Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 1 Quale fraternità per il futuro? Sommario Incontro dei giovani frati Canindé 21-28 luglio 2001 sonalmente e attivamente al rinnovamento della Fraternità, a una nuova esplosione di piccole Fraternità capaci di entrare in dialogo con il mondo attuale, di offrire uno stile alternativo di vita e di ringiovanimento dell’Ordine? Dalla vostra risposta diIntroduzione pende la futura vitalità dell’OrdiLa vita francescana dei ne. Grazie a Dio in vari luoghi troprimi anni è stata descritta come viamo segni di vita e di speranza. una esplosione di fraternità, una La sfida consiste nel costruire su proliferazione di piccole frater- questa base con audacia e creatinità per tutta l’Italia, e di lì a poco vità, superando i limiti che non tempo, per la maggior parte del- mancano e mostrando la perenne l’Europa. Queste fraternità, con vitalità del carisma francescano. la loro testimonianza di vita evangelica in minorità, povertà e Segni di vita itineranza apostolica e la loro viParlando della Fraternità sibilità nelle città emergenti, ri- in senso generale possiamo consposero alle aspirazioni più pro- statare certi segni di vita che aprofonde degli uomini e donne del no un cammino di speranza per il loro tempo e costituirono un nuo- futuro. Quasi in tutto il mondo c’è vo segno di speranza ed un risve- una rinnovata coscienza che la glio per la Chiesa. Con il passare comunione fraterna è la prima fordel tempo la vita fraterna andò ma di evangelizzazione e si notaconsolidandosi nei Conventi, no sforzi per migliorare la sua adattandosi a forme monastiche qualità. e perdendo un po’ del suo vigore • La gran parte dei Frati sono fraoriginale. terni e gentili e si nota una creAll’inizio del nuovo Mil- scente sensi-bilità per i valori della lennio l’Ordine guarda con spe- uguaglianza e della reciprocità. ranza ai Frati giovani del mon- • Dovunque esiste la preoccupado, rappresentati degnamente da zione e la buona attenzione per i voi qui a Canindé, e chiede loro: Frati infermi e anziani. Siete disposti a contribuire per- • Molte Fraternità organizzano 2 - Notiziario Quale fraternità ... ? I - Relazione 1 II - I giovani frati ... 7 COMPI I - Agenda dei Ministri 8 II - Missioni al Popolo 10 Congreg. per il clero 12 OFS Regionale I - Consiglio 14 II - Capitolo 14 Vita della Provincia I - Congresso annuale 16 Note di cronaca I - Giornata Missionaria 18 II - Incontro givani frati 19 III - Esperienza estiva 21 Abbiamo vissuto 22 I Nostri Fratelli Defunti Fr. Venanzio Francia 23 Fr. Gherardo Gubertini 25 Una nuova fraternità 28 Riscaldamento globale 29 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “I Santi Martiri in Cina del 1900”, tempera su tavola di Lorenzo Ceregato, 2000) Anno XXXIII - n.s. N. 65 - SETTEMBRE 2001 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti Frati Minori dell’Emilia-Romagna con cura i propri momenti di preghiera e di incontro fraterno, i propri Capitoli locali, i propri Ritiri spirituali, la Revisione di vita e il Progetto di vita fraterna come strumenti per costruire e verificare il cammino della Fraternità. • Cresce il numero di Fraternità che sono veramente evangelizzatrici, programmando, realizzando e valutando le attività nel loro insieme. • In alcune parti del mondo è notevolmente cresciuto il livello di comunione e collaborazione a livello di Conferenza. • Aumenta il numero delle Fraternità internazionali e interculturali. Troviamo delle piccole Fraternità che esprimono diversi aspetti del Carisma. Queste Fraternità si sforzano di vivere una comunione di vita più profonda, condividendo la fede e la Parola di Dio nel contesto sociale in cui vivono ed esprimendo la minorità nell’umile servizio. Esiste una grande varietà di queste Fraternità: • Fraternità itineranti che accompagnano persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case in conseguenza della violenza; • piccole Fraternità nelle quali i Frati vivono in modo permanente fra gli emarginati, condividendo le loro condizioni e difficoltà; • Fraternità fra gente “senza terra”, che condividono la vita, animano la speranza e cercano di essere strumenti di riconciliazione e di pace in situazioni di tensione e di possibili conflitti; • un buon numero di Frati vivono in piccole Fraternità in ambienti popolari, dando testimonianza al Vangelo e servendo il popolo in diversi apostolati; • ci sono piccole Fraternità dedicate con maggiore impegno alla vita contemplativa e altre dedicate con maggiore impegno alla preFrati Minori dell’Emilia-Romagna senza nel mondo del lavoro; • abbiamo infine delle Fraternità che danno testimonianza cristiana con la propria presenza fra la popolazione musulmana. Possiamo dire che nei Cinque Continenti esistono delle Fraternità nelle quali il fermento evangelico si esprime nella ricerca sincera del volto del Dio vivo, in uno stile di vita povera e semplice che rifiuta “l’avere ed il potere”, nella promozione di relazioni veramente umane, nella comunione di vita con i poveri e gli emarginati, nella accoglienza e nel rispetto della persona, nella riverenza alla Creazione e la te- con la sua diversità, con il suo carattere, con la sua storia e con i suoi talenti personali. A volte la differenza invece di es-sere ricchezza per la convivenza fraterna, si converte in ostacolo alla stessa. Si osserva anche fra noi un sufficiente individualismo, la tendenza dei Frati ad organizzare la propria vita senza grande interesse ai programmi della Fraternità o della Provincia. Molte volte non favoriamo un lavoro in gruppo, proprio di una Fraternità come la nostra. In molte Entità, il piccolo numero di Frati e la moltepli- stimonianza e la lotta in favore della vita in tutti gli ambiti. cità delle attività accumulano sulle spalle dei Frati troppi uffici e compiti, molto impegno con il popolo ed un eccessivo attivismo che non facilita la comunione fraterna. Inoltre, in non pochi luoghi troviamo delle Fraternità con un numero ridotto di Frati, senza condizioni normali per la vita fraterna. Un risultato negativo di tutto questo è il fatto che abbiamo dei Frati stanchi e dei Frati con poco senso di appartenenza alla Fraternità. L’osservanza della povertà in molte Fraternità lascia mol- Problemi Forse il principale problema consiste nel fatto che nella maggioranza delle nostre Case viviamo sì in comune, ma manca una comunione di vita più profonda e fraterna. Le relazioni interpersonali tendono ad essere superficiali, di coesistenza, di condivisione della stessa casa e la stessa mensa, ma carenti di una comunione più profonda nella mutua relazione. Ci pesa l’accettare il fratello Notiziario - 3 accentuazioni della Fraternità “ideale”, per ottenere una vera incarnazione del carisma come segno del Regno nel mondo globalizzato. Una fraternità radicata nella Santissima Trinità La Fraternità del Terzo Millennio si fonderà sull’esperienza radicale del Dio “vi-vo e vero”. Fermamente stabilita sulla SS. Trinità, fonte e modello di amore, unità e partecipazione, la Fraternità comprenderà la propria chiamata alla donazione totale a tivare una relazione interpersoDio nello spirito di comunione e to a desiderare. La radicalità evannale più profonda, poca motivadi corresponsabilità. gelica che caratterizzò la vita di “Come figli del Padre ceFrancesco, non appare sempre zione evangelica in alcuni membri, mancanza di capacità di leste e fratelli di Gesù Cristo nelchiara nella nostra vita. Sempre autovalutazione e mancanza di lo Spirito Santo, i Frati, seguendo di più assomigliamo alla cultura adeguato accompagnamento da la forma evangelica rivelata dal che ci circonda, cerchiamo la comodità, la vita “light” (facile) e parte dei Responsabili della Fra- Signore a S. Francesco, vivano insieme come fratelli, si amino e si le ultime offerte della tecnologia. ternità. assistano vicendevolmente più di Siamo arrivati ad essere troppo quanto una madre ami ed abbia “normali”, ben incorporati negli Se osassimo! Che bello sarebbe entracura del suo figlio nato dalla proschemi di questo mondo, mentre re nel nuovo Millennio ricuperanpria carne” (Cfr. CC.GG. 38). per sua natura la nostra vita conPer vivere “come figli del sacrata deve essere “anormale”, do qualcosa dell’entusiasmo, della passione, della audacia, della Padre Celeste e fratelli di Ge-sù testimonianza di una cultura allibertà e creatività di San FranCristo nello Spirito Santo”, la ternativa, libera dalle seduzioni e cesco e dei primi Frati! Fraternità non vivrà ossessionata dai le-gami del consumismo. Che bello sarebbe essere dal fare molte cose e conservarne Come Fraternità di minori ci pesa il vivere l’espropriazio- presenti all’apparire (sorgere) di molte altre. Convinta che il prine riguardo ai luoghi, uffici, strut- una nuova esplosione di Frater- mato assoluto spetta al Signore, creerà tempi di tranquillità e silenture, lavori. Le nostre Fraternità, nità a tutti i livelli! Convocati qui, nella parzio per meditare e condividere la nella loro grande maggioranza, te nord-occidentale del Brasile, Parola di Dio, per la comunicazionon costituiscono una presenza profetica nel mondo e nella Chie- fra la gente povera e umile che ne di fede, la preparazione e la sa di oggi. Alcuni dicono che sia- respira la mistica francescana, celebrazione dell’Eucaristia e la mo un Ordine rifugiato nella vita siamo invitati, direi quasi obbli- Liturgia delle Ore. La sua vita di dei Santi del passato, che non gati, a riconsiderare la nostra vita orazione cercherà di integrare la vogliamo vedere la realtà, che ci con lo scopo di dare nuovo vigo- vita, la sofferenza e la speranza piace la comodità e la stabilità. In re al senso della Fraternità, per della gente con la lode al Dio quanto alle piccole Fraternità stimolare “impulsi nuovi e vali- “Uno e Trino”. In questa forma sono pochi i Frati che vogliono di” per trovare e intraprendere, l’esperienza di Dio nella vita quolasciare la comodità del “centro” con fantasia e creatività, strade tidiana non sarà motivo per sepafeconde e opportune per le nuo- rarsi dalla gente. Al contrario, seper emarginarsi in periferia. A volte si osservano del- ve situazioni” (Cfr. Riempire la guendo l’esempio di Gesù, totalmente dedicato al Padre e al serle difficoltà per la mancanza di terra…, 38). Continuando vorrei previzio del Regno, la passione per chiarezza riguardo al Progetto sentarvi alcune caratteristiche e Dio e per il suo popolo saranno fondamentale, difficoltà nel col4 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna realtà complementarie. La Casa dei Frati si convertirà per la gente in una Scuola di Spiritualità, in un luogo in cui fare esperienza dell’amore e della tenerezza di Dio e ricuperare nuove energie per la edificazione del suo Regno. Una fraternità segno e strumento di comunione La Fraternità del Terzo Millennio avrà la profonda convinzione che la comunione fraterna è la prima finalità della vocazione. La concezione della Casa come “campo-base per agenti pastorali” sarà superata dalla certezza che “la comunione fraterna in quanto tale è già apostolato; vale a dire, contribuisce direttamente alla evangelizzazione” (Cfr. La vita fraterna in comunità, 54). Si darà priorità all’interpersonale, alla crescita nei valori umani, cristiani e francescani. A partire da questa impostazione nessun Frate assumerà lavori o impegni a titolo meramente personale. La Fraternità sarà il soggetto primo, il punto di riferimento della vita, dell’intero lavoro e impegno. Sarà la Fraternità quella che accetta l’impegno, quella che designa e invia il Frate. Essa sarà l’ultima responsabile di tutto l’apostolato, di tutto il lavoro pastorale ed educativo, di tutta l’attività sociale. Mostrando la possibilità di integrare la ricchezza di ciascun individuo e di superare le differenze e divisioni dovute al colore