Hod Benessere n° 70 - Novembre 2012 - Anno XV - Periodico - Diffusione gratuita al le Donne piacciono ...... Difficoltà sessuali maschili a cura della Dr.ssa Cagnola 6 La questione maschile di Dr. Luigi Turinese 8 Capelli da uomo di Dina Azzolini 11 Narcisi: non cadete nello stagno! di Dr.ssa Francesca Alia 14 Parliamo di Probiotici di Dr. Edoardo Felisi 16 La rosa canina di Dr. Paolo Tedaldi e di Stefano Reina 22 Ipertrofia prostatica: cause, sintomi e cure alternative di Dr. Andrea Alfarone e di Dr. Giuseppe Leto 28 Sindrome Metabolica. una patologia a rischio di Dr.ssa Selena Martello 30 Il finocchio dalle mille doti 33 a cura di Noi 2 Mortadella, una delizia in rosa di Enza Bettelli 34 E quest’anno per regalo cioccolatini fatti da me! di Marina Cioccoloni 36 Una vitamina D3 al giorno, toglie il medico di torno a cura di Efflora 42 70 Direttore Responsabile: Marina Robbiani Consulenti Scientifici: Dott.ssa Cagnola, Dr. Edoardo Felisi Consulente Editoriale: Dott.ssa Raffaella Ferrari Grafica: Marco Nava Pubblicità: [email protected]•333.1932913 Edizioni Alice Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano Tel 02.89.12.74.66 [email protected] - www.hod.it Stampa: LOGOS s.r.l., via Liguria 2/4, Peschiera Distribuzione: Viprof srl Viale della Tecnica 5 - 36100 Vicenza Tel. 0444.347311 Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998 A questo numero hanno collaborato: Andrea Alfarone, Francesca Alia, Dina Azzolini, Enza Bettelli, Clementina Cagnola, Marina Cioccoloni, Edoardo Felisi, Giuseppe Leto, Selena Martello, Noi 2, Stefano Reina, Paolo Tedaldi, Luigi Turinese. In copertina: da “The New Yorker”, 5 agosto 2002, immagine di Eric Drooker. Vuoi ricevere Venite a trovarci su www.hod.it e su Facebook www.facebook.com/ hodbenessere HO D a casa? Abbonati! Abbonarsi costa 30 euro per 5 numeri da versare su un semplice Vaglia nazionale intestato a: Marina Robbiani Via Col di Lana, 4 20136 Milano www.hod.it [email protected] A SCUOLA DALL’ ERBORISTA Difficoltà sessuali maschili Vino medicinale (due bicchierini al giorno) • • • • • Ginseng radice t.t. g 50 Cannella Ceylon corteccia t.t. g 10 Zenzero radice t.t. g 10 Garofano chiodi g 5 Noce moscata t.t. g 5 Bagno terapeutico La temperatura dell’acqua della vasca non deve superare i 35°. È sufficiente immergersi per venti minuti. • Eleuterococco radice t.t. g 50 • Rosmarino foglie t.t. g 50 • Santoreggia foglie t.t. g 50 • Ginepro bacche g 50 • Rosa petali g 50 U n singolo momento difficile non è mai significativo. Per parlare di difficoltà, gli episodi di impotenza devono essere ripetuti, anche se non necessariamente continui. I disturbi legati all'erezione possono essere il riflesso di disturbi organici (insufficienze ormonali, disturbi circolatori, aterosclerosi, diabete, alcolismo, droga, malattie del midollo spinale ecc.), ma altrettanto spesso sono di origine psichica. L’erezione è infatti un fenomeno molto semplice dal punto di vista fisiologico quanto complesso dal punto di vista psicologico, legato com’è a tutto un complesso di fattori che coinvolgono la persona nel suo insieme, i suoi rapporti con l'altro sesso e con ogni singola partner. Si Alimentazione Tra i suggerimenti tradizionali, innanzitutto spezie e aromi: peperoncino, timo, cannella, curry, zenzero, noce moscata, zafferano, basilico, prezzemolo, sedano, aglio, rucola. Poi sesamo, caffé, cacao, semi di girasole, frutta secca. Attenzione a non impegnare l’organismo in una digestione difficoltosa e a non eccedere con l’alcol: all'inizio disinibisce, ma poi crea difficoltà. Per saperne di più: www.dottoressacagnola.it No Le ricette che seguono sono un aiuto in caso di difficoltà transitorie. Nessuna di loro va usata da chi soffre di ipertensione, perché stimolano la circolazione sanguigna. Decotto (due tazze al giorno) • Ginseng radice t.t. g 60 • Angelica Boemia radice t.t. g 20 • Zenzero radice t.t. g 10 • Cardamomo frutti t.t. g 10 Infuso (due tazze al giorno) • Damiana foglie t.t. g 40 • Noce di Kola semi t.t. g 40 • Arancio dolce scorze t.t. g 20 Decotto (due tazze al giorno) • Eleuterococco radice t.t. g 50 • Ginkgo-biloba foglie t.t. g 30 • Zenzero radice t.t. g 20 Attenzione: il Ginkgo-biloba non deve essere assunto in concomitanza con farmaci anticoagulanti. HOD 70 HOD 70 6 Dott.ssa Cagnola 7 La Questione Maschile DR. LUIGI TURINESE Esiste una questione maschile? Parrebbe proprio di sì, se ci si attiene ai dati di inchieste sociologiche che dipingono gli uomini come soggetti smarriti, sospesi tra due modelli culturali e spinti a percorrere senza posa un continuum teso tra due poli: da un lato la prona adesione a un progetto di femminilizzazione della società; dall’altro la difesa di principio di una supremazia tanto fittizia da dover essere mantenuta con la forza del pregiudizio e talvolta, purtroppo troppe volte, con il ricorso alla violenza, anche estrema. S e è vero che gli uomini appaiono spaventati al cospetto della maggiore energia sociale che mostrano le donne, è altrettanto vero che queste ultime sono spesso disorientate e deluse per l’evanescenza dei loro interlocutori. Non è possibile, nel breve spazio di un articolo, individuare la causa di questo malessere e di conseguenza immaginare un abbozzo di soluzione. Certo è che nell’ultimo mezzo secolo si è via via affievolita la dimensione “nomotetica”: ovvero l’universo delle regole, tradizionale appannaggio della funzione paterna. Ecco: è al declino del Padre che dobbiamo guardare, per iniziare a comprendere parte della fragilità maschile e parte della delusione femminile. Viene da pensare che gli uomini soffrano il crescente potere delle donne. A proposito della popolarità del Presidente degli USA, è stato chiamato in causa da più parti un “effetto Michelle”, facendo riferimento alla non trascurabile rilevanza della First Lady nel potere complessivo di Barack Obama… Tuttavia credo che non si possa comprendere nessuna questione se non nella sua complessità. E allora il disagio, più che in uno dei due sessi - o meglio generi - va ricercato nel disturbo della relazione. Non è facile ricostruire i tempi e le tappe secondo cui si è complicato il codice di comunicazione tra uomini e donne. Mi piace immaginare che a un certo punto - più o meno negli anni ’60 - la mappa dell’universo femminile che i maschi avevano ricevuto in dotazione dalle madri per orientarsi nell’approccio all’altro sesso, si sia rivelata fasulla. Che cosa stava accaSam Worthington in Avatar di James Cameron. È davvero arrivata la fine degli uomini? egli Stati Uniti Hanna Rosin ha appena pubblicato un libro intitolato The end of men (“La fine degli uomini”). A parte la radicalità del titolo, bisogna ammettere che un certo modo di essere maschi è definitivamente tramontato. Poiché tuttavia, come dicevo prima, è impossibile un’analisi isolata dei percorsi di un genere, potremmo dire che è anche vero che, specularmente, si assiste al tramonto delle donne, intese come passivi angeli del focolare. Sul versante clinico, mi è capitato negli ultimi anni di trovarmi sempre più spesso di fronte a difficoltà sessuali dei giovani maschi nei confronti delle loro coetanee. La cosa che più mi ha colpito è che in linea di principio i ragazzi, affranti, si confidavano con la madre: il che da un lato ci conduce a considerare la maggiore rassicurazione da parte del modello materno; dall’altra - simmetricamente - la summenAndres Serrano,Thinker. zionata latitanza del Padre. Certo è che, nei rapporti sentimentali, i maschi si rivelano più deboli. Le donne, per esempio, sembrano in maggiore difficoltà ogni volta che si profila il rischio di una separazione. Quando tuttavia accade l’irreparabile, sono di gran lunga più adattabili alla nuova situazione; e ciò accade anche - forse in maggior misura nel caso di una vedovanza. Le donne, anzi, dopo una fisiologica fase di lutto, sembrano a volte addirittura rinascere. Ciò è da attribuire anche alla maggiore attitudine femminile a esprimere la sofferenza morale, laddove i maschi sembrano ancorati a un modello che impone loro di stringere i denti e negare il dolore e le lacrime. Qualcosa però, anche in questi frangenti, sta cambiando. N Elad Lassry, Man (part.) HOD 70 Elad Lassry, Untitled, Blue Bar Mural. HOD 70 8 dendo nel mondo? Essenzialmente due cose: il progressivo ingresso delle donne nel mondo del lavoro, con la conseguente maggiore indipendenza economica; l’introduzione della contraccezione di massa, con la conseguente maggiore indipendenza erotica. Si noti che i due elementi tendono a rinforzarsi a vicenda, così come, in precedenza, dipendenza economica e dipendenza erotica erano andate di pari passo. Il femminismo ha rappresentato la copertura teorica e al tempo stesso una rassicurazione di gruppo per questa rivoluzione. La coscienza maschile non ha retto all’irruzione di questi cambiamenti e ha spesso reagito in modi contraddittori. Mi rendo conto che generalizzare comporta il rischio di perdere di vista i fertili spostamenti verso una maggiore parità, che pure ci sono stati; e la possibilità, colta dai maschi più consapevoli, di una preziosa opportunità evolutiva. 9 U P er fare due esempi: anche gli uomini possono soffrire di osteoporosi ma è rarissimo che ci si pensi; così come, in ambito cardiologico, ci si ricorda di rado che i sintomi dell’infarto del miocardio, nelle donne, decorrono con caratteristiche diverse da quelle dell’uomo: col risultato che si possono perdere ore preziose prima di formulare una corretta diagnosi. Come si vede, il lavoro da fare è ancora molto; ma la strada è tracciata. Dr. Luigi Turinese -Medico, Psicoanalista junghiano www.luigiturinese.blogspot.com Il Centro Studi XIN SHU, con il patrocinio di AMSA (Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura) organizza a partire dall’anno accademico 2012 - 2013 un CORSO DI MEDICINA OMEOPATICA Responsabile Didattico: Dott. Luigi Turinese Sede: Roma Riservato: a Medici (Corso Triennale) e Farmacisti (Corso Biennale) Data Inizio: 19 Gennaio 2013 Frequenza: Incontri Mensili, 9 fine settimana l’anno CREDITI ECM Corso riconosciuto dall’Ordine dei Medici di Roma Segreteria: 06 56320525-3335768037 • E-mail: [email protected] Web site: www.agopuntura.org Capelli da Uomo DI DINA AZZOLINI L ’uomo ha in genere un rapporto migliore con i propri capelli della donna, li considera più come organo del corpo e meno come strumento di bellezza. Attraverso la mia esperienza decennale di lavoro, ho potuto constatare che di fronte al fatto di tagliarsi i capelli l’uomo mostra una serenità maggiore e ha per lo più idee precise, sa quello che vuole - non è soggetto alle mode del momento o decisamente molto meno che le donne - ed è un “cliente fedele”. Il taglio per l’uomo è spesso in funzione del proprio lavoro, e un buon taglio è la cosa più importante dato che non fa la messa