Ricette del bosco Questa pubblicazione è stata edita da Trentino S.p.A. nel mese di dicembre 2007 PROGETTO: Consorzi Pro Loco e Trentino S.p.A. COORDINAMENTO EDITORIALE: Trentino S.p.A. FOTO: Archivio Trentino S.p.A., Consorzi Pro Loco RICETTE: Michele Vavuso TESTI: tratti dal volume “Piante e Erbe del Trentino” - ed. Artimedia IMPAGINAZIONE: Artimedia STAMPA: Litografica Editrice Saturnia LE RICETTE DEL BOSCO “Le storie del bosco” sono nate su iniziativa dei Consorzi Pro Loco e di Trentino S.p.A. con l’intento di promuovere gli “Angoli Nascosti del Trentino”, territori dall’alto valore ambientale e culturale, e di ampliare l’offerta turistica, ideando delle proposte che si collochino nei periodi primaverili ed autunnali. Si sono svolte, a turno, nella Valle di Ledro, nella Valle del Chiese, nelle Valli Giudicarie, sull’Altopiano della Vigolana e nella Valle dei Mocheni. Durante le settimane, dedicate alle erbe ed ai funghi, sono state proposte numerose attività fra cui dei corsi di cucina alla presenza di un vero e proprio chef. L’iniziativa ha riscosso un tale successo da spingerci a raccogliere le ricette in questo libretto. LE ERBE Ortica (Hurtica Dioica) È una pianta che cresce spontanea nei luoghi incolti ed è ricoperta da una peluria pungente. Per questo è meglio munirsi di guanti e di forbici per la raccolta. La pianta può arrivare ad un’altezza massima di un metro. I fiori sono a spiga e sono dioici, ovvero ci sono piante con fiori maschili ed altre con fiori femminili. Con i decotti si preparano dei gargarismi per infiammazioni alla gola e alla bocca. Con il succo si aumenta l’emoglobina nei globuli rossi del sangue. Lo shampoo all’ortica viene comunemente commercializzato poiché rinforza i capelli. In primavera si utilizza in cucina in insalata ovvero, previa cottura, in minestre o per confezionare gnocchi di pane o di formaggio o come degni sostituti degli spinaci. Buon Enrico (Chenopodium Bonus Henricus L.) Pianta erbacea perenne, alta dai 20 ai 60 cm, con un fusto eretto, verde e scanalato di colore rossastro. Le foglie, grandi e carnose, con la pagina inferiore biancastra, hanno la forma di freccia. I fiori, piccoli e verdastri, sono riuniti a grappoli e sono inodori. La si trova soprattutto negli alpeggi lungo i muri delle malghe da maggio ad agosto. Le foglie tenere primaverili si possono consumare crude, condite con olio d’oliva, sale, pepe e limone. Le foglie estive lessate si usano come gli spinaci, particolarmente pregiati per ripieni, oppure misti ad altre insalate. Mirtillo nero (Vaccinium Myrtillus) È un piccolo arbusto spontaneo che non supera i 40 cm. di altezza. Le foglie sono caduche, ovali, con bordo seghettato; produce bacche nero-viola con diametro di 6-10 mm. Cresce nel sottobosco di boschi radi dai 1000 ai 2500 metri di quota. Può essere utilizzato come infuso per combattere i dolori di stomaco, vomito e cistiti oppure come decotto per pulire le vie digestive e urinarie. Il suo utilizzo in cucina è vario. I frutti possono essere consumati freschi, con aggiunta di zucchero e limone, o trasformati in marmellata, gelatina o succo. Tarassaco (Taraxacum Officinalsficinalis) In primavera riempie i prati con i suoi fiori di colore giallo. Il Tarassaco o Dente di Leone. Raggiunge fino a 25 cm al massimo di altezza. La radice è grossa ed emette un lattice bianco. Le foglie tutte in rosetta con nervature reticolate, generalmente e grossolanamente dentate o lobate, con picciolo sempre evidente, talora largamente alato; verdi più o meno scure. I fiori sono di colore giallo dorato, fioriscono da febbraio all’autunno. Il nome Taraxacum deriva dal greco taraxis e significa “guarisco” con allusione alle proprietà medicinali della pianta alle quali fa riferimento