della pelle, alla razza, al denaro o posizione sociale, la Fraternità ricupererà la sua missione di “segno profetico della nuova famiglia umana” (Cfr. CC. GG. 87, 2) e promotrice di comunione in questo mondo globalizzato, individualista e intolleranFrati Minori dell’Emilia-Romagna te. Approfittando dei mezzi normali per costruire e ricostruire questa comunione, si assicurerà la necessaria gerarchia e armonia di valori: tempo per l’orazione, per l’incontro fraterno, per lo studio, il Capitolo locale, il Ritiro spirituale, la Revisione di vita e il Progetto di vita verificato periodicamente. Una fraternità povera fra i poveri La Fraternità del Terzo Millennio tornerà ad assumere la povertà evangelica come testimonianza di una vita alternativa nella società liberale di benessere che condanna milioni di persone alla esclusione e alla fame. Sarà il nostro modo di comunione con i più umili e poveri. Riconoscendo che l’assenza o la debolezza di questo valore è stato un fattore importante in molti dei problemi attuali della vita francescana (individualismo, ansia di consumismo, scarso valore di testimonianza, ricerca di compensazioni per il vuoto di senso), si promuoverà una forma di vita più semplice, sobria e austera, senza ambiguità, vivendo con il necessario, evitando il superfluo, condividendo ciò che si ha e imparando di nuovo ad essere “poveri di fatto e di spirito” (Cfr. CC.GG. 8, 3). D’accordo con le parole di San Francesco: “Devono gioire quando convivono con gente di bassa condizione e disprezzata, con i poveri e deboli, con gli infermi e lebbrosi, e con i mendicanti della strada” (Cfr. Rnb 9, 2), si formeranno di preferenza Fraternità fra i poveri e gli emarginati per camminare con essi condividendo la loro vita e collaborando nella costruzione del Regno. Ricordando che il Serafico Padre non costruì lebbrosari, ma condivise semplicemente la vita dei lebbrosi, solidarizzando con essi e arrivando ad essere uno in più fra di loro, i Frati si preoccuperanno meno di promuovere nuove opere e iniziative per i poveri e più invece di stare in mezzo a coloro che soffrono e sono bisognosi, per prestare loro servizio con le proprie mani ed appoggiare le loro iniziative tendenti a raggiungere una vita degna. Una fraternità inserita nella periferia La Fraternità del Terzo Millennio, attenta alle parole di Francesco: “I Frati non si approprino di nulla per sé, né casa, né luogo, né cosa alcuna” (Cfr. Rb 6, 1), sarà una Fraternità meno istituzionalizzata. Come “pellegrini e forestieri in questo mondo”, i Frati avranno più agilità e flessibilità per abbandonare luoghi, idee, attività, uffici e strutture che non rispondano più alle urgenze della Chiesa e degli uomini di oggi. Al fine di “seguire più da vicino e riflettere con maggiore chiarezza l’annientamento del Salvatore” (Cfr. CC.GG. 66, 1), si emargineranno in periferia assumendo la “mobilità verso il basso” come protesta evangelica contro la cultura imperante. Minori fra i minori, attenti a discernere la voce dello Spirito nei “segni dei tempi”, pronti ad assumere progetti alternativi e ad essere presenti nei “nuovi areopaghi”, contribuiranno ad aprire nuovi spazi di dialogo e di comprensione dove regna l’oppressione, la sordità e la violenza. Una fraternità missionaria La Fraternità del Terzo Millennio ricupererà la convinzione di Francesco e dei primi Frati che siamo una Fraternità missionaria, che essere Frati non Notiziario - 5 Alcune immagini che si riferiscono ai lavori che hanno interessato i locali dove risiedono i nostri fratelli anziani ed ammalati. L’intervento ha toccato tutta la struttura nella sua complessità, compresa la parte strutturale. 3 ottobre 2001 Bologna Sant’Antonio inaugurazione dei locali rinnovati che ospitano i nostri fratelli anziani ore 11 Momento di preghiera ore 13 Pranzo I fratelli che desiderano essere presenti lo comunichino al Guardiano 6 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna consiste nel vivere per sé, ma per gli altri, che siamo inviati in tutto il mondo affinché “in parole ed in opere diamo testimonianza della sua voce” (Lettera all’Ordine, 9). Il nostro chiostro è l’ampio mondo, la nostra casa la Fraternità e la nostra missione uno stato permanente di “andare per il mondo”. Con questa convinzione si promuoverà una visione ampia del senso missionario di modo che ogni Frate potrà sentirsi parte non solo della sua piccola famiglia di tre o quattro Frati, non solo della sua Provincia, ma anche della Conferenza, dell’Ordine. Questa visione aprirà nuove possibilità di collaborazione ai Progetti internazionali e interculturali, ai Progetti della Conferenza ed agli interscambi temporali fra le Province. nel Signore, i Frati perderanno meno tempo in discussioni e problematiche “ad intra”, contribuendo con tutti i loro talenti ed energie al regno della vita. Uomini pacifici e pacificatori, con la loro testimonianza di vita e la loro decisa azione denunceranno la guerra, la corsa agli armamenti e l’oppressione dei poveri, “senza lesinare lavoro e sofferenza per la edificazione del Regno del Dio della pace” (Cfr. CC.GG. 69, 2). Il suo sogno: • una società nella quale nessuno rimanga escluso, nella quale si promuova la vita di tutti, il rispetto alla madre Terra, il dialogo con tutti gli uomini, culture e religioni, la solidarietà e fraternità del Vangelo; • un mondo, nel quale “tutti abbiamo la vita e l’abbiano in ab- Una fraternità al servizio della vita La Fraternità del Terzo Millennio sarà una Fraternità al servizio del “Regno di verità e di vita, di santità e di grazia, di giustizia, di amore e di pace” (Prefazio della Solennità di Cristo Re). Inseriti nella condizione sociale degli emarginati, nelle frontiere della vita, con gli occhi fissi bondanza” (Cfr. Gv 10, 10). Frati Minori dell’Emilia-Romagna Conclusione Un sogno impossibile? Una utopia e niente più? Dipende da voi! Giovani come siete, voi potete aiutare l’Ordine a inventare di nuovo la Fraternità, a ricuperare il suo volto originale, presentando alternative reali e significative. “La nostra forma di vita evan- gelica contiene il fondamento idoneo per convertire le nostre Fraternità in cellule vive, il terreno delle quali è fecondato dalla fede e dalla speranza con una solidarietà senza frontiere” (Cfr. Riempire la terra…, 196). Forse non tutte le Fraternità hanno la capacità di rinnovarsi per intraprendere un cammino più significativo. Ma, senza dubbio, in ciascuna Entità ci sono dei gruppi di Frati capaci di sognare, di formare nuove Fraternità profetiche, portatrici di nuova vita e di speranza. Termino con il racconto della colomba reale: “Nasruddin arrivò ad essere Primo Ministro del Re. In una certa occasione, mentre stava passeggiando per il palazzo, vide per la prima volta in vita sua un falco reale. Fino ad allora Nasruddin non aveva mai visto una simile classe di colombe, cosicché prese delle forbici e con esse tagliò gli artigli, le ali e il becco del falco. “Ora sì che sembri un uccello come si deve”, disse. “Il tuo padrone ti ha tenuto molto trascurato”! Non sarà che siamo stati troppo addomesticati? Forse è arrivato il momento di un nuovo risveglio, di ricuperare la nostra vera identità e di volare di nuovo! L’Ordine ha bisogno di giovani e meno giovani disposti a lasciare le sicurezze e le comodità per iniziare un nuovo cammino di radicalità e fedeltà sullo stile di Abramo. Il risultato potrà essere una nuova esplosione di Fraternità sullo stile dei primi tempi. Fr. G. Moore * Definitore generale * La presente relazione è stata tenuta dal Definitore generale all’incontro dei giovani professi solenni OFM che si è celebrato lo scorso mese di luglio in Brasile. Notiziario - 7 “Se una sola persona sogna, non è nient’altro che un sogno; però se molte persone sognano insieme, allora, stiamo vivendo l’inizio di una nuova realtà” (Helder Càmara). Fratelli: Pace e Bene! Da Canindè, Cearà, che si trova nel nordest del Brasile, popolo umile, povero, pieno di fede e dal cuore profondamente francescano, vogliamo ringraziare il Ministro Generale, fra Giacomo Bini, il Vicario Generale, fra Stefano Ottembreit, i frati del Definitorio Generale, i nostri Ministri Provinciali, Custodi e le nostre rispettive Province, ViceProvince e Custodie, per l’opportunità che ci hanno concesso di vivere questa esperienza di fraternità, povertà e condivisione con frati provenienti da tutte le Conferenze del nostro Ordine. Ringraziamo di cuore anche per la straordinaria accoglienza e l’ospitalità del Ministro Provinciale di questa Provincia di Sant’Antonio del Brasile, fra Aluiso Fraaoso, il Guardiano e Parroco fra Carlos Antonio e tutti i frati di questa Provincia che accoglie il nostro incontro. Dopo questi giorni in Canindè, vogliamo dire a tutti i frati dell’Ordine che ci sentiamo felici di essere Frati Minori, vogliamo impegnarci nella costruzione di fraternità contemplative e evangelizzanti per essere un segno profetico all’inizio di questo terzo millennio. Sentiamo l’esigenza di seguire Cristo povero e crocifisso vivendo radicalmente il Vangelo. Riconosciamo anche che 8 - Notiziario a volte viviamo crisi affettive e ci sentiamo soli e con la tentazione di colmare questa solitudine con il lavoro (attivismo) o con altre fughe che finiscono con il rallentare il nostro cammino dietro a Cristo. Per questo vogliamo appoggiarci all’esempio di frati che con sapienza e con l’esperienza ci accompagnino nel nostro cammino di fedeltà alla nostra consacrazione, vediamo urgente che le nostre differenti Entità potenzino la formazione permanente al fine di evitare la separazione netta che esiste tra questa e la formazione iniziale. In questo incontro abbiamo riscoperto valori essenziali della nostra vocazione religiosa francescana e ci sentiamo chiamati a costruire fraternità contemplative ed evangelizzanti. Con l’impegno e l’amore per le nostre Province sentiamo il desiderio di aprire la mente ed il cuore alla dimensione universale dell’Ordine appoggiando progetti internazionali. Ci sembra necessario alimentare nelle nostre fraternità relazioni fraterne piene di fiducia e di servizio reciproco vivendo con fratelli che condividono lo stesso pane e anche le gioie e i dolori. Pensiamo che valga la pena fare esperienze simili a questo capitolo delle stuoie nelle distinte Entità delle nostre Conferenze, per continuare a coltivare le relazioni fraterne che danno vita, rinnovano lo spirito di fede e alimentano la speranza di un Ordine che si ringiovanisce. Ci siamo resi conto che è possibile vivere relazioni fraterne in semplicità con un po’ di buona volontà e che un fraternità è più solida quando si fonda nell’incontro con la Parola di Dio, nell’incontro con gli altri e nella vita sacramentale. Anche oggi è possibile formare fraternità profetiche, inserite tra i più Poveri, luogo privilegiato per incarnare il carisma francescano. In fine e in sintonia con ciò che ha proposto il Definitorio Generale, chiediamo a tutte le nostre Province e ai nostri Ministri Provinciali la collaborazione per mettere in pratica tutto ciò che noi frati giovani sentiamo importante per la nostra vocazione in questo momento della vita dell’Ordine. Per cui proponiamo: ai Provinciali, che promuovano l’accompagnamento dei frati di professione solenne e soprattutto nei primi anni della formazione permanente, creino spazi di incontro e comunicazione tra questi e accompagnino il loro inserimento nelle fraternità provinciali; • ai governi provinciali, che promuovano nuove forme di vita francescana come la creazione di fraternità o eremi dove si viva o si applichi la “Regola per gli eremi” e altre esperienze di preghiera; • alle distinte entità dell’Ordine, che appoggino e promuovano fraternità di inserimento sociale e itineranti, formate da frati giovani e meno giovani; • ai frati