in piega. L’uomo cambia la propria “testa” due tre volte durante l’arco della vita. Le abitudini di lavaggio dei capelli sono per lui più un fatto quotidiano, quindi il mio consiglio è quello di diluire qualche goccia di shampoo con dell’acqua calda in un contenitore (basta un bicchiere), e versarlo sulla testa. Non fate mai una seconda passata di shampoo. I consigli per i mesi di novembre e dicembre Quando è in atto la caduta dei capelli, prendete degli integratori alimentari o acquistate delle buone frizioni per il cuoio capelluto, privilegiando quelle di derivazione vegetale (è come dare concime alla radice, la stessa cosa che fate alle piante). Oppure utilizzate del miglio nella dieta, aggiungendolo alla minestra. Chi invece si sposta con la bici o in moto e usa il casco, deve ricordarsi di spazzolare i propri capelli almeno una volta al giorno anche se sono corti. Il casco “soffoca”! Spazzolarsi i capelli non è una prerogativa solo delle donne, è un gesto salutare che vale sia per l’uomo che per la donna. Se volete saperne di più, leggete Per amore dei capelli di Dina Azzolini, B.C. Dalai ed. DINA Via Kramer, 33 – Milano Tel. e Fax 02.29533032 e-mail: [email protected] HOD 70 HOD 70 10 La Medicina di Genere n’ultima non trascurabile conquista dettata dagli studi sulle differenze di genere si è riverberata sulla medicina. Anche qui, difatti, la tradizionale omologazione della clinica al modello maschile sta cambiando, lasciando spazio alla cosiddetta medicina di genere, disciplina nata una ventina d’anni fa in ambiente accademico con l’obiettivo di superare, nell’approccio alla salute della donna, la tradizionale “bikini view”: ovvero l’abitudine a relegare all’ambito ginecologico la specificità di approccio alle pazienti. Non si tratta, come si potrebbe pensare, della medicina che studia le malattie che colpiscono prevalentemente le donne rispetto agli uomini, ma della disciplina multidisciplinare che studia l'influenza del sesso e del genere sulla fisiopatologia e sulla clinica di tutte le malattie, dell'uomo come della donna. 11 HOD 70 12 Radicchio sui capelli la tradizione al servizio di un problema moderno LORAL RADICCHIO I tuoi capelli naturalmente La storia di Loràl inizia con un pensiero molto comune: «Sto perdendo i capelli! Non voglio, ma i trapianti sono una cosa seria, e i farmaci fanno più male che bene.» Così pensava Mario, trent'anni fa. La storia, però, continua in modo diverso dal solito. Perché Mario è un giovane barbiere, e dopo aver provato tutte le soluzioni, decide di far da sé: spende un decennio, alla ricerca di un'antica ricetta quasi perduta. In dieci anni, la formula è ritrovata e funziona: su di lui, e poi sui suoi clienti. Oggi Mario ha tutti i capelli in testa. Ha fondato e dirige con la famiglia la Loràl Radicchio, dove produce il Trattamento Radicchio, con cui ha aiutato migliaia di persone. La sua Lozione è un preparato naturale senza controindicazioni, perché prodotta secondo la tradizione erboristica: seleziona le erbe, le pulisce, trita, macera e filtra. Nient'altro, niente additivi chimici o sintetici. Lo stesso vale per lo Shampoo Radicchio, che si affianca alla Lozione: un detergente a PH neutro che non stressa tessuti e capelli delicati e non lava via i principi attivi della lozione, ma deterge a fondo i capelli grassi o con forfora. Molte clienti ci confidano di continuare a usarlo anche dopo il trattamento perché lascia i capelli più puliti e leggeri. Per donne e uomini, con calvizie, alopecie o diradamenti per età, terapie, stress o persino per forfora e seborrea, il Trattamento Radicchio può ridare la serenità, allo specchio e fra la gente, senza chirurgia o effetti collaterali. «L’idea vincente - confessa Mario - è stata cercare nel passato la soluzione a un problema moderno. Mentre altri si lasciavano sedurre da ormoni e prodotti chimici, io guardavo alla sapienza trasmessa da secoli. Posso dire che la vita ha premiato la mia scelta.» In più dai laboratori Loràl Radicchio, oggi nasce Stop&Go Stop & Go Radicchio è uno shampoo cosmetico ad azione deforforante, rinforzante, seboequilibrante. Riunisce tutte le qualità del Trattamento Tricologico Radicchio: l'efficacia della lozione e il lavaggio delicato dello shampoo in un unico prodotto pratico da usare tutti i giorni. Il lavaggio quotidiano con Stop&Go Radicchio normalizza il cuoio capelluto e l'attività del capello ed è un valido aiuto nei problemi di forfora, capelli grassi e caduta dei capelli. Come gli altri prodotti Radicchio, Stop & Go è tutto naturale: i principi attivi vegetali sono estratti con infusione a freddo e invecchiamento di un complesso di Cychorium Intibus (radicchio) e altre erbe fresche. A questa soluzione di efficacia dimostrata abbiamo unito uno shampoo a PH fisiologico a base di tensioattivi naturali che deterge senza stressare il cuoio capelluto. Risolvi & Riparti con Radicchio Loràl Radicchio sas Via Brentanella 59/A • 31023 Resana (TV) Tel. +39.0423.78.48.40 • +39.0423.48.41.98 • Fax +39.0423.71.82.46 www.loralradicchio.it non cadete nello stagno! DR.SSA FRANCESCA ALIA ono le statistiche di marketing a confermarlo Sma, forse, non ne avevamo bisogno: vero? Da un po’ di tempo tutte ormai ci siamo accorte come i maschietti di casa siano diventati più sensibili al giudizio dello specchio, e per di più del “nostro” specchio! Risultato: sempre più spesso ci ritroviamo a fare la coda… ovviamente indispettite! Per non parlare di quel “fondo di cremina” che stavamo conservando gelosamente e che all’occorrenza non ritroviamo più. Mistero!? Niente malumori, a soccorrere la nostra fama di reginette del reame è un altro sondaggio demoscopico che ci decreta ancora ed inesorabilmente come le più lente a prepararsi per un’uscita, mondana o romantica che sia. Impieghiamo mediamente ben più del doppio del tempo rispetto a loro. Ad ogni modo, che nell’ultimo decennio si sia verificata un’impennata dei consumi in prodotti per l’igiene e cosmesi maschile, o nella frequentazione di centri benessere e per sedute estetiche, è ormai un fatto assodato. È un fenomeno sociale a pieno titolo (non facciamoci scappare l’occasione: faremo sempre meno fatica a trascinare il nostro boy alle terme per quel week-end che tanto desideriamo!). La domanda cresce e l’offerta si espande sempre di più. Adesso, quasi tutte le marche del settore presentano una linea pour homme sempre più fornita e allettante, in grado di soddisfare qualsiasi tipo di necessità o velleità. Da un lato i messaggi mediatici di una società che punta tutto sul binomio “immagine uguale successo”, dall’altro una proposta commerciale difficilmente by-passabile: al centro l’uomo del XXI secolo. Oggi, infatti, non è più necessario rivolgersi a prodotti di nicchia per assicurarsi un effetto lifting o una soluzione su misura, ad esempio per il pro- prio tipo di pelle (sensibile, secca o seborroica ecc…). Tra gli scaffali dei supermercati sono i comuni doccia-schiuma e dopo barba, rivisitati con packaging essenziali dai colori scuri e con indicazioni d’uso sintetiche e dirette (caratteristiche preferite istintivamente dal pubblico maschile), a proporsi come veri e propri complementi di bellezza. I più vanitosi? Senza dubbio i giovani, semplicemente perchè proiettati già in modo automatico alla ricerca e fruizione di articoli che permettano di raggiungere il top delle proprie ambizioni. Il quadro è differente osservando uomini più maturi o più spartani che, in generale, non osano in frivolezze e vanità. In questi casi risulta più facile accettare un after-shave che nel contempo sia anche antirughe, o uno shampoo addizionato con attivi fortificanti Diabolik, immagine di Sergio Zaniboni © 1962-2003 Astorina S.r.l. Milano B.Lacombe da The Boy With The Cuckoo Clock Heart, ed Random House. troppo e peccati di gola macinando chilometri sui pedali della cyclette o facendo jogging al parco (i più temerari li ritroviamo persino alle nostre spalle durante la lezione di aerobica!), occupa diverse ore a settimana, a giovamento di patologie croniche o acute a carico degli organi vitali (in primis cuore, polmoni e fegato). ❏ Comunque rilassatevi narcisi! È scientificamente provato che le donne continuino ad essere ammaliate da quel famoso “certo non so che” derivante da voce ferma, incedere deciso, postura ben eretta. In generale sembrano più interessate a quel senso di affidabilità e protezione che un uomo riesce a trasmettere… sinonimi più di un saperci fare, che di un canone di bellezza estetica che si limita a deliziare lo sguardo. piuttosto che arricchire la toilette personale con un contorno occhi defaticante, o con una crema per il corpo per tonificare l’addome. Si tratta quindi più di una metamorfosi del mercato o del DNA dell’epico sesso forte? Chiaramente una reazione a catena da non demonizzare in ogni caso, dal momento che tale cambiamento di abitudine e costume non significa mettere in secondo piano mascolinità e serietà. Inoltre, non si può che giudicare positivamente il valore aggiunto, in termini di salute, che ha apportato questa filosofia che promuove il prendersi cura di sé. Fashion victims o meno, il numero degli sportivi è in aumento esponenziale. Sbaragliare chili di Benjamin Lacombe da The Boy With The Cuckoo Clock Heart. HOD 70 Narcisi: Kenzo Homme by Roy Krejberg 14 HOD 70 S E IL M ASCHIO VA PAZZO PER LA C REMA 15 Parliamo di Probiotici DR. EDOARDO FELISI probiotici hanno significato solo se vengono considerati nell’ambito del complesso ecosistema intestinale, che si può sintetizzare con un’immagine: uno sgabello a tre gambe, ognuna delle quali corrisponde rispettivamente al sistema immunitario, alla parete intestinale e alla flora intestinale. Se uno di questi tre elementi non funziona, manca l’equilibio (eubiosi). I René & Radka, Au dessus des vents - Colors of the wind. HOD 70 16 Cos’è la disbiosi Si definisce disbiosi l’alterazione della composizione della normale microflora intestinale. Si crea per un’eccessiva presenza di forme patogene abituali o per l’ingresso di nuove forme, molte delle quali diffusissime come la candida. A causa della disbiosi infatti, la mucosa si irrita, diventa più permeabile e lascia passare troppe sostanze tra cui batteri, lieviti, allergeni ecc. facilitando in questo modo una maggiore sensibilizzazione. Inoltre ci si ammala più facilmente perché il sistema immunitario, che deve “pattugliare” un enorme spazio (l’ecosistema intestinale ha una superficie di circa 300 mq!), si trova di fronte a una flora troppo aggressiva e per contrastarla deve richiamare rinforzi sguarnendo altre zone, in particolare la gola. Ad esempio, quando arriva l’inverno i bambini con problemi di intolleranza alimentare e con una conseguente infiammazione intestinale cronica, iniziano ad ammalarsi di mal di gola e raffreddore. La causa? Il sistema