anche il nome specifico. In cucina le sue foglie, accompagnate da uova sode, sono una gradita pietanza oppure, cotte in acqua e passate al burro, un ottimo contorno. La radice, tostata, può servire come surrogato del caffè. Borragine (Borago Officinalis) È una pianta dalle foglie molto grandi, pelose e di colore verde chiaro. I fiori sono blu con l’aspetto di una stella un po’ pendula e fioriscono fra maggio e settembre. Può raggiungere massimo di 40 cm. La si trova solitamente nei campi fino a 1800 m. Il suo utilizzo in cucina è vario, da giovane e fresca per insalate, cotta per ripieni e minestre. Le foglie impanate sono un’originale alternativa ai fiori di zucca. Può essere utilizzato come infuso per sedare la tosse nei casi di bronchite oppure come diuretico e depurativo. Porcino (Boletus Edulis) Noto anche come brisa, bastardo, fungo di macchia, moccicone, settembrino, predilige i boschi di querce, di castagni, di faggi e di conifere, e cresce durante i mesi caldi dell’estate fino all’autunno inoltrato. Il cappello è di circa 10-20 fino a 30 cm di diametro, emisferico ed irregolare prima poi piano piano convesso e regolare. Il colore è variabile dal giallo-marrone chiaro all’ocraceo o castano bianco o bianco-gallinaccio, che volge al giallo verdiccio o verdastro a maturità. Il gambo è robusto, da gibboso a cilindrico, più attenuato all’apice, compatto, di colore biancastro o nocciola chiaro. In cucina si presta a varie preparazioni culinarie. Giovane può essere gustato crudo (al carpaccio tagliato sottile con grana e rucola). Altrimenti alla griglia, con pasta e risotto, nonché fritto (impanato). Ottimo anche quando viene essiccato. Finferlo (Cantharellus Cibarius) Noto anche come gallinaccio, galletto o garritola, predilige i boschi di abeti, dove cresce a gruppi tra il muschio, nel periodo compreso tra la primavera e l’autunno. Ha la forma di un imbuto pieno di colore giallo oro, largo dai 4 ai 9 cm e alto dai 4 agli 8 cm; la parte superiore, vellutata e liscia, ha l’orlo ondulato e arricciato, soprattutto negli esemplari più vecchi; la parte inferiore è percorsa da lamelle ben visibili, che si prolungano fino al tratto superiore del gambo. Le spore sono bianche o giallognole. La polpa del finferlo è di consistenza dura e fibrosa ma di sapore molto gradevole, con un leggero aroma di noce. Le ricette Gnocchi di pane e Ortica al burro fuso e Trentingrana 8 Tagliatelle al Buon Enrico con crema di Casolèt della Val di Sole e noci del Bleggio 9 Orzotto mantecato ai Mirtilli con lucanica arrostita e cialdina di Trentingrana 10 Zuppetta di patate e Borragine con filetto di salmerino alpino 11 Tortino di polenta con Tarassaco scottato e lardo di Caderzone all’aceto di mele 12 Crema di Porcini emulsionata all’Olio Extra Vergine di Oliva del Garda trentino con julienne di lonzino arrostito 13 Zuppetta di Porcini e patate con crespelline agli aromi 14 Strudel di funghi Porcini e Puzzone di Moena su vellutata leggera al Trentingrana 15 Canederlotti ai Finferli su verza Grestana stufata, speck croccante e scaglie di Vezzena 16 Tagliatelle aromatiche ai Finferli freschi e crema di Casolèt della Val di Sole 17 Flan di Finferli con soute’ di broccoletti e gamberi di fiume 18 Petto di faraona ripieno con Finferli e pinoli 19 Gnocchi di pane e Ortica al burro fuso e Trentingrana Ingredienti per gli gnocchi: 1 kg. Ortiche 500 gr. pane raffermo 100 gr. farina 2 uova 1 bicchiere di latte Ingredienti per il burro fuso e Trentingrana: 80 gr. burro 100 gr. Trentingrana Preparazione: Tagliare il pane a pezzetti e metterlo in una ciotola, coprirlo con il latte e lasciare che se ne impregni bene. Nel frattempo lessare le ortiche per qualche minuto. Strizzarle ed aggiungerle al pane intriso