P E R I O D I C O
T R I M E S T R A L E
D E L L A
F O N D A Z I O N E
A V S I
D i r e t t o r e r e s p o n s a b i l e : R o b e r t o F o n t o l a n . P e r i o d i c o r e g i s t r a t o a i s e n s i d e l l a L . 47/4 8 a l Tr i b u n a l e d i F o r l ì n . 15 d e l 5 l u g l i o 19 9 5 . S t a m p a : T i b e r, B r e s c i a ( B S ). G r a f i c a A c c e n t o n D e s i g n , M i l a n o
Marzo 2009
anno IX n. 1
Una
dichiarazione
d’amore:
d’amore:
IL TUO 5xmille ad AVSI
Codice fiscale
81017180407
AVSI aderisce alla
Photo courtesy Fabrizio Arigossi - Brasile
Certificato
Qualità
Progettazione
AVSI
o sviluppo ha un volto, lo slogan della
di Dania Tondini
Campagna Tende, è diventato un punto di
partenza per uno sguardo nuovo su chi in- “Il sostegno a distanza è una miccia”, ha
detto Agron, nostro collega albanese: l’immagine
contriamo e su ciò che facciamo, per diventare più
consapevoli del punto decisivo. Lo sviluppo è fat- è azzeccata, nell’incontro con un bene il cuore
si accende. E il volto fiorisce. Lo sviluppo ha un
to di storie di persone. Lo sviluppo nasce per come
volto, ha il volto di Opio Jude, di Mary Wonder e
sei guardato e per come cominci a guardare. Non
di Marie Claire, che ho incontrato in gennaio in
è una questione meccanica, non è solo questione
Uganda e Rwanda, ha il volto di chi li sostiene a
di distribuire cibo, costruire scuole e ospedali, ciò è
distanza (Roberta, Gloria, Maria Grazia e le loro
necessario ma non sufficiente.
famiglie, Manuela e le sue amiche, i ragazzi delLo sviluppo è aiutare il cuore dell’uomo ad la comunità psichiatrica Roncadello, che quando
uno di loro è morto hanno voluto avviare il sosteavere coscienza della propria nativa dignità, è
gno a distanza per avere un nuovo amico), e ha
rimettere in moto la libertà. La scintilla scatta
il volto di Lorette, Valeria, Odile, Elvanie, Marco,
quando incontri qualcuno che ti fa vedere che
Laura, James, Charles, Emanuela, che sono lì con
tu sei più del tuo bisogno, qualcuno che ti aiuta
loro e aiutano ciascun assistente sociale a seguire
ad accorgerti del tuo valore infinito, qualcuno
i “suoi” bambini uno ad uno.
che ti chiama per nome.
L
Quello che noi facciamo insieme, grazie al
sostegno a distanza, è una goccia nel mare. Ma
questa goccia, ciascuno di questi volti, ha un valore unico, irripetibile, eterno come Chi lo ha creato. Ho guardato con questo pensiero in testa le
frotte di bambini sporchi e stracciati che abbiamo
incontrato in un campo sfollati in Congo. È una
vertigine. Ma è vero.
E c’è dell’altro. Quando una persona si sente guardata e amata si mette in moto e diventa “contagiosa”: l’amore si diffonde solo in quanto qualcuno lo
accoglie. L’abbiamo visto bene in Rose, in Vicky, in
padre Aldo, in Rosetta, abbiamo visto come dal loro
incontro personale si sia scatenato un movimento di
popolo. Lo vediamo anche in queste pagine, con storie magari più semplici, magari più quotidiane, ma
sempre, ciascun volto, una goccia di speranza.
Poste Italiane SpA – Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27.02.2004, n°46) art.1, comma 2, DCB Milano Editore: Fondazione AVSI, viale Carducci,85 – 47023 Cesena (FC) AVSI è una FONDAZIONE – ONLUS – ONG idonea DM n.0347 del 5 luglio 1973
Una dichiarazione d’amore:
il tuo
IL TUO 5xmille ad AVSI:
Codice fiscale
81017180407
5xmille
ad AVSI
Codice Fiscale
81017180407
Con il tuo aiuto AVSI nel mondo
ha già fatto la differenza per tanti.
Con i contributi
del 2006, ricevuti
nel 2008, abbiamo
finanziato attività
in Birmania, Nigeria,
Russia e Brasile.
Birmania: attività per la sicurezza
alimentare in collaborazione con il
Word Food Programme (WFP), sostegno
educativo e scolarizzazione a oltre
350 bambini dei villaggi di Pekhon
e Taunggyi, nello Shan State,
nel centro del Paese, con il Sostegno
a distanza, e costruzione di ostelli
per l’ospitalità degli studenti.
Sul sito si.org
www.ave
alla voc no
“Sosteg za”
a distan
CHI LAVORA CON NOI
AVSI è una FONDAZIONE
ONLUS - ONG
idonea DM n. 0347
del 5 luglio 1973
Codice Fiscale 81017180407
La sua missione è promuovere
la dignità della persona attraverso
attività di cooperazione
allo sviluppo con particolare
attenzione all’educazione,
nel solco dell’insegnamento
della Dottrina Sociale Cattolica.
ECUADOR
Lo sviluppo ha un nome
AMPARITO. UNA VITA DURA, quasi insopportabile.
La cacciata di casa, la morte di una figlia, l’abbandono
del marito e la morte del secondo bambino.
Un incontro, il nuovo lavoro. La sua storia,
rinata da uno sguardo diverso che a sua
volta rivolge ai bambini che educa.
Di Stefania Famlonga,
responsabile AVSI in Ecuador.
BUONENOTIZIE
è il periodico della Fondazione
AVSI, ONLUS - ONG
inviato in abbonamento postale
gratuito ai donatori.
Direttore: Roberto Fontolan
Redazione: Elisabetta Ponzone
([email protected])
con la collaborazione di tutto
il personale AVSI.
Segreteria: Jasna Draça
([email protected])
Grafica: Accent on Design, Milano
Questo numero speciale
è stato curato da Dania Tondini
e lo staff del sostegno a distanza
in Italia e nel mondo.
[email protected]
Redazione
Fondazione AVSI, ONLUS – ONG
via Legnone, 4
20158 Milano
Tel. 02.6749.881
Amparito e Stefania
in Italia per le Tende.
Foto di Giorgio Salvatori
ARRETRATI
L’archivio completo è scaricabile
dal sito www.avsi.org nella sezione
“stampa e pubblicazioni”
PER NON RICEVERLO PIÙ
scrivere all’indirizzo della redazione.
INFORMATIVA DATI
I Suoi dati sono registrati e custoditi con
i più corretti criteri di riservatezza dalla
Fondazione AVSI mediante procedimenti
elettronici e utilizzati esclusivamente per
informarLa sulle attività di AVSI in corso
in Italia e nel mondo. In conformità
al D. Lgs 30/06/2003 n. 196 sulla tutela
dei dati personali, Lei potrà consultare
i dati che La riguardano chiedendone
la variazione, l’integrazione e anche
l’eventuale cancellazione dietro semplice
richiesta scritta indirizzata al
Responsabile Dati Fondazione AVSI,
Via Legnone 4 - 20158 Milano.
Come aiutare
AVSI
CONTO CORRENTE POSTALE
A
mparito è la prima collaboratrice
con cui nel novembre 2004 iniziammo a visitare le case dei primi bambini, quando le attività di AVSI in Ecuador
- iniziate con il sostegno a distanza in appoggio al lavoro educativo della Vicaria de
Educacion di Portoviejo, guidata da don
Dario Maggi, oggi vescovo ausiliare della
cittá di Guayaquil – sono inziate anche a
Pisullì, uno dei quartieri più marginali della
capitale Quito. La vita di Amparito è tutta segnata dal dolore e dalle difficoltà: lavora fin da bambina per andare a scuola,
abbandonata dalla madre deve farsi carico
delle sorelle minori, cacciata di casa rimane
incinta ma perde la figlia per morte bianca.
Poi nasce la seconda figlia, Amanda, che
oggi ha 15 anni, il padre se ne va, torna,
ha con lei un altro figlio, se ne va di nuovo,
mentre a 4 anni il bambino muore per una
grave malattia cardiaca.