immunitario delle prime vie aeree è sguarnito per via di un impegno troppo alto a livello intestinale. Quali sono le malattie correlate alla disbiosi e come si manifestano La prima malattia correlata alla disbiosi è la sindrome da colon irritabile. Ha tre sintomi classici: meteorismo, alterazione dell’alvo (diarrea, ma anche periodi alternati di diarrea e stitichezza) e dolori addominali. Con sintomi più o meno accentuati, questo è il primo gradino della disbiosi. In un secondo tempo alla disbiosi possono essere correlati disturbi più importanti, come l’intolleranza al lattosio o ad altri alimenti, con conseguente diarrea e reazioni cutanee (eczema, orticaria e dermatite atopica). Questo succede quando la parete intestinale è troppo permeabile e favorisce il passaggio di sostanze che sensibilizzano l’organismo. In genere la disbiosi, come spesso accade durante i viaggi estivi (con la famosa “diarrea del Non solo le allergie cutanee risentono di una flora intestinale alterata, ma anche le allergie respiratorie. Infatti, se le pareti intestinali più permeabili lasciano passare molti antigeni, anche chi ha un’allergia respiratoria può sensibilizzarsi ad altre sostanze e peggiorare. E come abbiamo visto prima, un eccessivo impegno del sistema immunitario per tenere a bada la disbiosi sguarnisce altre zone, in particolare le prime vie aeree. Un’altra patologia correlata spessisIllustrazione di Benjamin Lacombe. simo alla disbiosi è la cistite. Specie nelle zone dove anatomicamente la via aliviaggiatore”) è di breve durata, ma se mentare e quella urinaria sono contigue, i dovesse perdurare per mesi o addirittura per germi patogeni che sono aumentati anni la situazione ovviamente cambia. Ecco enormemente di numero passano nelle vie allora che si ha un’escalation, e dalla banale urinarie. diarrea del viaggiatore o dalla sindrome dell’intestino irritabile (più o meno passeggera) Terapia della disbiosi si passa a patologie croniche che, una volta instaurate, tendono a non andare via. L’origine della disbiosi può essere causata La disbiosi si può infatti manifestare anche in dalla dieta, sia con l’introduzione di elementi modo acuto. Per esempio dopo una terapia a cui si è intolleranti che mantengono la con antibiotico (perché l’antibiotico cambia parete irritata (quindi troppo permeabile), sia tutta la composizione della flora), oppure alterando il pH, l’acidità dell’intestino. durante diarree microbiche, legate a ciò che Occorre quindi tenere una dieta equilibrata si mangia: sia il cibo affetto da salmonelle sia che non acidifichi troppo. gli alimenti a cui si è intolleranti provocano Inoltre, qualora si dovesse presentare un’inun’alterazione acuta della flora intestinale. fezione intestinale o un’infestazione (candiOggi, inoltre, c’è chi sostiene che alcune colidosi, salmonellosi, vermi) vuol dire che si è ti infiammatorie, come il morbo di Crohn e entrati in una fase acuta. Bisogna quindi metla rettocolite ulcerosa, sono in qualche tere a posto la dieta (che deve essere sana e modo correlate a un’alterata flora intestinale. corretta) e ripristinare la normale flora, ridarle O per lo meno, ribaltando il discorso, una il suo equilibrio, ed è a questo punto che ci corretta flora intestinale in buon equilibrio possiamo fare aiutare dai probiotici. riduce i disturbi e i danni determinati dal morbo di Crohn, che con ogni probabilità è una malattia collegata ad anomalie del sistema immunitario. I sintomi sono gli stessi dell’intestino irritabile, peggiorati dalla presenza di diarrea continua e di sangue nelle feci, e successiva compromissione dello stato generale. Le coliti infiammatorie rappresentano così un salto di qualità rispetto alla sindrome del colon irritabile, e da alcuni disturbi soltanto funzionali iniziano a comparire disturbi lesionali. HOD 70 S ALVAGUARDIAMO L’I NTESTINO 17 HOD 70 18 Assorbire le sostanze che servono alla nostra sopravvivenza; Gestire il contatto con un numero enorme di antigeni (batteri, lieviti, parassiti, sostanze nutrienti che possono avere un effetto tossico…). Anche se tendiamo a pensare che sia la pelle l’interfaccia con l’esterno, è il tubo digerente - dalla bocca all’ano l’organo più a contatto con l’esterno. Con la differenza che mentre la pelle ricopre circa due metri quadrati di superficie, l’intestino va dai 300 ai 400 metri quadrati di interfaccia. Questo fa sì che il nostro sistema immunitario, che in gran parte si trova nell’intestino, debba far fronte a una superficie decisamente molto grande e accidentata (e non certo liscia come la pelle). I Tre Elementi Il sistema immunitario è importantissimo perché deve mantenere in equilibrio una struttura molto complicata e dinamica, e contemporaneamente far sì che l’ecosistema funzioni bene. Deve la sua complessità al fatto di dover tenere a bada un’enorme superficie che contiene una valanga di sostanze molto diverse fra di loro e in costante evoluzione. Il sistema immunitario intestinale (GALT) fornisce il tessuto linfatico del sistema immunitario e delle altre mucose, della bocca, della gola, del polmone e di altri organi. È il cuore pulsante del sistema immunitario (il 70% del sistema immunitario si trova nell’intestino). La parete intestinale, molto attiva e selettiva, quando si irrita perde la sua selettività e lascia passare un numero eccessivo di sostanze antigeniche che, una volta introdotte attraverso l’apparato digerente, non sempre riescono ad essere intercettate dal sistema immunitario. In questo modo, quelle che passano “sensibilizzano”, favorendo la possibilità di diventare intolleranti o allergici a tali sostanze. Quanto meno funziona l’intestino da questo punto di vista, quanto più facilmente si può diventare intolleranti o, se si è allergici, ampliare il proprio ventaglio di allergie. È dunque fondamentale nei soggetti allergici e intolleranti che l’intestino venga messo in equilibrio. La flora intestinale è l’elemento più complicato, un vero e proprio “zoo” presente nell’intestino: 400 specie diverse che più o meno convivono tra loro. Per fortuna le dominanti sono nostre amiche e tengono a bada le specie patogene che abbiamo normalmente nell’intestino. I due ceppi fondamentali che si trovano nella nostra flora intestinale sono i Lactobacilli e i Bifidobatteri (presenti soprattutto nei neonati), più alcune loro sottospecie. Inoltre i Lactobacilli acidofili producono lattasi, favorendo l’assorbimento di nutrienti e aiutando a digerire quei cibi che da soli faremmo fatica a digerire. Esistono poi dei lieviti amici a cui vale la pena accennare, quali i saccaromiceti (i lieviti della birra); così come dei ceppi potenzialmente patogeni dell’intestino che teniamo a bada, tra cui il più comune è l’Escherichiacoli, che spesso si ritrova anche nelle vie urinarie. Quando questo complesso e instabile equilibrio dell’ecosistema intestinale viene a mancare, le forme patogene possono diventare preponderanti e si hanno stati di infezione e di malattia acuta o cronica. La flora intestinale ha perciò una serie di funzioni da svolgere. La prima in assoluto è quella di proteggere dai batteri patogeni, e lo fa in due modi: sottrae gli alimenti ai batteri che, non trovando da mangiare, fanno fatica a crescere; produce lei stessa sostanze tossiche per i batteri patogeni, le “batteriocine”, una sorta di antibiotici naturali. I probiotici, un vero e proprio sistema per contrastare i germi patogeni del nostro intestino Secondo la definizione ufficiale di FAO (Food and Agriculture Organization) e OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), i probiotici sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite”. Per probiotico si intende dunque un prodotto vivente, che abbia la capacità introdotta nell’organismo di migliorarne la qualità della vita sia dal punto di vista metabolico che da quello del benessere generale. Un tempo si pensava che i probiotici colonizzassero dando origine a nuove colonie che restavano nell’intestino. Oggi invece si è più concordi sul fatto che ogni intestino marchi i propri ceppi di probiotici e, quando è in difficoltà, questi lo aiutino colonizzando e svolgendo per un certo periodo le funzioni di protezione verso i ceppi patogeni aggressivi. Abbiamo così alcune miscele di probiotici che colonizzano temporaneamente, dando tempo e modo alla flora intestinale autoctona di riprendersi e di riprodursi. È molto importante definire alcuni aspetti fondamentali dei probiotici in commercio. Diciamo subito che oggi, per poter venire definito come tale, il requisito fondamentale di un probiotico è quello di essere di provenienza intestinale umana. A tal proposito esistono vere e proprie “ceppoteche”: l’EFSA (European Food Safety Authority, l’organizzazione europea che controlla la qualità e la protezione degli integratori alimentari) ritiene che nei prodotti definiti probiotici non si possa più inserire qualsiasi tipo di Lactobacillo e Bifidobatterio. E infatti il consumatore attento si sarà accorto che sulla confezione, di fianco a Lactobacillo e Bifidobatterio è stato inserito un codice, “una carta d’identità” che descrive le esatte caratteristiche di quel preciso ceppo contenuto. È una garanzia di qualità. Che ci dice che oggi per probiotico si intende il prodotto che contiene dei ceppi che, oltre a essere benefici e a non contenere nessun patogeno, sono “vivi” dal momento in cui vengono prodotti fino a quando vengono consumati e arrivano nell’intestino. Questo è il vero punto cruciale. Requisiti fondamentali dei probiotici Devono essere “vivi”, di provenienza intestinale umana e codificati; Non devono essere patogeni tossici: ne è garante il codice che testimonia che il probiotico contiene proprio quel determinato ceppo benefico; Devono resistere ai succhi gastrici e ai sali biliari perché questi cambiano il pH rendendolo più acido e alcalino; Devono aderire alle cellule epiteliali intestinali e colonizzare almeno temporaneamente; Devono essere in grado di contrastare i patogeni; Devono rimanere vitali durante tutto il periodo di conservazione; Devono essere formulati in modo da non prendere umidità, altrimenti il loro ciclo vitale è troppo rapido (dopo pochi giorni rischiano di essere morti) e quando vengono assunti si è già esaurito; Non devono trasmettere antibioticoresistenza. Perché prendere i probiotici? I probiotici ci aiutano a correggere la disbiosi e a riportare l’equilibrio all’interno della nostra microflora intestinale e vanno presi anche quando si soffre di malattie infiammatorie intestinali, o per migliorare la terapia in caso di allergie cercando contemporaneamente di ridurre l’eventualità di sensibilizzarsi a nuove allergie. HOD 70 Sono soprattutto due le funzioni dell’ecosistema intestinale: 19 HOD 70 Scheda dei probiotici in commercio La Materia Prima Non è una molecola, ma un organismo vivente che deve rimanere tale durante la fabbricazione, la distribuzione, la conservazione e l’assunzione. Sviluppo del Prodotto I batteri probiotici devono essere dei ceppi selezionati di origine umana, capaci di superare l’ambiente gastrico e di resistere ai sali biliari. I probiotici devono assicurare la loro vitalità per un tempo adeguato alle esigenze di distribuzione del prodotto e devono essere assunti alla dose di almeno un miliardo di unità formanti colonie al giorno. Forme farmaceutiche di probiotici in commercio Esistono diverse forme farmaceutiche, in genere di comoda assunzione, quali: Sospensioni liquide (ovvero i flaconcini, oggi i meno usati). Prodotti a due fasi (solida in tappo serbatoio e liquida in fiala) con sospensione che viene creata solo al momento dell’assunzione. Polvere orosolubile. Compresse - tavolette (rivestite o meno). Capsule (protette o meno); questa è la formula che garantisce le migliori condizioni di sopravvivenza. Nei prodotti che oggi si trovano in commercio, i probiotici vengono spesso associati ai prebiotici, sostanze che li aiutano a crescere e a colonizzare nell’intestino. In realtà i prebiotici hanno anche qualche piccolo inconveniente: sono costituiti da zuccheri di origine sintetica o naturale che possono dare un po’ di fermentazione, creando qualche fastidio come il meteorismo. Tant’è che alcuni pazienti preferiscono utilizzare probiotici che non contengano prebiotici. Dr. Edoardo Felisi “Docente di probiotici al Master sui Nutraceutici della Facoltà di Farmacia dell’Università degli studi di Pavia” Per ulteriori informazioni: Tel. 02. 