giovani, che promuovano incontri periodici tra i membri di ogni Provincia, Vice Provincia, Custodia e fra le differenti Conferenze del nostro Ordine. Così salutiamo questo gentilissimo e fervoroso popolo di Canindè, pieno di spirito di fede e con un amore rinnovato a Dio nostro Signore e al nostro padre San Francesco. Chiediamo a Dio che benedica tutte le persone di Canindè e anche noi perché ci dia la grazia di vivere il Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo. I frati giovani di tutto il mondo Delegati al capitolo delle stuoie Frati Minori dell’Emilia-Romagna COMPI Conferenza dei Ministri Provinciali d’Italia Carissimo fratello Ministro, ti raggiungo con questa mia lettera per aggiornarti su alcune cose importanti e, contemporaneamente, per sollecitarne altre già decise nella Assemblea di maggio. Come ricorderai, abbiamo deciso di tenere la nostra prossima Assemblea nei giorni immediatamente precedenti la riunione dell’UFME (22-26 ottobre 2001). Nell’ultimo Consiglio di Presidenza (Roma-Nocetta, 11 luglio 2001) abbiamo deciso di ritrovarci a Roma dal 19 ottobre (sera) al 22 ottobre (pranzo) p.v.; il pomeriggio del 22 ottobre partiremo insieme da Fiumicino per Spalato (Troghir). Ti invito pertanto a fissare bene le date di questo nostro incontro. Nella lettera di convocazione ti indicherò con precisione il luogo (probabilmente sarà la Curia generale) e l’Ordine del Giorno (ci sarà probabilmente la possibilità di un incontro con il Ministro generale e con il Segretario della CEI per la presentazione degli orientamenti pastorali per il decennio). Per il viaggio a Spalato e per il ritorno - Minori dell’Emilia-Romagna Frati in Italia Fr. Antonio Riccio, Definitore generale, si è fatto carico di raccogliere le adesioni. Dopo questa mia sarai da lui contattato. Entro il 15 luglio avrei dovuto ricevere le personali risposte di ogni Ministro all’Allegato B della Lettera del Ministro generale del 7 maggio 2001. Dovendo inviare la relazione entro l’8 settembre p.v. e non avendo ricevuto molte risposte, ti sollecito ad inviarmi al più presto, qualora non l’avessi ancora fatto, le tue riflessioni, perché possa preparare la Relazione con il contributo di tutti. A maggio ci eravamo lasciati con l’impegno di trovare almeno una persona (frate, suora, laico …) per Provincia per la partecipazione al Convegno UFMEESPACE ad Assisi il 15 settembre 2001, inviando direttamente l’iscrizione a Fr. Tecle Vetrali (con il modulo consegnato) ed impegnandosi ogni Provincia a sostenere la spesa del partecipante. Qualora non l’avessi ancora fatto, vorrei sollecitarti nell’individuare una persona interessata e ad inviare al più presto l’iscrizione. Nei mesi estivi quattro frati professi temporanei (tre della Provincia di Assisi e uno della Provincia di Napoli) stanno vi- vendo un’esperienza missionaria nella nostra Missione in Congo. Fr. Domenico Dominici rientrerà in missione a metà settembre, ma, dopo il rientro definitivo in Italia di Fr. Eugenio Clemenza, sono previsti anche i rientri di fr. Marco Banfi e di fr. Joe O’Boyle. Con l’invio per un anno di fr. Michele Impa ad Assisi, i missionari resteranno in cinque e, come sapete, abbiamo deciso di aprire una Casa a Brazzaville. Per il mese di novembre dovrebbe andare in visita Fr. Massimo Reschiglian per valutare con loro la situazione. Per il nostro prossimo incontro, previa una discussione nei singoli Congressi definitoriali provinciali, non potremmo cominciare ad individuare fratelli seriamente interessati a vivere questa esperienza e a pensare, oltre che ad un serio cammino di preparazione, anche ad un minimo di programmazione? Ti comunico che si sta inoltre ultimando il lavoro di stesura della Convenzione con la Vice Provincia S. Benedetto l’Africano per la formazione e l’incorporazione nell’Ordine dei candidati appartenenti alla Fondazione. Ti è arrivata, o ti arriverà presto, una lettera del Ministro generale che chiede un contributo per la preparazione del prossiNotiziario - 9 mo Capitolo generale. La richiesta è fatta alle singole Province, ai Centri di Studio e Formazione, alle Conferenze e a tutti coloro che vogliono offrire un contributo. Al di là di quello che ogni Provincia stabilirà, come COMPI, il Consiglio di Presidenza ha deciso di coinvolgere in questa riflessione i Coordinatori dei singoli Settori della Conferenza. Oltre ad esserci la possibilità di fare il punto su ogni singolo Settore, questa potrà essere anche l’occasione per una riflessione ampia e costruttiva circa quanto richiestoci dal Ministro generale, offrendo così un valido contributo alla preparazione del Capitolo generale. La data prevista per questo incontro è il 26-28 novembre ad Assisi (i Coordinatori saranno avvisati con apposita lettera). Per far partire decisamente la Casa di Assisi uno dei presupposti indispensabili è il trovare frati disponibili per questo servizio. Mentre ringrazio di cuore Fr. Bruno Bartolini per la disponibilità finora dimostrata, ritengo urgente sottoporre alla tua attenzione la necessità di trovare personale per questa casa. Nell’ultimo Consiglio di Presidenza ci siamo divisi il compito di contattare personalmente i Ministri (per il Nord il sottoscritto, per il Centro fr. Massimo Reschiglian, per il Sud fr. Agostino Buccoliero) nella ricerca dei fratelli disponibili a gestire la Casa e all’animazione della stessa. Riprenderemo il discorso nell’Assemblea di ottobre, sperando in concrete disponibilità. Mi auguro che l’estate ti porti anche un po’ di salutare riposo e, nella certezza del reciproco ricordo nella preghiera, fraternamente ti saluto nell’attesa del prossimo incontro dove vivremo la gioia di essere fratelli. 10 - Notiziario Nuovo numero telefonico Infermeria provinciale 051 4293601 L’associazione Ore 11, la cui caratteristica essenziale è quella di aiutare gli associati ad una comune ricerca dei valori della vita dell’uomo, dei rapporti con gli altri, con la natura e con Dio e dell’impegno concreto nella solidarietà, organizza per il mese di agosto in Umbria il convegno sotto indicato; chi è interessato consulti il sito internet: www.oreundici.org Fr. Francesco Bravi Presidente COMPI Frati Minori dell’Emilia-Romagna Carissimi fratelli, il Signore vi dia la Sua Pace! Dal 18 al 22 giugno si è svolta in Assisi presso il Cenacolo Francescano, la prima Assemblea dell’Area Evangelizzazione. Questi alcuni obiettivi raggiunti: una maggiore conoscenza reciproca dei settori; la centratura dello specifico di ogni settore; l’impegno per una vera comunione e collaborazione fra i settori. Le riflessioni, gli orientamenti decisi nell’Assemblea, certamente favoriranno una più efficace pastorale di Prima Evange-lizzazione. Il giorno 29 e 30 maggio presso la nostra Fraternità di Fondi si è riunito il Consiglio di Presidenza e ha deliberato quanto segue. A. VERBALE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DI PRESIDENZA Il Signore ci dia pace! Dopo aver superato ostacoli di diversa entità, non da ultimo lo stato di precaria salute del Segretario Nazionale e del suo Vice, in data 29 e 30 maggio si è riunito il Consiglio Nazionale di Presidenza a Fondi. Assente giustificato fra Fabrizio Migliasso consigliere per il centro Italia e il delegato Compi fra Nicola Tolu Ministro Provinciale della Sardegna. Dopo le preghiere di rito si passa alla lettura e approvazione del verbale della riunione precedente (Assemblea nazionale dei segretari Missioni al popolo nel gennaio 2001 a Roma presso l’Antonianum). Come da statuto, essendo la prima riunione ufficiale del Frati Minori dell’Emilia-Romagna neo Consiglio si passa all’elezione del segretari o verbalista e del cassiere. Vengono eletti Fr. Renato Delbono come segretario e fra Antonio Cofano come cassiere. A quest’ultimo vengono fatte le consegne cioè il residuo cassa ammontante di £. 7.431.000 assommate alle quote della tassa dei singoli segretariati (alcuni di essi) per la somma di £. 3.200.000 per un totale di £. 10.631.000. * Il Segretario nazionale fra Alessio, dà relazione sul cammino di preparazione della missione nazionale che si terrà a Pozzuoli nel Novembre c.a. Si definisce nel dettaglio la metodologia da adottare nei 12 giorni di celebrazione della Missione. Si assegnano al Segretari provinciali le singole parrocchie di Pozzuoli, e si stabilisce il mese di settembre come tempo opportuno per l’annuncio della Missione. * Vengono visionati con cura i sussidi per le celebrazioni (già approvati nell’Assemblea nazionale di gennaio) che verranno messi a disposizione per la Missione di Novembre. Si danno alcuni suggerimenti sulla veste grafica: non si ritiene opportuno sprecare eccessive risorse economiche visto che sono materiale di supporto e aiuto, non testi ufficiali. Per quanto riguarda il libretto “Aprite le porte a Cristo” Fr. Alessio comunica che il Vescovo, responsabile della Missione di Pozzuoli, ha adottato lo schema che l’Assemblea aveva deciso di abbandonare. Per quanto riguarda il nuovo libretto “Aprite le porte a Cristo” (stampa di uno dei Vangeli Sinottici con l’aggiunta della Lettera di San Francesco a tutti i fedeli) Fr. Antonio viene incaricato per la revisione e la nuova veste grafica. * Fra Alessio illustra al Consiglio una richiesta di Missio- ne ai giovani per la Diocesi di Trani. Si richiederebbe la Missione per le 59 parrocchie. E’ stata chiesta la collaborazione dei Frati Minori Cappuccini e Minori Conventuali. Il Consiglio esprime le sue perplessità sull’entità della proposta (impossibile 59 parrocchie contemporaneamente). Si incarica fra Alessio e fra Antonio di prendere contatti con l’Arcivescovo di Trani Giambattista Pitierni per la risposta che in linea di massima è negativa. Viene presa in considerazione la richiesta che la GIFRA a livello Nazionale ha inoltrato al Consiglio di Presidenza, cioè quella di partecipare attivamente alla Missione Nazionale. Si accoglie con gioia la richiesta sottolineando l’importanza di stabilire una chiara linea di collaborazione. * Fra Alessio presenta il Convegno che si terrà in Assisi dal 18 al 22 giugno per l’Area del l’Evangelizzazione. Ne auspica la partecipazione essendo il primo convegno dell’Area che si tiene con queste modalità avendo come scopo il confronto con fratelli che a diverso titolo operano nel campo dell’evangelizzazione. La seduta del Consiglio si conclude alle ore 12.00 con le preghiere di rito. Il Segretario verbalista Fra Renato Delbono B. MISSIONE NAZIONALE A POZZUOLI (NA) 14 - 26 novembre 2001 Il Signore ci chiama ad annunziare “La Buona Notizia” nella città di Pozzuoli, terra benedetta per la presenza dell’apostolo Paolo e dal sangue del Vescovo martire San Gennaro. Evangelizzeremo le 10 parrocchie del centro storico di Pozzuoli per un totale di circa Notiziario - 11 70.000 abitanti, pertanto si richiede la presenza di 150 missionari (all. 1).Auspico la collaborazione di tutte le Province d’Italia. I Segretari Provinciali avranno cura di inviare non oltre il 30 agosto l’elenco dei Missionari e delle Missionarie che parteciperanno alla Missione. Si è deciso che i responsabili delle parrocchie nel mese di settembre concorderanno con i parroci il giorno per visitare le Comunità parrocchiali. Nella stesura dei programmi dovranno tener conto delle modifiche apportate in Assemblea allo schema della missione e delle iniziative a livello cittadino, utilizzando i nuovi sussidi per la celebrazione della parola di Dio (A11.2). Affidiamo a Maria Regina dell’Ordine dei Frati Minori il buon esito della Missione. Auguro a tutti serene vacanze. E’ convocato per il mese di settembre il XVII convegno formatori COMPI. Questo è il tema: la fraternità, i conflitti nelle relazioni fraterne, teoria e pratica. I relatori sono Fr. Giovanni Salonia , ofm cap e Nello Dall’Agli. Fra Alessio Falanga Segretario Nazionale per le Missioni al Popolo E’stato pubblicato il programma dell’aggiornamento teologico presbiteri (formazione permanente), a cura dello Studio Teologico Accademico Bolognese e patrocinato dalla Conferenza Episcopale della Regione. Per chi è interessato questo è il numero di telefono: 051 3392916. 