Costato che le propongono di lavorare per
AVSI. Da allora Amparito è cambiata tanto:
“Da quando vi ho incontrati ho capito che
non ero stata mai sola, era come se quella
compagnia fosse stata sempre con me. Ora
sono felice perché con le famiglie, i bambini, i miei compagni di lavoro e con gli amici
che ho trovato mi è tornata la voglia di vivere. Così, quando tre mesi fa mio fratello è
stato ucciso con quattro pugnalate, lascian-
Amparito è disperata, nel tremendo dolore le fanno compagnia le Suore del Sacro
QUITO: l’asilo “Ojos de cielo” (occhi di cielo)
Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org
Lo scorso dicembre ha passato 10 giorni in Italia, partecipando ad alcune delle
tante iniziative organizzate dagli amici di
AVSI in occasione della Campagna delle
Tende. Nelle città di Rimini, Forlì, Bologna e Ascoli Piceno ha raccontato il lavoro che AVSI sta svolgendo in Ecuador e la
sua testimonianza personale di una vita
cambiata dall’incontro con persone con
una umanità diversa. Le abbiamo chiesto
di raccontarci ciò che più l’ha colpita del
viaggio e quel che in lei ora è rimasto.
“Quando sono salita sull’aereo per andare
in Europa ero da sola e non sapevo esattamente quello che andavo a fare. Quando
sono entrata nel primo auditorium sentivo il cuore che quasi voleva uscire, avevo
c/c n° 522474
intestato ad “AVSI solidarietà”,
Via Legnone, 4 - 20158 Milano
do una famiglia e me sprofondati nel dolore, ho visto che non ero sola, questa volta
la presenza di Cristo si è fisicamente resa
evidente attraverso il volto degli amici che
erano lì ad accompagnarmi.”
BUONENOTIZIE
2
MARZO 2009
Trovi in
form
azattività
Nigeria:
alle
ioni educative
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per gli oltre 400ttbambini
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di pescatori
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di Ikorodu,
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nintegrata
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tutti i genitori
lla lorquasi
o vita.
Fondamentale
Asono
nchanalfabeti.
e grazie
a te
garantire l’educazione
ai !loro figli.
Russia: contributo al mantenimento
della grande famiglia di Casa Golubka,
la casa di accoglienza per ragazze madri
in Siberia, a Novosibirsk. In particolare
per la formazione professionale delle
mamme e per le attività e le consulenze
dei professionisti, come medici e pediatri
che monitorizzano periodicamente
la nascita e la crescita dei figli.
Brasile: formazione
PROMUOVI
professionale e tutoring per
il 5xmille per AVSI!
470 ragazzi delle periferie
Richiedi il materiale:
di Belo Horizonte e Betim,
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dei quali il 90% è stato avviato
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a colloqui e stages e il 30%
Non costa nulla, ma aiuta tanto!
è stato stabilmente inserito
Basta la tua firma nella dichiarazione
nel mondo del lavoro
al termine del percorso.
dei redditi e il nostro codice fiscale.
molta paura, la sala era grande, ero molto
nervosa, ho iniziato a pregare domandando al Signore di essere Suo strumento in
modo che fossero le Sue parole e non le
mie. Pregando così ho iniziato a parlare e,
senza quasi rendermi conto, era già finita
la prima testimonianza.”
Cosa più ti ha colpito del viaggio in Italia?
Non solo le città, ciascuna con la sua
bellezza, ma più ancora gli sguardi della gente durante le testimonianze, era
come se mi parlassero senza il bisogno
di pronunciare una parola. Io sempre
chiedevo a Dio che fosse Lui a parlare attraverso di me, che la vita e i cuori
di questa gente potessero essere toccati
da Gesù nello stesso modo in cui Lui
mi ha toccato, e quando mi sentivo un
po’ stanca era Lui, attraverso lo sguardo
dolce di Stefania, che mi accompagnava. Quando qualcuno mi si avvicinava per parlare non importava la lingua
straniera, ci capivamo nonostante io
parlassi solo spagnolo e loro solo italiano, il bisogno di essere amati era uguale
Suor Daniela Tasca e Don Maggi, Vescovo di Guayaquil.
In basso, la visita dell’ambasciatore italiano G. Piccirilli
in me e in loro e grazie a questo bisogno possiamo capire il nostro niente e
non importa il paese da cui proveniamo
ma il nostro cuore, la nostra umanità.
Cosa é cambiato nella tua vita e nel tuo
lavoro dopo questi incontri?
È cambiato totalmente il modo di guardare alle risorse che arrivano da fuori per
far continuare le attività e l’opera di AVSI
nel mondo. Ho capito che ci sono persone che danno non di quello che gli avanza ma condividono quello che hanno, il
tempo e lo sforzo della vita, e questo mi
ha reso più consapevole di quello che io
stessa posso dare per il bene della mia
comunità, di mia figlia, della mia famiglia e della mia stessa vita. E tutto questo
grazie all’incontro con uno sguardo vero,
un’amicizia vera, grazie a Gesù che mi ha
preso nelle Sue braccia e mi ha accolto
così come sono, con i miei limiti e la mia
umanità, mi ha aiutato ad essere più paziente e a riconoscere che tutto è nelle
Sue mani. Adesso so che sono strumento
della Sua opera di salvezza e testimone
del Suo amore per l’umanità e giorno per
giorno mi dà la possibilità di seguirLo. Il
più bel regalo che mi ha dato è quello di
avere adesso molti più amici e una compagnia, che grande sei Signore mio!
La fine del sostegno, un inizio da protagonista
Era il 30 maggio 1993 quando da Belo Horizonte arrivava la scheda di Cicera. Aveva 5 anni, abbandonata dal padre, senza una casa
e senza risorse. Cicera – che è stata anche protagonista di un video
AVSI sul Brasile – ha frequentato prima l’asilo, poi il doposcuola,
sua madre ha trovato un lavoro, come anche il fratello. Cicera continua a frequentare la creche Jardim Felicidade, ma ora come responsabile del Sostegno a distanza!
Ciao madrina, come stai?
anche tu stia bene.
Io sto molto bene e spero che
mie novità, che ora sono
Ti scrivo per raccontarti le
a,
nel sostegno a distanza
molte. Da quest’anno lavoro
o
molt
e
piac
mi
ti,
rtan
che è uno dei lavori più impo
piena di idee.
la mia nuova funzione e sono
il tuo
5xmille
ad AVSI
Codice Fiscale
81017180407
AVSI in Ecuador
sta portando avanti
importanti progetti educativi
a favore di famiglie
molto povere, favorendo
principalmente l’educazione per
i bambini e l’alfabetizzazione
per i genitori. Nel 2008, grazie
ai fondi raccolti con le Tende,
AVSI ha inaugurato anche un
nuovo asilo che accoglie una
cinquantina di bambini.
Gli operatori di AVSI
sono molto impegnati a
promuovere lo sviluppo,
cercando di rafforzare le
responsabilità educative
delle famiglie dei quartieri
marginali di Quito dove vengono
seguiti circa 500 bambini in
8 asili diversi, sette dei quali
“asili famigliari”. Nei villaggi
rurali della zona di Portoviejo
vengono seguiti circa 1.000
bambini in asili, scuole e dopo
scuola. Un lavoro che punta in
particolare sul coinvolgimento
delle mamme, colonne portanti
delle comunità locali.
la tesi l’anno prossimo;
Studio molto, intendo dare
ta al lavoro mi piace
dovu
nonostante la stanchezza
molto la mia routine.
te, poiché siccome
Cara madrina, sono un po’ tris
da sola termina
rmi
tene
sono in condizione di man
a.
anz
dist
a
egno
il rapporto di sost
te nella mia vita,
Tu sei stata molto importan
ntata una brava persona
è grazie a te se io sono dive
carattere maturo.
con responsabilità e con un
a chiedere a Dio
e
te
per
Continuerò a pregare
a fine. Ti sarò
abbi
non
izia
amic
che la nostra
mi accompagnata durante
eternamente grata per aver
preghiere,
tutti questi anni, per le tue
cata, per la tua
dedi
hai
mi
per l’attenzione che
me.
avuto f iducia in me
e
aver
per
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amicizia e sopr
Stefania e Amparito,
con le colleghe Martha e Carmen
Come aiutare
AVSI
C/C Banca Popolare di Milano
IBAN
IT 61 C0558401626000000019000
tua f iglioccia,
Un grande abbraccio dalla
sostegno a distanza,
Cicera F. de Lima, responsabile
Belo Horizonte, Brasile
BUONENOTIZIE
BUONENOT
NENOTIZIE
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Cicera all centro
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3
MARZO
MAR 2009
2
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il tuo
5xmille
ad AVSI
Codice Fiscale
81017180407
޳
…Dobbiamo convertire il cuore, cambiare
i discorsi, cambiare la nostra
mentalità. In primo piano c’è
la responsabilità di ciascuno: la
violenza esige la nostra conversione.