26112226 - [email protected] Poster di Staffan Wirèn, 1950. 20 Inoltre i probiotici intervengono come protezione e come coadiuvanti nella digestione e nell’assorbimento dei nutrienti e producono sostanze con un’azione disintossicante, in particolare sintetizzano la vitamina K e stimolano, tenendolo in allenamento, il sistema immunitario. Ma i probiotici servono anche come prevenzione, quando si viaggia o quando si hanno bambini che in inverno si ammalano facilmente a livello delle vie aeree, o nei soggetti che soffrono spesso di cistite. In questi casi conviene una prevenzione mensile (anche per una settimana al mese), in modo da aiutare la flora intestinale a mantenersi in equilibrio. Il consiglio, visto che vanno assunti in caso di necessità e per lo più ciclicamente, è di farsi seguire da un medico o da un nutrizionista o di avvalersi del consiglio del farmacista. L’Haloterapia, ovvero la Terapia del Sale Le proprietà benefiche delle grotte di sale sono conosciute fin dall’antichità. Gli studi medici condotti all’estero hanno appurato che i lavoratori delle miniere di sale non hanno mai sofferto di malattie polmonari o delle vie respiratorie. L’interesse verso le terapie naturali ha quindi condotto la ricerca medico-scientifica a sviluppare e a riprodurre artificialmente le stesse condizioni per consentire a tutti di trarne beneficio. L’haloterapia è indicata per prevenire, alleviare e contrastare i fastidi delle vie respiratorie, igienizzandole. È inoltre un efficace trattamento ANTISMOG. Il sale (“halos” in greco) è mucolitico - antibatterico - antinfiammatorio - immunomodulatore. Il sale da “respirare” stimola la naturale funzione di depurazione delle vie respiratorie e una seduta nella Stanza di Sale ha effetti decongestionanti paragonabili alla permanenza di 3 giorni al mare! Accedere al trattamento è molto semplice. Si entra vestiti in un ambiente piacevole e suggestivo, caratterizzato da un particolare microclima: la Stanza di Sale (ampia ben 35 metri quadrati). Ci si accomoda sulle sdraio e ci si rilassa per 40 minuti ascoltando i suoni della natura o giocando con i propri bambini, che possono divertirsi proprio come in spiaggia. Nel frattempo uno speciale generatore di aerosol - il micronizzatore - produce e immette nella stanza microparticelle di sale naturale di dimensione e concentrazione controllata. Scopo delle sedute è introdurre nell’organismo le microparticelle di sale attraverso l’apparato respiratorio e la pelle, per trarre il massimo beneficio da questo prezioso minerale. Venite in Halosal a respirare aria salata! L'haloterapia non sostituisce i medicinali ma è un trattamento complementare. Aiuta persone di ogni età, ma soprattutto i bambini, a migliorare ed aumentare le capacità di difesa e la resistenza contro infezioni ed allergie. In particolare nei bimbi, infatti, il meccanismo naturale di autodifesa del sistema respiratorio non è pienamente sviluppato prima dell’età di 9 anni. HALOSAL Via G. Washington 98, nel cortile a sinistra • Milano Tel. 02.43115914 • [email protected] • www.halosal.com Orari: 9.00/19.00 orario continuato Aperto dal lunedì al sabato solo su appuntamento MM2 Sant’Ambrogio bus 50 • MM1 Wagner bus 61 Filobus 90-91 • Tram 14 Foto di Giulio Giuffra HOD 70 22 La Rosa Canina DR. PAOLO TEDALDI a rosa canina forma un grosso cespuglio più facilmente riconoscibile in autunno quando i suoi frutti dal giallo-arancio diventano rossi. È una specie di rosa selvatica diffusa in Europa e in tutta la nostra penisola. I suoi profumati fiori rosa sbocciano da maggio a luglio, mentre i suoi “falsi frutti” rossi, chiamati cinorrodi, nascono in autunno. Si trova soprattutto lungo le siepi e nelle boscaglie e di lei si utilizzano i frutti e i petali. La denominazione deriva dal nome dei suoi frutti cinorrodi, dal greco “rosa dei cani”. C'è invece chi mette in relazione il nome al fatto che le spine sono aculei ricurvi simili ai denti di cane. L Proprietà e azioni a uno dei più alti contenuti di vitamina C esistenti in natura: fino a 1500 mg per 100 g di prodotto. Inoltre è rinfrescante e diuretica. L'acido citrico in rilevante quantità conferisce un gradevole sapore ai decotti. In caso di influenza incipiente berne più tazze al giorno può scongiurarla. I frutti, che vanno raccolti dopo la prima gelata invernale, sono dotati di un forte potere astringente, diuretico, tonico e antiscorbutico. L’involucro carnoso si usa in decotto (2-3 frutti per tazza), mentre il gemmoderivato viene usato soprattutto nelle affezione delle vie respiratorie dei bambini. H In fitoterapia n pediatria la rosa canina può essere usata anche contro la tenia, più genericamente contro i vermi, grazie all'azione meccanica della sua fitta peluria che, irritando leggermente le pareti intestinali, provoca il distacco degli ascaridi. Depurativa, viene poi largamente impiegata per combattere la stanchezza e la spossatezza, ma anche per curare le affezioni renali e vescicali. Per una tisana, la dose consigliata è di un cucchiaio da tavola di frutti per una tazza e mezza d’acqua. Utilizzato per gargarismi, per lenire mal di gola e gengiviti, afte, è perfetto un infuso di una manciata di petali essiccati lasciati riposare 20 minuti in mezzo litro di acqua bollente. Lo stesso infuso può essere usato anche come collirio. I In cosmesi FAMIGLIA : R OSACEAE Maschera di rosa canina rivate i frutti della peluria interna e lavateli accuratamente per eliminarla del tutto. Frullateli con un mixer ed usateli come maschera, la pelle risulterà più tonica, levigata e schiarita. P Caviglie gonfie adieu Ingredienti: 15 g di frutti di rosa canina 25 g di gambi di ciliegie 45 g di stimmi di mais 15 g di rosmarino acqua Preparazione: Mescolate la rosa canina al rosmarino, al mais e alle ciliegie e mettete via in un vasetto. Prendete ogni giorno 10 grammi di questo preparato e fatelo bollire per 8 minuti in 3 bicchieri d’acqua. Bevete 2 tazze al giorno, una al mattino a digiuno e l’altra prima di dormire. Decotto di frutti Private i frutti freschi della peluria interna e bolliteli in acqua per 15 minuti. Se bevuto ripetutamente durante l’arco della giornata, può aiutare a stroncare un’incipiente influenza. Inoltre funziona contro l’affaticamento. Attenzione però, è preferibile evitarlo la sera perché la massiccia presenza di vit. C potrebbe dare insonnia. In cucina DI STEFANO REINA Zucchero alla rosa canina Lavate e asciugate accuratamente 500 g di petali e disponeteli in un contenitore ermetico alternandoli a strati di zucchero. Lasciate al sole e capovolgete ogni tanto, per 30 giorni. Lo zucchero diventerà profumato e lo si userà in particolare per addolcire il tè. Melone con petali di rosa canina Svuotate il melone e tagliate la polpa a dadi; a parte preparate una crema fatta di miele, limone, Vin Santo o Porto e un cucchiaio di acqua di rose. Unite il tutto e ponete in frigo. Al momento di servire, rimettete i dadini dentro le due metà svuotate del melone e coprite con abbondanti petali di rosa canina. Grappa di rosa canina Dopo aver raccolto una manciata di frutti di rosa canina (sempre all’inizio dell’inverno, poiché le basse temperature li ammorbidiscono), uniteli ad un litro di grappa in un contenitore a chiusura ermetica. Lasciate a riposo in un luogo caldo per tre settimane e agitate ogni tanto. Filtrate e gustatela dopo tre mesi. È molto energetica. Gelatina di frutti Ricca di vitamina C, è ottima per le convalescenze e lo stato di debolezza (astenia). Ingredienti: • frutti di rosa canina freschi e molto maturi • zucchero • il succo di un limone • acqua. Preparazione: Ricoprite d’acqua i frutti e cuoceteli a fiamma bassa per mezz’ora. Quindi schiacciateli, frullateli, e aggiungendo lo stesso peso di zucchero e il succo di limone rimetteteli sul fuoco e fateli andare, mescolando, per altri 30 minuti. Travasate in un vaso di vetro con chiusura ermetica. HOD 70 N OME : R OSA CANINA 23 STEVIA, dolcificante 100% naturale L a Stevia rebaudiana è una piccola pianta perenne dalle foglie ovate ed opposte, conosciuta da molti popoli dell’area geografica Sud-Americana da diversi millenni. Viene coltivata estesamente e consumata in Thailandia, Israele e Cina, ed in genere in tutta l’America meridionale, dove è usata da secoli come dolcificante ma soprattutto come pianta medicinale. In Brasile è utilizzata come rimedio della medicina popolare per il diabete. In seguito a ciò la Food and Drug Administration (FDA) ne ammise l’uso solo come integratore dietetico, ma non come ingrediente o additivo alimentare. Solo dopo molto tempo, in seguito alla richiesta di Cargill e di Whole Earth Sweetener Company LLC, approvò nel 2008 il rebaudioside come Food Additive. L a Stevia viene usata come dolcificante, in quanto è molto più dolce del comune saccarosio. I principi dolcificanti sono presenti in tutte le parti della pianta ma sono più disponibili e concentrati nelle foglie che, quando sono seccate (disidratate), hanno un potere dolcificante (ad effetto della miscela dei due componenti dolcificanti) da 150 a 250 volte il comune zucchero. La molecola quantitativamente principale della pianta è lo stevioside, mentre il rebaudioside A è meno presente e il rebaudioside C è poco meno presente del rebaudioside