliente.
Per gli alunni con DSA e BSA i Consigli di Classe individuano i principali strumenti compensativi e le
misure dispensative, alla luce della recente L. 170/10.
Modalita’ Organizzative Dell’intervento
Il docente specializzato cura:
•
I rapporti con la famiglia
•
I contatti e gli incontri con l’equipe psicopedagogica
•
I contatti con la scuola di provenienza
•
Collabora inoltre alla stesura del P. D. F. e del P. E. P. (Piano Educativo Personalizzato) con
operatori ULSS, addetti all’assistenza, insegnanti curricolari, famiglia. La stesura del P. E. P.
non è delegabile esclusivamente all’insegnante di sostegno.
32
RAPPORTI CON IL TERRITORIO, GLI ENTI, LE ISTITUZIONI E
LE FAMIGLIE
Il Polo di Cutro già da tempo porta avanti in modo sistematico un insieme di iniziative rivolte al
territorio, agli EE.LL., alle Istituzioni e alle Famiglie, con l'obiettivo di migliorare i contatti con il
contesto economico ed istituzionale, di rendere più evidenti la qualità della formazione degli
studenti e di promuovere e programmare azioni e iniziative di formazione più mirate e in linea con i
nuovi scenari del mondo produttivo della società e con la domanda degli stakeholders. La scuola
deve contribuire alla valorizzazione delle risorse umane, alla loro formazione, al loro orientamento
al lavoro, alla capacità di contribuire allo sviluppo dei sistemi locali, valorizzandone la diversità e
riconoscendo e potenziando il patrimonio del territorio. In questo contesto il nostro Istituto ha
previsto anche quest' anno le seguenti attività:
PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI
Al fine di arricchire il percorso formativo degli alunni, la nostra scuola partecipa ogni anno a
manifestazioni pubbliche. Tutte le attività svolte in collaborazione con enti, istituzioni e
associazioni, compatibili con le attività didattiche, sono di sicura valenza formativa e non creano
conflitti con le finalità educative perseguite dalla scuola.
L'Istituto, al fine di rendere sempre più stretti gli incontri della scuola con i referenti istituzionali,
territoriali e con le famiglie, programma annualmente particolari attività a supporto di
manifestazioni organizzate da vari soggetti istituzionali.
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE
•
Attività di orientamento e produzione di materiale pubblicitario e brochure per l'informazione
alle classi 3^Media e per l'orientamento universitario alle classi 5^.
•
Pubblicizzazione del materiale prodotto e degli esiti di tutti i progetti realizzati
nell'Istituto attraverso articoli su stampa locale e regionale ed emittenti televisive.
RACCORDO CON ISTITUZIONI, ORGANI TERRITORIALI, IMPRESE
Per il perseguimento degli obiettivi culturali, sociali, didattici e di inserimento professionale
degli allievi, la scuola ha stabilito tra gli altri, rapporti di collaborazione con i seguenti Enti
Locali:
•
Regione Calabria
•
Amministrazione Provinciale di Crotone
•
Comuni del circondario
•
Scuole medie di primo e di secondo grado
33
•
Università
•
Associazioni di categoria
•
Enti ed Associazioni di servizi sociali
•
Associazioni sportive e musicali
•
Agenzie di lavoro
•
Hotel, ristoranti, compagnie di navigazione nazionali e internazionali
•
A. S. L.
•
Scuole Professionali Agrarie e Alberghiere Italiane e Straniere
•
Società di comunicazione.
CENTRO RISORSE
L’ IIS Polo Tecnico – Professionale di Cutro nelle sue 3 SEDI: IPSSAR (Istituto Alberghiero)
di Le Castella, IPSAA (Istituto Agrario – Ambientale) di Cutro e ITC di Cutro, è Centro
Risorse Regionale, autorizzato e finanziato nell’ambito del POR Calabria 2000 – 2006,
Misura 3.15, azione 3.15.
Il Centro, realizzato contro la dispersione scolastica, è attivo per:
Creare reti per promuovere le imprese territoriali telematicamente
Far cogliere le opportunità offerte dal territorio in termini di proposte di lavoro, di
associazione, di cooperazione
Collaborare con i ristoratori e i gestori d’ albergo per incentivare le richieste di
soggiorno e fruizione per le loro strutture
Promuovere un interscambio reale di informazioni con imprese e figure professionali
nell’ambito del turismo, dell’agricoltura, dell’ambiente e delle nuove tecnologie
Il Centro Risorse del Polo Tecnico-Professionale di Cutro- Le Castella offre una Banca Dati
interattiva di domanda/offerta delle realtà turistico-ricettive aperta all’utenza globale attraverso reti
e Portali Internet per la:
1. Promozione del Territorio in tutti i suoi aspetti. Tradizioni, eventi, storia, ambiente, ricettività
turistica, prodotti tipici, cultura arte;
2. Promozione della produzione agricola e della cucina tipica del territorio crotonese
3. Agenzia di orientamento professionale post-diploma grazie anche alla collaborazione con la
Provincia di Crotone e la Regione Calabria per la fruizione di Corsi Professionali specifici.
4. Formazione riguardo attività professionali di tipo ricettivo: incoming, promozione turistica ed
organizzazione logistica, reception, lingue straniere, corsi di cucina professionale,destinati ad
alunni, diplomati, genitori e adulti.
5. Gestione di impresa attraverso sistemi telematici.
34
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
La scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa soltanto se in
grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la
comunità scolastica: il Dirigente scolastico, il personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i
genitori.
Il Polo di Cutro interpreta il proprio ruolo educativo chiedendo alla famiglia un confronto sulla
ricchezza della sua proposta, per stabilire una alleanza stretta in vista della formazione degli
studenti. Si desidera operare in modo paziente e concorde nella consapevolezza che l’interesse
comune dell’Istituto e della famiglia è il successo dello studente sia sul piano personale, sia su
quello professionale.
Con il Patto
di corresponsabilità educativa si vuole pertanto impegnare le famiglie, fin dal
momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
OFFERTA
FORMATIVA
RELAZIONALITA’
PARTECIPAZIONE
LA SCUOLA
SI IMPEGNA A
LA FAMIGLIA
SI IMPEGNA A
LO STUDENTE
SI IMPEGNA A…
Garantire un piano
formativo basato su
progetti ed iniziative volte
a promuovere il benessere
e il successo dello
studente, la sua
valorizzazione come
persona, la sua
realizzazione umana e
culturale
Prendere visione del
piano formativo,
condividerlo,
discuterlo
con i propri figli,
assumendosi la
responsabilità di
quanto
espresso e
sottoscritto
Condividere con gli
insegnanti e la
famiglia la
lettura del piano
formativo, discutendo
con
loro ogni singolo
aspetto
di responsabilità
Creare un clima sereno in
cui stimolare il dialogo e
la discussione, favorendo
la conoscenza ed il
rapporto reciproco tra
studenti, l’integrazione,
l’accoglienza, il rispetto di
sé e dell’altro.
Promuovere il talento e
l’eccellenza,
comportamenti ispirati alla
partecipazione solidale,
alla gratuità, al senso di
cittadinanza
Condividere con gli
insegnanti linee
educative comuni,
consentendo alla
scuola di
dare continuità alla
propria azione
educativa
Mantenere
costantemente
un comportamento
positivo e corretto,
rispettando l’ambiente
scolastico inteso come
insieme di persone,
oggetti e situazioni
Ascoltare e coinvolgere
gli studenti e le famiglie,
richiamandoli ad
un’assunzione di
responsabilità rispetto a
quanto espresso nel patto
formativo
Collaborare
attivamente
per mezzo degli
strumenti
messi a disposizione
dall’istituzione
scolastica,
informandosi
costantemente del
percorso didatticoeducativo
Frequentare
regolarmente
i corsi e assolvere
assiduamente agli
impegni
di studio.