Sul sito si.org
www.ave
alla voc no
“Sosteg za”
a distan
S.B. Mons. Twal, Patriarca di Gerusalemme
TERRA SANTA
Raccolta fondi
per Gaza
CONVIVENZA
Una presenza che insegna
L
E OPERE MISSIONARIE DEI CRISTIANI IN TERRA SANTA CERCANO DI RISPONDERE ai bisogni delle
persone più fragili e sono segno evidente della possibile convivenza anche tra popoli
in guerra. La loro operosità sta tessendo storie vere di fraternità, senza distinzioni religiose
I
AVSl raccoglie
l’appello della Custodia
di Terra Santa
e del Patriarcato Latino
per una campagna di solidarietà
in favore dei tremila cristiani di
Gaza e delle loro opere
di carità che, da anni, sono
un punto di riferimento
importante per i più bisognosi.
I fondi raccolti verranno
destinati, in collaborazione
con ATS, l’associazione
non profit della Custodia
di Terra Santa, alle popolazioni
della parrocchia cattolica latina
di Gaza City e delle altre realtà
missionarie nella Striscia.
Per sostenere l’iniziativa
indirizzare i bonifici con causale
“emergenza Palestina” a:
c/c intestato a AVSI
Credito Artigiano
Sede Milano Stelline,
Corso Magenta, 59 MILANO
IBAN
IT68Z0351201614000000005000
SWIFT CODE: ARTIITM2
n una terra lacerata dalla guerra, aiutare l’educazione delle nuove generazioni, significa favorire il dialogo per la
pace. “Qui nelle nostre scuole - afferma
P
Pierbattista Pizzaballa, il Custode di Terra Santa - cerchiamo di diffondere ai nostri alunni non solo istruzione, ma anche valori che aiutano la convivenza”. Le
scuole gestite dalla Custodia di Terra Santa godono infatti di grande prestigio, sono
frequentate anche da migliaia di musulmani e costituiscono un importante laboratorio di convivenza, che propone e testimonia
vvalori decisivi in un contesto come quello
mediorientale: il valore irriducibile della persona in tutte le sue dimensioni. Tutto questo lascia una traccia indelebile nelle menti
e nei cuori dei giovani che le frequentano, e
contribuisce a creare e diffondere una mentalità nuova. Se un ragazzo musulmano e
uno cristiano crescono fianco a fianco per
anni come compagni di classe e imparano
a conoscersi e a stimarsi, da adulti saranno più preparati a combattere pregiudizi e
diffidenze, e a portare mattoni per edificare una costruzione comune. “…il cristiano
non deve mai consentire che la mentalità
caratterizzata dal rifiuto dell’altro entri a
far parte del proprio modo di pensare –
continua Pizzaballa.”
Sostenere realtà educative che promuovono la centralità della persona come cuore
dell’educazione è l’obiettivo principale di
AVSI in questa terra. Il sostegno dato ai
bambini e alle loro famiglie significa promuovere con forza lo sviluppo di un atteggiamento verso la persona quale reale
centro di ogni attività dell’uomo. Questo sguardo con cui i bambini vengono
educati in queste realtà si pone come
rottura, come novità; pone degli interrogativi in una società dove la persona vale
in quanto appartenente al gruppo famigliare, religioso, socio-economico. Un
sguardo nuovo, per un volto nuovo.
Un regalo molto gradito per Tamer
La situazione economica familiare di Ta-
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BUONENOTIZIE
4
MARZO 2009
mer è molto difficile: il papà è disoccupato
da molti anni e solo grazie all’aiuto della
comunità cristiana di Betlemme riescono
a portare il cibo sulla loro tavola. Tamer è
stato inserito nel programma di sostegno a
distanza per aiutarlo proprio ad andare a
scuola e il suo “sostenitore” è un gruppo
di colleghi di un ufficio commerciale in
Italia. Quando la mamma lo ha saputo è
scoppiata in un pianto di felicità: “Il Signore ha ascoltato le mie preghiere. Grazie a tutti”. Per Natale i sostenitori gli hanno inviato dei doni, tra cui un puzzle della
Gioconda di Leonardo da Vinci. Con un
sorriso che mostrava tutti i denti, Tamer ha
domandato “da parte di chi mi arrivano
tutti questi regali?” Davanti alla foto di
coloro che lo seguono e amano dall’Italia
i suoi occhi sprigionavano una luce straordinaria. Tornato a casa ha mostrato i regali
alla sua famiglia, non si è neppure seduto
a tavola a mangiare. Per terra, ha sparso
tutti i pezzi e ha incominciato a realizzare la “sua” Monna Lisa.
Trovi info
rmazioni
sui proge
tti nei va
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paesi e sto
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volti di b
ambini
e ragazzi
che sono
diventati
protagonisti dell
a loro vit
a.
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Anche gra
zie a te!
SPECIALE
LIBANO
Un fiume per ricominciare
AVSI, presente
in Libano dal 1996
con progetti di cooperazione,
ha maturato un’esperienza
significativa nel settore agricolo
e ambientale focalizzando le
attività attorno all’acqua, la
risorsa più importante di questa
terra, facendola diventare
catalizzatore armonico per la
promozione dello sviluppo.
Da qui l’idea di lanciare
il programma “Litani, il
fiume della convivenza”,
che prevede una serie di
interventi realizzati dalla
regione della Bekaa, dove
nasce il fiume Litani, fino
alla piana di Marjayoun,
al sud, e promossi da una
pluralità eterogenea di
soggetti uniti ad AVSI
in un consorzio e con la
collaborazione di ministeri,
autorità e ong locali e
donatori privati.
Litani fiume della convivenza
Questo speciale è parte
del progetto di educazione
allo sviluppo: Comunicare
lo sviluppo: Litani, il fiume
della convivenza” realizzato
da AVSI, in collaborazione
con ICU e grazie al sostegno
del Ministero degli Affari
Esteri italiano (Direzione
Cooperazione allo Sviluppo).
Testo tratto dal libro
“LO SVILUPPO HA UN VOLTO”
a cura di Roberto Fontolan
Edizioni Guerini
B
te decine di migliaia di
aalbek – la città sapersone delle più diverse
cra dei regni fenici
comunità. Sciiti, cristia– ha una storia anni, sunniti e drusi vivono
tica e tormentata. Qui veRegalalo!
della stessa risorsa, l’acnivano consumati i sacrifici
www.itacalibri.it
qua, fondamentale per il
umani pretesi dai sacerdoti
Silvia Molinari
proprio fabbisogno e per
del crudele Baal, il dio del
[email protected]
quello dei loro campi. E
sole. Qui i romani edificatel. 0546-656188
ci sono anche contadini o
rono gli imponenti templi
llavoratori stagionali provelav
di Bacco, Giove e Venere,
sopravvissuti alle guerre e ai secoli. Oggi nienti dalla vicina Siria. A spiegarcelo è
questa città leggendaria è centro dell’in- uno di loro: «Veniamo all’inizio dell’estategralismo sciita, culla di Hezbollah – il te e ce ne andiamo quando comincia a
partito di Dio –, protagonista negli ulti- fare inverno. Guadagniamo 400 lire libami anni degli scontri con Israele e della nesi, mentre in Siria ce ne danno 300».
tumultuosa vita politica libanese. Da Baalbek seguiremo il flusso di solidarietà, L’acqua non è solo una risorsa indispenimpegno e finanziamenti che contribui- sabile. In un Paese diviso fra comunità e
sce a trasformare fiumi e corsi d’acqua in confessioni religiose, lacerate in passato da
sanguinosi conflitti, questa fonte primaria
frutto di benessere e convivenza.
può divenire facilmente un pericoloso fatSiamo in Libano, nella valle della Be- tore di divisione. Farla scorrere, strapparkaa, settanta chilometri circa a nord-est la a montagne e rocce, portarla ad irrigare
di Beirut. In questa fertile pianura, sul- campi e piantagioni contribuisce a favorire
le rive del fiume Litani, si sono stabili- il benessere delle diverse comunità, svilup-
BUONENOTIZIE
5
MARZO 2009
pando un’equilibrata e pacifica convivenza. A Baalbek vivono più di centomila persone. Dipendono da due fonti – le sorgenti
del fiume Litani sulle alture circostanti – e
da altrettanti depositi idrici.