12 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Congregazione per il Clero Proposta per la formazione permanente dei sacerdoti il Clero si pone al servizio dei vescovi e dei sacerdoti nell’opera di promozione della formazioquesto Dicastero ha prov- ne permanente, mediante corsi su veduto ad inviare a tutti i Vescovi tematiche inerenti alla vita e al italiani la lettera che qui si allega ministero dei sacerdoti, innanzi per opportuna conoscenza, al ri- alle molteplici sfide presenti nelguardo della formazione perma- le attuali circostanze e, quindi, al della nuova nente dei sacerdoti, ma l’iniziati- servizio va intende essere aperta a raggio evangelizzazione. L’Istituto inuniversale. Pertanto Le sarei pro- tende offrire una formazione spefondamente grato se volesse pren- cifica per i responsabili della fordere in considerazione l’iniziati- mazione permanente dei propri va illustrata nel pieghevole che confratelli, per sostenere ed incoqui si allega, nel caso La ritenes- raggiare ogni sacerdote a curare se utile per qualche sacerdote ap- la propria dimensione umana, spipartenente a codesto Istituto che, rituale, intellettuale e pastorale; conoscendo la lingua italiana pos- entro tali dimensioni si sviluppa, sa frequentare, con profitto per la infatti, la personalità del presbipropria Comunità e per se stesso, tero e si consolida il suo ministei corsi curati da questa Congre- ro pastorale. La grazia di questo gazione al fine di preparare quanti ministero, come l’Apostolo San potrebbero utilmente animare la Paolo esorta, va costantemente formazione permanente dei pro- ravvivata (2 Tim 1,6). pri confratelli. Nel salutarLa cor- Destinatari L’Istituto è aperto anzidialmente, La ringrazio fin da ora per quanto potrà fare per la tutto a quei sacerdoti i cui Ordisensibilizzazione a così nobile nari, in considerazione delle loro causa, e colgo l’occasione per doti e qualità, intendessero preaugurarLe ogni vero bene nel parare per, eventualmente, seguire la formazione permanente dei Signore! propri confratelli. L’Istituto è comunque aperto a tutti i sacerdoti che, interessati, siano muniti delFinalità L’Istituto “Sacrum Mini- la presentazione del proprio Orsterium” della Congregazione per dinario. Reverendissimo Padre Superiore, Frati Minori dell’Emilia-Romagna Calendario Il corso avrà la durata di tre settimane: dal 14 gennaio al 4 febbraio 2002 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13). La brevità della sessione è finalizzata ad agevolare la partecipazione dei sacerdoti anche molto impegnati e ad incoraggiare gli Ordinari a favorire l’iniziativa presso il proprio presbiterio. Il luogo e le modalità di iscrizione I corsi si svolgeranno nella Sede della Congregazione per il Clero in Vaticano e vengono offerti gratuitamente; il resto è a carico dei corsisti. Le iscrizioni sono aperte dall’8 settembre 2001 al 10 dicembre 2002. Poiché il numero è chiuso, la data di iscrizione costituirà il criterio di inclusione. Ogni sacerdote dovrà riempire un apposito modulo, da richiedere alla Segreteria dell’Istituto, corredato da una lettera di presentazione del proprio Ordinario diocesano o religioso. I dettagli del corso verranno forniti dalla Segreteria dell’Istituto. Il programma Il programma prevede sessioni di studio quotidiane, che spaziano nei seguenti ambiti: biblico, patristico, dogmatico, liturgico-sacramentale, spirituale, Notiziario - 13 pastorale, giuridico, psicologico, di attualità, ecc.. A queste tematiche si aggiungeranno specifici contributi incentrati sulle sfide attuali, come, ad esempio, globalizzazione, secolarizzazione, democraticismo, relativismo, funzionalismo, rapporto con i mezzi di comunicazione sociale... Giornata di riflessione e Seminario Verrà dedicata inoltre una giornata alla riflessione e alla preghiera, in un luogo adatto, e una giornata per un Seminario. Le tematiche affrontate Le tematiche della sessione, che verrà ripetuta annualmente, sono incentrate sulla persona e la vita del sacerdote, avendo come riferimento e guida “Il Direttorio per il ministero e la vita dei Presbiteri” emanato dalla Congregazione per il Clero nel 1994, in attuazione dell’Esortazione Apostolica “Pastores dabo vobis”. Non si tratta, infatti, di un corso di aggiornamento pastorale ma di uno spazio di totale attenzione alla persona del presbitero, avendo sempre sullo sfondo l’orizzonte della sua identità, affinché egli sia compreso in ogni situazione di vita e venga aiutato a rispondere fedelmente alle esigenze del sacramento dell’Ordine e, conseguentemente, ad avere un fruttuoso ministero pastorale. Le conferenze del corso si potranno consultare per intero e saranno a disposizione in formato elettronico, collegandosi con il Sito della Congregazione per il Clero: www.clerus.org L’identità del sacerdote L’identità sacerdotale, a partire dalla radice sacramentale, viene presentata nelle sue diverse dimensioni fondamentali. Inoltre verranno approfondite le varie caratteristiche, nonché la relazione del sacerdote con gli altri 14 - Notiziario confratelli, nella comunione sacerdotale. La spiritualità del sacerdote La spiritualità sacerdotale viene contestualizzata, per rispondere alle varie sfide della quotidianità. In particolare si sottolineano i seguenti aspetti: il primato della vita spirituale e della liturgia, lo spirito di orazione, la carità pastorale, l’ascolto e il servizio della Parola, il sacramento dell’Eucarestia “centro stesso del ministero sacerdotale”, il sacramento della Riconciliazione “strumento fondamentale della santificazione sacerdotale”, il servizio di guida della comunità, il significato profondo del celibato e dell’obbedienza, lo spirito di povertà, l’affidamento a Maria SS.ma, la fedeltà a Pietro, l’impulso missionario. La formazione permanente La formazione permanente è essenziale allo sviluppo integrale del cammino sacerdotale e quindi deve diventare sempre più: completa, unitaria, sistematica, personalizzata. Essa abbraccia le quattro dimensioni della vita del sacerdote: umana, spirituale, intellettuale, pastorale e deve quindi rispondere concretamente alle esigenze del proprio stato. Titolo rilasciato L’Istituto “Sacrum Ministerium” rilascia un attestato esclusivamente a coloro che avranno partecipato a tutte le attività previste per le tre settimane. Dalla “Pastores dabo vobis”: “Le diverse e complementari dimensioni della formazione permanente ci aiutano a coglierne il significato profondo: essa tende ad aiutare il prete ad essere e a fare il prete nello spirito e secondo lo stile di Gesù buon Pastore” (n. 73). “Entro la Chiesa “miste- ro” il sacerdote è chiamato, mediante la formazione permanente, a conservare e sviluppare nella fede la coscienza della verità intera e sorprendente del suo essere: egli è ministro di Cristo e amministratore dei misteri di Dio” (n. 73). “La formazione permanente tende a far sì che il prete sia un credente e lo diventi sempre più: che si veda sempre nella sua verità, con gli occhi di Cristo” (n. 73). Frati Minori dell’Emilia-Romagna OFS - Regionale I Consiglio Regionale Carissimi, il prossimo consiglio regionale si terrà presso il Centro Regionale OFS per l’Emilia Romagna, Via Laura Bassi Veratti, 24 40137 Bologna, domenica, 16 settembre dalle ore 15.30 alle ore 19.00 con il seguente ordine del giorno: l. Aggiornamento sul cammino dell’unità ofs 2. Indicazioni programmatiche della fraternità nazionale per 1’anno 2001-2002 3. Indicazioni per la contribuzione economica e sostegno Casa Frate Jacopa 4. Il calendario ofs regionale per 1’anno 2001-2002 5. Preparazione del capitolo regionale del nuovo anno 16 sett. 2001 6. Varie ed eventuali Vi saluto fraternamente. Pace e Bene. Nota: Non è stato possibile convocare il consiglio regionale durante le giornate di Montepaolo, 7-9 settembre 2001, come ipotizzato Frati Minori dell’Emilia-Romagna nel consiglio di giugno, per la convocazione dell’assemblea nazionale dei presidenti e degli assistenti regionali OFS a Roma. Silvio Imbriaco Ministro regionale 8 settembre 2001 Monastero Clarisse Fanano Professione Temporanea di Suor Karem II Capitolo Regionale Carissimi, il tema che ci propone la fraternità nazionale ofs, “Una fraternità che evangelizza”, è in piena sintonia con gli orientamenti pastorali del prossimo decennio della conferenza dell’episcopato italiano e concretizza l’invito che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto a tutti i fedeli nella sua lettera apostolica “Nuovo millennio ineunte”. La dimensione missionaria della nostra vocazione e l’impegno di evangelizzazione della Fraternità e di ogni singolo fratello o sorella nella condizione di vita quotidiana, che ciascuno di noi si è assunto, anche pubblicamente, deve andare avanti e segnare anche quest’anno e gli anni successivi il cammino iniziato. L’itinerario che ci proponiamo è quello di aiutare le Fraternità a diventare centri di irradiazione evangelica, nella semplicità, nell’accoglienza delle persone, nel far esperienza di vita cristiana, nel riscoprire la bellezza di sentirsi figli di Dio, di sentirsi amati da Dio, di appartenere ad un popolo Notiziario - 15 nuovo (la chiesa), di essere accolti in una famiglia. Capitolo Regionale di apertura anno 2001-2002 DOMENICA 23 SETT. 2001 • dalle 9,30 alle 17,00 Presso lo Studio Teologico Sant’Antonio - BOLOGNA via Guinizelli, 3 Tema dell’anno Una fraternità che evangelizza Il capitolo regionale di apertura del nuovo anno è rivolto soprattutto ai responsabili delle fraternità: padri assistenti, ministri, consiglieri e ... anche a terziari e novizi che desiderano assumere con nuovo slancio la missione evangelizzatrice, la missione di “comunicare il Vangelo” ai fratelli vivendo uno stile di vita coerente con le parole del Vangelo. Come negli anni precedenti l’apertura dell’anno, oltre ad essere un momento importantissimo di comunione, di formazione e di progettazione, rappresenta un’ottima occasione per avere informazioni su tutte le iniziative e la vita dell’Ordine, per prelevare i calendari e i testi dell’anno, per ritirare gli elenchi aggiornati delle fraternità, per chiarire le modalità di contribuzione per la diffusione dell’ideale francescano. Nell’affidare alla Vergine Santissima, “Stella della nuova evangelizzazione”, le nostre fraternità, auguro a tutti pace e bene. Note: • Preghiamo vivamente i ministri di far conoscere la presente a tutti i consiglieri della fraternità. • Il pranzo verrà consumato insieme nella Mensa dei poveri dell’Antoniano. Segnalare la partecipazione ai mae16 - Notiziario stri di formazione Alfredo e Rosita Atti (051/493701) o al ministro regionale (051/ 576369) Dalla stazione prendere l’autobus 33 (scendere a Porta Santo Stefano) per raggiungere l’Antoniano. Silvio Imbriaco Ministro regionale Le tradizionali giornate di spiritualità, di fraternità e di preghiera che si svolgono nei primi di settembre all’eremo di Montepaolo, organizzate dall’Ordine Francescano Secolare, sono rivolte a tutte le persone che desiderano conoscere, riscoprire e approfondire l’esperienza religiosa di San Francesco. Ci si può prenotare entro il 3 settembre tel. 0516238758 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Vita della Provincia Protocollo (vedi colonna a lato) con il quale il Vescovo di Modena accoglie l’iniziativa. Modena, 10 luglio 2001 Rev.mo Padre, con riferimento a Sua del 6 u.s., sono ad esprimere il con* Il Definitorio provincia- senso per la presenza di una picle riflette poi sulla situazione delle cola fraternità, con sede in una case di