ISTITUTO TECNICO COMM. E PER GEOMETRI "A. MOREA" DI FABRIANO Sez. Costruzioni Ambiente Territorio corso di TOPOGRAFIA a.s.2013/2014 prof. FABIO ANDERLINI classe IIIa A Geometri PERCORSO ESTIVO PER STUDENTI CON DEBITO FORMATIVO IN TOPOPGRAFIA 1. UNITA' DI MISURA ELEMENTI DI TRIGONOMETRIA UNITÀ DI MISURA. Il S.I. di UNITÀ DI MISURA. Unità di misura per le lunghezze, le aree e i volumi. Unità di misura per gli angoli: sessagesimale, sessadecimale, centesimale, assoluto. CONVERSIONI ANGOLARI. FUNZIONI GONIOMETRICHE. Cerchio trigonometrico, definizioni delle funzioni trigonometriche e loro variazioni; relazioni fondamentali tra le funzioni trigonometriche; andamento delle funzioni gonometriche: di angoli che differiscono di 90°, di angoli supplementari, di angoli che differiscono di 270°, di angoli esplementari; funzioni inverse; riduzione degli angoli al primo quadrante. Relazioni fra gli elementi di un triangolo rettangolo; risoluzione dei triangoli rettangoli e loro area. Proiezione di un segmento. Pendenza di una retta. APPICAZIONI DELLA TRIGONOMETRIA. qualunque: teorema dei Seni, Relazioni tra gli elementi di un triangolo teorema di Carnot, formule dell'area. Risoluzione dei triangoli qualunque e loro area. Risoluzione dei quadrilateri e loro area. notevoli. Altezze, mediane e bisettrici dei triangoli. Circonferenze Determinazione degli angoli dalle misure topografiche di campagna. 2. IL CAMPO OPERATIVO La forma della terra ed i suoi moti. Il Geoide. Le coordinate astronomiche. L’Ellissoide di rotazione. Le coordinate geografiche. Le sezioni normali. Il Campo Geodetico di Wengarten. Il Teorema di Legendre. Il Piano Topografico, errore planimetrico; errore altimetrico. Utilizzo delle diverse superfici di riferimento in funzione dell’estensione del rilievo. Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 1 di 10 3. STRUMENTI SEMPLICI – MISURE E CONDIZIONI OPERATIVE STRUMENTI SEMPLICI. Piombini:Filo a piombo. Piombini speciali. I longimetri. La Distanza Inclinata, Orizzontale e Topografica.Misura diretta delle distanze con triplometri, con nastri e cordelle metriche. Allineamenti. La livella sferica. La livella torica. Squadri. ELEMENTI DI OTTICA. (tempi: 15 ore circa) La luce e sua propagazione. Riflessione e Rifrazione. La Riflessione Totale. La Rifrazione atmosferica. La luce attraverso i prismi. La lamina pian parallela. Lenti. Le Lenti sferiche. Le lenti sottili. Le Aberrazioni. Il Cannocchiale collimatore. La collimazione. L’occhio umano. Il Cannocchiale e le sue caratteristiche. Il Microscopio semplice e Composto. Il Teodolite reiteratore e ripetitore. Condizione di costruzione. Condizioni di rettifica. “Messa in stazione del teodolite. MISURE E CONDIZIONI OPERATIVE. Segnalazione dei punti. Mire e visibilità delle mire. Monografia di un punto. Eidotipo, precisione in un rilievo di dettaglio. Rilievo per coordinate polari. 4. SISTEMI DI COORDINATE Sistemi di riferimento topografici, nomenclatura fondamentale. Trasformazione delle coordinate polari in cartesiane e viceversa. Coordinate totali e parziali. Problemi sulle coordinate: calcolo della distanza tra due punti, determinazione delle coordinate di un punto, note quelle di altri punti. Angoli azimutali di un lato nei suoi estremi, angoli al vertice. Operazioni topografiche avanzate con le coordinate: Risoluzione di triangoli e quadrilateri mediante coordinate. Il collegamento di due stazioni. Risoluzione di una spezzata. 