di latte. Aggiungere le uova e la farina necessaria per dare consistenza al composto. Amalgamare bene gli ingredienti. Ricavare degli gnocchi con il cucchiaio e cuocerli in abbondante acqua salata. Scolarli e condirli con burro spumeggiante e scaglie di Trentigrana. Tagliatelle al Buon Enrico con crema di Casolèt della Val di Sole e noci del Bleggio Ingredienti per la pasta al Buon Enrico: 200 gr. Buon Enrico 300 gr. farina di semolino 500 gr. farina “00” 8 uova 1 pizzico di sale Ingredienti per la crema di Casolèt della Val di Sole: 500 gr. panna 300 gr. Casolèt della Val di Sole Preparazione: Lessare le foglie Buon Enrico, in acqua salata, per almeno 3 minuti. Scolare e lasciare asciugare su uno straccio. Tritare le foglie ed aggiungerle alle due farine, preventivamente setacciate, un pizzico di sale e una ad una le uova. Impastare bene e lasciare riposare per 15 minuti. Tirare la pasta a sfoglie fine e tagliarla, a forma di tagliatella. In una casseruola preparare la crema facendo sciogliere a bagnomaria il Casolèt con la panna. Cuocere la pasta in acqua salata, scolare e condire con la crema di Casolèt, guarnire con gherigli di noci del Bleggio. Orzotto mantecato ai Mirtilli con lucanica arrostita e cialdina di Trentingrana Ingredienti: 200 gr. Mirtillo nero 350 gr. orzo perlato 2 lucaniche fresche 150 gr. Trentingrana 50 gr. cipolla tritata 150 gr. burro 1 bicchiere di vino bianco 1,5 l. brodo vegetale 1 pizzico di sale Preparazione: Rosolare la cipolla in un po’ di burro, unire la lucanica sbriciolata e l’orzo. Tostare e sfumare con il vino bianco. Lasciare evaporare e portare a cottura con il brodo vegetale. Qualche minuto prima di spegnere aggiungere i mirtilli. Togliere dal fuoco e mantecare con il burro, il Trentingrana e aggiustare il sapore con sale e pepe. Per la cialdina di Trentingrana far fondere il formaggio in una padella antiaderente e poi raffreddarlo dandogli la forma desiderata. Guarnire il piatto con 2 fettine di lucanica arrostita e una cialdina di Trentingrana. 10 Zuppetta di patate e Borragine con filetto di salmerino alpino Ingredienti: 500 gr. Borragine fresca lavata e tagliata 1kg. patate tagliate a cubetti 500 gr. filetto di salmerino 50 gr porro 50 gr. scalogno tagliato fine 50 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda Trentino 1 l. brodo vegetale 1 pizzico di sale Preparazione: Tagliare finemente il porro e farlo rosolare con un po’ d’olio. Unire le patate, precedentemente tagliate a cubetti, ed il brodo vegetale. Cuocere per 25 minuti. Tagliare le foglie di borragine a strisce e successivamente unirle alle zuppa cocendo per altri 5 minuti. Nel frattempo, dopo aver eliminato la pelle, tagliare il salmerino a cubetti. Rosolare lo scalogno con un po’ d’olio. Aggiungere il pesce e portare a cottura. Servire la zuppetta calda con i bocconcini di salmerino nel mezzo. 11 Tortino di polenta con Tarassaco scottato e lardo di Caderzone all’aceto di mele Ingredienti per il tortino di polenta: 500 gr. Polenta di Storo precedentemente preparata 25 gr. maizena 25 gr. Trentingrana 40 gr. ricotta 15 gr. mascarpone 2 uova 1 pizzico di sale e pepe Ingredienti per il tarassaco scottato e lardo di Caderzone all’aceto di mele: 250 gr. Tarassaco 100 gr. di lardo di Caderzone tagliato a dadini 2 cucchiai di Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 2 cucchiaio di aceto di mele 1 spicchio di aglio tritato 1 pizzico di sale e pepe 12 Preparazione: Tritare e impastare molto velocemente gli ingredienti del tortino (polenta, maizena, Trentingrana, ricotta, mascarpone, uova, sale e pepe). Per questo può essere utilizzato il cutter. Versare l’impasto così ottenuto negli stampini precedentemente imburrati e cuocere a bagnomaria a 170° per 20 minuti. Nel