Favorire in modo
positivo
lo svolgimento
dell’attività didattica e
formativa, garantendo
35
INTERVENTI
EDUCATIVI
Comunicare
costantemente con le
famiglie, informandole
sull’andamento didatticodisciplinare
degli studenti.
Fare rispettare le norme di
comportamento, i
regolamenti ed i divieti, in
particolare relativamente
all’utilizzo di telefonini e
altri dispositivi elettronici.
Prendere adeguati
provvedimenti disciplinari
in caso di infrazioni
dei propri figli
costantemente la
propria
attenzione e
partecipazione alla
vita
della classe
Prendere visione di
tutte
le comunicazioni
provenienti dalla
scuola,
discutendo con i figli
di
eventuali decisioni e
provvedimenti
disciplinari,
stimolando
una riflessione sugli
episodi di conflitto e
di
criticità
Riferire in famiglia le
comunicazioni
provenienti
dalla scuola e dagli
insegnanti.
Favorire il rapporto e il
rispetto tra i compagni
sviluppando situazioni
di
integrazione e
solidarietà
IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)
Gli istituti professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle
competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo complementare e integrativo
rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale ai fini del conseguimento di
qualifiche e diplomi professionali previsti dall’art. 17, comma 1, lettere a) e b)
del
decreto legislativo n°226/05, inclusi in un apposit o albo nazionale
Gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali finalizzati
all’acquisizione dei Diplomi di Istruzione professionale possono conseguire, al termine
del terzo anno, anche i titoli di Qualifica professionale;
Consigli di classe organizzano i curricula nella loro autonomia, in modo da consentire
agli studenti interessati la contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali, nel
rispetto delle norme contenute nel D.P.R. n. 122/09 in materia di valutazione degli
alunni.
A tal fine, gli Istituti Professionali attivano classi che assumono gli standard formativi e
la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP, determinati da ciascuna
Regione nel rispetto dei livelli essenziali di cui al Capo III del decreto legislativo n.
226/2005
A tal fine, nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa, il nostro Istituto organizza i
curricoli in modo da consentire agli studenti sia di giungere preparati all'esame di
Qualifica, che un'adeguata preparazione per un'eventuale prosecuzione del percorso
quinquennale, utilizzano le quote di autonomia e di flessibilità previste dal riodino.
36
Nel nostro Istituto sono stati attivati i seguenti percorsi formativi:
1. Operatore agricolo/silvicoltura e salvaguardia ambientale;
2. Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza/ strutture ricettive;
3. Operatore della ristorazione/servizi di sala e bar;
4. Operatore della ristorazione/preparazione pasti;
Quadro Orario Operatore dei Servizi di Servizi di Promozione ed Accoglienza/ strutture
ricettive
I percorsi di IeFp possono essere riassunti nel seguente grafico
37
Area Formativa
Generale
Discipline
QUADRO ORARIO GENERALE
I anno
Italiano
Storia
Matematica
Inglese
Ed.Fisica
Religione
Scienze
Totale ore di Area
Area
Professionalizzante
132
55
132
88
66
33
55
561
I anno
Discipline
Scienze Integrate - Fisica
Scienze Integrate - Chimica
Scienze degli Alimenti
Lab. Cucina
Lab. Sala
Lab. Accoglienza turistica
Tedesco
Diritto ed Economia
Diritto e tecniche amministrative
delle strutture ricettive
Laboratori di Settore (Servizi di
Promozione e Accoglienza
turistica)
Totale ore di Area
STAGE
II anno
III anno
121
55
121
88
55
33
55
528
II anno
121
55
88
88
55
33
=
440
III anno
66
66
77
77
77
66
66
66
66
44
44
44
66
66
88
=
99
121
66
495
396
165
Lab. Sala: h. 55
Lab. Cucina: h. 55
Lab. Accogl.: h .55
374
242
Lab. di settore
Ore: 242
II anno
III anno
121
55
121
88
55
33
55
528
II anno
121
55
88
88
55
33
=
440
III anno
Quadro Orario Operatore della Ristorazione
Area Formativa
Generale
Discipline
QUADRO ORARIO GENERALE
I anno
Italiano
Storia
Matematica
Inglese
Ed.Fisica
Religione
Scienze
Totale ore di Area
Area
Professionalizzante
Discipline
Scienze Integrate - Fisica
Scienze Integrate - Chimica
Scienze degli Alimenti
Lab. Cucina
Lab. Sala
Lab. Accoglienza turistica
Tedesco
Diritto ed Economia
Diritto e tecniche amministrative
delle strutture ricettive
Laboratori di Settore (Servizi di
Promozione e Accoglienza
turistica)
Totale ore di Area
STAGE
132
55
132
88
66
33
55
561
I anno
66
66
77
77
77
66
66
66
66
44
44
44
66
66
88
=
99
121
66
495
38
396
165
Lab. Sala: h. 55
Lab. Cucina: h. 55
Lab. Accogl.: h .55
374
242
Lab. di settore
( Cucina / Sala )
Ore: 242
Quadro Orario Operatore agricolo/silvicoltura e salvaguardia ambientale;
Area Formativa
Generale
Discipline
QUADRO ORARIO GENERALE
I anno
Italiano
Storia
Matematica
Inglese
Ed.Fisica
Religione
Scienze
Totale ore di Area
Area
Professionalizzante
Discipline
Scienze Integrate (Fisica)
Scienze Integrate Chimica
Tecnologia dell’informazione e
Comunicazione
Ecologia e Pedologia
Laboratori Tecnologici ed
esercitazione
Biologia Applicata
Chimica Applicata e processi di
trasformazione
Tecniche di allevamento
vegetale e animale
Agronomia Territoriale ed
ecosistemi forestali
Economia agraria dello sviluppo
territoriale
Diritto ed economia
Totale ore di Area
STAGE
II anno
III anno
132
55
132
88
66
33
55
561
I anno
121
55
121
88
55
33
55
528
II anno
121
55
88
88
55
33
=
440
III anno
66
66
66
66
66
66
99
66
99
66
99
66
33
99
77
66
495
66
396
165
374
242
ESAMI di QUALIFICA PROFESSIONALE
Gli esami di qualifica si articolano in due momenti.
A - Prove strutturate e scrutinio.
Non solo nel periodo precedente il termine delle lezioni, ma nello svolgimento dell’anno, i docenti,
sulla base delle scelte operate dal Consiglio di classe, somministrano agli alunni a una serie di
prove strutturate o semistrutturate al fine di verificare il conseguimento degli obiettivi cognitivi e
formativi individuati nelle diverse discipline. Tali prove possono essere pluridisciplinari o riferite a
singole discipline. Per l'educazione fisica può essere prevista una prova pratica.
Lo scrutinio, alla luce delle considerazioni espresse nella premessa, costituisce la prima parte degli
esami.
39
Il Consiglio di classe tiene conto degli elementi di valutazione derivanti dal curriculum e dalle prove
strutturate o semistrutturate, al fine di determinare il livello di formazione generale raggiunto e il
grado di preparazione del candidato nelle singole materie di studio. L'attività svolta presso aziende
dagli alunni, che per le sue caratteristiche deve configurarsi come attività didattica sulla base di
accordi nazionali o locali, è ugualmente oggetto di valutazione. E' altresì oggetto di valutazione
l'attività di stage in azienda e di formazione effettuata durante l'anno scolastico, in attuazione di
progetti autorizzati nell'ambito di programmi comunitari.