A. Secondo alcuni studi lo stevioside è tra 110 e 270 volte più dolce del saccarosio, il rebaudioside A tra 150 e 320 volte, e il rebaudioside C tra 40 e 60 volte. Il rebaudioside A lascia meno amarezza e retrogusto ed ha le migliori proprietà gustative, inoltre è meno amaro dello stevioside. Contrariamente allo zucchero, i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie) ed essendo prodotti naturali sono relativamente stabili nel tempo e alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde. L a Stevia viene utilizzata per dolcificare molte bevande, perfino la bevande gassate più conosciute. L’Unione Europea (EFSA) il 14 aprile 2010 ha approvato l’uso della Stevia come Food Additive, e dal novembre dello scorso anno è possibile disporne anche in Italia. I primi ad utilizzarla nel vecchio continente sono stati i cugini francesi ed è proprio un ingegnere chimico francese, Emmanuel Lebourgeois, che ha creduto da subito nelle opportunità e potenzialità della Stevia e ha fondato “Stevialia”, azienda leader specializzata nella vendita di Stevia in Italia e in Europa. “I nostri prodotti”, ci dice, “sono assolutamente naturali” ed utilizzano l’estratto di miglior qualità della Stevia: il rebaudioside A al 98%, senza ricorrere ad altri additivi quali cellulosa monocristallina, malto destrina o lattosio, normalmente utilizzati dalle multinazionali nelle produzioni industriali su larga scala presenti sugli scaffali dei supermercati. Per dare consistenza ad alcuni prodotti e per facilitarne l’uso nella vita quotidiana abbiamo unito alla Stevia pura l’eritritolo, altro dolcificante naturale senza calorie. G li effetti della Stevia sulla salute sono benefici perché totalmente priva di calorie, ideale nelle diete ipocalorche, utile per abbassare l’indice glicemico dei diabetici e con effetti anti-infiammatori, antibiotici e antiossidanti. La Stevia, inoltre, aiuta il cuore grazie agli effetti tonificanti per la funzione cardiaca ed aiuta a tenere sotto controllo la pressione del sangue, contribuendo ad abbassarla. Usare la Stevia al posto di zucchero o fruttosio evita anche la formazione di carie nei denti perché gli ingredienti naturali della pianta non sono cariogeni e facilitano quindi una migliore igiene orale. L’origine naturale al 100% della Stevia la rende ideale per le persone diabetiche (diabete II e problemi di regolazione della glicemia), per gli intolleranti al glucosio, per chi segue una dieta ipocalorica e non vuole privarsi del sapore dolce, ma anche per tutti coloro che vogliono assicurarsi uno stile di vita sano ed equilibrato”. n conclusione, la Stevia è il miglior rimedio per tutte le persone che seguono una dieta, per i diabetici, e per tutti coloro che vogliono semplicemente ridurre l’uso dello zucchero. I IN UROLOGIA ’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB) è una patologia legata all'invecchiamento, diffusa nell'uomo a partire dai 50 anni. Non è grave ma, considerata la vasta diffusione, è una malattia sociale in piena regola. Interessa più di un over 60 su due e il 90% degli ultra ottantenni, e ha grande rilevanza sia sulla qualità di vita sia per il notevole impatto socioeconomico. La malattia è caratterizzata da un aumento delle dimensioni della ghiandola prostatica, una ghiandola posta al di sotto della vescica maschile la cui funzione è produrre il liquido prostatico, importante componente del liquido seminale che contribuisce a garantire vitalità e motilità agli spermatozoi. L Le Cause e cause della malattia non sono note, è però probabile che siano numerosi i fattori coinvolti. Data la correlazione con l'avanzare dell'età, sembra ragionevole ipotizzare che la variazione dell'assetto ormonale (rapporto androgeni/estrogeni) rivesta un ruolo importante nel favorire lo sviluppo della patologia. L I Sintomi na lunga serie di sintomi - definiti comunemente sintomi del basso tratto urinario - possono essere accusati dal paziente. Il primo sintomo è la difficoltà a urinare, in particolare ad iniziare la minzione. La crescita della ghiandola, infatti, restringe sempre più l'uretra esercitando un effetto ostruttivo che comporta per la vescica un eccesso di lavoro per esercitare la minzione. Lo svuotamento incompleto comporta la permanenza in vescica di un residuo urinario, che facilita l'insorgenza d’infezioni urinarie o la formazione di calcoli vescicali. Gli altri sintomi quasi sempre presenti sono: la diminuzione della forza del getto urinario e la minzione intermittente (a scatti), la sensazione di U mancato svuotamento della vescica, il bisogno urgente di urinare, il bisogno di urinare spesso sia di giorno (pollachiuria) che di notte (nicturia). La conseguenza dell’Ipertrofia prostatica non curata nel modo migliore e nei tempi corretti è il danno, spesso irreversibile, della funzionalità vescicale, con l’impossibilità per l’urologo di trattare i sintomi e farli regredire. Cosa fare? n presenza di questi sintomi la prima cosa da fare è rivolgersi ad un medico specialista in urologia per una visita urologica, per accertare la reale presenza di una ipertrofia prostatica, valutare la necessità di una terapia ed escludere altre patologie come ad es. calcoli della vescica, prostatite, tumore prostatico. I Le Terapie Tradizionali l trattamento dell'IPB può essere di tipo farmacologico o, nei casi più gravi chirurgico. Attualmente i farmaci disponibili comprendono gli inibitori della 5-alfa reduttasi (finasteride e dutasteride), un enzima che agisce bloccando la trasformazione del testo- I ccanto alle sostanze di sintesi chimica ne esistono altre, derivate dal mondo vegetale e minerale, che numerosi studi hanno confermato essere molto efficaci nel controllo dei sintomi dell'IPB. Fra questi la Serenoa Repens, il Pygeum Africanum, l’ortica, l’echinacea, le foglie di uva ursina, il licopene, il selenio e la vitamina E. Nel caso in cui i sintomi e la situazione non richiedano trattamenti farmacologici specifici, l’assunzione di integratori, medicinali omeopatici e fitoterapici a base di tali sostanze, insieme all’adozione di alcuni cambiamenti dello stile di vita (limitare l'assunzione di liquidi alla sera, cercare di svuotare completamente la vescica ogni volta che si va in bagno, evitare le bevande alcoliche che possono provocare congestione della prostata, svolgere attività fisica), possono essere un valido aiuto per tenere sotto controllo i sintomi ed evitare che la patologia progredisca. La medicina integrata può essere affiancata al trattamento farmacologico tradizionale, che ne potenzia i benefici ed è consigliabile anche come trattamento preventivo da effettuarsi a cicli, due/tre volte l’anno, dopo i 40 anni. La medicina integrata garantisce un miglior rapporto rischio-beneficio rispetto alle tradizionali terapie farmacologiche, dovuto al fatto che non altera il quadro ormonale sistemico, non esercita dunque effetti negativi sulla libido e sull’attività sessuale. Tra i molteplici prodotti presenti sul mercato, particolare rilevanza riveste il VANDAPROST, un integratore alimentare a base di Serenoa Repens, Pino marittimo, Licopene, Vitamina E-acetato, Selenio metionina. L’associazione di tali sostanze favorisce il benessere della ghiandola prostatica, esercitando un’azione protettiva tale da assicurarne integrità e funzionalità. A Serenoa Repens ianta originaria dell’ovest dell’India e del sud est degli Stati Uniti. I suoi frutti contengono gliceridi, fitosteroli e derivati del beta-sitosterolo, acidi grassi, polisaccaridi, tannini, zuccheri e flavonoidi. La sua attività è legata essenzialmente alla componente lipofila responsabile degli effetti benefici a livello della ghiandola prostatica. Numerosi studi hanno infatti dimostrato un’azione simil finasteride volta a diminuire la trasformazione del testosterone in 5-alfa riduttasi. La Serenoa è inoltre in grado di ridurre la crescita delle cellule epiteliali, l’iperplasia della muscolatura liscia e l’edema interstiziale della prostata stessa. Tutte queste azioni migliorano la sintomatologia dell’IPB diminuendo la frequenza di minzione, la tensione perianale, il volume residuo di urina e il volume prostatico. Tutto ciò a fronte di una scarsa incidenza di effetti collaterali. P Pino marittimo Licopene utilizzato come fonte di Beta-sitosterolo, una sostanza che ha dimostrato un effetto positivo sul parenchima prostatico, attraverso un’azione anti-ossidante. uno dei più potenti antiossidanti naturali presenti in natura, l’apporto di questa sostanza è associato ad un minor rischio di carcinoma prostatico. È È Vitamina E acetato e Selenio Metionina razie ad un’azione anti radicali liberi potenziano e migliorano gli effetti protettivi degli altri costituenti. G VANDA OMEOPATICI S.r.l. - Via di Morena, 61/B • 00043 Ciampino (RM) Telefono 06.79312185 • Fax 06.79810214 • [email protected] • www.vanda.it ¤ HOD 70 HOD 70 DR. ANDREA ALFARONE SPECIALISTA DR. GIUSEPPE LETO FARMACISTA La Medicina Integrata una valida alternativa ¤ Ipertrofia prostatica: cause, sintomi e cure alternative 28 sterone nella sua forma attiva, il DHT (dehydrotestosterone) responsabile dell'ingrossamento della prostata. Un’altra categoria di farmaci, gli alfa bloccanti (alfuzosina, terazosina, silodosina), rilassano i muscoli lisci del collo vescicale, dell'uretra prostatica e della prostata, facilitando la minzione. Come tutti i farmaci, anche quelli per l’ipertrofia prostatica presentano numerosi effetti indesiderati, che interessano soprattutto la funzione sessuale: impotenza, diminuzione della libido ed eiaculazione retrograda. ¤ VANDA O MEOPATICI ¤ 29 Sindrome Metabolica, una patologia a rischio DR.SSA SELENA MARTELLO er chi si occupa di salute e benessere, l’alimentazione corretta è un argomento indispensabile se non fondamentale, vista ormai la netta ed evidente correlazione fra patologie moderne e nutrizione. Negli ultimi anni ho notato da parte dei Signori Maschietti un maggiore interesse nei confronti di un buon regime alimentare. Vogliono capire come combattere quel fastidioso giro pancia che li colpisce quasi indistintamente dopo gli “anta” e che, oltre a svilire la figura fisica e segnare gli anni che passano, causa una serie di patologie di una certa entità, quale la Sindrome Metabolica. Così il colesterolo aumenta, la pressione fa le bizze, l’ago della bilancia si sposta e iniziano i primi ceck up per controllare i valori prostatici... Fernando Botero, Ballerini. P La Sindrome Metabolica è un insieme di fattori di rischio che fino a un decina di anni fa interessava la metà degli adulti prevalentemente uomini (fra i 50 e 60 anni) in termini di sovrappeso e obesità, accumulo di grasso all’altezza della pancia, pressione sanguigna, trigliceridi, colesterolo e glicemia alti, colesterolo buono (HDL) basso: tutti fattori che predispongono all’insorgere di malattie