formazione: il Postulato casa colonica in territorio della ed il Post-Noviziato. Si avverte la parrocchia di Nonantola. Pren* Si iniziano i lavori il necessità di curare in modo partido atto delle caratteristiche, figiorno 22 alle ore 9.30 presso la colare queste fraternità data la nalità e conseguente modo di casa “Tabor” di Gaiato di Mode- delicatezza dell’impegno loro afessere da Lei delineati per quena. fidato. sto insediamento. Accompagno con la preghiera questa inizia* Dopo la preghiera si * Si passa a riflettere insie- tiva dalla quale auspichiamo passa alla correzione ed approva- me sulle singole situazioni di ogni tutti una concreta e feconda tezione dei verbali dell’incontro del nostra fraternità: si cerca di anastimonianza di vita evangelica 3 luglio scorso. lizzare ogni cosa con attenzione secondo lo spirito di San Franalle realtà. cesco. Le presento un fraterno * Si organizza insieme saluto nel Signore. l’orario della giornata per il tem* Si constata con soddisfa+ Benito Cocchi po che sosterremo presso questa zione come siano ultimati i lavoProtocollo numero 1568 casa. Gen 485 ri di ristrutturazione dell’inferme* Il Ministro provinciale informa il Definitorio circa la celebrazione eucaristica prevista per il giorno 24 in memoria di Fr. Venanzio Francia al suo paese natale e sulla situazione di salute di Fr. Gherardo Gubertini. * Al secondo punto dell’Ordine del giorno è prevista l’erezione e la costituzione della nuova fraternità sita in Nonantola nella provincia di Modena. Il Ministro provinciale dà lettura del Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 17 ria provinciale. Nei prossimi giorni si provvederà al trasferimento dei fratelli e si decide di fissare per il giorno 1 ottobre l’inaugurazione dei nuovi locali. * Il rappresentante legale ed economo provinciale aggiorna il Definitorio su alcune questioni legate alla Rappresentanza legale e riferisce riguardo l’esercizio finanziario dei primi 8 mesi dell’anno con particolare attenzione ai pagamenti dei grandi lavori che si sono fatti: casa “Cavestro-Padre Lino” ed Infermeria. * Viene decisa la ristrutturazione e ne viene approvato il progetto in linea di massima, del vecchio fienile vicino alla nostra casa di Pinié. Sarà riservato esclusivamente all’uso dei frati. * Vengono affrontate altre questioni che necessitano comunque di ulteriore approfondimento e che per questo verranno riprese nel prossimo incontro del Definitorio. * Fuori dall’orario di lavoro (9-12 e 15-19) il Ministro provinciale ed il Segretario raccontano del viaggio in Cina e di quanto hanno visto delle vecchie sedi missionarie di Yutze e Chyantan. Appena possibile verrà inviato a tutte le fraternità una copia del diario del viaggio. * Il prossimo incontro del Definitorio si terrà il giorno 2 ottobre presso la fraternità San Paolo apostolo in Nonantola. * Si terminano i lavori alle ore 16 del 24 agosto. 18 - Notiziario Decisioni del congresso annuale Fr. Andrea Nico Grossi: Bologna Sant’Antonio, Economo, Vicario Parrocchiale. Fr. Antonio Mocerino: Diac., Stud. al VI anno, a Montepaolo. Fr. Claudio Canevarolo: Stud. Licenza in Teologia, Maestro. Fr. Costantino Tamagnini: Nonantola San Paolo, Economo. Fr. Enrico Zini: Bologna Sant’Antonio, Responsabile Infermeria. Fr. Eugenio Teglia: Bologna Sant’Antonio. Fr. Giovanni Mascarucci: Nonantola San Paolo, Guardiano. Fr. Juri Leoni: a Baccanello, novizio. Fr. Luigi Dima: Bologna Sant’Antonio, Stud. al VI anno. Fr. Massimiliano Aquini: a Villa Verucchio. Fr. Maurizio Piazza: Nonantola San Paolo, Vicario. Fr. Nazzareno Burgazzi: pt., Reggio Emilia. Fr. Pier Celestino Mucciarini: a Reggio Emilia, Vicario parrocchiale. Fr. Raffaele Trotta: Stud. Licenza in Teologia, a Ravenna. Fr. Riccardo Ceriani: a Parma. Fr. Roberto Ranieri: a Baccanello, Novizio. Fr. Romano Volpari: Delegato Casa filiale Modena San Cataldo. * Il Definitorio ha deciso che la fraternità di San Cataldo sia Domus filiales e, unitamente alla fraternità della Verucchia, è legata alla Guardiania di San Nicolò di Carpi. Frati Minori dell’Emilia-Romagna All’inizio del mese di agosto è giunta in Segreteria una lettera elettronica dagli Stati Uniti, era l’archivista della Provincia ofm di Cincinnati Ohio, il quale chiedeva se eravamo interessati ad un piccolo manoscritto che aveva trovato nell’archivio. Il documento è una “partecipazione ad Euganio Lambertini dal Padre Generale dell’Ordine de’ Minori, 15 luglio 1344”. Ora il documento si trova presso il nostro archivio provinciale e ci auguriamo che possa essere oggetto di studio. Un grazie dovereso al nostro confratello Dan Rewers, ofm. Convento S. Paolo apostolo Fraternità dei Frati Minori Via Provinciale Est, 40 41015 NONANTOLA (MO) Tel. 328 6861863 L’Editrice EMI ha pubblicato la storia dei ventisei protomartiri del Giappone. Il testo è di Irene Iarocci, studiosa di letteratura giapponese e collaboratrice dell’Osservatore Romano. (pp. 206, Lire 20.000) Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 19 Note di Cronaca cuore al pensiero che abbiamo perduto alcuni validi Missionari e che alcuni sono perseguitati da situazioni sanitarie di preoccupazione continuando, nonostante tutto, a donare se stessi per la GloCarissimi confratelli, ria di Dio. Bologna - Convento S. consorelle e benefattori, come tutti gli anni, anche Antonio (Parrocchia) £.4.636.se con un non voluto ritardo, pub- 000; Convento SS. Annunziata blico le offerte che mi sono state (Parrocchia) £.3.4.971.000; Coninviate per la Giornata Mondiale vento Osservanza £.3.201.000; dei Malati di lebbra o anche, per Opera padre Marella £.300.000; noi, Giornata Missionaria Fran- Carpi - Convento S. Nicolò (Parcescana. Come potete vedere, tutti rocchia) £.3.850.000; Cesena i Religiosi e i legati alle nostre Convento Osservanza (Parrocattività missionarie hanno corri- chia) £.3.900.000; Cotignola sposto anche quest’anno in ma- Convento S. Francesco £.1.000.niera del tutto eccezionale e, ge- 000; Oasi Perfetta Letizia £.160.nerosa. A volte non è sempre 000; Ferrara - Convento Santo ben individuabile la destinazione Spirito (Parrocchia) £.3.500.000; “per la giornata Missionaria Mon- Fiorenzuola - Convento S. Frandiale dei lebbrosi”, anche per il cesco £.1.598.000; Forlì - Confatto che molte Fraternità invia- vento S. Francesco £.2.800.000; no la loro offerta spesso a distan- Imola - Convento Osservanza za di tempo o viene recapitata nei £.800.000; Parma - Convento SS. momenti più vari ed impensati. E’ Annunziata (Parrocchia) £.2.100. poi sempre da considerarsi a par- 000; Fraternità OFS £.3.800. te l’impegno missionario straor- 000; Reggio Emilia - Convento S. (Parrocchia) dinario di Milano Marittima con Antonio £.1.500.000; Rimini - Convento S. le ormai tradizionali e feconde Maria delle Grazie £.1.500.000; Giornate Missionarie estive. Nel complesso. comun- Fr. Mar-cello Ruosi £.1.620.000; que, le cose vanno benone e pos- S. Piero in Bagno - Convento S. siamo dire che i nostri Religiosi Francesco £.1.600.- 000; Villa e benefattori sono sensibilissimi Verucchio - Convento Santa Croal tema missionario. Ci piange il ce £.1.200. 000. 20 - Notiziario Totale £.42.026.000 Che il Signore benedica le nostre intenzioni e le nostre fatiche, finalizzate sempre alla estensione del regno di Dio nel mondo! Fr. Salvatore Benassi 28 agosto 2001 Monastero Clarisse Fanano Professione Temporanea di Suor Annalisa Frati Minori dell’Emilia-Romagna Il nome di Canindé non suona familiare all’orecchio ed a fatica è individuabile nelle nostre carte geografiche, eppure è stato scelto per il Capitolo delle Stuoie dei giovani frati di tutto il mondo, al quale fr. Claudio Canevarolo e io, rappresentavamo la Provincia. Questa cittadina situata nel Cearà, nel Nord-Est del Brasile, custodisce il cuore della pietà francescana di quest’immenso paese: una basilica dedicata a S. Francesco stimmatizzato, abbastanza modesta nell’aspetto eppure meta di tantissimi pellegrini, soprattutto poveri, che vedono nel Serafico Padre il loro patrono ed amico. L’accoglienza popolare è stata straordinaria: già 5 km prima dell’arrivo c’erano capannelli di persone in attesa, ma la folla vera e propria era nella piazza del santuario; ci hanno accolti con il canto e il calore tipico dei latinoamericani. Canindè però non è stato solo “folklore”, bensì una splendida esperienza di fraternità, nella quale le barriere linguistiche e culturali sono state ben presto abbattute, grazie anche alla preziosa presenza di f. Giacomo, Ministro Generale, e del suo definitorio. Essi si sono fatti nostri compagni di viaggio prima ancora che guide; anzi possiamo fare nostre le parole di Paolo VI: ”Si seguono più volentieri i testimoni che i maestri e, quando si seguono i maestri, è perché sono testimoni”. Abbiamo respirato l’aria dell’universalità dell’Ordine, che va ben oltre i confini, a volte angusti, delle nostre Province: l’Ordine è vivo e ha voglia di vivere. Il governo generale, pur Frati Minori dell’Emilia-Romagna essendo conscio dei limiti, a volte profondi, della nostra generazione, guarda a noi con speranza e ci chiede di essere radicali nella vita fraterna e di fede e di essere così promotori di una nuova vita; solo così la straordinaria esperienza francescana potrà continuare a produrre frutti di rinnovamento evangelico, attraverso “l’esplosione di piccole fraternità capaci di entrare in dialogo con il mondo attuale, di offrire uno stile alternativo di vita”. C’è veramente bisogno di queste fraternità? Il ministro generale, e noi con lui, riteniamo di sì, perché seppure è vero che non mancano segni di vita nell’Ordine, è anche vero che sono presenti problemi che rendono il francescanesimo contemporaneo incapace di esprimere tutto il suo potenziale profetico. Il Vicario generale, Fr. Stefano, ha descritto la nostra realtà con una storiella: “Un gatto perduto trovò accoglienza tra i monaci di un monastero. Ogni sera, quando i monaci si radunavano per la meditazione e preghiera, il gatto andava da uno all’altro, distraendo quelli che stavano lì per pregare. Perciò, un giorno, il maestro del monastero lo fece legare durante le funzioni religiose per non disturbare più nessuno. Ancora molto tempo dopo la morte del maestro si usava legare il gatto durante l’ora della preghiera. E quando il gatto morì, i monaci cercarono subito un altro gatto, perché erano abituati a pregare alla presenza di un gatto legato. Molto più tardi capitò persino che alcuni discepoli scrivessero e difendessero tesi erudite sull’importanza della presenza di un gatto durante la funzione religiosa”. Fra Stefano conclude dicendo: ”Occorre liberare il gatto” e noi diciamo: ”Occorre liberarci del gatto”. Il fatto che il Capitolo abbia coinvolto solo noi giovani non significa che i fratelli più anziani siano solo passato obsoleto; Fr. Giacomo non crede nel miracolo di fraternità formate esclusivamente da giovani, egli ritiene che la profezia debba passare attraverso fraternità eterogenee per età e cultura; ciò che conta infatti non è l’età anagrafica, ma la voglia e la volontà di rinnovarsi continuamente, di essere “profeti” fino all’ultimo giorno di vita. Un primo grande risultato di questa esperienza è il cammino che noi, giovani frati della Compi, intendiamo percorrere insieme; noi rappresentanti italiani c’incontreremo in ottobre e intendiamo organizzare per il 2002 un Capitolo delle Stuoie che coinvolga tutti i giovani frati italiani. Cosa significa tutto questo: voglia di stare insieme e fare festa? Certo, ma non solo; desideriamo cominciare a lavorare insieme in vista di un futuro che, facilmente vedrà il superamento della struttura provinciale attuale. Fr. Giacomo ha fatto di una frase di Dom Helder Camara il filo conduttore del nostro incontro e noi vogliamo farla nostra: “Se una persona sola sogna non è altro che un sogno, ma se sono molti a sognare insieme, allora stiamo vivendo l’inizio di una nuova realtà”. Da parte di Fr. Claudio e mia, ringrazio il Ministro Provinciale e il suo Definitorio, per il privilegio che ci hanno concesso mandandoci come rappresentanti al Capitolo. Speriamo di essere fedeli al mandato di Canindè, sia nel trasmettere ai fratelli della provincia i valori che sono emersi, sia nel viverli in prima persona F. Andrea Nico Grossi Notiziario - 21 E’ stato ultimato il lavoro di riordino del locale che, presso il convento di Santa Maria delle Grazie in Rimini, custodirà le “reliquie” dei Martiri del 1900 in Cina. Il lavoro (vedi foto a lato) è stato progettato dall’Arch. Guido Palomba ed eseguito dal falegname Giuseppe Cozzini. Nei primi giorni di settembre nelle apposite bacheche verrano sistemati gli oggetti appartenuti ai Martiri Gregorio Grassi, Francesco Fogolla ed Elia Facchini. 