Lo scrutinio si conclude con un giudizio analitico e un voto, espresso in decimi, per ciascuna
materia, sulla base del curriculum del triennio, del profitto conseguito durante l'anno scolastico e
nelle prove strutturate e semistrutturate, e con un voto di ammissione, espresso in centesimi,
accompagnato da un giudizio sintetico che motivi l'ammissione del candidato alla seconda fase
dell’esame.
Tale giudizio è deliberato dal Consiglio di classe, verificata la sufficienza in tutte le materie, ovvero,
con giudizio motivato, constatata la presenza di non più di due insufficienze. Comunque il voto
d’ammissione non può essere al di sotto di 57/100.
B - Prove d'esame.
La seconda fase dell'esame di qualifica tende a misurare, attraverso due prove, l'acquisizione delle
abilità richieste.
La prima prova è diretta a verificare le capacità relazionali del candidato, attraverso l'accertamento
delle abilità linguistico-espressive e delle capacità di comprensione e valutazione.
La seconda prova è finalizzata ad accertare le competenze e abilità professionali. Al candidato
sarà richiesta la soluzione di un "caso pratico " che si presenterà come un problema aperto e che
gli consentirà di dimostrare abilità di decisione, di tipo progettuale o di scelta di soluzione modulare
e abilità di realizzazione pratica. In tale prova possono essere comprese solo discipline che la
Commissione ritiene più opportune, sia dell'area comune che dell'area di indirizzo.
L'esame di qualifica non prevede, di norma, prove orali.
Le prove d'esame possono dare diritto fino a 10 punti.
Gli eventuali colloqui potranno essere decisi dalla Commissione anche su richiesta dei candidati al
fine di:
a - elevare la valutazione dei candidati che si siano particolarmente distinti per
impegno e profitto;
40
b - approfondire la valutazione dei candidati le cui prove d'esame siano risultate, nei
loro esiti, in contrasto con i valori espressi dal curriculum scolastico.
Alla fine delle prove d'esame, che possono eventualmente essere integrate dalla prova orale, la
Commissione esaminatrice formula un giudizio globale e assegna, un voto unico che può
modificare ,in senso positivo o negativo, nell'ambito dei dieci punti a disposizione, il voto di
ammissione, determinando in tal modo il risultato finale dell'esame di qualifica.
L'alunno risulta qualificato quando riporta un punteggio complessivo di almeno sessanta/100.
ESAMI di STATO
Al termine del quinto anno tutti gli alunni scrutinati sono ammessi a sostenere l’esame di Stato,
consistente in tre prove scritte ed in un colloquio orale da sostenere con una commissione costituita da
tre docenti interni e tre esterni più un Presidente esterno.
Le prime due prove scritte sono predisposte dal Ministero.
La prima, mirante ad accertare la conoscenza della lingua italiana, offre al candidato la possibilità di
scegliere tra più tracce che implicano anche diverse modalità di scrittura.
1) Analisi testuale
2) Sviluppo, sotto forma di articoli giornalistico o saggio breve, o relazione, o interviste, o
lettera, di un argomento proposto.
3) Tradizionale tema di storia
4) Tradizionale tema di attualità
Per la seconda prova, quella d’indirizzo, il candidato potrà scegliere tra più proposte ministeriali.
La terza prova scritta ha come obiettivo un accertamento pluridisciplinare sulla conoscenza delle
materie dell’ultimo anno di corso ed è elaborata dalla commissione esaminatrice sulla base delle
indicazione espresse dal documento che il Consiglio di Classe appronta entro il 15 Maggio.
Il colloquio, a carattere pluridisciplinare, parte da un argomento scelto dal candidato e prosegue su
argomenti indicati dalla commissione e riguardanti le materie dell’ultimo anno di corso.
A ciascuna delle prove scritte è attribuito un massimo di 15 punti. Alla prova giudicata sufficiente è
attribuito un punteggio non inferiore a 10.
41
Alla valutazione del colloquio sono riservati 35 punti. Al colloquio considerato sufficiente sono attribuiti
non meno di 22 punti.
La valutazione finale è data dalla somma dei punteggi riportati dal candidato nelle tre prove scritte, nel
colloquio e nel credito scolastico, più l’eventuale “bonus” (fino a cinque punti) che la commissione può
attribuire al candidato che abbia conseguito almeno 15 punti di credito scolastico e 70 punti alle prove d’
esame.
È valutato sufficiente un punteggio minimo di 60/100.
Ai fini dell’Esame di Stato notevole importanza assume il documento elaborato dal Consiglio di classe
entro il 15 Maggio. questi esplicita contenuti, metodi, spazi e tempi del percorso formativo, gli obiettivi
effettivamente raggiunti dagli alunni e ogni altro elemento ritenuto significativo ai fini della presentazione
della classe alla commissione esaminatrice.
Non appena pronto, il documento è consegnato a ciascun candidato.
Esso rappresenta il testo di riferimento ufficiale per la commissione d’esami, e i suoi contenuti valgono
anche per i candidati esterni abbinati a quella classe.
Assume notevole importanza, anche la scrupolosa osservanza del comma 3, art. 6, dell’Ord. Min. del
4/aprile 2003 n° 35, che recita: “Per quanto concer ne gli Istituiti professionali, tenuto conto della
particolare organizzazione del biennio post-qualifica che prevede nel curricolo la frequenza di 132 ore in
situazione di stage presso aziende, il documento deve recare specifiche indicazioni sulle attività poste in
essere e sugli obiettivi raggiunti. Le commissioni di esame, terranno conto delle esperienze realizzate
nell’area di professionalizzazione ai fini dell’accertamento delle conoscenze, competenza e capacità,
con specifico riferimento alla terza prova ed al colloquio”.
PROGETTI
Si allega una griglia in cui è presentata in maniera sintetica la progettualità dell’Istituto.
42
•
Programma Pitagora Mundus;
•
Progetto Caf;
•
Turismo Navale Alpha 21 Sbarchi navali da Crociera;
•
Educazione Finanziaria: “La moneta e gli strumenti alternativi al contante” – La stabilità dei
prezzi” – “Il Concetto di Moneta”;
•
I.T.S.
•
Progetti Pon
•
Fixo
•
43
• ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
PRINCIPI E FINALITA’ DELL’ISTITUTO
L’ITC con la Riforma Gelmini ha introdotto l’indirizzo di : Amministrazione, Finanza e Marketing a partire dalle prime
classi .
Il vecchio indirizzo IGEA (Indirizzo giuridico-economico-aziendale) continuerà ad esistere per le classi già avviate,
forma un profilo professionale capace di operare nel mondo dell’impresa, specialmente nel settore del terziario, e
abile ad usare l’informatica come strumento di lavoro.
E’ un indirizzo che si adegua alle attuali esigenze del mondo del lavoro e, offre una preparazione specifica di buon
livello nell’ambito economico-fiscale e giuridico-aziendale, e una professionalità capace di inserire il giovane
nell’attività lavorativa con una certa e spendibile formazione.
Affianca alla formazione settoriale l’apprendimento di due lingue straniere che vengono seguite per l’intero
quinquennio.
Un ulteriore elemento di questo indirizzo è la cosiddetta “Area di progetto”, che prevede una simulazione di
impresa con tutti i necessari percorsi di analisi di mercato, ricerche statistiche, progettazione e operatività. Tale
simulazione mira alla concreta attuazione di quanto appreso nelle diverse discipline e consente di sperimentare
insieme alla classe la collegialità del lavoro progettato e di educare i giovani alla concreta realizzazione di quanto
trattato teoricamente.
AL TERMINE DEL CORSO Il diplomato di questo indirizzo è in grado di:
intervenire nella pianificazione, nella gestione e nel controllo di attività aziendali;
trovare soluzioni innovative riguardanti il processo, il prodotto e il marketing;
operare per la promozione dell’azienda;
migliorare qualità e sicurezza dell’ambiente lavorativo
IL DIPLOMA CONSENTE ALL’ALUNNO DI:
• Accedere a qualsiasi facoltà universitaria.