5. ELEMENTI DI CARTOGRAFIA Note cartografiche storiche. La Proiezione Cilindrica di mercatore. Carte: Conformi, Equidistanti. Equivalenti. Afillattiche. cartografiche. Classificazione delle Carte. Tipologie di Proiezioni Cartografia Italiana I.G.M. Cartografia Catastale. Rappresentazione Cassini-Soldner. Rappresentazione Gauss-Boaga. Rappresentazione U.T.M. di Mercatore. ESERCITAZIONI PRATICHE: Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 10 Pagina 2 di • Rilievo per coordinate polari e restituzione per coordinate cartesiane di una piccola zona con due stazioni collegate. • Esercitazioni numeriche con uso della problemi inerenti gli argomenti trattati. calcolatrice scientifica su (Si vedano gli esercizi di seguito proposti, gli esercizi del libro di testo e quelli presenti sui siti internet: www.labtopomorea.altervista.org/index.htm www.moreaelearning.altervista.org/moodle NOTA ATTENZIONE, VISTA LA SITUAZIONE ECONOMICA IN CUI VERSA IL SISTEMA SCUOLA E GLI ESIGUI FINANZIAMENTI RISERVATI PER LO SVOLGIMENTO DEI CORSI DI RECUPERO ESTIVI, L’ISTITUTO MOREA È IN GRADO DI EFFETTUARE CORSI DI RECUPERO DISCIPLINARI LIMITATI A POCHISSIME ORE (5÷8 ore max.) CHE NON PERMETTERANNO DI SVILUPPARE IN MANIERA ADEGUATA TUTTI GLI ARGOMENTI PREVISTI. SI INVITANO PERTANTO GLI STUDENTI AD AFFRONTARE, PRIMA DEL CORSO DI RECUPERO, I VARI ARGOMENTI CON UNO STUDIO INDIVIDUALE ED AUTONOMO “SERIO”, RIGOROSO ED IMPEGNATO, RISERVANDO LE ORE DEL CORSO DI RECUPERO PER “RIVEDERE / RIPASSARE” LE PARTI PIÙ DIFFICOLTOSE DEI PRINCIPALI ARGOMENTI E PER LA PROVE DI VERIFICA. PER EVENTUALI CHIARIMENTI SU ARGOMENTI DI DIFFICILE COMPRENSIONE LO STUDENTE, TRAMITE LA SEGRETERIA DIDATTICA, PUÒ METTERSI IN CONTATTO, PREVIO APPUNTAMENTO, CON IL DOCENTE DI TOPOGRAFIA. TESTO: MISURE, RILIEVO, PROGETTO vol. 1 – Autori: R.Cannarozzo - L. Cucchiarini - W. Meschieri - ed. Zanichelli - Bologna SITI WEB DI RIFERIMENTO: www.labtopomorea.altervista.org/index.htm www.moreaelearning.altervista.org/moodle Sui siti internet si possono trovare materiali didattici ed esercizi per migliorare la propria preparazione e/o colmare eventuali lacune. GLI STUDENTI CHE, PUR AVENDO OTTENUTO UNA VALUTAZIONE COMPLESSIVA SUFFICIENTE, NON HANNO RAGGIUNTO UNA VALUTAZIONE SUFFICIENTE, IN UNO O PIU’ MODULI, TROVERANNO SUI SITI DI RIFERIMENTO MATERIALI ED DI STUDIO. LA PRIMA O SECONDA SETTIMANA DEL PROSSIMO A.S. VERRA’ EFFETTUATA UNA VERIFICA SU TALI MODULI. l'insegnante ALLEGATI: I TESTI DI ALCUNI ESERCIZI PROPOSTI. Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 prof. Fabio Anderlini Pagina 3 di 10 ESERCIZI SU CONVERSIONI ANGOLARI – CALCOLO A CATENA 1)_ (P.ti: 10) Determinare il risultato della seguente espressione di calcolo a catena: 2 (121-42+23x3)+(12 -78/4+32)x7+(14x3-21/3+80)= …………………………….. 5 6 2)_ (P.ti: 10) Determinare il risultato della seguente espressione di calcolo a catena: ________ 2 (155+14 -13x5)+(√150+78/4+32)x7+(27:3+21x3+20)= …………………………….. 4 9 3)_ (P.ti: 15) Determinare il risultato della seguente espressione in gradi sessagesimali: 124°12’42”: 1/4 + 174° 56’ 50” _ 111° 07’ 41” = …………………………….. 3 4)_ (P.ti: 20) Determinare il risultato della seguente espressione in gradi sessadecimali: g r 124°12’42”: 3 + 174 ,5650 - 1 ,788541 = …………………………….. 5 5)_ (P.ti: 15) Trasformare i seguenti angoli in SESSAGESIMALI: g 144 ,5850 6)_ r 0 ,578541 190°,7845 (P.ti: 15) Trasformare i seguenti angoli in RADIANTI: 204g,5580 7)_ (P.ti: 15) 355° 55’44” 33’,50 Trasformare i seguenti angoli in CENTESIMALI: 151° 15’24” 0r,578541 0r,578541 ESERCIZI SU TRIANGOLI RETTANGOLI Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 4 di 10 1)_ (P.ti:35)_ In un triangolo ABC, rettangolo in A, si conoscono l'ipotenusa BC=a ed il cateto AC=b: BC= (42,10+gg) m; AC=35,80 m. Calcolare gli elementi incogniti (lati, angoli, area, perimetro, l’altezza relativa all’ipotenusa). Disegnare la figura in scala 1:1000. 2)_ (P.ti:35)_ In un triangolo ABC, rettangolo in A, si conoscono l’area AABC e l’angolo ABC=β: AABC=20075,3000 m 2 g ABC=β=(39 ,4475+mm). Calcolare gli elementi incogniti (lati, angoli, perimetro, l’altezza relativa all’ipotenusa). Disegnare la figura in scala 1:2500. 