1 ottobre 2001 Le Grazie - Rimini Inaugurazione nuova sistemazione delle reliquie dei nostri Martiri ore 11 - S. Messa ore 12 - Presen. del lavoro ore 13 - Pranzo Notificare la propria partecipazione al Guardiano della fraternità locale 22 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna aiutato un nutrito gruppo di adolescenti, io e Fabrizio abbiamo deciso di organizzare anche per loro un momento di condivisione sugli aspetti più fondamentali della nostra fede. La cosa che mi ha colpito di più di questa esperienza è stata il ritrovarmi in un paese povero senza strade asfaltate, ma nel quale nonostante tutto sta entrando anche la modernità: i cellulari, i pub e la musica da discoteca. Poi l’affettuosità e la generosità dei ragazzi, la loro preparazione culturale e la capacità di parlare almeno tre lingue nella più estrema semplicità. Così da quando sono tornato prego sempre per questi giovani, che nel futuro meritano un lavoro nel quale applicare le loro conoscenze e la loro energia. Per me e Fabrizio loro e l’esperienza che abbiamo vissuto sono stati sicuramente un dono che ci ha arricchito e senza dubbio difficile da dimenticare. Anche quest’anno è stata data la possibilità ai professi temporanei di fare un’esperienza missionaria in Albania della durata di una ventina di giorni. Vi hanno partecipato Fr. Fabrizio Verucchi e Fr. Giuseppe Russo. Per tutto Fr. Giuseppe Russo ciò io e Fabrizio dobbiamo prima di tutto ringraziare il Signore e in secondo luogo i formatori e Fr. Flavio Medaglia che per la seconda volta ci ha invitato nella sua parrocchia a Tirana. Così il primo luglio è arrivato il giorno della partenza; muniti di macchina siamo giunti fino a Bari e li ci siamo imbarcati. All’arrivo a Durazzo un gruppetto di giovani ci stava già aspettando da alcune ore, contenti di rivedere i frati con i quali si erano trovati così bene l’anno prima. Arrivati a Tirana, nel pomeriggio, Fr. Flavio ci ha portato subito dalle suore di madre Teresa con le quali avremmo condiviso questa esperienza e lì abbiamo abbozzato il programma. Per due Momento di festa a Tirana presso il nostro convento di Sant’Antonio dove settimane due di queste suore, risiede Fr. Flavio Medaglia. ogni giorno andavano a prendere dalle loro case i bambini con cui abbiamo fatto il campo e questo ha consentito una costante partecipazione. In tutto erano una sessantina di ragazzini e con loro tutte le mattine abbiamo svolto un momento di preghiera iniziale, poi i giochi, la merenda e infine la divisione in gruppi per poter ascoltare anche loro. Abbiamo fatto anche due gite una sul monte antistante Tirana e una al castello di Cruja. L’ultima settimana, visto che durante il campo ci aveva Domenica 16 settembre 2001, alle ore 11 presso il Santuario della B. V. Della Porta in Guastalla Fr. Flavio Medaglia celebrerà il XXV di sacerdozio. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 23 Abbiamo Vissuto * Sabato 14 luglio a Fonni in Sardegna Ordinazione Diaconale di Fr. Giuseppe Carta, ospite presso il Convento Sant’Antonio per lo studio della Teologia. * Martedì 17 giunge in Infermeria il nuovo mobilio. * Domenica 29 a Milano Marittima festa della Madonna del Mare. sidente della Fondazione “Bianchi Porro”. * Mercoledì 22 incontro * Mercoledì 1 agosto pres- del Definitorio provinciale a so tutte le nostre Chiese rito di Gaiato di Modena, terminerà il apertura del “Perdono di Assisi”. giorno 24. * Il 24 sera è stata celebrata una S. Messa in ricordo di Fr. * Martedì 20 inizia a Venanzio Francia presso il suo Canindé in Brasile l’incontro dei paese natale, San Benedetto del giovani professi solenni dell’Or* Lunedì 6 Fr. Giambattista Querceto (BO); erano presenti Fr. dine. Montorsi esce dall’Ospedale di Giuseppe, Fr. Bonifacio e Fr. Rimini dopo alcuni giorni di ac- Marco * Il giorno 20 viene inol- certamenti. trata la richiesta di sanatoria ri* Sabato 25 il Ministro proguardante il complesso di Via * Martedì 7 sosta a San- vinciale fa visita a Fr. Gherardo a D’Azeglio, 84-92. t’Antonio di Bologna Mons. Piacenza in gravi condizioni di Austin Crapp vescovo di Aitape salute. * Venerdì 20 luglio Fr. Giorgio Colombini esce dal* Il giorno 8 agosto viene * Domenica 26 alle ore 14 l’Ospedale a Gerusalemme. approvata dalla Prefettura di Bo- muore a Piacenza Fr. Gherardo logna la nuova riformulazione Gubertini. * Mercoledì 25 luglio ini- dello Statuto dell’Ente Provincia. zia da Villa Verucchio la Marcia * Lunedì 27 Fr. Tarcisio a piedi verso Assisi. * Il giorno 16 agosto alle Canducci è in Italia per accertaore 22.30 presso la sede del No- menti medici. * Venerdì 27 alle ore 20.30 viziato OFM di Port Moresby in muore a Buenos Aires Fr. Venan- PNG viene ucciso nel suo letto Fr. * Il 27 Fr. Candido Roncazio Francia. Fabian Thorn, maestro dei novi- rrà è ricoverato in ospedale. zi. Un gruppo di ladri si è intro* Sabato 28 presso la Chie- dotto nel convento armati di fu* Martedì 28 a Piacenza sa di Santa Teresita nella Parroc- cili. funerali di Fr. Gherardo. chia di Monte Calvario a Buenos Aries funerale di Fr. Venanzio * Venerdì 17 a Montepaolo * Il 28 a Fanano professioFrancia. incontro con Mons. Zarri e la Pre- ne temporanea di Suor Anna Lisa. 24 - Notiziario * Domenica 5 agostoFr. Giuseppe e Fr. Marco rientrano dalla Cina. Frati Minori dell’Emilia-Romagna I Nostri Fratelli Defunti sta serenità aveva affrontato le sue lotte, come quando fu cappellano militare in Albania e poi prigioniero di guerra in Germania e infine l’ultima malattia. P. Venanzio ha passato quasi tutta la sua vita nella Parrocchia del Monte Calvario di Caseros, nella periferia di Buenos Aires. La Parrocchia del Monte Calvario, costituita nel 1958, nella località di “Caseros”, municipio dipendente dalla Provincia di Buenos Aires, raggruppa varie comunità e rioni, in buona parte emigranti, italiani e spagnoli. Il P. Venanzio fu il primo A tutti i fratelli e le sorelle Parroco e, passo dopo passo, codella Provincia struì diverse Chiese con altrettante opere parrocchiali. Ha costruiRev.do P. Superiore, to anche una colonia marina, sulil giorno 27 luglio 2001, la costa atlantica (San Clemente nella tarda serata, ha terminato il del Tuyu) che ospita turni di 60 cammino terreno, per far ritorno bambini. Sempre preoccupato di al Padre, il confratello P. VE- servire il popolo che il Signore gli NANZIO (Ettore) FRANCIA. aveva affidato, lo guidò per il Era nato a S. Benedetto cammino della verità e del bene, del Querceto-Monterenzio (BO) organizzando e promuovendo il 22 novembre 1915. Vestì l’abi- numerose opere a beneficio della to di S. Fancesco il 14 dicembre maggior parte della popolazione. 1930, fu ordinato Sacerdote il 30 La sua intensa opera missionaria, novembre 1938. Inviato all’isti- apostolica e sociale, fu possibile tuto Superiore di Scienze e Let- grazie alla collaborazione di tantere ‘S. Chiara’ di Napoli, si lau- ti parrocchiani, delle Suore del reò con centodieci e lode. Porta- “Collegio Grossi” della Congreva nel cuore la luminosità della gazione dell’Oratorio di Lodi e montagna ove era nato e in que- dal sostegno economico della Fr. Venanzio Francia Frati Minori dell’Emilia-Romagna Provincia attraverso la Pia Opera Fratini e Missioni, arrivando in breve tempo ad una straordinaria popolarità. Per tutti era il “Padre Francia”. Il Signore gli ha aperto le porte del cielo e il Serafico Padre ha gioito presentandolo al trono di Grazia, perché negli ultimi anni della sua vita non ha disdegnato di portare la Croce di Cristo, con rassegnazione e serenità. La visione della Gerusalemme celeste, ora, gli è donata da Dio per la fede nutrita in Lui, per la speranza con cui ha atteso la sua “ora”, per la carità vissuta nei confronti di chi gli ha chiesto un aiuto o un consiglio. Il Signore continui a donarci ‘Fratelli del quotidiano’, che come Francesco, ci aiutino a fare esperienza dell’umiltà che hanno avuto, ad osservare la povertà che hanno seguito, a meritare quella carità con cui hanno amato Cristo Crocifisso. I funerali si sono svolti oggi 28 luglio 2001 alle ore 11 nella chiesa di S. Teresita: la più grande della sua parrocchia. Il Vicario della diocesi di S. Martin, suburbanea di Buenos Aires, ha presieduto la S. Messa, concelebrata da 20 sacerdoti: un miracolo, dicono le suore, avere trovato tanti sacerdoti. Una folla immensa, nonostante il poco tempo a diNotiziario - 25 sposizione per annunciarne la morte, gremiva la chiesa e tutte le strade adiacenti: uno spontaneo e fragoroso applauso ha accolto la salma appena fuori della chiesa per salutare il loro P. Francia’. Ricordo i suffragi prescritti. P. Bonifacio Manduchi Vicario prov.le RICORDANDO ... Buenos Aires 15 agosto 1999 domenica E’ una giornata limpida, senza nuvole, dedicata interamente a P. Venanzio Francia. Ramiro ci accompagna a S. Teresa, dove troviamo P. Venanzio che confessa. Concelebriamo, dopo essere riusciti a fargli capire che era bene presiedesse lui e non il P. Provinciale, per via della lingua e per riguardo ai fedeli, alcuni dei quali sì capiscono l’italiano, ma non tutti. Dopo la Messa, ci spostiamo al Monte Calvario, residenza di P. Venanzio, a 15 quadri, cioè 1,5 km, per il pranzo chiamato “asado”, in altre parole: carne alla brace, molto popolare in Argentina. Alcune tavole preparate in un immenso e gelido capannone con a fianco l’eroico e leggendario pulman di P. Francia, un Mercedes di altri tempi ed impensabile vederlo circolare sulle nostre strade. E’ il mezzo di trasporto collettivo, soprattutto per la casa al mare: avrebbe la capienza di 35 persone, ma fa servizio per 70. E’ la libertà che c’è in questo paese, risponde P. Venanzio alla nostra obiezione che non è possibile una cosa del genere.Poi, visto che P. Venanzio vive in una zona alquanto singolare, dove uno sport diffuso è quello di rompere i vetri della Missione con lancio di 26 - Notiziario sassi, bot tiglie qualche sparo, il suddetto pulman è rinforzato: ha una sola portiera d’ingresso senza maniglia, ma con una chiave robusta; ha però, un’uscita di sicurezza nascosta, rassicura P. Venanzio. Veramente è scioccante vedere dove P. Venanzio trascorre la sua vita: un miscuglio fra cantiere, officina, ripostiglio, in una povertà ed essenzialità significative ed emblematiche, dove la cucina e soggiorno insieme è riscaldata da una stufa a legna, brevetto P. Francia (altro che sicurezza e qualità ISO 2000!), dove l’unica camera per gli ospiti ha un vetro bucato da un proiettile con corrispondente segno della pallottola stampata sul muro a 15 cm dal cuscino del letto.P. Venanzio è felice per la nostra presenza, contentissimo, fino alla commozione della presenza del Provinciale, suo superiore, che lo venera con lo sguardo ed il sorriso e lo dimostra apertamente agli invitati alla mensa fraterna nel capannone. Qualcuno ci dice che l’attesa del nostro arrivo è stata trepidante: il giorno dell’arrivo P. Venanzio è andato due volte all’aeroporto: dall’emozione ha sbagliato orario. Fa veramente tenerezza P. Venanzio. Fr. Bruno Bartolini Tratto da “Il Giro del mondo in 35 giorni” Reverendo Padre Provinciale, come abbiamo promesso inviamo alcune foto che abbiamo potuto avere dal carissimo Padre Francia. Era così distaccato da non possedere niente che si potesse mandare per suo ricordo. Le ho fatte spedire da due sacerdoti che viaggiano per tornare in Italia. Il Padre Francia è stato cremato come era suo desiderio e il Vescovo di San Martin custodisce le ceneri in vescovado mentre fa le pratiche per metterle nella cappella di San Clemente. Padre Venanzio è morto come un santo, non un lamento, lucido fino all’ultimo momento.Non può immaginare la gioia di Padre Venanzio quando ha ricevuto la sua lettera e specialmente per la benedizione di San Francesco. Voleva dettarmi la risposta perché gliela inviassi, ma ha incominciato a peggiorare e non è stato possibile.Il suo funerale è stato un trionfo, è stato un cordoglio generale, tutti gli volevano bene e rimarrà di lui un ricordo che difficilmente si spegnerà. Invio devoti saluti. Suor Giuseppina Gnocchi, FdO. P.S. Porgo a lei e confratelli le più sentite condoglianze da estendere al fratello e familiari del caro padre Venanzio. Padre Venanzio Francia fotografato nella sua casa a Buenos Aries nell’agosto del 1999 in occasione della visita del Ministro provinciale, del Segretario (vedi foto) e di Fr. Bruno Bartolini. Nella foto l’immancabile bicicletta con la quale Padre Venanzio girava per la sua enorme parrocchia. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fr. Gherardo Gubertini cimitero cittadino. A tutti raccomando la preghiera di suffragio come prescrivono gli Statuti Provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Curia provinciale: 27 agosto 2001 OMELIA DEL VESCOVO Cosi a 88 anni, dopo una lunga vita di servizio, il Signore rata nel 1942, sulla cui tragica ha richiamato a sé Padre GherarA tutti i fratelli e le sorelle spedizione Padre Gherardo ha do. Mancherà a molti. Mancherà della Provincia pubblicato un Diario; “Un saio anzitutto ai bambini della Casa Domenica, 26 agosto, nella steppa”. Nel 1948 Padre del Fanciullo per i quali era papà alle ore 13.50, presso la casa di Gherardo viene trasferito a e nonno, maestro e amico e procura “Piacenza” a Piacenza, è Piacenza e lì, si prende cura di tettore, Ma ne sentiranno la manmorto Padre Gherardo Gubertini tanti piccoli “sciuscià” piacentini. canza anche molti adulti, i tanti Sulle rovine della guerra erige la volontari della Casa del Fanciulall’età di 88 anni. Padre Gherardo era par- Casa del Fanciullo per offrire, lo che in lui riscoprivano faciltito all’età di 11 anni da soprattutto nel dopoguera e negli mente i motivi del loro servizio e Monfestino in provincia di Mo- anni cinquanta, istruzione e for- da lui ricevevano serenità e fidudena, dove era nato il 12 marzo mazione a tanti giovani bisogno- cia. Ne sentirà la mancanza - cre1913, per i collegi serafici del- si appartenenti alle famiglie più do - anche la città di Piacenza, l’Osservanza di Bologna e di San disagiate. Padre Gherardo ha tutti noi perché padre Gherardo, Cataldo di Modena. Vive il suo messo la propria esistenza nelle con la sua presenza, ci rendeva anno di Noviziato presso il Con- mani del prossimo e, grazie alla più buoni. Bastava guardarlo e vento di Villa Verucchio, ed emet- sua intraprendenza, l’istituzione ascoltarlo perché ci sentissimo te la prima Professione religiosa “La Casa del Fanciullo” è diven- coinvolti in un’atmosfera di semil 25 luglio 1929. A Piacenza fre- tata un importante punto di rife- plicità e di purezza che ci faceva quenta il liceo e la Teologia. rimento per la città di Piacenza, bene allo spirito: la sua perdita ci Emette la Professione solenne il tanto da contare tre sedi, una tra addolora perché perdiamo una 7 ottobre 1934 e il 13 marzo 1937, via Campagna e barriera Torino, fonte di ricchezza spirituale. E per l’imposizione delle mani di una seconda a Ivaccari e una re- tuttavia, credo, non riusciamo a Mons. Menzani, è consacrato sa- sidenza estiva a Carenno, sulle essere troppo avviliti: una morte Alpi bergamasche. Gli ultimi anni come quella di padre Gherardo cerdote. Sacerdote novello, svol- della sua vita, colpito duramente non è un trauma, ma un passagge il suo ministero come cappel- dalla malattia, li trascorre accan- gio sereno. La Bibbia narra dei lano presso la nostra parrocchia to ai suoi piccoli amici con l’af- vecchio patriarca Giacobbe che, di Predappio. Nel 1939, per due fetto e la dedizione che lo hanno giunto al compimento della sua anni, si dedica alla formazione dei sempre contraddistinto. vita (aveva 147 anni) chiamò ì I funerali si svolgeranno suoi figli, diede loro le ultime novizi a Villa Verucchio come Vice Maestro. Nel 1941, nomina- martedì 28 agosto 2001, presso la istruzioni, poi “ritrasse i suoi piedi to cappellano militare, è inviato Cattedrale di Piacenza alle ore 17, sul letto e spirò e fu riunito ai suoi in Russia, reduce durante la riti- la salma sarà tumulata presso il antenati”. Padre Gherardo era Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 27 così, come un patriarca, ricco di figli e di futuro, che ha svolto fino in fondo un compito e ora lo trasmette ai suoi discendenti perché lo continuino. Siamo tristi per noi, per quello che abbiamo perso, ma siamo sereni per lui, per il compimento della sua vita. Se la qualità della morte dipende dalla qualità della vita che essa sigilla dobbiamo dire che la vita di padre Gherardo è stata bella e che la sua morte è ricchissima di speranza. Il Signore deve avere sorriso nell’accoglierlo e deve avergli ripetuto le parole del vangelo: “Vieni servo buono e fedele; sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto. Entra nella gioia del tuo Signore”. Per tanti anni padre Gherardo ha servito i figli di Dio; adesso Dio stesso accoglie lui come un figlio. Questo va bene per lui. E per noi? Che cosa ci dice questa morte? Quale insegnamento ci lascia? Mi sembra che il nucleo essenziale dell’esperienza di padre Gherardo sia quello che abbiamo ascoltato nel vangelo. Viene spontaneo a noi discutere e ragionare su precedenze, onori, primati; ci rispecchiamo facilmente nell’atteggiamento dei discepoli che chiedono a Gesù: “Chi dunque è il più grande nel regno dei Cieli”? La domanda verrebbe spontanea, ma è sbagliata; nasce da una concezione errata della vita intesa come carriera, ricerca dei posti più importanti. Gesù cerca di farlo capire ai suoi discepoli anzitutto con un gesto mettendo in mezzo un bambino poi con una spiegazione: “Se non vi convertirete (cioè se non cambierete mentalità) e non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei Cieli”. Cioè: non potrete sperare nella comunione con Dio. Fa impressione il gesto di Gesù: mettere in mezzo unbambino. Pensate alla Chiesa: 28 - Notiziario una grande istituzione religiosa che dura da due millenni e che ha conosciuto lotte e glorie; che possiede una ricchezza impressionante di tradizione, di esperienza. Ebbene: al centro un bambino! Capite? Non il vescovo o i cardinali, un bambino! O pensate al consiglio comunale dove si riuniscono e decidono persone competenti, designate dal suffragio della gente; e mettete in mezzo un bambino - non il sindaco o un assessore - un bambino! E’ uno scherzo? No. E’ un’affermazione serissima e motivata. E’ una contestazione dell’autorità? Per niente. E’ piuttosto la rivelazione del senso vero dell’autorità. Vuol dire che il vescovo, il sindaco, le autorità - chiunque esse siano ci sono per i bambini, per i piccoli, i deboli, gli indifesi - perché possano anch’essi respirare e non avere troppa paura del mondo, dei forti. Questo è il vangelo e padre Gherardo l’ha capito, istintivamente. Quando alla fine dell’ultima guerra mondiale ha visto ragazzi senza famiglia, sbandati, tentati di diventare violenti, ha capito che lui c’era per loro; al centro loro e lui al loro servizio. S’era fatto frate per Cristo, no? E allora doveva pure dare retta a Cristo: “Quello che avete fatto al più piccolo di questi miei fratelli l’avete fatto a me”. Il ragionamento fila liscio, è semplice; ma non sfugge a nessuno, credo, la difficoltà immane che sta dentro a una realizzazione come la Casa del Fanciullo. Ci vuole una fede immensa, una fede che sappia guardare intensamente Gesù Cristo, che sappia guardare con gli occhi di Cristo i bambini e che sappia dimenticare un poco se stessa, che non si preoccupi troppo del proprio benessere, del successo, del riconoscimento; che sappia andare avanti anche in mezzo alle tribolazioni convinto che le opere di Dio sono ardue e che la tribolazione è una via necessaria e preziosa di purificazione. Padre Gherardo ha avuto questa fede e il Signore ha compiuto attraverso dì lui cose grandi. Bisogna aggiungere che egli era minore francescano, animato perciò dallo spirito di San Francesco. Il mio professore di storia amava ripetere che San Francesco è uno di quei santi (non sono tantissimi) ai quali nessuno vuole male; si presenta così inerme e indifeso, così radioso di benevolenza che spunta ogni volontà aggressiva e mette anche l’avversario in un contesto di pace. lo ho sentito padre Gherardo cosi e amo ricordarlo cosi. E mi piacerebbe che qualcosa del suo spirito passasse a noi; che riuscissimo a mettere tutti a proprio agio, che nessuno si sentisse da noi minacciato o disprezzato. Ma per questo ci vuole uno spirito di mitezza che è dono del Signore e che è un distintivo dei servi del Signore. Ora si apre il problema della successione, problema non facile che aveva preoccupato non poco padre Gherardo negli ultimi mesi. Non facile perché si tratta di passare - come s’usa, dire - dal carisma all’istituzione. In padre Gherardo la casa del Fanciullo era un’istituzione cresciuta dìritta dal cuore e quindi chiarissima, solidissima. A lui bastava lasciarsi guidare dall’istinto per individuare gli obiettivi giusti, per aprire strade anche nuove, per suscitare energìe generose. Chi verrà dopo avrà un compito difficile: custodire lo spirito di Padre Gherardo (spirito del Vangelo) e inventare una traduzione istituzionale di questo spirito, che dia alla Casa del Fanciullo la solidità necessaria per durare negli anni. Ci vorràmolto spirito, molta testa e Frati Minori dell’Emilia-Romagna molta forza. Ci vorrà il concorso di tutti, di tutta Piacenza, come amava ricordare padre Gherardo, che pensava alla Casa del Fanciullo come un’opera che apparteneva a Piacenza, ai piacentini. Ma se vogliamo accogliere l’eredità di Padre Gherardo dobbiamo soprattutto custodire in noi il suo spirito. E il suo spirito è quello della carità. Padre Gherardo ci ha lasciato un esempio di come l’amore possa fare meraviglie; con umiltà vogliamo imparare da lui. In questo modo padre Gherardo continuerà a produrre frutti di bene anche attraverso di noi. Me lo auguro e ve lo auguro con tutto il cuore. + Luciano Monari vescovo di Piacenza e della Provincia dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna, Padre Gherardo ha iniziato nell’immediato dopoguerra la sua grande “Dobbiamo sempre rin- opera: La Casa del Fanciullo che graziare Dio per tutti voi, fratelli, poi la città di Piacenza ha fatto ricordandovi nelle nostre preghie- sua e ha sostenuto con illimitata re.” E’ il motivo conduttore che prodigalità e generosità. sentimao nella liturgia in questi Un grazie a tutti voi che giorni nei quali leggiamo la pri- partecipate a questo cristiano sama lettera di San Paolo ai Tessalo- luto, a sua Eccellenza Mons. Lunicesi. ciano Monari, ai numerosi sacerQuesta sera, noi Frati Mi- doti concelebranti, alle autorità e nori dell’Emilia-Romagna, rin- a tutti i piacentini qui presenti. graziamo Dio perché ci ha dona- Preghiamo per lui con animo rito questo fratello: Padre