• Continuare gli studi presso gli Istituti Tecnici Superiori dell’Ambito “Servizi alle Imprese”.
• Inserirsi nel mondo del lavoro.
• Esercitare la libera professione di ragioniere, con iscrizione all’albo, riconosciuto a livello europeo.
OFFERTA FORMATIVA
Nuovo Profilo Professionale
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo),
degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le
competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel
sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e
tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
44
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea
con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing.
Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia
all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti
tecnologici sia alla collaborazione nella
gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari
contesti lavorativi.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito
della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software
applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove
procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in
rete e alla sicurezza informatica.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e
Marketing” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda;
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture
diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle
attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti
tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni
efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane.
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i
risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a
specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni
economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per
realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri
sulla responsabilità sociale d’impresa.
Nelle articolazioni: ”Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali”, le competenze
di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del
profilo di riferimento.
45
DISCIPLINE E DOCENTI
MATERIE
DOCENTI
Disc. Economico Aziendali
Discipline Economico Aziendali
Discipline Giuridico Economiche
Ed. Fisica
Francese
Geografia Economica e turistica
Informatica
Inglese
FABIANI Alberto
TORCHIA Giuseppe
MARRA Lucio
LUPIA Giovanna
LEVATO Maria F.
TORCHIA Giuseppe
CARUSO Ferdinando
PIGNATARO Maria Luisa
Lettere
Lettere
Matematica Applicata
Religione
Scienze Integrate
Fisica
FERRARO Maria
SENATORE Natascia
MUNGARI Vincenzo
MIGLIARESE Mario
MANCUSO Elsa
LUCHETTA Alessandro
Quadro Orario Riforma Gelmini
RISORSE UMANE e MATERIALI
Il Dirigente scolastico, prof.ssa Maria Pia Ferrante, assicura la gestione unitaria delle tre istituzioni scolastiche e la
finalizza all’obiettivo delle qualità dei processi formativi. Per lo svolgimento delle funzioni organizzative e gestionali,
il Dirigente scolastico si avvale della collaborazione del Vicario prof. Salvatore Staine.
L’Istituto Tecnico Commerciale comprende una popolazione scolastica di n. 92 allievi distribuiti nelle seguenti
classi mattutine:
46
N.1 classi prime (27)
N.1classi seconde (17)
N.1 classi terze (22)
N.1 classi quarte (14)
N.1 classi quinte (12)
NUMERO ALUNNI
PER CLASSE
Maschi
Femmine
15
12
8 9
11 11
9
7 7
3
L’attività didattica è assicurata da n. 14
docenti:
1A
2A
3A
4A
5A
COLLABORATORI SCOLASTICI
MACRI’ Antonio
SARCONE Vito
RISORSE STRUTTURALI
N. 1 Ufficio di Dirigenza
N. 4 Uffici di segreteria
N. 2 Laboratori informatici
N. 1 Laboratorio Musicale
N. 1 Sala docenti
N. 5 Aule delle lezioni
N. 1 Aula Magna
N. Campo di pallavolo in cemento
N. 4 Bagni alunni
N. 2 Bagni docenti
N. 2 Bagni personale
Giardino alberato
CORSI SERALI ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
L’Istituto, nel venire incontro alle esigenze degli studenti lavoratori, ha attuato i corsi serali.
Il corso serale IGEA per l’istituto Tecnico Commerciale si propone, da un lato, di contenere la dispersione
scolastica e, dall’altro, di essere una risposta ai bisogni formativi espressi dalla società in relazione
all’evoluzione del mercato del lavoro. L’iniziativa si caratterizza per la sua differenza con i curricoli
tradizionali. Il sistema formativo degli adulti, infatti, deve assolvere due funzioni:
• qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media non costituisce
più una garanzia dall’emarginazione culturale e lavorativa;
• consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano
ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale.
Il corso, pur rivolgendosi a giovani e adulti, è adatto in particolare a:
• Lavoratori dipendenti
• Lavoratori autonomi
• Disoccupati
• Chi desideri riprendere o completare il ciclo di studi non trovandosi più in età scolastica. Quindi, per
frequentare il corso serale non è necessario essere un lavoratore dipendente o autonomo: in linea di
47
massima il corso è aperto a tutti coloro che abbiano la maggiore età (18 anni), salvo situazioni
eccezionali adeguatamente giustificate.
Questo progetto si caratterizza per i seguenti aspetti:
1. possibilità di accorciare il corso di studi;
2. riconoscimento di crediti formativi;
3. metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti;
4. possibilità di autoformazione;
5. attività di “tutoring”
ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
Il percorso scolastico risponde in maniera flessibile alle caratteristiche di una utenza particolare (adulti)
che non può essere assimilata all’utenza dei corsi diurni. Nel biennio, così come nel triennio si
propongono corsi di 30 ore settimanali a distribuite in 5 sere. Il sabato viene lasciato per eventuali
approfondimenti e recuperi. L'orario scolastico va rispettato senza deroghe. Solo in casi eccezionali
(specifiche esigenze familiari, personali, di lavoro) è possibile usufruire di orari flessibili, concordandoli
con il Consiglio di classe, ma comunque si computano le ore di assenza.
MODALITA’ DI FREQUENZA
È possibile frequentare il percorso tra due metodologie formative:
Percorso Curriculare: rivolti a studenti che intendono seguire le lezioni con assiduità. È evidente che
una presenza assidua e quasi regolare permette di acquisire maggiori competenze disciplinari. In tal
caso, la frequenza è obbligatoria per almeno il 50% delle lezioni.
Percorso individuale in autoformazione: rivolto a coloro che non sono in grado di frequentare con
regolarità le lezioni. A differenza di coloro che scelgono di frequentare il corso regolarmente, gli studenti
in autoformazione dovranno sostenere un colloquio preliminare almeno una settimana prima della
verifica di fine modulo con il docente titolare della disciplina. In tal caso, il discente deve frequentare
almeno il 20% di ogni modulo.
Per questi studenti che non possono frequentare con assiduità risulta importante la possibilità di seguire
in “e-learning”, tramite la piattaforma telematica del sito web della scuola, gran parte delle lezioni. I
docenti trasferiscono sul web le dispense elaborate a loro cura, che trattano gli argomenti di maggiore
rilevanza delle singole discipline
CREDITI FORMATIVI
Altra fondamentale particolarità del corso serale ITC Igea del Polo di Cutro riguarda il sistema dei “crediti
formativi”:
È un sistema che consente di definire un percorso scolastico differenziato e personalizzato. La scuola
può riconoscere:
• gli studi compiuti e certificati con titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti (crediti
formali);
• le esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo di studio (crediti
non formali).
POSSIBILITA’ ACCORCIAMENTO CORSO DI STUDI
Il progetto educazione degli adulti dell’ITC Igea del Polo di Cutro prevede la possibilità di accorciare il
corso di studi, da 5 fino a 3 anni, nel modo seguente: contrazione del primo biennio ( 1° e 2°) in un anno
scolastico; contrazione del secondo biennio (3° e 4 °)) in un anno scolastico . Il giudizio sull’idonei tà al
passaggio di classe con contrazione del corso di studi, avverrà nello scrutinio di fine anno scolastico. Il
quinto anno dovrà comunque essere frequentato per intero.
Il numero attuale degli iscritti è di oltre 120 e il numero delle classi è di 7.