3)_ (P.ti:50 )_ Di un appezzamento di terreno triangolare ABC (non rettangolo), si conoscono il lato AB=c , l’angolo CAB= α ed il lato AC=b AB=c= (133,29+gg) m; α=45°46'31" AC=b= 70,00 m. Calcolare gli elementi incogniti (lati, angoli, area, perimetro; l’altezza relativa all’ipotenusa del triangolo CHB, rettangolo in H). Disegnare la figura in scala 1:2000. 4)_ (P.ti:50 )_ Volendo conoscere l'altezza di un edificio ED, si sono misurate: la sua ombra EC =(24,4+mm) mm., la sua larghezza le= 4,7 mm. e l'ombra di un'asta verticale AC=4,832 mm., sul piazzale orizzontale davanti l'edificio stesso, su una foto aerea. Sapendo che nella realtà l’edificio è lungo LE=16,45 m. e l'asta verticale è alta AB=3,125 m. Determinare: * l'altezza dell'edificio, * l'inclinazione dei raggi solari rispetto all’orizzontale, * gli elementi del triangolo tra gli estremi dell'edificio ed il punto estremo della sua ombra, * la distanza percorsa da un raggio solare che lambisce lo spigolo dell’edificio e raggiunge la punta dell’asta verticale. * Disegnare, dopo averne determinato la scala, la foto area (riquadro 250x250 mm.) e la sua vista laterale in scala. Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 5 di 10 ESERCIZI SU PROBLEMI DEI TRIANGOLI GENERICI 1_ In un triangolo generico ABC si conoscono BC=a=(42,10+gg) m; i seguenti dati: AC=b=(55,20-gg) m; ACB=γ=(48+mm)°16'41" Calcolare gli elementi incogniti, compreso il raggio della circonferenza inscritta al triangolo. Calcolare la lunghezza dell’altezza relativa al lato AC. Disegnare la figura in scala 1:1000. 2_ In un triangolo generico ABC si conoscono i seguenti dati: BC=a=(50,20+gg) m; AB=c=[45,150-mm] m; ACB=γ=50g,8614+mm. Calcolare gli elementi incogniti, compreso il raggio della circonferenza circoscritta al triangolo. Calcolare la lunghezza della bisettrice relativa al lato BC. Disegnare la figura in scala 1:1000. 3_ In un triangolo generico ABC si conoscono BC=a=[59,770+gg] m; i seguenti dati: AC=b= 158,000 m; AB=c=[100,150+mm] m. Calcolare gli elementi incogniti, compreso il raggio della circonferenza circoscritta al triangolo. (Esprimere gli angoli in centesimali). Calcolare la lunghezza della mediana relativa al lato BC. Disegnare la figura in scala opportuna. Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 6 di 10 ESERCIZI SU SU PROBLEMI DEI TRIANGOLI GENERICI E CAMPO OPERATIVO 1_ (40 p.ti) In un triangolo generico ABC si conoscono BC=a=(145,077) m; i seguenti dati: AC=b=(117,504-mm) m; ABC=β=45°41'51" Calcolare gli elementi incogniti, compreso il raggio della circonferenza inscritta al triangolo. Disegnare la figura in scala 1:1000. 2_ (40 p.ti) In un triangolo generico ABC si conoscono i seguenti dati: BC=a=95,11520 m; AB=c=[74,405+mm] m; ACB=γ=(70g,7750-gg) Calcolare gli elementi incogniti, compreso il raggio della circonferenza circoscritta al triangolo. Calcolare la lunghezza della bisettrice relativa al lato BC. 3_(40 p.ti) In un triangolo generico ABC si conoscono BC=a=[68,770+gg] m; i seguenti dati: AC=b= 158,000 m; AB=c=[112,750+mm] m. Calcolare gli elementi incogniti, compreso il raggio della circonferenza circoscritta al triangolo. Calcolare la lunghezza della mediana relativa al lato BC (Esprimere gli angoli in centesimali). 4_ Calcolare l’errore planimetrico ed altimetrico per una zona di estersione di (nn) Km (R=6377 Km). Estensione zona D=……………. Km. 5_ Calcolare l’estersione di zona di rilievo, volendo un errore altimetrico minore o uguale a (nn) cm. (R=6377 Km). Errore Altimetrico max E∆max=……………. cm. Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 7 di 10 Esercizio su Problemi Coordinate Per eseguire il rilievo di un appezzamento triangolare ABC si è fatto stazione nel punto S, di cui si conoscono le coordinate cartesiane. Con un teodolite centesimale destrorso si è eseguito il rilievo dell’appezzamento per coordinate polari. Dal libretto delle misure si riportano, di seguito, i dati misurati relativi ai vertici dell’appezzamento: A, B, C: XS = [53,326+gg]m SA = 92,982 m YS = [24,068-mm]m ΘSA = 37 ,8720 g SC = 95, 298 m g ΘSC = 267 , 2870 SB = 87,928 m ΘSB = 175g, 2870 In fase di restituzione, si chiede di calcolare, dopo aver disegnato lo schema del rilievo [eidotipo]: • Le coordinate cartesiane parziali e totali dei vertici A,B,C. (p.ti 30) • Gli elementi incogniti dell’appezzamento: Lati, Angoli, Superficie. (p.ti 30) • Le coordinate cartesiane dei vertici dell’appezzamento rispetto al sistema di riferimento che ha origine in C ed asse delle ascisse coincidente con il lato CB. (p.ti 30) • Rappresentazione grafica in scala opportuna. (p.ti 10) Esercizio su Problemi Coordinate Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 8 di 10 Per eseguire il rilievo di un appezzamento quadrilatero ABCD si è fatto stazione nei vertici A e B, di cui si conoscono le coordinate cartesiane. Con un teodolite centesimale destrorso si è eseguito il rilievo dell’appezzamento per coordinate polari. Dal libretto delle misure si riportano, di seguito, i dati misurati relativi ai vertici dell’appezzamento:A,B,C,D: Stazione Punti Letture Angolari Distanza Orizz. Collimati C. O. (g) (m) D 14 , 7280 B NOTE g 92,10 XA = [-74,50+nn] m 89 ,5670 g ----- YA = [-62,000+gg] m C 30g,7650 100,00 XB = [+30,00+mm] m A 362g,6450 ----- YB = [-29,30+gg] m A B In fase di restituzione, si chiede di calcolare, dopo aver disegnato lo schema del rilievo [eidotipo]: • Le coordinate cartesiane parziali e totali dei vertici C e D. • Le coordinate polari (rispetto l’origine del sistema di riferimento totale) dei vertici. • Gli elementi incogniti dell’appezzamento: Lati, Angoli, Superficie. • Le coordinate cartesiane dei vertici dell’appezzamento rispetto al sistema di riferimento, parziale, che ha origine in A ed asse delle ascisse coincidente con il lato AB. • Rappresentazione grafica in scala opportuna. Verifica problemi coordinate gg= giorno di nascita, mm= mese di nascita, nn= numero di registro da inserire nei dati es. nato il 29/07/86, gg=29 07= mm. Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 9 di 10 Per eseguire il RILIEVO di un appezzamento poligonale (spezzata) ABCDE si è fatto stazione nel punto A, di cui si conoscono le coordinate cartesiane XA, YA e l’azimut negli altri vertici B, C, D. Con un TEODOLITE θAB e centesimale destrorso, (solo lo “zero” del goniometro della stazione A è stato posizionato parallelamente all’asse delle ordinate) si è eseguito il rilievo dell’appezzamento misurando le vertice precedente. Nel LIBRETTO DELLE MISURE, COORDINATE POLARI dei vertici rispetto al seguente, sono riportati i relativi ai vertici dell’appezzamento: ABCDE: Punti Letture Angolari Distanza Orizz. Stazione Collimati C. O. (g) (m) A B C D B [64g,7280+nng] [92,10+mm] DATI MISURATI NOTE XA = [-74,50+nn] m g A 19 ,5670 C 134g, 8270 [88,70+gg] g B 20 ,4300 D 155g, 2310 [67,80+gg] θAB =[64g,7280+nng] g C 42 ,6750 E 141g, 5450 YA = [-62,00+gg] m [80,90-gg] In fase di RESTITUZIONE, dopo aver disegnato lo SCHEMA DEL RILIEVO [eidotipo], si chiede di calcolare: • Le COORDINATE CARTESIANE PARZIALI, dei vertici B, C, D ed E. • Le COORDINATE CARTESIANE TOTALI dei vertici B, C, D ed E. • Gli ELEMENTI INCOGNITI DELL’APPEZZAMENTO: AD, DAB=α, CDA=δ, Superficie. • RAPPRESENTAZIONE GRAFICA in scala opportuna. Programma di Topografia svolto nella classe IIIa A/G – a.s. 2013/2014 Pagina 10 di 10