Ghe- conoscente, nella sicura speranrardo Gubertini, che ha realizza- za di avere in cielo un’amico in to, insieme alla sua vocazione più che ci accompagna in questo francescna, l’esortazione di Gesù: breve cammino fino all’incontro “lasciate che i fanciulli vengano con il Signore Risorto. a me”! Con l’aiuto della ComuFr. Bonifacio Manduchi nità di Santa Maria di Campagna Vicario provinciale SALUTO DEL VICARIO PROVINCIALE Saluto all’inizio della celabrazioen eucaristica Piacenza, Chiesa cattedrale, un momento dei funerali di Fr. Gherardo Gubertini. Il Vescovo Mons. Monari tiene l’Omelia, al suo fianco il Vicario della diocesi e il Vicario provinciale Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 29 Una nuova fraternità Pecorile (SV) Una piccola fraternità, ispirata all’accoglienza, all’ascolto e alla condivisione Savona. L’inaugurazione ufficiale, alla presenza del vescovo Dante Lanfranconi è avvenuta venerdì 8 giugno, alle ore 17,30, con la Messa. Ma la fraternità francescana di Pecorile, sulle alture di Celle, ha già almeno due mesi di vita. Da quando, cioè, i frati minori Luca Pozzi, di Genova, Antonio Savone, di Potenza, e Fernando Baulies, argentino, hanno iniziato ad abitare in un’antica casa colonica di proprietà dell’asilo “Aicardi” di Celle, trasformandola in un luogo di preghiera, lavoro e accoglienza. Un segnale in controtendenza rispetto al trend che vede non poche case religiose chiudere i battenti per carenza di vocazioni. “L’invito ad aprire la fraternità di Pecorile - spiega Fr. Antonio - è partito dal Ministro Generale dei frati francescani minori, Giacomo Bini, il quale, alla luce anche della sua lunga esperienza in Africa, ha chiesto all’intera congregazione di trovare nuove forme, più significative per l’uomo d’oggi, di proporre il francescanesimo. Una di queste forme consiste nel ritorno alla “radicalità” del Poverello di Assisi, abbandonando le strutture grandi e ormai difficili da gestire e scegliendo forme di vita, 30 - Notiziario di lavoro e di preghiera più essenziali ed evangeliche”. Nel novembre scorso questo orientamento si è tradotto in un mandato esplicito a Fr. Luca, Fr. Antonio e Fr. Fernando (i primi due anche sacerdoti, il terzo laico) di iniziare una nuova esperienza religiosa ristrutturan- do una vecchia casa contadina a Pecorile e creando così le condizioni per una presenza senza precedenti storici dei francescani minori nella diocesi di SavonaNoli. Dopo mesi di lavoro, con l’aiuto di vari amici e di benefattori, la casa ha cambiato volto e apre ora le porte, con una splendida e silenziosa cornice di verde, ai visitatori. “La nostra - prosegue Fr. Antonio - è una piccola fraternità, ispirata all’accoglienza, all’ascolto e alla condivisione della vita della gente. Una condivisione che non è solo a parole, ma si traduce per noi in scelte precise, nello stile di san Francesco: lavoriamo per autofinanziarci, non viviamo in una struttura di nostra proprietà e condividiamo la mensa con i nostri ospiti”. Il tutto scandito da precisi ritmi quotidiani di preghiera. Essenziale e accogliente la cappella, inaugurata il Giovedì santo, arredata in legno e ferro battuto. Non poche persone si sono già accorte dell’esistenza della piccola fraternità di Pecorile, “Che è anche a servizio della Chiesa locale”, precisa Fr. Antonio. Chiunque desidera vivere alcuni giorni di ritiro e di preghiera può contattare la fraternità (tel. 019 990428): i posti letto sono sette. Tratto da “La Squilla dei Francescani di Recco”; n.4 - 2001 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Riscaldamento globale Il futuro della Terra dipende da noi! L Fin dagli anni sessanta, si è parlato e scritto molto sull’Ecologia. Oggi è diventata in pratica una questione di sopravvivenza. La conoscenza che le forme di vita sono interdipendenti genera interesse e preoccupazione, e ci pone domande etiche sugli effetti dell’attività umana nella sopravvivenza degli essere umani, come pure di tutte le forme di vita organica. Finora, in nome dello sviluppo e del progresso, il nostro pianeta è stato molto danneggiato. le società umane stanno modificando la composizione chimica dell’atmosfera per l’uso eccessivo di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas) per produrre energia per l’elettricità, l’industria ed il trasporto. Il riscaldamento globale è uno dei problemi più critici del nostro tempo. I fatti e le cifre esposti in continuazione ci danno un’idea della realtà attuale. I gas responsabili dell’effetto serra ed il riscaldamento globale: § I gas di “effetto” (biossido di carbonio, cloruro di carbonio, metano, ozono, ossido di carbonio) sono gas contaminanti che si stanno accumulando nell’atmosfera ed aumentano il calore del sole, il che fa accelerare il riscaldamento globale. Tra i vari gas effetto Frati Minori dell’Emilia-Romagna serra, il biossido di carbonio ed il cloruro di carbonio sono quelli che producono l’impatto più serio. § Un rapporto recente pubblicato da oltre 700 scienziati indica che la situazione è molto più grave di quanto annunciato: nel prossimo secolo, la temperatura globale potrebbe raggiungere i 5.8 gradi centigradi (10.4 gradi Fahrenheit). Lo strato di ghiaccio dell’Artico è diminuito del 42%. § Fin dalla metà del XIX secolo, il biossido di carbonio è aumentato nell’atmosfera di un 30% e le previsioni indicano che nell’anno 2040 sarà aumentato fino al 60% se non si osservano gli accordi internazionali. § Il disboscamento, che sprigiona il carbonio dagli alberi, causa il 20% delle emissioni di biossido di carbonio provocate dall’essere umano che stimolano il cambiamento del clima. § Dalla Seconda Guerra Mondiale, il numero di veicoli a motore nel mondo è passato da 40 milioni a 680 milioni; i veicoli a motore contribuiscono all’emissione di biossido di carbonio nell’atmosfera. § Negli ultimi cinquant’anni, abbiamo consumato oltre il 50% dell’acqua e dell’energia elettri ca del mondo, ed abbiamo distrutto oltre il 50% dei boschi. Conseguenze: § Disastri naturali più gravi e più frequenti: terremoti, tifoni, uragani, diluvi... § Nel secolo scorso, il livello del mare è aumentato di 10-25 cm, dovuto all’espansione termica degli oceani, e gli scienziati avvertono che se si continua la tendenza attuale, potrebbe aumentare di una media di 5 cm ogni decennio nei prossimi 100 anni. Alcune previsioni suggeriscono che il livello del mare potrebbe raggiungere un metro nell’anno 2100. I livelli crescenti del mare avranno un impatto devastatore sulle persone, e quelle particolarmente vulnerabili sono coloro che vivono in Stati di isole di basso livello e sui delta dei fiumi, come pure i poveri dei paesi colpiti da siccità e diluvi devastanti. Si calcola che per l’anno 2020, tre quarti della popolazione mondiale potrebbe correre il rischio di siccità o diluvi. I paesi impoveriti soffriranno orribilmente i cambiamenti climatici, in parte dovuti alla loro geografia ed in parte perché mancano loro le risorse necessarie per poter adattarsi ai cambiamenti. I rifugiati per fattori ambientali sono nel mondo 25 milioni. § Gli esseri umani e gli altri memNotiziario - 31 bri della comunità umana stanno soffrendo già i cambiamenti climatici. Le previsioni scientifiche indicano un aumento nell’ampiezza e severità di tali sofferenze: lo stress dovuto al calore, l’incremento delle malattie tropicali contagiate dagli insetti, l’insicurezza alimentare, etc. § Le spese annuali degli effetti del riscaldamento del Globo potrebbero raggiungere i 300$ da qui a cinquant’anni, se non vengono prese misure per limitare le emissione dei gas effetto serra. Se i nostri governanti politici e costruttori di politica non agiscono immediatamente, i disastri naturali costeranno al mondo 608 mila milioni di dollari. Le condizioni incerte che attualmente il pianeta deve affrontare sono dovute soprattutto al super-consumismo, non da parte dell’80% della popolazione localizzata nei due terzi della terra bensì dal 20% più ricco, che consuma l’86% delle risorse del mondo. Negoziati inter-governativi sul cambiamento climatico Nel 1990, i governi iniziarono a discutere sull’urgenza di affrontare questo problema per rispondere al maggiore numero di scienziati che sostennero la gravità del problema e la necessità di agire. Nel Summit della Terra svoltosi a Rio nel 1992, venne adottata dall’ONU la Convenzione Strutturale del Cambiamento del Clima (UNFCCC), che venne poi ratificata da vari paesi per renderla obbligatoria. Il Protocollo di Kyoto (1997) ha chiesto dalla maggioranza dei paesi più ricchi del Nord di ridurre le loro emissioni di gas effetto serra, per una quantità approssimativa del 5%, e questo venne considerato solamente il primo passo. La nostra risposta § L’impegno per l’Integrità della Creazione per frenare il riscaldamento globale significa convertirci radicalmente rispetto all’ecologia che incide nel nostro modo A dieci anni dall’innaugurazione della grande casa per anziani di Takada in Giappone, Fr. Mario Canducci ha provveduto alla pubblicazione di un fascicolo commemorativo. Ne riproduciamo la copertina. 32 - Notiziario di pensare e di agire. Suppone cambiamenti di atteggiamenti, di rapporti e di strutture. Discernere ciò che è importante per la qualità della vita può condurre le persone a riorientare la propria vita e renderla più moderata e semplice, concetti e pratiche che hanno una lunga storia in molti tradizioni di fede. § Pensare ed agire localmente e globalmente. (Stiamo vedendo già semi di speranza grazie a coloro che stanno facendo tutto ciò che possono per salvare il nostro pianeta) § Scrivere adesso al Presidente degli Stati Uniti Bush (che ha negato la ratifica del protocollo di Kyoto) ed al suo governo (se siete cittadini americani, scrivete anche al vostro Senatore locale) § Considerare questo problema a livello locale, in collaborazione con le Organizzazioni non Governative sia locali che internazionali) § Distribuire ampiamente questa informazione. Fare in modo che questo tema venga incluso nei Capitoli provinciali, regionali e generali; nel programma di studi dei seminari, nei programmi parrocchiali, nella formazione permanente § Rivedere il proprio stile di vita e le risorse che usiamo: l’uso di energia non rinnovabile, i mezzi di trasporto, ecc. § Sottoscrivere la Carta della Terra: www.earthcharter.org. In questa Carta della Terra viene detto che i problemi ambientali, economici, sociali, culturali ed etici e spirituali dell’umanità, come pure le aspirazioni sono legati. Riguardano la libertà, la giustizia, la partecipazione e la pace; riguardano la protezione dell’ambiente ed il benessere economico. La giustizia ecologica Frati Minori dell’Emilia-Romagna ovvero il rapporto corretto con l’ambiente - non è possibile in un mondo socialmente ingiusto. Uno sforzo serio e concertato diretto a proteggere l’ambiente ed a promuovere lo sviluppo non sarà possibile senza contemplare direttamente le forme strutturali di povertà che esistono nel mondo. Giornate Internazionali per pregare ed agire: 22 marzo - Giornata Mondiale dell’Acqua 22 aprile - Giornata della Terra 5 giugno - Giornata Mondiale dell’Ambiente Alcune pagine Web, che possono essere utili: www.grid.unep.ch www.envirolink.org www.religionsandconservation.org www.climatevoice.org Per ulteriori informazioni, dirigersi a Padre Francesco O’Conaire, OFM [email protected] Sabato 15 settembre 2001 Cattedrale di Bologna Ordinazione sacerdotale di Fr. Andrea Nico Riproduciamo una veduta aerea del complesso dei francescani a Takada in Giappone: la Chiesa e gli ambienti per la catechesi, il convento dei frati, la casa per le ragazze madri, la casa di riposo per anziani e le due scuole materne. Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 30 agosto 2001 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 33