cardiovascolari e cronico degenerative come diabete e ipertensione, ipertrofia prostatica, aterosclerosi, infarto del miocardio, demenze senili e molte forme di tumori. È sufficiente misurare la circonferenza addominale, il peso, l’altezza, la glicemia a digiuno, il colesterolo e/o trigliceridi, i valori della pressione arteriosa per renderci conto se rischiamo di ammalarci oppure no. Nella mia esperienza ho visto giovani uomini poco più che quarantenni presentare nella propria anamnesi gran parte di questi parametri alterati, ma negli ultimi periodi ho notato un’inversione di marcia e una maggiore attenzione al recupero della propria salute oltre che della forma fisica. Per prima cosa, per evitare l’alterazione di questi valori è importante scegliere cibi sani, cambiare abitudini portando avanti un regime alimentare quotidianamente corretto, nutrirsi in modo adeguato, fare l’attività fisica che più ci diverte: una camminata, 45 minuti di bicicletta o, meglio ancora, un movimentatissimo corso di ballo... È cosi che potete tenere sotto controllo il vostro peso! Come accorgersi di essere affetti da Sindrome Metabolica? S olitamente la diagnosi di Sindrome Metabolica viene effettuata quando si presentano tre o più dei seguenti disturbi: e Obesità centrale (circonferenza vita > 94 cm nei maschi, > 80 cm nelle femmine) e Intolleranza al glucosio (glicemia alta) e Ipertensione arteriosa (maggiore di 140/90 mmHg) e Ipertrigliceridemia (maggiore di 150 mg/dl) e Colesterolo alto (maggiore di 200 mg/dl) e Acido urico elevato Il fattore di rischio più importante è IL SOVRAPPESO: tanto più è accentuato, maggiori sono le probabilità di essere colpiti dalla Sindrome Metabolica. Un eccesso di grasso corporeo, soprattutto se concentrato nella regione addominale, porta ad uno squilibrio del metabolismo dei grassi e degli zuccheri, che ha come risultato finale iperinsulinemia (elevato livello di insulina nel sangue, indice di un'aumentata resistenza a questo ormone). Mentre nei casi più gravi questa situazione peggiora fino a causare in breve tempo la comparsa del diabete, in quelli più lievi si manifesta con i sintomi sopra descritti, come Sindrome Metabolica. Il riscontro di valori elevati di insulina nel sangue, a fronte di valori pressoché normali di glicemia, rappresenta un indice indiretto di tale condizione. Seguendo la filosofia alimentare di Trilogia Nutrizionale è possibile arginare tali alterazioni dettate dalle cattive abitudini e far rientrare tutti i parametri alterati. Vi mostro alcuni importanti risultati di pazienti che si sono presentati con la voglia e la necessità di migliorare il proprio stato nutrizionale e di salute: Il sig. Corrado M., 44 anni Prima di Trilogia Nutrizionale: Colesterolo TOT. 311 Colesterolo LDL. 208 Trigliceridi 239 Emoglobina glicata 8.1. Dopo 2 mesi di Trilogia Nutrizionale: Colesterolo TOT. 233 Colesterolo LDL. 154 Trigliceridi 148 Emoglobina glicata 5.9. Il sig. Raffaele M. si presentò all’età di 35 anni con evidente predisposizione alla Sindrome Metabolica. Valori pressori al di sopra della soglia con 145 la massima e 85 la minima, colesterolo tot. 280, uno stato di sovrappeso con un BMI (“Body Mass Index”, ovvero l’indice di massa corporea) di 29,9 ed una circonferenza addominale di 110 cm. Dopo circa tre mesi di terapia alimentare e l’iscrizione in palestra, si registrarono evidenti cambiamenti: la pressione diminuì a 130 su 70, il colesterolo totale scese a 180, e diminuendo di peso inevitabilmente diminuì anche il BMI mentre la circonferenza addominale scese di ben 10 cm. HOD 70 30 HOD 70 E LOGIO ALLA B UONA A LIMENTAZIONE 31 Fernando Botero, Cesto di frutta. HOD 70 32 Il rischio di sviluppare la Sindrome Metabolica aumenta con l'età ed è quasi sempre una diretta conseguenza di STILI DI VITA ERRATI (ridotta attività fisica, alimentazione scorretta, abuso di alcol e/o droghe). Dato che oggi anche molti bambini e ragazzi fanno i conti con i chili di troppo, l'incidenza della Sindrome Metabolica è in aumento anche tra giovani adulti e adolescenti. La maggior parte delle persone affette da Sindrome Metabolica si sente bene e frequentemente non presenta sintomi particolari. Proprio perché il più delle volte non è ancora malato, i consigli dietetici che vengono dati riflettono esattamente quelli proposti alla popolazione generale. I Consigli utili che posso suggerire alle persone affette da Sindrome Metabolica sono: 1 2 3 4 5 Ripartite uniformemente i nutrienti nei vari pasti, evitando quelli a base di soli carboidrati (per esempio 100 grammi di pasta in bianco aumentano di più la glicemia rispetto a 100 grammi di pasta con zucchine e pomodoro, e sono anche meno sazianti). Non fate pasti troppo abbondanti, ma suddividete l'apporto calorico in almeno quattro/cinque pasti giornalieri; vi ricordo infatti che per tenere sotto controllo la glicemia, è molto importante non solo la qualità ma anche la quantità dei nutrienti assunti con la dieta (com'è logico pensare un cucchiaino di zucchero, pur avendo un indice glicemico alto, causa un incremento del glucosio ematico inferiore rispetto a 100 g di pasta integrale). Non associate mai due alimenti ricchi di carboidrati nello stesso pasto (pranzo o cena), per esempio non mangiate contemporaneamente pane e pasta, pane e patate oppure riso e dolce. È invece consigliata l'associazione di questi cibi con altri ricchi in fibra, come le verdure. Imparate a cucinare risparmiando al massimo i grassi e gli oli, aggiungendoli eventualmente crudi a fine cottura. Riducete il consumo di sale (senza escluderlo completamente dalla dieta), preferite comunque quello iodato ed esaltate la sapidità dei cibi con spezie, limone o aceto di mele. Per ulteriori informazioni: [email protected] • www.trilogianutrizionale.blogspot.com Erboristeria Basile - Via degli Imbriani, 55 - Milano Tel./fax 02 3760825 • cell. 349 3621709 • www. erboristeriabasile.it A.R.L.E. ASSOCIAZIONE REGIONALE LOMBARDA ERBORISTI Uffici - Casello Est Corso Venezia, 58 • 20121 Milano Tel. 02 7750.228 • Fax 02 7750.465 [email protected] • www.unionemilano.it L’A LIMENTAZIONE S ANA . . . . . . . . . . . . . E N ON S OLO I L F INOCCHIO DALLE MILLE DO TI A CURA DI NOI DUE tilizzato dalle neo mamme per aumentare la produzione di latte, il finocchio ha principalmente proprietà digestive. Tra i suoi componenti principali la vitamina C, il magnesio, il calcio e il fosforo. L'assunzione di finocchio aiuta ad evitare la formazione di gas intestinali rivelandosi utile in caso di aerofagia e meteorismo; riduce le infiammazioni e facilita il corretto assorbimento dei nutrienti del cibo. Grazie ad una sostanza aromatica chiamata anetolo, funziona da calmante in caso di contrazioni addominali e ha proprietà depurative del sangue e del fegato. In caso di tosse è consigliato un decotto a base di foglie e semi (circa 2 cucchiai) che andranno bolliti per 3/4 minuti in tre quarti di litro d’acqua. Zuccherare con miele. U Curiosità: Nel Medioevo il clero considerava il finocchio una delle 9 erbe sacre per la prevenzione delle malattie, mentre nel 1500 i finocchi si consumavano prevalentemente crudi, conditi con un pizzico di sale e offerti a fine pranzo per lasciare la “bocca buona”. A questo proposito, si racconta che venivano serviti dagli osti più scaltri per camuffare il vino scadente. Da tale usanza è nata l'espressione “lasciarsi infinocchiare”..” S FORMAT O DI F INOCCHI E C ARO TE Ingredienti per 5/6 persone: & 6 finocchi & 400 g di carote & ¹⁄₂ litro di latte & 2 cucchiai di farina & 70g di burro & 4 uova & 2 cucchiai di formaggio grattugiato & burro q.b. per la pirofila & sale q.b. Preparazione: Mondate le verdure e lavatele. Tagliate i finocchi a spicchi e le carote a fette, lessateli separatamente, poi scolateli. Sempre separatamente passate entrambi al burro, bagnateli con un bicchiere di latte e salateli. Quando il latte sarà stato assorbito del tutto, passate, ancora separatamente, le due verdure al mulinetto o mixer. Con burro, farina e latte preparate una besciamella di giusta consistenza. Incorporatela ai due passati e quando saranno raffreddati completamente aggiungete i tuorli della uova, il formaggio e gli albumi montati a neve. Trasferite i due composti in uno stampo Viale Col di Lana, 1 • Tel. 02/58.10.15.93 imburrato e leggermente infarinato alternandoli come vi piace. Cuocete 20/25 minuti a bagnoSiamo aperti tutte le sere maria. Servite lo da Lunedì a Domenica sformato guarnie Sabato e Domenica anche a pranzo to di finocchi e Non si servono alcolici carote al burro. TRATTORIA LATTERIA NOI DUE CUCINA VEGETARIANA NATURALE E BIOLOGICA HOD 70 Questi sono solo alcuni dei risultati ottenuti e analizzati nel corso degli anni in regime di educazione alimentare. 33 P ICCOLI P IACERI A TAVOLA Mortadella, una Delizia in Rosa DI ENZA BETTELLI P erfettamente sferica, di un delicato rosa punteggiato di promettenti pois bianchi a volte ravvivato da vivaci tocchi di verde, un profumo caratteristico che riesce a stuzzicare l’appetito anche nei momenti più impensati. Stiamo parlando della mortadella di Bologna, solo mortadella per i suoi fan, un salume nobile con vocazione molto democratica. Per conoscerla meglio meno costosa del prosciutto e questo fa erroneamente pensare a un prodotto di qualità inferiore. Niente di più sbagliato perché per la mortadella di Bologna, che è un insaccato cotto, vengono utilizzate solo le parti nobili del suino con aggiunta di lardelli di qualità. Il tutto viene poi tritato fino a ottenere una pasta fine, speziata e arricchita con pezzetti di lardo ricavati dalla gola del maiale e talvolta con pistacchi interi. Ecco spiegati la sua morbidezza e l’aroma particolare. Preparata in questo modo, cioé secondo le norme della Comunità Europea, la mortadella di Bologna può fregiarsi del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). La qualità è controllata non solo dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali tramite l’Istituto Nord Est Qualità, ma anche dal Consorzio, che riunisce 35 aziende che producono circa il 95% della mortadella IGP sul mercato, Emilia Romagna in testa con 18 aziende che producono l’81% del totale. E proprio in questa regione, a Zola Predosa (Bologna), il primo fine settimana di ottobre ha luogo Mortadella Please, festival internazionale dedicato a questo nobile insaccato dalla storia antica e ricca di successi. È Quando sia nata esattamente non si sa. È comunque certa la data della denominazione e del codice di produzione, a seguito di un bando del 1661 del cardinale Farnese. Oggi si produce come allora con la sola sostituzione del mortaio, nel quale si pestava la carne, con moderne apparecchiature. n insaccato a cui difficilmente si resiste, e che ha ispirato perfino un grande regista come Mario Monicelli che ne ha fatta la protagonista di un film intitolato appunto “La Mortadella”. Non si può certo dire che sia uno dei suoi lavori più riusciti, ma con quanto gusto se la sono mangiata i doganieri! Quando arriva sulla nostra tavola una buona mortadella ha innanzitutto il contrassegno del Consorzio e quello IGP dell’Unione Europea. Manifesto a tema Alimentare, Armando Testa. 