Nell’estate 2006 esplode la guerra.
Hezbollah invade il territorio israeliano distruggendo un’unità militare. La
controffensiva non si fa attendere. Hassan Nasrallah, leader del partito di Dio,
è obiettivo delle operazioni israeliane: i
centri di Hezbollah vengono bombardati
e con essi gran parte delle infrastrutture.
A farne le spese, insieme alla popolazione, è anche una cisterna da tre milioni di
litri d’acqua. Un capolavoro ingegneristico, costruito sulle ceneri di un antico
acquedotto romano, finalizzato all’approvvigionamento idrico di 150.000 abitanti nella valle della Bekaa.
In meno di un anno, AVSI con il contributo di ECHO, il programma europeo per
l’emergenza umanitaria, ha portato a terIscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org
AVSI in Libano in un DVD
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mine la ricostruzione del deposito idrico
che rifornisce di acqua potabile Baalbek.
Ma per riportare l’acqua nei canali è stato
necessario riabilitare il complesso sistema
di imbrigliamento delle sorgenti sulle creste montagnose a poche centinaia di metri
dalla frontiera siriana. La sorgente di Juini è una di queste. Si trova a meno di un
chilometro dal confine con la Siria. «A pochissimi metri dalla fonte – spiega Marco
Perini di AVSI in Libano – abbiamo trovato tracce di fortificazioni romane ancora
intatte». I vecchi gradini utilizzati in passato per ridurre in modo naturale la pressione dell’acqua sono stati sostituiti da moderni centri di depressurizzazione collocati
tra la fonte e la città di Baalbek e collegati
da un sofisticato sistema di tubature. Un
complesso lavoro di ripristino che ha permesso la ripresa dell’agricoltura e delle coltivazioni anche nella pianura della Bekaa
a sud di Baalbek. «Quando è stata colpita
questa valle – racconta un pastore – siamo
rimasti senz’acqua, non potevamo irrigare
i campi. Non potevamo più coltivare e raccogliere nulla». L’acqua pompata dal lago
Karaoun al Canale 900, appena riabilitato,
attraversa per 45 chilometri la pianura permettendo l’irrigazione di tutta l’area sotto
ai 900 metri d’altitudine.
Nella foto, attività di AVSI a sostegno
della popolazione del Sud del Libano
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Ma irrigare a volte non basta. Nelle zone
della Bekaa glili agronomi devono riuscire
a coniugare acqua e nuove tecnologie.
dizioni agricole con nuoMescolare tradizioni
ve conoscenzee per trasformare argilla in
zolle fertili e rigogliose. Per questo motivo a Kartaba, grazie a fondi del Ministero degli Affarii Esteri Italiano, della Conopale italiana e dell’Unione
ferenza Episcopale
ogramma MEDA), è stato
Europea (Programma
tro di formazione e di assi-creato un centro
oi
stenza tecnicaa per più di 100 agricoltor
agricoltori
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Jbeil-Byblos.
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divenuto
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«Promoziooltura sostenibile in LLibaiba-ne dell’Agricoltura
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dia. L’introduzione
per
lo studio dei terreni, di nuove tecniche
allevamento con la conseagricole e d’allevamento
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ne di prodotti tipici per il mercato loca
locale,
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ha permesso che a beneficiarne fosse
fossero
indirettamentee 100mila persone.
fica della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, sta riabilitando il
sistema di distribuzione della fonte lungo
oltre 5.000 metri.
Nel sud del Paese le rovine della recente
guerra sono ancora uno scenario consueto. Bunker, fortificazioni e bandiere
ricordano come esercito israeliano e miliziani di Hezbollah continuino a studiarsi
e a fronteggiarsi. È in queste terre, dove
il fiume Litani piega a ovest per sfociare nel Mediterraneo, che sono stanziati
dall’estate 2006 i 13mila caschi blu delle
Nazioni Unite della missione Unifil.
Nei villaggi a ridosso di questa frontiera la
vita deve comunque andare avanti: i campi devono venire irrigati e coltivati, mentre
i raccolti incrementati. «La sorgente di Dardara si trova proprio
o ne
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della
piana
di Marjayo
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Marjayoun
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AVSI,
fondi della Cooperazione Italiana ((Programmaa
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collaborazione
Ripartire dalle sponde del Litani, il ribattezzato «fiume della convivenza», per rilanciare il Libano dopo i sanguinosi combattimenti di luglio e agosto 2006 ha significato
e significa quindi sostenere decine di migliaia di persone delle diverse comunità.
AVSI, attiva in Libano dal 1996, è presente
con uffici a Beirut, Jounieh, Marjayuon e in
West Bekaa, e un’equipe composta da cinque esperti italiani e una ventina di persone
reclutate in territorio libanese.
Oggi sono cinque i progetti realizzati nel
Paese, alcuni dei quali con i finanziamenti della Cooperazione Italiana. Progetti di
grandi dimensioni come quello denominato «Acqua sorgente di convivenza: interventi di sviluppo socio-economico e
agro-ambientale nella Kaza di Marjayoun
e in West Bekaa», l’ultimo di cui abbiamo parlato. Un progetto che vedrà 4.700
beneficiari diretti e 20.650 indiretti, attraverso la gestione del sistema irriguo
della piana, la creazione di un network
di commercializzazione dei prodotti agricoli, la riduzione della filiera commerciale
e un sistema di monitoraggio dei prezzi.
Ma anche il sostegno scolastico e sanitario di 300 bambini vulnerabili, attività
socio-educative (vedi servizio dedicato al
Sostegno a distanza) in 10 scuole e quelle
psicosociali in altrettante, la formazio
one
formazione
di 40 insegnanti, di 30 assistenti socialili
((segue
(s
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p
8)
A Beirut incontriamo
ntriamo Fedi Khomair, diretdirretstero libanese delle Acquee e
tore del Ministero
nergetiche. Da anni collabocollab
bodelle Risorse Energetiche.
asffor
orra con AVSI e Unione Europea per tra
trasforontee d
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mare le risorse idriche del Paese in fo
fonte
nvivenza. «Nella Bibbia – ci
sviluppo e convivenza.
ovo Testamento e pu
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dice – nel Nuovo
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ua è usata per purificcare.
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Corano, l’acqua
unciare quello che chiamiach
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m ausata per annunciare
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l’acqua a libanesi
cuna differenza».
drusi, senza alcuna
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www.avsi.org
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BUONENOTIZIE
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2009
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09 “Speciale Libano con il contribuito della DGCS del Ministero degli Affari Esteri”
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rie,
volti di b
ambini
e ragazzi
che sono
diventati
protagonisti dell
a loro vit
a.
Anche gra
zie a te!
il tuo
Dall’8 al 10 gennaio 2009 a Bethania-Harissa, nei
pressi di Beirut, si è svolto un corso di formazione
per 37 assistenti sociali AVSI e delle principali
organizzazioni partner Caritas, Libano e La Libanaise.
Tre giorni per riflettere su come aiutare i bambini
in difficoltà a recuperare uno sguardo positivo e ad
affrontare la propria vita con speranza.
5xmille
ad AVSI
Codice Fiscale
81017180407
PROGETTI DI CONFINE
Trecento bambini a scuola di pace e convivenza
Il Sostegno a distanza nel Sud del Libano
Libano muore di fame o vive per la strada, ma chi ha una casa e
un’automobile può non avere i soldi per mandare i figli in una
scuola privata - il servizio pubblico è gratuito ma assolutamente
scadente - o per le medicine; le case, magari anche grandi, sono
state costruite prima dell’ultima guerra ed ora sono danneggiate,
oppure sono case vecchie, che la famiglia si tramanda di generazione in generazione, ma che oggi non ha più entrate sufficienti
per mantenere, e normalmente non hanno nessun tipo di riscaldamento in un Paese dove, in inverno, fa freddo come in Italia.