frattempo mondare le foglie di Tarassaco e scottarle per pochi minuti in acqua e sale. Rosolare il Tarassaco,. Disporre i tortini nel piatto e contornare con il Tarassaco preventivamente rosolato, in un po’ d’olio, con l’aglio ed il lardo bagnarlo e bagnato con qualche goccia di aceto di mele. Crema di Porcini emulsionata all’Olio Extra Vergine di Oliva del Garda trentino con julienne di lonzino arrostito Ingredienti per la zuppa: 1 kg. Porcini trifolati e tagliati a cubetti 500 gr. patate tagliate a cubetti 500 gr porro 400 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 2 l. brodo vegetale 1 pizzico di sale Ingredienti per i porcini trifolati: 1 kg. Porcini trifolati e tagliati a cubetti 100 gr. scalogno 150 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 1 pizzico di sale e di pepe Ingredienti per la guarnizione: 600 gr. lonzino affumicato 50 gr. burro Preparazione porcini trifolati: Soffriggere in padella lo scalogno tritato con un po’ d’olio, unire i porcini e farli rosolare a fuoco vivace per dieci minuti; salare e pepare in proporzione. Mettere da parte. Preparazione della crema: Tagliare finemente il porro unire le patate e far rosolare con un po’ d’olio salando a piacere. Aggiungere il brodo vegetale e cuocere per circa 15/20 minuti. Frullare il tutto e cuocere ancora per 5 minuti. Infine emulsionare con l’Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino. Servire la crema con, nel mezzo, il lonzino tagliato a striscioline e arrostito con il burro in padella molto calda. 13 Zuppetta di Porcini e patate con crespelline agli aromi Ingredienti per la zuppa: 300 gr. Porcini mondati e tagliati a cubetti 200 gr. patate tagliate a cubetti 30 gr porro 30 gr. scalogno tagliato fine 50 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 1 l. brodo di carne 1 pizzico di sale Ingredienti per le crespelline: 500 gr. latte 200 gr. di farina 4 uova aromi (timo, rosmarino, salvia) tritati finemente Preparazione delle crespelline: Unire tra loro la farina, le uova, il latte e gli aromi fino ad ottenere un impasto piuttosto denso. Versare a filo nella padella antiaderente ben calda, formando la crespella che dovrà risultare piuttosto sottile. Cuocere da entrambe le parti e poi lasciar raffreddare. Tagliare a strisce ottenendo tante piccole tagliatelle che accompagneranno la zuppetta. Preparazione della zuppa: Soffriggere in padella lo scalogno tritato con un po’ d’olio, unire i porcini e farli rosolare a fuoco vivace; salare in proporzione. Mettere da parte. Tagliare finemente il porro e farlo rosolare con un po’ d’olio. Unire le patate e far rosolare salando a piacere. Aggiungere il brodo di carne e cuocere per circa 25 minuti. Pochi minuti prima di spegnere, unire i porcini ed aggiustare di sapore. Servire la zuppetta calda con le tagliatelle nel mezzo. 14 Strudel di funghi Porcini e Puzzone di Moena su vellutata leggera al Trentingrana Ingredienti per lo strudel: 400 gr. Porcini a cubetti 200 gr. pasta philo 200 gr. patate sbollentate tagliate a cubetti 100 gr. Puzzone di Moena 20 gr. scalogno tagliato fine 30 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 1 uovo 1 rametto di timo Sale e pepe Ingredienti per la vellutata: 500 gr. latte 500 gr. panna 50 gr. burro 50 gr. di farina 150 gr. Trentingrana Sale e pepe Preparazione: Soffriggere in padella lo scalogno tritato con un po’ d’olio, unire i porcini e farli rosolare a fuoco vivace per 10 minuti; salare in proporzione. Aggiungere le patate ed il timo. In una casseruola sciogliere il burro, unire la farina e formare un roux. Bollire la panna con il latte ed aggiungere il roux mescolando con una frusta. Cuocere pochi minuti, spegnere e finire con il Trentingrana grattugiato. Salare in proporzione. Stendere la pasta in rettangolo. Rivestire con il Puzzone. Farcire con il ripieno e arrotolare. Lucidare con l’uovo e cuocere in forno a 180° per 20/25 minuti. 