48
MATERIE
DOCENTI
Inglese
Selvaggi Antonella
Lettere
Discipline Economico Aziendali
Matematica
Scienze Integrate
Discipline Giuridico economiche
Savaglio Antonio
Gaglianese Tiziana
Parrilla Patrizia
Tolomeo Romano
Manfredi Giovanni
Panucci Alessandro
Scida Teresa
Le Pera Iole
Morelli Maurizio
Forciniti Michele
Trattamento testi
Zurlo Francesco
Messina Domenica
Calvo Viviana
Battaglia Maria
Catanzaro Rosa Maria
Geografia
Sestito Amelia
Francese
COORDINATORE CORSO SERALE ITC
Prof.ssa VIVIANA CALVO
Prof.re ROMANO TOLOMEO
49
• ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA E
L’AMBIENTE
INTRODUZIONE
Il nostro Istituto è situato alla periferia del comune di Cutro, città tipica del meridione che presenta una
struttura economica basata prevalentemente sull’attività agricola.
È dotato delle seguenti strutture:
• edificio adibito alle attività didattiche;
• due serre di cui una computerizzata e climatizzata; l’indirizzo prevalente è quello floro-vivaistico,
vengono prodotte piante da giardino, da vaso e da orto;
• laboratorio d’informatica;
• laboratorio di chimica; le strumentazioni attualmente in dotazione, consentono di svolgere analisi
chimico-fisiche del terreno, analisi chimiche sul vino, sull’olio e sulla distillazione di piante officinali.
• azienda agraria ; attualmente suddivisa tra seminativo ed un uliveto da olio, ma in futuro si prevede di
trasformare una parte di essa in un vigneto (i terreni ricadono in zona d.o.c. S. Anna) ed in campi
sperimentali per colture erbacee.
• Laboratorio di microvinificazione;
• campetto sportivo polivalente.
Il bacino di utenza dell’IPSAA comprende il territorio del marchesato e del crotonese.
La camera di commercio della provincia di Crotone fa emergere, da indagini effettuate, una situazione
caratterizzata da un lieve sviluppo industriale, promosso soprattutto da piccole industrie.
I comparti agricoli e agro-alimentari stanno subendo un processo di ristrutturazione tecnologica, volti al
raggiungimento di standard di qualità adeguati al mercato nazionale e internazionale.
Ciò comporta il diffondersi di richieste di professionalità sempre più qualificate nei giovani, considerando che
la maggior parte degli imprenditori agricoli è ultra sessantenne. Pertanto è necessario porre maggiore
attenzione all’istruzione agrario-ambientale .
Non a caso la U.E. attraverso i fondi F.E.O.G.A prevede particolari agevolazioni contributive maggiori per
quei giovani in possesso del titolo di studio specifico nel settore agrario.
Da ricordare il marchio DOC di alcuni dei nostri prodotti quali: vino Cirò, Olio, Pecorino, Pane di Cutro,
Ortaggi di Isola Capo Rizzuto.
OFFERTA FORMATIVA E OBIETTIVI
Nuovo Profilo Professionale e suoi obiettivi
Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”,
possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed
agroindustriali.
È in grado di:
gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agroambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità;
individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i
caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;
utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai
processi di produzione e trasformazione;
assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo
sviluppo rurale;
organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;
50
rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino fondiario,
miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;
gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a
difesa delle zone a rischio;
intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche
attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;
gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo
rurale” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati intermini di competenze.
1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di
carte tematiche.
2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio.
3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità
della loro adozione.
4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le
provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.
5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la
gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità.
6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di
marketing.
7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle
situazioni di rischio.
8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi,
ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.
9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette,
di parchi e giardini.
10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei
produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione
idrogeologica.
DIDATTICA
L’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente si caratterizza per il fatto che le lezioni sono
accompagnate da esperienze di realizzazione pratica presso l'azienda, le serre, i laboratori della scuola con
l'acquisizione di una certa manualità.
Al fine di far comprendere agli allievi il mondo dell'agricoltura vengono realizzati degli stage ed effettuate
visite di studio organizzate direttamente dall'Istituto che organizza giornate di studio presso aziende, impianti
di trasformazione, strutture inerenti l'agricoltura e la gestione del territorio.
Quadro Orario Riforma
51
RISORSE UMANE E MATERIALI
L’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’ambiente comprende una popolazione scolastica con una chiara
tendenza all’incremento di n. 69 allievi distribuiti nelle seguenti classi:
Tabella1 Alunni per
classe IPSAA
18
N.2 classe prima (34)
N.1 classe seconda (18)
N.1 classe terza (10)
N. 1 classi quinta (7)
17
12
10
7
4
0
1
0
0
1A
2a
3A
5A
1B
L’attività didattica è assicurata da n.16 docenti:
MATERIE
DOCENTI
Scienze
Fisica
Inglese
ANGOTTI Elena
MIANO Salvatore
BATTAGLIA Maria
CALABRETTA Maria
Falbo Maria Antonietta
SENATORE Natascia
CARUSO Fernando
COLOSIMO Giuseppe
VASAPOLLO Angelina
LUPIA Giovanna
MIANO Salvatore
PERRI Alfonso
VERZINA Nicola
Di Lorenzo
Italiano
Informatica
Esercitaz. Agrarie
Ed. Fisica
Matematica
Scienze Agrarie
Discipline Giuridico-Economiche
Il personale tecnico e ausiliario (ATA) è composto da n. 5 unità ed è così suddiviso:
N. 4 collaboratori scolastici
52
N. 1 assistente tecnico
COGNOME e NOME
RUOLO
Dattilo Chiara
Borda Gaetano
Ciampà Antonio
Pulerà Maurizio
Sestito Margherita
Assistente tecnico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Elenco Laboratori e Attrezzature
N° 01 Serra computerizzata;
N° 01 Serra fredda;
N° 01 Aula di informatica con n. 11 computer;
N° 01 Aula per hard con n. 03 computer;
N° 01 Sala video con computer di duplicazione di vi deo cassette;
N° 01 Televisore;
N° 01 Videoregistratore;
N° 01 Videocamera;
N° 01 Foto camera;
N° 01 Lavagna luminosa;
N° 01 Laboratorio chimico attrezzato per analisi al terreno, al vino, all’olio, all’acqua, ecc.
N° 01 Laboratorio di microvinificazione.
N° 01 Minifrantoio
53
CORSO SERALE IPSAA
L’Istituto, nel venire incontro alle esigenze degli studenti lavoratori, ha attuato il corso serale con Nr. 175 iscritti
distribuiti in 4 classi
DISCIPLINA
Italiano e storia
Scienze Integrate ed Ecologia Applicata
Diritto ed economia
Matematica ed informatica
Fisica
Scienze Agrarie
Esercitazioni Scie. Agrar.
Inglese
DOCENTI
Rovella Michele
Mungari Michelina
Angotti Elena
Di Lorenzo M. Giovanna
Messina Domenica
Fabbiano Francesco
Luchetta Alessandro
Lia Armando
Pucci Antonio
Ziparo Francesco
Filippelli Francesco
De Luca Rosaria
Fabiano Pasquale
Scerra Maria Angela
COORDINATORE CORSO SERALE IPSAA
Prof. Armando LIA
Prof.re Michele Rovella
54
• ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO ALBERGHIERO
E PER LA RISTORAZIONE
ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’Istituto è ubicato nel Comune di Isola Capo Rizzuto e precisamente nella frazione di Punta delle Castella. La
scelta non è stata casuale. Ha voluto essere un riconoscimento alla sua spiccata vocazione turistica. Su 7126 posti
letto dell’intera struttura ricettiva della Provincia di Crotone, 3819 sono nel territorio di Isola Capo Rizzuto: oltre il
50% della capacità ricettiva attuale. Ha una posizione ottimale, dal punto di vista geografico e logistico, perché
situato sul promontorio che si estende nel golfo di Squillace e dista a pochi Km. dai monti della Sila. Il turista può
scegliere, quindi, di godere della salubrità sia del clima marittimo che montano. È facilmente raggiungibile, tramite
la S.S. 106, importante arteria stradale che percorre l’intera costa Ionica.Il bacino di utenza dell’istituto, pertanto, è
molto ampio; in particolare serve i 3 Comuni di Isola-Le Castella, di Cutro e di Crotone. Da segnalare una
numerosa utenza proveniente dai Comuni di Strongoli, Mesoraca e Petilia Policastro.