Insomma, la gente in qualche modo sopravvive, ma senza
speranza per il futuro ed in condizioni igieniche pessime. Con
a convivenza a sud del fiume Litani resta difficile, malgrado
la presenza del contingente internazionale e delle molte organizzazioni internazionali, la spaccatura tra le diverse comunità
religiose resta profonda e molto alta la tensione. AVSI è operativa
nel sud del Libano nella piana di Marjayoun dalla fine della guerra del 2006 per migliorare il reddito delle famiglie rurali e consolidare il tessuto sociale, cercando così di arginare il fenomeno
dell’emigrazione, che colpisce soprattutto le famiglie cristiane.
L
Le attività realizzate sono molteplici: distribuzioni di mucche,
polli, api e alberi da frutto, riabilitazione di canali per l’irrigazione e costituzione di comitati di gestione, costruzione di un tratto
della fogna distrutta dalla guerra, collaborazione con 4 scuole, 2
pubbliche e 2 private, con momenti di formazione per gli insegnanti, attività ricreative ed educative per gli alunni ed incontri
coi genitori e la pubblicazione di un giornalino inter-scolastico.
Nell’ambito di questo progetto, il Sostegno a distanza per 300
bambini della regione è un contributo decisivo. La vulnerabilità è molto diversa rispetto ad altri paesi del mondo: nessuno in
il Sostegno a distanza i bambini ricevono un contributo per il
pagamento delle rette scolastiche, e dove necessario aiuti specialistici per superare il sentimento di paura e gli atteggiamenti
di violenza dovuti al trauma della guerra. La relazione con le
scuole garantisce un controllo del percorso scolastico, le visite
familiari e la presenza dell’assistente sociale consentono di essere vicini a questi bambini con una competenza professionale,
ma innanzitutto con quella compagnia umana ad ogni singola
persona che è da sempre un tratto distintivo di
tutte le attività AVSI ovunque nel mondo e che è fondamentale per poter
affrontare insieme ogni circostanza, anche la più difficile,
della vita. Attività ricreative, escursioni, gite
culturali e momenti di
gioco insieme favoriscono la crescita nei
bambini del senso
di appartenenza ad
una comunità che
va oltre i confini
del nucleo familiare
e che, in una regione così frammentata dal punto di vista
delle appartenenze religiose, è l’unica possibilità per una futura convivenza pacifica.
I VIAGGI DEI SOSTENITORI
Una rosa per Elisa e una cornice per ricordare un amico
lo scorso 2 febbraio è andata a Marjayoun, per incon- le altre persone che come me aiutano un bambino a distanza
Estafflisa
trare Ali, il bambino libanese che sostiene a distanza, e lo di poterlo conoscere per fare quest’esperienza unica che fa
locale di AVSI. “L’esperienza in Licrescere la voglia di aiutare il prossimo. Ringrabano è stata bellissima, ora il mio gesto
di aiuto non è soltanto un contributo economico a un nome ma
un regalo che viene dal cuore
per un bambino speciale,
che ho potuto conoscere e abbracciare e che
rimarrà per sempre dentro di me. Spero di avere
la possibilità di tornare
nuovamente in Libano
da Ali e auguro a tutte
“Speciale Libano con il contribuito della DGCS del Ministero degli Affari Esteri”
zio inoltre i collaboratori del Libano che sono
stati gentilissimi con me e con i quali ho passato una bellissima giornata.” Ali ha offerto
una rosa rossa e una cornice
a Elisa per custodire la sua
foto, mentre lei ha regalato a Ali una giacca con una maglietta,
materiale scolastico e
un giocattolo.
Foto di famiglia per Alì
BUONENOTIZIE
7
MARZO 2009
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Come aiutare
AVSI
C/C Banca Popolare di Milano
IBAN
IT 61 C0558401626000000019000
il tuo
5xmille
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Sul sito si.org
www.ave
alla voc no
“Sosteg za”
a distan
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81017180407
Un nuovo oleificio per le famiglie degli agricoltori
Una nuova sfida
Le pesche
di Ibrahim e David
David è coscritto di Ibrahim,
ma vive al di là del filo spinato
che sta in fondo alla Piana
di Marjayoun. Il suo villaggio
si chiama Metulla,
è irrorato dalla stessa acqua
di Marjayoun e le pesche
che mangia sono le stesse
(anche con le stesse malattie)
di quelle del suo coscritto.
Guerre, convenzioni, politica
e religioni dicono però che
Ibrahim è libanese mentre David
è israeliano e quindi l’uno non
guarda l’altro. Ma se il primo
utilizza troppa acqua il secondo
resterà a secco e – viceversa se le pesche del secondo
avranno una malattia in poche
ore la stessa arriverà anche
qui in Libano. Non è che
partendo da un problema
comune Ibrahim e David
possono incontrarsi?
Magari proprio come hanno
fatto gli abitanti sciiti e
cristiani di Marjayoun?
Magari in nome e per
conto di quell’appartenenza
mediterranea che nostro
malgrado ci unisce?
Come aiutare
AVSI
CONTO CORRENTE POSTALE
c/c n° 522474
intestato ad “AVSI solidarietà”,
Via Legnone, 4 - 20158 Milano
“Lo scorso novembre ad Alma Ash Shaab, in Libano, nel- estremamente fragile e ha urgente bisogno di riprendere
la provincia settentrionale di Tiro, abbiamo inaugurato un le attività socio economiche che contribuiscono peraltro ad
nuovo oleificio per la produzione di olio di oliva; l’impian- arginare il fenomeno dell’emigrazione.
to è stato costruito grazie a un lavoro di cooperazione svol- “Qui in Libano – continua Alberto Piatti - come in tutti i
to tra Regione Lombardia e il Contingente italiano UNIFIL paesi nei quali siamo presenti, la fatica del lavoro ci ha insee donato alla municipalità locale – afferma Alberto Piat- gnato che è necessaria una cooperazione con i popoli, perti, Segretario Generale della Fondazione AVSI - Un punto ché possano costruire un mondo migliore là dove sono, sendi riferimento concreza dover lasciare tutto.”
to per i 4.000 agricolAll’inaugurazione (nella
tori dell’area, e un aiuto
foto) ha partecipato una
per tutte le loro famidelegazione di Regione
glie musulmane e criLombardia, la Commisstiane – una comunità
sione Difesa del Senato,
di oltre 20mila persone.”
l’Ambasciatore
Italiano
Il progetto è nato per riin Libano Gabriele Checspondere ai bisogni delchia, il Comandante delle
la popolazione del sud
Forze Operative Terrestri
del Libano che vive in
dell’esercito Italiano e Alun contesto post bellico
berto Piatti di AVSI.
A destra, Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI, all’inaugurazione
e la redazione e diffusione di un giornalino
interscolastico sono alcuni dei tanti intervventi previsti e in via di completamento.
“Acqua sorgente di convivenza: fiume
Nahr El Kalb” è la denominazione di un altro progetto, iniziato nel 2007 con il contributo della Regione Lombardia. E questa
vvolta a beneficiarne saranno circa un milione di persone tra la regione del Kesrouan
e la capitale. La descrizione generale delle
caratteristiche del bacino per le acque superficiali e sotterranee, l’individuazione delle aree sensibili e vulnerabili e la mappa delle reti di monitoraggio, l’indicazione degli
obiettivi di qualità e quella delle misure per
il loro raggiungimento sono solo una parte
delle azioni previste da questo intervento.
Nel 2006, durante il conflitto, era scattato
un progetto d’emergenza per sfollati con
la distribuzione di cibo e generi di prima
necessità. Dopo il conflitto, oltre ad azioni di post-emergenza, AVSI ha sostenuto
la ripresa delle attività nel settore agricolo,
fonte di sostentamento di gran parte della
popolazione libanese. È il progetto di «Promozione dell’Agricoltura sostenibile in Lib
bano», in collaborazione con Regione Lombardia cui hanno beneficiato direttamente
250 persone, ma che ne ha coinvolte indirettamente altre 1250. L’intervento ha visto
la formazione di 40 tecnici sulle metodologie Integrated Pest Managemant (IPM), 15
Farmers Field Schools, la realizzazione di tre
Protocolli di Produzione (patata, melo e pesco) e l’accompagnamento degli agricoltori
alla commercializzazione di tali prodotti.
Attività ricreative e socio culturali utili a ricostruire una speranza messa a dura prova
da decenni di scontri e conflitti.