1980-1987 Se è già tagliata si riconosce dal colore rosa tipico e uniforme, profumo intenso con note speziate, pasta morbida e dolce, vellutata, con gusto pieno ma delicato e perfettamente equilibrato. Se proviene dalla caratteristica pezzatura grande e tonda (che però talvolta può essere ovale) le fettine debbono essere larghe e sottili, piegate e adagiate sul piatto morbidamente perché non si schiaccino. Ci sono poi le piccole pezzature intere dalle quali si ricavano gli straccetti, e cioé pezzetti di forma e spessore irregolare che si tagliano con il coltello e che vengono accomodati sul piatto leggermente sovrapposti. Come stuzzichini per i cocktail, la mortadella è invece tagliata a cubetti di circa 2 cm che vengono infilzati con uno stecchino per poterli prelevare facilmente dal piatto. Se ne fanno a volte degli spiedini, alternandoli con formaggio (con il quale si sposa molto bene) o olive snocciolate o farcite. In cucina può sostituire il prosciutto in alcune preparazioni, sia al naturale sia cotte, tenendo presente che il suo sapore è molto più aromatico. La mortadella affettata si conserva in frigorifero in un contenitore chiuso; se il pezzo è intero, la parte tagliata va protetta dall’aria con pellicola da cucina perché non si asciughi e non annerisca. U Più leggera di quanto sembra aiale? Lardelli? Leggendo gli ingredienti ci si sente subito colpevoli pensando di aver mangiato un qualcosa di grasso e pesante. E invece la mortadella è oggi un prodotto bilanciato, con circa 60/70 milligrammi di colesterolo (come le carni bianche), è ricca di vitamine e sali minerali malgrado sia stata sottoposta a cottura, ha il 28% di grassi, circa il 15% di proteine nobili e 317 calorie per 100 grammi. E inoltre basso contenuto di sale e niente polifosfati. Un prodotto antico che si è modernizzato, senza però mortificare il suo speciale gusto originale, che si apprezza meglio se è tolta dal frigorifero con un po' di anticipo perché riprenda la sua naturale morbidezza. M HOD 70 HOD 70 34 Portiamola in tavola 35 E quest'anno per regalo 36 HOD 70 cioccolatini fatti da me! DI MARINA CIOCCOLONI gianale per la fabbricazione di confetti il 30 novembre 1907 nel centro di Perugia, e decollata grazie alle capacità professionali di Giovanni Buitoni e Luisa Spagnoli che seppero cogliere e interpretare i segni dei tempi e l’evoluzione dei gusti degli italiani. Locandine pubblicitarie, confezioni regalo, prototipi dal “bacio” al “nero” Perugina, postazioni video per filmati di repertorio, spezzoni dei primi Caroselli con le pubblicità della Perugina: attraverso le diverse sezioni si percorrono cento anni di quella che è anche la nostra storia. s Vuoi mettere la soddisfazione di poter dire "questo l'ho fatto io!"? Ma esiste davvero un luogo magico dove imparare come si fa un cioccolatino, in cui scoprire tutti i segreti di questo amatissimo ‘cibo degli dei’, con tanto di trucchi e tecniche di lavorazione? E bbene sì, questo luogo si trova a Perugia, nella sede della storica Perugina, dove tutti possono frequentare uno dei corsi proposti dalla Scuola del Cioccolato. Qui, curiosi e appassionati del cioccolato si ritrovano per scoprirne i segreti, imparare a usarlo nel modo più corretto e fantasioso, e infine creare tante piccole delizie immergendosi nel mondo dell’arte del gusto. Protagonista assoluto, il prodotto della pianta del cioccolato coltivata dagli Aztechi e arrivata in Spagna ai primi del ‘600 per rivoluzionare i gusti degli Europei e... dulcis in fundo, si esce dal corso con tanto di diploma di “artista del gusto” e un vassoio di deliziose praline fatte esclusivamente da voi! l a Casa del Cioccolato Perugina, Inaugurata nel 2007 in occasione del centenario dell’azienda umbra e rinnovata completamente nel 2011, è il luogo ideale per esplorare il mondo del cioccolato grazie al Museo Storico, la Fabbrica, la Scuola del Cioccolato, l’Area Degustazione e lo Shop. Si parte con il Museo Storico, dove si viene accolti da un’intera parete di cabosse, il frutto dell’albero del cacao dai cui semi si ricava il delizioso nettare, e che presso gli Aztechi erano così preziosi da divenire moneta di scambio. All’interno del museo, che richiama più di 65.000 visitatori l’anno, oltre ad approfondire le proprie conoscenze sul cioccolato - storia, provenienza, leggende e segreti che lo accompagnano, tecniche di lavorazione compreso l’aspetto nutrizionale e i benefici -, si ripercorrono le tappe fondamentali dell’azienda attraverso l’archivio storico Buitoni-Perugina. Pannelli esplicativi e manufatti illustrano la nascita e lo sviluppo di una realtà imprenditoriale iniziata come laboratorio arti- i passa quindi alla visita della fabbrica vera e propria con l’esposizione di vecchi macchinari e delle nuove produzioni. Infine, l’accesso alla balconata che si affaccia sulla linea produttiva riservata ai Baci Perugina permette di osservare dal vivo il processo di lavorazione del cioccolatino icona del Made in Italy. D opo questa sostanziosa infarinata sul mondo del cioccolato, non resta che passare nel laboratorio per la realizzazione pratica. Ogni postazione è completa della strumentazione necessaria alla lavorazione, e finalmente si può dare sfogo alla propria abilità creativa. Seguendo le direttive dei maestri cioccolatieri si imparano trucchi e tecniche di lavorazione e si possono realizzare con le proprie mani deliziosi cioccolatini da portare a casa, insieme all’attestato rilasciato a fine corso dai maestri cioccolatieri, utile da sfoggiare con chi non vorrà credere che quegli splendidi cioccolatini sono stati fatti proprio da noi! Informazioni e Prenotazioni: La Casa del Cioccolato Perugina è aperta dal lunedì al venerdì (da ottobre a dicembre e da marzo a giugno anche il sabato). La Scuola è aperta a tutti e offre un ampio ventaglio di corsi, tra cui “I Baci Perugina, i segreti di un mito”, “Il Presepe di Cioccolato”, “Crea, decora e personalizza il tuo Uovo di Pasqua”. Le lezioni della Scuola del Cioccolato Perugina si tengono anche a Roma e Napoli presso le città del gusto del Gambero Rosso. La prenotazione è obbligatoria sia per i corsi alla Scuola sia per le visite della Casa. Sono disponibili visite guidate in lingua inglese e italiana. L’ingresso alla Casa del Cioccolato comprende: la visita al Museo, la visione della Fabbrica, la degustazione delle delizie Perugina, l’arte cioccolatiera dei Maestri della Scuola del cioccolato, e l’accesso all’esclusivo Gift Shop. Biglietto intero 5 c, ridotto 3 c, gratuito fino a 13 anni. Tel. numero verde 800 800 907 - www.perugina.it o vistare la pagina ufficiale della Scuola su Facebook. HOD 70 I MPARIAMO A FARE IL C IOCCOLATO 37 ARTRITE, ARTROSI, AUTOIMMUNI Ci Sono Buone Notizie? Un medico americano, presidente di un istituto di ricerca immunologica, nel suo libro racconta come sia riuscito in poco tempo a sconfiggere definitivamente la propria grave forma di artrosi. Assieme ai ricercatori della sua clinica ha messo a punto una sostanza naturale che in tutto il mondo sta procurando grande sollievo a migliaia di persone sofferenti di varie forme di artrite, artrosi e malattie autoimmuni. Efficace anche su animali. Richiedi subito la tua copia 13,00 c spese spediz. in contrassegno incluse. Inoltre, IN OMAGGIO riceverai il libretto: “Menopausa, osteoporosi, PMS: un aiuto naturale” Tel: 0481.414013 • [email protected] • www.naturvitae.com “Impara a volerti bene, investendo su salute, alimentazione naturale e cultura: noi ti diciamo come” Calendario Convegni Sapere. Il Sapore del Sapere Ideati da Rossella de Focatiis e realizzati da Erredieffe venerdì 23 novembre InForma con lo sport, l’alimentazione e i prodotti naturali. Metabolismo e Salute Relatori: prof. Sergio Serrano, nat. Milena Simeoni, dott. Stefano Storti Focus: “I Cinque Tibetani®” - Bernadette Schwienbacher “Iniziazione all’Iridologia” - dott. Osvaldo Sponzilli venerdì 25 gennaio 2013 Stomaco e intestino: centro del nostro benessere psico-fisico Tra i Relatori: Daniela Roccatello, dott. Paolo Vanoli Focus: “Attacco all’asma e non solo” - Fiamma Ferraro I convegni si svolgeranno dalle ore 14.00 alle ore 18.30 presso Sala Conferenze - Centro Servizi Banca Popolare di Milano - Via Massaua, 6 • Milano Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Informazioni e Prenotazioni: Erredieffe - Comunicazione & Eventi Tel 02.66114397 - 02.66115408 • [email protected] www.saporedelsapere.it • www.erredieffe.com www.facebook.com/saporedelsapere Un percorso verso il riequilibrio personale Dallo spirito, alla mente per affrontare la vita con serenità A fferrare con dolcezza la propria vita e trasferire al mondo energie positive, star bene con se stessi e con i propri cari o gli amici, andare oltre alla materialità degli oggetti, avvicinarsi ai piaceri che la vita ci riserva. Una nuova dimensione che vorremmo con forza, ma impossibile da raggiungere, almeno apparentemente. La quotidianità assorbe ogni energia, congela ogni slancio e rende ogni persona prigioniera di sé. Le difficoltà si acuiscono e, nemmeno un percorso voluto può portare, con facilità, al raggiungimento della felicità. Le energie positive spesso si sostituiscono a quelle negative creando rotture e trascinando ogni essere umano in un vortice dal quale uscirne diventa sempre più difficile e, ogni minima difficoltà un problema lacerante. Partendo da questo “male della società” Maurice Cereghini, profondo conoscitore della medicina non convenzionale, delle terapie energetiche e della naturopatia, ha saputo sviluppare una propria filosofia creando un percorso di sentimenti, di emozioni per aiutare le persone in difficoltà che hanno deciso di chiedere aiuto rivolgendosi ad uno specialista. “La pranoterapia spiega Maurice Cereghini - ha lo scopo di prevenire le varie patologie, è un percorso di MAURICE CEREGHINI INSTITUTE CENTRI DI PRANOTERAPIA E NATUROPATIA DAL 1988 www.mauricecereghini.com affiancamento che interviene sul 90% dei disagi. La gran parte delle persone che si rivolgono allo studio hanno un vissuto complesso, travagliato che è andato a toccare la psiche personale. I disturbi sono tra i più disparati, l’azione messa a segno è quella di alleviare le sofferenze fisiche, i dolori, i disturbi di salute, ma anche risolvere piccoli disagi di tutti i giorni, la stanchezza, le carenze nutrizionali e il calo delle difese immunitarie.” Maurice Cereghini Institute è un Centro che si occupa, oltre che di pranoterapia, di naturopatia, e propone seminari pluritematici di gruppo per andare a migliorare lo stile di vita. “L’equilibrio psico-fisico continua Cereghini - passa da un percorso affrontato con grande serietà che passa dall’armonia di vita dell’essere umano che necessita una fase di nutrizione del proprio corpo, dall’educazione della propria mente, dall’espressione delle proprie emozioni. Bisogna coltivare una propria filosofia di vita.” L’equilibrio psico fisico diventa fondamentale per ritrovare l’armonia e la serenità che ogni essere umano cerca. Maurice Cereghini riceve per appuntamento nei tre Centri di Milano, Cantù e Lugano. Maurice Cereghini Institute CANTÙ (CO) - Via Vergani, 1/E +39 031.709409 +39 333.8291110 +39 335.5945050 MILANO - Via Pomponazzi, 4 c/o Spazio Life cell.