RISORSE UMANE
Il Dirigente scolastico, prof.ssa Maria Pia Ferrante, si avvale, per lo svolgimento delle funzioni organizzative e
gestionali dell’IPSSAR, della collaborazione della prof.ssa Teresa Piscitelli.
Nell’Istituto, dallo scorso anno per le prime classi, è stato introdotto con la nuova Riforma Scolastica l’Indirizzo di:
Enogastronomia . Vengono mantenuti i vecchi indirizzi per le altre classi fino all’entrata in regime della Riforma
Gelmini.
L’Istituto, il maggiore del Polo, comprende attualmente una popolazione scolastica di n.° 313 allievi distribuiti nelle
seguenti classi:
N.5 classi prime (5)
N.3 classi seconde (3)
N.3 classi terze (3).
N.3 classi quarte (4)
N.2 classi quinte (3)
NUMERO ALUNNI PER CLASSE
19
15
13
14
12
7
3
1A 1B
18
15
14
13
11
9
11
8 8
8
7 7
7
4
3
1E
2A 2B
13
11
10
6
1C 1D
15
2C
3A 3B
Maschi
5
4
2 3
3C 4A 4B
Femmine
55
5
4 44
1
4C 4D 5A 5B
5C
ELENCO DOCENTI
Disciplina
Docente
Matematica
STAINE Salvatore
CHIARELLO Salvatore
MORELLI Maurizio
CINNERA Martino
ERRICO Tommaso
BARBERIO Antonio
Messina Antonia
BIANCO Maurizio
DIRKS Hannelotte
TRICOLI Anna
LOPREIATO Raffaele
MERCURIO Maurizio
FAMIGLIETTI Marciano
GAETANO Ercole
LAMBERTI Daniela
LE PERA Francesca
MOLLICA Teresa
MOSCATO Giovanna
PISCITELLI Teresa
DE LORENZO Miriam
DE LUCA Carla
MANCUSO Angela
GERACE Fausta Carmela
Fernanda
GRECO Giovanni
Proto Carlo
GRECO Maria Francesca
GRECO Salvatore
MARINARO Francesco
SCHERI Raffaele
LUCENTE Vincenzo
OPPIDO Mario
VERZINA Teresa
ZUMPANO Maria Caterina
FEZZA Anna
MIGLIARESE Mario
PAPALEO Francesco
PAVONE Maria
RITO Loredana
VIA Rachele
PONTIERI Rosa
PRONESTI’ Rosa
ROLESI Caterina
FORESTA Pasquale
SCIDA Francesca
Lab. Ricevimento
Tedesco
Lab Sala Bar
Fisica
Italiano
Comunicazione
Discipline Economico Aziendali
Scienze Integrate
Discipline Giuridiche Economiche
Storia dell’arte
Lab. Cucina
Sostegno
Chimica
Religione
Inglese
Scienze degli Alimenti
Educaz. Fisica
PERSONALE ATA
56
NOME
RUOLO
Borda Francesco
Di Pietro Margherita
Gemelli Ettorina
Iannone Franca
Maiolo Maria
Esposito Caterina
Borda Salvatore
Fassari Francesco
Gualtieri Giuseppe
Minnelli Vincenzo
Iuliano Carmine
Scalise Carmine
Spagnolo Maria
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Ass. Amministrativo
Ass. Tecnico
Ass. Tecnico
Ass. Tecnico
Ass. Tecnico
Ass. Tecnico
Ass. Tecnico
Ass. Tecnico
- Docenti
- Personale A.T.A.
- Classi
- Allievi iscritti
N ° 44
N ° 14
N° 18
N° 313
RISORSE MATERIALI
L ’ edificio, di nuova costruzione, è formato da 3 piani con ampio giardino circostante.
A piano terra sono ubicati i laboratori di Sala, Cucina, Magazzino e Office. Al 1° piano sono ubicati la Presidenza,
la Segreteria, il Laboratorio di informatica, la Sala Docenti e n°08 Aule.
Al 2°piano sono ubicate n° 11 aule , Laboratorio L inguistico, Centro Risorse..
La struttura Scolastica, inoltre, è fornita:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
telefono, fax e fotocopiatrice.
laboratorio bar
laboratorio cucina
n.2 laboratori sala
laboratorio ricevimento
laboratorio informatico con cablaggio
laboratorio linguistico
televisore con videoregistratore
dizionari
57
CICLO DI STUDI
Quadro Orario Nuovo Ordinamento Riforma Gelmini
NUOVI PROFILI PROFESSIONALI
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e
dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Il diplomato di questo indirizzo è in grado di:
operare nella gestione dei servizi enogastronomici, dell’accoglienza,della ristorazione e dell’ospitalità
alberghiera;
programmare e realizzare eventi che valorizzino il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche,
culturali, artigianali del territorio;
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici anche con
l’individuazione di nuove tendenze
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;
58
applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la
salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e
finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a
strumenti informatici e a programmi applicativi;
L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza
turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel
sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove
tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative e
gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e
servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e
la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e
“Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento descritti di seguito:
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico,
nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche
necessità
dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i
prodotti
tipici.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle
attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze
della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione
di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.ei Servizi di Sala e Vendita e Tecnico di Accoglienza
turistica.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “Accoglienza turistica”
consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e
intermediazione turistico-alberghiera.
2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei
mercati e della clientela.
3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei
servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del
territorio.
4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di
gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito
specificati in termini di competenze.
1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastonomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
59
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di
comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di
filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità
dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e
servizi in relazione al contesto.
OFFERTA FORMATIVA
L’Offerta didattico – formativa dell’Istituto interesserà una popolazione scolastica che quest’anno ha superato le
300 unità. Gli alunni provengono da un ambito territoriale vasto, che comprende tutti i comuni della provincia di
Crotone. Ciò costituisce la prima difficoltà cui vanno incontro gli alunni nel necessario percorso di socializzazione. I
suddetti centri di provenienza pur nelle specifiche differenze storiche, economiche e sociali, presentano delle
caratteristiche similari, individuabili in :
-
Rapida e caotica espansione edilizia.
Carenza di attrezzature e Servizi Sociali.
Inadeguatezza ed insufficienza dell’edilizia scolastica costituita in gran parte da edifici adattati
e fatiscenti.
Situazione di degrado ambientale a livello sia fisico che umano.
Alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile.
Presenza radicata e consolidata di organizzazioni criminali che fanno uso di manovalanza
giovanile.
Diffusione di lavoro nero e a domicilio.
Tale situazione non favorisce, certo, l’instaurarsi di rapporti interpersonali, capaci di proiettarsi al di fuori dell’ambito
scolastico, per quanto l’utilizzazione pressoché quotidiana degli stessi mezzi di trasporto si potrebbe configurare
come elemento notevolmente aggregante nel percorso di socializzazione.
Il tessuto socio – culturale del territorio si presenta, quindi, vario ed articolato: zone sviluppate e in crescita
coesistono con altre, nelle quali sono drammaticamente presenti fenomeni di devianza. Una percentuale,
fortunatamente minima, di alunni dell’Istituto è interessata da tali fenomeni di devianza, in rapporto ai quali non è
difficile riscontrare, fra essi, casi di esasperato individualismo, indifferenza, difficoltà a trovare la necessaria
motivazione all’impegno nello studio e a perseguire un progetto a lungo termine.