La casa di Fatima, nel villaggio di Khiam,
è stata colpita almeno tre volte durante
il conflitto del 2006. «Certo che ho paura che torni la guerra. Ho paura di dover scappare, lasciare la mia casa ed andarmene di nuovo». A casa di Laila, una
bambina cristiana di Klaya, le paure e le
ansie sono le stesse: «Ho trent’anni. Sono
nata durante la guerra, mi sono sposata
con la guerra, ho partorito mentre c’era
la guerra – afferma la mamma –. Non riesco proprio a sperare nella pace».
Qui a sud, per ridare speranza alle famiglie AVSI investe nell’educazione e
nella creazione di microimprese familiari. I fondi del sostegno a distan-
Insomma, progetti recentissimi e di lunga
data come quello del Sostegno a distanza
nel Paese con 1.800 bambini delle diverse
comunità aiutati attraverso il pagamento
delle rette scolastiche e la fornitura di materiali didattici, l’assistenza sanitaria e attività generatrici di guadagno per le famiglie.
Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org
za servono soprattutto a coprire i costi
dell’istruzione. Vengono pagate le spese a Laila, iscritta alla scuola delle suore
nella cittadina di Klaya e quelle di Fatina
nella scuola pubblica di Khiam. Ma il sostegno più importante è quello al lavoro:
«Sono venuti a trovarci e ci hanno fatto
avere una mucca, poi è nato il vitello e
ora la mucca ci da latte e yogurt. Papà li
vende, ci guadagna dei soldi e può comperare da mangiare per noi». A casa di
Faris sono invece arrivate cinque arnie
di api: «A sud c’è molto da fare. Ci vive
poca gente e non c’è lavoro. Avevo perso
il mio perché non c’era più richiesta. Mi
hanno offerto un’opportunità, pagandomi cinque arnie e aiutandomi a far
partire questo piccolo progetto. Assieme
a un nuovo lavoro ho trovato anche la
possibilità di un futuro migliore».
Attività ricreative
di AVSI con i bambini in Libano
BUONENOTIZIE
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MARZO 2009
“Speciale Libano con il contribuito della DGCS del Ministero degli Affari Esteri”
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che sono
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Anche gra
zie a te!
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il tuo
5xmille
ad AVSI
L’unica soluzione per risolvere i problemi,
sia delle persone in difficoltà sia
di quelle che sbagliano, è l’educazione.
L’unica soluzione per una vera integrazione,
qui in Romania come in Italia
Codice Fiscale
81017180407
Simona Carobene, responsabile di AVSI in Romania
NUOVI PAESI ENTRATI IN EUROPA
ROMANIA
L’amicizia cambia volto
A
SEGUITO DELL’ENTRATA IN EUROPA di alcuni paesi (Romania, Bulgaria, Polonia, Lituania) AVSI
sta gradualmente riducendo il suo impegno diretto, sviluppando contemporaneamente nuove forme
di collaborazione con le organizzazioni locali che in questi anni sono state aiutate a crescere.
RACCONTACI
LA TUA ESPERIENZA
DI SOSTENITORE
A DISTANZA
scrivi a
[email protected]
• STORIE DI INTEGRAZION
E•
Il Sostegno a distanza in
classe in Italia:
Una famiglia più unita e
studenti più bravi!
L’
allargamento dell’Unione Europea
porta con sé anche una grande sfida. Siamo consapevoli che i bisogni dei nostri beneficiari non si sono risolti totalmente, e il nuovo ruolo di membri
dell’UE rappresenta per le nostre organizzazioni partner in Romania, Polonia, Lituania e Bulgaria un’occasione di crescita per
individuare nuovi mezzi per sostenere le
attività a favore di bambini e ragazzi in
condizioni difficili; in particolare i fondi
strutturali dell’Unione Europea e lo sviluppo
di donatori privati e aziende in loco, insieme al miglioramento dei servizi sociali forniti dagli organismi pubblici del paese.
Il Sostegno a distanza in questi paesi
va gradualmente verso la conclusione. La
collaborazione con i nostri partner continua con nuove iniziative comuni. Siamo fieri che la nostra presenza durante
questi anni abbia contribuito ad accompagnare tanti bambini nel loro percorso
di crescita e di educazione e anche tante organizzazioni locali a diventare sempre più protagoniste della vita sociale
del loro paese. Una vera sussidiarietà migliora la vita complessiva di una nazione
e perciò anche di ciascuno dei bambini
che abbiamo aiutato in questi anni.
Un primo passo in questa direzione è
stato il convegno che si è svolto lo scorso 3 febbraio in Romania, a Galati, perr
presentare i risultati a conclusione del
progetto e per lanciare un invito, e unaa
provocazione, alla società locale (auto-rità, imprese, partner e collaboratori) a
coinvolgersi in prima persona per conti-nuare il sostegno di questi progetti.
Invito subito raccolto dal prefetto di Ga-e
elati che ha espresso il desiderio di sostef
fnere personalmente un bambino in difd
de
ficoltà: “Una esperienza non dipende
à
à,
dal grado di ricchezza o della povertà,
r
re
ma nasce dalla disponibilità del cuore
n
no
di metterci in rapporto con qualcuno
t
titi
che ha bisogno di un “sguardo educativo” diverso, dal quale poi si riceve tanto. L’amicizia, espressione di
solidarietà, ci arricchisce come esseri umani”. E questo è dimostrato
anche dalla scelta di alcuni ragazzi
che erano stati sostenuti a distanza e
che oggi sono diventati volontari.
BUONENOTIZIE
9
In classe c’è Guendy
, una bimba che viv
e nel campo nomadi
come tutti i rom, non
e che,
dà troppa confiden
za. Fa fatica a leg
scrivere; a casa nes
gere e a
suno si preoccupa
di lei.
Quando sono arriva
te le foto del bimbo
che abbiamo adotta
stanza con la classe
to a dile abbiamo appese
e abbiamo letto la
Il giorno dopo Guendy
sua storia.
ha portato una mon
eta da un euro da
salvadanaio. Succes
mettere nel
sivamente i suoi gen
itori sono venuti all
Natale (unici in tut
a festa di
ta la scuola, nonost
ante ci siano divers
rom) per chiedere il
i
bambini
perché della moneta
(di solito nessuno
contributi di alcun
chiede loro
genere!). Gli abbiam
o spiegato e hanno
cartellone preparato
letto il
dai bambini, c’erano
le foto del bimbo sos
i disegni e le letter
tenuto, e
ine che i bambini ave
vano preparato…
Prima di andare via
il padre di Guendy
si è avvicinato a noi
estre e, con un po’
madi imbarazzo, ci ha
chiesto: “mi piacerebb
leggere”. Ci siamo com
e sentirla
mosse perché questo
gio
vane (ha 23 anni) sta
esprimendo un deside
va
rio naturale per ogn
i papà, ma assolutam
nuovo per uno della
ente
sua gente. Così abb
iam
o chiamato la figli
biamo chiesto di leg
a e le abgere una frase di un
libro: essendo timida
sottovoce, ma il pap
, leggeva
à la guardava orgogl
ioso e la mamma si
nata per ascoltarl
è avvicia. Da quel giorno i
genitori, quando la
prendere al termin
vengono a
e delle lezioni, ci
aspettano sempre per
con molto rispetto
salutarci,
e gr
grandi sorrisi.
Come aiutare
AVSI
Devo aggiungere che
per tutti i miei alu
nni
è stato di grande aiu
to sostenere a distan
za
un bambino: soprattut
C/C
Banca
Popolare
di Milano
to dopo averlo visto
in
foto tutti si sono
coinvolti con entusi IBAN
asmo
e questo li sta a poc
61 C0558401626000000019000
o a pocoITcam
biando, non
vedono più solo se
stessi, hanno meno
pretese,
sono più coscienti,
stanno diventando
amici.
Susanna, maestra di
seconda elementare
MARZO 2009
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il tuo
5xmille
ad AVSI
Codice Fiscale
81017180407
Staff AVSI in RdCongo
޳
Voglio ringraziare tutti voi che avete contattato l’ufficio
del Sostegno a distanza in Italia per avere notizie
dei “nostri” bambini. Ho letto le vostre lettere e la vostra
vicinanza mi ha stretto il cuore. Le lettere che avete
inviato sono già in mano ai nostri assistenti sociali,
che provvederanno a consegnarle ai bambini appena possibile.