15 Canederlotti ai Finferli su verza Grestana stufata, speck croccante e scaglie di Vezzena Ingredienti per il flan: 600 gr. Finferli trifolati 600 gr. pane tagliato a dadini 500 gr. latte 40 gr. farina 8 uova prezzemolo tritato Preparazione finferli trifolati: Ingredienti per i finferli: 600 gr. Finferli 2 spicchi d’aglio 50 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 1 pizzico di sale e di pepe Ingredienti per la guarnizione: 100 gr. Vezzena a scaglie 130 gr. verza della Valle di Gresta 150 gr. scalogno 100 gr. burro 60 gr. speck 5 cl. vino bianco 1 pizzico di sale e di pepe burro Soffriggere in padella l’aglio con un po’ d’olio, unire i finferli e farli rosolare a fuoco vivace per 15/20 minuti; a fuoco dolce aggiungere del brodo se opportuno; salare e pepare in proporzione. Mettere da parte. Preparazione dei canederlotti: Mettere i dadini di pane raffermo in una bacinella e versare sopra il latte caldo. Lasciare riposare per qualche minuto così che il pane assorba il latte. Incorporare nella massa di pane i funghi, le uova , la farina bianca, il prezzemolo tritato e aggiustare di sale e pepe. Lavorare l’impasto finché risulti morbido ed omogeneo. Formare delle piccole palline e cuocere in acqua bollente e salata per circa 15 min. Per la guarnizione: Tagliare la verza e lo speck a julienne e spadellare il tutto in un tegame caldo con il burro e lo scalogno facendo appassire la verza e rendendo lo speck croccante. Bagnare con il vino bianco e insaporire con sale e pepe in proporzione. Assemblaggio del piatto: Porre la guarnizione calda sul fondo di un piatto, adagiarvi i canederlotti cotti in precedenza e conditi con del burro fuso. Terminare il piatto con le scaglie di Vezzena. 16 Tagliatelle aromatiche ai Finferli freschi e crema di Casolèt della Val di Sole Ingredienti per le tagliatelle: 500 gr. farina “00” 300 gr. farina di semolino 8 uova 1 pizzico di sale aromi (timo, rosmarino, salvia) tritati finemente Ingredienti per la crema di Casolèt della Val di Sole: 500 gr. panna 300 gr. Casolèt della Val di Sole Ingredienti per i funghi trifolati: 300 gr. Finferli 30 gr. patate 30 gr. scalogno 50 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 1 mazzetto di prezzemolo 1 pizzico di sale e di pepe brodo se serve Preparazione: Unire tra loro le due farine, preventivamente setacciate, gli aromi (timo, rosmarino, salvia) tritati finemente, un pizzico di sale ed una ad una le uova. Impastare bene e lasciare riposare per 15 minuti. Tirare la pasta a sfoglie sottili e tagliarle a forma di tagliatella. In una casseruola, preparare la crema facendo sciogliere a bagnomaria il Casolèt con la panna. Mettere un po’ d’olio in una padella e soffriggere lo scalogno tritato, successivamente unire i finferli e le patate tagliate a dadini e trifolare con il prezzemolo tritato a fine cottura. Aggiungere del brodo se necessario. La cottura sarà ultimata ed i finferli saranno pronti quando le patate risulteranno disfatte. Salare e pepare a piacere. Cuocere la pasta in acqua salata, scolare e condire con la crema di Casolèt ed i finferli trifolati. 