Strettamente correlata alla situazione socio-culturale e ambientale ed alle risorse umane e strutturale dell’Istituto.
FINALITA’
•
•
•
•
•
Sviluppo della personalità dello studente in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettive,
affettive, creative, operative).
Acquisizione di conoscenze fondamentali specifiche,utili allo sviluppo delle abilità corrispondenti.
Maturazioni delle capacità di
operare scelte realistiche utile allo sviluppo delle abilità
corrispondente, senza rinunciare ad un autonomo progetto di vita.
Formazione del cittadino e del lavoratore, consapevole dei propri diritti e doveri, educato alla
diversità e alla tolleranza.
Apertura della scuola al territorio e a progetti di educazione permanente e ricorrente mediante corsi
di formazione per adulti e corsi post-diploma
OBIETTIVI Relazionali e Cognitivi generali
•
Incrementare le abilità linguistiche, creative, logiche, motoria e tecnico-pratiche.
60
•
•
•
•
•
Utilizzare con pertinenza terminologie e procedimenti appartenenti a linguaggi specifici.
Mettere in atto tecniche di comunicazione adeguate al contesto generale e professionale utilizzando
il linguaggi verbali e non.
Utilizzare strumenti e tecnologie relativi all’ambito professionali.
Stimolare la capacità di osservare e di interrogarsi sulle realtà, porsi problemi e prospettare soluzioni,
esprimendo valutazioni.
Dare un orientamento alla propria esistenza, con particolare attenzione alla dimensione spaziotemporale
OBIETTIVI Professionali Generali
•
•
Formare giovani professionalmente dotati e culturalmente qualificati, competitivi,flessibili, pronti a
cogliere le opportunità di lavoro offerte dal mercato Internazionale e Nazionale.
Raccordare le risorse energie provenienti dal mondo della scuola con quelle provenienti dal territorio.
CONTENUTI
La scelta dei contenuti culturali delle varie discipline verrà effettuata nel rispetto delle indicazioni dei
programmi ministeriali che sono la cornice di riferimento, tenendo ben presente che i contenuti non sono il
fine ultimo dell’insegnamento, ma strumento indispensabile per il raggiungimento delle finalità generali e
degli obiettivi specifici.
CORSI SERALI IPSSAR
Per l’a.s. 2012 -2013, l’IPSSAR in linea con la politica europea successiva a Lisbona 2000,
recependo istanze che provengono dal territorio, da aziende, enti, associazioni pubbliche e private,
da cittadini desiderosi di migliore le loro condizioni e possibilità di inserimento sociale e lavorativo in
un orizzonte professionale che si caratterizza per la rapidità delle trasformazioni, e quindi necessita di
una formazione continua e di un innalzamento dei livelli di istruzione, ha chiesto, secondo le modalità
di legge, l’attivazione di corsi serali a ordinamento.
I corsi serali ideati per rispondere alle esigenze di un utente adulto che intende rientrare nel sistema
formativo, prevedono percorsi didattici flessibili, che li differenziano sensibilmente dai corsi previsti
per l'utenza diurna degli adolescenti. Le loro peculiarità si possono individuare in questi cinque punti
fondamentali:
- riduzione dell'orario settimanale di lezione (27);
- riconoscimento di crediti formali, professionali e personali;
- uso di metodologie didattiche specifiche per gli adulti;
- impianto modulare dell'attività didattica;
- flessibilità dei percorsi formativi;
ASPETTI GENERALI
CHI PUO’ ISCRIVERSI
•
lavoratori maggiorenni,
•
persone maggiorenni che sia pure non inserite in attività lavorative siano uscite dai percorsi
scolastici dopo la scuola media
•
persone maggiorenni che si siano allontanate dalla scuola superiore prima di terminare il
percorso scolastico che si erano inizialmente prefissato
61
•
persone che, in possesso di diploma o qualifica di scuola professionale, vogliano
riconvertirlo in altre specializzazioni equipollenti.
•
persone maggiorenni che vivono situazioni familiari che non gli permettono la frequenza
diurna delle lezioni
•
persone maggiorenni iscritte al Centro per l'impiego che vogliano acquisire una formazione
professionale idonea a inserirsi nel mondo del lavoro seguendo le richieste del territorio
•
persone maggiorenni inserite nel mondo del lavoro con contratti a tempo determinato che
intendano integrare il proprio ruolo lavorativo con una formazione professionale idonea a facilitare la
futura ricerca di attività lavorative
•
persone che non hanno la licenza di scuola elementare, ma che hanno superato i 23 anni
Ogni deroga a quanto stabilito deve essere motivata e richiesta all'autorità scolastica che potrà
delegare i Consigli di classe relativi per l'ammissione.
ORARIO DELLE LEZIONI
ORA
INIZIO
FINE
1^
2^
3^
4^
5^
6^
16.00
16.50
17.40
18.30
19.20
20.10
16.50
17.40
18.30
19.20
20.10
21.00
RICONOSCIMENTO CREDITI
Il riconoscimento di crediti permette di abbreviare, talvolta in modo molto consistente, l'intero ciclo di studi. Il
Consiglio di Classe è l'organo collegiale che delibera l'eventuale riconoscimento dei crediti I crediti
costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dallo studente, acquisite in seguito a:
- studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali, o legalmente riconosciuti, nonché certificazioni
europee (crediti formali);
- esperienze maturate in ambito lavorativo, o in percorsi della formazione professionale, o in studi personali
coerenti con le competenze previste dalla programmazione modulare (crediti professionali o personali).
- Esperienze acquisite e certificate nel volontariato (crediti personali)
La prassi individuata per la richiesta del riconoscimento dei crediti formali e della loro determinazione è la
seguente:
- alla domanda di credito formale deve essere allegata idonea certificazione;
- se alla domanda di credito formale non è allegato il programma dettagliato della disciplina per la quale si
chiede il credito, il Consiglio di Classe si attiene unicamente al programma ministeriale relativo;
- possono essere riconosciuti solamente i crediti formali derivanti da studi compiuti, e certificati, presso istituti
statali o legalmente riconosciuti;
- le certificazioni europee e regionali sono riconosciute come credito formale nella disciplina di riferimento
per i livelli attestati.
Nel caso dei crediti formali, il riconoscimento viene formalizzato dal Consiglio di Classe sulla base della
documentazione presentata dallo studente. Le domande di riconoscimento dei crediti formali vanno
presentate in segreteria, a cura dello studente, previa la consultazione del Coordinatore dei Corsi Serali o
dei Tutor.
La prassi individuata per l'accertamento di competenze acquisite con studi compatibili o in ambito lavorativo
ai fini che esse costituiscano credito capitalizzabile è la seguente:
A seguito di richiesta, al Consiglio di Classe spetta la Verifica di accertamento delle competenze che si attua
attraverso una prova interdisciplinare che non deve essere intesa come una prova di fine modulo, bensì
come una prova che ha per oggetto le competenze incluse nella programmazione modulare.