+39 3338291110 - 3355945050 LUGANO - via Zoppi, 4 tel.+41 786334148 Oli Essenziali Puri 100%, BioInfusi, Fitopreparati, Cosmetici naturali, Prodotti per l’igiene, Libri e Corsi di Aromaterapia FLORA è la prima azienda storica italiana che da 24 anni produce prodotti fitoterapici con ingredienti provenienti da agricoltura biologica e biodinamica, lavorando con i coltivatori e promuovendo dal 1989 l’Aromaterapia. Negli anni il nostro assortimento si è arricchito di prodotti per tutta la famiglia indicati per il Bioconsumatore contemporaneo. Tutti i prodotti sono pensati per le persone che non vogliono rinunciare al benessere di qualità globale, amando la Natura. Selezionare le materie prime da utilizzare nei prodotti FLORA è sempre stata la nostra grande passione. È stato così dal primo giorno in cui abbiamo iniziato a realizzare i primi oli essenziali, dal profumo autentico e incredibilmente intenso. I principi attivi utilizzati devono trasmettere in pieno l’importante messaggio di benessere che le piante aromatiche e officinali hanno come loro compito naturale. È una relazione indispensabile tra uomo e ambiente, tra piante e salute, tra natura e benessere. Le certificazioni degli ingredienti utilizzati nei prodotti FLORA documentano non solo una precisa filosofia di vita, ma anche la realizzazione di tecnologie e processi produttivi evoluti. FLORA srl Viale Karol Wojtyla, 1 - 56043 Lorenzana (Pisa) Tel. (+39) 050.662907 - Fax (+39) 050.662904 [email protected] www.florapisa.it - www.aromatario.it Clicca su www.hod.it e vedi le Pillole di salute e di “magia” Antico rimedio “ammazzabronchite” Riempite un vaso di vetro con una manciata di aghi di pino, 120 grammi di zucchero e una buona grappa, coprite e fate macerare per un mese, filtrate. La dose è di 4 cucchiai durante la giornata. Pediluvio rinfrescante Dopo una giornata faticosa o calda immergete i piedi nell’acqua dove avrete fatto sciogliere del sale marino o da cucina iodato. Aggiungete una goccia di essenza di pino e procedete con un pediluvio freddo. Bagno silvestre Niente di più facile, soprattutto se andate in montagna. Basta raccogliere aghi e gemme di pino, metterli in un vaso con coperchio e quando avete voglia di tonificarvi, buttatene una manciata nell’acqua calda del bagno. Immergetevi e state rilassati nell’acqua per cinque minuti e il gioco è fatto. Oltre all’umore e all’energia, ne risentirà in positivo la pelle che uscirà dal bagno più pulita, levigata e profumata. E FFLORA HOD 70 42 Una Vitamina D3 al giorno toglie il medico di torno P rendere il Sole per poco meno di mezz’ora al giorno è quanto raccomandato per produrre il fabbisogno giornaliero di vitamina D, unica vitamina che l’essere umano può sintetizzare. Non rispettare questa regola può essere la causa dell’insorgere di deficienza di vitamina D, l’antirachitica, indispensabile per l’assorbimento del Calcio e per regolare la sua concentrazione nel sangue, fondamentale per la buona salute del tessuto osseo ed il contrasto all’osteoporosi. D’estate, sfidando la disidratazione e il fotoinvecchiamento della pelle ci esponiamo alla luce del Sole; partendo dai precursori, nella cute produciamo ed accumuliamo notevoli quantità di vitamina D. In Inverno invece, l’esposizione al Sole può diventare insufficiente e le scorte di vitamina D, se non integrate con apporti dalla dieta, tendono ad esaurirsi. Alcuni studiosi ipotizzano un legame tra la bassa concentrazione nel sangue di vitamina D e la vulnerabilità verso le malattie da raffreddamento, ecco perchè proprio d’Inverno siamo più soggetti all’influenza. Dunque, oltre ad essere antirachitica, la Vitamina D aiuta anche il sistema immunitario. Recenti ricerche pongono in evidenza come una bassa concentrazione ematica di vitamina D sia correlata anche ad un maggiore rischio di patologie del sistema circolatorio. Se la sintesi endogena risulta insufficiente, è necessario un apporto di vitamina D con la dieta o con la supplementazione. Il fabbisogno quotidiano di vitamina D da ingerire viene espresso in termini di Recommended Daily Allowance (RDA), le quantità indicate variano in funzione all’età ed al sesso. Tuttavia non è possibile stabilire con esattezza questi valori in quanto le richieste alimentari sono inversamente legate al grado di esposizione solare. Per evitare sovradosaggi solo i Medici, riscontrando carenze, possono consigliare l’assunzione di quantità maggiori di vitamina D tali da mantenere la salute ossea ed i normali equilibri ematici di calcio anche in assenza di esposizione solare. Con la dieta si possono assimilare sia i precursori che la vitamina D, detta colecalciferolo o D3. Per essere utili, i primi devono essere trasformati con l’aiuto del Sole mentre la D3 viene utilizzata direttamente dal fegato. Sono pochi gli alimenti che contengono la forma D3, tra questi l’olio di fegato di merluzzo che in altre epoche somministrarlo ai bambini era l’esito di punizione. Oggi i bambini sono ben più fortunati: esistono integratori alimentari che forniscono Vitamina D3 e sono anche buoni. ÈFFLORA “il confetto buono” PRIVO DI LATTOSIO DAL BUON SAPORE DI CIOCCOLATO MASTICABILE • PER ADULTI E BAMBINI Usalo in caso di alterazioni della flora intestinale conseguenti a: - stipsi - gonfiori - diarrea - alimentazione scorretta - antibiotici - intolleranze alimentari ÈFFLORA contiene • VITAMINA D 3: è indispensabile per l’assorbimento del calcio nell’intestino. Questo minerale è fondamentale per lo sviluppo scheletrico durante l’infanzia e per il mantenimento di ossa sane e forti in età adulta, soprattutto in allattamento e menopausa. • VITAMINA C : è attiva nella produzioÈFFLORA originale ne degli anticorpi e rafforza la funzione immunitaria, aumentando la resistenza dell’organi- nelle migliori farmacie smo alle malattie infettive; inoltre rafforza i distribuito da Viprof capillari, migliorando la microcircolazione. trovi ÈFFLORA anche: • VITAMINA E : è fondamentale nella a Milano lotta ai radicali liberi, il cui eccesso è respon- Farmacia Legnani sabile dell’invecchiamento cellulare, salvaguar- Via Giovanni Rasori, 2 dando l’integrità di pelle e mucose. Farmacia Reale • VITAMINA B12 : è essenziale per la Via Larga, 16 Farmacia Susa sintesi dell’emoglobina durante la formazione Piazzale Susa, 6 dei globuli rossi nel midollo osseo. A Vicenza Con due miliardi di F ERMENTI L ATTICI , Èfflora può prevenire e risolvere le disbiosi Farmacia Pretto - S. Chiara Viale Margherita, 101 dovute a un’alimentazione scorretta o www.efflora.com all’impiego di sostanze che danneggiano la micro-flora intestinale. [email protected] L ETIBALM F LUIDO HOD 70 44 Addio arrossamenti e screpolature con Letibalm Fluido P P er l’autunno inverno 2012/ 2013 il Laboratorio Farmaceutico A.SELLA presenta un nuovo importante prodotto della Linea LetiBalm. Accanto al balsamo lenitivo in vasetto per adulti e bambini, esce in Italia il Letibalm fluido, un ottimo alleato per la salute di naso e labbra. Grazie alla nuova forma in tubetto da 10 ml, si applica direttamente sulla zona da trattare. Letibalm fluido è un ottimo balsamo riparatore che nutre e cura la pelle di naso e labbra, in caso di arrossamenti e screpolature causate da raffreddore e riniti e dall’uso continuo del fazzoletto. È molto utile anche in caso di eruzioni labiali o dopo un’esposizione prolungata al vento, al freddo e al sole. Pratico ed igienico, con tubo applicatore diretto e preciso sulla zona da trattare, Letibalm fluido è a base di estratti di hamamelis, di melissa officinale e di centella asiatica. Confezionato in un pratico tubetto da 10 ml, Letibalm fluido è facile da usare e perfetto da portare sempre in giro. SELLA FARMACEUTICI Schio (VI) • Tel. 0445.670088 [email protected] www.sellafarmaceutici.it LETIBALM FLUIDO: D 6,50 in Farmacia. LETIBALM E LETIBALM PEDIATRICO: D 6,50 in Farmacia. Come ringiovanire il viso da soli La ruota del tempo si muove inesorabilmente generando stress, tensioni e malattie che portano all'invecchiamento e all’appassimento della nostra pelle. Arriva infatti per tutti un momento in cui la pelle inizia a perdere il tono muscolare e cominciano a vedersi le rughe antipatiche. Oggi, però, prolungare il tempo di gioventù e freschezza è reale e possibile. Ovviamente la Hi-Technology offre diverse opportunità per combattere i problemi dell’invecchiamento, i dermatologi parlano di miracolose iniezioni e anche i chirurghi estetici propongono il loro taglia&cuci. Ma noi, da soli, cosa possiamo fare per “salvare la faccia” senza usare mezzi radicali? Questo novembre è uscita la seconda edizione del libro SELFLIFTING - COME CANCELLARE LE RUGHE DA SOLI (Red Edizioni) scritto dalla biologa russa Joanna Hakimova, pubblicato nel maggio 2011 e diventato in poco tempo un Bestseller. È un manuale dedicato alle donne che vogliono imparare a curarsi da sole nel modo giusto, risvegliando il “potere” del proprio organismo. All’interno del libro trovate molti consigli pratici che ognuno di voi può seguire molto facilmente. Anche grazie all’aiuto di tante fotografie vedrete come rialzare le palpebre, togliere le rughe nasolabiali, diminuire il doppio mento, spianare le “zampe di gallina” agli angoli degli occhi o lisciare la fronte... Si tratta di imparare dei semplici esercizi per rafforzare i muscoli facciali, di scoprire qualche piccolo segreto quotidiano per portare l’attenzione alle zone più “mature”, di praticare un buon e corretto automassaggio o di farsi una maschera naturale. Ognuno di questi trattamenti occupa pochi minuti al giorno e dà quasi subito un risultato visibile. I tanti utili consigli che trovate nel libro sono frutto di una lunga ricerca e di 30 anni di esperienza nella pratica del ringiovanimento naturale della Dott.ssa Hakimova, riconosciuta dalla stampa come una delle più esperte facialist nel mondo. E se trovate difficoltà a capire qualche consiglio, potete chiedere direttamente alla Dott.ssa Hakimova sul sito del libro www.selflifting.it, dove è attivo un forum per scambiare informazioni sulle cure naturali. 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