Modello di valutazione dei rischi immobiliari (RATING IMMOBILIARE) Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Il rischio in generale Il rischio attribuibile a un investimento è rappresentato dalla volatilità dei redditi futuri generati dallo stesso; Postulato fondamentale della logica finanziaria: l’investitore razionale, a parità di reddito, preferisce l’investimento meno rischioso (e a parità di rischio il più redditizio); Poiché gli investitori sono generalmente avversi al rischio, è opportuno che essi valutino non solo il reddito, ma la redditività corretta per il rischio; Scelte razionali richiedono quindi efficaci strumenti di misurazione del grado di rischio degli investimenti. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Il rischio immobiliare Gli operatori del mercato immobiliare ancora non dispongono di specifiche metodologie di misurazione del rischio, come invece è ormai consolidato in altri settori di investimento di tipo finanziario; Tale circostanza non è dovuta alla mancanza di interesse degli operatori, ma alle difficoltà di implementazione di strumenti adeguati alle specificità del real estate market; Il modello proposto intende fornire indicazioni di metodo per superare tale carenza, individuando adeguati criteri di valutazione dei rischi immobiliari e di attribuzione di rating agli investimenti nel settore del real estate. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Il modello di valutazione dei rischi OBIETTIVI METODOLOGIA IPOTESI METODOLOGICHE VARIABILI TECNICA RISULTATI APPROFONDIMENTI TECNICI VERIFICHE EMPIRICHE Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Obiettivi Fornire agli operatori del mercato immobiliare utili indicazioni in merito ai diversi profili di rischio di un particolare investimento in immobili; Dotare gli investitori del mercato real estate di uno strumento in grado di determinare una misura sintetica del grado di rischio di uno specifico immobile; Consentire agli operatori (fondi comuni di investimento immobiliare in primis e investitori istituzionali), di implementare una consapevole diversificazione degli investimenti, in ottica di riduzione del rischio di portafoglio. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Metodologia Il modello, sviluppato su software, consente di misurare il coefficiente di rischio di uno specifico investimento immobiliare; Il modello è stato realizzato su applicativo Excel; Sono individuati i diversi fattori di rischio gravanti sulle unità immobiliari. A ognuno di essi è dedicato uno specifico foglio di lavoro; Dopo una descrizione delle singole variabili, vengono individuate le variabili che consentono, tramite l’attribuzione del relativo rating, la misurazione del grado di rischio. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Ipotesi metodologiche Modello di valutazione e misurazione del solo rischio “puro” dell’investimento; Modello uniperiodale. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Variabili (1) Per la determinazione del coefficiente di rischio globale di un’unità immobiliare occorre valutare il grado di rischio attribuibile a: – Le caratteristiche del conduttore del fabbricato; – Le caratteristiche di contesto; – I fattori endogeni dell’unità immobiliare. Total risk = (Tenant specific risk) + (Context specific risk) + (Property specific risk) Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Variabili (2) La misurazione del grado di rischiosità del conduttore del bene deriva dall’assegnazione di uno scoring a quattro diversi fattori: – Ciclicità del settore cui appartiene il locatario; – Caratteristiche merceologiche dell’attività esercitata; – Grado di solvibilità attribuibile all’azienda; – Numerosità relativa di conduttori. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Variabili (3) Per la misurazione del rischio relativo al contesto (caratteristiche esogene del bene) occorre valutare: – Il rango della città in cui l’immobile è ubicato; – La posizione dello stesso all’interno del contesto urbano; – Le caratteristiche intrinseche del mercato immobiliare della zona. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Variabili (4) Le caratteristiche endogene dell’unità immobiliare, infine, comprendono nel dettaglio: – La dimensione del fabbricato; – I caratteri tipologici e qualitativi dello stesso; – Le caratteristiche di fungibilità del bene. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Tecnica (1) Il modello propone la valutazione guidata e ragionata di ciascuna variabile, assegnando un rating compreso da 1 a 10 in funzione del rischio che ciascun fattore apporta all’investimento; Tanto più elevato risulta il rating assegnato, tanto maggiore è il rischio individuato per lo specifico elemento; Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Tecnica (2) Le risposte alle singole domande consentono di ottenere un coefficiente di rischio specifico per ogni variabile; Effettuando la media ponderata dei rating assegnati alle singole variabili risulta possibile determinare il profilo di rischio delle tre macro-dimensioni: 1) locatario 2) bene esogeno 3) bene endogeno. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Risultati (1) Il modello consente: – La determinazione del coefficiente di rischio complessivo dell’immobile; – L’individuazione delle singole dimensioni di rischio a cui l’investimento risulta maggiormente esposto. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Risultati (2) Il modello consente: – La rappresentazione grafica del rischio dell’investimento. I dati ottenuti dall’analisi consentono la costruzione di una figura geometrica, la cui area risulta tanto più ampia quanto maggiore è il rischio dell’immobile; – L’individuazione delle opportunità di diversificazione del proprio portafoglio di investimento immobiliare. Nel modello non è stato infatti introdotto alcun elemento di rischio sistematico, ma solamente fattori su cui l’operatore può efficacemente intervenire attraverso un’adeguata diversificazione. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Uno degli ostacoli più evidenti nel calcolo del coefficiente di rischio di un immobile risulta la ponderazione (rating) delle componenti considerate a campione nel modello; Nello studio in esame gli ideatori del modello hanno seguito una logica di scelta delle componenti campione, e relativo rating, quanto più generica e quindi riconducibile a una vasta molteplicità di casi studio; Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Risulta importante monitorare le strategie di uscita dall’investimento; Occorre quindi valutare: – Le opportunità di cessione dell’immobile; – La dinamica generale del mercato immobiliare; – L’organizzazione del risparmio gestito (comportamento degli investitori istituzionali); – L’andamento del valore di mercato degli immobili; – L’allineamento del mercato italiano al più vasto mercato europeo; Tale aspetto costituisce uno degli approfondimenti del modello in corso di realizzazione Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Le scelte metodologiche compiute non escludono che future evoluzioni del modello possano incontrare le istanze/necessità di specifici utilizzatori/operatori, pertanto prevedendo di “stressare” determinate componenti di rischio e relative pesature; Nel seguito viene mostrato un quadro sinottico in cui si evidenziano la logica alla quale sono riconducibili i parametri campione del modello e la relativa ponderazione. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Conduttore del fabbricato Ciclicità del settore cui appartiene il locatario: Riferimento: la ciclicità del settore rientra nelle tematiche di studio dei macro-economisti. L'andamento di un settore può essere definito ciclico quando risulta sensibile al ciclo economico, particolarmente esposto alla congiuntura, oppure legato all'andamento dei principali o di alcuni particolari fenomeni macroeconomici (prezzi di commodities, tassi di interesse, andamento dei consumi, reddito disponibile delle famiglie). Rating: determinato in modo analitico dal compilatore sulla base dell’analisi dei diversi parametri cui risultano correlati i risultati di settore e della particolare fase del ciclo di vita in cui si trova attualmente il settore stesso. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Conduttore del fabbricato Caratteristiche merceologiche dell’attività esercitata: Riferimento: con tale parametro si vuole valutare il rischio specifico dei fattori merceologici ospitati nell’immobile e il grado di congruità fra le caratteristiche dei prodotti o servizi dell’azienda e le peculiarità dell’immobile. Rating: lineare rispetto alla rischiosità specifica del prodotto o servizio / inversamente proporzionale al grado di congruità tra caratteristiche dell’immobile e dei fattori merceologici ospitati. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Conduttore del fabbricato Grado di solvibilità attribuibile al conduttore: Riferimento: Il parametro in esame trova specifico riferimento negli studi di corporate finance. In particolare, per la valutazione della solvibilità del locatario occorre analizzarne gli equilibri finanziari, gli indici di bilancio e la dinamica finanziaria passata e prospettica. Fra i molteplici indicatori di solvibilità si è ritenuto opportuno valutare nello specifico l’indice di liquidità corrente, la leva finanziaria, il rapporto Ebit/Of, i flussi di cassa attesi ed i programmi di sviluppo dell’azienda. Rating: inversamente proporzionale rispetto al grado di solvibilità attribuito all’impresa. Al fine di guidare il compilatore alla valutazione di tale parametro sono indicati nel modello alcuni valori significativi degli indici presi a riferimento. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Conduttore del fabbricato Numerosità relativa di conduttori: Riferimento: Tale variabile viene introdotta al fine di affinare le analisi precedenti. In caso di presenza di più conduttori nella medesima unità immobiliare, il cui settore merceologico non sia strettamente correlato, occorre infatti modificare lo scoring ottenuto dalla valutazione complessiva del locatario principale, per tener conto delle caratteristiche dei conduttori secondari. Rating: direttamente proporzionale rispetto al grado di concentrazione. In particolare, si è ritenuto opportuno assegnare un rischio medio in presenza di 2-3 locatari ed un rischio basso in presenza di più di 3 conduttori (proprietà frazionata). Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Fattori di contesto Rango della città in cui l’immobile è ubicato: Riferimento: Il tema “rango di città” e tutti i suoi contorni teorici (reti di città, incubatori urbani, ciclo di vita della città ecc.) è riferibile sia agli studi degli economisti urbani, prevalentemente americani, che, per la realtà italiana, agli studi che i nostri ricercatori hanno iniziato ad effettuare in concomitanza con l’affermarsi del concetto urbanistico di area metropolitana. Il rango di città evidenzia la capacità di una realtà urbana di crescere nella scala gerarchica attraendo attività e concretizzando la leadership economica. Rating: rischiosità inversamente proporzionale al rango. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Fattori di contesto Posizione dell’immobile all’interno del contesto urbano: Riferimento: Si tratta di un concetto estimativo-immobiliare, tuttavia avulso, in questo caso, dal concetto di scala di valore proporzionale alla distanza dal centro, bensì legata al pregio intrinseco della zona nella quale è collocato il bene. Gli operatori di mercato riconoscono infatti che, specie nell’ambito di grandi realtà urbane, le diverse zone, indipendentemente dalla distanza dal centro, possono rivestire specifico pregio ed interesse. La scelta teorica effettuata nel modello incrocia la necessità di poter esprimere un giudizio per generiche tipologie immobiliari. Rating: lineare, determinato sull’esperienza di mercato del compilatore. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Caratteristiche esogene del bene Caratteristiche del mercato immobiliare della zona: Riferimento: Gli studi di settore che, puntualmente, monitorano il mercato immobiliare italiano da circa 40 anni. Tra i tanti indicatori evidenziati nelle ricerche, si è ritenuto che per le finalità del modello in esame i più idonei fossero lo spread di rendimento (%) caratterizzante nel tempo il binomio tipologia bene/zona ed il tempo medio di esitabilità del bene medesimo. Il primo rappresenta un chiaro indicatore di stabilità/instabilità del mercato immobiliare, parimenti ad analoghi concetti ritrovabili in campo borsistico; il secondo indicatore risulta invece essenziale per un detentore immobiliare, in quanto indica la reale possibilità di smobilizzo dell’investimento. Rating: per il primo indicatore si è individuato uno range di rischiosità variabile da 0% a 2% , mentre per il secondo parametro si applica un giudizio di vendibilità del bene in confronto ai tempi medi di esitabilità mappati in zona. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Fattori endogeni dell’unità immobiliare Dimensione del fabbricato: Riferimento: Risulta un parametro prettamente immobiliare quindi riferibile alle rivenienze del mercato inteso come domanda / offerta. Anche in questo caso viene salvata la genericità del dato, così da essere applicato alle svariate tipologie immobiliari. Il non rischio risulta l’immobile che presenta dimensioni totalmente in linea con quanto effettivamente commerciabile; l’allontanamento da questo punto ottimale aumenta il margine di rischiosità. Rating:direttamente proporzionale allo scarto tra le dimensioni del bene esaminato e l’ottimale modello di mercato. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Fattori endogeni dell’unità immobiliare Caratteri tipologici e qualitativi dell’immobile: Riferimento: parametro prettamente immobiliare e quindi sempre riferibile alla conoscenza di mercato; il punto in esame prevede la compilazione di due sotto-punti, uno relativo all’anzianità del bene esaminato ed un altro più specifico su qualità/contenuti del bene. Nel primo sotto-punto è stata operata una scelta lineare di scalatura del rischio (immobile nuovo/entro 10 anni/ superiore a 10 anni); il secondo sotto-punto è riferito invece allo scarto tra i contenuti del bene esaminato rispetto allo standard di mercato. Rating: lineare sull’anzianità / direttamente proporzionale allo scarto tra i contenuti del bene esaminato e l’ottimale modello di mercato. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici Fattori endogeni dell’unità immobiliare Caratteristiche di fungibilità del bene: Riferimento:anche in questo caso sono stati individuati due sotto-punti di analisi: il primo evidenzia la possibilità di uso alternativo del bene e la quantità (valutabile sull’esperienza del compilatore) di opere necessarie a tal fine. La definizione “uso alternativo” non deve essere ovviamente interpretata letteralmente (una logistica non potrà mai diventare residenza), ma deve far riferimento all’andamento del mercato e quindi al divenire delle esigenze degli utilizzatori finali del bene, i quali richiedono modifiche morfologiche/tecniche dell’unità immobiliare. Il secondo sotto-punto è altresì di estrema importanza poiché mette in evidenza condizionamenti esterni/gravami che limitano l’utilizzabilità del bene. Rating: giudizio soggettivo basato sull’esperienza del compilatore; per il secondo sotto-punto giudizio analitico su effettivi fattori condizionanti. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici PARAMETRI SOGGETTIVITA’/ ANALITICITA’ DELLA VALUTAZIONE GRADO DI COMPETENZE DEL COMPILATORE CICLICITA’ SETTORE ANALITICITA’ MEDIO-ALTO MERCEOLOGIA ANALITICITA’ MEDIO-BASSO SOLVIBILITA’ ELEVATA ANALITICITA’ MEDIO MONO-PLURI CONDUTTORE ANALITICITA’ MEDIO-BASSO RANGO CITTA’ ANALITICITA’ ELEVATO POSIZIONE IMMOBILE PARZIALE SOGGETTIVITA’ MEDIO-ALTO MERCATO IMMOBILIARE ELEVATA ANALITICITA’ MEDIO DIMENSIONE ANALITICITA’ MEDIO TIPOLOGIA/QUALITA’ SOGGETTIVITA’ / ANALITICITA’ ELEVATO FUNGIBILITA’ SOGGETTIVITA’ / ANALITICITA’ ELEVATO Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Approfondimenti Tecnici La tabella precedente evidenzia come il modello esaminato sia estremamente analitico e quindi tendenzialmente non condizionabile dalla soggettività dell’utilizzatore/operatore; La limitata soggettività di imputazione consente di standardizzare il risultato finale; Il modello risulta comunque fruibile da operatori con competenze medio-alte, quali membri di società/intermediari in campo immobiliare e professionisti/analisti/investitori di elevata professionalità nel medesimo settore. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Il rischio di un immobile: alcune applicazioni Immobile adibito a uffici situato nella provincia di Roma Rischio conduttore 10 8 10 8 Rischio massimo 6 4 Rischio immobile 2 0 2 5 10 Rischio endogeno Prof. Claudio Cacciamani 10 Rischio contesto [email protected] Il rischio di un immobile: alcune applicazioni Immobile adibito a uso commerciale sito in Milano Rischio conduttore 10 10 8 Rischio massimo 6 4 Rischio immobile 3 2 0 7 9 10 Rischio endogeno Prof. Claudio Cacciamani 10 Rischio contesto [email protected] Il rischio di un immobile: applicazioni a investimento immobiliare internazionale In aggiunta ai fattori prima evidenziati, occorre considerare: •Rischio Paese •Rischio legislazione •Rischio fiscale •Andamento PIL/inflazione/tassi interessi locali •Correlazioni macroeconomiche-immobiliari Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Il rischio di un immobile: applicazioni a investimento immobiliare internazionale Il modello presentato è in grado di recepire tali ipotesi/variabili aggiuntive, ma… •Rimane aperto il problema della loro ponderazione. •Allo stato attuale, con l’esclusione dei principali Paesi industrializzati, non esiste una base dati utile per potere effettuare una corretta ponderazione delle variabili all’interno del modello. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] Il rischio di un immobile: applicazioni a investimento immobiliare internazionale •Occorre prestare attenzione alla correlazione delle economie locali. •E’ opportuno distinguere gli investimenti effettuati da stranieri da quelli svolti da soggetti nazionali. •Il grado di leva e le fonti di approvvigionamento possono contribuire a rendere “straniero” un investimento in una nazione. Prof. Claudio Cacciamani [email protected] MORALE… •Per la valutazione del rischio di un tu immobiliare, sia nazionale che internazionale, occorrono svariate informazioni. •Allo stato attuale si è risolto il problema della scelta delle informazioni a livello nazionale e della loro ponderazione. •Per gli investimenti all’estero la questione è quanto mai aperta… Prof. Claudio Cacciamani [email protected] MORALE… Se non dici niente, non ti chiederanno di ripeterlo… J. Bartlett Familiar quotations Prof. Claudio Cacciamani [email protected] GRAZIE! Prof. Claudio Cacciamani [email protected]