METODOLOGIA DIDATTICA
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La didattica sarà svolta attraverso metodologie di lavoro appropriate, differenziate e individualizzate, tenendo
in debito conto le caratteristiche proprie delle discipline, le competenze da acquisire e le caratteristiche dello
studente. L'attività didattica e formativa tenderà pertanto a:
- valorizzare le esperienze umane, culturali e professionali dello studente in tutte le situazioni didattiche in cui
ciò sia possibile;
- motivare alla partecipazione fattiva e propositiva;
- mettere in evidenza il valore formativo e l'apporto professionale di ciascuna proposta didattica;
- coinvolgere lo studente attraverso la chiara indicazione di traguardi raggiungibili e di compiti realizzabili,
rispetto ai quali il docente si pone soprattutto come facilitatore di apprendimento e consulente formativo;
- utilizzare le lezioni frontali oltre che servirsi di tutti i supporti didattici che risultino strettamente funzionali
nell'agevolare l'approfondimento e l'apprendimento dei concetti fondamentali;
- utilizzare il problem solving come strategia finalizzata alla risoluzione in maniera autonoma di problemi
specifici relativi ad una precisa casistica;
- utilizzare le attività di laboratorio come strumento atto a favorire un efficace processo di verifica degli
aspetti teorici e metodologici dei concetti;
- favorire il lavoro di ricerca e studio sia di gruppo che individuale;
- assumere l'apprendimento cooperativo come stile relazionale e modalità di lavoro di base.
L’ATTIVITA’ DIDATTICA:
Organizzazione Modulare e Flessibilità Dei Percorsi
I corsi sono caratterizzati da una programmazione didattica di carattere modulare rispondente all'esigenza di
strutturare i programmi delle singole discipline in blocchi compiuti, quindi autonomi, che mirano a sviluppare
competenze individuate e che possano essere conseguite in modo capitalizzabile.
Queste caratteristiche rispondono alle esigenze di un'utenza di studenti adulti-lavoratori che spesso non
possono avere una frequenza regolare e sequenziale delle lezioni di modulo, cioè a dire la stragrande
maggioranza degli studenti dei Corsi serali per adulti.
Un modulo di apprendimento è un percorso coordinato in modo sistemico che fa riferimento ad un unico
discorso portante, organizzato attorno ad un nucleo contestuale centrale, in modo che l'intera struttura di
unità didattiche appaia, e funzioni, come un preciso sistema di riferimenti.
All'inizio dell'anno scolastico,tutti i docenti coinvolti nei Corsi serali saranno impegnati nell'attività di
programmazione modulare. Al fine di produrre una programmazione metodologicamente adeguata,
omogenea nella forma e didatticamente efficace, ogni dipartimento disciplinare redigerà una proposta di
programmazione modulare che sarà in seguito validata dall'Istituto.
Uno degli aspetti maggiormente innovativi dei Corsi serali per adulti è, sicuramente, rappresentato
dall'estrema flessibilità con la quale lo studente può organizzare il proprio percorso formativo. Tenendo conto
dei propri impegni di diverso carattere, degli eventuali crediti formativi e professionali ottenuti, nonché delle
competenze derivanti dalla propria formazione di base preliminare e delle capacità organizzative e
autoformative, lo studente può scegliere tra le diverse opzioni di percorso offerte:
- la frequenza regolare di tutti i moduli di tutte le discipline;
- la frequenza regolare di tutti i moduli di tutte le discipline, salvo quelle in cui ha conseguito il credito;
- la frequenza parziale, ovvero il conseguimento di un numero parziale di moduli che vengono capitalizzati
per il conseguimento successivo del diploma;
- l'autoformazione, senza la frequenza come condizione determinante, ma con l'impegno a consultare il
docente e a sostenere le relative verifiche di superamento dei moduli anche se in tempi differiti;
- la frequenza limitata anche ad alcuni blocchi di insegnamenti, senza l'immediata necessità del
conseguimento di un diploma.
PERCORSI FORMATIVI
Una caratteristica fondamentale dei Corsi serali per adulti è la possibilità di scegliere tra due diversi percorsi
formativi:
Percorso curricolare
Questo percorso è adatto agli studenti che non hanno particolari problemi di frequenza. È caratterizzato
dalla sequenzialità della scansione modulare delle lezioni. Il percorso curricolare offre la possibilità di
partecipare all'attività formativa in modo graduale, e progressivo, godendo dei vantaggi di una presenza
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diretta e quotidiana dei docenti che attuano il processo di apprendimento/insegnamento in modo da
semplificare il lavoro dello studente, organizzando tutte le attività didattiche di classe, incluse le esercitazioni
e le eventuali verifiche formative e sommative.
Percorso individuale
Questo percorso è adatto allo studente che non può, perché impossibilitato da problemi di lavoro o di
famiglia, o non intende, perché già in possesso di una formazione di base preliminare e di tecniche di
apprendimento consolidate, frequentare regolarmente le lezioni. Questo tipo di percorso, che consente di
accelerare anche in modo considerevole i tempi dell'iter formativo, presuppone tuttavia un'attività in
autoformazione che prevede impegno consistente, efficacia nell'organizzazione del lavoro personale e
metodo di studio consolidato.
Lo studente che sceglie il percorso individuale partecipa alle Prove assieme agli studenti che scelgono il
percorso curricolare. Le Prove, devono essere completate da una verifica orale che si svolge in orario da
concordare con il docenti.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
CRITERI GENERALI
Le modalità di verifica dei Corsi serali per adulti possono differenziarsi per disciplina ma devono essere tutte
riconducibili alla programmazione modulare. La definizione e la comunicazione preventiva di strumenti e
criteri di valutazione chiari ed oggettivi - esplicitati nel Contratto formativo o comunicati formalmente allo
studente - sono elementi irrinunciabili nell'ambito della didattica per gli adulti. L'utilizzo di griglie per la
misurazione e la valutazione costituisce un elemento importantissimo per rispondere all'esigenza di
trasparenza ed oggettività, molto sentita dallo studente adulto.
Si ricorda che nei Corsi serali per adulti la scansione quadrimestrale non rappresenta un vincolo per la
somministrazione delle Prove di fine modulo.
4.2. PROVE SEMISTRUTTURATE
Strumento particolarmente utile per il monitoraggio formativo, la prova strutturata o semi-strutturata risulta
efficace al momento della valutazione, poiché offre un criterio di classificazione trasparente ed
immediatamente verificabile. In analogia con quanto avviene per le prove di esame, la valutazione avviene
per mezzo di una griglia, allegata ad ogni singola Prova, in cui si dichiarano preventivamente i criteri di
attribuzione anche del punteggio delle risposte alle domande aperte.
4.3. VERIFICHE ORALI
Le prove scritte saranno integrate con prove di verifica orali, soprattutto, per gli studenti che opteranno per
l’autoformazione.
L’Istituto, nel venire incontro alle esigenze degli studenti lavoratori, ha attuato il corso serale con Nr. 230 iscritti
distribuiti in 9 classi
Elenco dei Docenti
DISCIPLINA
Italiano e Storia
Matematica
Matematica
Inglese
DOCENTI
Pellizzi Teresa
Seminara Francesca
Sestito Cristina
Cannatelli Francesco
Blandino Domenico
Carbone Luigi
Procopio Francesca
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Tedesco
Tedesco
Discipline Economico Aziendali
Alimentazione
Geografia Economica
Storia dell’arte
Trattamento testi
Sala Bar
Cucina
Ricevimento
Discipline Giuridico Economiche
Scienze integrate
Tecniche della comunicazione
Dirks Hannelotte
Bova Graziella
Manfredi Francesco G.
Gatani Tindaro
Guzzi Loredana
Pronestì Rosa
Sestito Amelia
Paparo Maria
Virardi Maria Rosa
Cacia Domenico
Notaro Domenico
Macrillò Giuseppina
Mantegna Gregorio
Ussia Rosa
Cacia Antonello
Mantione Giuseppina
Proto Carlo
Trocino Antonio F
De Lorenzo Miriam
Collaboratori Scolastici
Coordinatore IPSSAR Serale:
Prof.ssa Francesca Procopio
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
E’ possibile prendere visione del Regolamento sul sito della scuola:
www.polodicutro.it
Allegati:
1.
2.
3.
4.
Griglia dei progetti
Regolamento d’Istituto
Regolamento corsi serali
Regolamento sulle manifestazioni
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Scarica

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