17 Flan di Finferli con soute’ di broccoletti e gamberi di fiume Ingredienti per il flan: 1 kg. Finferli trifolati 500 gr. panna 500 gr. latte 50 gr. farina 50 gr. Trentingrana 8 uova 1 pizzico di sale Ingredienti per i finferli: 1 kg. Finferli 100 gr. scalogno 150 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 1 pizzico di sale e di pepe Ingredienti per la guarnizione: 1 kg. broccoletti scottati al vapore o sbollentati 100 gr. scalogno 50 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino 1 kg di gamberi di fiume 1 pizzico di sale e di pepe 18 Preparazione finferli trifolati: Soffriggere in padella lo scalogno tritato con un po’ d’olio, unire i finferli e farli rosolare a fuoco vivace per 15/20 minuti; salare e pepare in proporzione. Mettere da parte. Preparazione del flan: Frullare tutti gli ingredienti. Versare negli stampi precedentemente imburrati e cuocere in forno a bagno maria a 160° per 30 minuti. Soffriggere in padella lo scalogno tritato con un po’ d’olio. Unire i broccoletti con i gamberi lasciare insaporire pochi minuti. Salare e pepare in proporzione. Petto di faraona ripieno con Finferli e pinoli Ingredienti per il petto di faraona : 500 gr. petto di faraona 50 gr. retina di maiale Ingredienti per la farcia: 300 gr. Finferli trifolati 50 gr. ritagli di petto di faraona 20 gr. pane bianco 50 gr. pinoli 20 gr. panna 1 albume Sale e pepe Ingredienti per le patate saltate: 350 gr. patate sbollentate tagliate a cubetti 50 gr. scalogno tagliato fine 30 gr. Olio Extravergine di Oliva del Garda trentino Preparazione: Soffriggere in padella lo scalogno tritato con un po’ d’olio, unire i finferli tagliati a dadoni e farli rosolare a fuoco vivace; salare in proporzione. Frullare i ritagli di petto di faraona, il pane bianco, la panna, l’albume, aggiungere sale e pepe, fino a formare una massa omogenea. Unire 2/3 dei finferli precedentemente trifolati. Tagliare i petti formando una sacca. Riempire con la farcia, chiudere e avvolgere con la retina di maiale. Cuocere i petti in padella con un filo d’olio. In una casseruola soffriggere lo scalogno tritato con un po’ d’olio, unire le patate ed i restanti finferli e far rosolare a fuoco vivace. Tagliare a fette il petto di faraona e servire con le patate saltate ed i finferli. 19 Valle di Ledro Altopiano della Vigolana Valle dei Mòcheni Giudicarie Centrali Valle del Chiese Montagne • • • • Zuclo Preore Tione Breguzzo • Bolbeno • • • Bondo • Lardaro Praso • di • • Pieve Bono Castel Condino Prezzo • Concei • Cimego • Brione • Bezzecca • • Tiarno Condino • Roncone Daone • di sotto • Storo Lodrone Lago d’Idro • • Tiarno di sopra • Bondone Lago di Garda 20 • Pieve di Ledro • Molina di Ledro • Sant’Orsola • Palù del Fersina • Fierozzo •Frassilongo Bosentino • • • Centa S. Nicolò • Vigolo Vattaro Vattaro Come raggiungere il Trentino > In Trentino si arriva comodamente da nord e da sud con la ferrovia Verona-Brennero-Monaco e l’autostrada A22 del Brennero. > Gli aeroporti più vicini sono il Dolomiti San Giacomo di Bolzano a 57 km, il Valerio Catullo di Verona a 90 km, il Sant’Angelo di Treviso a 133 km, il Gabriele d’Annunzio di Brescia a 135 km, il Marco Polo di Venezia a 163 km quello di Bergamo Orio al Serio a 180 km. > Per gli spostamenti interni, effettuabili in treno o autobus i riferimenti sono: www.ttspa.it – www.trenitalia.com 21 CONSORZIO PRO LOCO VALLE DI LEDRO Via Nuova, 9 – 38060 Pieve di Ledro (TN) Tel. 0464 591222 – Fax 0464 591577 www.vallediledro.com – [email protected] CONSORZIO TURISTICO VALLE DEL CHIESE Sede di Lodrone Via XXIV Maggio, 115 – 38089 Lodrone di Storo (TN) Tel. 0465 685033 – Fax 0465 685544 www.valledelchiese.tn.it – [email protected] Sede di Lardaro Via Brescia, 62 – 38087 Lardaro (TN) Tel. 0465 901217 – Fax 0465 901937 www.valledelchiese.tn.it – [email protected] 22 CONSORZIO TURISTICO GIUDICARIE CENTRALI Via Damiano Chiesa, 3 – 38079 Tione (TN) Tel. 0465 323090 – Fax 0465 324140 www.valligiudicarie.it – [email protected] CONSORZIO TURISTICO ALTOPIANO DELLA VIGOLANA Via S.Rocco, 4 – 38040 Vattaro (TN) Tel. 0461 848350 – Fax 0461 848050 www.vigolana.com – [email protected] CONSORZIO PRO LOCO VALLE DEI MOCHENI Loc. 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