Nadia Bernasconi, responsabile progetti educativi AVSI in RdCongo
Nuova scuola
in Sierra Leone
Il 17 febbraio 2009 AVSI ha
inaugurato in Sierra Leone,
con il suo partner locale Family
Home Movement, la nuova
scuola secondaria “Senior Holy
Family” nel centro educativo
di Mayenkineh. Una nuova
proposta concreta di sviluppo
per 1.200 ragazzi, assicurando
così un ciclo formativo completo
e di qualità. La scolarizzazione
di oltre 600 bambini è garantita
grazie al Sostegno a distanza.
“Un’educazione capace di rendere
le persone protagoniste del
proprio destino. È questo
il compito dei nostri educatori.”
Afferma Alessandro Galimberti,
rappresentante nel Paese.
Workshop OVC
Dal 26 al 28 gennaio si è svolto
a Kampala il terzo workshop
regionale del progetti OVC.
Dall’inizio del progetto ogni anno
i coordinatori locali, con i JPO
e i program officer di Uganda,
Rwanda, Kenya e dal 2008 anche
Costa d’Avorio si ritrovano
insieme alle responsabili del
progetto, Lucia Castelli e Dania
Tondini, per confrontarsi su
metodo di lavoro, risultati
raggiunti, strumenti utilizzati,
ma soprattutto per approfondire
le ragioni del proprio impegno
a sostegno dei bambini orfani
e vulnerabili a causa dell’AIDS,
che, insieme alle loro famiglie,
sono i protagonisti del progetto
“I nostri bambini di valore”,
come sono chiamati ormai da
tutti da quando Lucia Castelli
ha proposto una modifica
dell’acronimo del progetto (OVC
orphan and vulnerable children
in OVC Our Valuable Children) a
dimostrazione - anche linguistica
- di cosa sta veramente a cuore.
Educazione in Africa
CONGO con i bambini
nell’emergenza
“Boduin Ntamenya è stato ucciso il 15 dicembre mentre stava svolgendo il suo lavoro
in una zona di guerra – a Edoardo Tagliani,
responsabile di AVSI in Congo, il triste compito di raccontare la tragica morte dell’amico e collega – Da quasi due anni Boduin si
occupava di educazione in emergenza ed è
stato ucciso mentre cercava di migliorare le
condizioni scolastiche di migliaia di bambini che vivono in zone di conflitto. AVSI
continuerà il suo lavoro. E potrà farlo solo
affrontando le difficoltà e le paure del saper
perdonare. Cercando pace e giustizia, rifuggendo violenza e vendetta.”
Boduin, 52 anni di Goma, lascia 6 figli e la
moglie Abisi Verdiane. “Sono parte di noi e
della nostra storia – sottolinea Tagliani - Li
aiuteremo in ogni modo, così che i ragazzi possano continuare i loro studi”. Come
tutti i nove assistenti sociali che seguono
i bambini sostenuti a distanza hanno creduto e credono nel nostro lavoro e nel corso di questi mesi, anche se a singhiozzo a
causa la guerra, hanno rintracciato le famiglie dei bambini rifugiate nei campi sfollati
e hanno portato loro assistenza.
Parlare di educazione in una situazione di
emergenza è sempre una scommessa: come
si fa a pensare alla scuola quando non si ha
g
q
pp dalla
da mangiare,
quando si deve scappare
guerra e vivere in rifugi di fortuna, quando
d
oman
anii non
non pr
presenta nessuna certezza?
il dom
domani
Inve
In
vece
ce p
ropr
ro
p io iin
pr
n qu
ques
esti
ti m
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omenti
om
ti è iimp
mpor
orInvece
proprio
questi
momenti
important
ta
ntee al
alza
zare
za
re llo
o sg
sgua
uard
rdo,
do, ffar
arre in m
odo
od
o che
ch
h i
tante
alzare
sguardo,
fare
modo
Kampala: inaugurazione del Centro
bambini abbiano almeno qualche momento di normalità, di gioco, di istruzione, perché non dimentichino come si fa a ridere,
perché non smettano di sperare.
Nei campi profughi intorno a Goma AVSI
organizza per circa 40.000 bambini attività
ricreative, giochi, canti, momenti di discussione per i più grandi. Per fare stare insieme
etnie diverse, per prevenire l’arruolamento
nei vari gruppi armati, per poter vivere da
bambini e potere così diventare grandi.
UGANDA Un Centro
Permanente Educativo
Uno dei problemi più gravi con cui dovevo quotidianamente fare i conti, talvolta
in modo drammatico, era come gestire i
gravi problemi disciplinari nelle classi. Era
abituale punire studenti picchiandoli con
g
un bastone, obbligandoli
a correre sotto il
sole cocente intorno alla scuola sino allo
svenimento, indossare indumenti che rip rt
po
rtav
avano appellativi ingiuriosi per inteportavano
set
etti
tima
mane. - racconta Florence Mauso,
re settimane.
Richiedi il nuovo libretto
con le storie di successo
del progetto:
[email protected]
tel. 0547.36.08.11
CONTO CORRENTE POSTALE
c/c n° 522474
Attività ricreative nei campi profughi
nei pressi di Goma, in RdCongo
Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org
preside di una importante scuola primaria
di Kampala – I corsi di formazione proposti da AVSI ci hanno aperto una prospettiva di rapporto con gli studenti fino ad
allora inimmaginata Dopo questi incontri, per la prima volta, ci siamo resi conto
che il ragazzo non era un’anfora vuota da
riempire ma un universo di potezialità e
talenti da scoprire. Sembrerà strano, ma
solo da allora gli insegnanti hanno iniziato ad imparare i nomi dei loro studenti.”
L’impegno di AVSI per rispondere all’emergenza educativa in Africa si consolida con
l’avvio del Centro Permanente Educativo
intitolato a Don Giussani e inaugurato a
Kampala lo scorso fine gennaio. Si tratta
di un Centro di formazione per educatori,
che a loro volta lavorano con i bambini
anche sostenuti a distanza, costruito da
AVSI con fondi del Ministero Affari Esteri italiano, in collaborazione con l’ong
ugandese Meeting Point International e
la spagnola Cesal, e fortemente voluto
dalla Conferenza Episcopale Ugandese.
Dal 2002 sono stati realizzati 160 incontri per 9.500 persone, insegnanti, professori universitari, genitori, dirigenti scolastici,
educatori, assistenti sociali, guardie carcerarie, medici e infermieri, perché il vero motore per lo sviluppo può essere solo un uomo
educato a conoscere e amare la realtà in
tutti i suoi fattori, in qualunque condizione egli si trovi. “Molti insegnanti ci hanno
detto che non possono più rivolgersi agli
studenti come facevano prima, per esempio: “Tu con la faccia lunga”, cosa normale
quando hai una classe con più di 80 alunni – racconta da Kampala Clara Broggi di
AVSI - ma si sforzano davvero di impararne
il nome. E questo invoglia i ragazzi a stare
attenti, a studiare di più.”
“Collaborare fianco a fianco con le scuole
locali ci ha permesso di conoscere la realtà
educativa dei giovani - sottolinea Danson
Kahyana, direttore dei progetti del Centro
- I ragazzi passano gran parte della loro
giornata a scuola; questo ha reso necessario implicarsi con i loro insegnanti per proporre un nuovo approccio educativo”.
Attualmente la realtà ha imposto un
obiettivo importante al Centro: “diventare
– ha affermato Alberto Piatti, Segretario
Generale di AVSI, all’inaugurazione – una
piattaforma di discussione di un nuovo
approccio educativo in tutta l’Uganda e
un punto di riferimento a livello regionale per la formazione di educatori in tutta
l’area dei Grandi Laghi. In qualunque situazione si trovino ad operare”.
Come aiutare
AVSI
intestato ad “AVSI solidarietà”,
Via Legnone, 4 - 20158 Milano
Sul sito si.org
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BUONENOTIZIE
MARZO 2009
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Codice Fiscale
81017180407
Gli assistenti
sociali
di AVSI
in Rwanda
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zie a te!
CONSIGLI AI SOSTENITORI
RWANDA
Caro amico, ti scrivo
I BAMBINI ASPETTANO LE LETTERE DEI SOSTENITORI, parola di Marcelline
e degli altri assistenti sociali di AVSI! Di Valeria Presciutti, responsabile
Sostegno a distanza AVSI in Rwanda
Guarda la testimonianza
di Marcelline nel video
“I nostri bambini di valore”.
Richiedi il dvd oppure scaricalo
dalla sezione “AVSI Tube”
del sito www.avsi.org,
terzo capitolo Rwanda
TENDE ITINERANTI:
Marcelline durante
corsi di sensibilizzazione
Hiv-Aids
I
bambini sostenuti a distanza aspettano
con impazienza le lettere dei loro sostenitori italiani. Marcelline, orfana del
genocidio, grazie al sostegno a distanza ha
potuto andare a scuola e oggi, assistente
sociale AVSI, segue i bambini nel distretto
di Gatsibo, nel nord del Rwanda.
Marcelline non ha mai ricevuto una lettera da parte del suo sostenitore. Racconta: “Mia madre non aveva la possibilità di
prendersi cura di me, il mio sostenitore l’ha
fatto, lo considero un membro della mia
famiglia. Una sua lettera avrebbe potuto
essere un buon modo per conoscerci di
più, perché quando ringraziavo il Signore
potevo sapere per chi pregavo. Gli scrivevo
spesso, dicendogli che avrei voluto ricevere sue notizie, ho sempre atteso l’arrivo di
una lettera, di una foto, avevo una gran
voglia di vedere il suo volto. Avrei voluto
mi facesse qualche domanda per potermi
raccontare, avrei voluto sapere cosa voleva
conoscere di me, per potergli dire, come
facevano altri bambini, cosa mi piaceva e
come andavo a scuola. Se potessi contat-
tarlo ancora il grazie più bello e duraturo
sarebbe quello di fargli vedere ciò che ora
sono, ciò che faccio, condividere la vita tra
due persone adulte.”
Marcelline lancia un appello ai sostenitori: “I bambini aspettano le vostre lettere! Quando il bambino riceve una lettera,
si sente fiero, è felice perché qualcuno
pensa a lui, spende tempo per scrivere,
spedire la lettera e mentre lo fa, ha il
bambino nel cuore. I sostenitori danno molto, il loro supporto economico è
molto importante certo, indispensabile
per studiare e crescere in buona salute,
ma entrare in contatto con i bambini e
conoscerli è ancora meglio, i sostenitori
possono così ricevere anche loro affetto
e amore come quello che donano.”
Anche gli altri assistenti sociali del
Rwanda, colleghi di Marcelline, ciascuno dei quali segue 125 bambini sparsi
nei villaggi rurali del paese delle mille colline, vogliono dare qualche consiglio ai sostenitori italiani.
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BUONENOTIZIE
MARZO 2009
RISPONDETE quando i bambini vi scrivono, ne hanno bisogno, li fa sentire guardati e amati! Ricevere delle foto, poter
guardare in faccia il proprio sostenitore,
è un’emozione unica!
VENITE A TROVARCI a visitare le famiglie
e i bambini, per comprendere e vedere
quanto la vostra azione sia importante,
per conoscere la realtà locale, noi assistenti sociali e perché i bambini sono curiosissimi di vedervi!
ATTENZIONE non inviate cibo nei pacchi
perché si deteriora facilmente, non mettete i soldi nella busta, non dite al bambino che gli verranno spediti dei soldi perché poi si aspetta di vederli in contanti
(cosa che ovviamente non avviene), non
fate promesse impossibili e non scrivere frasi che possono essere fraintese (per
esempio: ti aiuterò per tutta la vita...).
ABBIATE PAZIENZA per qualche lettera
o comunicazione che arriva in ritardo, il
cammino di una lettera è lungo... e continuate con il vostro impegno, pensate
che state insegnando a un bambino cosa
è l’amore e la gratuità.
Iscriviti alla nostra newsletter: www.avsi.org
Claudine e Bosco, entrambi
sostenuti a distanza da bambini
e oggi assistenti sociali di AVSI,
con la loro figlia Isabelle
Come aiutare
AVSI
C/C Banca Popolare di Milano
IBAN
IT 61 C0558401626000000019000
Photo courtesy Silvia Morara
UN CAFFÈ AL GIORNO, DUE LETTERE ALL’ANNO
E UN SORRISO PER SEMPRE
COS’È
Grazie a un piccolo
contributo economico (meno di un caffè
al giorno!) un bambino in condizioni difficili
riceve un sostegno personalizzato, può
andare a scuola, avere alimenti, vestiario,
cure mediche, e aiuti per la sua famiglia e
la sua comunità. Insieme agli aiuti materiali
assicuriamo la presenza di adulti che
accompagnano il bambino nel suo percorso
educativo e sostengono la famiglia, naturale
o affidataria, nella propria responsabilità.
E un’altra cosa molto importante: la possibilità
di sentirsi accompagnato gratuitamente da
un amico che lo sostiene a distanza.
L’IMPEGNO
La quota
annuale è di 312 Euro, puoi versare
il tuo contributo con bollettino MAV,
bonifico bancario continuativo, addebito
RID o carta di credito, con cadenza
trimestrale, semestrale o annuale.
Insieme alla documentazione iniziale del
bambino riceverai anche le indicazioni per
effettuare il versamento. AVSI trattiene
in Italia il 10% per costi di gestione.
Il sostegno continua nel tempo,
se ritieni di interromperlo è sufficiente
che ce lo comunichi e noi troveremo
per il bambino un nuovo sostenitore.
COME FUNZIONA
COME ADERIRE
I bambini sono seguiti in loco
da operatori AVSI o di organizzazioni
partner, che individuano i bambini
da sostenere, organizzano la gestione
dei contributi, lo svolgimento
delle attività, la formazione degli
educatori e la preparazione degli
aggiornamenti che riceverai due
volte all’anno. Quando il bambino
conclude il suo percorso, ne verrai
informato, insieme alla proposta
di continuare il tuo impegno a favore
di un nuovo bambino.
Compila il modulo qui sotto e spediscilo
a: AVSI Sostegno a distanza,
viale Carducci 85, 47023 Cesena (FC)
oppure al fax 0547.611290; su
Internet trovi il modulo sul sito
www.avsi.org (cliccando sulla sezione
“Sostegno a distanza”); via email scrivi
a [email protected];
telefona a AVSI Sostegno a distanza
tel. 0547.360811. Dopo aver inviato
il modulo, riceverai la scheda
anagrafica del bambino, una fotografia
e la presentazione del progetto.
ALTRE INFORMAZIONI E RISPOSTE ALLE DOMANDE PIÙ FREQUENTI sul sito www.avsi.org nella sezione Sostegno a distanza alla voce: FAQ
modulo di adesione
Cognome (o Nome Azienda)
Nome
Via
n°
1/2009
Telefono
CAP
Comune
PROV
Cellulare
e-mail
SOSTEGNO
A DISTANZA
Cod. Fisc o P. IVA
Effettuerò i versamenti
secondo la modalità
e la frequenza
da me qui indicata
O BOLLETTINO MAV
Desidero sostenere
un bambino
nella seguente
area geografica
O AFRICA
O BONIFICO BANCARIO
O ADDEBITO RID
O CARTA DI CREDITO
Frequenza di pagamento prescelta
O ANNUALE (1 quota di euro 312,00)
O SEMESTRALE (2 quote di euro 156,00) O TRIMESTRALE (4 quote di euro 78,00)
O AMERICA LATINA
O MEDIO ORIENTE
O EST EUROPA
O ASIA
Sono anche disponibile a sostenere un ragazzo/a che desideri frequentare
una scuola secondaria o professionale (quota annuale invariata di euro 312,00)
O SI
O NO
Annotazioni
Data
FACOLTATIVO
Come ho conosciuto
AVSI
O amici o colleghi di lavoro
O giornali o riviste
O radio o tv
O iniziative nella mia città
O internet
Tipo di sostenitore
O Singolo
O Famiglia
O Gruppo
O Azienda
O Associazione
O Parrocchia
O Scuola
O Ente locale
Firma
Consenso privacy D.Lgs 196/03 Consenso al trattamento dei dati per le
finalità indicate nell’informativa Privacy in calce al presente modulo.
Il/la sottoscritto/a dichiara di aver preso visione dell’informativa Privacy,
ed esprime libero ed informato consenso al trattamento dei suoi dati personali
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Data
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